C.V.D.
Aspettando i prossimi caduti e l'ennesima cascata di fango rosso, vale il vecchio adagio:
passata la festa, gabbato lo santo...
Mentre scrivo, mi torna in mente l'immagine di un manifesto di Boccasile, dove campeggiava la frase "Sono morto invano?" e il tutto rende ancora più amara la la mia considerazione.
In attesa dello scoppio delle inutili bombe di La Russa, nei media è ripartito il solito colpevole silenzio che da Nassyria in poi ammorba il nostro paese.
Il dibattito in Parlamento, reso di fronte alle sedie vuote, è stato un fatto assolutamente normale.
Il mio rispetto va alle sedie, perché hanno dimostrato più sensibilità rispetto a coloro che le occupano.
Quanto al valore del tricolore, ripeto quanto detto tanti anni fa da Cesare Mori, "Il Prefetto di Ferro":
"L'autorità dello Stato è come il rotolo della carta igienica: quando manca tutti imprecano; quando c'è ognuno ne strappa un pezzo e..."
Personalmente ritengo inutile festeggiare i 150 anni dell'unità d'Italia: è come elogiare una bottiglia vuota che una volta aveva contenuto un vino di pregio, ormai sparito, non perché c'è lo siamo bevuto, ma perché, più tristemente, è evaporato...
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M+56
" Sono le condizioni peggiori a rendere le cose straordinarie..."