Forum : W.I.P. Aerei ed elicotteri

Soggetto : Saab J 35OE Draken Ostarrichi 1/48

 Paolomaglio :

28/4/2018 07:14
  Va bene, seguo il consiglio di Franz 11 e mi metto a fare qualcosa a me più familiare, un Draken! Ne ho montati una trentina ma mi sono reso socnto che non vi ho mai presentato un WIP su queste pagine ed eccomi qui. Prima un poco di storia. Alla metà degli ani ottanta la difesa aerea dell'Austria era affidata a 30 addestratori Saab 105OE, questi, sebbene dodati di motori piùà potenti della versione svedese, non possedevano certo prestazioni da caccia, anzi, dovendo montare i cannoni Aden in due enormi gondole subalari, avevano prestazioni di salita e velocità del tutto insufficienti per il ruolo. Il ministro della difesa di allora indisse quindi una gara internazionale per coprire le necessità della difesa aerea. Voleva un aereo usato, da spendere poco, uno stop gap per soli 10 anni nella speranza di reperire fondi per una caccia più moderno negli anni a venire, le cose andarano in modo molto diverso... Il contendente più accreditato dalla stampa specializzata era il BAe (già English Electric) Lightning che la RAF stava dismettendo dalla base di Bimbrook, invece del tutto a sorpresa, fu selezionato il Saab J 35D Draken (aquilone in svedese, non Drago). I motivi dela scelta erano diversi, innanzi tutto una maggiore autonomia e economicità d'uso, trattandosi di un mono-motore, poi i buoni rapporti con la SAAB e, infine, il fatto che l'aviazione svedese si era impegnata a mantenere in servisio per 10 anni 3 Squadroni di J 35J più un reparto di conversione operativa con biposto Sk 35C. Se avesse scelto il Lightning, l'Austria di sarebbe trovata unica operatrice mondiale della macchina con tutte le problematiche relative al reperimento di parti di rispetto. Poco dopo l'annuncio dell'acquisto di 24 J 35D d aparte dell'Austria un fotografo si recò in un deposito di aerei dismessi e applicò false decals austriache solo al lato sinistro della fusoliera anteriore per scattare questa famosa foto che fu ripresa da tutte le riviste specializzate, inclusa la nostra JP4. Era chiaramente un falso! Ci sarebbero voluti ancora 3 anni per la consegna delle macchine, queste andavano infatti ricondizionate, dotate di strumenti in nodi (la Svezia usa da semre il sistema metrico decimale, come ia Russia) e di nuovi canopy bombati a rimpiazzare quelli piatti caratteristici delle prime versioni del Draken.

 Paolomaglio :

28/4/2018 08:14
 I piloti furono inviati in Svezia per diventare cavalieri dell'ordine del Draken, un club molto esclusivo ed elitario che snobba tutte le altre categorie di piloti :-D
Nel 1988 cominciarono le consegne in Austria dove i Draken andarono ad equipaggiare due Staffel del reparto di sorveglianza aerea.
Il J 35D era una specie di macchina sportiva con prestazioni di salita e volocità mostruose (pragonabili solo lal'F-104) e un armamento che il trattato di pace sottoscritto alla fine della Seconda guerra mondiale limitava ai soli cannoi, fortunatamente il D manteneva due cannoni Aden da 30mm, più che sufficienti per scortare liners dirottati o in avaria ma anacronistici per un eventuale scontro con caccia avversari.



Nei primi anni novanta la Yugoslavia è in fermento e nel 1991 si registrano numerosi sconfinamenti di MiG-21 yugoslavi in Austria, impiegati per cercare di sedare la rivolta in Slovenia, il Parlamento austriaco decide unilateralmente di ritenere decadute le clausole del trattato di pace che vietano al paese di impeigare missili guidati, ordina quindi alla Svezia piloni e missili Sidewinder AIM-9P per i Draken e alla Francia missili antiaerei Mistral.



