Forum : Veicoli militari

Soggetto : 1:35 o 1:72 ?

 TigerTank79 :

6/10/2005 19:57
 ciao ragazzi, a parte il fatto della differenza di costi, secondo voi come facilità di realizzazione e colorazione a pennello (non ho ancora aerografo),sono piú semplici i modelli in 1:72 o 1:35?

Per ora ho capito che se uno non ha molto spazio a casa sarebbero preferibili i primi.

Che dite?

Grazie

 Felix_the_Cat :

6/10/2005 20:07
 Non esiste, secondo me, una differenza di "facilitá " tra il 72 ed il 35, perchè un modello è facile o difficile solo in relazione alla cura e all'attenzione dei particolari.
Il modello, in qualsiasi scala, ti deve, innanzi tutto piacere e "stregare", allora diventa tutto facile ....

Per il 35 è oggettivamente necessario disporre di spazi adeguati, ma se uno è vecchietto e non ci acchiappa piú con i microdettagli (come il sottoscritto :-P ) è l'unica cosa da fare! :-D

 Fabio :

6/10/2005 20:23
 Anche io sono vecchietto e già mi trovo in difficoltà a lavorare su soggetti in 1/35 delle dimensioni di un Dingo o di una Lince...
Comunque il 72 mi piace moltissimo e ci sono in giro dei kit assolutamente all'altezza dei migliori in 35!
Ciao
Fabio

 Andrea Bertoni :

6/10/2005 20:54
 Ho sempre realizzato pezzi in 1/35 ma stimo e ammiro moltissimo tutti i collegi dell'1/72,quando vedo certi capolavori nella piccola scala rimango impressionato dalla loro bravura!!!
Io sinceramente ho già problemi con la scala piú grande,non oso pensare cosa potrei partorire in 1/72 :-P :-P :-P

 aklak :

6/10/2005 20:56
 Io mi sono innamorato della scala 1/72,anche per problemi di spazio!!! Cmq ci sono in gito dei Kit fatti veramente bene,e se tu dipingi a pennello penso sia un po' piú semplice(se vuoi ti invio una specie di guida che uso io per dipingere i mezzi militari)
Ciao

 TigerTank79 :

6/10/2005 22:08
 Grazie a tutti.

Aklak se vuoi manda pure, tutto può essere utile, in particolare una guida.

CIAO

 Francesco Tedeschi :

6/10/2005 22:38
 Anche io sono nella tua stessa situazione, ed ho risolto il problema acquistando 4 kit in scala 1/72 ruotati...
Questo non significa che siano facili, perchÈ, ad esempio il Dodge M6 anti tank è molto dettagliato, anche nelle parti che sono coperte ed i pezzi sono microscopici, ma consente di praticare un hobby senza spendere tanto... :-)

 Giulio_Gobbi :

6/10/2005 23:08
 Faccio aerei, per me il 72 è la scala per eccellenza, un buon 72 è piú di effetto a mio modesto parere.
Da un lato all'altro sono affiscinato e tentato dalla 24....
Pennello? Piú difficile dell'aerografo e ti limita un poco nella scelta delle mimetiche, ma senza dubbio piú pratico.

Fai come vuoi, basta che ti diverti!

 panzerpak40 :

6/10/2005 23:53
 in 1/72 è bello soprattutto per la facilita' di realizzazione a pennello ma è difficile per l'impolveramento e per lo zimerit è chiaro poi ti deve piacere il soggetto...è anche piu facile con i diorami!!!!
fino ad ora ne ho fatto solo uno in 1/72 il jagpanther
è chiaro in 1/35 è piu difficile con tutti i particolari ma è piu appassionante e soprattutto piu lungo
ciao
panzerpak40 ;-) ;-) ;-)

 sabot65 :

7/10/2005 10:03
 Ho sempre sostenuto che non esistono modelli difficili da fare ma solo modelli lunghi a terminare.
Per quanto riguarda la colorazione a pennello, secondo me la tecnica di esecuzione è la stessa per entrambe le scale, con l'unica differenza che nella piccola scala bisogna prestare molta piú attenzione: nella 1/35 le strisciate del pennello si possono "nascondere" piú facilmente, nella scala piccola sono delle mostruosità inaccettabili.
Tutto qui.

 lion26 :

