Forum : Aerei ed elicotteri

Soggetto : AMI...

 Fabio :

20/6/2011 19:40
 ... come mai in moltissimi la chiamate così se si chiama Aeronautica Militare (o abbreviata AM così com'è scritto sulle targhe dei veicoli)?
Ciao
Fabio

 Fulvio :

20/6/2011 19:55
 Aeronautica Militare Italiana ... :-D

 uavpredator :

20/6/2011 19:56
 Aeronautica Militare Italiana - AMI
dire Aeronautica Militare non specifica di quale nazione sarebbe come dire Esercito senza specificare di quale nazione
mentre EI specifica Esercito Italiano
quindi è corretto dire A.M. che è la sigla "ufficiale" la I stabilisce la nazionalità ancorche non ufficiale è usato dagli addetti ai lavori come dire Us.Navy o Us.Air Force o Us Army
infatti all'estero ci chiamano IAF o AMI
(spero di non aver complicato la risposta)
ciao
Mauro :-?

 Ariete :

20/6/2011 23:57
 La denominazione corretta è AM..

:-)

 Fabio :

21/6/2011 01:36
 Pure il Regio Esercito Italiano si chiamava R.E. e non R.E.I..
Come "addetti ai lavori" se intendi gli esterni alla Forza Armata, ok abbiamo quelli che per gli equipaggi carri il cannoniere lo hanno ribattezzeto "tiratore del cannone" o "puntatore" ed il servente "porgitore" termini che se li vai a riferire agli addetti ai lavori interni all'E.I. ti chiedono "ecchevvordìììì?"; diverse volte ho domandato a degli ufficiali dell'AM se fosse cambiata la denominazione in AMI ma mi hanno sempre risposto di no che era e resta AM.
US Air Force (USAF) e US Navy sono invece denominazioni ufficiali; allora come si dovrebbero chiamare la RAF la Royal Navy e la Royal Army? RUKAF (Royal United Kingdom Air Force), REN (Royal English Navy) o RBA (Royal British Army)? Gli australiani hanno indicato la nazionalità e RAAF sta per Royal Australian Air Force ma siccome non mi pare ci sia alcuna corrispondenza di sigle altre forze aeree con l'AM di Aeronautica Militare, gli addetti ai lavori dovrebbero sapere bene di chi si tratta...
Ciao
Fabio

 uavpredator :

21/6/2011 07:35
 no gli addetti al lavoro sono proprio interni quelli del sito AM per intendersi
così come presentano il sito ufficiale
AERONAUTICA MILITARE ITALIANA ( www.Aeronautica.difesa.it )

(Unico sito ufficiale)
ciao
Mauro

 uavpredator :

21/6/2011 07:51
 altro errore degli addetti ai lavori interni ( che per molti anni è andato in giro per il mondo) era la dicitura sui nostri velivoli del 31° - Aeronautica Militare Italiana
allego foto
dunque la storia della trasformazione da AM a AMI non è stata casuale o fortuita o lessicale ma indotta dal Ministero con tanto di circolari sulle diciture dei nostri aeromobili di rappresentanza
ciao
Mauro :-?
 

 hook :

21/6/2011 08:09
 In che periodo è avvenuta tale trasformazione ??

 uavpredator :

21/6/2011 08:26
 la trasformazione è avvenuta per necessità quando l'AM ha messo "la testa fuori dai confini" e non per esercitazioni ma per operazioni militari quindi una esigenza nata tra la fine del 1990 ed giugno 1991
un CSM disse "di aeronautiche militari ce ne sono tante di Aeronautica Militare Italiana solo una..."
quindi ripeto è un marchio più internazionale che nazionale peraltro ministerialmente, tutti i materiali omologati catalogati e registrati portano il suffisso AM.xxxx

ciao
Mauro :-?