Nel frattempo la Danimarca ha cominciato la dismissione dei suoi gruppi di Draken da bombardamento e l'Austria ne approfitta per acquistare lanciatori di Chaff e Radar Warning Reciver di seconda mano, per facilitare l'installazione di questi sistemi sul J 35OE, l'intero cono di coda viene prelevato dagli F-35 danesi, viene rimosso l'inutile gancio di arresto e applicato ai J 35OE che ricevono i cablaggi necessari e l'antenna RWR in cima alla deriva. Ora dotato di due missili Sidewinder e sistemi difensivi il Draken austriaco viene denominato Mk.II. La scatola Hasegawa in 72 permette la cotruzione solo del Mk.I senza tutti questi sistemi mentre la scatola in 48 è predisposta per l'MK.II e non ha i pezzi per la prima versione. Più o meno in questo periodo ci fu anche una modifica araldica con gli stemmi dei due Staffel che cominciano ad essere dipinti sulle derive e grossi numeri individuali arancione fluorescente compaiono sopra alle ali come avveniva per gli esemplari svedesi.

 Paolomaglio :

28/4/2018 08:36
 Veniamo quindi a parlare dello special color che sarà l'oggetto di questo WIP: OSTARRICHI, letteralmente il reame dell'Est.
Un documento dell'anno domini 996 indica per la prima volta il nome di Ostarrichi e ad esso si fà risalire la nasciata della nazione austriaca.
Nel 1996 si sarebbero celebrati i 1000 anni e un maggiore pilota ne approfitta per disegnare uno special color che riportasse la scritta nella grafia originale dell'anno 996 D.C. e i colori della bandiera austriaca.



Il maggiore ottine l'autorizzazione a procedere alla realizzazione dello Special Color a patto che il lavoro venga effettuato fuori dagli orari di servizio. Questo fatto diventerà particolarmente importante quando il Maggiore decide di far causa alla Revell che, per prima, produsse un modellino in scala 1/72 con queste insegne, Il tribunale infatti riconobbe il copyright del maggiore sul disegno esclusivo in quanto non realizzato durante il suo servizio militare ma nel suo tempo libero, la Revell fu quindi condannata a pagare un risarcimento al Maggiore.



Peraltro il modello Revell in 72 era il solito stampo Hasegwa senza i pezzi specifici per fare un Mk.II come il nostro Ostarrichi.
Negli anni successivi questo Special COlor divenne la star principale in numerose manifestazioni, sia in Autria che nel resto di Europa e ben presto cominciaro ad apparire segni di usura nelle parti più espsote al vento come deriva, bordo d'attacco delle ali e montanti del canopy, da notare che, stranamente, questo Special aveva una finitura opaca, più prona ad accumulare anche sporciazia.



Nel 1998 venivano a scadere i dieci anni di servizo previsti dal contratto con la Saab ma l'Austria non è ancora in grado di dotarsi di un nuvo caccia mentre la Svezia comincia a radiare i Draken dallo Stormo F10 e a smantellare il reparto di conversione operativa mettendo i bisposto furoi servizio. L'addestramento per gli austriaci diventa sempre più difficile mentre, dall'altra parte, la disponibilità di parti di ricambio non dà problemi.

 Paolomaglio :

28/4/2018 08:48
 Il Draken, e lo stesso Special Ostarrichi, resteranno in servizio in Austria addirittura sino al 2005! Un sostituto ancora non è stato scelto ma le macchine, costruite nei primi anni sessanta, non ce la fanno proprio più, la SAAB ne ritira una ventina di cui riesce a riciclare l'80% del peso. i rimenenti esemplari sono amorosamente custoditi in un museo, ivi incluso il nostro Ostarrichi in compagnia del Black Knight



Per ricoprire il ruolo che fu del Draken viene scelta una versione basica dell'Eurofighter Typhoon con 11 esemplari Ex Luftwaffe e sette italiani, privi di sensore PIRATE, di ECM, di missili a lungo raggio e, all'inizio, anche perivi di serbatoi supplementari! Ma prima dell'arrivo del Tifone i cavalieri devono convertirsi sul Northrop F-5E Tiger II, una dozzina di questi caccia vengono infatti affittati dalla Svizzera in attesa delle consegne dell'Eurofighter.

 G55 :

28/4/2018 13:22
 Lettura molto interessante !
Grazie...

 matte :

28/4/2018 17:04
  Eh sì, grazie mille per il bel racconto, aneddoti inclusi . Però non ho capito, farai il 72 con modifiche o il 48 quasi da scatola?

