Forum : 1/72 e dintorni

Soggetto : Jagdpanther Dragon con Zimmerit (e sorpresa)

 Alanray71 :

7/4/2005 23:44
 Tempo fa mi capitò di fare un viaggio di lavoro a Hong Kong e visto che mi rimaneva qualche giorno libero prima della data di partenza per l'Italia, decisi di fare visita alla Dragon che mi aveva colpito in questi anni per la singolarità e la bellezza dei suoi modelli.
Recatomi così in ditta, trovai con mio sommo stupore, una montagna di scarpe nuovissime e griffate (erano dei falsi riusciti abbastanza bene) del tipo: "Nikee", "Adidat", " Loto" etc.
Chiesi così a un tizio che passava di là cosa fosse tutta quella enorme montagna di roba. E lui mi rispose: " a dottò, visto che in Italia la pacchia è finita ce stamo a riportà indietro tutto"...
Capii che quello non doveva essere un cinese di Shangaii ma di Pechino. Aveva il tipico accento cantonese...
Morale della favola cari amici, non stupitevi se da quest'anno troverete nelle vostre confezioni Dragon pezzi in materiale vinilico o gommoso...
da oggi sapete il perchè!
Scherzi a parte, beh, devo dirvi che il mio primo pensiero quando ho aperto la scatola dello Jagdpanther early è stato quello di essere arrivati ormai a un punto di perfezione e qualità davvero incredibili.
La cura con cui sono stati rappresentati i piú minuti particolari è davvero notevole e nella confezione c'è tutto quello che può servirvi per assemblare un kit senza dovere spendere un cent in piú in fotoincisioni o dettagli vari.
Vi danno pure le griglie fotoincise da collocare sulle prese di raffreddamento (!!!)
Ma andiamo al punto di forza di questo piccolino di casa Dragon: lo zimmerit.
Si rimane davvero impressionati dalla bellezza della resa estetica.
In questi anni ho visto molti mezzi con la pasta antimagnetica fatta in casa e devo dire che raramente davano la stessa bellezza e lo stesso piacere nel guardare un modello in 1/72.
Per gli edonisti piú sfrenati, posso garantire che se volete un modello che faccia colpo, questo jagdpantherino in zimmerit fa per voi.
Insomma una vera delizia per gli occhi.
la casamatta non è piú in metallo bianco come nella versione "late" uscita l'anno scorso , ma in plastica.
I dettagli piú minuti come gli iposcopi sono realizzati con grande cura e per questi ultimi sono cavi all'interno in modo da potervi alloggiare i trasparenti (che dovrete fare da voi, eh!).
E' presente , come nella versione "late" cofano motore apribile e relativa parte superiore del motore (finalemnte i vostri carristi Preiser sapranno come passarsi il tempo, invece di giocare sempre a carte!).
Sono inclusi anche i cavi di traino in metallo già intrecciato pronti per essere inseriti nelle relative teste già preforate (ricordo ancora i pomeriggi passati a intrecciare cavi e cavetti tutti insieme appassionatamente...bei tempi).
E preforate sono anche le marmitte, davvero belle.
La canna è in un unico pezzo , bocca di fuoco inclusa, e se farete attenzione nello staccarla dalla sprue, eviterete di comprare quella in ottone.
Peccato che non venga fornita anche quella della versione "late" (chiamali fessi).
I cingoli sono in vinile e quindi non perderete tempo a incollare le singole maglie con la classica ansia da "mimancaunamagliachefaccioscendoecomprounaltrascatola?" e sono bellissimi.
E qui apro e chiudo una bella parentesi quadra: la scottante questione "cingoli".
Dunque, il problema è questo:
Ci sono quelli che il cingolo lo vogliono in plastica rigida, a maglia singola o tutt'alpiú in brevi spezzoni.
Ci sono quelli del "fotoinciso" che spendono il costo di una scatola in 1/72 perchè il cingolo fotoinciso alla fin fine poggiato con grande compassione su treni di rotolamento particolarmente "snodati" fa la sua santa figura (e tra questi ci sono io)
Ci sono quelli del "cingolo in vinile" ovvero i piú nostalgici perchè convinti che il vinile sia un disco degli anni 60...
e comunque li vedi imprecare regolarmente perchè il cingolo gli si stacca dal treno di rotolamento con il classico rumorino secco dello "slapp" e poi li vedi girare per casa in preda a crisi di panico e pianti isterici (tra questi c'ero pure io)
Ci sono quelli del "fango tutto io" convinti che il fango gli risolva tutte le imperfezioni occultando gli spazi evidenti...peccato che ogni tanto qualcuno dimentichi che nel deserto il fango delle Ardenne non fosse sempre presente...dettagli!
E poi ci sono i cingoli Dragon che mettono d'accordo tutti come l'aperitivo delle 18 dopo una partita a freccette in ufficio (massacrante): non il solito cingolo duro da posizionare e da chiudere.
Questi si modellano e montano con facilitá .
Purtroppo con mio grande rammarico, non sono presenti in questa confezione figurini di carristi coem nell'E-100 parimarca...
Ed è un peccato perchè quelli Dragon sono davvero belli.
Ma adesso voi vi chiederete dove sta la sorpresa...
Detto fatto!
Come vi avevo anticipato, visto che la Dragon ha un bel mucchio di gomma in magazzino, dovrete sopportare nelle prossime uscite "bonus" infilati a sorpresa nei kit.
In quello dello jagdpanther la sorpresa stà nei cassoni posteriori zimmerittati e in...gomma morbida!
Che belli, specie in fase di verniciatura...
Non chiedetemi il perchè proprio di tale parte del carro...
Ve l'ho detto, aspettatevi altre sorpresine del genere in futuro.
Io spero soltanto che nel "mio" Stug III late con cannone da 105 il bonus non stia proprio nel cannone...
La prossima volta vi racconterò di cosa vidi anni fa in una nota fabbrica di cibo per gatti.
Ci crederete che le setole dei vostri pennelli non sono di pelo di bue?
Ciao e buon modellismo a tutti gente!

