Forum : Veicoli militari

Soggetto : Pensierino per modernisti #4

 sabot65 :

5/10/2005 21:11
 Gente ho scovato questo video sui test del nuovo carro coreano XK-2 che sostituirà gli attuali K-1/ K-1A1. A vederlo credo ci sia di mezzo lo zampino dei francesi e dei tedeschi perchè la torretta mi ricorda molto un Leclerc con il cannone da 120/55 del Leo 2A6.
Hai capito 'sti coreani, zitti zitti......

http://www.ittrans.com/XK2.wmv

 Fabrizio Frassica :

5/10/2005 21:50
 non si vede nulla..... :-?

 sabot65 :

5/10/2005 22:28
 Non so che dirti Fabrizio, io sono negato in informatica ma da me si vede.....ci mette un pò a caricarsi ma alla fine va....Boh!?

 Moreno :

5/10/2005 22:50
 Così a prima vista sembra piú grosso di un LEOPARD o un Leclerc, una bella bestia.
Moreno

 Fabio :

5/10/2005 22:50
 Devi cliccare con il destro del mouse sul link e salvarlo come...
Ciao
Fabio

P.S.: su explorer dovresti aprirlo, i problemi li hai su Mozilla, Netscape, ecc...

 Fabio :

5/10/2005 23:03
 Moscio com'è sulle sospensioni se va in giro con alzo negativo starà sempre in manutenzione...
Si direbbe un altro grandioso progetto da 150 esemplari in produzione :-o :-o :-o !!!
Ciao
Fabio

 sherman :

5/10/2005 23:16
 Da parte mia ho aperto senza problemi.
Le sospensioni solo oleopneumatiche. Il mezzo è uno sviluppo della precedente versione, realizzata con aiuto statunitense (e molta fantasia e tecnica sudcoreana).
Penso che la somiglianza con il Leclerc sia dovuta agli equipaggiamenti integrati nella corazzatura di torretta, ma questa corazzatura non appare modulare come sul carro francese. E' piú facile che, come sulle piú recenti versioni dell'Abrams, eventuali sezioni aggiuntive (come quelli in titanio e ceramica del Leclerc e in uranio impoverito dell'Abrams) vengano inserite all'interno dei pannelli periferici, dall'alto.
Quanto allo scafo, deriva da quello dell'Abrams (come nel precedente modello), ma è piú schiacciato (che sia vero che per questi carri vengono scelti militari di limitata statura e corporatura?).
Non ricordo esattamente, ma la produzione dei tre modelli dovrebbe superare i 1000 esemplari nel giro di 10-15 anni.
Daniele

 Gabriele 3b :

5/10/2005 23:30
 se il carro in questione è questo:

http://www.globalsecurity.org/military/world/rok/images/k1a1-101.jpg

o qualcosa di somigliante, sembra di stazza simile al leclerc francese, torretta fatta di abraams, leopard e qualcosina di inglese....cmq fa molto mostro incredibile senza un effettivo "peso" nel campo di battaglia....
cmq una curiositá , che cosa si intende per alzo negativo, o potente fabio????

ciao

 Alessandro-tigre86 :

6/10/2005 01:20
 Bellissima la scena mentre esce dall'acqua ;-)

 sabot65 :

6/10/2005 09:59
 Gabriele la foto che hai postato rappresenta un K1A1, il carro che sarà sostituito dal nuovo K-2.
Quanto all'alzo negativo si intende un cannone inclinato con un angolo inferiore a 0° (orizzontale).
Ciao.

 Gabriele 3b :

6/10/2005 14:08
 ieri ho omesso una parte di domanda:fabio ha scritto:"Moscio com'è sulle sospensioni se va in giro con alzo negativo starà sempre in manutenzione..."

quindi mi chiedevo come potesse essere di danno girare con il cannone "sotto zero"...
:-?

 Fabio :

6/10/2005 14:31
 Con delle sospensioni così morbide in caso di marcia con la bocca da fuoco ad alzo 0 o negativo e non "lockata" sul bersaglio con una frenata improvvisa su terreno irregolare il cannone è facile che si "pianti" per terra.
Comunque anche se gli esemplari prodotti fossero quelli citati da Daniele, ho seri dubbi sull'economicità del progetto...
Ciao
Fabio

 Gabriele 3b :

6/10/2005 15:25
 azz, ma allora girare con un carro armato non è per nulla facile ;-)

grazie per la risposta!!!

ciao

 sabot65 :

