Salve a tutti.
Vi presento alcuni avanzamenti sull'allestimento della fusoliera del Sopwith; in particolare, la costruzione completa del pannello strumenti. Inoltre, ho provveduto a rifare completamente gli impennaggi autocostruendoli, poichè la prima versione realizzata usando le parti del kit, di cui ho già postato alcune foto, non mi soddisfaceva per niente. Ma andiamo con ordine.
Il pannello strumenti proposto dal kit è, al solito, di qualità miserrima. Vi potete fare un'idea precisa con la foto che segue.
Il profilo del pannello è, potrei dire, di fantasia e completamente diverso da quello originale; oltretutto nella realtà gli strumenti non sono incassati, ma sono montati su delle spesse cornici circolari poichè lo spazio disponibile dietro il pannello è quasi inesistente, data la vicinanza dei contenitori delle munizioni. Stendiamo un velo pietoso sulla fedeltà delle cornici degli strumenti, sulla forma della bussola, sullo sbandometro, gli switch dei magneti, il pulsometro... Come ciliegina finale, i quadranti non sono altro che fotocopie su carta....
Come forse ricorderete, ho provveduto qualche tempo fa a disegnare in 3D l'intero cruscotto rifacendomi alle immagini di velivoli restaurati e di repliche. Anche in questo caso non vi è una configurazione strettamente standard, poichè spesso gli strumenti variavano per produttore, per periodo, e per allestimento. Di conseguenza, ho deliberato un layout che fosse il più usuale e universalmente riconoscibile.
Qui di seguito potete vedere le parti stampate in resina a partire dal modello 3D, prodotti come al solito con un'opportuna ridondanza (e comunque, sono arrivato alla fine con qualche componente che era all'ultimo esemplare...
)
Sono partito naturalmente dal pannello in legno, aiutandomi con la stampa del profilo dal modello 3d. Qui potete vedere tre fasi della costruzione:
La costruzione degli strumenti non poteva prescindere da una resa credibile dei vetri che, data la scala, non potevano in alcun modo essere riprodotti con le consuete tecniche basate su resine trasparenti (L'effetto della tensione superficiale sui bordi dei quadranti con superfici così ampie li avrebbe trasformati in specchi concavi...
)
La soluzione che ho adottato si basa invece su fogli di acetato trattati con Future, protetti con carta adesiva sui due lati e ritagliati con punzoni per avere una forma perfettamente circolare. Le cornici degli strumenti sono state disegnate in 3D proprio per questa soluzione, integrando un micro scasso interno atto a bloccare il vetro alla giusta distanza.
Per quanto riguarda i quadranti, ho provveduto a reperire sulla rete le migliori immagini disponibili, sistemandole con il fotoritocco e stampandole su fogli per decals con stampanti a getto d'inchiostro a 600dpi. Le decals sono state successivamente protette con trasparente acrilico opaco.
Qui potete vedere alcune foto dell'assemblaggio delle cornici e della preparazione dei vetri e della sistemazione delle decals.
Qui si vede, a titolo di esempio, la sequenza di montaggio di frame, vetro, quadrante e cornice in legno relativa al contaore:
Una serie di immagini di insieme di strumenti completati pronti al montaggio sul pannello. Vi presento foto con diverse angolazioni poichè i vetri riflettono...
Nelle foto potete vedere anche gli interruttori dei magneti e la base del pulsometro (in questa prima versione fatta in un unico pezzo). Sono componenti che contengono i dettagli più minuti e delicati che ho realizzato finora con la stampante 3D. Si vedono infatti il rubinetto e le levette che non vanno guardate a lungo altrimenti si rompono (e ce ne sono di scorta...)
Il pulsometro è la parte della strumentazione più complicata da rendere in maniera credibile. Alla fine, ho pensato di utilizzare dello sprue trasparente proveniente da un vecchio kit 1/72 che però aveva un diametro sovrabbondante.
In questo caso, piuttosto che stirarlo, ho preferito tornirlo usando un piccolo trapano elettrico per ridurne il diametro e dargli la caratteristica forma a campana sulla punta. L'operazione ha previsto l'utilizzo di limette sottili, carta abrasiva e tutta la gradazione di tamponi micro-mesh per rendere la superficie più liscia possibile. Il tocco finale è stato un bagno di Future.
Qui potete vedere delle foto sulle fasi di tornitura e il risultato finale del bulbo non ancora montato sul suo supporto.
Per il corpo del pulsometro ho previsto due versioni. Una monolitica e un'altra scomposta in tre parti distinte. Il problema con la versione monolitica è la colorazione, poichè la base del bulbo e l'attacco con il rubinetto è in ottone, mentre il supporto vero e proprio è in bachelite bianca o similare. Una colorazione netta senza sbavature tra bianco opaco e ottone lucido non è esattamente facile. Il primo modello è infatti dipinto tutto in ottone.