 Paolomaglio :

29/4/2018 06:28
 Un ringraziamento a Pietro e Paolo per l'interesse mostrato, il 72 lavoi su diversi Draken di Hasegawa ma parlimo di oltre 20 anni fà, quando sono usciti quelli in 48, il mio sogno, ho venduto tutto qualnto mi era rimasto nella scala piccola e ricominciato la collezione in 48, vi presenterò quindi il WIP del modello più grande.
Come prima cosa ho aggiunto il cockpit AIRES dedicato alla versione austiaca J 35OE.



gli interni di questi velivoli erano in grigio chiaro, una piccola concessione alla modernità rispetto al verde scuro dominante in tutte le altre versioni. Il sedile invece rimane con la struttura in metallo nudo e il poggiatesta in pelle dal caratteristico colore verde-bluastro.



le fotoincisioni sono state attaccate al film i acetato con un filo di colla cianocrilica, poi ho colato la Future attraverso i fori degli strumenti per ottenere un serraggio più solido e meno sensibile alle rotture.

 Paolomaglio :

29/4/2018 06:33
 

ad asciugatura avvenuta ho potuto incollare il pannello strumenti e la sua copertura al cockpit mentre sotto ho aggiunto la pedaliera in fotoincisione



in questa fase preferisco omettere le cinture di sicurezza perchè salterebero vi adurante la lunga lavorazione.

 Paolomaglio :

29/4/2018 06:44
 

fino qui sembrava facile, vero? ora cominciano le difficoltà: per inserire il cockpit AIRES occorre modificare la parte superiore della fusoliera segando via sia un semi-cerchio nella parte posteriore al sedile sia tutta la zona della copertura del panello strumenti, il tutto facendo attenzione a lasciare un bordino tutto intorno alla vasca per poter incollare il parabrezza!



altro problema riguarda gli elevoni che Hasegawa ha stampato solidali alla fusoliera. Purtroppo appena spegne il motore il Draken perde pressione idraulica e gli elevoni calano subito, Nei musei li troviamo spesso alzati ma sono tenuti su da blocchetti di legno al solo fine di evitare spigoli pericolosi per i visitatori.



Si potrebbero tagliare via a pezzi, e sarebbe molto più facile e veloce, però i rimpiazzi che vende la Maestro Model, sono in resina molto grezza che richiede ore di lisciatura e stuccatura, personalmente preferisco ritagliare con estrema cura ipezzi in plastica e riutilizzare quelli. Essendo molto più leggeri dei pezzi in resina piena sono anche più facili da incollare. ;-)

 Paolomaglio :

29/4/2018 06:49
 

questo è il cono di coda, come vedete è dotato ai lati di due lanciatori di chaff mentre al centro è presente il vano per il gancio di arresto in uso solo ai danesi (perchè avevano un peso massimo più elevato di tutte le altre versioni) qui occorre solo coprire il foro destinato a ricevere il gancio d'arresto in quanto gli austiaci lo eliminarono per risparmiare peso inutile.

 matte :

29/4/2018 23:53
 Ottimo inizio 

 Paolomaglio :

30/4/2018 06:30
 Grazie Paolo, posto qualche altro suggerimento per il montaggio:



sulla parte alta del cono di coda è bene sfondare la paratia e assottigliarla il più possibile nel suo bordo superiore, infatti, quando andremo ad incollare la deriva, dovranno essere visibili due piccole pre d'aria a mezza luna ai lati.



sul lato della fusoliera, dove abbiamo tagliato gli elevoni, rimangono dei fori che vanno riempiti con plastcard e lisciati in preparazione dell'apertura dei fori di alleggerimento.

 Paolomaglio :

30/4/2018 06:59
 qui si vede meglio



in questa foto ho evidenziato altri interventi da effettuare, fori da aprire in grgile di raffreddamento, stuccature e sopratutto rastrematura e re-incisione dei pezzi che circondano i cannoni Aden, questi purtroppo non sono perfettamento a filo con la fusoliera e il gap va assolutamente colmato, è il più grosso difetto di questo kit, per il resto eccellente.
8-)

 Ettore :

30/4/2018 07:29
 Grande Paolo
Pensa che come modello da fare nelle pausa avevo in mente di farne uno in 1/72 a mimetica svedese, quello con i pesci spada sulle ali........ma mi fermo un attimo e mi godo il tuo.

