Forum : W.I.P. Aerei ed elicotteri

Soggetto : W.i.p. F-104 S ASA 1/32

 Cloniglio :

29/1/2008 11:30
 Bene ragazzi,
con questo wip inizio a presentare le fasi costruttive di questo bellissimo caccia. sarà un wip diverso dagli altri che ho postato fino ad ora, nel senso che cercherò di spiegare tutte le fasi costruttive e di colorazione, usando le tecniche sperimentate da tanti anni. Cercherò di farlo in modo che tutto questo lo si possa trasferire a qualsiasi modello e ovviamente ,a quei modellisti che le riterranno utili.
Vista l'esperienza dei 2 pallini al costo di 30€ :-D ;-) , saranno ben accetti suggerimenti specialmente dagli esperti di questa bellissima macchina.

Iniziamo dalla presentazione dell kit, delle decal, kit aftermarket ecc.














Le dacal sono Tauro, tre fogli comprensivi di stencil, coccarde e stemmi di reparto.
Cockpit in resina e serbatoi subalari, fotoncisioni per gli interni ed esterni Eduard.
Il kit si presenta bene nelle forme ma è da reincidere tutto; il problema non è tanto questo, quanto il fatto che la plastica è molto rigida, secca se così possiamo definirla e quando si passa lo strumento per incidere, questo si impunta e "cammina" a tratti, con il pericolo di uscire fuori dalla linea ideale.
Il cockpit e i serbatoi sono di buonissima fattura, così le fotoincisioni e le decal sottili.

segue....

 aspide85 :

29/1/2008 11:37
 quant'è a livello di euro la lista della spesa?ma hai messo voglia di fare uno starfighter!!

 Cloniglio :

29/1/2008 11:42
 ciao Pier Giuseppe, la lista della spesa purtroppo non c'e l'ho piú però posso dirti che ho acquistato tutto da Mister Kit, quindi se vai sul suo sito penso che troverai tutto.

orevoir ;-)

 starflyer :

29/1/2008 12:32
 Grandioso Gianni, sembra verrà su un bel modello, lo farai in livrea monogrigio scommetto. Sarà un supermodello ;-)

 Cloniglio :

29/1/2008 12:48
 Queste sono le ali e e serbatoi che verranno agganciati alle tip. Reincisi e ricollocati flap e alettoni. Ai flap sono stai aggiunti un listello Evergreen della sezione di 1/4 di tondino ridotta a circa 1/8 circa per far sì che il flap stesso assuma l'angolo appropriato. Gli alettoni sono stati anch'essi tagliati e riposizionati con un leggero angolo, per dare movimento al tutto. Idem gli slat, incisi nella parte dell'estradosso dell'ala quel tanto da essere piegati nell'angolatura giusta senza farli spezzare (anche se, per onor di veritá , su una semiala ci sono riuscito, l'altra no, quindi reincollata. Come ho detto la plastica si spacca facilmente).
Sia i flap che gli slat, dovranno essere incisi da rendere l'idea degli attacchi all'ala a cerniera, a cardine; ma questo dovrà essere confortato da disegni che ancora non ho oppure da qualche esperto che me lo suggerisca.

Questi sono invece gli strumenti utilizzati per la realizzazione: ciano, carta abrasiva, dime in metallo, spillone da tappezziere, cutter, stucco grana 1000


segue...

 spillone :

29/1/2008 13:05
 ciao Gianni,
hai un MP.


Massimo

 tucano :

29/1/2008 13:27
 Ciao Cloniglio,x il problemino di bloccaggio nel reincidere,quelle poche volte che reincido da positivo,x non avere quel tipo di problema,con un cutter passo vicino al positivo,faccio una leggera traccia/guida e poi incido.
Scusa,ma sono stato un pò assente x malattia,ma che fine hanno fatto i Phantom? :-?

 Cloniglio :

29/1/2008 13:43
 Ciao Mauro, grazie per la dritta....
I Phantom, quello israeliano è finito da un paio da circa 10 giorni, sto aspettando che lo finisca anche Davide per presentarlo, perchè l'accordo era che li presentavamo insieme. Quello di Cunningham è quasi finito, ma volevo presentarlo insieme alla monografia che però si è impuntata per qualche problema....deciderò cosa fare.


per Davide.
La livrea sarà monogrigio da superiorità aerea, anche se ce ne è uno sperimentale a due toni di grigio che non è niente male....

[ Modificato da Cloniglio il 29/1/2008 14:25 ]

 stebi51 :

29/1/2008 14:26
 Snuff snuff...
sento puzza di tubi di pitot da fare... :-P

 Berna :

29/1/2008 14:29
 Ciao Gianni. Con immenso piacere leggo il tuo wip sul 104, per quanto rigurda la lista della spesa mi mancano il seggiolino, decal e fotoincisioni, ti volevo chedere i serbatoi in resina dove sei riuscito a reperirli ? Visto che hai iniziato prima tu cercherò di segure i trucchi del maetstro poi magari li metterò in pratica sul mio pezzo. Avrei un pò di timore ad iniziare un 32 che non ho mai fatto, con i dettagli pernso che bisognerà alzare il tiro e la qualità a differenza del 48.
Comunque ti auguro buon lavoro e seguirò con attenzione tutti i tuoi passi.
Ciao Fabrizio.

 Cloniglio :

29/1/2008 14:30
 Caro Stefano....te stavo aspettà dietro la porta...... :-D :-D

Mmmmmmmmhhhh lo sai ehhh :-D :-D

[ Modificato da Cloniglio il 29/1/2008 14:31 ]

 Ale :

29/1/2008 14:32
 seguirò anche questo wip con interesse...buon lavoro
ciao
Ale

 Cloniglio :

29/1/2008 14:39
 Ciao Fabrizio,
ho comprato tutto da Mister Kit, quindi forse potrai trovare anche i serbatoi, il seggiolino se non lo trovi, provo a cercartelo qui a Roma al negozio dove me lo hanno venduto, La Giraffa di via Tuscolana, poi te lo spedisco.
Il modello è un pò complesso per le incisioni e i rivetti da rifare, per il resto non credo sia tanto difficile e poi ,mai ci provi mai ci riesci, potrebbe essere il passo per un sostanziale miglioramento...

 Berna :

29/1/2008 14:45
 Il fatto è che in testa al momento avrei altri progetti, il 104 lo tengo al caldo ma non troppo altrimenti rischio di scioglierlo. Credo che bene o male sia alla mia portata.
Per il resto del materiale che mi manca non credo di avere dei problemi a reperirlo, al massimo ti faccio sapere.
Ciao e grazie per questo incoraggiamento.
Fabrizio.

 tax :

29/1/2008 15:20
 Molto interessante perche ho un 104 in 48 da fare e mi servono giustappunto degli spunti... :-D :-D

ciao Gianmario

 starflyer :

29/1/2008 16:23
 Quote:

stebi51 ha scritto:
Snuff snuff...
sento puzza di tubi di pitot da fare... :-P



He he he he :-D :-D ormai sei nella rete...ti toccherá ....e guarda che quello del 104 è bello lungo.... :-o

 Cloniglio :

29/1/2008 17:11
 L'ho detto che lo aspettavo dietro la porta e gli ho fatto .... tana per il rospo :lol: :lol: :lol: ;-)

 stebi51 :

29/1/2008 17:30
 Aoh!!!
Davide mi paragona a una vecchia suocera, te dici "tana per il rospo", un po di rispetto! :-D

Quando ve rifate vivi, artro che tubbo de pitotte,
ve tornisco le corna! :-P

 starflyer :

29/1/2008 17:35
 HA ha ha ha sei troppo forte, simpatico, altro che matto.


.....hem.... per le corna magari aspettiamo almeno qualche annetto.... :-D

 Skyraider :

29/1/2008 19:26
 Ecco, questo è uno di quei momenti in cui rosico, ho un 104 al caldo ma non lo posso iniziare, mi toccherà prendere solo appunti pe adesso...... :-( :-(
Dacci dentro Giá !! :-)

 pupi :

29/1/2008 21:41
 L'italico spillone :-o Beeello!
Inutile dire che mi ha colpito al cuore ma ancora non lo merito, vedremo piú avanti.
Seguirò con attenzione questo wip, in bocca al lupo!

Ciao, Dino.

 Berna :

30/1/2008 16:14
 Caro Gianni forse oggi sarà complice che non mi sentivo per niente bene e non mi sentivo proprio di prendere freddo in garage detto fatto ho preso una stampata del mio 104 in 32 e l'ho cominciato a reincidere. Grazie per avermi dato l'imput, e forse grazie anche all'influenza.
Il tuo l'hai gia reinciso ?
Ciao Fabrizio.

 Cloniglio :

30/1/2008 16:21
 Per Stefano:

per le corna....una spuntatina con piacere :-D , la prossima volta che vengo da te, ti porto i cannoli (Cuffaro docet) così non rompi :lol: :lol:

Per Berna:

Sto cercando le rivettatrici, ma non le trovo....sto anche cercando le rotelline per farmele da solo nei negozi di articoli per orologiai. Come i pallini di piombo farò il solito giro di Peppe intorno alla Reale :-o :-D

 Berna :

30/1/2008 16:51
 Io i rivetti li stò ripassando ad uno ad uno con una punta 0,3, il lavoro e laborioso ed al qaunto noioso ma credo che alla fine sia una buona soluzione.
Tu che ne dici ?
Ciao Fabrizio

 MG42 :

30/1/2008 16:56
 Trovo il 104 tra i piú belli aerei che hanno prestato servizio nella nostra aeronautica dal dopoguerra,il seggiolino in resina è davvero fantastico,in mano tua diventerà un bel "pezzo"

ciao
enrico

 vitullio :

31/1/2008 16:20
 Attendo di vedere con piacere il wip dello spillo. Vito

 rudyf-104 :

1/2/2008 15:18
 Ciao Gianni,
anche io aspetto il tuo WIP, in quanto amante dello Spillone.

Per il tuo primo lavoro, riposizionamento di slat e flap, ho l'impressione che si ainutile, in quanto mi sembra che e' ben difficile vedere un 104 parcheggiato con queste superfici giú. Di solito sono in posizoine neutra. Vedro' di informarmi meglio.
Pero' dipende anche da come vuoi rappresentarlo.

Ciao,
Rodolfo.

 starflyer :

1/2/2008 16:01
 Quote:

rudyf-104 ha scritto:
Ciao Gianni,
anche io aspetto il tuo WIP, in quanto amante dello Spillone.

Per il tuo primo lavoro, riposizionamento di slat e flap, ho l'impressione che si ainutile, in quanto mi sembra che e' ben difficile vedere un 104 parcheggiato con queste superfici giú. Di solito sono in posizoine neutra. Vedro' di informarmi meglio.
Pero' dipende anche da come vuoi rappresentarlo.

Ciao,
Rodolfo.


Anche se raro si può vedere un 104S ASA-M con i falp abbassati anche in parcheggio, Gianni non farebbe un errore se lo rappresenterà così.
Ho un paio di foto nella mia cartella che lo evidenziano....di cui una parla da sola...sigh!! :-(




Notare anche il piano di coda....volendo:-o :-o

Un dubbio in meno...... :-?