 Fabio :

21/6/2011 08:47
 Per cui come giustamente hai fatto notare tu stesso l'abbreviazione è e rimane AM che sta, appunto per Aeronautica Militare, e quindi non è corretta la sigla AMI che come tale non compare da nessuna parte...
Ciao
Fabio

 Ariete :

21/6/2011 08:48
 Quote:
uavpredator ha scritto: no gli addetti al lavoro sono proprio interni quelli del sito AM per intendersi così come presentano il sito ufficiale AERONAUTICA MILITARE ITALIANA ( www.Aeronautica.difesa.it ) (Unico sito ufficiale) ciao Mauro


Non ho capito Mauro..
Sul sito si parla SEMPRE di AM..
Dov'è che c'è scritto AMI?

 uavpredator :

21/6/2011 09:03
 semplice...se su internet scrivi Italian air force (AMI) il primo sito che appare è quello dell'AM se scrivi Air Force...trovi ben altro
ciao
Mauro :-?

 Ariete :

21/6/2011 09:28
 Quote:
uavpredator ha scritto: semplice...se su internet scrivi Italian air force (AMI) il primo sito che appare è quello dell'AM se scrivi Air Force...trovi ben altro ciao Mauro :-?


Beh..Vabbè, non c'entra nulla..Quelli sono meta tag..
Essendo italiani, il termine corretto è AM..
Così com'è una stortura l'ICAF..Che è la Regia Aeronautica..Punto e basta..
Se gli anglofoni sono "scemi", mica dobbiamo esserlo anche noi.. :-P

Pensa ai Carabinieri..
Eppure nel mondo ci sono altri carabinieri..
Se venissero chiamati istituzionalmente CARABINIERI ITALIANI..

:-P

 Fabio :

21/6/2011 10:18
 Quote:
semplice...se su internet scrivi Italian air force (AMI) il primo sito che appare è quello dell'AM se scrivi Air Force...trovi ben altro

Se su Google cerco Italian Air Force trovo al primo posto il sito dell'AM, esattamente come se cerco per Aeronautica Militare in quanto il suffisso (AMI) se aggiunto o meno risulta ininfluente per la ricerca. 
Se vado su Wikipedia Italian Air force trovo curiosamente questa dicitura: Italian Air Force - Wikipedia, the free encyclopedia - The Italian Air Force (Aeronautica Militare) is the air force of the Italian Republic (Repubblica Italiana). 
Seguendo il tuo ragionamento però la sigla dovrebbe essere IAF (Italian Air Force) e non AM o AMI. Se si provando a ricercare per IAF verso la fine della seconda pagina dei risultati troviamo, ancora una volta su Wikipedia, preceduto dal condizionale, che può riferirsi a:

IAF may refer to the following air forces:
Indian Air Force
Indonesian Air Force
Iraqi Air Force
Israeli Air Force
Italian Air Force
 
IAF may also refer to:
International of Anarchist Federations
Indian Armed Forces
Inter-American Foundation
Induced Air Flotation
Intangible asset finance
Industrial Areas Foundation
Initial Approach Fix
Intelligent Audio File
International Abolitionist Federation
International Accreditation Forum
International Association of Facilitators
International Astronautical Federation
International Aikido Federation
Fraunhofer Institute for Applied Solid State Physics, a German institute operated by the Fraunhofer Society
Islamic Action Front
Institute for Alternative Futures
Indonesian Arts Festival, a showcase of Indonesian Arts in Singapore
Integrated Architecture Framework, Capgemini developed, A recognized architecture method in the Open Group’s IT Architecture Certification (ITAC) program
Integrate-and-fire, a model for describing neurons
Iowa Atheists and Freethinkers, a U.S. non-profit organization
Iraqi Accord Front, a Sunni Arab led Iraqi political coalition
An early version of Oracle Forms software

Tutti i sotto domini dellAeronautica militare finiscono con AM come ad esempio meteoam che ha come titolo "Servizio Meterologico Aeronautica Militare", anche se questo specifico riporta "Aeronautica Militare Italiana (AMI)" nella parte descrittiva del servizio, il che mi lascia pensare che quell'AMI sia un refuso.

