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Re: ...mi sento un po' offeso... |
Obergruppenführer
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Da: OVADA
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"Quanti lettori, settantaduari o trentacinquari non ha importanza, credete abbiano individuato da soli la "svista" di chi ha realizzato il Tigre? Su 2000 forse un 200. "..... "Cosa voglio dire? Voglio dire che non ci si può sentire offesi, nessuno ci obbliga ad acquistare una pubblicazione divulgativa destinata magari alla massa e non agli specialisti...." Caro Sor Bartoli (il "sor" ce lo metto con il rispetto che ci metterei se scrivessi Sor Fabrizi rivolto al grande attore...) e se le rispondessi che secondo me il compito di una rivista che dice di voler fare corretta informazione in campo modellistico dovrebbe proprio essere quello di aumentare quei duecento fino a farli diventare se non proprio 2000 almeno 1999? O almeno, questo è quello che io vorrei facesse...quanto al discorso del prodotto di massa piuttosto che da specialista, io mi considero un appassionato tra tanti appassionati( tanti, ma non una "massa" indistinta e ottusa...) che vuole imparare e crescere, come tutti gli altri... il punto è la qualitá , che invece i redattori della medesima rivista sosterrebbero di voler portare al massimo... Se però questo è il modo di vederci, e cioè come massa, allora siamo proprio sulla strada sbagliata, anzi, in unbel vicolo cieco... Fabrizio -- Quote:
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» 23/7/2005 19:10 |
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Re: ...mi sento un po' offeso... |
Obergruppenführer
Registrato dal: 16/4/2005
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Da: OVADA
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Aggiungo inoltre,che non so se se ne è accorto,ma, affermando che si è no di quell'errore si saranno accorti 200 modellisti su 2000, ha praticamente confermato quello che ho detto io.... un articolo confezionato con presapochismo all'insegna del "ma và là che và ben..."...altro che corretta informazione...se così fosse, saremmo al confine della presa per il...ehmm, beh, ci siamo capiti... Fabrizio -- Quote:
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» 23/7/2005 19:17 |
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Re: ...mi sento un po' offeso... |
Aspirante
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Da: terni
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Chiedo scusa se mi intrometto in questa interessantissima discussione. Mi chiamo Gabriele Zenoni e non so nemmeno se ho il diritto di intervenire visto che leggo molto M+, ma per colpa del mio carattere non scrivo mai Volevo solo dire che dopo anni di modellismo aeronautico in 72 e qualche piccola sortita nella 48 e nella 35, da qualche tempo mi sono "buttato" nella 1/72. Vi posso garantire che il piacere che questa scala mi dà è unico!.Un modello in 1/35 ben fatto è bello, realistico, accattivante ma lo stesso in 72, a mio parere è un vero gioiello! Qualcuno potrebbe dire che scrivo questo perchÈ sono di parte In realtà invece è solo perchÈ, per me, è piú bello un Tigre piccolo che uno grande Comunque, e concludo, come scriveva qualcuno piú sopra, siamo tutti modellisti, stiamo tutti sulla stessa barca, aereo cannone cavallo e carro e le divisioni non giovano a nessuno. Se poi qualcuno guarda i nostri modelli con sufficienza beh, problemi suoi. Gabriele Z. |
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» 23/7/2005 20:27 |
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Re: ...mi sento un po' offeso... |
Colonnello
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Da:
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Visto l'erroraccio presente sul Tigre, anzi per onestá , diciamo la dimenticanza , sto cercando di negoziare con l'edicolante di fiducia uno sconto pari al 72,72% sul prezzo di copertina al fine di salvare capra e cavoli e cioè portafogli e numero di M.C. in questione... Purtroppo il tizio non sembra a tutt'oggi essere molto disponibile e i negoziati stanno continuando tutt'ora. A parte gli scherzi, ho pensato molto a quanto è stato scritto in questi 2 giorni su questo forum, ragazzi. Fabrizio ti capisco perfettamente da buon 1/72rolo: un Tigre "late" senza zimmerit, proposto su una rivista specializzata e dato in pasto ai modellisti interessati come punto di riferimento, è effettivamente una gran bella castroneria. Tuttavia c'è un pensiero fisso che in questi giorni mi ha sempre assillato: "chi ha realizzato il modello sicuramente sarà stato felice di vedere il suo lavoro pubblicato su una rivista e ne deve essere davvero fiero per la possibilità e la fiducia accordategli". E questo mi fa pensare tutt'ora. ripeto, non posso giudicare poichè non ho ancora il numero di M.C. a disposizione ma... e' stata data una possibilità ad un modellista, un ragazzo come noi , con la stessa passione nostra, di esprimersi su un mezzo di comunicazione. Le cazzate galattiche (scusate per il "galattiche") le facciamo tutti, il primo io. Sarebbe stata cura della redazione è vero, visionare il tutto piú attentamente e dire all' autore dell'articolo: "manca lo zimmerit, provvedi dai e pubblichiamo il tutto appena finisci". Insomma una bella svista che ha penalizzato noi 1/72roli e sopratutto rivista e modellista in questione. Invece il tutto è stato pubblicato ed ecco il fattaccio. Vedersi un articolo su una rivista del settore , con tale erroraccio è davvero improponibile, ma sono sicuro che chi di dovere starà leggendo e terrà in considerazione questo nostro forum nei mesi successivi. Ho sempre detto che M+ è seguito e il risultato è stato evidente sugli ultimi numeri di Steel Art: praticamente un tripudio di 1/72. M.C., come ha ricordato prima Luigi Manes, ci ha regalato in passato i bellissimi modelli di Marco Ganghini e questo è stato un bel contributo in tempi in cui l'1/72 era ancora un arcano mistero per molti. Fabrizio, sono sicuro che la svolta, se non è già incominciata, ci sarà prestissimo. Spero di rileggere presto l'autore dell'articolo sul Tigre e spero che quanto detto non lo faccia demordere dal continuare amodellare l'1/72, anzi, il sottoscritto tiene a fargli sapere che dopo 4 mesi di intenso lavoro, ricerche, e acquisti da paura in aftermarket, il mio di Tigre, quello Revell-Dragon, sarebbe già un miracolo se venisse pubblicato su "amico cane", visto che fa praticamnete piangere e sarà destinato a sicura cestinatura. Una seconda chance non la si nega mai a nessuno. Aspettiamo, sono sicuro che si è trattato di un incidente di percorso. Con la grandissima stima che mi lega a te e a tutti gli altri sciroccati dell'1/72 Michelangelo Marino -- |
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» 24/7/2005 00:47 |
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Re: ...mi sento un po' offeso... |
WebCoso
Registrato dal: 26/4/2004
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Da: Fiano Romano
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Ho letto con molto interesse tutti i post di questo topic e credo che tutti quelli che siano intervenuti abbiano ottime ragioni per esprimere quanto hanno espresso. Mi è molto difficile cercare di prendere una posizione a sostegno di questo o quell'intervento in quanto piú che delle risposte a quanto detto da chi mi ha preceduto mi pongo delle altre domande. 1) Il mio concetto di modellismo è quello di replicare soggetti per quanto piú possibile attinenti ad una realtà storica. Quello di molti altri è quello di realizzare un bel modello prendendo, anche giustamente, per buono quello che la scatola offre. Altri ancora vorrebbero approcciare il discorso secondo la mia stessa visione ma non hanno modo (per i motivi piú disparati che vanno dall'accesso alle fonti alla disponibilità economica). Altri ancora si considerano degli artisti e ritengono di poter intrpretare liberamente i loro soggetti secondo il loro estro. Chi ha ragione? Francamente credo tutti, anche se io rimango della mia idea... E poi non sarebbe da ritenere forse piú responsabile chi ha prodotto un kit con dei problemi di accuratezza, di chi si è limitato ad acquistarlo, montarlo, colorarlo ed ambientarlo? 