:-D :-D :-D

 Wanderer :

8/4/2005 08:30
 Mi piacerebbe condividere il tuo entusiasmo per i modelli Dragon ma proprio non ci riesco 

Trovo Revell meno eccitante, con meno gadgets, con meno fantasia, ma con una qualità costante a parte qualche svarione di tanto in tanto, lo stesso penso non si possa dire di Dragon.
Da quanto capisco dai tuoi post che poi sono delle recensioni a tutti gli effetti, sei una persona con una AMS piuttosto spinta (è la stessa malattia di cui soffro io : Advanced Modelling Syndrome), prova ne è il tuo post sul Pz. III Revell che io trovo eccellente,ma che mi sembra non ti abbia del tutto convinto 
Ma torniamo allo Jagdpanther (early) della Dragon: nel complesso mi associo alle tue osservazioni sulla buona qualità generale del modello corretto nei particolari e nelle dimensioni, con una menzione particolare per la Zimmerit tipo "waffle" incisa molto delicatamente e con un effetto ottimo, ma a parte questo c’è un aspetto assolutamente stupido: il portello posteriore della casamatta è senza Zimmerit, why?, pecchÈ? Non lo sapremo mai, ma non è semplice correggere questa inspiegabile svista. Poi c’è l’aspetto del cofano motore: Dragon ha scelto di utilizzare lo stesso cofano motore del Panther G, ma essendo questo un early il cofano avrebbe dovuto essere quello di un Panther A 
Lasciamo perdere i cassoni posteriori in vinile morbido, semplicemente una vera C  A (come canta il trio Medusa), io li ho già ristampati in resina,almeno quello si risolve con poco 
In questo particolare modello, poi, i cingoli in vinile, a parte il mio odio di vecchio wargamer con 250 modellini Airfix, Fujimi e Matchbox (all’epoca c’erano solo quelli), sono di bell’aspetto, ma coloro che proveranno a dipingerli con smalti Humbrol dovranno aspettare 3 mesi prima che si asciughino, il problema c’è anche con gli acrilici ma non così serio.

