Forum : Luci ed Ombre

Soggetto : lancia in resta

 Testi :

8/9/2009 01:02
 ciao a tutti
vi propongo un'immagine tratta da un antico codice mesoamericano, credo sia il lienzo de tlaxcala, che raffigura un conquistador nell'atto di caricare fanteria azteca: secondo voi perchè non ha la lancia in resta, ma la brandisce come se avesse una sella priva di staffe?

 Stiva :

8/9/2009 10:45
 La resta, oltre che sulle armature da torneo, veniva montata sulle armature della cavalleria pesante soprattutto nel '400, ovvero quegli uomini d'arme totalmente corazzati che sfruttavano l'urto delle loro formazioni caricando appunto "lancia in resta".  Dal  primo '500 questa tecnica comincia a diventare abbastanza obsoleta, l'uso delle picche lunghe da parte delle fanterie rende spesso vane quel tipo di cariche.
Gli spagnoli hanno sempre avuto una lunga tradizione di "cavalleria leggera", i famosi "jinetes", ovvero uomini solo parzialmente armati che si spostano velocemente sul campo per azioni di disturbo, come le analoghe fanterie in uso in italia. Questi uomini erano dotati di lance leggere e relativamente corte se non persino di giavvellotti, con cui punzecchiare e disturbare il nemico. Sono stati i precursori delle cavallerie legere rimaste in uso fino al XX secolo.


 Testi :

8/9/2009 12:26
 ciao Stiva

quindi, per quel che riguarda la spagna, anche la cavalleria pesante (dall'illustrazione sembrerebbe un cavaliere in armatura completa, a patto che quello che si vede in grigio sia ferro, anche se quello che ha in dosso ha lo stesso colore del brocchiere e dell'elmo) del XVI secolo non usava più la resta?

perchè la resta e le staffe permettono di scaricare l'intero peso di cavallo, cavaliere e forza motrice attraverso il colpo di lancia, mentre l'impiego come si vede nell'immagine rende il colpo molto meno efficace, per lo meno permette di imprimergli una forza minore

 Stiva :

8/9/2009 12:59
 Ciao,
per quanto l'immagine sia approssimativa e decorata con un solo colore è abbastanza chiaro che il personaggio indossa certamente un petto con falde ma sotto di esso fanno bella mostra le classiche brache a sbuffo tipiche della metà del '500. Non sembra neppure indossare armatura su braccia e gambe, tranne forse un ginocchietto, quindi rientra perfettamente nella tipologia del "cavaliere leggero" che ben si adatta agli usi coloniali. Certamente sul continente europeo la cavalleria pesante fu ancora in uso per buona parte del secolo sino a quando ci si rese conto che ogni eccesso di protezione era inutile contro le armi da fuoco individuali e le artiglierie. Verso la fine del '500 le armature sono ormai oggetti da ostentazione e parata e le cavallerie pesanti indossano al massimo un petto-schiena ed un elmo e cosciali, come fu largamente in uso nelle guerre di inizio '600.

Contro indigeni nudi ed appiedati e con armi primitive credo che già stare a cavallo (bestia che non conoscevano e che li terrorizzava) era un arma devastante e quindi un agile lancia poteva fare danni notevoli. Del resto una efficace carica di cavalleria con sciabole o lance corte è rimasta una arma temibile anche in guerre molto successive.






 Testi :

8/9/2009 13:19
 ok avevo scambiato le linee orizzontali all'altezza delle costole con possibili decorazioni di un petto-schiena.

Il fatto è che negli Osprey si vedono cavalieri conquistadores con parti di corazza (come il petto-schiena appunto) ma non vedo reste  ;-)

comunque ancora nel pieno XIV secolo ci sono cariche di cavalleria in vecchio stile e in quel caso credo che usassero la lancia come nel medioevo, messa sotto l'ascella, con o senza resta, come si evince in questa foto di un museo inglese che ricostruisce la battaglia di Pavia

anche perchè è vero che la cavalleria spagnola aveva la tradizione di reparti leggeri, ma la Spagna era famosa anche per la cavalleria pesante.

 Stiva :

8/9/2009 18:09
 Le linee orizzontali sul giro vita potrebbero essere le falde di un petto ma sono un pò troppo alte e ce ne sono un pò troppe, potrebbero essere anche le lamine di una brigandina, il disegno è troppo rozzo per poter essere certi. Sono le linee curve verticali al di sotto che sono chiaramente le brache a sbuffo.

...penso tu volessi dire XVI e non XIV, certamente per tutta la prima metà del secolo, anche se in continua trasformazione, le tecniche belliche restano tutto sommato simili a quelle della fine del medioevo e Pavia è solo 1525.
Un cavaliere pesantemente armato, oltre che inutile contro indigeni ignudi, avrebbbe avuto serie difficoltà di sopravvivenza al clima e di mobilità nell'ostile ambiente sudamericano.

 Testi :

8/9/2009 19:40
 ciao Stiva

perdono, volevo dire XVI, errore di battitura :-)

nel materiale che ho raccolto sulla conquista del messico si vedono un sacco di ricostruzioni di cavalieri in armatura integrale o quasi, magari però si riferiscono al primissimo periodo della spedizione

 Stiva :

8/9/2009 21:15
 I miei primari interessi e studi non vertono sull'oplologia e su periodi post-medievali e quantomeno sulla colonizzazione quindi non so dirti nulla in merito, al limite si possono vedere le fonti che hai raccolto e discuterne. E' molto probababile che i cavalieri spagnoli abbiano portato con loro la ferraglia usata sul vecchio continente, che poi se ne siano serviti a cavallo per le montagne e le giungle nei climi tropicali è tutto da vedere...del resto molte "avventure" di conquista furono realizzate da pugni di uomini armati alla meglio...

 Testi :

8/9/2009 23:05
 ciao Stiva
da marzo dovrei iniziare a lavorare alla tesi sulla conquista del Messico, quindi leggerò una montagna di libri a riguardo e credo di riuscire a ricostruire l'evoluzione degli armamenti spagnoli

sul volumetto della Osprey a riguardo è spiegato come finirono, col tempo, con l'assumere protezioni e calzature locali e col brunire le armature per rallentare il processo di ossidazione, vista la particolare piovosità della zona

 Testi :

1/10/2011 17:17
 Finalmente ho svelato l'arcano, o meglio confermo quanto aveva già svelato Stiva

i cavalieri spagnoli inviati nel Nuovo Mondo fanno parte della cavalleria leggera, come gli hobelar britannici e gli stradioti di venezia, per cui cavalcano "a la jineta" (con le cinghie delle staffe corte, quindi tengono le ginocchia piegate e sono pronti a drizzarsi sulla sella per eseguire agili manovre e per combattere), impugnano la lancia in posizione da schermaglia (come i cavalieri di Roma Antica per capirci, colpendo dall'alto verso il basso) ed eseguono veloci manovre contro i fianchi della formazione nemica, invece di caricare frontalmente e con la lancia in resta come la cavalleria pesante francese.

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