7/10/2005 10:18
 Come alcuni hanno scritto, la scala 1/72 ha il suo fascino alle mostre si possono ammirare dei bei soggetti, e ci si deve dedicare piú alla colorazione che al dettaglio che ovviamente in quella scala e' molto approssimato.
Personalmente pero' prediligo e opero sulla 1/35 che (Per me) e' la giusta via di mezzo tra dimensioni e dettaglio, puoi sbizzarrirti sia nelle colorazioni che nello scratch senza grossi problemi. Ovviamente i costi sono nettamente superiori e anche lo spazio occupato.

 ivansold :

7/10/2005 10:40
 Ora che ho riniziato mi dedico a 1/72, per riniziare ho scelto mezzi ruotati anzichè cingolati perchè mi ricordo che avevo dei gran problemi con i cingoli dei carri. comunque come hanno già detto penso che la cosa importante scegliere il mezzo che ti "ispira" di piú che sia in 35 o in 72.
Ciao Ivan

 Fabrizio1966 :

7/10/2005 11:05
 Pregi e difetti ci sono in tutte e due le scale... sinteticamente :
1/35. Maggior possibilità di dettaglio, maggior impatto visivo, possibilità di scelta ampia sia per i soggetti che per l'aftermarket, possibilità d'impiego di figurini estremamente realistici, se è il caso... ovviamente maggiori costi e limiti di spazio.
1/72. minori costi, minori ingombri, discreta scelta di soggetti, aftermerket e figurini piú limitati ma validi, maggiori "problemi" e limiti nel dettaglio e nella colorazione e invecchiamento dei modelli..
Per nascita sono un settantadueista, am credo che alla fine la scelta si debba fare provando quale scala si sente piú propria e vicina ai propri gusti personali...
Fabrizio"72"66
:-D :-D :-D

 Lorenzo :

7/10/2005 11:58
 Curioso che si parli di 1/72 solo in relazione ai prezzi piú bassi o alla mancanza di spazio.
Il ragionamento sottostante sembra essere: ho un piccolo appartamento o il portafoglio in riserva QUINDI mi rivolgo alla 1/72 anche se la 1/35 mi piacerebbe tanto...
Eppure non è solo un fatto di costi ma anche di resa scenica, coma hanno rilevato altri.
E se Zaloga si è spostato sulla 1/72 ci sarà pure un motivo.
Comunque il futuro, come ci spiegano i giapponesi, è delle scale subatomiche dalla 1/72000000 in giú... :-P

 chione :

7/10/2005 12:07
 Assolutamente 1/35.
Ammiro tutti coloro che per scelta ed ostinazione insistono e riescono anche bene, a far diventare dei modelli presentabili dei kit che sono solo dei brutti giocattoli. Nonostante che in 1/72 si trovino kit che non esistono in 1/35 se si vuole dei kit degni di questo nome bisogna spendere delle cifre che non stanno piú nel rapporto qualità prezzo, sono persino piú elevate dell'1/35.
Amici che si sono dedicati all'1/72 si sono presto trovati ad un bivio, migliorare alla morte kit indegni o passare all'1/35? hanno scelto la seconda ipotesi.
Da piccolo ho costruito centinaia di aerei airfix ma quando sono arrivati dagli usa i Monogram 1/48, ho gettato tutto nel bidone con gran soddisfazione. Poi mi sono dato ai carri e l'idea di fare 1/72 non mi ha neppure sfiorato. Recentemente mi sono trovato a costruire alcuni 1/72 per uso wargamistico. Il prezzo non è affatto modico perchè un kit discreto costa in media 15 euro, con pochissiimi euro in piú si trovano già buoni 1/35 (su e bay si acquistano modelli piú costosi anche a queste cifre).
Ho costruito il Blitz della Mac, bel modello per essere un 1/72, ma una volta finito è proprio un giocattolo, forme discrete, interni che nessuno vede, dettagli da orologiaio che impazzisci a metter su e decisamente inutili, cosa serve migliorare un modello che non può essere una riproduzione in scala del vero ? lo spessore della plastica in quella scala rende assurdo il tutto....

 stefanca :

7/10/2005 13:13
 Ho incominciato con l'1/72 (aerei e poi carri) per poi passare all'1/35 per motivi di praticità (ho le mani piuttosto grandi e i carri e gli aerei facevano nelle mie mani una brutta fine) e poiperchè mi piaceva la possibilità di realizzare scene piú grandi. Adesso quando vedo i lavori in 1/72ho come l'impulso di fare un diorama molto grande in 1/72 (cosa che 1/35 non mi è possibile per ovvie ragioni).
Ho ancora diversi modelli in 1/72 realizzati male e dipinti peggio e spesso mi viene la voglia di restaurarli e di ambientarli, per ora sono chiusi in un cartone... chissá .

