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Re: Tatanka - 54mm |

Tenente Colonnello
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Sono riuscito a completare la scenetta, dichiaro conclusa la campagna, qualche informazione e foto finali fatte al volo. Spero di farne migliori oggi pomeriggio.
Una volta un vecchio indiano disse che tutto ciò di cui il suo popolo necessitava per una vita felice era il bisonte: esso dava tutto agli indiani eccetto l’acqua ed i pali per le tende. Con il bisonte, il popolo rosso della prateria trovava appagamento a tutte le sue necessità. Era il dono che il Grande Spirito aveva dato agli indiani. Proprio per questo motivo, veniva chiamato "tatanka" che si può tradurre in "grande carne“, appellativo con cui in lingua lakota le tribú del nord indicavano il bisonte.

Dell’animale si utilizzava tutto. Gli etnologi e gli antropologi hanno rinvenuto e catalogato almeno ottanta oggetti derivanti dall’utilizzo della carcassa del bisonte. Si va dal vestiario, agli oggetti per la capanna, alle armi, ai giocattoli, agli strumenti di lavoro ed agli oggetti magici.

Le donne erano velocissime ed espertissime nel loro lavoro. La sopravvivenza del villaggio dipendeva dalla loro abilità di macellaie, sarte e cuoche, almeno quanto dipendeva dal valore dei cacciatori. Senza la loro capacità di sfruttare quelle carcasse, dalla testa fino allo zoccolo, tutta la fatica degli uomini sarebbe stata inutile.

Di norma ciascun cacciatore portava con se due cavalli, cavalcando il più lento e conservando il più veloce per la caccia. Dopo la caccia, il cavallo montato durante il viaggio di andata veniva usato come animale da soma per trasportare la carne. Quando i cacciatori si avvicinavano alla mandria, erano prese precise precauzioni per non spaventare gli animali. L’attacco era sempre sferrato controvento affinché gli animali non percepissero l’odore dei cacciatori (il bisonte ha l'olfatto molto sviluppato). Arrivati abbastanza vicino da poter caricare la mandria, i cacciatori si spogliavano, rimanendo in pantaloni e mocassini, si mettevano in sella ai loro cavalli più veloci, si disponevano a formare una fila continua e, al segnale del loro capo, si sparpagliavano per la pianura alla caccia della loro prima preda.

Alla fine della giornata di caccia, spesso si accendevano delle dispute tra i cacciatori. I bisonti erano trafitti da più frecce, chi aveva lanciato quella decisiva? Esistevano allora dei giudici, che dovevano stabilire chi avesse colpito l’animale mortalmente. Per questa ragione ogni cacciatore aveva piume diverse all’estremità delle proprie frecce.

A voi commenti positivi e negativi. ciao Ste. |
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» 29/10/2020 09:51 |
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