Forum : Luci ed Ombre

Soggetto : La Crocifissione: F I N I T O ! ! !

 Marcello G. Novello :

13/1/2007 12:39
 In un precedente topic sulla ripresa delle mie monellerie, diciamo così, modellistiche ho detto che mi accingo a realizzare una scenetta di un evento che certamente bellico non è, ma che ha segnato per sempre ed indelebilmente la storia dell'uomo, che creda o no. Questo evento è la Crocifissione di Cristo. La scena che vado a realizzare è molto semplice e basata su tre elementi: una rozza Croce di legno vecchio, il Cristo ed un Legionario Romano.

Sto lavorando su un figurino in resina di Legionario Romano della Verlinden in 120 mm. E' un buon figurino ben dettagliato, ma ritengo che abbia il difetto di avere la testa troppo stretta per il volume complessivo del corpo ed il tronco troppo largo, pur considerando la corazza. Le modifiche che spero di riuscire ad apportare sono queste: siccome lo porrò nell'atto di guardare il viso del Cristo che lo sovrasta, lo devo inarcare all'indietro con l'inserimento di uno spessore tra tronco e bacino, posizionandolo nella parte anteriore. Anche il capo sarà ruotato all'indietro e per fare questo ho dovuto tagliare un pezzetto di collo e di colletto.

Sono quindi passato a colorare prima la testa, che avete già visto



e poi, dopo averlo stuccato, il corpo,



che pur necessita ancora di migliorie e di qualche ulteriore lavaggio. Ho comunque aggiunto i calzoni al polpaccio, un tipico capo delle Legioni Romane, considerando che il fatto rappresentato dovrebbe essere avvenuto nella stagione fredda.

Ho poi passato sulle parti metalliche della corazza dei lavaggi in marrone e nero così come mi hanno consigliato Gera e Paolino Barbarigo ed il risultato è a mio avviso molto buono e li ringrazio veramente.

Nel contempo sto lavorando al Cristo. In Ufficio ne avevo uno alto giusto 118 mm. che ho prelevato e prontamente sostituito con uno nuovo. Al momento dell'inizio dei lavori e dopo un deciso lavaggio per rimuovere 30 anni di polvere e nicotina si presentava così



mentre tutta la parte della schiena, che pur non si vedrà alla fine, era cava



Ho quindi provveduto a ricostruire la schiena e le sue sinuosità ed anche la parte posteriore della chioma



A questo punto sono passato alla coloritura che qui vedete ad un 20, 30 % di come dovrà essere



Consigli, suggerimenti, critiche?

:-)

[ Modificato da Marcello G. Novello il 22/1/2007 19:43 ]

 Nightmare :

13/1/2007 13:02
 E' quanto mai una visione "mistica".....
Spero davvero venga una grande scena perche' il tema e' molto "esigente" e non credo meriti d'esser preso alla leggera.
Continua cosi' ..... ;-)

 skorpio62 :

13/1/2007 13:20
 Marcello gran bel lavoro, meno male che siamo cattolici e tolleranti altrimenti una bella "fatwa" non te la levava nessuno :-D :-D :-D
Stefano

 Cristian Cantoni :

13/1/2007 14:19
 Procede veramente bene complimenti, molto ben riuscita la riempitura della schiena ;-)

 gera :

13/1/2007 17:17
 Marcelloun bel laboro.....come io ha sempre ditto, Signor lei non solo e un modellista...sono un buon artista.......avanti con questo bello diorama que e presto per un premio!!!!!!!!...ricorda il caffe! :-D

 MArco Alpozzi :

13/1/2007 17:43
 marcello che dire...
davvero complimenti!
mi piace davvero tanto!!!

 MG42 :

13/1/2007 18:15
 Grande Idea....anche io ho il romano....quasi ...quasi... :-D

ciao
enrico

 Marcello G. Novello :

13/1/2007 18:21
 Avevo pensato di chiamare il diorama "Cristo e il Legionario", ma poi ho pensato che l'acronimo sarebbe stato CRIsto E il Legionario....

:-D

 pgdm :

13/1/2007 23:36
 Bhe', non è per polemizzare, ma ci penserei due volte prima di dire che questo evento, ammesso che sia avvenuto, abbia addirittura cambiato la storia dell'uomo.
A me non pare che abbia portato grandi cambiamenti alla storia dei cinesi o dei bantú, degli indiani o dei giapponesi, degli eschimesi o degli arabi (come dire almeno i 2/3 degli uomini del mondo).
Per la verità non mi sembra che abbia portato grandi cambiamenti neppure per i sedicenti cristiani che ancor oggi si affannano a cercare di fregare il prossimo per il (ritenuto) lecito fine di accumulare ricchezze individuali e potere o ad inventare sistemi sempre piú perfezionati per ammazzare la gente (risparmio, per ovvietá , considerazioni sulla Santa Inquisizione o sulla Shoah dei "Gott mit uns").