Per finire da innamorato del T34 (credo di avere una trentina di kit di questo carro), ho acquistato il T34 mod. 1940 della Dragon: eccellente e finalmente con dei cingoli di primo tipo a maglia piatta, tanto buono da lasciar da parte il kit UM al quale stavo lavorando, ma i cingoli!!! In sordido vinile nero ma questa volta, visto che sono decisamente piú sottili di quelli dei mezzi tedeschi, anche deformati e quasi inutilizzabili, al punto che aspetterò che qualcuno li riproduca in fotoincisione, oppure è la volta che limo quelli UM e faccio un master per riprodurli in resina e così finalmente mi faccio ricco, vendendoli ai modellisti scontenti dei vinili Dragon (che non sono pochi).

Scusate per questo post, scritto di getto e senza rileggere, e che in certi punti ha assunto la forma di uno sfogo, ma è venerdì per tutti 
Saluti

 Alanray71 :

8/4/2005 09:04
 Ciao Wanderer!,
hai centrato il problema:
Dragon = accattivante per la varietà di soggetti e le opzioni presenti in ogni confezione
Revell: piú sobria, costante e con qualche svarione di tanto in tanto.
In questa lotta tra i due giganti modellistici alla fin fine quelli che ci sguazzano siamo noi modellisti.
Ti faccio un esempio: quando è uscito il Tigre ella Dragon con zimmerit, il cielo della torretta non mi convinse affatto: i dettagli presenti erano poco credibili.
Così presi quello del Tigre Revell e con una piccola modifica venne fuori un modello non male.
Circa il cofano motore e il portellone posteriore sono d'accordo con te, (ho dimenticato di evidenziarli perchè attratto inspiegabilmente dai cassoni in vinile...mah) e rimediare non sarà facile in fase di costruzione.
Per i cingoli in vinile purtroppo la verniciatura non è mai un aspetto facile (matchbox e hasegawa docet) generalmente io evito lo smalto come la peste!
Meglio lavorare di aerografo (almeno per le prime passate).
Però tra vinile e maglia per maglia...
Sono combattuto anch'io, credimi, ma tra i due credo che quelli in vinile pe rlo jagdp. siano appropriati (quelli fotoincisi per il treno di rotolamento dello jagdp. così compatto sono sprecati: l'effetto peso del fotoinciso non compare purtroppo azz)
Sul T-34...
Io sono rimasto all'UM!!!
...e gli ho montato cingoli del primo tipo (uztm 500 mm).
Li produce la Part (cod. P72-075).
Quelli Dragon erano buoni per il camino di campagna...
Siamo al punto di prima: piú competizione, piú offerta, maggior vantaggio pe rnoi unosettantadueroli.
E alle amenità rimediano loro stessi credimi, basta sapere prelevare i pezzi giusti (a parte cassoni , piastra e portello jagdp. Dragon)
Wanderer grazie per le tue osservazioni,
fa sempre piacere parlare con un altro malato di 1/72!!! ;-) ;-)

 Paolo :

8/4/2005 11:12
 Visto che avete tirato in ballo la malattia dell'1/72ista... eccomi qua!!!

Grazie Alanray71 per l'ottima recensione (poichè di questa si tratta e anche molto ben fatta).
Non ho visto il modellino dello Jagdpanther ma dalla descrizione che fai è sicuramente di ottimo livello.
concordo con quanto avete detto (anche Io sono un amante dei Revell....) e a proposito dei difettucci che ogni tanto troviamo nelle scatole ho un mio parere.
secondo me ogni tanto il difettuccio è anche voluto....probabilmente mi sbaglio ma è la sensazione che ho.
Resta sicuramente il fatto che finalmente, l'entrata in gioco di grandi case come la Dragon nell'ambito della scala 1/72 ha giovato a tutto l'ambiente, in termini di qualità e di disponibilitá .

a proposito, insieme a queste due grandi case (Revell e Dragon) ci aggiungerei anche la Trumpeter che in quanto a finezza dei dettagli e qualità generale dei kit fatti ad oggi (invero pochi ma adesso ne usciranno di nuovi) non ha nulla da invidiare alle due precedenti.

quindi speriamo tutti che questa durissima concorrenza possa solo are bene alla nostra causa, in termini di qualità ma anche di economia.....