Se faccio una ricerca per "AMI",  nei primi 100 risultati trovo cose del tipo  "AMI - Associazione Matrimonialisti Italiani", "Amici Missioni Indiane", "A.M.I. Ass. Motociclisti Incolumi", "Treatment for Premature Ejaculation" (quelli che studiano la nostra Bersagliera  :-P :-P :-P?) "Mariology" (quelli che studiano il Bentivoglio  :-? :-? :-?) ma nulla di relativo all'AM. Se la faccio invece per AM al primo posto mi trovo il sito del meteo dell'AM.
Fuggo altrimenti arrivo in ritardo ad una riunione...
Ciao
Fabio



 syerra :

21/6/2011 13:02
  scusate... l' A.M. è l'Aeronautica Militare e di Aeronautica Militare ve nè una sola ovvero quella Italiana, così come la R.A.F. inglese, la Luftwaffe tedesca, la Flyvevabnet danese o la  Heyl Ha'Avir israeliana...internazionalmente sono sigle conosciute e riconosciute senza bisogno di aggiungere la nazionalità... ;-)

 uavpredator :

21/6/2011 13:33
 avete ragione AM è aeronautica militare (Italiana)
ma sul Garzanti troverete AMI
copia per discussione....

Nel secondo dopoguerra l'AMI fu dotata, in coincidenza con l'ingresso dell'Italia nella NATO, di velivoli ceduti da potenze alleate e in particolar modo dagli Stati Uniti; vari modelli di aerei americani sono stati e vengono tuttora costruiti da industrie italiane su licenza americana. Nel 1961 venne infine costituita la pattuglia acrobatica nazionale “Frecce tricolori”. Tra i velivoli in dotazione si ricordano: caccia intercettori Lockheed F 104 F (Aeritalia), e Lockheed TF 104 G, cacciabombardieri Aeritalia F 104 S e Panavia Tornado , cacciabombardieri ricognitori FIAT G 91 R e FIAT G 91 Y, intercettori teleguidati (missili) Nike-Hercules, ricognitori fotografici Lockheed RF 104 G, radiomisure Aeritalia G 222 RM, Piaggio PD 808 RM e Aermacchi MB 339 RM, antisom Atlantic BR 1150; per il trasporto tattico-logistico e antincendio Lockheed C 130 Hercules e Aeritalia G 222, antincendio Canadair CL 215. Per la ricerca e il soccorso elicotteri Sikorsky HH 3F e Agusta AB 212, per l'addestramento basico elicotteri Agusta AMD 500F e per il collegamento velivoli Piaggio P 180, Gulfstream GIII, Dassault Falcon 50 e McDonnell Douglas DC9 30. Per i rifornimenti in volo velivoli Boeing B 707 Tanker. La pattuglia acrobatica vola sugli Aermacchi MB 339/PAN. Agli inizi degli anni Novanta del secolo scorso, come le altre forze aeree occidentali, l'AMI ha rivisto i propri programmi e obiettivi a seguito della dissoluzione dell'Unione Sovietica e della cessazione dell'ostilità tra NATO e Patto di Varsavia. Tale circostanza, unita alle ristrettezze di bilancio derivanti dalla difficile situazione italiana, ha imposto una razionalizzazione dell'organizzazione, con la diminuzione del numero delle unità operative e l'accentramento di più unità sulla medesima base. Inoltre, la partecipazione ai vari fatti d'arme che hanno visto in prima linea le forze aeree (invasione del Kuwait, missioni NATO in Bosnia e soprattutto nel Kosovo) ha messo in luce varie carenze nel campo sia dei velivoli sia degli armamenti. La maggiore è senza dubbio quella