Detto questo mi sembra che il colorito delle carnagioni (ma in base al mio schermo, intendiamoci) sia un po' troppo chiaro.
Superato intelligentemente il palestinese biondo e con gli occhi azzurri di certa iconografia, direi che bisognerebbe anche considerare che sia il Cristo sia il legionario in servizio in Galilea dovrebbero essere un po' piú "nivuri" di quanto non appaia.
Un po' piú abbronzati, insomma. Lì il sole picchia.
Avrei anche dei dubbi (ma non so quanto fondati) sulla corazza del legionario. Non riesco ad immaginarmi uno sotto il sole della Palestina con una corazza a lamine di metallo. Secondo me arrostiva.
Darei poi una ritoccata al retro dell'indumento del Cristo. Secondo me se era lino o cotone o una stoffa comunque leggera avrebbe dovuto modellare di piú le forme. Così sembra un po' che porti un pannolone.
"Aprirei" anche un po' di piú i capelli sul lato sinistro della faccia (sinistro guardando, destro del personaggio). Con il capo reclinato così dubito che i capelli sarebbero restati attaccati alla guancia, per quanto incrostati di polvere e sudore dopo la salita al Golgota.
E ho detto tutto! (cfr. Totò, Peppino e la malafemmina)
Ciao

 Marcello G. Novello :

14/1/2007 11:13
 Per la prima parte, ritengo che il Messaggio che deriva dal Cristo sia meraviglioso, ma posso concordare che, in alcuni periodi bui della nostra storia, la sua applicazione sia stata pesantemente permeata da opportunismi economici e politici. Proprio gli ultimi Pontefici infatti hanno colto piú occasioni per scusarsi con chi dovette subire sofferenze ed iniquità a causa di chi si nascondeva dietro la Religione nel perseguimento di altri scopi. Credo che lo stesso valga per tante altre religioni ed ideologie le quali, pur avendo nel proprio DNA un messaggio positivo, lo hanno imposto al prezzo di inenarrabili massacri. Credo, e lo crederò sempre, che il Messaggio di Cristo, attualissimo soprattutto oggi, una volta rimondato dalle sovrastrutture derivanti da letture di comodo e da infiorettamenti creati per scopi politici o didattici, rappresenti qualcosa che possa costituire una forza contro chi, fraintendendo i precetti della propria Religione, ne da' una interpretazione di morte, di rivalsa, di conquista.

Grazie per i consigli dei quali terrò conto in campo modellistico. La figura del Cristo era in una fase intermedia e già oggi è ben differente e credo ti piacerá , pur essendo ben lontana dalla visione Gibsoniana che, effettivamente, rendeva l'idea delle devastazioni prodotte su un fisico umano da quelle torture.

Il Legionario è piú scuro nella realtá , ma non di molto. Nulla ci dice che tempo facesse al momento della Crocifissione ed allora io ho collocato la cosa in un periodo moderatamente freddo, facendo usare al Legionario (quanto mi piace questa parola ;-) ) la tenuta invernale con calzoni. Ciò legittima la corazza, la cui alternativa era in liste di cuoio (un po' meno pesante, ma non meno riscaldante). Mi hai fatto ricordare però la sofferenza provata quando, d'estate, ho partecipato ad un picchetto armato in onore di una Altezza Reale straniera. Eravamo schierati da ore sotto il sole a fare prove su prove e l'elmetto in testa era diventato un forno a microonde....

 pgdm :

14/1/2007 11:37
 Bhe' il Vangelo l'ho letto e mi piace molto.
Anni fa' avevo una praticante molto religiosa che ogni tanto cercava di portarmi sulla retta via.
Vedendo quelli che venivano assistiti gratuitamente dallo studio perchè non potevano pagare mi disse (testualmente) "Ma lei è piú cristiano di tanti cristiani". Le risposi che da un punto di vista etico socialismo e cristianesimo (tolte le implicazioni soprannaturali) secondo me si incontravano in tanti piú punti di quanti non ne immaginasse.
Il problema è la pratica concreta, dato che il socialista non ha nessuno che lo assolva in caso di errore.
Peccato che la Chiesa sia in concreto piú favorevole al liberalismo o peggio (vedi Woytila al balcone con Pinochet).
Vero che ha finalmente chiesto scusa a Galileo, e così è prevedibile che (con gli stessi ritmi) nel 2428 chiederà scusa per aver legittimato Pinochet :-D :-D
Ma sono discorsi che esulano dal tuo lavoro modellistico. Riguardati il Cristo morto del Mantegna
Ciao

 Nightmare :

14/1/2007 11:51
 Immaginavo andasse cosi'........
Perdonate l'ardire ma discussioni in merito alla Religione su questo forum non credo siano molto appropriate.
Ogni uno di noi ha la sua coscienza, il suo credo e la sua SENSIBILITA' in merito alla propria Religione, e quello che per alcuni puo' sembrare "limitato" per altri puo' avere ben altre "dimensioni".
Forse non e' il caso di continuare e ci si potrebbe limitare ad eventuali commenti al modello e non altro.