Ettore

 Cesko :

30/4/2018 11:11
  Questo é  davvero un aereo splendido. Bravo. Sempre bravo, Paolo. Ciao

 Alle :

30/4/2018 17:38
  Già è un aereo bello di suo, poi con quella livrea...

 robraveheart :

1/5/2018 11:34
 Ciao Paolo!!! Come sempre ottimo inizio e " a manetta!!!! " ;-) ;-) ;-) ;-)

 Paolomaglio :

2/5/2018 06:39
 Un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno lasciato un comento.
Per risolvere il problema di allineamento delle sezioni che contengono i cannoni Aden e delle prese d'aria, piuttosto che carteggiare per giorni e dover reincidere tutto, consiglio di delimitare le parti con nastro adesivo, poi spruzzarle col Sufacer creando uno strato sufficiente a colmare il gap con le pannellature vicine.

 Paolomaglio :

2/5/2018 08:03
 

dopo aver dato il Tamiya Primer BIANCO sulle aree più basse, ho rimosso il nastro adesivo e steso su tutte le superfici una tinta bianc apiù fine composta da una miscela di Tamiya X-2 e MRP Bianco neve al 50%. Il bianco MRP aiuta ad ottenere un effetto coprente senza creare spessori ente il bianco Tamiya mi dà sia il lucido che la capacità tensioattiva di formare una superficie molto liscia.



il problema successivo consiste nella necessità di trovare il giusto punto di rosso, questo colore, almeno negli ultimi anni, appariva molto scuro.



la miscela, che mi pare funzioni, consiste nello scurire il rosso Gunze H4 con una goccia, ma che sia una goccia, di Royal Blue di Tamiya. Poi, sempre per aumentare il potere coprente, ho aggiunto un poco di rosso MRP.



il colore ottenuto, ad una prima passata, mi pare promettente, vo cosa ne pensate?

 mardin :

3/5/2018 22:36
 bellissimo soggetto e bellissima realizzazione...non vedo l'ora di vedere il risultato finale

 Paolomaglio :

5/5/2018 06:16
 Grazie Mardin.
Non ero soddisfatto della prima prova colore ed ho sverniciato il muso per ridare il bianco.
Poi comincia il difficile. MASCHERARE!
Sappiamo tutti che rosso e bianco sono colori difficili di per sè, metterli uno sull'altro senza sbavare è sempre difficile, inoltre la fascia bainca deve sembrare parallela cosa non proprio semplice visto che la fusoliera ha numerose rotondità da superare...



ho usato il nastro 3M blu per i bordi della banda bianca perchè è più rigido e spesso del kabuki e meglio si presta a creare linee lunghe e diritte, pressandolo poi si curva e adatta bene alle zone tondeggianti. Per capire quali zone mascherare mi sono affidato alla painting guide di Hasegawa con la speranza che il disegnatore sia stato accurato nel riprodutte tutte le pannellature del kit



questi sono i colori usati per ottenere il rosso scuro:


Il Gunze va al 90%, il blu 0,5%, il resto MRP.

 Franz11 :

5/5/2018 08:35
 Bel lavoro e buon divertimento di aerografo questo fine settimana.
Solo perché conosco la tua voglia di precisione: in queste ultime foto si direbbe che c'è uno scalino sulla presa d'aria. Nelle precedenti sembrava perfetto. Pannellatura troppo profonda?

 Paolomaglio :

5/5/2018 08:44
 no, hai ragione, un piccolo scalino è rimasto e lo sbaffo di vernice rossa lo ha messo in evidenza, speriamo si noterà meno quando sarà tutto rosso! ;-)

 Cesko :

5/5/2018 10:04
 A quel brutto scalino potresti provare a dargli una compensazione con milliput bianco tirato ad acqua ?
Ciao

 maurozn :

5/5/2018 14:38
  Ciao Paolo, ma ho capito bene?
 Hai miscelato quei 3 colori assieme? 