[ Modificato da starflyer il 1/2/2008 16:13 ]

 Cloniglio :

1/2/2008 16:08
 Azzzzz. Davide, mi hai bruciato sul tempo! ;-) è piú che comune....







[ Modificato da Cloniglio il 1/2/2008 16:10 ]

 Skyraider :

1/2/2008 17:22
 Meglio, cosi, anche l'hase in 48 ha questa opzione ed era un peccato non poterla usare, adesso non mi faro scrupoli ad abbassare tutto ;-)

 F-104 ASA-M :

1/2/2008 23:28
 La posizione non neutra delle superfici di ipersostentazione non sarebbe regolare. Le Check list dispongono la posizione up dopo il volo.
Poteva accadere che si lasciassero in quella posizione probabilmente per facilitare ed accelerare il raffreddamento del BLC, specie se il velivolo doveva andare in volo a breve (molte foto sono relative a Pratica 2004 e nella mattinata i 104 sono andati in volo ripetutatemente).
Gli alettono sono sempre in posizione neutra e non "cadevano" mai (come invece, ad esempio, accade sugli F-15).
Quanto allo stabilizzatore la sua inclinazione dipende solo da quale posizione abbia la cloche al momento dello shut down del motore e relativa caduta di pressione idraulica.

[ Modificato da f104asam il 1/2/2008 23:31 ]

 aspide85 :

4/2/2008 10:13
 gianni quando sará ,posti passo passo il wheatering?sono molto curioso e voglioso di apprendere... :roll: :roll: :roll: :roll:

 maxcomelli :

4/2/2008 11:40
 Quote:
per facilitare ed accelerare il raffreddamento del BLC,


Cosa intendi? Puoi spiegarmelo?
Grazie ciao Max

 F-104 ASA-M :

4/2/2008 12:19
 Scusate a volte do le cose per scontate.

Il BLC o Boundary layer control (controllo dello strato limite) è un accorgimento tecnico per diminuire la velocità di atterraggio del 104 dovute alle minime dimensioni della velatura.

Poichè i flaps a 45° andrebbero in stallo perchè l'aria non riesce a seguirne il profilo, i progettistisi pensarono ad un condotto che spillando l'aria compressa dal propulsore la sparasse attraverso una serie di buchi da una guaina posta nella sede del flap. Quando questo ruota apre il passaggio d'aria da questi buchetti la cui aria si sistituisce a quella atmosferica turbolenta evitando che il flap stalli.
Per ottenere l'effetto desiderato il pilota deve tenere il motore al 90° della potenza fino al momento in cui abbia posto fermamente le ruote per terra.
Poichè si tratta di aria presa all'altezza dell'ultimo stadio del compressore è molto calda e per dare il tempi alle tubature di raffreddarsi, una volta completato l'atterraggio, i flaps vengono prima riportati in posizione intermedia (così detta T.O. Take off o decollo) e poi chiusi completamente.

Spero di essere stato chiaro!

[ Modificato da f104asam il 4/2/2008 12:21 ]

 starflyer :

4/2/2008 13:32
 Quote:

f104asam ha scritto:
Scusate a volte do le cose per scontate.

Il BLC o Boundary layer control (controllo dello strato limite) è un accorgimento tecnico per diminuire la velocità di atterraggio del 104 dovute alle minime dimensioni della velatura.

Poichè i flaps a 45° andrebbero in stallo perchè l'aria non riesce a seguirne il profilo, i progettistisi pensarono ad un condotto che spillando l'aria compressa dal propulsore la sparasse attraverso una serie di buchi da una guaina posta nella sede del flap. Quando questo ruota apre il passaggio d'aria da questi buchetti la cui aria si sistituisce a quella atmosferica turbolenta evitando che il flap stalli.
Per ottenere l'effetto desiderato il pilota deve tenere il motore al 90° della potenza fino al momento in cui abbia posto fermamente le ruote per terra.
Poichè si tratta di aria presa all'altezza dell'ultimo stadio del compressore è molto calda e per dare il tempi alle tubature di raffreddarsi, una volta completato l'atterraggio, i flaps vengono prima riportati in posizione intermedia (così detta T.O. Take off o decollo) e poi chiusi completamente.

Spero di essere stato chiaro!

[ Modificato da f104asam il 4/2/2008 12:21 ]


Tutto come da manuale, concordo, ma allora nelle foto dei 104 con flap abbassati è possibile che al momento dello spegnimento li abbiano volutamente lasciati in posizione intermedia? Che tu sappia i flap e gli slat erano meccanicamente collegati o potevano essere azionati separatamente?

 Cloniglio :

4/2/2008 13:40
 Che intendi per posizione intermedia, quanti gradi?

 F-104 ASA-M :

4/2/2008 14:33
 Le posizioni possibilo erano:

T.O. : 15° slat e 15° flap

Landing: 15° Slat, 45° Flap

Non esistevano posizioni diverse e le superfici erano interconnennse. Nessuna possibilità di muovere slat e non flap o viceversa.

 syerra :

4/2/2008 19:03
 Asam, non a caso ne sà parecchio del MITICO... concordo in pieno su quanto da lui detto fin ora! nel mio girovagare negli areporti militari, con addosso l'odore del JP4 non ho mai visto 104 in parcheggio con la biancheria fuori!...se non in casi davvero eccezziunali!!!... dal punto di vista prettamente modellistico, credo che il nostro spillone renda decisamente meglio, data l'esigua velatura, con tutte le parti mobili in posizione neutra... è un mio punto di vista naturalmente! :-?

 syerra :

4/2/2008 19:18
 per Cloniglio. Ho "affrontato" questo modello qualche anno fa, e un'altra scatola new edition sta a sonnecchiare nel mio magazzino kit pronta pe un altro "sogno" in 1/32... ho reinciso tutto, ho autocostruito tutto l'abitacolo, seggiolino, comparto avionico e relative "scatole", ingrossato i pneumatici, rifatto i portelli del carrello principale, aperto ed autocostruito il vano parafreno etc etc per riportarlo allo standard "S ASA"... esemplare 37-01 da me fotografato fino ail'esaurimento fisico... te hai materiale già "pronto" in resina che aiuta tanto... l'AMORE per il 104 ci porta a fare cose mai viste e fatte ... vai avanti sicuro e indomito!...

 syerra :

4/2/2008 19:38
 Ancora per Cloniglio. .... i piú quotati per i cannoli siam NOI AFRICANI del lembo estremo dell'Impero, anche se a Catania è ormai difficile trovare degli ottimi Cannoli che si fregino di tale Appellativo... ma comunque qui son buoni davvero ( Cuffaro a parte che Dio lo abbia in Gloria!!)... parliamo del 104 in 32... per i rivetti, io, li ho realizzati con un incisore della squadron uno per uno... ma giusto poco tempo fa un amico di Palermo mi ha fatto vedere un new mirabolante aggeggio from USA ( che non è la rotellina) ma un set di punzoni con relative dime, che se saputo usare fa cose da accaponar la pelle! Lui, l'amico, ci ha fatto tutte le rivettature di un FW 190 D9 in 32... da sballo! se vuoi mi fà dire e ti comunico dove lo ha preso!... per reincidere tutto io ho adottato un procedimento personale!... ovvero, ho "lisciato" tutto, disegnato le nuove linee dei pannelli a matita, utilizzando ben 3 set di incisori della squadron ( uno dritto, uno curvo a becco d'acquila, e un'altro curvo a raschietto tira trucioli) con successivivi carteggiamenti di fino son riuscito a tirar fuori qualcosa di buono! è un lavoro impegnativo e lungo...ma il risultato è assicurato! utilizza dime metalliche, anche fatte in casa, e fermale con nastro per carrozzieri!...

 maxcomelli :

4/2/2008 21:15
 Ciao e mille grazie, sei stato chiarissimo nella spiegazione, figurati che sta cosa non la conoscevo, avevo sentito dire dei problemi si stallo in finale ma non sapevo che ci fosse questo sistema. Interessante.
Domanda stupida, scusami, ma con il flap giú si vedono gli ugelli di questi condotti?
Ciao Max

 F-104 ASA-M :

5/2/2008 09:09
 Un po' di immagini:

Photobucket



Photobucket


Photobucket

 Cloniglio :

5/2/2008 11:58
 Grande Riccardo! :-o ;-)

ragazzi grazie a tutti per i suggerimenti....


i cannoli siciliani? lo so che sono buoni....li ho mangiati qualche anno fa a Trapani. Non so se sono migliori quelli di Catania però ;-)

[ Modificato da Cloniglio il 5/2/2008 12:05 ]

 syerra :

6/2/2008 21:35
 per Cloniglio. Consiglio: per incidere le pannellature io ho utilizzato questo sistema date le lunghe superfici dello spillone in 32... hau presente il nastro adesivo che si utilizzava come caricatore per Dymo o come cavolo si chiamava, comumque quell'aggeggio che serviva a far le scrivere i nomi da attaccare ai citofoni o ad altro. ricordi l'aggeggio??!! Bene, il nastro che andava come caricatore è un'ottima dima autoadesiva che rimane fissa e la puoi utilizzare piú di una volta!!! Ho reso l'idea?!... :-? :-D

 syerra :

6/2/2008 21:38
 Per quanto riguarda i cannoli invece... da Catanese dovrei dire che piú buoni quelli della mia cittá ... ma direi il falso! A Trapani son piú buoni, ma nell'entroterra palerminatano son il non plusultra dei Cannoli!!!! Provare per credere!!! :-o :-D

 maxcomelli :

7/2/2008 10:22
 MOlto molto interessante. Specie la proceura di "spegnimento" dove è chiaramente detto "wing flap up". Da ciò è chiaro che i flap giú a motore spento sono una eccezione.
Interessante il disegno del condotto, ed io che credevo di conoscere abbastanza lo spillone :-(

Ciao e grazie Max

 F-104 ASA-M :

7/2/2008 11:44
 Quanto ai dolci a Catania consiglio:

presso palazzo Biscari "I dolci di nonna Vincenza";

arancini e cipolline, dall'Etoile (vicino al porto).

E come dimenticare Spinella?
(si vede che la mia compagna è del luogo?)
:-D

Quanto ai disegni mi accorgo solo ora che mancano
una spiegazione importante.

Il primo disegno è la sezione dello spacco del flap all'attacco con l'ala in cui si riconosce il condotto (4)
e gli orifizi (2).
Una notazione tecnica che mi pare importante. L'aria arriva ai flap attraverso la valvola (dettaglio B dell'ultimo disegno) solo quando si aprono .
Questi sono collegati al gruppo con una bielletta cha fa ruotare la valvola a farfalla.

 erganapi :

7/2/2008 12:31
 Beh, di cannoli volente o nolente me ne intendo anch'io...
Dove stavo io (Trapani) i migliori venivano considerati quelli di una pasticceria a Dattilo.

Riguardo lo Spillone, Ric sapri certamente rispondermi, l'ala era "soffiata" sempre o solo durante l'utilizzo dei flaps?
Se non sbaglio il mio prof di aerotecnica ce ne aveva parlato (parlo di piú di 15 anni fa...) e secondo lui la scarsa efficienza dell'ala del 104 in caso di piantata motore era data dal fatto che venisse a mancare questo aumento "forzato" della circolazione.

