Forum : W.I.P. Aerei ed elicotteri

Soggetto : FIAT G-91 : Bentornato "Gina"!!!

 ETTOREMUTI :

10/12/2009 17:36
 Ciaoooo! Vi andrebbe di rivedere una vecchia gloria? Ecco il mio G91, primo ed ultimo amore.
Si parte dal kit ESCI in 48, quello dedicato alla PAN, in plastica blu, per la gioia degli occhi...

 

prima cosa, verifica dimensionale, e prime note dolenti. Il ragazzo è corto di 4 mm stando alle dimensioni ufficiali, nonchè ai disegni più diffusi. e qui mi tocca sllevare il prolema dei disegni presenti sulle monografie più blasonate, sui quali ho dovuto rilevare numerose incongruenze. E' un problema che richiamerò in seguito quando si entrerà nel vivo.

per cui, si va di sega, nel punto in cui si individua la mancanza.

 AndRoby :

10/12/2009 19:29
 Ciao!!
Bel soggetto davvero....ne montai uno Esci in 48 mille anni fa e non guardai nessun disegno! Puro divertimento...
Ma...e spostare questo WIP nel GIS A.M.?? ;-) :-D
Ciao!

 albe60 :

10/12/2009 19:30
 Ciao Ettore,
bella scelta, un aereo che ha fatto la storia della nostra aeronautica. Non conosco il kit ma vedo che il tuo approccio è molto serie ed accurato, quindi ne deduco che uscirà un bel lavoro.
Hai già deciso di che nazione farlo e quale livrea ??   A me è sempre piacuto tedesco (non so dirti il perchè). 
Ti seguirò con piacere ...comunque sia la tua scelta, sarà interessante.  In bocca al lupo.

 alebuio :

10/12/2009 19:31
 Complimenti per la scelta.......... e per il "coraggio" ci sarà da lavorare parecchio ,ma vedo che sei già pronto la "pugna".
Seguirò con interesse lo svolgimento dei lavori..........

P.S. ma quanti anni ha quella scatola??

salutoni
Alessandro  :-)

 nicknamenonvalido :

10/12/2009 23:22
 Bellissimo soggetto, ho lo stesso modello in magazzino che aspetta e spera (notare il marchio scale craft model of california)
Ricordo un bellissimo lavoro pubblicato in due puntate su AK mi pare. anche se penso che tu lo sappia un altro problema ben visibile è il sottodimensionamento del diametro del cono di scarico, che ben si vede dai disegni, sulla rivista faceva vedere come risolverlo in maniera egregia, tagliando e spessorando  le due semifusoliere. Peraltro mi pare di ricordare un recente post in cui si vedeva un ala del tuo ragazzo ampiamente elaborata e quindi mi sa che questo è un wip in differita e non in tempo reale. Attendo con impazienza il proseguo, che dal poco che ho visto deve essere spettacolare. 

ciao 


 ETTOREMUTI :

11/12/2009 10:15
 ehi!
vedo che siete molto attenti!
si, è un wip in differita, perchè è stato un lavoro impegnativo, a cavallo con la nascita del mio secondo figlio, e il tempo per postare in tempo reale non c'è stato.
Si, c'era su Air Kit il lavoro di Pettarin, per un Pan, ed è il miglior G91 che si sia visto ultimamente.
sulla correzione dimensionale, però, devo dire che, a mio parere, andava aggiunto, oltre all'allargamento del terminale di coda, una sezione in lunghezza, l'allungamento della gobba, e l'arretramento delle prese di rafreddamento scarico, come vedremo...
Quanto allo spostamento su Gis fate vobis, per me va bene, all'inizio pensavo di inserirlo sul Gis Nato, ma va bene dovunque.
A proposito, ovviamente sarà Italiano...

 Berna :

11/12/2009 13:23
 Scelta del soggetto direi ottima Ettore, io ho lo stesso stampo reinscatolato Italeri con il cock. sia della Small (uno dei tanti acquisti fatti dal buon Mario) e l'altro della Neomega che credo sia un tantino superiore. Seguirò con interesse il tuo wip. Volevo farti una domanda: potresti darmi i riferimenti del libro dove si vede in foto solo la deriva ? Dove l'hai preso ? Lo stavo cercando ma non sono mai riuscito a trovarlo. Ciao e buon lavoro.
Fabrizio.

 yamato01 :

11/12/2009 22:52
 bellissimo quanti ricordi

 svt67 :

12/12/2009 02:29
 si caro ettore scelta coraggiosa, sono curioso di vedere come rifarai il cono di coda.

 ETTOREMUTI :

12/12/2009 10:16
 

L'ho risolta così: ho inserito 4 cunei di plasticard al fine di allargare la sezione terminale, distribuendo su più settori la modifica al fine di evitare di ovalizzare, cioè per mantenere una sezione circolare. Un ultimo cuneo viene in seguito inserito in basso, lungo la mezzeria.... sembra un casino ma è molto semplice, basta armarsi di lima e stucco...
un po più impegnativo è stato invece spostare all'indietro le prese d'aria laterali. Non mi andava di stuccarle e ricostruirle, per cui, le ho "ritagliate " e spostate all'indietro, ritenendo che la modifica fosse necessaria alla visione globale. Anche qui, stucco e lima, e vai.....

 






scusate per le foto pessime....

 ETTOREMUTI :

12/12/2009 10:39
 x Berna: ciao, non ho capito a quale libro ti riferisci, cmq ho le solite monografie disponibili sul mercato, e qualcosa di più vecchiotto.
Colgo l'occasione per sollevare una nota: NON troverete su alcuna monografia i disegni corretti, infatti, non so per quale motivo recondito, tutti i grandi disegnatori, sono incorsi nello stesso errore, dimostrabilissimo, ovvero nella forma dei piani di coda, troppo rastremata. Ora non ne conosco il motivo, ma sarebbe stato sufficiente andare a misurare la corda dei piani in uno qualsiasi dei G91 sparsi sul territorio italiano, come ha fatto il buon Pettarin che realizzò il Pan uscito su Airkit.
Tutti i disegni riportano i piani errati, anche quelli ottimi di Caruana e di Brioschi.
Probabilmente il bug sta nella primissima configurazione del G91 (primo prototipo NC 01) che avevano superficie inferiore e ne causarono la perdita, obbligando alla riprogettazione.
Ma qui lascerei la parola ai numerosi esperti di aviazione italiana del forum, che potrebbero avere informazioni certe sul tema. Mi piacerebbe anche confrontarmi con i disegnatori, giusto per una sana e spassionata conversazione, giusto per affrontare un aspetto che comporta, nel modellismo, un approccio che va SEMPRE improntato allo studio della documentazione, che poi è uno dei piaceri indotti del nostro hobby, aldilà dei risultati.