 Marcello G. Novello :

14/1/2007 18:01
 Certo Nightmare, il posto è deputato al modellismo, ma non sia mai che io rifiuti un qualunque argomento di confronto. Per esempio, tra le cose che ha detto Paolo (al quale mi lega un rapporto di stima, simpatia e suoceraggine) trovo che il suggerimento di andare a rivedere il Cristo del Mantegna sia ottimo e sensato. Per il resto, il fatto che Woytjla si sia affacciato con Pinochet mi ha fatto ricordare che questo Pontefice (termine che significa, come ognuno può insegnarmi, "Costruttore di Ponti") si sia affacciato su tanti palchi con fior di mascalzoni (con baffetti, ma anche con barbone) senza per questo legittimarli. Il suo era il prezzo da pagare per parlare, così come ha fatto, a quei popoli, oppressi da regimi di diversa natura, e dar loro una speranza, un conforto.

Tornando al modello desidererei avere un consiglio. E' meglio una ricostruzione fedele a quella che si ipotizza come la realtà o quella che è la versione piú diffusa? Esempio: ricostruendo una scena della battaglia di Kursk è il caso di metterci qualche carrista sfracellato o carbonizzato oppure ricreare una scena da film di guerra ante soldato Ryan dove il bravo militare muore con poco sangue e col nome della Patria sulle labbra? E di conseguenza, nel caso mio, quale tra queste due scene dovrebbe ispirarmi?



 Alessandro-tigre86 :

14/1/2007 18:02
 Ottimo lavoro marcè aspetto di vederlo finito ;-)

 MG42 :

14/1/2007 19:27
 Personalmente mi limiterei con le flagellazioni...per una mia personale questione di buon gusto(che la cosa sia vera o falsa)invece cercherei qualche notizia sulle crocifissioni, che se nn sbaglio, oltre ai chiodi,venivano usate anche corde, per sorreggere il peso del malcapitato in modo che nn morisse "subito" mi pare per soffocamente....facendo si, che l'agonia fosse molto piú lunga.........

ps.

ho avuto il piacere di conoscere di persona sia Marcello che Paolo(in ordine cronologico) due persone piacevoli e intelligenti(trovo che tutti e due abbiano il dono della battuta fulminante) tanto da pensare che nn dicono mai cose...cosi tanto per dire o per farsi dispetto. La polemica "aggratis "è altra cosa.

[ Modificato da MG42 il 14/1/2007 19:40 ]

 Marcello G. Novello :

14/1/2007 19:34
 E' vero, Enrico. Appena posto altre immagini vedrai che ho messo le corde delle quali parli ed ho anche spostato i chiodi dal palmo ai polsi come vedo sulla Santa Sindone.

:-)

 Alessandro-tigre86 :

14/1/2007 20:40
 Le corde venivano messe x evitare strappi nella carne causati dal troppo peso sorretto solo dai chiodi e quindi allungare come detto da MG la sofferenza, pero non subentrava il soffocamento.

Questo invece era indotto dal perno che reggeva i piedi infatti a seconda della posizione il condannato soffriva d+ o d- x eliminarlo definitavemnte, gli venivano rotte le ginocchia, quindi il crocifisso senza + il sotegno delle gambe moriva x soffocamento.

 pgdm :

14/1/2007 22:16
 Concordo in pieno con l'esigenza di buongusto di Enrico, che mi pare propria anche di Marcello.

E' incredibile quanto riescano ad essere brutali gli uomini quando ci si mettono e quanti studi abbiano dedicato a provocare l'altrui sofferenza.

 Marcello G. Novello :

22/1/2007 19:42
 Anche se a rilento i lavori vanno avanti e si comincia già ad intravedere, sebbene ben lontano, l'aspetto finale.



