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Re: cacciatorpediniere Muavenet-i Milliye 1915, autocostr 1/ |

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Il resto della nave era occupato dai motori, non c'era tanto altro spazio...  Ho cominciato a mettere le rotaie circolari dei lanciasiluri (listelli di plasticard): Devo sistemarle prima di quelle rettilinee del carrello, a sinistra, perché le rotaie circolari passano sopra quelle lineari (presumo ci fosse un sistema per sollevarle, per far passare il carrello). In questo dettaglio (che ho messo anche in precedenza) si vede abbastanza bene. (ritaglio di foto, inserito a scopo discussione modellistica) (cliccare per ingrandire)  In effetti dovrei anche sistemare, lungo tutto il bordo della nave, una sorta di cordone metallico che delimita i ponti (si trova sul livello inferiore della parte curva all'esterno). Senza stare a mettere troppe foto ora, lo illustrerò al momento di metterlo. Lo faccio comunque dopo aver messo le rotaie, ero curioso di vedere come venivano e dovrei fare presto. Per quelle lineari utilizzerò dei resti di fotoincisioni. Prossimi dettagli da sistemare sono anche i paraeliche a poppa e qualche piccola cosa sul tagliamare, poi lo scafo sarà completo. Ho ritracciato i cerchi a compasso ovviamente. Si noti che le prime due rotaie circolari si trovano al di sopra di quelle rettilinee sul fianco sinistro della nave (l'ultima no, perché le rotaie diritte finiscono prima).    link alla galleria
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» 4/2/2021 17:24 |
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Re: cacciatorpediniere Muavenet-i Milliye 1915, autocostr 1/ |

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Nel ritaglio di foto qui sotto sono indicati con frecce rosse i dettagli che ho aggiunto. A prua un piccolo anello di cui però ignoro al momento la funzione (è troppo piccolo, penso, per il traino, e poi c'erano le bitte e i passacavi). Lungo il bordo curvo quella sorta di "cordone" metallico che corre da prua a poppa. Si noti il numero S167, che indica nella codificazione tedesca la torpediniera d'alto mare (costruita nei cantieri Schichau) n. 167, ovvero il battello che, successivamente, diventerà il caccia turco Numune-i Hamiyet, della stessa classe del Muavenet. Numero di codice e colore permettono di datare la foto probabilmente al 1909 ad Elbing, poco prima della consegna ai turchi. Con frecce azzurre i dettagli prossimi: i passacavi a prua, il paraonde e, sulle fiancate, le lamiere a rilievo che corrono ugualmente lungo tutto lo scafo. (ritaglio di foto inserita a scopo discussione modellistica)(cliccare per ingrandire)  Il "cordone" metallico è sprue stirato, applicato lungo le fiancate.  L'anello a prua l'ho fatto in carta indurita con attack. Non avevo niente altro di abbastanza sottile. Dovrò forarlo con il trapanino a mano se è il caso, ma è davvero minuscolo. Si noti il "cordone" lungo il castello e la fiancata.  Ho completato i paraeliche.   e aggiunto il blocco finale alle rotaie del carrello portasiluri.  link alla galleria
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» 11/2/2021 17:47 |
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Re: cacciatorpediniere Muavenet-i Milliye 1915, autocostr 1/ |