 ETTOREMUTI :

12/12/2009 10:51
 Poi aggiungerei una nota sull'aftermarket disponibile. Io ho comprato il set SWA e il Neomega, ma ahimè, sono tutti errati. Come si vedrà ho utilizzato, di Small World, solo il vano carrello anteriore, dopo averlo dettagliato, e il muso a punta con una grossa modifica dimensionale, fondamentale per la linea generale dell'aereo.
La baia del carrello pricipale, il cockpit, il seggiolino, la palpebra, il pannello strumenti, etc, sono carini ma non sono fedeli.

Ciaooooo

 Skyraider :

12/12/2009 11:10
 Qui si preannuncia un enorme lavoro di modifica e non ti nascondo che sono curiosissimo, sia di vedere il risultato finale, sia di vedere come hai risolto il problema dell'ala che hai mostrato qualche tempo fa. :-)

 nicknamenonvalido :

12/12/2009 13:22
 Ettore, non tenerci sulle spine, facci vedere qualcosa!!!!!!!!!!!!  :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D ;-)

 svt67 :

12/12/2009 18:21
 già ..faccela vedere..gina

 Berna :

13/12/2009 16:19
 Grazie Ettore, il libro che cercavo è quello della AD Astra ma sono riuscito a trovarlo. Seguirò con interesse il tuo lavoro. Ciao e buon lavoro.
Fabrizio.

 ETTOREMUTI :

14/12/2009 13:08
 

Allora, procediamo con i lavori di adeguamento.
il condotto della presa d'aria è una di quelle cose che si notano di più, l'unico problema è far combaciare le parti autocostruite con quelle esistenti, sperando che chiuda tutto.
Ho realizzato un condotto in lamiera di alluminio, materiale di origine americana, altamente tecnologico (lattina di Coca), opportunamente curvato, e ho fresato la parte anteriore del vano carrello in resina per una migliore collocazione. Le foto (pessime), spiegano meglio il concetto:

 







operazione semplice ma fondamentale per un buon realismo. Il vero problema sarà, in seguito, una buona stuccatura, da fare in bicomponente a fusoliera chiusa.

 starflyer :

14/12/2009 13:51
 Ottimo avanzamento, vedo che prendi il lavoro con uno zelo da ammirare, sono pochi i modellisti che amano in questo modo il piccolo "gina". Ti seguo con estremo interesse, non nascondo che mi stai invogliando a ricominciarne uno dei miei.....l' ultimo finì tristemente giù dalle scale in modo disastroso.

 ETTOREMUTI :

16/12/2009 12:23
 Andiamo avanti, e scusate se posto un pò alla volta, ma lo faccio nei ritagli di tempo.
Altra modifica fondamentale alla linea generale dell'aereo, anche se mi sembra non sia mai stata considerata, è l'allungamento della gobba dorsale. Sarebbe un lavoretto semplice, ma ovviamente ho scelto una strada più complessa per avere una miglione gestione futura del lavoro. In pratica, invece di lavorare su due valve, ho attaccato l'intera capottina sulla semifusoliera destra, dopo averla tagliata e sollevata per variare l'inclinazione anteriore e la lunghezza totale, riempiendo il gap con plasticard.
Sembra un casino, ma le foto spiegheranno:







Ho fatto così perchè la casa mi consente di collegare l'intera vasca da bagno alla parte, senza chiudere le semifusoliere, con ovvii vantaggi nella stuccatura della paratia, e la ricostruzione della zona di aggancio del canopy e altri dettagli interni.

 ETTOREMUTI :

16/12/2009 12:38
 quanto sopra si evidenzia nei lavori successivi:







 michele :

16/12/2009 18:42
 Molto interessante!  Due domande: qual'è la fonte dei disegni che stai utilizzando? Hai per caso (o sai dove si può trovare) anche materiale analogo per il G.91T?
Grazie
michele

 ETTOREMUTI :

17/12/2009 12:28
 ciao, sto utilizzando i disegni presenti sulle ultime monografie in commercio, che sono di Richard Caruana e Brioschi. Sono molto curate ma non esenti da errori, come ho detto. Sul G91T potrai utilizzare quelle di Caruana, sul Warpaint. Controlla però sempre il materiale fotografico, di cui il web è ricco.
Ti dirò che gli errori del kit Esci e successivi (derivati) nel cono di coda, si rivelano perfetti per un Tango, che infatti ha un andamento differente del terminale d coda. Ovviamente si dovrà allungare l'impennaggio verticale, oltre a tutte le altre modifiche generali, non da poco.
Se intraprenderai un lavoro del genere sarò entusiasticamente a tua disposizione per quello che ho capito di questo aereo.
Ciaoooo

 ETTOREMUTI :

18/12/2009 12:04
 

Il vano carrello principale e aerofreni è stato autocostruito, perchè l'aftermarket non offre niente di corretto:
 







il casino è come al solito, far combaciare il tutto...

 albe60 :

18/12/2009 17:24
 Complimenti Ettore per il lavoro che stai facendo e sopratutto per la costanza e l'impegno che ci stai mettendo.
Quasi quasi facevi prima a costruirtelo da zero..... ti seguo con interesse.  Buon proseguimento.

 ETTOREMUTI :

20/12/2009 09:52
 

Passiamo al cockpit. Anche qui ho ritenuto i set di aftermarket insufficienti e infedeli, per cui ho costruito il tutto in plasticard, compreso l seggiolino, etc

 











 Giulio_Gobbi :

20/12/2009 10:05
 Come hai fatto ad ottenere la pulsantiera?

 ETTOREMUTI :

20/12/2009 10:21
 Poi mi sono divertito a costruire il collimatore SFOM, che è veramente piccolissimo ma ci sono circa una trentina di parti, la manetta e la cloche, scolpita da un foglio di plasticard:
  







mi scuso per le foto, ma è un casino con particolari così piccoli...

a proposito, anche la paratia corazzata ha molti particolari, nonchè i passaggi di varie tubature etc.



e poi c'è la pedaliera

 

 ETTOREMUTI :

20/12/2009 10:28
 Ciao Giulio!
La pulsantiera è un passaggio fondamentale, io me la sono cavata così, ho rivettato con un righello un foglio di alluminio in positivo, poi l'ho ritagliato, e il resto lo fa la pittura e il drybrushing... che figata vero?

