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beh |

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caro Vittorio, penso che come dicevo prima, il compromesso è a metà strada tra la resa pittorica ed il realismo. Per chi come me, si ciba di immagini riviste e quant'altro, è ovvio che una certa influenza, i vari stili modellistici e pittorici, abbiano lasciato traccia. La cosa di cui peròdobbiamo tener conto, è l'effetto scala, come si comporta la luce sul modello e tanti altri parametri che dobbiamo ricostruire artificialmente. Sul Dry brush, concordo, se ben fatto aiuta, ma personalmente lo utilizzo sempre con parsimonia, sono anche contrario alla nuova moda di pitturare maniglie, bulloni e sporgenze in colori decisamente più chiari, trovo abbastanza discutibile l'effetto finale, ma è tutta sperimentazione, assimilare più tecniche mixarle e farle proprie è un gran divertimento, l'importante è non perdere di vista che stiamo rappresentando una cosa reale, e credo, che alla fine, le foto siano cibo sostanzioso per tutti noi, peccato che la maggior parte siano in bianco e nero.
chiedo scusa a Mario se sono uscito fuori dal seminato sul suo 3d.
Bob  |
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» 20/10/2009 16:04 |
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Re: mi |

Registrato dal: 30/3/2008
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bene Vittorio, apparteniamo certamente a tendenze diverse ma è sempre utile il confronto, se non altro per chi ci legge che potrà sentire più campane e decidere cosa gli piaccia di più applicare. Per me il modellismo non è una espressione artistica è un tentativo di riprodurre la realtà in scala, non mi interessa se il modello è poco appariscente, se appare piatto, se viene "ucciso", mi interessa riprodurne la vita operativa, ridar vita ad una foto o ad una situazione. Se il treno di rotolamento è immerso nel fango non vedo alcun senso lavarlo o metterlo in risalto. Fatta eccezione per gli spigoli ed i denti dei cingoli o le coste delle ruote, tutto ciò che per contatto o frizione impedisce l'accumulo della terra e tende a mostrare il metallo brillante in sitiazioni "asciutte". Semmai aggiungo grasso e colate d'olio che impregnano anche polvere e terra, sempre che nelle foto sono evidenti, perchè non conoscendo la meccanica a volte si fanno colature dove non vanno. I lavaggi li utilizzo quando non impolvero e come detto li applico per simulare l'accumulo di terra e sporcizia causato dall'acqua, quindi possono essere sia chiari che scuri, perchè se l'acqua trascina negli interstizi terra, specialmente su di un colore scuro, fessure, pannelli, angoli, base dei bulloni, ecc...appariranno di colore più chiaro. Solitamente uso acqua sporca di un mix di acrilici marroni e nero di tonalità più o meno chiara o scura a seconda delle superfici dove vanno applicati. Insisto con più passate se necessario, sia in lavaggio generale, sia che in selettivo. Su di un dunkelgrau ad esempio lavaggio generale con tonalità di terra più chiara, poi selettivo negli interstizi con tonalità più scura. Non li uso per scolorire, a questo scopo uso solo cenere e terre. Usando solo Humbrol ed essendo essi molto opachi basta pochissimo pigmento per scolorirli pesantemente. In questo caso non ne ho applicato avendo impolverato il mezzo. Solo terre scure o nere nelle pannellature per simulare qualche colatura di sporco. Il fatto che il mimetismo serva a far sparire qualcosa è abbastanza discutibile. Sono state provate moltissime mimetiche, alcune soprattutto negli anni 30, come questa dell'hotchkiss, e tante altre multicolori con bordi e chiazze da futurismo, erano del tutto ridicole, dubito persino che contribuissero a qualcosa... Oltretutto ad una certa distanza qualunque mimetica diventa inutile, è la sagoma a far scorgere il mezzo. Modellisticamente non so, si tratta di riprodurre la stessa colorazione e di ridurne un pò l'effetto vista la riduzione di scala. La mimetica strana solitamente ammazza il mezzo e i migliori risultati si ottengono certamente con colori uniformi, ma non possiamo sempre fare mezi in olive drab o dunkelgrau o sandgelb... Del colore degli attrezzi molto si è detto e a mio avviso tutto e valido, se supportato da foto, si vedono attrezzi in legno naturale, esistono attrezzi verniciati e persino mimetici. Dipende da molti fattori, da come veniva allestito il mezzo, dalle colorazioni che subiva sul campo, se l'equipaggio li toglieva o no per riverniciare ecc... Certamente nella maggior parte dei casi gli attrezzi erano inutilizzati. Se uno dovesse manegiare a lungo una pala o un picco verniciato sono davvero dolori.... - Nella foto che hai inserito si vede un carro con una vasta area grigio chiaro, se questo è un drybrush non comprendo cosa voglia rappresentare, una briuciatura? uno scolorimento? non è troppo esteso? il colore di fondo non era rosso antiruggine? Non scarto in toto la tecnica del drybrush, può dare ottimi risultati in alcune situazioni e molti modellisti lo usano, nelle dovute proporzioni, per ottenere gli stessi effetti che altri ottengono in modi totalmente diversi ed in modo persino più vantaggioso. Un effetto di sporco in drybrush può essere maneggiato le mie terre no. Io stesso l'ho utilizzato più volte ad esempio per stoffe e teloni. Lo contesto perchè irreale se utilizzata per "mettere in luce" angoli, spigoli e rivettature .
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» 20/10/2009 16:50 |
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