 Fabrizio1966 :

7/10/2005 15:26
 dissento da quanto scrive Chione. Pú essere, ed è capitato effettivamente, che ad un certo punto si decida di passare dalla 1/72 alla 1/35 per poter meglio dettagliare il proprio modello,ma è anche vero che nel caso dei carri ormai moltio 1/72 sono allo stesso standard di alcuni 1/35 quanto a finezza di dettaglio e realizzazione. E' vero che alcuni kit arrivano a costare oltre 30 euro, ma sfido ad acquistare l'analogo carro in 1/35 (non su e-bay , ma in un negozio virtuale o meno, dove sai cosa e come compri...) a prezzi non nettamente superiori, e possibilmente non una scatola uscita venti o venticinque anni fa che essendo outdated costa senz'altro meno... ho bazzicato brevemente la 1/35 e se mi raffronto con i colleghi che la praticano, i costi sono indubbiamente piú elevati.... Resto poi dell'idea che sia sempre e innanzitutto una quastione di feeling personale, e trovo sciocco tifare o spingere una persona verso una scala a prescindere dai suoi gusti con motivazioni, scusate il temine, superficiali e soggettive... è logico che un 1/35 si presti molto meglio al lavoro di superdettaglio di un 1/72, ma, d'altro canto, si potrebbe scrivere che lavorare su un 1/72 è una sfida molto piú appassionante, proprio per la difficoltá ... il modello si deve "vedere" nella propria testa e "sentire" nelle proprie mani...quella, allora, è la tua scala...personalmente, come ho scritto sono nato settantaduista, prima aereonautico, poi carrista, ma assolutamente non escludo di poter un giorno provare a montarmi un bel 1/35 o 1/48...vedrò cosa "sentirò" in quel momento...
Fabrizio"regardlessthescale"66
p.s. a pennello è meglio al 1/35, comunque, anche se diluendo bene con gli acrilici life, per esempio, anche in 1/72 si possono fare delle belle cose...

 Wanderer :

7/10/2005 16:51
 Francamente non mi aspetto di convertire un trentacinquista alle gioie della scala 1/72, e nemmeno mi interessa, ma le alzate di scudi contro la 1/72, che sembrerebbe essere diventata da scala di moda come ultimamente appariva, una scala di ripiego per persone con poco spazio e limitate disponibilità economiche, e comunque senza la dignità della scala maggiore, mi spingono a difendere con forza la nostra amata piccola scala.

Intanto non ritengo che una riproduzione in scala 1/72 sia forzatamente un giocattolino mentre una riproduzione in 1/35 abbia d’imperio tutti i crismi della riproduzione in scala perfetta e rispondente alla realtà in tutto e per tutto. Non penso nemmeno che la 1/35 abbia necessariamente una veridicità superiore alla 1/72: il modellismo è la riproduzione in scala di un oggetto e obbligatoriamente dobbiamo scendere a compromessi costruttivi e pittorici.
Non vedo quindi una primazia di una scala su un’altra, piuttosto la scelta di una scala è dettata da tanti fattori, spesso emozionali, irrazionali, o legati al caso 

Io sono nato modellisticamente con le buste Airfix, sia aerei che mezzi militari, ed è forse soprattutto per questo che continuo a ritenere, come scherzosamente dicono alcuni negli usa, la 1/72 "the real men's scale"...

Scherzo, ma non mi toccate la 1/72!

 DeB :

7/10/2005 19:46
 beh essendo un 72-ista affermato ormai posso solamente dire che dopo due carri in 35 la ecnica ancora non c'era e il pennello si vedeva eccome!!!

passando alla 72... ho fatto progressi in circa 3 modelli e qualche figurino. in quanto tempo?? 2 anni e forse (per metterla sul piano economico) un centinaio... noooo meno al massimo 70-80 euro!

ma il soldo non è importante.