6/10/2005 23:18
 Se è vero che l'appetito vien mangiando, qui c'è dell'altro http://www.militaryphotos.net/forums/viewtopic.php?t=62141
http://www.militaryphotos.net/forums/viewtopic.php?t=62141
La torretta è meno rivoluzionaria di quel che sembrava a prima vista. Come dice Sherman, non pare ci siano corazzature modulari ma probabilmente le solite corazze composite. La forma schiacciata e sfuggente dunque non sembra data dai moduli applicati ma è solo la consenguenza del fatto di aver adottato un caricatore automatico che, eliminando il servente che lavora in piedi, permette di alloggiare molto in basso gli altri due uomini in posizione seduta. Mi piacerebbe sapere cosa sono quei dispositivi ottici agli angoli anteriori della torretta. L'adozione del motore tedesco ha portato ad una riconfigurazione del cofano che ora mi sembra piú basso che nelle precedenti versioni mantenendo, pare, una lunghezza dello scafo simile ai precedenti.
Ciao.

 sherman :

8/10/2005 13:07
 Qualche informazione.
Fino agli anni Ottanta la Corea del Sud è dipesa dagli Stati Uniti per la maggior parte dei suoi equipaggiamenti militari. In seguito l'industria locale ha fatto un notevole balzo in avanti in molti settori (basta vedere il mercato delle automobili) e il paese ha iniziato a progettare e produrre in proprio materiali militari, anche molto sofisticati e complessi. Uno dei piú importanti programmi riguarda la sostituzione dell'intero parco carri armati, basato in larga parte su M 48 A5 modernizzati. Gli Stati Uniti hanno comunque fornito assistenza, in particolare con il supporto da parte della General Dynamics Land Systems. La progettazione è partita dal carro americano Abrams, riducendo le dimensioni e introducendo alcune modifiche locali. Dopo alcuni prototipi, nel 1986 è entrato in produzione il K 1 (committente principale la Hyundai), denominato anche Republic Of Korea Indigenous Tank (ROKIT) o Type 88. L'armamento principale verte su un cannone rigato da 105/51 M 68. Nel 1998 è comparso il K 1 A1, armato con il 120 mm ad anima liscia M 256 (arma tedesca prodotta su licenza negli USA) ed equipaggiato con sistemi di visione e tiro piú moderni.
Il K 1 A1 è sia di nuova produzione, sia ottenuto dai K 1 modernizzati. Le caratteristiche (peso, dimensioni, sospensioni) dei due carri sono state ottimizzate per il terreno coreano, che presenta montagne, giungla, acquitrini e in genere strade accidentate.
Equipaggio di quattro uomini, motore turbodiesel MB 871 ka-501 da 1200 hp, armamento secondario costituito da una mitragliatrice da 7,62 mm coassiale e una da 12,7 e una da 7,62 mm sul cielo di torretta. Peso in ordine di combattimento 54 tonnellate, 32 proiettili da 120 mm (una scorta limitata a causa delle dimensioni ridotte del carro).
Altri veicoli della famiglia sono il K 1 ARV (da recupero) e il K 1 AVLB (gettaponte).
Attualmente è allo studio la versione K 2, sensibilmente modificata. In totale le due versioni (K 1 A1 e K 2) dovrebbero essere prodotte in oltre 1000 esemplari.
Gli apparati che si intravedono sui lati della torretta e al di sopra dovrebbero far parte di un sitema di difesa attivo a 360° nei confronti di razzi, missili e proiettili. In pratica un sistema simile a quello adottato da russi e israeliani e allo studio presso gli statunitensi.
Nel 2008 entrerà in produzione anche l'IFV KNIFV, veicolo corazzato cingolato per il combattimento della fanteria ben protetto e armato, anfibio, pesante 25 tonnellate. L'acquisizione (se i fondi non mancgeranno) preveder circa 900 esemplari in varie versioni.
Saluti,
Daniele

[ Modificato da sherman il 8/10/2005 10:13 ]

 Fabrizio1966 :

9/10/2005 02:12
 a mio parere credo che l'intenzione delle autorità coreane sia quelle di affrancarsi da un'eventuale dipendenza dagli stati uniti almeno nel campo della produzione terrestre e di acquisire il know how tecnologico necessario alla costruzione di un moderno MBT...Mi ha colpito il commento di Fabio sulla "...produzione di 150 esemplari" suppongo un'evidente riferimento alla tragicomica (e dispendiosissima) vicenda dell'Arjuna Indiano... Colpisce, per contro, la determinazione dei coreani nel dotarsi di questi mezzi, a qualsiasi, per quanto elevato, costo...
Fabrizio

 sherman :

10/10/2005 00:17
 Mi sa che Fabio si riferiva a una vicenda nostrana e non così lontana...
Va tenuto presente che, comunque vadano le cose - sia bene, come nel caso dei carri sudcoreani, sia male, come nel caso del carro indiano -, i costi sono molto inferiori rispetto a quelli che possiamo avere in Italia.
Da alcuni anni la Corea del Sud si sta allontanando dagli USA, prova ne è la continua riduzione dei militari statunitensi nel paese, su richesta del governo locale. Rimangono alcuni stretti legami industriali, ma in fatto di elettronica e di costi la Corea del Sud è seconda a pochi altri paesi.
Daniele