 Paolomaglio :

5/5/2018 14:53
 Sì maurozon, lo ripeto da anni, usando il diluente Tamiya Laquer Thinner tappo giallo puoi mischiare senza problemi Gunze, Tamiya, Mr Color e Mr. Paint senza alcun problema, anzi, migliorano pure!!!
Da non provare col diluente acriclico....

 matte :

5/5/2018 15:31
  Attendiamo la verniciatura, allora, buon lavoro 

 Paolomaglio :

6/5/2018 07:22
 

eccomi, rosso steso a velature leggere, prima da un lato, poi, dopo una mezz'ora l'ho girato come una bistecca e arrossato l'altro lato :-P



in alcuni punti non è proprio omogeneo come tinata, vedrò di ripassarlo un poco dopo averlo lucidato con il Tamiya Compound super FINE.

 Paolomaglio :

6/5/2018 07:27
 

tolte le maschere sono saltati fuori degli sbaffi di rosso: vedevo che il nastro 3M non teneva bene all'inizio di ogni curva e ho provato a tenerlo in posizione con la punta delle pinzette, evidentemente non è servito a molto :-x



poco male, ora liscio le zone incriinate, riaschero, questa volta col kabuki, e rispruzzo il bianco, ci vediamo a fine mattinata 8-)

 Paolomaglio :

7/5/2018 06:18
 

la fase di mascheratura non è ancora finita, se si escludono i danesi, tutti i Draken hanno una striscia lasciata in metallo nudo sul bordo d'attacco delle ali (e, di solito, sulla deriva) il motivo è puramente pratico: in quelle zone l'attrito dell'aria rovinerebbe inesorabilmente la vernice quindi meglio non metterla proprio! Bisogna fare attenzione nel delimitare la striscia metallica perchè non segue la pannellatura ma ha uno spessore costante che va dalla fine della luce di posizione alla pannellatura più sottile sulla tip alare. Molti bei modelli di Draken sono rovinati dal fatto che questa striscia è fatta più larga seguendo la pannellatura! :-x



per poter realizzare la striscia sotto alle ali è indispensabile non aver incollato i 6 strakes ivi presenti!!! Cercate di ricordarlo. ;-) Se per la striscia ho usato il Mr. Color Superfine Silver, per colorare i pozzetti dei carrelli e la sede della turbina ausiliari aho preferito usare il CROMO della Model Master. Ho un vecchissimo barattolo quasi secco che pare inservibile. Tuttavia imbevento il pennello nel Tamiya Airbrush Cleaner (tappo fuxia!) si riesce a riesumare questo colore che si stende senza lascaire segni del pennello in una tinta molto fine e realistica ma non più lucente come il cromo.



purtroppo nel riuovere il nastro si è scrostato un poco di rosso sull'ala destra! :-x Perchè? non o so, non ha senso, a volte basta un poco di unto o sodore delle dita ma modellare coi guanti non sarebbe più divertente, rimedierò....

 Paolomaglio :

7/5/2018 06:26
 

tra una spruzzata e l'altra, mentre aspetto che la verncie asciughi mi dedico al montaggio delle parti minute che sono anche numerose. In particolare i carrelli di tutti gli arei SAAB sono di una complessità assurda, evidentemente non era il loro forte progettare i carrelli! Nel caso di questo modello sto sostituendo gli assurdi compassi degli ammortizzatori forniti da Hasegawa con quelli in fotoincisione della Eduard, spero si riesca a vedere qualcosa in foto



in alto a sinistra potete vedere i due ruotini pieni che stavano sotto la coda di tutti i modelli con post-bruciatore lungo (quindi esclusi gli A e gli Sk35), queste ruote fungevano da repingente evitando che il pilota sfasciasse il cono di coda ad ogni atterraggio. Il Draken infatti in atterraggio era costretto a tenere un alto angolo d'attacco per frenare mantenendo portanza cosa che gli faceva toccare il suolo su 4 punti in contemporanea col carello anteriore tutto esteso. Subito dopo l'ammortizzatore dei due ruotini di coda spingeva il Draken ad abbassare il muso e la gravità faceva il resto portando il peso in avanti. Questi due minuscoli ruotini è meglio verniciarli da incollati al loro carello perchè non c'è modo di maneggiarli diversamente.