:-)

 Nightmare :

22/1/2007 22:02
 :-o :-o :-o :-o :-o :-o :-o :-o
Bella e strugente!

 stefanca :

22/1/2007 22:08
 Marcello perfino la scritta I.N.R.I. sulla testa del Cristo crocifisso.
LA tua realizzazione è fantastica però delle foto un po piú illumintate sarebbere megli, si che in quel momento il cielo si oscurò e il velo del Tempio si squarciò.

Peccato che ho perso i contatti con il mio amico che sa scrivere l'aramaico e il greco, la condanna sul capo del Cristo era in tre lingue, potevo farteli scrivere e darteli.

 Marcello G. Novello :

22/1/2007 22:18
 Bravo Stefanca, l'idea è buona e l'avevo accarezzata. Dal film di Mel Gibson ho trascritto il testo in aramaico e filologicamente sarebbe corretto (e comunque facilmente fattibile) aggiungere il testo greco. Però poi ho pensato che la scritta verrebbe microscopica ed allora ho dato spazio e leggibilità al "Jesus Nazarenus Rex Judaeorum". Non è detto comunque che non mi salti il ghiribizzo...

Quando sarà finito lo vedrai anche in dettaglio, ancora ci vuole 'na picca.... ;-)

 Cristian Cantoni :

22/1/2007 22:22
 IMpressionante... davvero molto molto molto bello... non sono un fan delle rappresentazioni religiose ma questa merita un elogio particolare... complimentoni :-o :-o :-o :-o :-o

 Redcode :

22/1/2007 22:42
 Nonostante il tema che fa spendere decinaia e decinaia di parole a chi per mestiere batte la lingua sul tamburo....direi che è molto bello e la cosa molto interessante (almeno per me) è che ti porta a guardarlo nella sua fattura, come facciamo con tutti i nostri lavori, prima che pensare al significato mistico o storico a seconda che ci credi o no e grande rispetto per ognuna delle due fazioni :-)

 Felix_the_Cat :

22/1/2007 22:52
 Marcello,

complimenti per il tuo lavoro, veramente molto bello.

A proposito di figurini da 120 mm, venerdì scorso ero da Mario (Lunamodel) e mi è capitato tra le mani il catalogo di Verlinden ....... tra i "pupazzetti" ho trovato sia un giapponese, che russi. ;-)
Verlinden è distribuito in Italia da Amati, dai un occhiata QUI

Salvatore

 Marcello G. Novello :

22/1/2007 23:02
 Grazie per i commenti e per i consigli!

:-)

 Marcello G. Novello :

28/1/2007 21:54
 Missione compiuta!

Ho fatto qualche foto per condividere con voi l'emozione di questo ennesimo lavoretto che, bene o male che sia venuto, è pur sempre il frutto di alcune ore di schiena curva e di un po' di studio su temi che finora avevo approfondito poco.











P.S. Vi chiedo scusa per la qualità delle foto, ma l'illuminazione non era adatta....

 gizpo :

28/1/2007 21:59
 Bel lavoro Marcello !!!

 Redcode :

28/1/2007 22:06
 Davvero bello, congratulazioni :-D

 Nightmare :

28/1/2007 22:13
 Molto bello.....
Avrei preferito meno sangue, ma comunque una scena che colpisce.

 Marcello G. Novello :

28/1/2007 22:21
 Beh, non tenete conto dell'ultima che è stata brutalizzata dal flash ed ha esaltato il rosso....

 berserkr :

28/1/2007 22:37
 complimenti vivissimi di tutto cuore!

 stefanca :

28/1/2007 23:10
 E' un capolavoro, posso dirti una cosa "curiosa", mi piace molto la prima foto quella con l'illuminazione che viene di lato e che da un senso di vero alla scena. Il sole basso delle tre di pomeriggio prima che il cielo si oscuri, insomma sembra vera.
Complimenti vivissimi.

 gera :

29/1/2007 00:40
 UN bel modello, di un gran modellista e artista.....congratulazione, piu bello que molti aero e carri armati.......

 Alessandro-tigre86 :

29/1/2007 01:59
 

 pgdm :

29/1/2007 10:10
 Non mi torna la scritta: se la sigla era I.N.R.I. non può essere Jesus e Judaeorum per esteso (se no sarebbe J.N.R.J.). Non era I.N.R.I.?

Il praticello mi sembra un po' troppo conzato. Io avrei messo piú erbacce e meno erbetta. E un po' troppo sanguinolento.
Nel complesso mi sembra però venuto bene.
Ciao

 Caesar :

29/1/2007 12:47
 Marcello, innanzitutto complimenti per il lavoro, vorrei spendere due parole sulla flagellazione di Gesú, sugli strumenti utilizzati dai romani verso i flagellati, e su quanto visto nel film di Mel Gibson.

