Forum : Luci ed Ombre

Soggetto : scudi medievali....e Stiva XD XD

 Testi :

3/7/2010 02:21
 carissimi amici modellisti
pongo una domanda di archeologia medievale sperimentale, permettendomi di tirare in ballo Stiva
come è fatto uno scudo ad aquilone medievale, diciamo XII-XIII secolo?
due o più strati sovrapposti di assi, uno ad andamento orizzontale, uno verticale et cetera?
oppure una sola tavola di legno piegata ai bordi?
e il rivestimento esterno? stoffa lavorata per essere tinta? pelle?
il bordo dello laterale poi, è in metallo o in cuoio?
grazie a tutti

 Stiva :

3/7/2010 10:39
 Ciao Testi,
grazie per avermi evocato...
L'ambito militare non è il mio campo di studio per il medioevo e di questo periodo mi occupo solo degli ultimi decenni. Comunque interessandosi al periodo se ne vedono e se ne sentono...
Premetto che gli esemplari sopravissuti sono pochissimi e che studi accurati ne esistono ancora meno.
Ricordo un bellissimo (e costoso) libro sulle rotelle milanesi catturate dagli svizzeri alla battaglia di Giornico e conservate in buon  numero nei musei elvetici, alcune di queste ho avuto la fortuna di poterle maneggiare...ma nessuno si è mai sognato di sezionarle per vedere come erano fatte...fortunatamente alcune hanno i segni del tempo e si deduce la loro costruzione dai danni e lacerazioni.
Alcuni splendidi esemplari del XIV e XV secolo sono al museo de Valere a Sion, altri sparsi in vari musei e collezioni d'Europa.
L'iconografia è comunque piena di scene di armati e di guerra e si possono raccogliere centinaia di immagine relative a forme e dettagli, decorazioni ed utilizzo, stili e diffusione temporale e geografica....certo queste fonti non ci dicono come fossero al loro interno.
Conosco alcuni seri ricercatori e ricostruttori che hanno raccolto parecchie nformazioni in merito quindi tutto ciò che sappiamo dal lato pratico è soprattutto dedotto dalla loro sperimentazione.
Gli scudi erano costruiti in legno, e potevano essere sia di strati sovrapposti ed incrociati di sottili assicelle sia di tavole. Molto probabilmente la prima tecnica era preferita per ottenere un prodotto più fine e resistente(e più costoso...), generando uno scudo più leggero e più solido, prevalentemente da braccio come quelli utilizzati da cavalieri e nei combattimenti individuali. La seconda produceva sicuramente un prodotto più pesante, tecnica preferita magai per scudi da posta, palvesi e tavolacci da tiratori e da fanti. Le tavole non venivano "piegate", se lo scudo non era piatto si accostavano piallando le teste in obliquo in modo che lo scudo assumesse la forma curva poi una volta completato lo si piallava ulteriormente per spianare le giunzioni.
Se si produce uno scudo a listelli si deve utilizzare un legno che si possa piallare a spessori ridottissimi, di pochi millimetri, quindi un legno sostanzialmente compatto e non filaccioso, un legno semi duro, faggio, frassino, le doghe dei letti vengono ancora oggi fatte di faggio. Il relativo maggior peso di un legno più compatto viene annullato dalla struttura a listelli.
Uno scudo invece fatto a tavole accostate non può essere costruito in legni compatti e reistenti pena un peso spropositato, quindi meglio un legno filaccioso o leggero, pioppo, pino abete.
Il rivestimento poteva essere in cuoio, pergamena, tela. Questo aggiungeva solidità alla struttura avvolgendola ed unendola con colle (di origine animale) e permetteva la decorazione superficiale. Il rivestimento era solitamente limitato al fronte e a pochi centimetri sul retro ove il materiale utilizzato per la copertura si ripiegava, sul retro dunque erano le assi a vista. Su di esso si applicavano le cinghie per il maneggio e la sospensione. Solitamente vi erano una serie di cinghie a tunnel per impugnarlo e sotto di queste veniva spesso fissato un cuscinetto di imbottitura per assorbire gli urti in combattimento, vi era poi una lunga cinghia posta in obliquo per permettere di trasportare lo scudo sulla schiena quando non utilizzato.
Il rivestimento frontale si preparava pittoricamente per la decorazione, qui dovresti ricorrere a testi di pittura, ve ne sono parecchi, che descrivono i materiali e le tecniche. In genere si stendeva una pasta che uniformava e preparava la superficie ai colori, solitamente era biacca o gesso, stessa tecnica che si adoperava per la preparazione delle tavole e dei cassoni dipinti. Questa pappetta era dunque di colore bianco o se veniva utilizzato del minio, rosso vivo. Per questo ho sempre predicato ai figurinisti che i colpi sugli scudi devono essere consistenti scrostature in colore chiaro.
Umboni e bordature metalliche scompaiono  dopo il XII secolo.
Scudi in metallo, a parte complicate armature da torneo del XV-XVI secolo, sono esistiti solo nei film di Hollywood...

 Testi :

4/7/2010 17:45
 grande Stiva, mi inchino di fronte al tuo sapere!!!!! grazie mille per la risposta velocissima ed esauriente, come al solito!!!!

ora, chi mi consiglia qualche motivo per decorare il mio scudo ad aquilone, secolo XII, di un cavaliere crociato con pentolare e tunica marrone e bianca, con croce di gertusalemme sul petto?

sul mio ospray sulle crociate vedo motivi geometrici che mi convincono assai, come rombi rossi e neri, o 3 strisce rosse in campo bianco.

Se qualcuno mi trova un bel dragone, grifone, leone o simili (nell'ospray lo riporta solo per lo scudo personale del re di cipro, con drago rosso su campo a strisce orizzontali blu e bianche, o per altri scudi dell'alta nobiltà) mi fa un favore.

 Testi :

4/7/2010 17:49
 nell'arazzo di bayeux ho trovato questo animale mitologico, ma non saprei ricostruire le reali fattezze della raffigurazione

 Testi :

5/7/2010 21:08
 ...che mondo sarebbe senza ospray?

 Testi :

5/7/2010 21:10
 comunque se mi trovate qualcosa di documentato e di artisticamente più fine mi fate un favore :D

 Testi :

6/7/2010 04:42
 il SIMBOLO degli Hohenstaufen vi convince?

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