di velivoli da superiorità aerea, dovuta allo slittamento del programma Eurofighter, per il quale le prime consegne ai reparti sono programmate per l'inizio del 2004. La carenza è stata tamponata tramite il rimodernamento dell'ormai obsoleto F 104 (che grazie all'AMI è divenuto l'aereo da caccia con la permanenza più lunga in unità operative) e l'acquisizione di un'aliquota di caccia Tornado ADV (Air Defense Variant), versione da difesa aerea del Panavia Tornado, precedentemente in servizio con la Royal Air Force. L'acquisizione di C 130J e di Alenia C 27J Spartan è destinata a rinnovare le capacità di trasporto della 46a Aerobrigata, penalizzata dall'invecchiamento dei mezzi in dotazione. La missione balcanica e le esigenze di garantire la sicurezza anche negli aeroporti da cui partono le missioni hanno peraltro mostrato la necessità di rinforzare alcuni comparti quali le munizioni d'attacco, con particolare riferimento alle munizioni guidate ad alta precisione, e la protezione degli aeroporti dagli attacchi condotti con armamenti Stand-Off (ovvero con missili o altri armamenti sganciati da velivoli al di fuori del raggio di azione della difesa contraerea locale). Va segnalato, inoltre, il completo rinnovamento della linea di velivoli da collegamento e trasporto autorità grazie all'Airbus A 319 A CJ (destinati soprattutto al trasporto del presidente della Repubblica) e al Dassault Falcon 900EX. Nel settore spaziale militare, l'Italia dispone del satellite di osservazione Helios 1, realizzato congiuntamente con Francia e Spagna e messo in orbita il 7 luglio 1995. L'AMI ha inoltre notevolmente rafforzato la DASRS (Divisione Aerea Studi Ricerche e Sperimentazione), che, nata dall'accorpamento del Reparto Sperimentale di Volo e di altri reparti tecnici (chimico, medicina aeronautica e spaziale, armamento, ecc.), ha come fine il progresso tecnico e la sicurezza del volo della forza armata, oltre alle perizie su incidenti aerei richieste dai tribunali d'Italia. Settori principali della DASRS sono i collaudi di aerei nuovi o forniti di nuove apparecchiature di bordo, l'informatica, la medicina aerospaziale, la chimica-fisica dei materiali attraverso prove non distruttive e l'accertamento di cause di incidenti. Al centro lavorano ufficiali dell'AMI specializzati in ingegneria, fisica, chimica, medicina e biologia, che utilizzano attrezzature altamente sofisticate. Nella base si trovano anche le infrastrutture di Terra utilizzate per il satellite di ricognizione militare Helios. L'AMI ha aperto dal 1997 l'arruolamento anche alle donne, inizialmente solo per i corsi ufficiali e sottufficiali, senza distinzione di ruoli rispetto a quelli tradizionalmente svolti dagli uomini. § Il Museo Storico dell'AMI, costituito nel 1977 presso l'idroscalo di Vigna di Valle (Bracciano, Roma), ricostruisce attraverso oltre cento velivoli le tradizioni della forza armata.
ora che non sia corretto e rigoroso siamo d'accorddo ma che sia entrato nel gergo comune ..pure e ripeto si questo alcuni funzionari AM hanno contribuito
ciao
Mauro :-?