 Paolomaglio :

7/5/2018 06:39
 

Altra caratteristica del Draken che vorrei sottolineare sta nella forcella anteriore in metallo presso-fuso dla colore vagamente dorato, solo la forcella ha quata tinta particolare, il resto è in tinte metalliche o verde scuro.



Ho seguito con precisione le istruzioni della painting guide ma la la linea di demarcazione dei serbatoi ausiliari è proprio posizionata male! Anche qui dovrò correggere. Pazienza, finchè non li provavo a secco non c'era modo di verificare ove dipingere il rosso....
I serbatoi peraltro vanno messi, solo nei voli-officina il Draken volava senza e si tratta dei pezzi peggio riusciti di tutto il kit!! Secondo me sono un po' magri in sezione e le due parti combaciano malissimo. Per cercare di rimediare ho stuccato la linea di giuzione, carteggiato, re-inciso pesantemente le pannellature, riscavato tutti i rivetti, poi ho dato 3 mani pesanti di Tamiya White Primer per cercare di ingrassarli un poco, in fine ho sostituito le alette troppo spesse con quelle fotoincise.

 Paolomaglio :

7/5/2018 06:45
 

Il muso e la tip dell'ala bianca sono state vernciate col nero Vallejo diluito con la Future, la cera dà al colere maggior capacità di autolivellarsi cancellanfo i segni del pennello, inoltre ad asciugatura avvenuta, il colore sarà molto più resistente e non si pelerà sotto le dita.
Le linee bianche che vedete nelle pannellature sono i residui del Tamiya Compound FINE che eliminerò più avandi con un lavaggio in acqua tiepida.



qui un ingrandimento delle zone in cui il nastro ha asportato la vernice rossa.



il carello anteriore quasi ultimato con parafango e fotoincisioni, l'ammortizzatore, come mio solito, è realizzato con una striscetta di cromo adesivo di Hasegawa Tritool. ;-)

 Paolomaglio :

12/5/2018 08:06
 

ok, la fase di verniciatura direi che è terminata, h lavorato un po' come un ebanisha: veli sottili di vernice, liscatura con straccio morbido, Compound Tamiya Finish, nuova passata del panno e nuova vernciatura.
La linea di demarcazione dei colori sui serbatoi ora va molto meglio ma uno dei due necessita di u rosso più scuro, provvederò.



trattandosi di uno Special Color, sebbene opaco, ho scelto di andarci piano con i'evidenziatura dei pannelli, ho scelto di usare il nuovo Tamiya Panel Accent Light Gray, noto che in foto non si vede nulla! Bene! Più o meno l'effetto che volevo, la linea c'è ma non è eccessiva. Proverò tecniche fotografiche diverse, con tempi più brevi, per farvele vedere.



ora spero di riuscire a mettere qualche decals prima della partenza per il longo viaggio a Forli :-D

 Alle :

12/5/2018 22:42
  Bello! Mi piace un sacco.

 matte :

13/5/2018 00:40
 Eh si, sta venendo molto bene..... 

 Paolomaglio :

13/5/2018 06:40
 Grazie a tutti per i commenti. Ieri, al ritorno da Forlì, ho rivissuto l'esame di 3 elementare quando rischiai la bocciauta per non saper leggere il gotico! E pensare che il mio nonno scirveva così!!!
Sulle decals posso solo dire bene, sono stampate da Cartograf, perfette in stampa e finezza, hanno dovuto resistere a stapazzi pesanti perchè sistemarle a dovere non è proprio facile!



gli spigoli delle curve di fusoliera sono un grosso problema anche per le decal così come lo erano state per il nastro adesivo



la scritta ostarrichi viene fornita intera ma ovviaente conviene tagliarla perchè è impossibile da gestire essendo enorme e dovendo andare su una superficie estremamente discontinua. Da notare il colore rosso delle insegne austriache che spicca sullo scuro dell'ala proprio come sul vero.
A propoisito dell'insegna austriaca: un triangolo isoscele all'interno di un cerchio, in teoria gli spicchi rossi dovrebbero essere identici, a mio avviso tuttavia quello superiore è leggermente più piccolo degli altri, consiglio quinidi di posizionarle rispettando "l'alto" in modo che non si notino asimmetrie.

 maurozn :

13/5/2018 09:22
  Incredibile! 