Bye

Ernesto

 Pennanera :

7/2/2008 13:47
 Quote:
l'ala era "soffiata" sempre o solo durante l'utilizzo dei flaps?


Mi permetto di intervenire in questa interessante discussione ... se Ric non se ne ha a male!!!
Senza entrare piú di tanto nel tecnicismo, diciamo che il "soffiare" (mediante spillamento d'aria prelevata dal motore o altro sistema idoneo) o meno una superficie di controllo (come può essere un flap) è uno dei sistemi che si usano normalmente per ritardare la transizione del flusso da laminare a turbolento, aumentando la portanza (il coefficiente di portanza), "energizzare" le particelle fluide che scorrono sul profilo alare ed evitare che il flusso stesso "si stacchi" (o ritardare il piú possibile tale distacco) dallo stesso profilo, vanificando la funzione della superficie di controllo e portando rapidamente allo stallo (sostanzialmente una perdita di portanza dovuta all'aumentare dell'angolo d'attacco dell'ala durante, per esempio, la manovra d'atterraggio);


Quote:
la scarsa efficienza dell'ala del 104 in caso di piantata motore era data dal fatto che venisse a mancare questo aumento "forzato" della circolazione.


in questo caso, la piantata motore dell'F-104 produce effetti che derivano da una molteplicità di fattori che si vanno a combinare, per cui non è del tutto esatta quella affermazione; c'è da considerare la particolare distribuzione delle masse, l'impennaggio a T, il posizionamento del centro elastico, dl'effetto della spinta, il carico alare, ecc... direi, anzi, che la piantata motore e l'aumento "forzato" della circolazione sulle superfici di controllo sono aspetti concettualmente diversi che, in casi particolari, possono combinarsi creando vere e proprie situazioni di emergenza...
Ottimo argomento, parliamone!

[ Modificato da Pennanera il 7/2/2008 13:48 ]

[ Modificato da Pennanera il 7/2/2008 13:50 ]

 F-104 ASA-M :

7/2/2008 14:09
 Andiamo molto nel tecnico.
L’ala laminare e a bassissimo allungamento usata dal 104 non a caso è la stessa dello Stiletto e dell’ X-15 perchÈ all’epoca (ricordiamo che si tratta dei tempi pionieristici delle alte velocitá ) era ritenuta la piú adatta alle alte velocitá . Il che era anche vero, ma rispetto ai profili meno esasperati generava una bassissima portanza. La velocità e un angolo di incidenza erano gli unici modi per farla volare. Se poi teniamo conto che il carico alare era mediamente superiore ai 740 Kg a mq!

Il soffiamento era solo in quella fase e serviva proprio a poter tenere il flap a 45° e avere così una velocità di avvicinamento, sempre molto alta, ma piú gestibile. Non vorrei dire una castroneria ma mi pare che avesse qualcosa di simile anche ilPhantom.

Se poi vogliamo parlare di coda a T, accoppiamenti inerziali e pitch up . Mettetevi il casco perchÈ è dura!

 F-104 ASA-M :

7/2/2008 14:09
 Andiamo molto nel tecnico. L’ala laminare e a bassissimo allungamento usata dal 104 non a caso è la stessa dello Stiletto e dell’ X-15 perchÈ all’epoca (ricordiamo che si tratta dei tempi pionieristici delle alte velocitá ) era ritenuta la piú adatta alle alte velocitá . Il che era anche vero, ma rispetto ai profili meno esasperati generava una bassissima portanza. La velocità e un angolo di incidenza erano gli unici modi per farla volare. Se poi teniamo conto che il carico alare era mediamente superiore ai 740 Kg a mq!

Il soffiamento era solo in quella fase e serviva proprio a poter tenere il flap a 45° e avere così una velocità di avvicinamento sempre molto alta ma piú gestibile. Non vorrei dire una castroneria ma mi pare che avesse qualcosa di simile anche il Phantom.

Se poi vogliamo parlare di coda a T, accoppiamenti inerziali e pitch up . Mettetevi il casco perchÈ è dura!

 erganapi :

7/2/2008 16:22
 Quote:
Senza entrare piú di tanto nel tecnicismo, diciamo che il "soffiare" (mediante spillamento d'aria prelevata dal motore o altro sistema idoneo) o meno una superficie di controllo (come può essere un flap) è uno dei sistemi che si usano normalmente per ritardare la transizione del flusso da laminare a turbolento, aumentando la portanza (il coefficiente di portanza), "energizzare" le particelle fluide che scorrono sul profilo alare ed evitare che il flusso stesso "si stacchi" (o ritardare il piú possibile tale distacco) dallo stesso profilo, vanificando la funzione della superficie di controllo e portando rapidamente allo stallo (sostanzialmente una perdita di portanza dovuta all'aumentare dell'angolo d'attacco dell'ala durante, per esempio, la manovra d'atterraggio);


...io lavoro con gli elicotteri quindi per me gli aeroplani non sono altro che "elicotteri a pale fisse" :-D (in antitesi a "aeromobile ad ala rotante") e se non possono andare in autorotazione non è colpa mia! :-P

Comunque mi ha risposto Ric, nel '104 l'ala era "soffiata" con i flap abbassati;
mi fa un po' paura parlare di aerodinamica in un forum, ho delle esperienze molto negative da un altro forum di modellismo dinamico dove è finito tutto a tarallucci e vino, manco si stesse parlando di politica e di sport...
La cosa era nata perchè alla spiegazione semplicistica "la portanza si genera perchè due particelle d'aria che partono dal bordo d'attacco e passano una da sopra e una da sotto fanno una una via piú lunga e una piú corta per reincontrarsi sul bordo di uscita", io sottolineavo che non esisteva nessuna legge fisica che le due particelle che iniziavano dal bordo d'attacco DOVESSERO reincontrarsi sul bordo d'uscita, se questa teoria ("del coltello nella fetta di salame" la definiva il mio prof di aerotecnica) fosse stata vera un profilo simmetrico non avrebbe generato portanza in nessuna condizione!
Beh, mi è stato dimostrato "foglio alla mano" (con allegato file grafico disegnato con Paint) che tutto ciò che sapevo era sbagliato e poi hanno preso a scannarsi tra di loro...
Volevo citare anche Reynolds e Kutta-Jokowsky ma magari si sarebbe arrivati alle vie legali! :-D

Ma non sto andando "quasi" off-topic?

Bye

Ernesto

 pawn :

7/2/2008 18:13
 Che sorpresa,
si passa dal modello in scala alla teoria sull'aerodimanica supersonica!
Mi piace sempre piú il forum.

Ciao :-)

 Pennanera :

7/2/2008 19:16
 Quote:
Volevo citare anche Reynolds e Kutta-Jokowsky ma magari si sarebbe arrivati alle vie legali!


Ma nooooo!!!! E' bello ogni tanto "rinfrescare" qualche nozione che serva ad alcuni per acquisire qualche notizia in piú, ad altri per ritrovare "un campo" che, per quanto mi riguarda, ha un fascino particolare... Dal mio punto di vista sono pronto alla discussione come se fossimo persone di famiglia che si ritrovano davanti al caminetto, parlando dell'argomento per puro piacere, se poi vedo che i toni cominciano ad andare "oltre"...beh, giro pagina... ;-)
....profili di Kutta??? Trasformazioni conformi??? Bene!!!!

Quote:
un profilo simmetrico non avrebbe generato portanza in nessuna condizione!


... beh, si potrebbe cominciare dal cilindro immerso in un fluido incompressibile, non viscoso,.... se il cilindro (profilo simmetrico) comincia a ruotare.... :-D :-D :-D ...

 Pennanera :

7/2/2008 19:19
 Quote:
il carico alare era mediamente superiore ai 740 Kg a mq!


... ed ecco uno dei principali motivi per cui "quel" tipo di aeromobile è relativamente poco manovrabile...

 Pennanera :

7/2/2008 19:23
 A proposito: Gianni, scusami se in questi post ogni tanto si va in O.T..... ma a me sembrava una ottima occasione per sviluppare, in parallelo, una discussione sul passo passo della costruzione dell'aeromodello accompagnando il tutto, di volta in volta, con particolari tecnici (viste le risorse umane di cui si può fregiare M+) magari utili a tutti... che ne pensate??? Potrebbe uscire un WIP tecnico molto interessante!

 erganapi :

7/2/2008 19:29
 Quote:
,.... se il cilindro (profilo simmetrico) comincia a ruotare....


Vediamo se quegli splendidi anni sono stati gettati al vento o meno:
Paradosso di D'alambert?

Bye

Ernesto

 Pennanera :

7/2/2008 19:41
 Quote:
Paradosso di D'alambert?


D'Alembert: la risultante delle forze aerodinamiche prodotte su un corpo da una corrente euleriana (=circolazione nulla) di fluido ideale è nulla... è ovviamente una conseguenza paradossale dell'aver ipotizzato un fluido ideale (=non viscoso)...
Per il cilindro, prova a costruirti la risultante delle velocità istantanee su ogni punto del cilindro (vettore velocità tangenziale) in rotazione e somma (vettorialmente) le velocità del campo di moto all'infinito.... cosa apparirá ??? :-D :-D :-D

... anni splendidi, concordo... :-)

 erganapi :

7/2/2008 20:44
 Semplice diploma come me o laurea?

 Cloniglio :

8/2/2008 15:40
 Ciao Emilio,
non ti devi scusare di niente ;-) se vi fa piacere parlare di aerodinamica, non sono certo io a dirvi di no, anzi imparo qualcosa di nuovo.

ciao ;-)

 Berna :

8/2/2008 19:46
 Quì la discussione si comincia a fare pesante, si trattano principi di aerodinamica con molta scioltezza, a quasto punto non mi resta che ascoltare, non vorrei intervenire nella discussione e dire qualche st......ta.
Caio a tutti i professori.
Fabrizio.

 Pennanera :

8/2/2008 23:26
 Quote:
Quì la discussione si comincia a fare pesante, si trattano principi di aerodinamica con molta scioltezza


... NOOOOOOOO!!! Fabrizio, nessuna intenzione di rendere pesante la discussione, anzi!!!! Da parte mia si voleva solo cogliere una occasione per accoppiare uno step-by-step della costruzione di uno splendido modello da parte di un ottimo modellista (nonchÈ grande persona ) ad una digressione tecnica - seppur non troppo spinta - sul "cosa" e "come", per fare qualcosa di diverso e dare un piccolo e diverso significato a quello che tanti di noi hanno appreso per anni, pur in modi diversi, mettendolo a disposizione di tutti... poi Rick quando ci si mette è troppo forte... cerchiamo di tirargli fuori il piú possibile!!!!! ;-) :-D

 F-104 ASA-M :

9/2/2008 12:40
 Allora proviamo ad illustrare, nella maniera piú facile possibile, le caratteristiche aerodinamiche che rendono il nostro 104 unico.
Mi scuserete se non sarò scientifico ma cercherò di spiegare le cose come vorrei fossero spiegate a me.
Chiedo quindi anticipatamente scusa ai veri tecnici che frequentano il forum

Ed allora cominciamo dall’ala.