Io consiglio di provare a prendere 2 kit uno in 72 e l'altro in 35 (magari uguali) e farli prima uno e poi l'altro. vedrai, così, quale scala ti piace di piú.
io, ripeto, totlamente soggettiva la cosa all'aftermarket ripiego poco e mal volentieri ma spesso nella 1/72 (grazie anche ai nuovi kit) i dettagli si possono rifare da soli (approssimati certamente!) nella 35... beh bisogna avere un gran occhio e diverse strumentazioni.

per il resto devi vedere tu!!! io consiglio un carretto in 72... prendi il revell (panzer III o IV) lo fai e provi poi un medesimo carro in 35.
li metti vicini e... ti innamorerai di uno o dell'altro speriamo non di tutti e due sennò devi darti alla 1/48!!! ehehehe

DeB "1/72 lover" 86

ciao!!!!!!!!!!!! :-D :-D :-D

 aklak :

8/10/2005 11:53
 La prima cosa che si deve tenere conto quando si dipinge un mezzo in 1/72 è l’effetto scala, l'aspetto del modello finito dovrebbe essere simile a quella che questo avrebbe, se visto da una distanza di ca. 22 m (72 feet), in altre parole, rapportandolo alla scala, quello che si sarebbe se visto da una distanza di ca. 30 cm (1 foot). Molti modelli sono presentati ad una distanza di ca. 60 cm (2 feet), così che si deve attualmente lavorare con un effetto scala situato intorno ad una distanza di ca. 44 m (144 feet). Quanti dettagli di un vero carro armato sono visibili da questa distanza? Quanto fango, sporco o invecchiamento della vernice È visibile? Non molto.
Così quello che c’e’fare con i modelli in piccola scala È quello di finirli in modo tale che sia suggerita la distanza, tenendo presente la loro piccola scala, ed enfatizzando i dettagli che renderanno il modello un vero gioiello.

Per la colorazione io uso smalti Humbrol & acrilici Tamya procedendo in questo modo:
Come prima operazione passao una mano grigio Tamya che utilizzo come primer una bella mano coprente; dopo una mezz’oretta con il colore asciutto passo il colore di base, schiarito un 10-30% con del bianco, sempre per l’effetto scala, la percentuale di bianco dipende dal grado d’invecchiamento che voglio dare.
Dopo circa un’oretta, il tempo di far asciugare il modello, sullo scafo inferiore e sui cingoli do’ una leggera spruzzata di color terra scuro XF 52, o marrone rossiccio XF 64, dipende dall’ambientazione.
Fatto passare il tempo necessario per fare asciugare bene i colori applico le decals procedendo in questo modo: spruzzo nell’area interessata una mano di trasparente lucido XF 22 ad aerografo, lascio asciugare il tutto ,poi applico con un pennellino piatto il prodotto Micro Set per fare aderire bene la decal; in seguito applico le decal e poi il prodotto Micro Sol sempre a pennello: serve a fissare la decal in modo perfetto al modello,poi lascio riposare il modello per un giorno intero e poi sempre ad aerografo sulle decals spruzzo una mano di trasparente opaco H20 Gunze (il migliore!)
Fatto questo passo alla fase dell’invecchiamento ed usura del modello. La prima operazione consiste nel lavaggio dell’intero mezzo con il colore ad olio Bruno Van Dick diluito all’80/90% in ragia minerale inodore asciuga subito e non lascia aloni lucidi; il colore lo stendo con un pennello morbido e piatto facendo in modo che vada negli interstizi e attorno ai dettagli o bulloni del modello.Questa operazione mi consente di rendere il colore di base molto scuro,il colore in eccesso si asporta con un pennello pulito.
Dopo questa operazione lascio asciugare il modello per almeno 2-3 giorni così il colore ad olio si asciuga senza problemi; fatto ciò con la tecnica della pennellata a secco ripasso, il colore di base su tutto il modello così la tonalità di base riemerge.
Passate almeno 24 ore da questo passaggio, con un pennello triplo zero eseguo un lavaggio selettivo usando il colore ad olio nero o terra d’ombra scura attorno ai dettagli e ai bulloni ed anche nelle griglie per dare tridimensionalità al modello.
Successivamente con la tecnica della pennellata a secco passo, il colore di base su tutte le superfici donandogli quell’effetto d’usura tipico.
Poi sempre con del nero ad olio o della terra di Siena riproduco le colature di sporco e di ruggine, con il Rust (113) Humbrol creo l’ossido sugli scarichi e su altre parti del modello.
Per quanto riguarda i cingoli il procedimento di colorazione che uso è questo:stendo un a mano di grigio metallico XF 56 una volta asciutto eseguo una lavatura con il colore ed olio Bruno Van Dick diluito 80-90% poi una volta asciugato un ulteriore lavaggio con il color ruggine (113) diluito ,poi a pennello secco leggere passate sulle sporgenze con del color acciaio XF 56 ,non uso alluminio ,argento o simili,i cingoli sono in acciaio!
Per quanto riguarda lo schiarimento/usura degli spigoli del mezzo ricorda di usare il colore di base schiarito con del bianco e non il bianco puro,questo a mio avviso renderebbe il mezzo troppo surrealista! Fai solo i piccoli dettagli, sono questi gli elementi che si devono far risaltare.
Applicala in maniera piú lieve di quanto potrebbe sembrarti necessario perchÈ l'effetto che risulta È, di solito, piú evidente di quanto richiesto.
Per gli ambienti desertici alla fine passo una mano leggerissima di Buff per simulare l’impolveramento.