2) Non ho ancora ricevuto il numero "incriminato" di Corazzati e quindi non ho modo di accedere al "corpo del reato" . Mettiamo il caso che lo avessi ricevuto; se avessi visto il Tigre (non solo in 72 ma in qualsiasi altra scala) l'unica cosa che sarei stato in grado di valutare è se fosse stato montato in maniere "pulita" e se fosse stato colorato e ambientato in maniera altrettanto "pulita". Se poi il modello avesse o non avesse avuto lo zimmerit per me non avrebbe fatto alcuna differenza. Perchè, forse vi chiedereste alla luce di quanto scritto alla prima domanda? Semplice: perchè di mezzi tedeschi di quel periodo non ne capisco nulla e, scusate la presunzione, non mi interessa neanche capirne. Quindi se il modello avesse risposto ai canoni precedentemente enunciati, lo avrei valutato positivamente (ribadisco indifferentemente dalla scala). Così come nei concorsi modellistici non si può chiedere di sapere tutto di tutto, credo che lo stesso sia applicabile alle riviste. Sono incidenti di percorso che possono capitare? Il modello è talmente ben montato, colorato ed ambientato da meritare la pubblicazione anche se non storicamente ineccepibile? Chi ha ragione? Ancora una volta credo tutti... 3) Quello che nessuno conosce delle varie testate (nostrane e non) è la "mission", ossia l'obiettivo che si sono poste. Privilegiare l'accuratezza storica? Porre l'accento sull'abilità modellistica? Un mix di tutte e due? Come la penso lo sapete, per cui la mia personale opinione è che pubblicare lavori non in sintonia con il mio punto di vista "legittimi" di fatto quanto meno la "licenza poetica". Chi ha ragione? Ancora una volta probabilmente tutti. 4) Ognuno interpreta i segnali provenienti dal mondo esterno secondo i suoi canoni e la propria sensibilitá . Se Fabrizio si sente un po' offeso avrà senz'altro motivo di esserlo. Probabilmente se fossi stato nella situazione di Fabrizio, ma valutata secondo canoni miei, avrei detto che l'articolo, il soggetto o quant'altro non mi era piaciuto, ma non mi sarei sentito un po' offeso. Chi ha ragione? Una volta di piú credo entrambi. 5) Secondo me, ha senz'altro ragione è Mastro Sabot quando dice che si è liberi di acquistare o meno una rivista a seconda del personale livello di gradimento della stessa. Qualsiasi buon editore nel momento in cui dovesse vedere una flessione delle vendite dovrebbe chiedersi cosa c'è che non va ed agire di conseguenza. Così come ha ragione Michelangelo che di castronerie ne facciamo tutti. Sbagliare è umano perseverare è diabolico, dice il proverbio. Personalmente ho appreso che sbagliare oltre che essere umano è piú che ammissibile: generalmente chi sbaglia lo fa perchè si confronta con una nuova situazione. Chi non sbaglia, sempre per quanto riguarda la mia esperienza, vuole spesso dire che non fa nulla di nuovo . Secondo me una delle cose che manca alle riviste nostrane è una certa "interattivitá " con il pubblico (una colonna dedicata ad un botta e risposta con i lettori). Parlandone personalmente con gli interessati mi hanno spiegato le loro ragioni che devo dire sono piú che valide. Per un sito è diverso. Facciamo il nostro esempio, quando qualcuno posta un proprio lavoro generalmente riceve una serie di commenti, suggerimenti, critiche, ecc. che talvolta lo portano a ritornare sui propri passi e ad apportare eventuali modifiche. Questo perchè è un sito basato sull'interattivitá . Una volta di piú chi ha ragione? Qual'è il giusto approccio al problema? Una volta di piú probabilmente tutti... Scusate la lungaggine e buon modellismo e divertimento a tutti !!! Ciao Fabio -- Le infallibilità muoiono, ma non si piegano (G. Garibaldi) Il saggio coltiva Unix e Linux, Windows si pianta da solo... |
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» 24/7/2005 10:39 |
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Re: ...mi sento un po' offeso... |
M+ Staff
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Da: Siena
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Fabio, come al solito il tuo pensiero è lineare. Però se tutti hanno ragione se ne desume che nessuno ha torto e questo mi genera un lieve imbarazzo. Se il tizio che si è visto pubblicare l'articolo si fosse presentato ad una mostra/concorso avrebbe suscitato l'interesse nella commissione/giuria tanto da "premiarlo" ??? Parlo senza aver visto l'articolo di MC, come ormai mi succede da molto tempo (n. 27) perchÈ non ritengo la rivista confacente alle mie esigenze, per cui mi sprimo solo a livello di idea. Riguardo al tuo 3° punto: è vero che nessuno conosce la mission delle varie testate editoriali, ma credo che in termini di comunicazione questa diventa "visibile" in conformità al prodotto mandato nelle edicole e