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Eh, la curvatura laterale, nel suo punto più alto, in scala, è alta circa 1,8/1,9 mm. E' possibile che questa sia appena inferiore a quella reale in scala, per quanto abbia cercato di seguire per l'appunto il disegno che comunque, nella parte superiore (non ai lati ovviamente) all'interno dei trincarini laterali, non ha alcuna curvatura, anche se so benissimo che i disegni non raramente sono sbagliati (e anche questo lo è, per esempio nel profilo dei compartimenti esterni inferiori, latrine e/o forse cucine, del blocco plancia, si confronti le foto - ma l'autore turco avrà cercato di fare meglio possibile immagino). Penso che l'aspetto generale migliorerà quando sarà presente il paraonde, che sto facendo ora con le sue estremità che curvano in basso ai lati e che accentua parecchio la sensazione di curvatura laterale del ponte (e il bordino rialzato - non so se definirlo mastretta/trincarino, ma forse sì, immagino servisse a convogliare l'acqua ai lati del castello - presente sul margine posteriore del castello).  Le foto a volte danno maggiormente l'impressione di curvatura anche sopra, a volte molto meno e sembrano quasi piatte . (TUTTE LE FOTO SEGUENTI SONO RITAGLI, inserite a scopo discussione modellistica) (cliccare per ingrandire) (Muavenet-i Milliye, cartolina celebrativa per l'affondamento del Goliath, foto del 1912-14 forse, sembra infatti che ci sia una banda chiara sul primo fumaiolo)  (Muavenet-i Milliye, stessa foto della precedente ma ribaltata rispetto all'originale presumo, per via della grossa manica a vento tra i due fumaioli posta a sinistra, comunque la medesima impressione del ponte piatto, escluse le parti curve ai lati)  Un caccia turco (si noti i turbanti delle persone sulla barca) della stessa classe del Muavenet nel periodo 1910-1912, quando non c'erano ancora bande colorate identificative sui fumaioli. La grossa manica a vento posta a sinistra (freccia gialla) potrebbe indicare che la foto è ribaltata, ma non è necessariamente detto.  (Muavenet-i Milliye, 1919 in internamento)  (S166 in Germania 1909, poi Yadigar-i Millet) - anche qui l'impressione a mio parere è che il ponte sia abbastanza piatto, escluse le parti curve laterali che peraltro non sono così alte; lì davanti c'era anche un cannone - qui nella foto non è ancora montato mi pare - e i serventi dovevano restare in piedi in alto mare)  (S167 in Germania 1909, poi Numune-i Hamiyet)  (S168 in Germania 1909, poi Gayret-i Vatanye)  (Flottiglia con tre delle navi poi turche (S165/166/167) 1909 - le frecce gialle indicano un utilizzo dell'anello a prua).  Muavenet-i Milliye 1915 - metto questa foto più che altro per mostrare la presenza della mastretta (sempre che sia tale, insomma il bordino rialzato) sul Muavenet. Si noti comunque che dopo la parte curva , sulla destra, il bordino prosegue assolutamente in orizzontale verso il centro del ponte.  link alla galleria
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» 11/2/2021 22:35 |
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Re: cacciatorpediniere Muavenet-i Milliye 1915, autocostr 1/ |

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Da: Arezzo
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Un'aggiunta al post precedente. Spinto da curiosità e per cercare di essere preciso nei limiti delle mie possibilità (tutti possiamo sbagliare) sono andato a rivedermi i disegni del Muavenet e torpediniere italiane del periodo, a cui pure avevo dato un'occhiata in precedenza. Questo è il disegno del ponte di castello visto da prua. Le frecce indicano la curvatura laterale e il profilo del ponte in mezzo (quella riga al di sopra è il ponte della plancia e le relative ali ai lati).  Riguardo le torpediniere italiane, ho scartato tutte le numerose classi con castello a "dorso di tartaruga" o schiena d'asino molto accentuata. Le torpediniere d'alto mare tipo Sirio del 1905 invece sono sempre del tipo Schichau, fabbricate nel medesimo cantiere dei caccia turchi e quasi negli stessi anni. Non ho molte foto, ne metto un paio. (ritagli di foto inserite a scopo discussione modellistica) (RN Spica)  RN Serpente - si noti il bordo posteriore del castello molto rialzato (la mastretta per scaricare l'acqua ai lati, immagino) e anche l'anello sul tagliamare, nella medesima posizione di quello delle navi turche. Le fiancate presentano ugualmente una lastra sovrapposta in posizione mediana. Insomma, ci sono molte similitudini costruttive con le navi turche, il che non sorprende, dal momento che si tratta dello stesso cantiere e degli stessi anni di costruzione (le italiane 1904-06, le turche 1908-09).  In quest'ultima foto si noti anche il nome della nave scritto in caratteri molto scuri a prua, forse è dipinto di nero come il resto dello scafo. Mi sono posto il problema del nome del Muavenet, cioè se fosse scritto da qualche parte (seppure in caratteri arabi) ma non sono riuscito a vederlo da nessuna parte e neppure i vari modelli del Muavenet che ho trovato lo mostrano, almeno mi pare... Allora quello che posso dire è che, effettivamente, se ampliavo di qualche decimo la parte curva laterale era meglio come impressione generale. Ma per quanto riguarda il ponte centrale, a me sembra sostanzialmente piatto, o quasi, anche qui. La eventuale curvatura a schiena d'asino è talmente leggera da risultare praticamente invisibile a questa scala (che poi, a dirla tutta, nel mio modellino, avevo comunque inserito due strati di carta sotto la parte centrale proprio per alzare appena appena il ponte nel mezzo perché di solito un minimo di curvatura c'è e mi sembrava strano che nella nave turca non ci fosse...)  ********** Faccio qui questa aggiunta, ero incerto se fare un nuovo messaggio ma non posso metterne troppi sullo stesso argomento (due bastano ). Comunque, già che ci siamo, siccome mi piace parlare di queste cose perché si impara sempre e le critiche sono costruttive , voglio mostrare anche un'altra cosa, proprio relativa al disegno. Ecco, se osservate il ponte di coperta indicato dalle frecce azzurre nel disegno a destra, noterete una forte curvatura del ponte proprio sotto il ponte di comando. Presumo almeno che sia lì sotto, dal momento che le linee tratteggiate verticali indicano, in tutta evidenza, i compartimenti al di sotto della plancia (due laterali e uno centrale).  Se ora però osservate il disegno a sinistra, questo mostra il medesimo ponte di comando visto da dietro. Le frecce azzurre indicano la coperta, che è praticamente piatta senza alcuna curvatura, a parte ai lati. Lo stesso nel disegno centrale. Quale era quella giusta? Ho pensato che la coperta fosse molto arcuata davanti alla plancia e diventasse piatta subito dietro, ma magari è una ipotesi lambiccata. E a dir la verità piuttosto complicata da realizzare in uno spazio di pochi millimetri.. Ho dato un'occhiata alle foto, quella dove si vede meglio è la seguente (Yadighar-i Millet in Germania) , e il ponte là dietro la plancia mi sembra abbastanza piatto, certamente non così curvo come nel disegno qui sopra (a destra). Così ho lasciato perdere e l'ho fatto piatto (probabilmente aveva una minima curvatura e questa è pure accennata in un'altra sezione ancora del medesimo disegno che mostra lo scafo a poppa... ), salvo ovviamente le parti curve laterali. 
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» 12/2/2021 10:45 |
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Re: cacciatorpediniere Muavenet-i Milliye 1915, autocostr 1/ |