 Iptàmeno :

21/6/2011 13:47
 Salve,
Mi sembra una questione di lana caprina, (allora perché intervengo?) poiché sono acronomi equivalenti. 
A.M. dovrebbere essere sufficiente perché di Aeronautica Militare - in italiano - esiste solo quella italiana, le altre si chiamono con nomi nelle lingue dei paesi d'appartenenza o in inglese. Del resto in A.M. il sostantivo precede l'aggettivo, mentre in inglese è sempre viceversa.
Saluti.
Alberto

 RobertoC :

21/6/2011 14:34
 "una rosa, anche con un altro nome, avrà sempre il suo profumo"

di cherosene, probabilmente, ma tant'è....

Roberto

 hook :

21/6/2011 14:43
 Se ho ben capito siamo in alto mare e
nessuno sa se sia più corretto usare AM o AMI ??

 pgdm :

21/6/2011 15:44
 Se vi può interessare l'ultimo atto normativo in cui compare il termine "Regia Aeronautica" è il Regio decreto legislativo 31 maggio 1946, n. 489. Due giorni dopo sarebbe nata la Repubblica.
Nel decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 2 agosto 1946, n. 258 compare il termine "Aeronautica" senza aggettivazioni (mentre per la marina si parla esplicitamente di Marina militare) mentre nel Decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 23 agosto 1946, n. 203 compare finalmente il termine "Aeronautica militare".
Più di recente ad esempio nella Deliberazione CIPE 22 dicembre 1998, n. 155/98 (in Gazz. Uff., 14 aprile, n. 86). si fa esplicito uso della sigla "A.M.I." per indicare l'aeronautica militare.
Nel Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei TrasportiI 13 luglio 2005 (in Gazz. Uff., 10 agosto, n. 185) si usa il termine "Aeronautica Militare Italiana"
In realtà nella legislazione si fa indifferentemente uso dei sinonimi "Aeronautica", "Aeronautica militare" e "Aeronautica militare italiana" senza precise distinzioni o motivazioni, posto che solo a qualche sfaccendato cacacazzi gli può venire in mente di andare a sindacare se la sigla giusta è AM o AMI.

L'unico per il quale è sempre specificato che è "Italiano" è l'Esercito, forse perchè se uno non lo specifica...
:-)

 RobertoC :

21/6/2011 15:50
 "stat rosa pristina nomine..."

Ragazzi, e uavpredator mi corregga se sbaglio, di ufficiale (stabilito da leggi e decreti) ci sono la denominazione per esteso in italiano "Aeronautica Militare" e la targa automobilistica "A.M.".

Tutto il resto, AMI, IAF, ecc. sono sigle e denominazioni di comodo usate a seconda dei contesti per facilitare la comprensione (e aggiungiamoci anche le scritte in arabo).

Ma, ripeto, quanta importanza ha, se riconosciamo di cosa di si parla?

Roberto

 uavpredator :

21/6/2011 15:52
 Più di recente ad esempio nella Deliberazione CIPE 22 dicembre 1998, n. 155/98 (in Gazz. Uff., 14 aprile, n. 86). si fa esplicito uso della sigla "A.M.I." per indicare l'aeronautica militare.
Nel Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei TrasportiI 13 luglio 2005 (in Gazz. Uff., 10 agosto, n. 185) si usa il termine "Aeronautica Militare Italiana"
e aggiungo nelle leggi di bilancio si parla di AMI e non di AM come pure nel decreto di dismissione delle aeree aereoportuali
quindi le cose sono come disse il mio conterraneo
L. Pirandello
così è (se vi pare)
ciao
Mauro :-?

 Fabio :

21/6/2011 16:21
 Credo che per cambiare la sigla da AM in AMI non basti una deliberazione del CIPE o una citazione ma vi voglia un decreto specifico firmato dal Presidente della Repubblica; usare il termine Aeronautica aggettivandolo con Militare e poi anche italiana è correttissimo ma la sigla è e rimane AM. Se poi si vuole prendere una legittima cantonata per buona e da lì dire che è scritto, ma non sancito, qui o li secondo me serve solo a confondere le cose...
Ciao
Fabio

 hook :

21/6/2011 18:09
 C'è qualcosa che non torna tra cipe e circolari,
sul vecchio DC9 c'era la scritta  "aeronautica militare italiana",
sull'attuale airbus c'è invece   "aeronautica militare ",
come si spiega alla luce di quanto sopra ??

 pgdm :

21/6/2011 18:15
 Si spega col fatto che non c'è una sigla ufficiale (a parte le targhe) e neppure una denominazione ufficiale.
Vale il principio "basta che se capimo".

 hook :

21/6/2011 18:40
 Quindi l'ennesimo esempio di alta professionalità ???

 RobertoC :

21/6/2011 19:49
 Direi di fare riferimento al nuovo Codice dell'Ordinamento Militare (Dlgs 66/2010) che al capo IV titola "AERONAUTICA MILITARE" e negli Artt. 139 e seguenti definisce l'ordinamento dell'Aeronautica.

In alternativa, il DCPS n.17 del 4 febbraio 1947 (di cui non ho il testo) modificava le denominazioni delle Forze Armate (ancora Regie) e unificava i precedenti Ministeri nel Ministero della Difesa.

Anche se non capisco questo furore filologico...

Roberto

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