 Fabrizio1966 :

10/10/2005 15:52
 Ahi, è vero, avevo "rimosso" la ..come definirla? Farsa? tragedia?Commedia all'italiana dell'Ariete, anche se potremmo, per il povero carro italico, trovare la scusante delle mutate condizioni geopolitiche e strategiche (fine della guerra fredda e spostamento dei possibili scenari in aree geografiche prima impensabili) oltre che della cronica mania dei ministri del tesoro e delle finanze italiani di tagliare la difesa per preservare le costosissime consulenze del proprio ministero (vedi vicenda odierna delle Fremm....e tanti saluti ai posti di lavoro della cantieristica). Quantomeno, l'Ariete con tutte le sue magagne ha permesso all'Italia di acquisire un certo know how nel settore degli MBT... Ovvio che la sua acquisizione in soli duecento esemplari e la rinuncia per le solite meschine ragioni di bilancio alle opzioni che potevano dotarlo di ammenicoli vari stile pezzo da 120/55, caricatore automatico, motori degni di un MBT moderno da subito hanno affondato ogni speranza di poterlo esportare ... vabbè, vorrà dire che, quando dovremo rimpiazzarlo, ci rivolgeremo ai coreani, perchè loro, state tranquilli, il loro carro non solo lo produrranno e proveranno a venderlo a mezzo mondo, ma lo svilupperanno, eccome se lo svilupperanno...chissà se allora qualche nostro brillantissimo ministro dopo aver tagliato i fondi a ricerca, sviluppo e difesa si inventerà un blocco delle importazioni di armi ...
Fabrizio :-( :-( :-(

 sabot65 :

10/10/2005 16:16
 Fabrizio concordo con te in pieno, pare che in Italia si goda a darsi la zappa sui piedi.
Però tieni presente che con i soldi dei finanziamenti esteri posso fare lo spendido anche io. Notoriamente la Corea non ha mai avuto conoscenze tecniche e le capacità industriali tali da poter sviluppare autonomamente un sistema d'arma complesso come un MBT, e allora questi tank da quali tasche sono usciti?
La stessa considerazione si può fare con Israele e la serie Merkava. Un paese con una popolazione di 4 milioni di abitanti ed un'economia che è quella che è, dove ha trovato tecnologia e quattrini per un progetto del genere? vendendo pompelmi Jaffa o bussando da Zio Sam?
Parafrasando quel tale, in Italia mancano i quattrini non il valore.
Saluti

 sherman :

10/10/2005 16:24
 L'Italia possedeva un buon know-how nel settore dei veicoli corazzati anche senza bisogno di produrre 200 Ariete, specialmente quando le offerte del mercato estero erano appetitose, con ottime prospettive di compensazioni industriali. Ma questo è un discorso che tocca politica ed economia, a vari livelli, e non voglio entrare in questo ginepraio. D'altra parte gli esempi sono tanti, partendo da molti anni fa e arrivando al velivolo AMX e ad altro ancora piú recente.
Non credo che occorrano un cannone da 120/55 (per sparare contro quali super-carri?) o un caricatore automatico (osteggiato ancora da eserciti molto esperti, come quello israeliano) per avere un buon mezzo, ma un motore piú moderno e potente, una elettronica piú affidabile e una protezione aggiornata (non certo le corazzature posticce dell'Irak) sì. Tutte cose pronte, ma rimandate di continuo per i soliti motivi.
Daniele

 Fabrizio1966 :