Ecco questo è il mio schema di colorazione (+o-)

Ciao
Andrea

 robc :

8/10/2005 12:27
 Per tornare alla domanda iniziale "è piú difficile..." credo che l'unica risposta sia che si tratta di "tipologie di difficoltá " diverse, a grandi linee piú il modello è piccolo meno si vedono certe "magagne" (errori dimensionali, dettagli mancanti ecc.) piú è complesso lavorare con i particolari minuti, nella maggior parte dei casi conviene l'aerografo per non coprirli, ecc. In questo senso sono anni che mi chiedo come sarebbe un carro in 1/16 o peggio in 1/8 o giú di lì: dal punto di vista della colorazione o del montaggio è come andare dal meccanico o dal carrozziere, è tutto piú facile :-P però ci sono una tale quantità di dettaglio e un tale numero di pezzi da fare spavento.

Anch'io, come molti, mi sono fossilizzato sulla 1/35 come compromesso fra spazio, dettagli ecc., forse anche perchÈ quando ho cominciato a farne c'erano solo Tamiya e Italaerei e non erano malaccio, in piccola scala c'era qualcosa di Airfix e Matchbox (avevo fatto un Panzer III e un Churchill) ma c'era da mettersi le mani nei capelli. Peraltro ho sempre apprezzato la 72 per il fatto che senza troppa fatica si potevano mettere insieme aerei, figurini e veicoli, cosa che per decenni (!!!) non si è potuta fare in 48 o peggio in 35, però ricordo la Jeep (Fujimi o Hasegawa? boh?) che aveva ruote e parabrezza - almeno - con proporzioni talmente sballate che ero passato al Dodge ESCI per metterlo insieme ad un aereo. Credo onestamente che finchÈ non sono arrivate resina e fotoincisioni per le piccole scale (vale anche per le navi 1/700, per esempio) non ci sia stato nulla da fare, non si può vivere di solo sprue stirato :-D

Infine, per quanto "brutte", le considerazioni di spazio temo non possano essere tralasciate, soprattutto dalle nostre parti (non dimenticherò mai un articolo su una rivista americana un bel po' di anni fa, in cui il modellista aveva preso legname e chiodi e si era costruito una stanza in piú per metterci i modelli... provate un po' a farlo qui, e non parlo solo del quinto piano di un condominio).

Detto ciò, credo che il consiglio che ti è stato dato di comprare due kit (magari davvero dello stesso soggetto) uno in 72 e uno in 35 per "vedere l'effetto che fa" sia il migliore in assoluto.

Buon divertimento ;-)

 TigerTank79 :

8/10/2005 12:37
 Grazie a tutti per le vostre risposte esaurienti.

 Fabrizio1966 :