Ah mi ero scordato il seggiolino:







 albe60 :

20/12/2009 11:18
 Grande Ettore,
stai facendo un lavoro stupendo, i particolari sono davvero da ammirare.
Continua così ....che qualche spunto magari lo copio!!!
Buon proseguimento

 ETTOREMUTI :

20/12/2009 19:36
 Ne sarei lusingato, e non esitare a chiedermi materiale, io ne ho raccolto parecchio sul G91. Poi se qualcuno si butta sul T sarebbe davvero fantastico, lo appoggerei in pieno (modellisticamente ovviamente...  :-P  )

 lillino :

20/12/2009 20:03
 Stupendo lavoro complimenti

 nicknamenonvalido :

20/12/2009 20:13
 Bellissimo, io ho in cantiere un gina crucco con la shark mouth, sarei interessato all'offerta di materiale.

ciao

Paolo  

 fabrix67 :

20/12/2009 22:10
 Cose dell'altro mondo...
Scusa ma... da quale pianeta provieni?
Magnifico lavoro, veramente.
fabrix

 lananda :

21/12/2009 10:35
 Ecco il modellismo che piace a me: niente resina e tanta inventiva!!!
bravo

 ETTOREMUTI :

21/12/2009 11:42
 Grazie a tutti, non è che non mi sarebbe piaciuto aver vita più facile con qualche set in resina ben fatto. Per il G91 farei questo e altro, purchè il risultato fosse almeno corretto. Comunque credo di essere al mio limite tecnico, oltre il quale si sfocia in sintomi che i modellisti conoscono bene, causati dalla "PARANOIA"...
I prossimi saranno modelli mooolto più tranquilli e veloci, e soprattutto, nella "gentleman's scale", la 1/72!
A presto altri aggiornamenti, questo è un wip postumo come ho già detto, è una questione di tempo da dedicare al web...

Ciaoooo

 euro :

21/12/2009 14:42
 Grandissime autocostruzioni!!! :-o :-o
Davvero un gran bel lavoro, complimenti!!!

 Fritz :

21/12/2009 15:15
 Che bello!!
Sicuramente da conservare come master (ispirazione) per future realizzazioni
Ciao

 francisco :

21/12/2009 18:40
 Ciao Ettore.....

Una sola parola....STUPENDO!!!!!!

Io ho lo stesso kit che stai usando tu....prendo spunto da quello che hai detto....è possibile da questo kit far venire fuori un T. ?

Franco

 yamato01 :

22/12/2009 08:24
 Ettore complimenti per il super lavoro di super dettaglio, veramente ottimo

 geo :

22/12/2009 08:45
 Sono a "boccaperta"! :-o
Complimenti, questo è il tipo di modellismo che mi piace da impazzire. Quando ri-farò il G91 mi permetterò di disturbarti per qualche consiglio.

 maxcomelli :

22/12/2009 08:56
 

FANTASTICO....FANTASTICO...FANTASTICO....POTREI RISCRIVERLO ALL'INFINITO....

:-o :-o :-o

max

 ETTOREMUTI :

22/12/2009 10:03
 Ragazzi grazie ma non esagerate, anche perchè ho combbinato anch'io le mie cagate su questo lavoro (come vedrete).

Qui la palpebra del cruscotto, che prima avevo fatto in semplice lamierino (si vede in alto a destra), ma poi... troppo semplice e sbrigativo no? l'ho rifatta in materiali vari, per poter aggiugere il bordo antiurto... in tema di paranoia, visto che non si vedrà molto alla fine. Ma il modellismo non è forse una sindrome psichica?



Tornando invece alle modifiche sostanziali, la modifica della corda dei piani orizzontali è obbligatoria per chiunque voglia costruire un G91 corretto, di tutte le versioni.

E, come in tutte le tematiche sensibili, vanno portate delle prove, facilmente reperibili su una foto in pianta:


foto inserita al mero scopo di discussione modellistica.

Quindi attenzione ai disegni, che sono TUTTI sbagliati! Non capisco come ma tutti sono incorsi nello stesso errore. La modifica, altresì, è semplice purchè si curi la freccia dei piani e la superficie di incollaggio alla fusoliera.

 svt67 :

29/12/2009 22:30
 mi sa tanto che le stesse modifiche vanno fatte al g91 revell 1/72 ci sono gli stessi errori dell'ESCI
secondo me lo hanno pantografato
:-D

 ETTOREMUTI :

1/1/2010 16:19
 sono in dovere di scusarmi pubblicamente con Brio, che mi ha molto garbatamente proposto un confronto sulle fonti, rappresentando le problematiche di chi, dovendo realizzare i disegni, deve necessariamente affidarsi primariamente al materiale della casa costruttrice, che in questo caso è stato fallace.

Caro Brioschi, perdonami se mi permetto di darTi il tu, semplicemente per comodità e per una certa qual forma di confidenza che mi deriva dalla frequente consultazione dei Tuoi lavori, per me (e sono certo per molti in tutto il mondo), irrinunciabile punto di riferimento, e per l’hobby del modellismo, e per la generale passione per le cose aeronautiche. Mi devo ulteriormente scusare se da ciò che ho scritto sul forum si è rilevata una sia pur blanda forma di critica nei confronti del Tuo eccellente lavoro, se tale appare sarà mia premura modificare tutti i post, perché certo non era nelle mie intenzioni. Devo altresì  farTi notare che, rileggendo le mie parole, il sunto risulta essere una esortazione a verificare sempre, volendo ottenere una buona replica di un mezzo reale, tutte le fonti. Non ho mai parlato di “infallibilità” presunta da chicchessia, e ho fatto notare che il difetto nel disegno dei piani di coda è comune a tutti i disegni reperibili, a partire da un trittico di fonte Fiat, facilmente rintracciabile sul web (quello, molto semplificato,  riportante le varie misure e quote). Ho trovato la stesso errore su tutte le altre fonti disegnate, su tutte le monografie, dalle più vecchie (quella intergest ad esempio) alle più recenti, compreso il Warpaint che porta l’illustre firma del Tuo collega Caruana. Il medesimo errore è pedissequamente riportato su tutti i modelli di G91 in tutte le scale, da sempre. Quanto al fatto che “basterebbe andarselo a misurare”, non era mia intenzione sminuire il lavoro altrui e comprendo perfettamente che non sempre sia possibile fare un riscontro del genere, ma il mio era semplice stupore per un errore tanto comune e tanto durevole nel tempo. Bisogna però accettare che, come puoi vedere da una semplice fotografia quale quella che ho postato sul forum, l’errore sia molto evidente. Ho detto che “basterebbe andarselo a misurare” semplicemente perché lo ha fatto un altro modellista, rilevando la misura della corda dei piani di coda di molti G91 reali, e ho ritenuto che tale dato fosse realistico, corrispondente alle immagini, e pertanto di buon affidamento. Io leggo di aerei e di modellismo semplicemente per passione, e mai mi permetterei di sminuire l’operato di chi di queste cose, o di altre, si occupa per professione. Purtroppo i modellisti hanno sovente delle “sindromi” apparentate alla paranoia, specie nella ricerca storica e tecnica, ma questo deriva, ritengo, proprio dalla passione per un soggetto. Devo dirTi che ho sperato in un tuo intervento sul forum, e sono onorato per la considerazione e per il garbo con cui mi rispondi. Speravo in un confronto soprattutto per capire, in un giusto spirito di ricerca, quale sia l’origine di questo errore, e se sia verosimile la mia ipotesi, ovvero che si siano tramandati disegni tecnici riportanti la prima versione dei piani di coda del prototipo G91, quelli che ne causarono la perdita. Se così fosse, si potrebbe colmare una lacuna proprio sulla documentazione relativa al primo esemplare, di cui si trovano solo alcune foto, ma che aveva rilevanti differenze con i modelli successivi, parzialmente riprogettati nell’aerodinamica. Io non ho fonti particolari, ne altre conoscenze ingegneristiche, per cui faccio riferimento, nel modellismo, ai documenti fotografici (il web aiuta molto in questo), ai manuali velivolo se disponibili, e, soprattutto, ai disegni dei grandi disegnatori come Te, ai quali nessun modellista può rinunciare. Spero di potermi confrontare ancora sul tema, e ribadisco il mio apprezzamento incondizionato per le Tue opere, che sono ai massimi livelli internazionali. Buon Anno  