 Franz11 :

13/5/2018 11:36
 Che dire...
Non credo che siano in molti a poter arrivare a posare una decal cosi' su quell'intreccio di curve senza che si veda praticamente alcun difetto neanche con la macro. Sicuramente non io.

Ancora una volta complimenti.

 matte :

13/5/2018 23:16
 Posa delle decal ottima, bravo Paolo...... 

 Paolomaglio :

14/5/2018 06:38
 

non ho finito il modello ma ieri almeno ho finito la posa delle decals, per chi non sapesse cosa sono queste strisce: si tratta di indicatori per l'allineamento dei lanciatori per razzi non guidati da 70mm. Quando l'Austria acquistà i Draken questi razzi erano oramai caduti in disuso anche in Svezia e di certo l'Austria non aveva nessuna intenzione di acuistarli ma gli svedisi sono così, quadrati, se compri il mio aereo ci etti gli stencils che dico io, anche se a te non servono, anche sullo Special Color! :-D



come vedete non ho neppure montato gli stakes sotto le ali, i relativi fori vanno puliti della vernice perchè sono appena di misura e si rischia ri rompere i generatori di vortice nel tentativo di inserirli, per maneggiarli torna utile la pinzetta in bamboo che non graffia la vernice...

 Paolomaglio :

14/5/2018 06:41
 

in serata ho voluto dare una mano di lucido Tamiya per stabilizzare le decals, prima di aggiungere i carrelli stenderò anche l'opaco finale per non rovinare le luci di atterraggio e gli ammortizzatori cromati.



 pante11 :

14/5/2018 17:48
  Paolo....non so se invidiarti....o...odiarti 

I tuoi modelli sono sempre notevoli...

Passi da un soggettto ad un altro con una sicurezza incredibile e il risultato è SEMPRE garantito!

ciao

Fredi

 Paolomaglio :

15/5/2018 06:45
 Fredi, lo sai che ti voglio bene, non c'è bisogno di violini :-D :-D :-D



nel frattempo ultimi dettagli ai carrelli



 Paolomaglio :

18/5/2018 06:02
 

siamo ai ritocchi finali, mancano cinture di sicurezza, il Pitot da decorare e qualche ritocchino alla pittura, ma domattina si finisce!





 gizpo :

18/5/2018 09:29
 Bello !

Quello che ti invidio (bonariamente) è la velocità di esecuzione....Per fare un modello con12 pezzi ci metto dei mesi....e non viene certo cosí.....hahahaha

 grimdall :

18/5/2018 12:16
 Non avevo visto questo post.... mi stavo perdendo un capolavoro... per quanto non aeroplanaro (se non di straforo....) il Draken è un aereo che ho sempre ammirato, lo considero uno dei più belli mai prodotti... e con questa livrea è un puro spettacolo... modellismo da virtuosi direi... a livelli altissimi, complimentoni!!!!!

 enrico63 :

18/5/2018 18:00
 Paolo, io seguo gran poco gli aerei ma di solito quando vedo un tuo lavoro almeno un'occhiata la butto........
Alcuni soggetti mi piacciono più di altri. Questo è uno nella sezione " più ".
Gran bel soggetto con la consueta maestria nella realizzazione!!

 ta152h :

19/5/2018 20:53
  Ciao Paolo leggo solo ora questo wip e non posso,come al solito,che farti i complimenti
Per il lavoro bellissimo che hai fatto

Ciao Luca

 GP1964FG :

20/5/2018 13:00
  Semplicemente stupendo... e complimenti anche per il bellissimo WIP che hai realizzato.
Ho seguito il lavoro in silenzio, cercando di imparare qualcosa...

Ciao
Gianfranco

 Paolomaglio :

21/5/2018 06:31
 Vi ringrazio tutti quanti e quasta volta, inaspettatamente, siete stati davvero in tanti ad apprezzare questa mia piccola fatica, grazie davvero.



Ho inserito solo ora il tubo di scarico che in questo modello si puà assemblare e verniciare a parte e poi si incastra con un click.