Di seguito vedete tutti gli elementi completati pronti per il montaggio sul pannello. Si notano tra le altre cose, i distanziali rotondi in legno che fanno da cornici agli strumenti e i supporti in bachelite degli interruttori dei magneti.
La seconda versione di pulsometro utilizza particolari piccolissimi, ma colorabili singolarmente e successivamente assemblati. In questo modo il corpo del pulsometro ha tutta un'altra credibilità.
Non contento, ho provato a fare un nuovo bulbo che simulasse la presenza dell'olio al suo interno. Questo è stato ottenuto passando un pennarello a feltro giallo e bagno finale di Future. In verità ho anche provato a farlo cavo, riuscendoci al secondo tentativo. Sfortunatamente è impossibile lucidare la superficie interna, quindi ho lasciato perdere.
Una piccola parentesi a proposito del micro-rubinetto del pulsometro. Su una stampa dove il particolare si era rotto, ho fatto un foro con punta 0.2mm e ho incollato un pezzo di filo da pesca in nylon
il filo è stato successivamente tagliato e la forma a bulbo ottenuta ricorrendo a piccolissimi accrescimenti successivi con l'irrinunciabile resina UV. Il risultato è perfetto e in più il rubinetto non è più rigido ma flessibile, quindi in grado di resistere a piccoli urti...Questa modifica è stata introdotta anche nel pulsometro finale
A questo punto ho assemblato il pannello strumenti.
Ecco un pò di foto....
Naturalmente non ho resistito alla tentazione di provarlo sulla fusoliera per vedere l'effetto che fa....
e qui inserendo anche le barre di fissaggio (un pò impolverate...)delle Wickers
Mi pare che non vada male...
Un'altra piccolissima aggiunta è il commutatore carburante che è stato rifinito con gli attacchi per le tubature e le leve in ottone...
Passiamo adesso agli impennaggi di coda...
Tra un'operazione e un'altra condotta sul pannello strumenti, volevo dettagliare i piani orizzontale e verticale che avevo costruito in precedenza. Il fatto è che quando li ho ripresi in mano, mi hanno fatto una pessima impressione
Nonostante tutto il grande lavoro di sgrossatura e finitura delle parti in metallo bianco, la resa finale delle superfici è insoddisfacente, nemmeno lontanamente paragonabile a quella delle ali
Ho preso quindi immediatamente la decisione di rifarmi tutto in casa ripartendo da zero. Per prima cosa ho dovuto ricostruirmi le centine. Ho optato per una soluzione che avevo già sperimentato per fare prove con una semiala. In sostanza dai disegni costruttivi ho realizzato il modello 3d delle centine dell'equilibratore e le ho stampate con la stampante a filamento usando come materiale un eccellente pla wood. In poco tempo ho ottenuto le otto centine (più un paio di scorta...) tutte uguali e difficilmente distinguibili da quelle originali in legno compensato.
A questo punto, sfruttando i residui spezzoni di listelli di legno, ho aggiunto i caps alle centine usando l'attrezzo di montaggio che vi ho già mostrato a suo tempo.
Le centine complete sono state poi opportunamente scurite con mordente e montate sul listello che fa da longherone. Approfittando del rifacimento, ho deciso di introdurre un bordo d'attacco, anch'esso in legno, come nel velivolo reale. Qui lo vedete prima della sagomatura.
A questo punto è iniziato il lavoro di carpenteria metallica...
Ho dato fondo alla mia piccola scorta di tondini sottili di ottone (1mm e tubolare 2.5 mm) per costruire i telai delle varie parti. Per piegare i tondini senza sbavature o graffi, mi sono costruito varie dime di legno. Cominciando dall'equilibratore.
Qui potete vedere la prima fase di montaggio. I collegamenti sono stati effettuati con epoxy gel e finte brasature con l'immancabile resina UV
Una discreta difficoltà è stata riprodurre gli occhielli che servono a fissare i tiranti dei comandi. Allo scopo ho usato una fetta sottile di tubicino di ottone nel quale ho fatto infilato il tondino sottile bucando poi il tutto per creare l'occhiello....
Qui si vedono i due occhielli completati...
e questo è l'equilibratore completato
Nel mentre, avevo approntato il telaio ridotto dello stabilizzatore
Passando poi alla deriva e al timone,
Mentre qui potete vedere tutte le parti predisposte.
Adesso i prossimi step saranno la costruzione in legno del ponte centrale (più fedele all'originale), la costruzione dei puntoni in legno per le due coppie di tiranti e i rinforzi dei nasi di centina. E questo è tutto per il momento.
Un saluto e alla prossima