 ETTOREMUTI :

5/1/2010 15:22
 

Allora, le dimensioni rilevate del piano di coda, dall'ottimo Pettarin, come scrisse sull'articolo apparso su Air Kit anni fa, sono le seguenti:
lunghezza cm 171
corda alla radice cm 95
corda alla tip cm 74
quanto all'aspetto non secondario della freccia, si potrà rilevare con buona approssimazione da una foto come quella postata sopra...
a voi

 ETTOREMUTI :

5/1/2010 15:42
 Andiamo avanti con altri scatti delle modifiche alla coda, che hanno incluso, oltre alla reincisione totale, l'applicazione delle lamelle generatrici di vortici, e un sacco di altri c....i...





L'interno dello scarico ha richiesto un certo quantitativo di lavoro abbastanza tedioso, per preparare la parte a ricevere il tubo di scarico, decentemente allineato, e realizzare il particolare rivestimento semiforato:

 

 ETTOREMUTI :

16/1/2010 10:39
 ok, passiamo agli aerofreni, che devono essere del primo tipo, e alle portellerie varie. Per gli aerofreni ho utilizzato il solito materiale strategico americano (lattina), e l'unica difficoltà consiste nella curvatura del metallo, che deve essere coerente con la fusoliera. la struttura interna è in profilato di plasticard modificato e forato. Un po di lavoretto ma ne guadagna grandemente il realismo:





Alcuni portelli del carrello principale, che è stato meglio autocostruire:



I portelli del carrello anteriore hanno una spessa struttura scatolata all'interno, quelli del kit sono inutilizzabili...:



ciaoo

 albe60 :

16/1/2010 11:09
 Bravo Ettore,
stai facendo un ottimo lavoro e molto accurato.
Ti seguo sempre.   Buon proseguimento

 Skyraider :

16/1/2010 15:00
 Io non mi posso permettere di metter bocca su di un lavoro cosi, qui si va oltre il normale modellismo :-)

 phantom71 :

16/1/2010 16:17
 Stai facendo un lavoro veramente titanico,e sta venendo nel migior modo possibile!!!

 schwalbe :

16/1/2010 17:32
 Anch'io voglio esprimere la mia ammirazione: questo sì che è modellismo!
Tra l'altro, questo modello sta facendo nascere in me l'insano proposito di un G91Y in 1:72 ma:
a) non so quanto i vecchi kit siano reperibili
b) non ho molta documentazione

Qualche suggerimento?

Nel frattempo, inizio l'EF-111A in 1:72 della Monogram...

Grazie a tutti e ancora complimenti.

 ETTOREMUTI :

18/1/2010 11:09
 Qualche altro dettaglio di reincisioni e rivettature, che necessitano di un certo scrupolo e della continua verifica di disegni e foto. Alcuni pannelli dalla forma non regolare, come quelli quasi ovali sui fianchi della fusoliera, accanto al bordo di uscita della radice alare, o quelli di accesso al compressore, sono stati incisi dopo aver creato una dima in acetato, una tecnica che avevo già sperimentato con buoni risultati. (si notano anche errori e ripensamenti... altro che titanico...)



 ETTOREMUTI :

18/1/2010 11:13
 Le ali hanno richiesto anche la loro bella parte di lavoro, non senza qualche incidente...
Cmq l'errore maggiore è nella foma del pozzetto carrello, ricostruito e dotato di alcuni "labbri" laterali, e del fondo e della struttura interna. L'ipersostentatore è ricostruito

 ETTOREMUTI :

4/3/2010 10:50
 ciao a tutti, e scusate per la lunga pausa. vi propongo qualche altro scatto, visto che ho un attimo di pausa...
Si tratta di un altro passaggio fondamentale per questo aereo, il carrello.
Quello del kit è un po magro, e aldilà del dettaglio un po sommario, da un'impressione di fragilità che mi ha costretto alla ricostruzione. GINA ha infatti un bel carrello progettato per piste in erba, molto robusto. ho deciso di utilizzare il carrello del kit solo come riferimento dimensionale, e l'ho ricostruito in tubo di acciaio e rame, scegliendo diametri più grandi di qualche decimo.






alcune parti sono state rastremate mediante tornitura sul trapanino (sistema dei poveri), e la parte telescopica in acciaio è stata lasciata nel suo colore in fase di verniciatura, con un buon effetto cromato.

 ETTOREMUTI :

4/3/2010 11:11
 discorso analogo per il carrello anteriore, che necessitava di molti dettagli. ho realizzato un anima in acciaio, per mantenere la possibilità di regolare l'altezza a modello finito, visto il particolare assetto del G)!, un po seduto, e la possibilità di ruotarlo se necessario.







mi scuso per la qualità delle immagini.

 aspide85 :

4/3/2010 12:29
 hai fatto un lavoraccio!bellissimo!

 Sven :

7/3/2010 23:52
  Sono rimasto veramente impressionato dal tuo lavoro, grande manualità e abilità nell'autocostruzione, ne verrà fuori un modello veramente unico !! Pensavo di aver fatto molto sul mio  
" Y " in 1:72  ma il tuo è veramente superbo !!   Ti seguirò con interesse  
Buon lavoro

 ETTOREMUTI :

13/3/2010 12:28
 grazie... come ho già detto, questo lavoro è già finito da un po, lo posto a singhiozzo per mancanza di tempo.  Alla prossima...

 euro :

13/3/2010 14:51
 Spettacolare!!!!!!! :-o :-o :-o :-o :-o

 ETTOREMUTI :

15/3/2010 12:09
 Allora, passiamo a qualcosa di effettivamente più complesso. Il problema del parabrezza! ho una fissazione per la qualità dei vetri dei modelli, e ho sperimentato, in passato, l'uso dell'acetato, apprezzandone le molte qualità. A parte la trasparenza eccellente, l'acetato piatto da bene l'idea del vetro, essendo perfettamente a "specchio", con grande guadagno in realismo. Ora, nei caccia, spesso la resa del parabrezza centrale, solitamente in blindovetro, è insufficiente nei tettucci a iniezione, ne la cura con Future da quell'aspetto perfettamente piatto che intendo. Si aggiunga inoltre che il parabrezza del kit porta i montanti retti, anzichè a ogiva, quindi, dovendo correggere, ho avuto un'idea un po strana.
Il procedimento è un po laborioso, ma facile da spiegare: ho pensato di ritagliare la parte del blindovetro dal parabrezza del kit, dopo aver limato i montanti errati e lucidato il tutto. L'operazione di traforo rende il pezzo molto fragile, quindi richiede grande attenzione... Poi ho realizzato il blindovetro da un foglio di acetato da un mm, e l'ho aggiustato gradualmente fino a incastonarlo perfettamente nella sua sede. Segue bagno nella Future....  poi ho costruito dei mintanti in alluminio della giusta forma, e li ho anche rivettati... poi ho fsatto la stessa cosa per l'interno... ed ecco il risultato dopo molti tentativi:













alla fine l'ho anche azzurrato, e ho completato il tutto con maniglia e bussolina ausiliaria. Cmq il grande vantaggio di un porocedimento così complesso è proprio l'effetto specchiato che solo la lastrina di acetato, può dare. Ora si che è blindato!