Il 104, come tutti i progetti di Kelly Johnson, è caratterizzato dalla ricerca di un requisito principe, la velocità e questo parametro ha condizionato l’architetta e l’aerodinamica che rendono il 104 quella meraviglia che è!
L’ala è il primo degli elementi che caratterizza il progetto.
PerchÈ è così corta?
Le conoscenze aerodinamiche basilari impongono una semplice regola: minore la sezione frontale minore la resistenza all’avanzamento.
Sullo spillo sono applicate perfezione. Le semiali sono cortissime, a profilo laminare e con uno spessore massimo alla radice di 12 cm.
La leggendaria finezza del bordo d’entrata è un’altra peculiarità della velatura dello spillo. Le motivazioni sono, ancora una volta, di disturbare il meno possibile il flusso intorno al profilo, offrire un fronte all’avanzamento minimo e un’area di stagnazione puntiforme (movendosi l’ala incontra l’aria e uno strato resta bloccato appoggiandosi al bordo d’entrata generando anche del buffetting; quindi piú è fine il bordo d’entrata, minore la stagnazione e la resistenza).
Forma in pianta e profili non sono tutta farina del sacco di Kelly, ma il nostro ebbe modo di accedere ai dati della Douglas per il suo X-3 stiletto da cui, piú in generale, prende l’impianto generale. Non solo. La limitata estensione permette all’ala di rimanere all’interno del cono di Mach generato dal muso dell’aereo e quindi non essere costretta - in alcun momento ed a nessuna velocità - a giacere nello stesso cono e quindi nel flusso perturbato .
Di certo all’epoca la pianta trapezoidale della velatura era ritenuta la piú adatta al volo supersonico unitamente al basso spessore ed alla laminarità (arretramento dello spessore max a circa il 50% della corda) . Tutto ciò si pagava con una minore portanza generata, rispetto ad un profilo convenzionale; per incrementarla è necessario intervenire sull’angolo di incidenza (formato dalla corda alare e la direzione del moto).
Il discorso sembra filare liscio ma così non è! Il bassissimo allungamento (rapporto tra corda media e apertura alare), abbinato all’incremento di incidenza ha un effetto deletereo notevole.
Il differenziale di pressione tra intradosso (sovra pressione) e estradosso (depressione) comporta uno spostamento di masse d’aria che dalla pancia tendono a "scappare" violentemente verso la zona di pressione inferiore sul dorso; ciò, unito all’avanzamento dell’ala, genera una fortissima turbolenza d’estremitá . Questa turbolenza ha l’effetto di perturbare fortemente la circuitazione del flusso fluido nella zona degli alettoni diminuendone di conseguenza l’efficienza. Il problema è parzialmente compensato con l’applicazione dei serbatoi di tip che fungono, da un lato ed impropriamente da paretina antiscorrimento, e dall’altro, da prolungamento dell’ala spostando la turbolenza di estremità piú lontano dagli alettoni.
In assenza di questi si possono montare i lanciatori dei missili che hanno lo stesso effetto. Ciò che facevano alla sperimentale sul velivolo da esibizione, ricordate?

Un altro problema indotto dalla piccola velatura è l’elevatissimo carico alare (rapporto tra la superfice metrica quadrata del dell’ala e il peso totale dell’aereo) il cui effetto piú noto è la bassa manovrabilitá . Se sommiamo il basso allungamento e il carico alare otteniamo una altissima resistenza indotta ad elevati angoli d’incidenza, cioè alle basse velocitá . In questo assetto la velocità scade rapidamente ed il pilota è costretto a dare gas per mantenere il velivolo in volo.
Per ovviare a questo inconveniente si sono introdotte le superfici di iperostentazione (slat e flap) che modificando profondamente il profilo alare permettono di mantenere velocità abbastanza basse senza dover ricorrere al motore. Inclinati a 15° non solo in decollo ma anche in volo (rispettando le velocità massime previste dal manuale), vengono detti "flaps di manovra" proprio perchÈ usati nelle manovre acrobatiche o di combattimento dove è richiesto un elevato coefficiente di portanza.

Accenno infine al fatto che quest’ala ha un comportamento alle altre incidenze tutto caratteristico di questi profili supersonici ma ne parleremo, se avrete la costanza di sopportarmi, in materia di super stallo o pitch up.

In grandi linee mi pare tutto. Se siete sopravvissuti sin qui la prossima volta parleremo della coda a T.



[ Modificato da F-104 ASA-M il 9/2/2008 12:44 ]

 Pennanera :

9/2/2008 14:01
 Grande, Rick!! Se permetti, ti faccio "da spalla"...:

Quote:
Le semiali sono cortissime, a profilo laminare e con uno spessore massimo alla radice di 12 cm. La leggendaria finezza del bordo d’entrata è un’altra peculiarità della velatura dello spillo. Le motivazioni sono, ancora una volta, di disturbare il meno possibile il flusso intorno al profilo, offrire un fronte all’avanzamento minimo e un’area di stagnazione puntiforme (movendosi l’ala incontra l’aria e uno strato resta bloccato appoggiandosi al bordo d’entrata generando anche del buffetting; quindi piú è fine il bordo d’entrata, minore la stagnazione e la resistenza).


Cominciamo dal profilo laminare:
Per capire bene: l'aria è un fluido, che possiede una certa viscositá , e nel suo moto relativo a contatto - in questo caso - con la superficie alare crea "attrito" e quindi resistenza; si può immaginare come, per effetto di tale "attrito", la velocità dei filetti d'aria attorno al profilo sia tanto minore quanto piú vicini tali filetti sono alla superficie stessa dell'ala, e tale "profilo" di velocità, lungo la corda, "si espande" - diciamo così - fino a un momento "critico", in cui si ha la transizione del flusso da laminare (flusso laminare: quando i filetti fluidi sono e si muovono parallelamente fra loro) a turbolento ( formazione di vortici dovuti al prevalere - diciamo - dell'effetto "velocitá " sull'effetto "viscositá ", vortici che vanno a "rimescolare" i filetti fluidi facendo loro perdere l'originario "parallelismo"); l'effetto finale, senza scendere troppo nel vocabolario tecnico, è una brusca perdita di portanza (che è la forza aerodinamica "figlia" della distribuzione di pressione che si crea attorno ad un profilo alare e che consente la sostentazione dell'aeromobile)... il profilo "laminare" è quel profilo alare studiato espressamente al fine di consentire l'estensione piú grande possibile del flusso (in regime) laminare sull'ala, minimizzando il valore della "resistenza d'attrito", garantendo un gradiente di pressione favorevole (e quindi una stabilità del flusso laminare), arretrando, nel contempo, "il punto" di transizione fra "laminare" e "turbolento"...
La seconda puntata, se non vi stanca, dopo pranzo!!!! :-)

 pawn :

9/2/2008 14:11
 Caspita che dettaglio sull' ala dello starfighter.
Se mi permettete aggiungerei solo un punto.
L'allungamento è così misero per mantenere l'ala al'interno del cono sonico alle velocità supersoniche.
Fabrizio

 Robyjet :

9/2/2008 14:50
 Il forte diedro delle semiali era solo per cercare una maggior stabilità direzionale e/o di rollio, oppure aveva anche il compito di ridurre la resistenza indotta e di contribuire anche alla "compression lift, concetto poi ben piú sviluppato sull'XB-70 ?

 Pennanera :

9/2/2008 18:58
 Ah, dimenticavo... prima della seconda "puntata", vorrei chiarire che per "gradiente" si intende - semplificando molto - una "misura" della velocità (con segno) di variazione di un parametro ("direzione" lungo la quale avviene la variazione - incremento o decremento - di un parametro) ; anticipando un pò la discussione sul "buffetting", vedremo come, avvicinandoci alla velocità del suono (a quota e parametri del fluido fissati) taluni fenomeni aerodinamici diventano non trascurabili e diventa molto importante capire "come" e "dove" l'accumulo delle onde di pressione dà origine alla c.d. onda lambda, che altro non è che la "visualizzazione" dell'onda d'urto al momento di attraversare il muro del suono...

p.s. - per rispondere a chi mi ha fatto una domanda via mp: l'ala non viene "spinta" in su dalla differenza di pressione, ma viene quasi "aspirata" dall'effetto della depressione che si crea sul dorso, tanto è vero che qualcuno parla di "forza di suzione"

[ Modificato da Pennanera il 9/2/2008 19:04 ]

 Pennanera :

9/2/2008 19:34
 Quote:
il compito di ridurre la resistenza indotta e di contribuire anche alla "compression lift


Allora... con una sola domanda hai toccato 3 concetti molto complessi... è sempre piú difficile rispondere con poche parole...
La resistenza indotta è definita, da qualche autore, "resistenza dovuta all'allungamento alare"... si tratta di una "resistenza" derivante dalla generazione di vortici di estremità la cui "intensitá " è inversamente proporzionale all'allungamento alare... in pratica, la resistenza indotta è tanto piú piccola quanto piú è elevato l'allungamento alare: gli alianti, per esempio, hanno piccola resistenza indotta. Un altro esempio, classico, è l'ala dello Spitfire: la distribuzione ellittica della portanza è quella che realizza la minima resistenza indotta. Da qui si capisce bene che la riduzione della resistenza indotta sull'ala dell'F-104 è demandata piú che altro all'apposizione dei carichi di estremità (tip alari, serbatoi, ecc...) che "bloccano" lo scorrimento lungo l'apertura alare dei filetti fluidi e riducono quindi tale effetto di "resistenza".
La "compression lift" è la "portanza da compressione", ovvero l'aeromobile si trova a "cavalcare" l'onda d'urto che esso stesso genera (parliamo di alti numeri di Mach) e che viene "imbrigliata" da apposite configurazioni aerodinamiche, proprio come realizzato dal Valkyrie... l'argomento è un pò complesso, ma se ne può parlare...
Il forte angolo diedro dell'ala contribuisce senz'altro ad una migliore ottimizzazione delle caratteristiche aerodinamiche del velivolo, stante la progettazione finalizzata "ab inizio" della macchina che ha portato all'adozione di un'ala a basso allungamento e profilo laminare, finalizzata alla velocità pura e non certo all'acrobazia... ;-)

 Berna :

10/2/2008 12:01
 Mi intrigano le vostre discussioni o magari dovrei dire lezioni. E' interessante sapere oltre a come montarli anche a come volano nella realtá .
Io non sarei andato oltre i principi fondamentali della aerodinamica di come un aereo in realta riesca a volare.
Comunque continuate pure che mi interessano le vostre noziaoni.
Complimenti a Pennanera e F104.
Ciao Fabrizio.