Ciao e buon modellismo a tutti

 Wanderer :

8/4/2005 14:56
 Alanray,
Giusto per continuare col tema T34:
purtroppo non ci sono cingoli fotoincisi della Part adatti per un T34 Mod. 40 o 41.
Dovrebbero comunque essere da 550mm.
Se ti riferisci infatti al set no. 72075 UZTM-Early. questo si riferisce ai T34 prodotti nella Uralmash' Zavod di Sverdlov'sk nel periodo 1942-1943.
Il set no. 72077 UTZ si riferisce, anche se non ha proprio il disegno precisissimo ai T34 prodotti alla STZ di Stalingrado, poi evacuata a Nizhni Tagil nel periodo inverno 1941-1942, quindi comunque per il modello 42.
Come ti dicevo non ci sono cingoli col battistrada adatto ai primissimi modelli di T34 a parte quelli Dragon che però sono in vinile, troppo stretti e spesso distorti.
Saluti

 Alanray71 :

8/4/2005 19:42
 Incomincio subito dicendo che per me è un grandissimo onore stringere la mano (anche se virtualmente) a Paolo Capitanio.
Per chi lavora con l'1/72 è davvero un piacere dialogare con uno dei massimi esponenti italiani ( e non sto qui ad adulare la persona, i suoi modelli parlano ben chiaro.) della nostra scala.
Paolo grazie dei complimenti, spero che queste "mini recensioni" mi portino a conoscere tanti di voi che come me condividono questa bellissima passione.
Il mio livello è tutt'altro che ottimo e spero di crescere con voi tutti giorno per giorno.
Lo stesso Wanderer mi ha fatto notare che gli Uztm per il T-34 non sono adatti al modello "40.
Wanderer me li hanno passati per buoni, credimi.
Dovrò piazzarmi con una bella Centauro di fronte il negoziante "amico" nella speranza che esca prima o dopo dal suo bunker antiatomico.
O fare finta che siano stati adottati in seguito sul T-34 come rimpiazzo per gli originali danneggiati in combattimento.
Non so adesso se è una forzatura storica e tecnicamente non so dirti se sono adatti.
Fammi sapere se posso "forzare" o se conviene rassegnarsi al vinile Dragon (faresti cosa gradita anche al negoziante "amico" credimi).
Aspetto opinioni e consigli da tutti ragazzi, piú siete meglio è!
Un saluto a Paolo e uno stand by per Wanderer!
Ciao e buon modellismo!



:-) :-) :-)

 Wanderer :

11/4/2005 09:40
 Intanto mi sorprende favorevolmente il tuo negoziante che ti consiglia (anche se non correttamente) su un tema così complesso e contraddittorio come i cingoli sovietici della prima fase della Grande Guerra Patriottica. Il livello dei negozianti che ho conosciuto e conosco non è così elevato.

Premesso che non esiste mai la risposta definitiva a questo tipo di quesiti: tuttavia io non utilizzerei i cingoli Part citati, per un motivo molto semplice: i T34 mod. 40 e 41; oltre ad essere prodotti in quantità ridotte, ben difficilmente superarono l'inverno 1941-42, venendo per la maggior parte distrutti nelle fasi iniziali dell'avanzata tedesca.
Inoltre se si ipotizza una ricostruzione in fabbrica di un esemplare danneggiato con sostituzione integrale dei cingoli allora a maggior ragione il mezzo dovrebbe anche subire la sostituzione della torretta, dato che il primo tipo di cannone da 76mm, l' L-11 non diede una buona prova di sè e fu rapidamente sostituito dall'F-34, diventato standard per il T34/76.
Penso quindi che un "retrofit" solo dei cingoli nel 1942 mantenendo la vecchia torretta, sia come tu stesso dici una forzatura evidente.
I cingoli Dragon sono anche sbagliati, sono troppo stretti (500 anzichè 550mm). Lasciali perdere.