Vice-vertsa ho avuto molti problemi nella decorazione del tubo di Pitot! Di solito lo vernicio di nero a spruzzo, poi taglio le decals fornite in modo da avere una sorta di lungo triangolo con il vertice tronco e poi le applico col Mirco SOL. Purtroppo ho finito il Micro SOL mentre applicavo la scritta Ostarrici!
Pensavo nn fosse un grande problema perchè ho diverse confezioni dell'ammorbidente Mr. COlor.... Bhe, mi sbagliavo, anche dato a litri questo ammorbidente non ha fatto arricciare la decals e non c'è stato modo di arrotolarla intorno al Pitot. Ho anche provato a taglaire striscette gialle e arrotolare solo quele ma niente, solo il Micro SOL fà arricciare le decals! Sappiatelo!.
Alla fine, non trovando il SOL nei negozi di zona, ho vernicato il Pitot di giallo e dipinto a mano le strisce nere, ci ho perso 4 giorni fra prove e riprove! :-x

 Paolomaglio :

21/5/2018 06:39
 

sto avendo qualche difficoltà con le foto, se vado di grand'angolo l'immagine mi si curva a banana!

:-D

 Paolo11 :

21/5/2018 08:42
 Mi aggiungo anche io al coro . Veramente ben realizzato sia in termini di dettagli che di verniciatura . Molto bravo ! La cosa più impressionante resta però in numero di modelli che riesci a sfornare nell'arco di un anno senza che la qualità venga intaccata

Complimenti vivissimi

Ciao

Paolo

 combatmedic11 :

21/5/2018 08:50
  Riesci a farmi piacere anche gli special colors! 👏👏👏👏

 markino :

21/5/2018 09:22
 Lavoro impressionante e non certo facile!! Complimenti!!

E grazie per il tutorial che ne è venuto fuori!

Ciao!

Marco

 gizpo :

21/5/2018 10:19
 Bravo Paolo, oltre alla maestria dell'esecuzione riesci a documentare passo a passo tutto il processo, cosa estremamente utile per chi volesse cimentarsi nella realizzazione ed anche, ovviamente, per imparare qualche trucchetto che non fa mai male....

 matte :

21/5/2018 12:51
 È bello, è decisamente bello....... 

 Mirco :

21/5/2018 17:19
 Gran bel modello come sempre. Complimenti.
Adesso però non vorrei sembrare il solito puntiglioso rompiballe ma ho notato che la piccola presa d'aria sul fin in realtà non è bianca ma grigia ( o forse metallo non verniciato). Dovrebbe essere facile da sistemare anche a modello terminato.
Complimenti ancora.
Ciao
Mirco

 Paolomaglio :

21/5/2018 17:42
 Grazie Mirco! Ottima segnalazione, e manca anche un tubo di Pitot in cima alla deriva! Le foto servono a questo, col modello sotto certe minuzie mi sfuggono ma da una giusta distanza sono più facili da scovare... :-D

 Francesco92 :

21/5/2018 19:07
 Complimenti: è bellissimo.
Mi ricordo quando lo vidi volare (prima ed ultima volta che vidi un Draken in volo) nel 2005 a Rivolto. E' un velivolo impressionante.

Complimenti ancora!

 Lu_Be :

21/5/2018 20:44
  Davvero molto bello, complimenti!!!

 Paolomaglio :

23/5/2018 06:39
 

ecco, verniciato griglia e aggiunto Pitot in cima alla deriva, quest'ultimo mi fà strano, in effetti il pezzo che sta sopra la deriva fu recuperato dai Draken danesi dismessi perchè conteneva l'antenna RWR sul retro, il Draken austriaco però rimaneva della versione D e aveva bisogno di un secondo Pitot che fu quindi recuperato dla terminale di deriva precedente. Ora dovrò vernciarlo di grigio.



ho notato anche che devo dipingere una striscia nera alla base del parabrezza non capisco se è sigillante o altro ma c'è:



inoltre su questa versione l'indicatore d'angolo d'attacco (antenen a cono ai lati del muso) è su enrambi i lati, devo quindi aggiungerne un'altra... 8-)

 GP1964FG :

23/5/2018 12:20
  Secondo me, nemmeno gli austriaci sapevano di avere tutta 'sta roba 

Ancora, complimenti per il capolavoro che hai realizzato!

Ciao
Gianfranco

 Cesko :

23/5/2018 13:13
 Straordinario !

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