che quindi numero dopo numero - pur in mancanza dell'enunciazione diretta della propria mission - il lettore attento riesce a comprenderne il messagio. Capisco come fabrizio si senta "tradito" in termini di non convergenza fra contenuto dell'editoriale e presa visione dell'articolo citato. E comprendo che la sua disaffezione nei confronti di MC non è tanto che al modello manchi lo zimmerit, quanto il fatto che si arriva al momento in cui il predicare bene e razzolare male genera delusione (eufemismo ) Oltretutto questi editoriali ci hanno abituato a simili situazioni. Basta ricordare quello sui forum italiani che si occupano di modellismo ritenuti non adeguati. Se è vero come dice sor Bartoli che il Sig. Cocchi ci legge, che intervenga. D'altra parte se qui da noi scrivono dei produttori, non vedo perchè non possa farlo il responsabile dei servizi redazionali di una rivista. Magari in modo diretto e non tramite terzi. Saluti e buona domenica a tutti -- |
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» 24/7/2005 11:36 |
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Re: ...mi sento un po' offeso... |
WebCoso
Registrato dal: 26/4/2004
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Da: Fiano Romano
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Livello: 84
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Quote: .. Però se tutti hanno ragione se ne desume che nessuno ha torto e questo mi genera un lieve imbarazzo. Credo che il modellismo sia un hobby e come tale bisogna accettare il fatto che alcuni lo vedano in un modo, altri diversamente, ecc. E' per questo che dico che forse hanno tutti ragione... Quote: Se il tizio che si è visto pubblicare l'articolo si fosse presentato ad una mostra/concorso avrebbe suscitato l'interesse nella commissione/giuria tanto da "premiarlo" ??? Buona domanda! La risposta purtroppo non è altrettanto buona: se la giuria fossi io, non capendo nulla di tali soggetti se fosse stato montato, colorato ed ambientato meglio degli altri probabilmente lo avrei premiato. Quote: ... è vero che nessuno conosce la mission delle varie testate editoriali, ma credo che in termini di comunicazione questa diventa "visibile" in conformità al prodotto mandato nelle edicole e che quindi numero dopo numero - pur in mancanza dell'enunciazione diretta della propria mission - il lettore attento riesce a comprenderne il messagio. Concordo con te, ma seguendo gli editoriali spesso non trovo corrispondenza in quanto ivi enunciato rispetto a quanto effettivamente pubblicato. Inoltre mi sebra che talvolta gli editoriali siano in conflitto con altri temporalmente anche molto vicini. Quote: Oltretutto questi editoriali ci hanno abituato a simili situazioni. Basta ricordare quello sui forum italiani che si occupano di modellismo ritenuti non adeguati. Se è vero come dice sor Bartoli che il Sig. Cocchi ci legge, che intervenga. D'altra parte se qui da noi scrivono dei produttori, non vedo perchè non possa farlo il responsabile dei servizi redazionali di una rivista. Magari in modo diretto e non tramite terzi. Molto spesso il prodotto su Internet viene percepito dalle redazioni "convenzionali" (agenzie, TV, carta stampata) contemporaneamente come di serie B e di pericoloso concorrente, cose fra l'altro in relativo contrasto fra loro. Diamo il tempo a loro di accettare Internet ed un tipo di "confronto" a cui molti non sono ancora avvezzi. E' questione di tempo ma sono abbastanza certo che prima o poi i vari "editor" delle riviste saranno di casa anche sulle nostre pagine. Ciao Fabio -- Le infallibilità muoiono, ma non si piegano (G. Garibaldi) Il saggio coltiva Unix e Linux, Windows si pianta da solo... |
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» 24/7/2005 12:02 |
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Re: ...mi sento un po' offeso... |
Obergruppenführer
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Da: OVADA
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Livello: 62
