| |
|
Un giaguaro nel deserto |

Colonnello
Registrato dal: 5/5/2008
Interventi: 1038
Da: Cividale del Friuli (UD)
Offline  
Livello: 28
|
|
Buongiorno.
Mi unirei alla campagna con un Jaguar GR.1 di Sua Maestà.
IL SOGGETTO
Il Jaguar è un progetto congiunto Anglo-Francese per un aereo da attacco al suolo e per un velivolo economico utilizzabile sia come addestratore subsonico che come cacciabombardiere leggero (denominato ECAT= École de Combat et d'Appui Tactique), con buone prestazioni di decollo e atterraggio da piste corte. Per la realizzazione del velivolo venne costituita una società apposita, la SEPECAT, Societé Européenne de Production de l'avion ECAT.
Il primo impiego bellico dei Jaguar della RAF avvenne nella prima Guerra del golfo.
A seguito dell'invasione del Kuwait da parte dell'Iraq, la RAF avviò l'operazione Granby. L'11 agosto 1990 i primi dodici Jaguar GR.1A vennero trasferiti dalla base di Coltishall sulla base di Thumrait in Oman. Durante tutta la guerra i Jaguar, i piloti ed i tecnici impiegati provenivano da diversi reparti ma il distaccamento dipendeva dalla base di Coltishall.
Il 15 gennaio 1991, primo giorno di guerra, quattro Jaguar GR.1A attaccarono delle caserme dell'esercito iracheno in Kuwait con due bombe da 454 kg l'una. Seguirono molte altre missioni di attacco ad obiettivi iracheni sia in Kuwait che in Iraq. La configurazione d'armamento utilizzata per la maggior parte delle missioni includeva missili AIM-9L ai piloni d'extradosso, un pod ECM AN/ALQ-101 ed un pod lanciatore di chaff Phimat.
I Jaguar della RAF rientrarono a Coltishall a marzo dopo avere compiuto complessivamente 618 sortite senza perdite, sganciando 750 bombe e 393 bombe a grappolo e sparando 608 razzi non guidati e 9600 proiettili da 30mm.
I Jaguar impiegati durante la prima guerra del Golfo avevano una livrea interamente rosa deserto.
Nel 2003 alcuni Jaguar GR.3 del No 6 Squadron vennero trasferiti sulla base di Incirlik in previsione dell'invasione dell'Iraq denominata dalla RAF operazione Telic, ma non vennero impiegati perché il governo turco negò l'utilizzo delle proprie basi per questa guerra. Gli ultimi Jaguar britannici sono stati radiati il 31 maggio 2007.
IL MODELLO
Il modello è un classico Italeri in 1/72, con pannellature in negativo, pur con tratti a volte vaghi, e dettagli veramente all'essenziale. Gli interni presentano dettagli in rilievo anche se un po' di fantasia (che mi chiedo quanto ci voglia a fare un po' di ricerca per offrire qualcosa più vicino alla realtà…)
Le stampate del mio modello soffrono di un leggero sfasamento tra le semiparti dello stampo, che costringono ad un lungo e noioso lavoro di pulizia e stuccatura dei denti che si creano su tutti i pezzi a causa di questo disallineamento. Il tettuccio è offerto in due pezzi per poterlo fissare aperto.
Le decals sono essenziali ed offrono insegne per due soggetti:
- un Jaguar GR.1A (XZ364) con base a Muharraq (Barhain) nel 1991. Per questo soggetto le insegne sono errate in quanto stampate in nero invece che in grigio chiaro.
- un Jaguar GR.1A (XZ107) del 41 Sqn di base a Coltishall nel 1988, con indicazioni per una mimetica standard o invernale temporanea.
Di seguito le foto di presentazione:


Qui il LINK alla Galleria.
Esistono vari set di miglioria per questo modello (in primo fra tutti un set della Pavla per il cockpit) ma per l'idea che avevo in mente utilizzerò essenzialmente le parti della scatola, con poche aggiunte…
Ciao,
Gabriele
-- Mat. M+ 3219 -------------------------- Le mie Gallerie -------------------------- A l'è inutil insegná al mus, si piart timp e in plui si infastidis la bestie (E' inutile insegnare all'asino, si perde tempo ed in più si infastidisce l'animale) -------------------------- |
|
» 25/1/2021 09:44 |
|
|
|
Re: Un giaguaro nel deserto |