ciao a tutti

 kekko79 :

15/3/2010 12:24
 un lavoro incredibile, sono senza parole...

 svt67 :

16/3/2010 21:00
 semplicemnte spettacolare non si può commentare diversamente

 karl :

16/3/2010 21:16
 Ciao Ettore,

mi ero perso questo bellissimo lavoro........

cos'altro dire........ complimenti  ........

Buon modellismo.

 dakota14 :

19/3/2010 09:12
 

bel lavoro e pignoleria correttiva all'estremo,complimenti.

 ETTOREMUTI :

6/4/2010 15:14
 ciao, grazie per i complimenti, devo dire che la quantità di lavoro e di impegno è stata proporzionale all'amore che ho per questo aereo, difficilmentecon un altro soggetto avrei profuso tanta energia e tempo.
cmq, vediamo di finire questo wip, sta diventando lunghetto...
qualche altra fotina delle fasi finali e poi lo vedrete nella sua livrea, che è davvero la parte più affascinante (secondo me).
qui la capote, tutta ricostruita nella struttura:

















 ETTOREMUTI :

6/4/2010 15:23
 ancora qualche scatto durante il controllo finale degli assetti (e delle magagne...)














alla prossima!

 albe60 :

6/4/2010 15:23
 Grande Massimo....
stai facendo un ottimo lavoro di dettaglio e ne sta uscendo un capolavoro.
Sto fremendo ...in attesa di vederlo verniciato e finito

 ETTOREMUTI :

6/4/2010 15:35
 non c'è cosa più incoraggiante dei complimenti di chi è veramente bravo!
Grazie, anche per esserti ricordato il mio vero nome...
P.s. Non sono sicuro che la livrea piacerà a tutti, ma io la trovo un omaggio a una grande epoca, e a un prodotto dell'ingegno tecnico, visto come tale. Cioè pensiamolo come uno di quegli oggetti di modernariato un po vintage, ma così affascinanti...

 albe60 :

6/4/2010 17:31
 
Quote:
non c'è cosa più incoraggiante dei complimenti di chi è veramente bravo!

Massimo,  ti ringrazio ma credo che tu mi abbia confuso con qualche altro alberto, dai un'occhiata ai miei modelli e te ne accorgerai....... magari un giorno spero di diventarlo.
Tu si che sei forte

 Cesko :

6/4/2010 17:51
  Non posso far altro che applaudire e imparare.

Cesko

 ETTOREMUTI :

11/4/2010 16:19
 Ok, passiamo al primer, che rende giustizia alla superficie un po massacrata, ma stuccata e levigata cento volte. Poi finalmente Gina tira fuori l'artiglieria, con le sue 4 canne da 12,7 che ho messo alla fine, realizzate con tondino di ottone ratremato sul trapanino. 
Ora sei armato, ma accontentati solo di questo...








 ETTOREMUTI :

11/4/2010 16:25
 E va bene, mettiamo anche la finitura in NMF. Ho cercato di fare il mio meglio per imitare il metallo naturale, differenziando le pannellature seguendo un filo logico.


Ciao Gina

 albe60 :

11/4/2010 21:36
 Massimo,
molto belli i cannoncini e anche l'effetto scenico delle foto ....(ma è voluto?? ), purtroppo così non si riesce a vedere l'effetto della colorazione.  Ti seguo con ammirazione.  Aspetto nuove foto.

 michele :

12/4/2010 23:46
 Certamente sono abbastanza OT, ma leggete la dedica associata a questi accessori per il G.91:
http://www.scaleaircraftconversions.com/moreinfo.cfm?KIT=133
michele

 

 svt67 :

13/4/2010 21:05
 sono veramente belli ...

 ETTOREMUTI :

23/4/2010 12:16
 





;-) :-D

 Emanuele :

23/4/2010 13:47
 Bello, bello e bello!
Solo una cosa, perchè lo hai fatto tutto NM?

 ETTOREMUTI :

23/4/2010 15:15
 perchè è un prototipo, e io ho il debole per questo tipo di aerei, che spesso sono unici, e che in genere affrontano una miriade di collaudi, anche fino a distruggersi, per spianare la strada alla produzione di serie.
Poi la mimetica Nato... che palle... vuoi mettere il NM col fulmine rosso...
spero vi piaccia

 ETTOREMUTI :

23/4/2010 15:46
 






















ciaoooooooooooooooooo

 yamato01 :

23/4/2010 16:02
 Più lo vedo e più apprezzo come lavori

 svt67 :

24/4/2010 21:45
 bella idea il lampo rosso

 maxcomelli :

24/4/2010 21:59
 certo che  tutto quel lavoro sulla fusoliera affrontare il NM è un'impresa che potrebbe scoraggiare.
Complimenti per il lavoro fatto, davvero un bellissimo modello.

 nicknamenonvalido :

25/4/2010 11:14
 Veramente un ottimo lavoro, ma questo lo sapevamo, non vedo l'ora di vedere le foto del modello finito. 
Non vorrei risultare antipatico, ma vorse valeva la pena lucidare di più il modello prima del NM, hai steso la mano di nero lucido? solo come info, nulla toglie allp splendido modello. 
ciao
Paolo 

 von_richtofen :

25/4/2010 13:51
 Che dire ... è un vero spettacolo. dettagliato da paura e autocostruito, la filosofia che adotto ahce io ( senza arrivare a i tuoi irraggiungibili livelli) Evviva il plasticard!!! e un BRAVO urlato da quanto fiato ho in corpo!!!

 ETTOREMUTI :

26/4/2010 12:41
 grazie a tutti, in realtà avendo tempo e volontà non è difficile. Poi ognuno ha le sue preferenze su come fare modellismo, l'importante è che sia appagante.
Sulla lucidatura prima del NM, devo dire che ci ho pensato molto su. Ho deciso di non dare il nero, tranne che su alcuni pannelli, perchè ritengo che il metallo naturale non debba essere troppo brillante. Infatti i pannelli che hanno ricevuto il nero lucido (tipo il pannello armi, che ritengo fosse in acciaio) sono venuti un po troppo cromati per i miei gusti. Ma, appunto, di gusti si tratta. Mettiamo pure che si tratta di un prototipo, e che quindi non ha ricevuto molto invecchiamento, per cui non mi andava che sapesse troppo di nuovo, anche per un effetto scala decente, quindi ho dato degli Alclad in varie tonalità, a volte spruzzandolo in quantità minima, per non risultare troppo brillante.