 Skyraider :

10/2/2008 16:14
 A Ragaaaaa........trasferitevi su un Forum di Astrofisica!!!! :-D :-D :-D :-D

 Cloniglio :

11/2/2008 11:18
 Che w.i.p. ragazzi....! :-o :-o
non pensavo di innescare una discussione così interessante con un mio modello. Se continuate così, uscirà una monografia online tecnico/modellistica da paura!
Potrebbe essere molto interessante per tutti gli appassionati di questo caccia e per quelli che amano l'aerodinamica come pura materia.
Ho un libro che tratta l'aerodinamica nel volo sub, trans e supersonico, se c'è qualcosa che può essere interessante che ancora non avete toccato, sarà mia cura riportarlo....

saluti ;-)

 Pennanera :

12/2/2008 10:03
 Quote:
Se continuate così, uscirà una monografia online tecnico/modellistica da paura


Gianni, l'idea non è affatto male, anche se sarà difficile spiegare alcuni concetti fortemente "tecnici" in poche parole... personalmente è una cosa che mi stuzzica tanto, perchÈ, accanto a un lavoro modellistico di prim'ordine quale quello che sicuramente svilupperai, potranno essere disponibili non tanto "formule" matematiche o quant'altro, ma (spero) semplici spiegazioni sul "come" e il perchÈ... Rick è fenomenale sul 104, spero di sfruttarlo facendogli da "spalla" per quello che posso... è anche un modo per "dare" qualcosa a un sito dal quale ho "appreso" tanto... non mi pare vero!!!! Piú tardi (tempo permettendo...) continuerò a riportare qualche appuntino, attendendo il buon Rick!!!

 Pierpaolo :

12/2/2008 21:44
 Che vergogna , non mi ricordo piú niente .... forse arrivo giusto giusto all'effetto Magnus :-D
Dovevo stare piú attento alle lezioni di aerotecnica :hammer:

 erganapi :

12/2/2008 21:57
 Beh, io la lancio lì e qualcuno (sicuramente Ric...) risponda:
I lanciatori ventrali per i Sidewinder tanto cari alla Hasegawa sono mai stati comprati dall'Italia?
E utilizzati?


Bye

Ernesto

 daniele RN :

12/2/2008 22:08
 Ernesto, ho trovato sul web una foto di un velivolo del 51° che li monta, ma e' una foto scattata a terra, magari durante una manifestazione, quindi non so se sono mai stati usati in volo!

Ciaooo
Daniele

 erganapi :

12/2/2008 22:31
 Quote:
Ernesto, ho trovato sul web una foto di un velivolo del 51° che li monta, ma e' una foto scattata a terra, magari durante una manifestazione, quindi non so se sono mai stati usati in volo!


A Danie', è 'na risposta questa?

Io volevo stuzzicare Riccardo che ci posta anche i dati di peso e centramento e le scansioni del manuale! :-D

Per Ric: i raccoglitori sono sempre pronti!

Bye

Ernesto

 F-104 ASA-M :

13/2/2008 00:46
 Ah ma allora mi volete sfidare :-D

Sui nostri, G/S/ASA/ASAM che siano, MAI usati i lanciatori per sidewinder sotto la fusoliera.
Sui G proprio non era previsto. Per i successivi era possibile, almeno da manuale.
Effettivamente ci sono foto di velivoli configurati con quell'armamento ma sono solo in statiche di manifestazioni.
Le motivazioni sono due. Da un lato il rischio che il ruotino alzasse detriti che potessero danneggiare il sensore del missile. In secondo luogo i fumi del propulsore potevano essere ingeriti dalle prese d'aria e mandare in stallo il compressore del J/79.

Comunque se vi servono i disegni.....se po fa'!



[ Modificato da F-104 ASA-M il 13/2/2008 0:52 ]

[ Modificato da F-104 ASA-M il 13/2/2008 0:57 ]

 aspide85 :

13/2/2008 10:28
 quindi in caso di allerta i nostri asa o g come erano armati?cioè configurazione da scramble..
grazie?

 Pennanera :

13/2/2008 10:41
 Rick Quote:
se avrete la costanza di sopportarmi, in materia di super stallo o pitch up


Forse riesco a fare un altro passettino avanti, confidando nella vostra pazienza... spero che il buon Rick continui a dare spunti e notizie sul "104", come giusto omaggio a questo grande velivolo...

Pitch-up e superstallo: spesso questi due concetti vengono utilizzati come sinonimi, talvolta confondendo "causa" ed effetto; diciamo che, sostanzialmente, in talune configurazioni aerodinamiche l'insorgenza del fenomeno denominato "pitch up" comporta la condizione di volo chiamata "superstallo", condizione molto pericolosa che spesso origina la perdita dell'aeromobile per la completa impossibilità di effettuare qualsivoglia manovra "di uscita".
Il pitch-up è "figlio" dell'ala a freccia, nel senso che il profilo "a freccia" (ovviamente stiamo parlando di una freccia positiva) o, nel caso dell'F-104, il profilo trapezoidale dell'ala (con bordo d'attacco "a freccia"), come ben noto, è adatto al raggiungimento di velocità piú elevate (ritarda l'insorgenza dei fenomeni di compressibilità che si hanno al crescere del numero di Mach), ma ha la tendenza a "stallare" (perdere portanza) a partire dalle zone di estremità rispetto alla radice alare, per effetto della componente di velocità relativa che "cresce" dalla radice andando verso l'estremitá .
Aerodinamicamente ciò comporta la "migrazione", ovvero lo "spostamento" del centro di pressione dell'ala (punto ove è applicata la risultante delle forze aerodinamiche elementari agenti) verso il centro di gravità (baricentro, è anche il punto ove passano gli assi principali del velivolo); questa condizione genera un "momento cabrante" - l'aeroplano "alza il muso" - , che a sua volta fa aumentare l'AOA (angolo di attacco), che comporta una ulteriore perdita di portanza della superficie alare, per cui lo spostamento del CP continua così come il momento cabrante... in un altro momento andremo a vedere "cosa succede"!!!. Detto questo,
è facile capire come, nelle configurazioni "a T", ovvero con piano di coda orizzontale montato al vertice della deriva, lo stesso piano di coda (e quindi le superfici di controllo), nelle condizioni di "pitch-up", si trovi ad essere "immerso" nel flusso turbolento, a bassa energia, originato dalla perdita di portanza dell'ala, rendendo praticamente impossibile la manovra dell'equilibratore finalizzata alla diminuzione dell'angolo di incidenza, e quindi l'uscita da questa condizione di volo molto, molto pericolosa...
[ Modificato da Pennanera il 13/2/2008 10:50 ]

[ Modificato da Pennanera il 13/2/2008 10:55 ]

[ Modificato da Pennanera il 13/2/2008 10:57 ]

 rudyf-104 :

13/2/2008 10:52
 Ciao Aspide,
la configurazione standard dei nostri F-104 S o ASA o ASA/M e' sempre la stessa e cioe' un Sidewinder sul pilone alare esterno di un'ala e uno Sparrow/Aspide sull'altra ala. Ora a memoria non mi ricordo sotto quale ala era il Sidewinder, anche se mi sembra di ricordare la destra, ma di foto in rete ce ne sono molte ed il dubbio si puo' togliere facilmente.

Naturalmente sia il tipo di Sidewinder che Sparrow/Aspide dipende dalla versione del 104. AIM-9B e Sparrow su S, AIM-9L e Sparrow/Aspide su ASA e AIM-9L/Aspide su ASA/M.
Sul 104 S pero' si poteva montare anche AIM-9L ed e' stato fatto verso la fine della loro operativita', mentre sull'ASA all'inizio c'erano gli Sparrow e poi si e' passati sugli Aspide. Non so pero' quando sono stati omologati.

Ciao,
Rodolfo.

 rudyf-104 :

13/2/2008 11:02
 Quote:

Pennanera ha scritto:

Forse riesco a fare un altro passettino avanti, confidando nella vostra pazienza... spero che il buon Rick continui a dare spunti e notizie sul "104", come giusto omaggio a questo grande velivolo...

Pitch-up e superstallo: spesso questi due concetti vengono utilizzati come sinonimi, talvolta confondendo "causa" ed effetto; diciamo che, sostanzialmente, in talune configurazioni aerodinamiche l'insorgenza del fenomeno denominato "pitch up" comporta la condizione di volo chiamata "superstallo", condizione molto pericolosa che spesso origina la perdita dell'aeromobile per la completa impossibilità di effettuare qualsivoglia manovra "di uscita".

[ Modificato da Pennanera il 13/2/2008 10:55 ]


Ciao,
da quello che so, il superstallo sul 104 lo si ha quando il flusso d'aria, con alti angoli di AOA, che esce dall'ala investe anche il piano orizzontale di coda, ovvero i timoni di profondita', comportandone la perdita di efficacia. In queste condizioni l'aereo diventa ingovernabile.
Se mi ricordo bene, questo innesca anche il fenomeno di accoppiamento inerziale che comporta anche la rotazione sull'asse longitudinale (rollio), cosa che ha portato in parecchi casi alla perdita del velivolo.

Ciao,
Rodolfo.

[ Modificato da rudyf-104 il 13/2/2008 11:04 ]

 aspide85 :

13/2/2008 11:17
 grazie rodolfo,sulla rivista take off proprio ora ho visto un f-104 con due lanciatori di sidewinder sotto la fusoliera,appena riprendo il pc la scansico se sono i lanciatori a cui vi riferivate prima..vi erano montati 2 aim-9b

 Pennanera :

13/2/2008 12:00
 Quote:
da quello che so, il superstallo sul 104 lo si ha quando il flusso d'aria, con alti angoli di AOA, che esce dall'ala investe anche il piano orizzontale di coda, ovvero i timoni di profondita', comportandone la perdita di efficacia. In queste condizioni l'aereo diventa ingovernabile.


Infatti... mi sa che si sono accavallati i post, se dai 1 occhiata al precedente lo puoi facilmente riscontrare!
Ciao Rodolfo :-)

[ Modificato da Pennanera il 13/2/2008 12:01 ]

 F-104 ASA-M :

13/2/2008 14:33
 Quanto ai missili.

I G usavano solo i 9 B alle tip.

Per S e sottoversioni: tip e piloni BL 104: AIM 9 B ed L. Gli L anche se specifici degli ASA hanno fatto capolino già sugli S standard dalla fine degli anni ’80.
Non c’è un lato specifico, entrambi i BL erano abilitati ai due missili.


L’impennaggio è la seconda caratteristica del 104.
Frutto di un lungo studio nella galleria del vento, quella adottata è risultata la configurazione piú adatta. Lo scopo principale è quello di tenete lo stabilizzatore il piú lontano possibile dalla scia vorticosa della fusoliera e permettergli di lavorare al meglio. La deriva, invece, è di generose dimensioni a causa della lunghissima fusoliera e ha lo scopo, con la pinna ventrale, di aumentarle la stabilità direzionale. Parametro inversamente proporzionale alla velocitá .
Lo stabilizzatore è completamente mobile perchÈ studiato, manco a dirlo, per le alte velocità supersoniche. Risparmiandovi una descrizione tecnico/aerodinamica delle motivazioni, la configurazione classica con parte fissa e mobile sarebbe stata insufficiente a generare le variazioni di pressione necessarie a far muovere nello spazio verticale l’aereo.