8/10/2005 17:52
 Ho letto con molto interesse il post di Andrea e trovo al sua tecnica molto simile alla mia ...attualmente, negli ultimissimi tempi, prediligo un procedimento leggermente diverso, in un certo senso evoluto dall'osservazione del mezzo reale. Premetto che essenzialmente io non uso la stessa identica tecnica per due modelli, a meno che non si situino esatamente nello stesso ambito di luogo e di tempo e non siano molto simili. Penso che si debba osservare innanzitutto il mezzo vero. Tralasciando i calcoli amtematici (peraltro correttissimi.... azz, come avrei voluto non essere una schiappa in aritmetica...)sull'effetto distanza io ritengo sia indispensabile sforzarsi di ricreare sul carro il processo e l'effetto cromatico reso dalla mimetizzazione ed eventualmente dal wrathering e , nel contempo, rendersi conto che determinati effetti visivi "a distanza" sono comunque l'effetto di una somma di dettagli che, a mio parere deve essere resa il piú possibile nel particolare. Molti foto di carri "in action" ci mostrano mezzi dove la colorazione non è quasi percepibile oppure sporchi all'inverosimile. Però questa è la realtá . Personalmente applico sempre un pre shadowing in nero su tutti i recessi del carro ad aerografo , da profondità al mezzo. Non uso primer, anche se sopra le fotoincisioni sarebbe consigliabile. Utilizzo due mani del colore di base, molto leggere, che poi lumeggio sulle superfici piane ed orizzontali sempre ad aerografo, MAI con il bianco ma sempre stemperando colori scuri con marroncini chiari...soo i colori piú chiari, per forza di cose, devono essere lavorati con il bianco. Un consiglio per le decal: Valuta sempre molto bene se sia il caso di usarle. Spesso, sopratutto nella seconda guerra mondiale le insegne venivano applicate a mano e molto piuì' rozzamente di come appaiono in molti profili.- Se la decal è d'obbligo, allora il procedimento di Andrea è ottimo. Come liquido ammorbidente per le decal io utilizzo anche il Tamya, molto buono. Faccio seguire un'eventuale mano di opacizzazione generale ed un alvaggio ad olio diluito con il windsor o con il liquido Mig per il washing (ottimi e rapidi nell'evaporazione..) tieni conto che teoricamente per il lavaggio (non il filtro..) sarebbe opportuno lavorare su un modello lucido piuttosto che opaco... comunque dopo applico vari filtri con colori ad olio ...qui, le tonalità li dovreti vedere tu, a secondfa dell'effetto che vuoi ottenere, personalmente li trovo ottimi nell'amalgamare colori e sfumature...La velatura finale di buff potrebbe, se data molto leggermente, essere assolutamente valida non solo per i mezzi nel deserto, visto che se vogliamo vedere,la patina di sporco è generalizzata e generalizzabile in molti altri ambienti.... La grafite è ottima per riprodurre il metallo messo anudo dallo sfregamento e non trascurerei i graffi, da riprodurre con un pennello finissimo (cinque zeri)...occhio alla ruggine, è molto scenografica ma non sempre realistica (nel deserto è rarissima... nel pacifico era la regola...)e i cingoli sono una delle parti che subiscono maggior manutenzione e sostituzioni... Quindi...
Per lo sporco, beh io uso pigmenti della MIg e non solo, funzionano benissimo, mixati con il plaster apposito o con colori acrilici o sintetici o i rispettivi diluenti... Occhio, appena applicati, alcuni sembrano scurissimi ma poi schiariscono in un baleno... comunque ti consiglio, se vuoi andare sulla 1/72, di "spiare" molto i cugini della 1/35, molti loro procedimenti sono perfattamente applicabili anche alla 1/72 con qualche accortezza, e alla faccia di chi dice che noi sprechiamo energie con dei giocattolini... Poi, comunque, ognuno sviluppa uno stile molto personale, questo è il bello del modellismo...
Fabrizio"tricks&tracks"66 :-D :-D :-D

 ivansold :

8/10/2005 23:16
 Grazie Andrea per le info di colorazione.
ciao Ivan

 aklak :

10/10/2005 10:58
 Aggiungo anche che uno dei problemi della scala 1/72 sia la reperibilita’ dei figurini,e vari acsicessori tipo rovine,pali ponti ,case distrutte,ecc per poter fare dei diorami,si e’ cosi’ costretti ad autocostruir tutto!!!

Ciao
:-( :-(

 stefanoc :

10/10/2005 12:24
 Quote:

aklak ha scritto:
Aggiungo anche che uno dei problemi della scala 1/72 sia la reperibilita’ dei figurini,e vari acsicessori tipo rovine,pali ponti ,case distrutte,ecc per poter fare dei diorami,si e’ cosi’ costretti ad autocostruir tutto!!!
Ciao
:-( :-(

ma non è appunto questo il bello... :-P

 Wanderer :

10/10/2005 13:23
 Io non sono convinto che ci sia poi una carenza di figurini o elementi paesaggistici in 1/72 rispetto alla 1/35.
Nei figurini ci sono ottimi prodotti, anche se a prezzi elevati, di Preiser, CMK, Warrior, Milicast, MIG.
Nelle ambientazioni Italeri è uscita con 2 belle casette a prezzo modico, e ci sono ambientazioni in vacuform della Remi, TM e altre marche varie disponibili anche presso venditori italiani per corrispondenza.
E come dimenticare poi tutta la marea sconfinata di materiali del fermodellismo, che sono perfettamente utilizzabili opppure con scarse modifiche anche per l'1/72?