Il flagello utilizzato dai romani, chiamato flagrum era composto da due o tre cordicelle aventi alle estremità delle palline di piombo



Le cordicelle erano di lunghezza differente in modo che tutte le palline colpissero il corpo senza sovrapporsi l'una con l'altra. Varianti del flagrum avevano degli ossicini taglienti al posto delle palline in piombo, ma il tipo comune era quello che si vede in figura. Peraltro è lo stesso che può vedersi sulla sindone (che si può prendere tranquillamente in riferimento), e sulla quale gli studiosi hanno individuato circa 120 tumefazioni dovute proprio a queste piccole sfere



che farebbero circa 30 colpi per il flagrum con due cordicelle.
Anche se può risultare stupido dettagliare su una questione del genere, volevo soltanto sottolineare come la cinematografia può deviare quello che in realtà gia ci spiegano la storia e l'archeologia. Nel film di Mel Gibson (al quale piace, dai tempi di Braveheart, deliziarci con sangue carni tritate e violenze gratuite) si vede uno strumento che aggancia addirittura un tavolo di legno scheggiandolo, e ciò viene poi ripetuto sul corpo di Gesú. Premettendo che gli effetti veri del Flagrum erano comunque micidiali, nel film si assiste ad una carneficina gratuita. Il flagrum comportava infatti dapprima delle dolorose tumefazioni, che poi inevitabilmente si laceravano causando la perdita di sangue, ma non lacerazione della pelle che lasciavano trasparire persino le ossa!. Gli autori antichi ci parlano della flagellazione come punizione data ai condannati non romani, che non doveva causare la morte, ma soltanto il dolore e la sofferenza. Tuttavia in alcuni casi gli autori attestano il decesso del condannato. Va detto però che il numero dei colpi era limitato a circa una ventina (vedi sopra) o comunque ad un numero sufficiente a provocare sofferenza senza far morire il condannato, in quanto la vera condanna a morte era la crocifissione.
Nel film di Mel Gibson si perde addirttura il conto dei colpi, si assiste ad una violenza completamente gratuita che peraltro gli è stata ispirata non dai testi "sacri" e dai testi storici, ma semplicemente dagli scritti di una visionaria (permettetemi ma non ricordo bene il nome e l'epoca) del settecento o ottocento, che diceva, o meglio scriveva, che tutte le notti era condannata a sognare la passione di Cristo, nella versione in cui Gibson l'ha trasmessa al pubblico.

Per finire su un argomento troppo lungo e discutibile, per pitturare il Cristo sulla croce avrei seguito nè i quadri dei pittori ne tantomento le immagini del film, ma semplicemente mi sarei basato su quanto visibile nella Sindone.
di seguito una riproduzione delle conseguenze della flagellazione



In ogni caso il tuo lavoro mi piace decisamente, meglio del film di Mel Gibson.

Saluti, Alessandro

P.S. tutte le immagini sono state reperite dalla rete

 gigitank :

29/1/2007 13:31
 Marcello, complimenti, è un lavoro stupendo! ;-)


Ciao

Gigi

 PanzerBAER :

29/1/2007 15:58
 Quote:
Non mi torna la scritta: se la sigla era I.N.R.I. non può essere Jesus e Judaeorum per esteso (se no sarebbe J.N.R.J.). Non era I.N.R.I.?


gia :-o La scritta è in Latino non in Inglese ;-) quindi:

INRI e non JNRJ ( Iesus, Iesu e non GISsS , GIsSU :-P ). Non son pignolo.. è che sto studiando epigrafia latina all'uni :pint:

 Marcello G. Novello :

29/1/2007 16:20
 Il buon Mel Gibson, piú volte evocato, ha usato la medesima dizione che ho adottato io. Ma siccome uno che racconta una pagina di Vangelo non è Vangelo egli stesso ho deciso di fare qualche ricerca prima di mettere quella scritta che magari nella realtà è stata vergata da un panzuto e rozzo Legionario romano magari d'origine calabrese :-D . Ho trovato testi latini dove viene usata regolarmente la J in luogo della I. Per esempio:

"Jesus Mariae Filius, mundi salus, et Dominus sit mihi clemes et propitius, mentem sanctam, spontaneam, honorem Deo, et patriae liberationem: et nemo in eum misit manum, quia nondum venerat hora ejus: qui est, qui erat, qui erit semper ALFA e OMEGA, Deus et homo, principium et finis, sit mihi ista invocatio aeterna protectio. Amen
Jesus Nazarenus, Rex Judaeorum titulus triumphalis, Filius Mariae Virginis, miserere mihi peccatori      ( Nome), dirige me secundum Tuam clementiam in viam salutis aeternae. Amen.
"

ma anche, su http://www.artcyclopedia.com/featuredarticle-2001-04.html

"In art, the sign reads "I.N.R.I" representing the initial letters of the four Latin words Jesus Nazarenus Rex Judaeorum"

E', altresì, interessante soffermarsi a leggere quanto la Teologa Maria Luisa Rigato ha da dire sull'argomento (cfr. http://www.unigre.it/Tg/teologia100.htm):

Sui crocefissi si trova una targhetta con le lettere "I.N.R.I.", ossia "Jesus Nazarenus Rex Judaeorum". È il Titolo della Croce secondo Giovanni sul rigo in latino (Gv 19,19-20), tradotto così da Girolamo nella Vulgata.