Vediamo gli effetti indotti di un impennaggio a T nel caso in cui una masse d’aria lo colpiscano lateralmente, la così detta raffica, cosa che accade o a causa del vento al traverso o perchÈ il velivolo imbarda.
Nelle forme classiche della T rovesciata normalmente usate, una raffica che investa il complesso genera una spinta laterale il cui centro di pressione - CP - (chiamiamolo impropriamente il punto di massima pressione) risulta molto vicino all’intersezione tra stabilizzatore e deriva. Così, da una parte l’aereo tende a ruotare sul suo asse verticale (Z) e dall’altro si genera un effetto destabilizzante di rotazione di tutto l’aereo (asse X) contrastato dal diedro alare. L’effetto sull’asse X è però di scarsa entità perchÈ, per le basilari leggi sulla leva, essendo la distanza tra quest’ ultimo e il CP è molto ridotta, la raffica necessaria a generare la rotazione dell’asse X è cospicua.
Nella coda del 104 accade tutto il contrario. Il centro di pressione è sempre nei pressi della intersezione deriva stabilizzatore ma essendo collocato molto lontano dall’asse di fusoliera, sarà sufficiente una minor spinta (la raffica) per ottenere le stesse forze sopra richiamate sull’asse Z e un accentuata rotazione di tutto il velivolo sul’asse X. Ancora una volta è l’ala ad opporsi con il diedro negativo che ha lo scopo di contrastarla.
Photobucket


L’importanza della deriva è fondamentale, nel bene e nel male, in materia di accoppiamenti inerziali e pitch up ma sono altri argomenti "tostarelli" da somministrare con moderazione. Comunque NON sono fenomeni direttamente correlati; ciascuno ha motivazion ed effetti autonomi.
Alle prossime

[ Modificato da F-104 ASA-M il 13/2/2008 14:37 ]

 pieroal :

13/2/2008 17:19
 ragazzi, questo post e' pazzesco, ma quanto ne sapete?siete dei mostri di bravura, ho degli f-104 da fare ma da una parte mi viene voglia di farli subito, dall'altra ho un po' paura...ciao e bravi tutti, piero :-o :-o :-o

 Berna :

13/2/2008 18:47
 Caro Piero in quasto post non si interviene nelle discussioni, si prendono solo appunti per poi andare agli esami.
Un saluto.

P.S. Ma quanto ne sapete ? Siete spettacolari.

 Skyraider :

13/2/2008 19:05
 Tra Riccardo, Rodolfo ed Emilio, qui c'è soltanto da stare zitti, altrimenti si fa una brutta figura.........
Tanto di cappello ragazzi :-)

 starflyer :

14/2/2008 11:20
 ...ma i W.I.P dove sono?........

 Cloniglio :

14/2/2008 12:32
 Ragazzi, mi dispiace rallentare il wip ma sono costretto per causa di forza maggiore...
Continuate pure con la tecnica perchè è molto interessante e sembra che sia apprezzata da tutti.

A presto

Gianni

 Pennanera :

15/2/2008 11:09
 Bene... pare che il buon Rick abbia introdotto qualche argomento molto interessante, che ci porterà a discutere (per caritá , sempre "davanti al caminetto"!!!) di stabilità (statica e dinamica) del velivolo con la speranza di evitare termini troppo complessi... ;-)

 Cloniglio :

15/2/2008 16:22
 Allora...visto che oggi ho qualche minuto da dedicare a questo post, vorrei integrarlo parlando ancora dell'ala del 104, scusandomi se in alcuni casi potrei essere ripetitivo.
Da alcuni vecchi testi, l'ala di questo caccia si può definire bi-trapezoidale di profilo lenticolare o piú propriamente laminare, adatta alle velocità supersoniche. E' importante sottolineare che ali di questo genere vengono costruite in questo modo, per ottimizzare il volo supersonico con le onde d'urto che si creano in queste condizioni.
Considerando che quest'ala sia approsimativamente biconvessa asimmetrica e considerando il passaggio graduale dal volo subsonico a quello supersonico, passando ovviamente per quello transonico, via via che si aumenti ulteriormente la velocità di volo, la zona in cui si supera la velocità del suono, diventa sempre piú estesa, ciò determina sul dorso un'onda d'urto, inizialmente di modesta intensitá , a valle della quale il flusso è nuovamente subsonico.
In genere l'onda d'urto assume la forma della lettera greca "lambda", cioè verso la parete l'onda subisce una diramazione, ciò dovuto alla complessa fenomenologia che si verifica nell'interazione fra onda d'urto e strato limite.
Al crescere della velocità di volo l'onda durto si sposta posteriormente aumentando di intensità e la zona supersonica è piú estesa. Allo stesso tempo anche sul ventre, se si ha espansione, si crea un'onda d'urto. E' importante sottolineare che l'esistenza e la posizione di quest'onda dipende dalla forma del ventre e dell'angolo di attacco.
In alcuni particolari numeri di Mach, può accadere che che a causa dell'intensità onda d'urto si determina un distacco dello strato limite (ne parleremo piú avanti) sul dorso con un conseguente aumento della striscia e della resistenza aerodinamica, accompagnati da un'improvvisa e consistente diminuzione della portanza; si parla in questo caso di stallo d'urto.
Aumentando ancora il numero di Mach, si verifica che le onde d'urto e, quindi, il punto di separazione si spostano al bordo di uscita del profilo, per cui si ha un nuovo aumento di portanza anche se la resistenza continua ad aumentare per la presenza di un'onda d'urto piú intensa.
Aumentando ancora la velocitá , si crea davanti al profilo un'onda d'urto di modesta entità e leggermente ricurva all'indietro. Subito a valle dell'onda d'urto ed in vicinanze del bordo di attacco, il moto è subsonico, per poi diventare nuovamente supersonico sul dorso e sul ventre del profilo. Infine al bordo di uscita, dove il flusso sul dorso e quello sul ventre subiscono delle deviazioni per riprendere un unica direzione di moto, si generano niovamente due onde d'urto inclinate, a valle delle quali il flusso è in genere ancora supersonico.
Al crescere della velocità di volo l'onda d'urto anteriore si avvicina al bordo di attacco, aumenta e si incurva maggiormente verso il profilo.

I profili studiati per assolvere queste problematiche ( non si è parlato di stallo d'urto e dalle forti escursioni del centro di pressione e dalla formazione di una corrente molto turbolenta che determina forti vibrazioni "buffeting". Di crisi di compressibilità e resistenza d'urto), sono denominati supercritici, in quanto consentono un innalzamento del numero di Mach critico rispetto ai normali profili subsonici.
I profili tradizionali, cioè quelli adatti al volo subsonico, davanti al bordo di entrata si crea un'onda d'urto staccata, a valle della quale vi è una zona di moto subsonico con incremento della pressione; ciò determina un forte aumento della resistenza aerodinamica.
Per ovviare a questo inconveniente, si riducono fortemente i raggi di curvatura del bordo di attacco o, addirittura, si realizzano bordi di attacco aguzzi (come il nostro 104), di moto che l'onda d'urto si attacca al bordo e la zona subsonica viene praticamente eliminata.

Alla prossima puntata
;-)

[ Modificato da Cloniglio il 15/2/2008 17:30 ]

 erganapi :

15/2/2008 20:49
 Ciao a tutti,
oggi ho pranzato con un po' di gente ex 23°, 102° e CM 5°Stromo.
Tra una forchettata di spaghetti e l'altra mi sono fatto raccontare per l'ennesima volta un po' di aneddoti sull spillone...

Rosicate, gente, rosicate... :-D

P.S. Sidewinder e Sparrow nella coppia d'allarme venivano installati in posizioni fisse per "standardizzazone" ma senza nessuna ragione "tecnica", oramai però nessuno ricordava cosa andasse a dx e cosa a sx, è troppi anni che lavorano sugli elicotteri, dove tutto gira...

Bye

Ernesto

 Berna :

15/2/2008 21:13
 Quote:
oramai però nessuno ricordava cosa andasse a dx e cosa a sx, è troppi anni che lavorano sugli elicotteri, dove tutto gira...


Bhe credo che almeno quì posso dire la mia.
I 104 che montavano di allarme avevano l'aspide o sparrow a destra e Sidewinder a sinistre.
Ora aspetto qualquno che mi fà una lezione su i due tipi di missile.
Ciao Fabrizio.

 F-104 ASA-M :

18/2/2008 13:49
 Il 104 era "ambidestro" non esistevano piloni adatti ad un missile ed altri no. L'unico divieto era l'uso misto contemporaneo di AIM 9 B e L o Sparrow/Aspide.

Ci sono foto con AIM 9 a destra e foto di AIM 9 a sinistra.
Insomma pur si faceva caso ad una certa standardizzazione non era legata a limitazioni tecniche.

Per completezza diciamo che sui TF 104 G, invece, si poteva montare il pod SUU 21 per le bombe da esercitazione solo al pilone subalare destro.

Ric.

[ Modificato da F-104 ASA-M il 18/2/2008 13:50 ]

 aspide85 :

18/2/2008 14:06
 so che non è di spessore tecnico questa cosa,ma poco tempo fa lessi un aneddoto sul 104,non ricordo su che sito però,è vero che durante il conflitto nei balcani uno spillone freddò un mig-29 jugoslavo con un aspide/sparrow??è confermato l'abbattimento o è una bufala?

 Cloniglio :

18/2/2008 15:24
 Queste sono le ali con le pannellature e rivetti reincisi, un paio di fotoincisioni sui serbatoi che fungono da tappi, gli slat e flap abbassati insieme agli alettoni per dare movimento al modello.
I flap, molto probabilmente dovranno essere riposizionati in maniera diversa da come sono adesso rappresentati, perchè da come suggerisce f-104 ASA-M, quando l'aereo è in T.O. sia slat che flap sono abbassati di 15°.




Questo invece è lo scarico verniciati con diverse tonalità di metallizzati Model Master.
Alle estremità dei petali dello scarico sono stati incollate delle piastrine rivettate due a due di 2 mm. di lunghezza e 1/2 di larghezza cho dell'alluminio adesivo. All'interno dei due coni, sono stati incollati dei distanziali appositi derivanti dalle fotoincisioni Eduard.





Alla prossima puntata... ;-)

 aspide85 :

18/2/2008 17:03
 quali metalizer hai usato gianni per i condotti?li hai poi lucidati o li hai lasciati come da aerografo?
grazie

 Cloniglio :

18/2/2008 17:32
 I metalizer che ho usato sono il titanio come base poi il burn metal ed infine sfumature con il nero metal code della Humbrol. Non sono stati lucidati perchè il J79 era un motore che fumava molto, quindi creava una fuliggine nera, che si depositava alle estremità dei petali dello scarico.

 Berna :

19/2/2008 19:59
 Ciao Giovanni. Mi sembra che hai iniziato proprio bene il tuo 104. Ti chiedo di essere anche comprensivo visto che da quasto momento ti farò parecchie domande su come lavora, visto che anche io ne avrei uno in cantiere.
Lo scarico non ho capito bene, hai utilizzato le fotoincisioni per portarlo allo standar S ? Con quali carichi esterni lo farai ?
Il mio di 104 per il momento lo stò reincidendo tutto e anche rivettando ino per uno con una punta 0,3 (è una cosa da pazzi).
Aspetto con ansia i prossimi aggiornamenti.
Ciao Fabrizio.

