Forum : 1/72 e dintorni

Soggetto : T34 in 1/72... con interni!!!!!

 Hummel :

5/6/2006 09:27
 http://www.network54.com/Forum/110741/thread/1149352370/1-72+scale+T-34-+76+interior..

 Wanderer :

5/6/2006 09:55
 Nicola Cortese, che ho la fortuna di conoscere personalmente è un italo canadese dotato di un talento incredibile: avevo già ammirato i suoi IS-2 e T-55 in 1/72-1/76 che aveva realizzato per due manuali Osprey, ma questa volta ha superato sè stesso...
Non sono un fanatico del superdettaglio così spinto perchè mi interessa di piú un mezzo completo e collocato in un ambito storico ma decisamente qui non c'è che da levarsi il cappello!
Resta solo da chiedersi se simili exploits abbiano un effetto positivo sui modellisti principianti e non, oppure se non faccia altro che creare un senso neanche troppo sottile di frustrazione...
Ciao
Enzo

 Paolo :

5/6/2006 13:29
 Bellissimo!! Non ci sono molte parole da spendere, il modello è stupendo e il modellista uno dei migliori in circolazione.
Penso, personalmente, che queste opere siano piú di stimolo che di ostacolo.
Il sottoscritto, in particolare, reagisce generalmente con una voglia incredibile di provare a fare la stessa cosa, pensando, forse con troppa sicurezza di se, che se ci è riuscito lui perchè non dovrei farcela Io???? :-D :-D :-D
Quindi il mio personale invito a chi si è avvicinato da poco al mondo del modellismo in scala 1/72 (ed in genere) è quello di non farsi scoraggiare ma piuttosto di trovare, in queste opere, lo stimolo per provare a migliorarsi e raggiungere i medesimi livelli.
Naturalmente questa è una scelta personale e non deve essere una forma discriminativa (io ci riesco tu no.... ;-) ), anche un semplice modello da scatola fatto con passione suscita le stesse emozioni in chi lo ha creato... e questa è la cosa importante!!!

Forza allora, sotto con i T34...... :-P
Ciao

 Fabrizio1966 :

5/6/2006 14:54
 mi trovo in parte daccordo con Paolo ( bisogna sempre puntare ad innovarsi e migliorare) ed in parte con Enzo. Come quest'ultimo io prediligo la storicizzazione di un modello e l'aspetto "coloristico" al lavoro di superdettaglio "spinto", un superdettaglio che poi, in se, è destiano all'invisibilitá ...faccio notare che nel post originale di missing lynx l'autore scrive che il modello quasi sicuramente non sarà pronto per la guida Ospey sul T34 ma si augura che qualche rivista vorrà pubblicarglielo..ora, questo mi riporta ad una conversazione che ho fatto un po' di tempo fa con Paolo Lavagnino ( probabilmente se non il migliore uno dei migliori settantaduisti italiani) circa certi modelli che "..vanno a finire sui libri" e sono oggetto di lavori di superdettaglio francamente inutili se non correttamente interpretati dal lettore (cioè viste come stimolo o spunto...)... peggio alcune di esse divengono mere esibizioni di bravura personale senza nessun reale valore didattico ...ora, passi che il modellismo è comunque un'esibizione di bravura, ma nel caso di Cortese, o meglio, del suo T34 mi pare che già in partenza si cerchi innazitutto la luce della ribalta pubblicistica... Comprensibile ma....
Fabrizio

 Paolo :

5/6/2006 15:45
 Verissimo Fabrizio, la mera ostentazione delle capacità non piace nemmeno a me.
Sono completamente d'accordo.

 stefanca :

5/6/2006 16:26
 premesso che nenanche dovrei intervenire vista l'altezza dei precedenti post ( e soprattutto di chi li scrive) vorrei fare una piccola considerazione.
Io sono quello che il buon Paolo ha definito colui che si avvicina alla scala (solo che per esigenze di praticità è per me 1/35). Quando vedo questo generi di lavoro scatta subito il "posso darmi all'ippica" perchè un lavoro cosi (di autocostruzione) anche in 1/35 (figuratevi in 1/72) per me è assolutamente impensabile. Però c'è sempre una leggera forma di sadismo (anzi masochismo) che non mi fa buttare via tutto e darmi ai cavalli perchè in fondo (ma molto in fondo) c'è sempre la "speranza" di avvicinarsi (ripeto avvicinarsi quasi come il tentativo dell'uomo di raggiungere il divino) a questo livello. Quindi guardi, cerchi di memorizzare, cerchi di capire come ha fatto questo, quest'altro, e poi ci provi, magari il lavoro non finisce mai cioè resta incompiuto perchè nel frattempo ti sei demoralizzato, ma alle volte escono anche piccole tracce di lavoro che comunque ti spronano a tentare sempre di piú azzardare modello dopo modello il dettaglio sempre piú curato. Si parte dal pezzetto di spago a simulare il cavo per il traino fino al tentativo di autocostruzione degli interni o del modello intero. Ma quant'è lunga la strada, e quante botte bisogna prendere.

 Paolo :

6/6/2006 09:47
 Vero Stefanca,
la strada è lunga ma non è questo l'importante, l'importante è che ci si diverta percorrendola.
Personalmente ho un sistema per esorcizzare la "demoralizzazione" che mi colpisce quando vedo dei lavori incredibili (per esempio il tigre in 1/144 con gli interni autocostruiti...) ed è quello di provare una tecnica nuova alla volta.
Faccio un esempio pratico.

Non ho mai autocostruito degli interni; bene sul primo modello che decido di fare provo ad autocostruire uno o due particolari degli interni che resteranno visibili dopo il montaggio (per esempio gli interni dei portelli della torretta aperti e gli iposcopi appena sotto visibili. facendo così cerco di acquisire le tecniche un pò alla volta, a piccoli passi cercando di fare sempre di piú cose piú "complicate" senza perdere la voglia a causa degli inevitabili insuccessi iniziali.
Piano piano, la somma di tutte queste esperienze mi porterà a realizzare dei modelli sempre migliori dei precedenti (anche se non è così matematico...) e con sempre piú particolari evidenziati.

In fondo, come diceva qualcuno, l'importante è partecipare, divertendosi e passando qualche ora del nostro già scarso "tempo libero" evadendo dalla reatà quotidiana fatta di problemi da risolvere e incombenze da rispettare...
Almeno che il modellismo resti una cosa piacevole!!!!

:-D :-D :-D

Buon modellismo a tutti

Paolo

 Francesco Tedeschi :

6/6/2006 11:17
 Mi permetto di aggiungere che si può fare qualcosa di interessante senza strafare: è il caso della Staghound Mk I della polacca RPM, la quale consente di riprodurre il mezzo a portelli aperti: tra le varie cose ci sono i motori, la torretta ha il cannone completo e la cesta con il sedile per il cannoniere, c'è il posto guida; non male direi:
QUI si possono vedere le stampate ed una versione del mezzo; l'altra, la 72309 che ho, ha le decals per fare anche una del Reparto Mobile di P.S... (ma le idee sono altre... :-D )

 Claudio_C. :

6/6/2006 20:20
 :-o :-o Beh non posso che rimanere a bocca aperta :-o :-o

Certamente, dopo aver raccolto le braccia ed asciugato la bava ... dico che è certamente uno stimolo ...
Come dice ottimamente Paolo ... a piccoli passi ci si può arrivare ...

Claudio C.

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