No, non direi che manchino neanche i figurini e le ambientazioni in 1/72...

Saluti

 Fabrizio1966 :

10/10/2005 15:31
 ...concordo con wanderer sulla disponibilità ormai elevata di accessori e figurini per la 1/72(e per la 1/76..la milicast ha un range vastissimo di figurini perfettamente adattabili alla 1/72...), non credo che questo aspetto possa essere ancora considerato un diswcrime tra 1/72 e 1/35...diciamo, semmai, che essenzialmente alla 1/72 manca a volte, ancora una cosa: la considerazione che merita.
Fabrizio"smallscale"66

 DeB :

10/10/2005 17:08
 daccordissimo! :-D :-D

 Wanderer :

10/10/2005 17:56
 Mi associo di tutto cuore.
Saluti

 robc :

10/10/2005 18:05
 Sicuramente il problema che molti hanno sollevato esiste, solo in alcuni casi e solo recentemente la 72 ha smesso di essere la "sorella povera" della 35 per i carri e della 48 per gli aerei; rimane comunque il fatto che 72 e 35 sono due cose diverse per tante ragioni e, se si possono eliminare considerazioni "prosaiche" come costi, spazio ecc., rimane soltanto la passione del modellista, quella che spinge alcuni a fare, per esempio, modelli di navi talmente piccole da stare in bottiglie lunghe pochi cm. ed altri a fare modelli talmente grandi da competere con il vero, magari anche nel funzionamento (vedi il caccia russo radiocomandato dell'altro topic). È inutile pensare che sia meglio una dell'altra (potrà esserlo per determinati aspetti "assoluti", al piú) o, peggio, tentare di convincere qualcuno che ama una scala della bontà di un'altra :-P

 DeB :

10/10/2005 18:18
 concordo anche con te Robc!

bisogna provarle per decidere!

 Clausewitz :

27/10/2007 09:50
 Io non credo che la 1:72 sia inferiore alla 1:35, ho visto splendidi modelli nella scala piú piccola.
Per quello che mi riguarda il problema è soggettivo: trovo molti problemi ad assemblare i pezzi molto piccoli. Anni fa mi cimentai, nel tentativo di riprendere il modellismo, con un kit Revell in 1:72 di un T-72 e mi trovai i cingoli in plastica rigida da assemblare, in certi punti, maglia a maglia. Il risultato, dopo una faticaccia terribile, fu un vero schifo. Probabilmente sono io che ho le mani troppo grosse, non so....
Peccato, perchè, a parte il minore spazio, la 1:72 è l'unica scala in comune fra carri armati e aerei, visto che la 1:48 per i carri è ancora tutta da scoprire.

[ Modificato da Clausewitz il 27/10/2007 9:51 ]

 quake :

27/10/2007 10:00
 Negli anni '70 ho iniziato con gli aerei e qualche carro in 1/72, dipingevo anche i soldatini Atlantic !Poi dopo un lungo periodo di allontamaneto dal modellismo mi sono accorto di non essere piú adatto a questa scala a causa della vista la scelta è caduta sulla scala maggiore, altrimenti sarei rimasto in 1/72 per ragioni nostalgiche.

ciao
Daniele

[ Modificato da quake il 27/10/2007 10:05 ]

 pierog :

27/10/2007 17:08
 Penso non sia una domando da poco......il mio approdo alla 1/72, oltre che per nostalgia, è stata una questione di tempo in quanto, venendo dalla scala maggiore, mi occorrevano svariati mesi per il montaggio, vanificando il tutto con una verniciatura penosa od altro, ad esempio, sei mesi per uno Sherman israeliano, due giorni per rovinare tutto tentando di riprodurre ruggine od altro.......la 1 / 72 in un paio di mesi ( al massimo ) monti, colori, invecchi e via, sotto un altro, e se viene male, tiri contro il muro poche settimane di lavoro, nulla piú!
Con la 1 / 35 era un problema non da poco trovare gli after- market ( se esistono i parafanghi fotoincisi, perche' non metterli? ), nella scala piú piccola c'è tutto nella scatola, o quasi......ammetto. qualche anno fa' non erano cosi completi ed attraenti, volendo realizzare un diorama non c'erano accessori, i figurini, prima di Warriors od altri, sembravano gnomi.
Tempo fa ho messo mano alla ambulanza della RAF dell' Airfix, quanti ricordi, e poi non è neanche fatta cosi male......pensare che ha la mia etá
Ciao
Pierog


Ammetto anche, pero', di avere cominciato il Firefly della Tasca, che traditore che sono.......