 Cloniglio :

20/2/2008 12:10
 Ciao Fabrizio,
per lo scarico ho utilizzato le fotoincisioni che vanno applicate tra il cono esterno e quello interno, se fai attenzione alla foto dedicata le puoi intravedere. Per le piastrine sui petali, ho usato dell'alluminio adesivo rivettandole in positivo con una punta da trapano rovesciata da 0.5.

 F-104 ASA-M :

20/2/2008 12:35
 Se mi dai un po' di tempo ti metto qui alcune scansioni dei sebatoi perchè sono tempestati di sfiati e da alcune fascette di rinforzo.

 spillone :

20/2/2008 13:34
 Ciao Gianni,
non vorrei dire una castronata mai il cono di scarico della scatola Hasegawa dovrebbe essere solo per versioni G/J che montavano il J79 GE11 e non S che montava il piú potente GE19.
Purtroppo non ho al momento foto da postare per avvalorare la mia tesi.


Massimo

 Cloniglio :

20/2/2008 13:39
 Ciao,
crdi che sia molto diverso da quello che ho realizzato in foto? altrimenti non saprei come fare....

 Cloniglio :

20/2/2008 13:43
 cono scarico

 Cloniglio :

20/2/2008 15:12
 Come preannunciatovi, riporto la "descrizione" dello strato limite, ricordandovi che non è farina del mio sacco, ma è ripreso da: AERODINAMICA SUBSONICA E SUPERSONICA di Andrea Ricciardi, sperando sia di vostro interese.

LO STRATO LIMITE

A causa della viscisitá , in vicinanza di corpi immersi in un fluido in movimento, si ha una diminuzione della velocità delle particelle in una zona strettamente a contatto con il corpo. Lo strato interessato da questa riduzione di velocità viene detto strato limite. Per spessore dello strato limite si definisce la distanza, misurata perpendicolarmente al corpo, oltre la quale la velocità del fluido V differisce meno dell'1% dalla velocità della corrente esterna Vo, cioè al bordo dello strato si ha V = 0,99 Vo.
Se il moto all'interno dello strato è laminare o turbolento, lo strato limite viene chiamato rispettivamente laminare o turbolento.
A partire dal bordo di attacco, si ha una rapida formazione dello strato limite che è sostanzialmente laminare. Ad una certa distanza x, dal bordo di attacco, e precisamente per un numero di Reynolds critico, il moto laminare diventa instabile e si ha una transizione al moto turbolento.
A causa dello scambio macroscopico di massa fluida ( e quindi di energia cinetica) fra i vari strati, caratteristico di uno strato limite turbolento, si ha che gli sforzi viscosi sia lo spessore dello strato limite sono maggiori che nel caso laminare.
Alla base dello strato limite turbolento, cioè vicino al corpo, si forma uno straterello molto simile nel quale il moto è ancora laminare e si verificano forti vibrazioni di velocità ( se non sbaglio a questo punto dovrebbe innescarsi il fenomeno del buffeting).
A questo straterello si dà il nome di sottostrato laminare.
Per conoscere da quali fattori dipende lo spessore dello strato limite, bisogna ricordare che al di fuori di esso le forze d'inerzia sono predominanti rispetto a quelle viscose. Ad esempio si può dire che, quando le forze d'inerzia sono K volte le forze viscose, si è al bordo dello strato limite.

 Cloniglio :

20/2/2008 15:23
 Questo sito fa comprendere bene il fenomeno del buffeting...
http://www.flowlab.it/buffet.htm


Nei grafici si possono vedere l'effetto delle onde d'urto (che hanno forma della lettera greca lambda) nelle velocità supersoniche e le scie in blu che rappresentano lo scollamento dello strato limite dalla superficie; quel distaccamento che può procurare lo stallo d'urto.

 PaoloL :

20/2/2008 18:07
 Ciao questo non è il mio settore però....
Tutte le mattine quando vado a lavorare vedo codesto aereo infilzato se così vogliamo dire in questo negozio di abbigliamento e vedendo il tuo WIP ho pensato chissà se gli farà piacere avere una foto io te le allego poi visto mai ti possono essere utili

 PaoloL :

20/2/2008 18:10
 purtroppo il resto cioè è dentro il negozio perchè tratta anche abbigliamento militare vicino all'aeroporto di Falconara Mariitima (AN)

 PaoloL :

20/2/2008 18:12
 ha la foto

 PaoloL :

20/2/2008 18:14
 dimenticavo la Matricola è MM 6821 spero che ti possa essere utile ciao da PaoloL

 PaoloL :

20/2/2008 19:39
 vi dispiace se vi chiedo una cosa tanto l'argomento è il velivolo in questione MM 6821 dove era stanziato voi lo sapete?

 spillone :

20/2/2008 21:01
 Ritornando al discorso scarico, le "ciglia" sono, se non ho contato male, 25 per il J79 GE11 che equipaggiava i G e 16 per il J79 GE19 degli S, ASA etc In piú erano anche piú lunghe di una ventina di cm.
Potresti usare il set Aires 2009 per il Phantom, sono due scarichi completi per le versioni E/J.


Massimo

 F-104 ASA-M :

20/2/2008 23:17
 Prima di tutto non è detto che sia la coda di quell’aereo. Mi spiego. Il 6821 e stato venduto a Bentivoglio dall’ AMI (lo sfascio miliare che è a Roma) e può capitare che si acquisti una fusoliera abbinata alla coda di un'altra MM. Il rivenditore non è un restauratore quindi ti consegna una fusoliera e una coda "random".
Un esempio di questo collage l’esemplare che si può vedere ad Avola (SR) in un piazzale di un rivenditore di auto!

Ammettendo che sia tutto originale eccoti un po’ di informazioni.
Si tratta di un CB "SPU" ( cioè predisposto per accogliere un sistema interno di messa in moto) che pare essere stato molto affezionato al 102° gruppo. Secondo i miei dati ha orbitato in questo gruppo per gran parte della sua vita operativa.
Probabilmente però, ma i dati sono da confermare, il primo assegnatario è stato il 156° Gr.
Trasformato in ASA il 17.2.87.
Dichiarato FUR (Fuori Uso Riparabile) il 22.12.1995 e venduto a Bentivoglio.

 PaoloL :

21/2/2008 07:32
 Ti ringrazio dell'informazione e scusa ma il messaggio lo hai ripetuto 5 volte che ti è successo

 Cloniglio :

21/2/2008 12:25
 Grazie ragazzi per le informazioni....
avevo pensato di adattare gli scarichi del Phantom E/J dell'AIRES ma non ero sicuro potessero andar bene. ;-)

 rudyf-104 :

21/2/2008 13:20
 Quote:

PaoloL ha scritto:
Ti ringrazio dell'informazione e scusa ma il messaggio lo hai ripetuto 5 volte che ti è successo


Devi scusarlo.
quando si parla del 104 non capisce piú niente e gli viene il delirio tremens. :lol: :lol: :lol: :lol:

Ciao,
Rodolfo.

 Cloniglio :

21/2/2008 17:13
 Ho ricevuto questa foto da Massimo Gallo. Qui si vede bene lo scarico del 104 (dovrebbe essere unTF)

Come mai rispetto all'S matricola MM 6776 in foto nella pagina precedente questo qui sopra è diverso?
Gli "S" in genere poteveno montare due tipi di motore? Come si può vedere gli scarichi sono diversi...

 F-104 ASA-M :

21/2/2008 18:59
 Ehm.. i 5 messaggi sono dovuti a qualche problemino ieri sera nei collegamenti!

Quanto allo scarico gli S avevano un motore diverso e con un diverso scarico. Francamente ricostruirlo è impegnativo, non ha nulla a che vedere con quello della scatola Hase. Temo anche che quello Aires per i F-4 J siano un pochino piccolo in diametro.

L'unica via praticabile credo sia adattare il pezzo della scatola con i petali interni del by pass e allungare quelli esterni. Il tuo lavoro fatto fino a qui credo sia già un buon compromesso.

 spillone :

22/2/2008 13:26
 Io ho preso l'Aires ed è perfetto, se poi si confrontano le foto di uno scarico dell'S e di F-4E si vede che sono uguali.

Massimo

 Cloniglio :

22/2/2008 13:45
 Ciao Spillone, devo contraddirti....ieri sera ho provato lo scarico del Phantom con quello del 104, la differenza di diametro è notevole; quello del 104 è 4mm. circa piú grande deì quello del Phantom, quindi non è una strada percorribile. Dovrò adattare al meglio quello che ho fatto al modello, se non altro è molto simile all' M.M. 6776 in foto.
Daltronde rifarlo exnovo, cioè autocostruirlo, credo sia molto difficile e ancor meno ne ho voglia.
Spero di tirar fuori un compromesso....

 spillone :

25/2/2008 13:09
 Che abbia preso una colossale cantonata?
Può darsi! Comunque poco male, li uso, gli scarichi, per il modello per cui sono nati: F-4!!!! :-D
Per il 104 vedrò di ingegnarmi, ma a questo punto sarei molto curioso di trovare dei dati dimensionali del cono di scarico.

Massimo

 Cloniglio :

10/3/2008 10:49
 Bene.....alla fine ho deciso di rivedere completamente lo scarico che avevo modificato, perchè solamente con quei piccoli pezzetti di alluminio attaccati alle estremità dei petali, sarebbe stato insufficente a farlo sembrare un motore dell' "S"; sarebbe apparso comunque lo scarico di un "G".

Questo è il risultato....



 tucano :

10/3/2008 12:58
 Ciao Clo, hai poi risolto col colore?

 Cloniglio :

10/3/2008 14:57
 Ciao Mauro,
si, ho risolto con il colore....userò un X133

 Berna :

10/3/2008 21:44
 Ciao Gianni. Ho visto che alla fine ti sei buttato sull'intera autocostruzione dello scarico, e sembra dalle foto essere venuto egreggiamente.
Continua a postare i progressi del tuo pezzo perchè almeno io sono molto interessato.
Per il momento il mio 104 in 32 è in fase di reincisione, con tutti qui rivetti mi sono già giocato una punta.
Ciao e buon proseguimento.
Fabrizio.

 Skyraider :

11/3/2008 19:35
 Ciao Giá , stavo per cheiderti dei dettagli sulla costruzione del cono di scarico, poi ho parlato con Fabrizio "Berna" che in pratica mi ha detto quello che volevo sapere avendotelo già chiesto; praticamente ti ho risparmiato la fatica di spiegare tutto per filo e per segno :-P :-P :-D :-D
Il resto del modello come procede? Sono interessato in particolar modo al cockpit ed alla colorazione, io ne ho uno da fare a breve in 48 :-)

 girolamo :

11/3/2008 20:41
 stai facendo un bel lavoro, però cerca di non fare foto dispersive.
si perde tutto il lavoro del dettaglio.
ciao

 Cloniglio :

12/3/2008 12:30
 Ciao Girolamo,

vorrei seguire il tuo consiglio, ma sono molto indeciso, fare delle foto consecutive e ti spiego perchè. Questo non serve per fare la solita polemica, ma serve a me per capire quanto questo wip possa servire. Parlare di aerodinamica non è molto piaciuto in questo wip, sono passato per la maestrina della situazione per delle situazioni pregresse che anche tu conosci, sono stato accusato di fare dei post nascosto dietro altri nomi, ho la sensazione di essere evitato come un appestato per dei post off topic dove si è parlato pacatamente di attualità e politica, sono passato per un cacciatore di patacche, ho denunciato situazioni che non sono state fatte solo contro la mia persona, ma a tutto il forum.
Ora ti chiedo.....tu al posto mio che faresti?

ciao :-) ;-)

 tucano :

12/3/2008 12:57
 X quel che mi riguarda i tuoi wip o post li seguo con molto interesse,anche se magari il soggetto non mi interessa,ma le tue tecniche sempre.X coloro che polemizzano o ti accusano....non ti curar di loro.
:-P

 Berna :

12/3/2008 21:08
 Caro Gianni, come la penso te l'ho già detto in qulla piacevole telefonata, non voglio prendere le parti di nessuno ma se una persona ha la coscienza pulita non credo che si dovrebbe preuccupare piú di tanto di quello che dico gli altri.
I tuoi post come quelli di tanti altri modellisti bravi io li seguo sempre con attenzione cercando di carpire qualche nuova tecncia, perciò mi dispiacerebbe non vedere piú i tuoi.
Continua a mandarci i progres del tuo 104.
Ciao Fabrizio.