Secondo capo
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Da: ROMA
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Sono andato a vedere il forum russo, a pag. 2 del topic c'è un'altro disegno del caccia, un profilo ed una pianta dello scafo con le linee precise . Insomma, mi da un'altra idea . D'altronde anche il profilo delle ordinate che si vede molto bene nel disegno sopra da una indicazione precisa del ponte di castello. l disegno a sinistra mostra il ponte di coperta su cui poggia la struttura della plancia di comando , mentre quello delle ordinate mostra una leggera svasatura a salire, un affinamento delle linee che vanno poi a salire e a creare una , leggera, ma presente schiena d'asino. C'è una logica , le torpediniere di quegli anni era unità piccole , basse sul mare e operaavano nel Mare del Nord e nel Baltico dove il mare non scherza, erano come si dice molto " bagnate ", e dovevano quindi avere delle forme atte a smaltire la maggior quantità di acqua in tempi brevi. Il secondo disegno a pag. 2 del forum fa vedere bene le linee., sia del ponte di castello che del ponte di coperta..jpg) |
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» 12/2/2021 21:01 |
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Re: cacciatorpediniere Muavenet-i Milliye 1915, autocostr 1/ |

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Da: Arezzo
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Erano anche più che bagnate, probabilmente erano impermeabili quanto un sommergibile (giustamente, dato l'ambiente). Quote: Oberst_Streib ha scritto: In questo thread sto zitto e ben nascosto, perchè quando il d'Andrea il Maggi ed altri si mettono a fare critica ed analisi del dettaglio si toccano livelli impensabili... meglio seguire da lontano e in silenzio. In silenzio ? Ma no perché? Caro Alessandro, io sono (come mi piace definirmi) un biologo di campagna che tenta di fare modellini raschiando venti minuti ogni tanto (difficilmente riesco ad avere più tempo di così a disposizione, lavoro, assistenza ai familiari, ora ho di nuovo pure il cane infortunato, che ci vuoi fare) e che si diverte un mondo a scoprire cose nuove, anche tra le navi Le critiche sono benvenute perché sono euristiche, lo sai anche te, e sono anche di stimolo a guardare un sacco di cose... i modellini poi sono carini ma se si sbaglia pazienza, se ne può sempre fare un altro... (se c'è tempo, spesso rubato al sonno, date le ore nottambule e anche se ci si riesce, non è mica detto) Comunque via, ecco un'ultima rapida aggiunta. Per simulare le lamiere sovrapposte ho usato semplicemente due altre mani di primer, mascherando con nastro adesivo in carta.  Ecco qui il risultato, a parte qualche lisciatura che devo fare. Ho sistemato anche il paraonde, che ho dovuto scomporre in 4 pezzi a causa della sua forma un po' serpentina. A prua ho messo i passacavi chiusi.  Considerando che tutta la nave è lunga quanto il lapis che tengo sulla scrivania, non è poi così male. In quanto al bordo curvo del castello un pochino troppo sottile pazienza (la sensazione è che sia effettivamente un pelino troppo sottile, anche se credo di aver riportato proprio le misure del disegno... mah), credo che alla fine coperto da trincarino e battagliole e in alto mare tra spruzzi e onde si noterà poco. Però sono convinto che i ponti sopra, a questa scala, sia indifferente averli fatti piatti o quasi, data la curvatura appena accennata. Certo su un modello 1:100 sarebbe diverso, è ovvio. link alla galleria
-- ciao Marcello  INDICE realizzazioni (w.i.p.) Marina Italiana sul forum M+ I miei modelli: Navi Gallerie M+ ultimo cantiere: nave da esplorazione Stella Polare 1899
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» 12/2/2021 21:50 |
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