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Tyrrell P34 Tamiya 1/12 |
Aspirante
Registrato dal: 18/8/2010
Interventi: 10
Da:
Offline  
Livello: 2
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L'ardita idea di far correre una macchina a 6 ruote coinvolse alcune delle più grandi aziende a livello mondiale: il colosso americano degli pneumatici Goodyear sviluppò e costruì un nuovo tipo di gomma, più piccola (10 pollici) rispetto alle 13 pollici comuni in Formula 1, e una nuova mescola capace di resistere alle maggiori sollecitazioni in termini di giri a parità di velocità rispetto ad una gomma di diametro tradizionale; il tutto venne finanziato dalla casa petrolifera Elf e dalla First National Bity (CityBank). Anche la Koni, azienda leader nel settore degli ammortizzatori, venne coinvolta nel progetto e ai progettisti della suddetta casa venne assegnato l'ardito compito di realizzare 4 ammortizzatori anteriori di dimensioni ridotte, ma senza aggravio di peso rispetto ai due soli elementi tradizionali. L'idea del progettista Derek Gardner era delle più semplici: le intenzioni erano quelle di ridurre la sezione frontale garantendo minor resistenza all'avanzamento grazie alla riduzione e alla carenatura delle 4 ruotine anteriori dietro ad un alettone anteriore a martello; le 4 ruote rispondevano inoltre all'esigenza di offrire la stessa superficie d'appoggio di 2 ruote tradizionali. La macchina venne presto realizzata e dopo vari test messa in pista. Ad onta delle aspettative la velocità di punta in rettilineo non migliorava come suggerito dai calcoli. Per contro, grazie anche alla ridottissima carreggiata anteriore, l'inserimento in curva pareva essere migliore rispetto alle altre concorrenti. Molti problemi cominciarono ad affliggere la vettura, soprattutto a livello di pneumatici, anche per colpa della Goodyear che cominciò a disinteressarsi del progetto e praticamente bloccare lo sviluppo delle piccole coperture anteriori; in particolare, gli pneumatici cominciarono a patire grossi problemi di surriscaldamento. Nel 1977, cioè l'anno dopo l'esordio in F1, il nuovo progettista Maurice Philippe, accorso in aiuto alla squadra dopo l'abbandono del deluso Gardner, fu costretto ad allargare le carreggiate e far quindi fuoriuscire le piccole ruote dalla carenatura onde poter permettere un adeguato raffreddamento alle gomme, vanificando di conseguenza lo scopo iniziale del progetto. La Tyrrell abbandonò il progetto l'anno seguente, nel 1978. C'è da segnalare che la Tyrrell a 6 ruote vinse in Svezia nel 1976 marcando una storica doppietta: primo Scheckter, secondo Depailler e giunse terza nello stesso campionato, anche grazie ai 49 punti conquistati da Scheckter, Vi presento quindi il mio ultimo lavoro, la Tyrrell P34 della Tamiya riproposta in rideizione con il set di fotoincisioni nella versione relativa proprio a questo gp. Montaggio da scatola a parte l'aggiunta di un piccolo set extra con i loghi goodyear purtroppo non inclusi forse per problemi di licenza, l'aggiunta di microviti per il fissaggio del cockpit (riproducendo i ganci previsti nella realtà nella banda latarale) evitando cosi' fastidiosi fessuramenti estetici e qualche cablaggio non previsto dal kit. |
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» 3/5/2011 15:17 |
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Re: Tyrrell P34 Tamiya 1/12 |
Coordinatore
Registrato dal: 9/4/2008
Interventi: 12851
Da: Piacenza
Offline  
Livello: 70
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Premessa stupendamente scritta.. Modello fatto meravigliosamente.. Davvero un gran bel post! -- |
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» 4/5/2011 16:48 |
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