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Infatti, il punto è quello messo in evidenza da Vito. La "mission" di MC è chiaramente enunciata proprio nelll'editoriale del numero incriminato, e cioè correttezza dell'informazione, precisione e compagnia cantante.... E poi si pubblica quello "che si ha sotto mano" come detto in un post precedente, tanto, sempre per citare, se ne accorgeranno si e no 200 letori su 2000, e poi è un prodotto di massa .... credo che la prima vittima di quel tiger non sia stato un T34, ma la coerenza e il rispetto per chi legge e paga... e aggiungo, forse questi forum saranno inadeguati (ma a cosa si deve essere "adeguati" se tanto si fanno prodotti di massa....) però sono un punto di confronto democratico e libero, allora chi legge ed è parte in causa (e poi magari risponde con un editoriale a cui non si puo' controbattere con immediatezza...) per favore, si sveli e scenda nell'agone...mi pare che la polemica sia sempre rimasta in binari piú che civili e rilassati.. Fabrizio -- Quote:
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» 24/7/2005 12:36 |
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Re: ...mi sento un po' offeso... |
M+ Staff
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Da: Siena
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Quote: Molto spesso il prodotto su Internet viene percepito dalle redazioni "convenzionali" (agenzie, TV, carta stampata) contemporaneamente come di serie B e di pericoloso concorrente Chi teme il proprio nemico invece di rispettarlo ha già perso la battaglia prima di combatterla. Quote: [...] Diamo il tempo a loro di accettare Internet ed un tipo di "confronto" a cui molti non sono ancora avvezzi [...] Bah! Vorrà dire che quando progetteremo il nostro primo viaggio interstellare per andare su Alpha Centauri li vedremo sbarcare sulla Luna con le loro goffe tute spaziali... Saludos -- |
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» 24/7/2005 16:51 |
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Re: ...mi sento un po' offeso... |
Generale di brigata
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Come già detto questo argomento interessa molti e moltissimo. Continuo e spero di riuscire a rendere chiaro quanto voglio dire. Gli editori, gli artigiani, i bottegari, i prototipisti del nostro settore sono tutti inizialmente dei modellisti. Forse gli storici o presunti tali non sono modellisti anche se il loro Decano e Maestro, Nicola Pignato, realizza degli ottimi modelli in varie scale. Non conosco produttori industriali che siano modellisti. Che significa? Significa che la molla iniziale è data dalla passione e non dall’interesse. La cosa potrebbe sembrare positiva ma non lo è. Non lo è perchÈ il sentimento spesso non coincide con la realtá . Non tutti gli appassionati riescono ad essere degli imprenditori logici e freddi. È indubbio che le cose cambiano con il tempo e questo "coso" con cui scrivo ha accelerato i tempi di trasformazione in maniera non geometrica ma esponenziale. Non tutti capisco o vogliono capire.Taluni cartastampatari, nel nostro settore, forse tutti anche perchÈ sono pochi, non danno importanza, o fingono di non dare importanza, a siti di questo tipo perchÈ si rendono conto che essi sono dei loro concorrenti molto validi e pericolosi. Se su un sito (condotto e contorniato da gente appassionata ma valida, intuitiva, concreta, preparata e logica) si trovano schede storiche, disegni, realizzazioni, informazioni sulle novità e tecniche, colloqui, discussioni e quanto di interesse per il modellista sia generico che assatanato, alla rivista rimane di piú solo la bella carta. Mon mi pare molto. Una saggia condotta porterebbe ad una alleanza e partecipazione, una condotta "sentimentale" porta al rifiuto se non allo scontro. Quindi, caro Vito, è inutile che stuzzichi, sembri un cacciatore che richiama gli uccelletti nell'intento di mangiarli con la polenta. Fabio poi è un artista del "saperci fare" e Gabriele è l’esempio della duttilitá , capacità ed intelligenza del vero modellista. È partito dagli aerei (non i reattori ma quelli con tiranti, fili e filetti) è arrivato ai carri in 72 passando dal 35, realizzati da disegni, foto e misure non certo leggendo le riviste ma impegnandosi con costanza e capacità avvalendosi dei consigli di un Maestro che non ha mai cercato "gloria" e si è guardato bene dallo sventolare a destra e sinistra la sua arte, arte vera non chiacchiere.
[ Modificato da crielmodel il 24/7/2005 17:14 ]
-- Maurizio Bartoli |
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» 24/7/2005 17:09 |
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