[ Modificato da pierog il 27/10/2007 17:50 ]

 nuvolanera :

28/10/2007 07:48
 Ciao ragazzi,
ho visto solo ora questa bella discussione.
Io sono un 1/72 convinto, devo dirvi che non mi sono mai sentito inferiore alla scala dei fratelli 1/35.
Fequento mostre di modellismo sin dal 1996 e in quegli anni come diceva "Chione 1/35 convinto" noi eravamo bistrattati e trattati come dei semplici " wargame" cioè semplici modellisti della domenica. In molte competizioni non veniva neanche menzionata la scala 1/72 ma accorpata in unico soggetto. Ricordo gli elogi di Guglielmi e le discussioni a Thiene con Fagion. Non so se qualcuno di voi ricorda il diorama le "tempe presse 1944" di quella stupenda città Francese fatta con Geppo De Felice ove impiegammo quasi 3 anni a finirlo. Il cambiamento culturale e di giudizio nelle mostre iniziò proprio quando in giro si vide questo diorama ove a parità con l'1/35 iniziò ad essere premiato con il "Best Of Show", certo a Thiene ove erano tutti 1/35 convinti fu lodato e snobbato daltro canto come lo stupendo diorama di Geppo di quella stupenda cittadina siciliana che nel 2005 nulla aveva da invidiare ai vari colleghi stranieri preferiti con la scala 1/35.
La scala 1/72 non ha nulla in meno, oggi puoi avere modelli in plastica bellissimi, in resina eccezionali, canne in metallo, fotoincisioni, figurini veramente ottimi in resina.
Cmq la scelta va fatta in base a quello che a te piace di piú come modello e non al costo che ormai è elevato o allo spazio.
La tecnica è uguale a quella dei fratelli dell'1/35.

Adesso vado di fretta volevo continuare a discutere ma alle ore 08.00 esco a farmi una bella cavalcata con la mia mounte-bike e nell'ammirare il paesaggio la mia mente va al prossimo diorama.

Angelo

[ Modificato da nuvolanera il 28/10/2007 6:50 ]

[ Modificato da nuvolanera il 28/10/2007 6:52 ]

 devi :

28/10/2007 09:42
 In questi giorni mi sto cimentando nella costruzione di un kit in 1/72... bellissima avventura per me che ho fatto carri solo in 1/35.
Chissá , magari da adesso farò un pensierino in piú sui miei prossimi proggetti.....anche per questioni di spazio :-P
Ciao Mirko :-D

 Simone1311 :

28/10/2007 14:45
 Per me non vi sono differenze tra scale, se non quella delle dimensioni e dello spazio diverso che occupano le realizzazioni...
Le tecniche che utilizziamo per montare, colorare ed invecchiare sono le stesse, la passione che ci mettiamo per realizzare un modello è la stessa...
Io faccio solo 1/72, e realizzo i miei modelli cercando di riprodurli nella maniera piú verosimile, a volte con dei compromessi, a causa piú spesso di mancanza di manualità da parte mia, che per complessità di realizzazione.
I motivi che mi portano a fare solo dell'1/72 sono principalmente per lo spazio perchè ti permette di realizzare grandi ambientazioni pur rimanendo in spazi ridotti, senza sacrificare troppo il dettaglio.
A mio avviso un bel modello in 1/72 deve essere pieno il piú possibile di particolari, dettagli piccoli e fini, è questo che lo rendono realistico...
Non esiste una scala "povera" o "regina", tutto dipende dalla passione che si mette per montare il modello...

Ciao Simone
:-)

© 2004-2018 www.modellismopiu.it
https://www.modellismopiu.it

URL di questa discussione
https://www.modellismopiu.it/modules/newbb_plus/viewtopic.php?topic_id=8371&forum=4