 ETTOREMUTI :

26/4/2010 19:37
 Poi ci sarebbe il mitico propulsore Bristol Orpheus. Non amo declinare dati e informazioni tipo scheda tecnica imparata a memoria. Diciamo solo che, in via del tutto amichevole, l'Orpheus era un motore progettato dagli inglesi per impiego su caccia leggeri o su drones, dalla limitata vita operativa, secondo i progettisti. Mi pare di aver capito, leggendo qua e la (ma i professori potranno smentirmi o confermare) che la Fiat, che acquisì la licenza di costruzione, lo riprodusse rendendolo più affidabile grazie al miglioramento e/o modifica di alcuni componenti. A quanto pare ne risultò un vero cavallo da traino, un motore che volava persino con alcuni stadi del compressore daneggiati. Se è vero, la cosa va a tutto merito di questo piccolo aereo da appoggio tattico, che mi pare abbia sempre fatto il suo dovere, senza strafare ma anche senza deludere.  E, mi pare, senza fabbricare troppe vedove.

 ETTOREMUTI :

26/4/2010 20:03
 


Il motore è stato realizzato con pezzi di recupero, tipo cerchi di automobile, etc. Lo scarico è in tubo di ottone. La maggiore difficoltà è nel mantenere tutto in asse longitudinale (a parte la neccessità di reperire buone foto). Devo dire che non è proprio una passeggiata, giudicate voi.












Dipinto con Alclad, Anche se la foto è scura, fa la sua porca figura...











Questo è il suo colore, sul suo carrello, e sulla sua basetta....



 dakota14 :

26/4/2010 20:27
 MAGO!!!

 nicknamenonvalido :

26/4/2010 20:39
 Ciao, senza presunzione alcuna, ma solo per condividere, il fondo lucido nero con gli alcald ha fondamentalmente la funzione di dare una superfice omogenea ed un base di agrappaggio al colore che se no dopo poco tende a sfolgiarsi. La resa lucida o meno dipende principalmente dal tipo di alclad che si usa, diciamo che i maggiori stacchi si hanno fra crome, silver, e dull, io preferisco per il livelllo di finitura degli amerei non da parata il semimatt. Il mio commento era non tanto sulla finitura più o meno lucida di questo o di quel pannello, quanto all'uniformità della base stessa del modello. RIpeto nulla togliendo allo strepitoso lavoro, credo che un fondo lucido nero avrebbe reso ancora di più, anche perchè la resa degli alclad diventa ottima sul nero, mentre tende a perdersi sugli altri fondi. 
Ripeto che il lavoro è eccezionale sotto tutti i punti di vista e non vorrei passare per quello che sta facendo le pulci all'ottimo, solo una condivisione del passaggio finale. 
Il modello è il miglio gina mai visto fino ad ora, ed il wip una vera guida a questo aereo. 
complimenti ancora. 
ciao

 svt67 :

26/4/2010 21:16
 S P E T T A C O L O

 ETTOREMUTI :

26/4/2010 21:39
 Ciao, non preoccuparti, le critiche, le osservazioni,il confronto,  i consigli, etc sono benvenuti, perchè segno di attenzione. Tra l'altro io approvo quello che dici,  e non avrei motivo di infastidirmi. E' vero, gli Alclad prediligono un fondo lucido per ottenere una resa perfetta, sulla quale poi eventualmente si può comunque lavorare in un senso o nell'altro. Ho dato all'aereo un sottile fondo di primer Tamiya bianco, e volutamente ho cercato di ridurre la passata ad una sola, per un motivo principale. Dopo tanto lavoro, quando sei alle battute finali, non ti va di fare errori. La vera paura era di perdere parte di un lungo lavoro di rivettatura, che non so se si apprezzi dalle foto. Per questo evito sempre di dare troppe mani di prodotti sui modelli. E' anche una questione di esperienza,che mi manca. Per quanto possa sembrare strano, io difficilmente porto a termine un modello, per quanto bazzichi il modellismo da molti anni. Anzi per la verità, il primo in assoluto che ho messo su una basetta è stato un G222 in 72, e questo è il secondo... e per quanto possano piacere, ci sono molte ingenuità e parecchi errori. E poi hanno un limite importante, che ci vuole troppo tempo a farli! Si rischia il parossismo.
Per questo ringrazio per la vostra benevolenza, ma le vostre parole sono sicuramente eccessive, senza falsa modestia.

 nicknamenonvalido :

26/4/2010 21:49
 Ciao, grazie per avere capito il senso del mio post. Io ho il tuo stesso problema, ne inizio mille e ne finisco uno, di solito perdo interesse alla fine al montaggio dei carelli dopo aver fatto tutto o quasi. 
Concordo sul fatto che il primer uccida il dettaglio, ecco perchè non lo uso mai o quasi, fortunatamente non ho mai avuto crisi morbose, anzi sono un facilone in tanti dettagli avendo una particolare negazione per l'autostruzione. Il motore è bellissimo. 
Complimenti, dai che aspettiamo il gran finale. 

ciao

Paolo 

 ETTOREMUTI :

27/4/2010 17:15
 mi permetto di postare un'immagine,a solo scopo di discussione, ricavata dal web:





il cuore di Gina!

 von_richtofen :

27/4/2010 20:15
 

MI-TI-CO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 yamato01 :

28/4/2010 07:56
 sulla resa della colorazione non mi esprimo in quanto non adoperando quella tipologia di colore non farei altro che dire castronerie, ma un parere posso esprimerlo sulla costruzione del motore, è assolutamente realistico e ben realizzato cosi come tutto il lavoro che stai portando a termine, certo la perfezione assoluta non si può realizzare, ma potessi farli io cosi mi sentirei parecchio gratificato!