La verità però è un'altra. Sul Calvario quel giorno non c'ero io, non c'eravate voi, non c'erano epigrafisti, non c'erano teologi, non c'erano pittori rinascimentali...

 stefanca :

29/1/2007 17:48
 Marcello resta quello che per ogni singolo uomo rappresenta quell'effige (la sconfitta della morte e la redenzione dei nostri peccati) e soprattutto resta un capolavoro.

Bella quella del legionario romano di origine calabrese. :-P

 alebuio :

29/1/2007 18:13
 Marcello proprio un gran bel lavoro.
LA base è una bella idea (vasetto da bonsai?)
E' probabile che ti ruberò l'idea per un mio prossimo modello. Posso, è vero?
SAlutoni Alessandro :-D

 Vito Zita :

29/1/2007 18:51
 Epperò... quando si dice modellismo si dice "passione" :-o

Bravo Marcello, i miei complimenti

Saluti

 Marcello G. Novello :

29/1/2007 23:44
 Proprio un vasetto da bonsai, indovinato. Ho l'abitudine di non buttare niente e di dare sempre un'occhiata ad aiuole e parchi pubblici. Per esempio le tre roccette che ci sono vicino al Legionario altro non sono che argilla espansa scheggiata, peraltro perfetta per ricostruire muretti in pietra lavica tipici della zona di Catania... Il cespuglietto è ancora una volta una minuscola piantina che cresce tra le piastrelle dell'area di parcheggio del mio condominio e che raccolgo, dissecco (si potrà fumare? :-D ) e tengo buona per ogni evenienza. Il legno della Croce è uno spezzone avanzato chissà da quale riparazione, l'erbetta è segatura colorata fatta in casa :-D , la ghiaietta è da presepe, lo stucco utilizzato per riempire vuoti, riempire l'addome e fare i calzoncini del Legionario, fare la base del diorama ecc. è il Novelliput ;-) cioè Das e borotalco, gli anelli per tirare su la Croce sono provenienti da una vecchia collanina delle mie bimbe, la base in Das è stata testurizzata con l'ausilio di una paglietta di lana d'acciaio per lavare le pentole. Che altro? Ah, sì, come dicevo la base è un vasetto per Bonsai, di quelli che ti regalano con il biglietto che dimostra che hanno ventiquattro anni di età e provengono da Tientsin in Cina e ti muoiono dopo una settimana...

P.S. Ho molto apprezzato l'illustrazione, ben documentata, di Caesar - Alessandro (due nomi impegnativi, eh?). Del resto se di flagellum non se ne intende Caesar, chi allora?

 robc :

30/1/2007 00:33
 Come minimo in epoca classica, ma credo comunque oltre l'epoca della crocefissione, non c'era differenza tra I e J, così come tra U e V: la J è subentrata in epoche piú recenti, quindi è ovvio che citazioni in latino ecclesiastico abbiano la J dove molto probabilmente in origine c'era soltanto la I...

 pgdm :

30/1/2007 00:40
 In questo lungo post qualcuno ha tirato fuori il problema della sensibilità personale.
Mi piacerebbe che Stefano limitasse ai credenti il segno ed il valore di quella scena (anche se sono sicuro che intendeva così).
Il concetto di uomini è un po' piú ampio e ricomprende sia chi pratica una religione diversa sia chi non crede.
Sentirsi esclusi dal novero degli uomini per il non condividere le stesse sensazioni non è piacevole.

La Sindone è un qualcosa che mi ha sempre affascinato, per un semplice particolare: l'immagine del Cristo risulta, per così dire, come in una foto o in un dipinto.
Se si stende un velo su un volto umano e poi lo si ridistende le orecchie si dispongono necessariamente alla ... Carlo d'Inghilterra, ossia ortogonali rispetto alla loro posizione reale, e ciò proprio perchè si fa ruotare il piano (porzione di lenzuolo) su cui giacciono.
Non so se avete presente la maschera di Agamennone.
E' una lamina d'oro sottile che è stata avvolta sul capo dell'uomo (che per convenzione si ritiene essere Agamennone) e poi riaperta. Il risultato è che Agamennone sembra aver avuto le peggiori orecchie a sventola che la storia ricordi. Ma la fisica, quella è, non fa sconti a nessuno.
Nella Sindone invece no.
Io lo trovo non spiegabile e mi piacerebbe che qualcuno mi chiarisse il mistero.

