IL CAPITANO RAOUL ZUCCONI (brevi note biografiche)
Innanzi tutto precisiamo il nome: come si vede dalla firma, è Raoul non Raul, come si trova spesso scritto in vari documenti e siti.
Ho trovato qualche notizia su un sito...spagnolo!
https://elgrancapitan.org/foro/viewtopic.php?p=933386
insieme a profili di numerosi aviatori italiani più o meno famosi. In Italia, stranamente, niente!
Raoul Zucconi nacque a Camerino nel 1909. La famiglia potrebbe essere di nobili origini; ho trovato infatti un riferimento a un altro Raoul Zucconi, marchese, a Macerata a fine '800....comunque, nobile o no, come tanti giovani dell'epoca, subisce sicuramente il fascino delle grandi imprese aviatorie italiane : i record, le trasvolate, le strepitose vittorie in competizione con Paesi ben più ricchi e industrializzati. E poi c'è ancora vivissimo il ricordo di quel Francesco Baracca, l'eroe gentiluomo, e quel forte senso dell'onore ed d'amor patrio tipico di quell'epoca che si concluderà molto tristemente con una guerra atroce e la sconfitta.
Zucconi partecipa ad uno dei primi corsi della Regia Accademia Aeronautica (da poco fondata, nel 1923) e ne esce nel 1933 con il grado di Sottotenente. Nel 1935 viene inviato in Africa per la guerra in Etiopia, al comando della 111^ squadriglia Caccia Terrestre su Fiat CR 20, con il grado di Tenente, sul campo di Mai Edagà, dove sorgeranno importanti officine della Caproni
https://www.modellismopiu.it/modules/newbb_plus/viewtopic.php?topic_id=108595&forum=101&start=40&viewmode=flat&order=0
Promosso Capitano, parte come volontario per la guerra di Spagna, al comando della 101^ squadriglia Caccia Terrestre del X Gruppo Autonomo Baleari (con i Fiat CR 32), dove avrà parte nella conquista ed occupazione di Maiorca, e nel recupore dei resti di 4 poveri aviatori italiani colpiti e precipitati in fiamme durante un'azione sull'isola con un SM 81.
http://www.avia-it.com/act/Editoriali/Editoriali_ottobre_2009/5_L'S.81_del_Capitano_Chiapparo.pdf
Dal sito spagnolo (che riprende le notizie pubblicate su Ali di Guerra del 5/08/1941) si evince che Raoul Zucconi viene decorato tre volte. Io ho trovato solo la motivazione di una medaglia d'argento, conferita con R.D. il 9/2/1942 e con motivazione pubblicata sulla G.U. del Regno d'Italia n. 33 del 10/2/1943, in cui si descrive un'azione di bombardamento e mitragliamento operata con gli Stuka durante la Campagna contro la Grecia e la Jugoslavia nell'Aprile 1941. Zucconi, nonostante l'aereo danneggiato dalla contraerea, riesce a centrare e distruggere due batterie di cannoni e a mettere in fuga con mitragliamenti a bassa quota gli avversari.
Gli è stato affidato il comando della squadriglia 208 (ma altrove leggo 238...) del 101 Gruppo, formatosi proprio nel 1941 ed inviato a Tirana per operare contro la Grecia.
In effetti, gli Stuka arrivarono dapprima in Sicilia, già alla fine del 1940 (prime azioni agli inizi di novembre), ma ben presto ci si rese conto che erano aerei lenti e molto vulnerabili, soprattutto in fase di risalita in quota, per cui subirono gravi perdite. Vennero quindi spostati sul fronte Greco-Albanese, dove le cose iniziavano ad andare decisamente male per gli italiani, per venire nuovamente spostati in Sicilia per una nuova campagna contro Malta a metà del 1941.
Ed ecco Zucconi davanti allo Stuka che viene proposto come il "suo" aereo e riprodotto modellisticamente anche dalla Corgi come "aereo di Zucconi". In realtà, sul sito Asisbiz, da cui ho tratto le foto dell'aereo e il profilo a colori, la didascalia in inglese dice "Junkers Ju-87R2 Picchiatelli RA del 101° Gruppo - Il Com(andante) della 238^ squadriglia Cap. Raoul Zucconi che (si prepara a) pilotare l'aereo della 208^ squadriglia di Carlo Bertuzzi -1941". Quello che lo guarda un po' storto sembra proprio Bertuzzi....
Questo è il profilo, tratto dal sito Asizbiz, dell'aereo di Zucconi, con il guidone di comando sulla carenatura del carrello, e la punta dell'ogiva gialla e non rossa. Nella didascalia Zucconi viene indicato come Comandante del 101° Gruppo, e l'aereo è della 208^ squadriglia.....
C'è un po' di confusione, forse nei periodi storici. Probabilmente il profilo si riferisce ad un aereo assegnato successivamente alla Campagna sul fronte Greco del 1941 a Zucconi, diventato nel frattempo Maggiore e quindi posto al comando del Gruppo. Il grado di Capitano non era in genere quello dei comandanti di gruppo....
Comunque sul libro "Dive Bombers!" e sul libro "Ali e Poltrone" di Giuseppe D'Avanzo, Zucconi è citato come comandante del 97° Gruppo Autonomo, con il grado di Maggiore, nel 1943. A questo nuovo Gruppo, in cui è confluita anche la 209^ squadriglia del 101° Gruppo, viene affidato un nuovo bombardiere a tuffo, l'IMAM Ro 57bis, che però si rivelerà inefficace nel suo compito (l'aereo era nato addirittura nel 1939 ma mai preso in seria considerazione dai vertici aeronautici. Era previsto come caccia pesante bimotore, ma, nel tentativo di renderlo "gradito" all'Aeronautica, venne convertito con la versione bis in aereo da bombardamento in picchiata, mentre in realtà poteva essere un buon caccia d'assalto). Al 9/07/1943, solo pochissimi di questi aerei sono ancora operativi, e non avranno alcun effetto contro il naviglio e i potenti mezzi alleati.
Non sono riuscito a trovare notizie altre di Zucconi, in particolare dopo l'Armistizio.
Dopo la guerra, continua l'impegno nella nuova Aeronautica Militare Italiana e nel 1956, come Colonnello, è al comando della 5^ Aerobrigata (erede del 5° Stormo a cui apparteneva durante la guerra...). Promuove e sostiene la nascita della Pattuglia Acrobatica dei Getti Tonanti; risulta essere presente ad esempio in Germania per accompagnare ufficialmente la Pattuglia in una splendida esibizione che la rese famosa anche all'estero.
La carriera continua fino al grado di Generale e con incarichi a Roma; su un sito (che adesso non ritrovo...) risulta il suo impegno nella costituzione di una scuola militare in Lazio....
Non ho trovato notizie sulla data di morte, anche se non credo che sia ancora vivente!
E' semplicemente incredibile, oltre che triste, vedere come un alto ufficiale con una storia così importante sia praticamente sconosciuto e non esista un articolo organico o un sito internet che ne parli in modo completo. Figuriamoci per quelli meno "importanti"...
Come è accaduto per il mio prozio, per anni questi piloti sono stati "dimenticati", e solo un pugno di appassionati e qualche parente lotta per ricordarne il nome, cercandone le tracce prima che scompaiano del tutto.
Ciao
Gianfranco
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