 LucaP :

13/3/2008 22:50
 Bel lavoro complimenti, soprattutto per gli interventi 'chirurgici' sul kit... e poi è sempre piacevole gustarsi costruzioni passo-passo dello spillone, un aereo che non passerà mai di moda :-)

ciao!
Luca

 Redcode :

14/3/2008 10:35
 Quote:

starflyer ha scritto:
...ma i W.I.P dove sono?........


Non voglio dire nulla di che e tutto il post, non w.i.p., è sicuramente interessante.... ma credo che Davide abbia ragione...

 Cloniglio :

14/3/2008 11:06
 Bene redcode! se Davide ha ragione....relazionati con lui.

 Redcode :

14/3/2008 11:37
 Clony... non capisco se ti sei offeso ma se lo sei mi spiace. Scrivi molti post dove sembra sempre che tu voglia la conferma del tuo fare. Sembri quasi molto incerto e insicuro dei risultati che ottieni e che tra l'altro sono ottimi e lo sottolineo, però davvero...se ti metti in gioco non aspettarti solo plausi e flash, metti in conto anche disappunti e critiche. La mia critica nasce dal fatto che per vedere qualcosa, e ripeto: vedere del tuo è buona cosa, ho dovuto girare 14 pagine di post per vedere due flap e un post bruciatore (molto belli e benfatti) ma dopo un partenza con almeno 60-70 euro di resine e fotoincisi pensavo a qualcosa di piú. Per il resto continuerò a lodare la tua tecnica e ammirare i tuoi sforzi, anche ricercandoli in decine di paginate, ma nel silenzio dei miei pensieri. Mi prodigherò solo piú nei post di Starflyer.

A talk to you never ;-)

 Cloniglio :

14/3/2008 11:46
 Grazie....

 maxcomelli :

14/3/2008 15:03
 Quote:
non vorrei dire una castronata mai il cono di scarico della scatola Hasegawa dovrebbe essere solo per versioni G/J che montavano il J79 GE11 e non S che montava il piú potente GE19.


Interessantissimo questo wip...e allora aprofitto di voi: il TF adottava il GE11?
Sarebbe interessante postare le foto di tutti e due gli scarichi, così il confronto è piú semplice.
Ciao max

 Cloniglio :

14/3/2008 15:22
 Ciao Max,
lo scarico dell'Hasegawa, come dici tu va bene per il G/J e non per l'S, infatti ho cercato di avvicinarmi il piú possibile "rivedendolo" con i listelli in plasticard come avrai potuto vedere in foto.
Il confronto lo puoi fare vedendo il motore in funzione staccato quasi dalla fusoliera di un TF in foto qui sopra e dall'S MM7667.

 maxcomelli :

14/3/2008 15:37
 Grazie Cloniglio...ho visto la foto del TF solo dopo aver postato.
Mi raccomando...non lasciarci con l'acquolina, facci vedere questo wip :-D
Ciao max

 Berna :

18/3/2008 18:04
 Ciao Gianni. Non ci credo che non sei andato avanti con i lavori, facci vedere le novitá . Hai visto in che progetto mi sono andato ad imbarcare ?
Ciao aspettiamo di vedere i progressi sil tuo 104.
Ciao Fabrizio.

 Cloniglio :

21/3/2008 12:48
 Fabrizio,

purtroppo non sono andato molto avanti con i lavori e questa è la conferma...


Questo è lo scarico verniciato l'altra sera...
ho usato il burnt metal della M.M. come base sfumato con il trasparente blu dell'Alclad, annetito con il metal code gun metal dell'Humbrol e maculato ai fianchi dei petali con il pale burnt metal dell'Alclad...



 Robyjet :

21/3/2008 12:51
 ehhh lo so io perchè vai avanti troppo lento con il modello : smetti di guardare i dvd !!! :-P
Quando ci vediamo mi devi spiegare per bene come hai verniciato quello scarico : troppo bello !!

 tucano :

21/3/2008 13:21
 Beh,visto che è un hobby,non c'è fretta e non è un lavoro!E se andando piano si ottengono quei risultati(cono scarico),inizio a pensare che allora vado troppo in fretta.Clo......sempre spettacolo!!!!

 Berna :

21/3/2008 18:13
 Ciao Gianni, anche se è poco è sempre un piacere vedere come lavori. Il mio di 104 per il momento è fermo alle reincisioni, adesso mi sono imbarcato in un lavoro non indifferente, vattelo a vedere il titolo è HH60-J Jayhawk, se hai dei consigli in proposito sarò ben lieto di ascoltarli.
Buona Pasqua, ciao Fabrizio.

 syerra :

21/3/2008 19:26
 Ciao Gianni son Gianni. Bellissomo il lavorone allo scarico davvero!!!! perchè non fai uno stampo in silicone?! potrei approfittare e chiderti una copia per mio 2° il spillonone in 32!!!!! :-D e si ne approfitto scusami!

 Cloniglio :

25/3/2008 11:03
 Ciao Roberto,
quei dvd sono uno spettacolo :-o :-o :-o mi hai fatto un regalone!

Per Gianni (Syerra), ho pensato solo dopo che avrei potuto farlo in maniera da riprodurlo in resina...infatti se dovessi immergerlo nel silicone, andrebbe a finire sotto i listelli (interni) che sono leggermente sospesi, staccandoli. Dovrei farlo anche un due parti, il cono interno era ormai attaccato. Se mi capita un'altro scarico, vedo cosa posso fare.

Ciao

 syerra :

25/3/2008 11:53
 Quote:

Cloniglio ha scritto:
Ciao Roberto,
quei dvd sono uno spettacolo :-o :-o :-o mi hai fatto un regalone!

Per Gianni (Syerra), ho pensato solo dopo che avrei potuto farlo in maniera da riprodurlo in resina...infatti se dovessi immergerlo nel silicone, andrebbe a finire sotto i listelli (interni) che sono leggermente sospesi, staccandoli. Dovrei farlo anche un due parti, il cono interno era ormai attaccato. Se mi capita un'altro scarico, vedo cosa posso fare.

Ciao












Beh peccato davvero!!!! mica un siluro di quelle dimensioni si fà tutti i giorni!!!! Va beh.... :roll: :roll: :evil: :evil:

 pawn :

28/3/2008 19:29
 Ciao
scusate ma ne approfitto di questo spazio, per chiedervi dei consigli per il mio F-104 in 1/48.
Quello che voglio realizzare è S colorazione tiger meet.
Ho già la scatola Hase, quali aftermarket mi consigliate?
Ciao
Fabrizio

 MG42 :

29/3/2008 12:06
 Quote:

pawn ha scritto:
Ciao
scusate ma ne approfitto di questo spazio, per chiedervi dei consigli per il mio F-104 in 1/48.
Quello che voglio realizzare è S colorazione tiger meet.
Ho già la scatola Hase, quali aftermarket mi consigliate?
Ciao
Fabrizio



Ciao Pawn

ti consiglio,oltre la domanda in questo post,di aprirne anche uno tuo personale.

ciao
enrico

 GIULPRO :

22/10/2013 19:03
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Buonasera a tutti!
Mi sono appena iscritto M+
Ho letto con molto interesse quasi tutto (la parte "scientifica" la riservo per quando avro' un po' piu' di tempo)
Non metto mano a un modello da 31 anni ma mi piacerebbe molto ricominciare.
Da ragazzino ero superscarsissimo ma molto appassionato.
Ho fatto dei paciughi abominevoli finiti regolarmente nel secchio ma ero piccolo e spensierato.
Mi sono divertito e tanto basta.
F-104
Mi sono comprato due kittoni in 32 di Hase e 40 chili di cazzabubbole per arredarli
Vorrei farne uno mimetico del 53* anni '80 coi numerazzi da guerra fredda e il tigrottone dell'88
Parlavate dello scarico
Giustamente l'S che ha il motore -19 ha lo scarico molto diverso dal G che ha l'-11
Molti meno "petali" e niente coroncina
Io, che sono furbissimo, corro a comprarmi i motori del Pantom (senza h) E che ha se non erro il -17, molto simile, della Aires
Butto tutto in una scatola e poi leggo da qualche parte che son troppo stretti.
"esco" coda e scarichi, provo a secco brutalmente, porca vacca e' vero!!!!!!
A squola (con la q) mi hanno insegnato che ogni millimetro di diametro in piu' che voglio ne devo aggiungere 3,14 di circonferenza
Siccome di millimetri ne mancano dai 2 ai 3 ce ne vogliono dai 6 ai 9 di circonferenza in piu'
Vi sembra un'idea malsana tagliare per la lunga lo scarico,  dilatarlo con phon o acqua calda e realizzare un petalo in piu' in plasticard da mettere "a ore 12" imboscato sotto la poppa
Licenza poetica che fara' inorridire i puristi totali ma che mi sembra un buon compromesso per non vedere uno scarico piccolo o non corretto nelle forme buttando qesti che sono bellerrimi e gia' pagati?
Spero che lo scambio di informazioni sullo spillone riparta
Buona serata a tutti
Giuliano

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 starflyer :

25/10/2013 19:27
   

La tua idea non è male, credo che qualcuno abbia già affrontato la cosa nello stesso modo, puoi procedere.....
;-)


 LucaP :

25/11/2013 22:57
 ma una foto del modello finito non si potrebbe avere? :-( mi sarebbe piaciuto
ciao

 Utente2662 :

26/11/2013 13:36
 purtroppo Cloniglio ha abbandonato questo forum per polemiche interne con altri utenti, quindi il wip finisce qui, credo che dal punto di vista modellistico sia stata una grave perdita per tutti. Mi sono poi riletto tutto il 3d...ed un ripassino sugi umori del tempo ha fatto bene.

Bob :-)

 hook :

26/11/2013 16:32
 

Cambiano le stagioni ,
a volte cambia anche il clima,
altre volte qualcuno potrebbe pure ripensarci  :-) :-) 

Ermes ;-)

 LucaP :

26/11/2013 17:23
 convintelo a ritornare allora che è sempre bello vedere modelli di F-104 ciao

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