 Emanuele :

28/4/2010 08:38
 Bellissimo Ettore, davvero bellissimo!!!! 

 tapiro :

29/4/2010 12:53
 I miei complimenti!!! Davvero bravo!
Ciao Guido

 flight_shark :

29/4/2010 14:06
 

Complimenti vivissimi Massimo!
Maurizio

 spartacus2000 :

30/4/2010 19:26
  UNa sola grande parola:

FANTASTICO!!

complimenti un lavoro eccezionale

 ETTOREMUTI :

14/5/2010 15:21
 
grazie di cuore per le espressioni di apprezzamento. Sono le cose che motivano di più e che danno una ragione di essere ai forum.
Gina termina qui, è stato un lavoro impegnativo, ma assolutamente appagante, e poi mi è sembrato quasi dovuto a questo aereo, al quale ho lavorato per l'intero anno passato.
Anni fa, quando ho scoperto il modellismo, avrei voluto costruire almeno uno squadron di G91 in tutte le salse, ma erano tempi di entusiasmi iniziali misti a trasporto nazional-popolar-patriottico. Oggi, più smaliziatamente, devo accettare lo scorrere del tempo e la scala delle priorità, ammettendo che NON farò il 90% delle scatole che dormono in cantina.
Vorrei dire, tanto pour parler, che noto in giro come vi sia una certa standardizzazione nel nostro hobby, dove invece dovrebbe regnare l'inventiva. Non so, ma mi pare che, a certi livelli, si diano per scontate alcune cose, come se si fosse affermato un certo tipo di costruzione, un certo tipo di colorazione, di una certa gamma di modelli, con un certo genere di migliorie, in un certo tipo di scala, e con una certa presentazione finale. Mi pare che lo indichino chiaramente gli articoli sulle riviste, i modelli presentati alle mostre, il giudizio dei giudici, il mercato stesso dei kit e dei set, e anche ciò che offre il web. A me piacerebbe più spesso vedere che qualcuno sperimenta una tecnica mai vista, o realizza un attrezzo nuovo, anche se alla fine fa solo modelli di chitarre del '500 in scala 1/57,4.  Forse viviamo nel paese degli standard, ma, nel nostro hobby più che mai, tutto dovrebbe essere permeato dall'"inventare", stretto parente del "sognare". Per questo non credo affatto che un modello non si possa iniziare se Santa Pavla o l'Arcangelo Aires non lo benedicano, e non concordo con i modellisti che dicono "per queste cose (autocostruzioni/modifiche) sono negato, preferisco dedicarmi alla verniciatura" e così via.

Scusate, sono un po Off Topic, non so neanche cosa centri sto discorso. Vabbè, tornando a Gina, è passato tanto tempo da quando è stato iniziato, che ha già bisogno di un Mid Life Update, cosa che farò in seguito. Per ora, le ultime foto...










Ciao Gina!
Ciao a tutti, la cosa che mi piace di più del Modellismo, sono le persone che lo bazzicano!

 Skyraider :

14/5/2010 16:06
 Meriteresti un Mezzo Busto soltanto per le modifiche che hai apportato!!!
Per quello che puo valere, fai conto come se fossimo faccia faccia e ti stia strigendo la mano per complimentarmi.
Complimentissimi! 

 starflyer :

14/5/2010 17:43
 Devo dire che il tuo WIP mi ha rientusiasmato nei confronti del "Gina", vedere costruire con tanta passionalità e olio di gomito rinnovando tutti i difetti di questo kit è stato porpio un bel toccasana in questo momento di mia pigrizia nel modellare.
Amo particolarmente il G-91 e tu mi hai regalato una bella emozione.

Bravo e grazie

 syerra :

14/5/2010 18:25
 Complimenti per la mole di lavoro sviluppata e per la scelta del soggetto, alludo al prototipo, molto particolare... davvero una bella realizzazione! Per chi come me è cresciuto a "pane e Gina" dettagli spesso misconosciuti non possono sfuggire... detto ciò, se posso permettermi un appunto tecnico: come hai ben evidenziato la differenza visiva tra un 91 di serie (R) ed il prototipo stava anche, ma non solo, nel muso "appuntito"... infatti i primi tre prototipi montavano un tettuccio abitacolo di dimensioni parecchio inferiori rispetto sia a quelli di preserie,che conservavano il musetto appuntito e che vennero tutti presi in carico dalla PAN assumendone la denominazione, che a quelli di serie (R)... inoltre il primo ed il secondo prototipo oltre alla citate differenze, mostravano un tubo di pitot lungo sul muso per tutte le misurazioni tecniche, cosa tra l'altro abbastanza usuale per i prototipi!... ciò non vuole togliere meriti al tuo lavoro, che ripeto è davvero meritevole, ma per correttezza e completezza d'informazione storica credo vada precisato ed aggiunto quanto ho riportato ... mi spiace solo non avere letto subito questo topic per darti la "dritta" :-( anch'io da tempo ho voglia di realizzare uno degli esemplari prototipo col pitot sul muso ma il particolare del tettuccio più "corto" mi ha sempre stoppato l'idea e poichè finora non ho ben chiaro come realizzarlo, il mio rimane un sogno nel cassetto!
Comunque Bravo  ;-)

Gianni

 roby67 :

14/5/2010 20:52
 Pur con meno trasporto espresso da Syerra e da altri verso il soggetto in se mi trovo pienamente concorde nella valutazione del tuo operato.
Un modello veramente ben realizzato.
ciao

 nicknamenonvalido :

14/5/2010 22:12
 Che dire,
30  al modello
30 e lode per il motore
110 e lode per la strategia di comunicazione del wip

ciao
 

 ETTOREMUTI :

15/5/2010 14:35
 Grazie Vincenzo, e Davide. niente mezzi busti, ma strette di mano si, spero presto in qualche occasione. Per me siete due esempi da seguire, nel modellismo ma anche nello stile di uomini.


x Syerra:
Gianni, Gianni, Gianni....
tu sei un modellista di esperienza, si vede dalle cose che fai, ma anche chi volesse sfogliare un vecchio Model Time, che so, del 1999, troverà tuoi articoli, tra l'altro su soggetti italiani. Però, affettuosamente, trovo che sia un'ingenuità pensare che avrei affrontato la costruzione e la finitura del G91, studiandolo sul...bignami. Penso si capisca che per me il G91 è una pietra miliare, e ne ho affrontato lo studio non solo a fini modellistici da molti anni, con impiego di risorse, anche economiche, che non si immaginerebbe.
Detto questo, pur accettando qualsiasi appunto di buon grado, specie sulle soluzioni modellistiche utilizzate, o anche sul risultato globale (la vostra attenzione mi onora in ogni caso), devo dirti che dissento sulle tue osservazioni, in quanto mi sembra di aver capito che:

- il primo esemplare di G91, NC1, aveva una forma diversa dai modelli successivi in molte parti, in quanto la distruzione durante i collaudi costrinse alla riprogettazione di alcune componenti aerodinamiche fondamentali. Il tettuccio di questo prototipo era effettivamente dal profilo più raso. I successivi prototipi, NC1bis e NC2, avevano già le modifiche principali, ivi compresi i piani di coda di cui tanto si è discusso su questo forum, e il nuovo tettuccio, mi sembra più alto di 4 cm.
- Quanto al pitot, come ben saprai, questo è uno strumento di misurazione che nel caso dei prototipi ha una lunghezza pronunciata in modo da trovarsi lontano da zone di turbolenza aerodinamica, e consentire una misurazione più accurata. Ma si tratta pur sempre di un'antenna, che non nasce integralmente insieme all'aereo e, anzi, è un dispositivo che si monta  e si smonta secondo le esigenze. Nel G91 la cosa era tra l'altro molto semplice vista la forma appuntita del muso, in altri velivoli dalla forma e dimensioni differenti, la cosa richiede un'antenna realizzata ad hoc e conforme al radome, nulla togliendo però che la stessa viene comunque sostituita a piacimento con il pezzo "normale" dell'aereo, seppure prototipo (tipo il G222, per fare un esempio...).
Il mio G91 rappresenta, in ogni caso, l'esemplare NC2, di cui esistono rare foto, ma che è possibile vedere anche sulla monografia "Ad astra", nelle prime pagine, e che non ha il siringone sul muso.
Se serve, posterò la foto, ma in ogni caso, mi sono attenuto a un'evidenza fotografica.