Però se poi me lo chiariscono non è piú un mistero, allora lasciamo tutto così.
Ciao

 Caesar :

30/1/2007 10:12
 Quote:
Marcello ha detto:

P.S. Ho molto apprezzato l'illustrazione, ben documentata, di Caesar - Alessandro (due nomi impegnativi, eh?). Del resto se di flagellum non se ne intende Caesar, chi allora?


:-D :-D :-D :-D :-D Grande Marcello!!!!!!!!


Scusatemi solo un appunto sulla Sindone:

Si dice che le prove al C14 abbiano datato il telo in epoca medievale (a tal proposito consiglierei a chi interessa, di leggersi, anche in rete, le vicissitudini legate alla storia della datazione della sindone), tuttavia gli occhi furono coperti con due differenti monete, che hanno lasciato anch'esse traccie sul telo, e quindi i numismatici le hanno identificate con due denarii (credo) dell'epoca di Tiberio (14-37 d.C.). Il punto è che, all'epoca in cui alcuni ritengono sia stato creato il falso storico (in epoca medievale o forse addirittura opera di Leonardo) le conoscienze numismatiche del periodo Romano erano praticamente nulle! Se vi interessa vi faccio sapere anche chi fú il primo antiquario a fare un lavoro sistematico sulle monete romane, ma parliamo già del settecento. Quindi le monete identificate sugli occhi del volto della sindone sono uno dei punti di forza per una datazione all'epoca di Gesú.
Come dice Paolo tuttavia, il volto dovrebbe subire l'effetto mappamondo, ma qui si entra in discorsi che non sono risolvibili tramite la scienza. Secondo me rimane significativo il fatto che sulla sindone non ci sono tracce di pigmenti che attesterebbero una eventuale pittura, e sopratutto ci sono tracce di pollini tipici dell'area palestinese. Anche se fosse un falso, l'ideatore sarebbe comunque da ammirare, perchè è ruscito a creare un falso che rimane inspiegabile anche alla infallibile scienza moderna. E non si parla di qualcosa di irrazionale, ma di un oggetto!

Saluti a tutti, Alessandro-Caesar :-o

 Alfio :

30/1/2007 11:59
 Accidenti! Dire che è bellissssssimo è un eufemismo!
Alfio

 AndRoby :

30/1/2007 12:42
 Arrivo ovviamente tardi, visto che la scenetta è già finita, ma volevo aggiungere o confermare alcune cose. Innanzitutto complimenti per la scelta del soggetto e una domanda: lo porterai alle mostre?
Poi torno da poco da un viaggio in Palestina e la mia mano ha toccato la cima del Monte Golgota (ora contenuta all'interno della Basilica del Santo Sepolcro) non piú di venti giorni fa! Innanzitutto anche in Palestina (e grazie per non averla mai chiamata Israele) quando arriva l'inverno fa freddo come da noi. A Betlemme il 27 Dicembre ho preso la neve e una badilata di freddo! Quindi l'abbigliamento del legionario mi sembra ok. D'estate comunque fa si caldo, ma non lo si sente in quanto c'è sempre vento. Il colore del terreno è proprio quello! Per la scritta avrei usato anche io le I come iniziali.....E poi la croce mi sembra molto massiccia, davvero un po' "grandina". Sempre nella Basilica del Santo Sepolcro c'è la Cappella del Ritrovamento della Croce, al piano piú basso. All'interno un piccolo altare ha una raffigurazione della Croce che la fa sembrare piú piccola di quella rappresentata nel diorama. Per la coloritura dell'incarnato dei personaggi mi sembra vada bene, ho conosciuto Palestinesi bianchi come me!!
Per il resto un lavoro egregio, modellisticamente parlando!! Bravo!!! :-D :-D
P.S.: In un altro topic chiedevi info su un allarme prodotto dalle mie parti. Non ho trovato nulla, mi dispiace!

 Marcello G. Novello :

30/1/2007 15:35
 Qualche giovane lettore si sarà domandato perchè spesso le mie opinioni contrastino con quelle di PGDM con il quale, peraltro, intercorre un rapporto di stima reciproca. Me lo sono chiesto anch'io e poichè qualche reminiscenza scolastica mi ha fatto sovvenire alla mente la ComÈdie Humaine di HonorÈ De Balzac, credo di poter affermare che ogni uomo è l'espressione dell'ambiente nel quale si è formato. Non ci credete, miei giovani lettori? Serve una prova? Ma eccola!