Colonnello
Registrato dal: 5/5/2008
Interventi: 1038
Da: Cividale del Friuli (UD)
Offline  
Livello: 28
|
|
Sistemata la cabina di pilotaggio, ho chiuso il tutto. In un attimo di pazzia/folgorazione, il vano del carrello è stato chiuso, stuccato, lisciato e le varie pannellature reincise. Per non fare il solito aereo al parcheggio, considerando anche la scarsità dei dettagli dei carrelli e degli interni ho deciso di dare un po' più di movimento al tutto riproducendo l'aereo in volo, a bassa quota, nel run finale verso l'obiettivo.
Vediamo cosa ne viene fuori ma in questo modo le linee del Jaguar vengono valorizzate al massimo…


Il sensore e designatore laser Ferranti ARI 23231 è offerto dalla Italeri in plastica piena. Per rendergli giustizia è stato accuratamente tagliato e sarà rimpiazzato da un blocchetto in plastica trasparente che sarà opportunamente sagomato e lucidato a ridargli la corretta trasparenza.
Sistemati gli interni l'attenzione è passata sul sedile che, nella versione da scatola era parecchio semplice.
Cercando una soluzione, ho trovato un MK.9 della Aeroclub in metallo bianco e fotoincisioni. La base del sedile aftermarket era però troppo larga per stare nella cabina originale quindi ho deciso per un Frankensedile.
Ho sistemato al meglio la base originale, definendo meglio la forma di sedile e cuscini. Per poggiatesta e cannone di lancio ho clonato in resina la relativa parte del sedile Aeroclub, precedentemente dettagliato con le sue fotoincisioni.
Ho fatto poi qualche prova di assemblaggio, per adattare le due parti. Per le altezze e le distanze mi sono basato sul sedile in metallo…




L'ultima verifica è stata fatta con un pilotino, recuperato dalla banca pezzi, a cui ho dovuto togliere le gambe per farlo stare in fusoliera. Non mi convince però l'altezza della seduta. Vediamo nel corso dei lavori se riesco a trovare un pilota migliore, che sia definito ma non sproporzionato…

Il pilotino è stato scelto tra due candidati, di probabile derivazione Matchbox. Purtroppo entrambi hanno le braccia in posizione di riposo che dovranno essere modificate adeguatamente.

Sul mercato non ci sono scatole ad iniezione dedicate a piloti "in volo": qualcosa ha fatto Hasegawa nel set di personale di terra 35007 Link (ma con combinazione USAF e casco HGU-55). Il set Italeri 1246 Link offre solo piloti a terra (anche se bellini e ben scolpiti), mentre quello Revell 02402 Link ne ha seduti ma i figurini sono scolpiti davvero male, con pose assurde e tratti anatomici degni di un reparto di traumatologia ortopedica…
In resina ci sono i piloti PJ ma non sono il massimo come scolpitura, non sono esenti da difetti e con pose non movimentabili.
La Air-Graphic models ne ha in catalogo una coppia RAF ma somigliano a dei gorilla piuttosto che a dei piloti moderni.
Dei bei piloti modulari li faceva la Modern Hobbies LLC, ma sembra che abbiano chiuso da qualche anno. Peccato. 
Devo verificare dettagli e colori della combinazione di volo e soprattutto il tipo di casco usato dalla RAF nel Golfo…
Per ora è tutto!
Ciao,
Gabriele
-- Mat. M+ 3219 -------------------------- Le mie Gallerie -------------------------- A l'è inutil insegná al mus, si piart timp e in plui si infastidis la bestie (E' inutile insegnare all'asino, si perde tempo ed in più si infastidisce l'animale) -------------------------- |
|
» 1/2/2021 06:13 |
|
|
Utenti online: 1 Utenti stanno visualizzando questa discussione
|
 |
Ci sono 1 utenti online. [ Amministratore ] [ Staff ] 1 Utenti anonimi 0 Utenti registrati: |
|
|
|