Ti ringrazio per la tua attenzione, ma fare un prototipo del G91 non è poi così impossibile, credimi, salvo che non si voglia fare il prototipo NC1, ma volendo...
 

 lananda :

15/5/2010 16:45
 
[Vorrei dire, tanto pour parler, che noto in giro come vi sia una certa standardizzazione nel nostro hobby, dove invece dovrebbe regnare l'inventiva. Non so, ma mi pare che, a certi livelli, si diano per scontate alcune cose, come se si fosse affermato un certo tipo di costruzione, un certo tipo di colorazione, di una certa gamma di modelli, con un certo genere di migliorie, in un certo tipo di scala, e con una certa presentazione finale. Mi pare che lo indichino chiaramente gli articoli sulle riviste, i modelli presentati alle mostre, il giudizio dei giudici, il mercato stesso dei kit e dei set, e anche ciò che offre il web. A me piacerebbe più spesso vedere che qualcuno sperimenta una tecnica mai vista, o realizza un attrezzo nuovo, anche se alla fine fa solo modelli di chitarre del '500 in scala 1/57,4.  Forse viviamo nel paese degli standard, ma, nel nostro hobby più che mai, tutto dovrebbe essere permeato dall'"inventare", stretto parente del "sognare". Per questo non credo affatto che un modello non si possa iniziare se Santa Pavla o l'Arcangelo Aires non lo benedicano, e non concordo con i modellisti che dicono "per queste cose (autocostruzioni/modifiche) sono negato, preferisco dedicarmi alla verniciatura" e così via.


  [/quote]

mi trovi perfettamente d'accordo. A proposito: complimenti per il lavoraccio che ti sei sobbarcato!!!!!
Prossimo progetto?

 ivancola :

15/5/2010 17:19
 :-o Non ho parole.... sono letteralmente estasiato! Modellismo di siffatta leva mi stimola sempre più al miglioramento. Grazie di aver condiviso con noi il tuo lavoro.

 ROBY69 :

15/5/2010 22:53
 Complimenti per il modello davvero ben riuscito e per il
soggetto decisamente originale!!!!

 ETTOREMUTI :

16/5/2010 01:08
 ciao Nanda, conoscevo il tuo pensiero in merito alle resine...
grazie ancora a tutti.
Ma poi non è che sia nemico dei set aftermarket, anzi. Penso però che non debbano essere pregiudiziali al perseguimento del proprio risultato.  Sono uno "zappatore", il risultato finale non è importante, ma il sacrificarsi per una cosa he ti piace, si. Per questo condivido volentieri una cosa he ci consente di parlare di  aerei etc. Del resto io modello quando posso, e posto quando non modello, per il gusto di comunicare. Non faccio gare, non faccio stampi (...azzo però qualche copia avrei potuto farmela, a saper usare quegli intrugli) e non ho altre ambizioni correlate. Sono, nel vero senso, un dilettante, altro che strategie

 syerra :

16/5/2010 13:36
 ETTOREMUTI mi sa che in due possiamo riscrivere una monografia sul Gina... sapevo del pitot della sua funzione (come ho detto)  e della asportabilità, tant'è che non ho affermato che il tuo modello doveva esserne dotato,  e sapevo anche della fine del primo prototipo... per quanto concerne il tettuccio son certo di avere letto da qualche parte che anche quello che equipaggiva secondo prototipo fosse uguale al precedente e solo dal terzo in poi si fosse giunti a quello definitivo di serie...tra l'altro a me risulta che oltre l'altezza anche lunghezza era diversa... la vecchiaia fa brutti scherzi?! beh può darsi  :-D :-P comunque la mia non era una critica "distruttiva" tant'è che ho ritenuto sacrosanto dare merito al lavoro ribadendolo più volte  ;-)  a sto punto voglio togliermi la curiosità rovistando tra la mia documentazione alla ricerca di quanto ricordo a memoria... inoltre se è come affermi tu, e non ho motivo di dubitarne, credo che la realizzazione del sogno 91 prototipo sia finalmente alla mia portata  :-) ancora complimenti  ;-)
 
Gianni

 ETTOREMUTI :

16/5/2010 20:03
 Monografia? Si potrebbe fare... ma come ho detto, non ho velleità editoriali o industriali, o altro.
Gianni, il confronto, in quanto tale, è sempre costruttivo, e pertanto è il benvenuto.
Se poi tu disponi di documentazione di certa affidabilità, e vorrai condividerla, non può che farmi piacere.
Come ben sai, ci sono aerei, o circostanze storiche, i cui dettagli non sempre sono ben definiti. é il caso del G91, la cui storia delle fasi iniziali non è sempre perfettamente documentata. In questi casi, il modellista, deve fare uno sforzo o di ricerca o di immaginazione.
Comunque, se vorrai fare un G91 hai tutto il mio supporto, sono sempre entusiasta di vedere dei Gina in giro.


 ETTOREMUTI :

16/5/2010 20:10
 Intanto, per completezza, posto qualche immagine da stampa, " a mero scopo di documentazione e discussione eccetera eccetera...."

Primo Prototipo




esemplare  NC3




esemplare NC15 (da Ali Antiche)






ciaooooo

 syerra :

16/5/2010 20:13
 Quote:
ETTOREMUTI ha scritto: Monografia? Si potrebbe fare... ma come ho detto, non ho velleità editoriali o industriali, o altro.
Gianni, il confronto, in quanto tale, è sempre costruttivo, e pertanto è il benvenuto.
Se poi tu disponi di documentazione di certa affidabilità, e vorrai condividerla, non può che farmi piacere.
Come ben sai, ci sono aerei, o circostanze storiche, i cui dettagli non sempre sono ben definiti. é il caso del G91, la cui storia delle fasi iniziali non è sempre perfettamente documentata. In questi casi, il modellista, deve fare uno sforzo o di ricerca o di immaginazione.
Comunque, se vorrai fare un G91 hai tutto il mio supporto, sono sempre entusiasta di vedere dei Gina in giro.




Massimo condivido tutto in pieno... grazie anche per il supporto, sta certo che quando metterò le mani sul kit ti romperò los pelotas :-) ;-)


 
Gianni

 svt67 :

16/5/2010 21:04
 scusa ettore è questa la foto del volume ad astra ?

foto postata ai soli fini di discussione modellistica

 ETTOREMUTI :

16/5/2010 23:20
 Si è proprio Lui! Il lampo rosso era tipico di alcuni prototipi dell'epoca. Io lo trovo modellisticamente molto più bello di un mimetico.

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