Le frequentazioni giovanili di PGDM....



... e quelle di Marcello e Stefanca!



Ecco chiarito l'arcano!!!!

:-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D

 Caesar :

30/1/2007 15:55
 


 pgdm :

30/1/2007 16:21
 Grandiosa! Semplicemente grandiosa. Sto ridendo con le lacrime agli occhi.

Effettivamente, quelle belle chiacchierate con lo zio Peppe ... qui, ricordo bene, gli stavo dicendo come contenersi a Yalta e anche di cambiare barbiere.

Però, effettivemente c'avete 'na faccia da prete, tu e Stefano ....
Comunque non mi pare che frequentare Santa Romana Chiesa aiuti da un punto di vista tricologico...
:-D :-D :-D

Bella, bella, bella.
Ciao e grazie.

p.s. chi di fotosciop ferisce, di fotosciop perisce. Attendersi rappresaglia senza preavviso. :-P :-P

 Felix_the_Cat :

30/1/2007 16:24
 :-D :-D :-D
Marcello Novello for President !!!

Marcè, però non vale ............ Tu ti sei fatto Cardinale il povero Stefanca "solo" Vescovo !!!!!!!!!
;-)

Salvatore

 stefanca :

30/1/2007 16:25
 Huè addirittura Vescovo grazie Marcello per la promozione.

Mi sono salvato le foto perchè troppo belle.
Fantastica anche quella di PGDM.

:-P

 pgdm :

30/1/2007 16:29
 Mi mandi per favore il file delle due foto? Mi piacerebbe conservarle.
Ciao

p.s. Mi torna automaticamente in mente ogni volta che sento o leggo la parola "arcano":

Amleto: "Essere o non essere, questo è il problema...."
Ofelia "Oh, Amleto, perchè queste parole arcane...?"
Amleto "Ar cane? Guarda che sto a parla' co' tte..."

[ Modificato da pgdm il 30/1/2007 16:32 ]

 MArco Alpozzi :

30/1/2007 17:24
 marcello, complimenti davvero!!
la scenetta è davvero ben realizzata...


per quel che rigurda i fotomontaggi...
bhe...
mi son rialzato solo ora dalla sedia...
ero a terra a ridere... :-D :-D :-D


paolo, in quella foto sempri pino insegno... :-o :-o

 gizpo :

30/1/2007 17:57
 Marcello, mi hai fatto vedere la prima ma la seconda È ancora meglio :-D :-D :-D

 pgdm :

30/1/2007 18:12
 Pino Insegno è impossibile: è laziale. Questa la ritengo un'offesa gravissima.
Passi per lo stalinista, ma laziale mai!

:-D :-D :-D
Ciao

 Alessandro-tigre86 :

30/1/2007 18:48
 Marcè ma pure cardinale ti sei fatto :-D :-D :-D

 Marcello G. Novello :

30/1/2007 20:21
 Quote:

pgdm ha scritto:
Mi mandi per favore il file delle due foto? Mi piacerebbe conservarle.


Scusa Paolo, ma mi era sfuggita la domanda. E' presto fatto. Clicca con il tasto destro del mouse sull'immagine che ti serve e quindi, dal menu a bandiera che appare, "Salva con none". Metti la destinazione e le sgiè son fè!

 pgdm :

30/1/2007 20:49
 Rreverendo, le foto così le avevo già salvate. Pensavo avessi il fail con una rrisoluzione maggiore.
Comunque va bene anche così.
Orevuar

 gera :

30/1/2007 21:59
 Signor Marcello............... :-?

 Marcello G. Novello :

30/1/2007 22:29
 Che scherzo da prete.... :-D :-D :-D

 MG42 :

31/1/2007 14:13
 GRAN-DI-O-SO!!!
Molto ben riuscita anche la modifca del legionario

ciao
enrico

 step :

27/2/2008 21:40
 un bel lavoro anche se l'incarto è un pò troppo chiaro ... bel lavoro :-D

 step :

27/2/2008 21:43
 ma chi so' sti tre! :-D

 gladio :

28/2/2008 07:26
 ottimo lavoro, complimenti :-)

 raziel61 :

28/2/2008 12:16
 Volevo complimentarmi anch'io per lo splendido lavoro. Però dalle iconografie mi sembrava che la croce fosse un poco piú alta (la parte in verticale per intenderci).
Finalmente una scena diversa dai soliti carriarmati ed aerei. Complimenti vivissimi.

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