Naturalmente mi aspetto di essere smentito e che magari su e-bay compaiono decine di foto di T34 iniziali con cingoli tipo UZTM late, ma ad oggi tutte le foto che ho visionato presentano questi cingoli flat.

 Alanray71 :

11/4/2005 13:16
 Wanderer, grazie come sempre per le preziose informazioni.
Il negoziante in questione è un modellista e quindi un appassionato (cosa non affatto rara di questi tempi nel nostro campo in ambito commerciale).
L'errore è da imputare alla complessità del tema e tu me ne hai dato atto con le 2 risposte sul forum.
Che dirti...
Ad ciascuno il suo!
In ambito storico c'è da perdersi, figuriamoci in ambito tecnico modellistico!
Alla fine si finisce per specializzarsi in un ambito storico particolare: chi con i tedeschi chi con gli americani, chi con gli inglesi, chi con gli italiani e via dicendo.
Il bello è poi, che ciò avviene partendo dalla passione per un singolo mezzo, che ci spinge sempre piú a cercare notizie su quel carro e sul quel periodo facendoci diventare preparati e specializzati in quel settore tecnico storico.
E' il bello del modellismo, non credi?
Avere una conoscenza a 360° completa ( e dico completa come quella tua nel caso del T-34) non è facile e me ne darai atto.
Di una cosa sono sicuro!
Il prossimo T-34 che costruirò avrà come referente d'eccezione te Wenderer ;-)
Ciao e grazie :-)

 Wanderer :

11/4/2005 16:08
 Grazie per avermi promosso al rango di esperto sul T-34.
In realtà sono molto interessato alla dimensione industriale economica delle guerre e nell'URSS questa componente, oltre a risultare determinante per sconfiggere i nazisti, ti spinge a fare ricerche sulle varie unità di produzione degli armamenti... e così senza accorgerti arrivi a 100 versioni diverse, censite del T-34...e forse non è ancora tutto.

Del resto lo scambio di informazioni e il confronto che manteniamo sempre ad un livello di civiltà encomiabile è il vero collante di questo sito.

saluti

 Paolo :

12/4/2005 14:04
 Beh non posso che esordire ringraziando Alanray71 per le belle parole sul sottoscritto; mi fanno estremamente piacere anche se sinceramente credo di essere un onesto modellista innamorato di questo hobby; conosco molti 72isti (quasi tutti presenti nelforum) che sono molto piú bravi del sottoscritto....

Ma torniamo all'argomento del post.

Prima di tutto chiederò agli altri componenti dello staff di prendere ad esempio questo post per i suoi contenuti e per lo stile adottato; devo farvi i complimenti. tra i ruoli del moderatore vi è sicuramente quello di intervenire quando i post passano i limiti decisi, ma come per le notizie del telegiornale, sempre molto tristi e negative, è bello anche intervenire per sottolineare un comportamento corretto e gentile. Complimenti ancora ad entrambi.

Veniamo al T34. anche se le mie preferenze vanno ai mezzi tedeschi, il T34 è un carro che mi ha sempre affascinato.
Proprio il fatto che è stato costruito in decine e decine di varianti, tipi e controtipi mi stuzzica l'appetito, quindi le informazioni che ho trovato qui mi stanno tornando utili.
Visto che Wanderer ha sicuramente molta conoscenza sull'argomento provo a buttare lì una proposta:
perchè non scrivere un bel articoletto sul carro piú importante dell'arsenale russo 8tenendo presente anche le informazioni relative alla produzione)???

Bon, Io ho lanciato il sassolino.....

A presto dunque e buon modellismo a tutti!

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