Caro Alessandro, proverò a rispondere in maniera esaustiva a tutte le tue domande.
Intanto grazie infinite per i tuoi apprezzamenti.
Dunque, deviatoi e rotaie sono Peco cod. 55 (vado a memoria, non ne sono sicurissimo); la scelta la feci poichè gli scambi, non volendo motorizzarli, erano gli unici validi (a parte i Fleishmann che però hanno la massicciata già fatta) che "scattano" bene in posizione. Gli Atlas che avevo usato in passato si muovevano da soli...
Motrici direi quasi tutte Atlas e kato; nel corso degli anni penso di averne accumulate tra le 30 e le 40. Praticamente in numero superano i vagoni.... Beh, no, esagero, ma siamo lì. I carri sono per lo più Atlas anche perchè Kato fa solo qualche set passeggeri (ne ho uno UP) e qualche set merci (anche di questi mi pare di averne uno). Feci la "furbata" di acquistare tanti carri uguali proprio per replicare i treni kilimetrici americani, per cui ne ho 10 di un tipo, 8 di un altro e così via...
Il plastico è controllato da una centrale digitale Lenz, con suo pad dedicato (che fa pena) che appena posso sostituirò con il più recente e completo Lock mouse della Roco, che non costa un'esaerazione.
Non tutte le motrici sono digitalizzate (dovrei aprire un mutuo) e alcune di quelle che lo sono necessiterebbero di un bel reset (che farò appunto con il nuovo pad). In effetti è un bel vantaggio, la digitalizzazione, anche se confesso di provare più piacere a realizzare il paesaggio e a far girare i trenini....
Passando allo scenario, l'acqua del mare è stata fatta con resina epossidica Prochima, lavorata mentre solidificava (spesso tornavo dopo mezz'ora e la ritrovavo bella piatta); le creste le ho fatte a base asciutta, con un prodotto della woodland scenic, molto più pastoso e che, quando asciuga, diventa perfettamente trasparente. Anche il torrente e il lago sono stati lavorati in superficie con questo prodotto.
L'acqua del porto l'ho colata invece con resina poliestere.... mai più.... non si poteva più entrare in taverna per oltre un mese... Errore mio quando la comprai.
Gli alberi sono quasi tutti autocostruiti, a parte le conifere e quelli più piccoli, che presi anni fa da un produttore cinese (http://www.samtrees.com/), a costi ragionevoli.
Ho però trovato recentemente delle buone riproduzioni di larici (li ha anche uno sponsor di M+), decisamente migliori di quelli che ho cercato di riprodurre io; piano piano cercherò di sostituirli.
Quanto alla sporcatura, hai pienamente ragione, non c'è alcun dubbio (e hai individuato correttamente l'AC4400); devo solo trovare il "coraggio" di effettuare queste operazioni, anche perchè se estesa a tutto il rotabile richiederà risorse imponenti....
Anni fa sporcai una motrice che comprai, grezza, in un negozio di Milano; tutta in ottone a vista, dettaglio notevole per allora (ma adesso raggiunto dagli ultimi kato e atlas). La feci nei colori UP per poi sporcarla pesantemente, e non venne nemmeno malaccio...
Le case, come scritto precedentemente, sono quasi tutte il legno tagliato al laser, più qualcuna in plastica tradizionale. Costano non poco, considerando anche che ultimamente la dogana non fa passare più nemmeno un pacchettino. Direi che su queste non c'è molta convenienza nel comprarle in USA se non per il fatto che in Europa non si trovano :D
Su motrici e carri il risparmio è invece notevole, anche con i dazi.
La pianta la devo cercare su qualche hard disk esterno... appena la ritrovo la posto. Un appunto lo farai quindi anche su questa poichè all'epoca non pensai adeguatamente bene al tracciato, realizzandone uno con non pochi difetti; in primis, i treni possono cambiare direzione solo in un caso, poichè non ho incrociato il cappio di ritorno.
Per altri quesiti sono a tua completa disposizione.
Nel frattempo, salutami Piazzale Mascagni e il mercatino americano, che ogni anno (anche più volte l'anno...), vado a visitare.
Saluti rotabili e non solo!
fabrizio
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