10/10/2005 18:02
 Sherman e Sabot, come spesso, se nonsempre, avete ragione. per Sabot: ben vengano i finanziamenti esteri, cio' che fà male è l'incapacità di usarli non tanto per lo scarso valore di moltissimi ricercatori e tecnici e lavoratori, ma per il bassissimo livello culturale, intellettuale e umano di chi si candida a guidare questo paese e, sfortunatamente, sia sotto una bandiera che sotto l'altra, arriva al governo... l'esempio odierno delle fregate Fremm che il prode tremonti (...a volte ritornano, scriveva stephen king...) ha allegramente buttato a mare (e non per il varo...) per far quadrare conti a sfondo elettorale, ne è un tristo, tristissimo esempio...Si dice che un paese ha i governanti che si merita, io però credo che l'Italia e gli italiani stiano invece scontando un gravissimo errore di valutazione ...siamo MEGLIO dei nostri politici, eccome..
Per Daniele"sherman" primo: complimenti per l'articolo su corazzati (...si, lo so, avevo detto che non lo compravo piú, ma al cuore non si comanda....) secondo: daccordo con te sulla discutibilità dell'utilità dei caricatori automatici, non sempre affidabilissimi, vero anche che in un esercito di professione, poter risparmiare sull'impego delle risorse umane è sempre auspicabile. Meglio, secondo me, un caricatore automatico che una soluzione alla Rumsfeld tipo "...e se riducessimo i plotoni da quattro a tre carri?" (...speriamo che Martino non legga...ma no, che scemo, il nostro ministro della difesa non legge nulla che parli di argomenti militari, è così noioso...) ed anche circa il pezzo da 120/55, beh, meglio averlo e discutere della sua utilità che non averlo e rimpiangerne la mancanza!!! Ineccepibile il discorso sulla protezionee sui propulsori..in particolare le recenti esperienze degli americani in Iraq e degli israeliani dimostrano che la protezione di un carro non è mai ridondante...specialmente proprio in ambiti dove si riteneva di poter andar giú tranquilli (leggi Low Intensity Conflict) ma purtroppo il nostro prode rottamone aveva anche precisi limiti di peso con cui fare i conti, oltre a quelli di budget... Si, forse sarebbe stato meglio seguire la strada spagnola, produrre il Leo2A6 su licenza, così come sarebbe il caso di acquistare qualche EF2000 multirole in piú e pensionare il brutto anatroccolo della nostra aviazione (leggi AMX, tanto amato che ci si ostina a chiamarlo AMX invece di Ghibli...speranza inconscia che sia ancora un prototipo e quindi un brutto sogno?), ma.... Vogliamo giocare alal potenza industriale? e allora becchiamoci AMx e Ariete...
Fabrizio

 sherman :

10/10/2005 23:34
 Riguardo Ariete e AMX, tanto per citare gli esempi pratici da me fatti, ho solo accennato ad alcuni problemi e scelte. Ricordo spesso che se le cose funzionano nonostante ritardi, disponibilità finanziarie limitate, costi elevati ed errori di valutazione o progettuali - certo che dal 1930 è cambiato poco! -, lo si deve agli equipaggi e agli specialisti che vanno avanti nonostante tutto. Le chiacchere con carristi, piloti e altri militari svelano anche questo.
Intendiamoci, tra quello che succedeva una decina di anni fa e la situazione attuale c'è un abisso, i miglioramenti ci sono stati e a volte sono stati notevoli.
Non ho voluto criticare le scelte fatte da altre forze armate riguardo caricatori automatici e cannoni potenziati, ma, se si tratta di cose "in piú" e che costano degli spropositi, meglio migliorare quanto disponibile e dare al personale mezzi validi, moderni e specialmente affidabili.
Le corazzature aggiuntive adottate sugli Ariete in pochissimi esemplari in l'Irak sono valide e proteggono i carristi, ma è evidente che si tratta di soluzioni d'emergenza. Basterebbe provare a muoversi sui terreni europei con simili estensioni laterali e con la massa aumentata di conseguenza (e meno male che uno dei motivi per sviluppare l'Ariete in Italia era stata la riduzione dei pesi!) per capire che le corazzature addizionali già progettate ma mai adottate sarebbero piú utili e utilizzabili (scusate il gioco di parole). E con Puma e Dardo la situazione è peggiore, avete visto i sacchetti di sabbia e le grelle impiegati per migliorare la protezione? Sapete che esistono apposite corazzature, ma al momento solo sulla carta perchè costano troppo?
Se parlavo di ottime offerte del mercato internazionale non mi riferisco ai modernissimi Leopard 2 A6, ma ai 2 A 4 quando si dovette decidere se procedere con l'Ariete, oppure agli F 16 (ma c'erano anche altri candidati) al posto degli AMX. Alla fine i costi sono stati pari o superiori con le soluzioni nostrane, invece che ottenere un risparmio.
Il caccia multiruolo Typhoon (EFA) è costosissimo, secondo al mondo solo all'F 22 statunitense. Non sarebbe stato possibile sostituire l'AMX con il multiruolo europeo, ma anni fa con gli F 16 (o altro) offerti a ottime condizioni sì. Non voglio dire che si doveva per forza scegliere un prodotto statunitense, ci mancherebbe, ma visto che dopo molti anni (e la non positiva esperienza con i Tornado britannici in leasing) siamo tornati agli F 16, mi sento di dire "... potevano pensarci prima...".
Inoltre ritengo che l'Italia sia una potenza industriale, non intendevo denigrare il lavoro di tante (ma non tutte) persone. Sono alcune scelte economiche che non mi trovano d'accordo. Ma tanto io non conto nulla.
Daniele

[ Modificato da sherman il 10/10/2005 21:07 ]

 Fabrizio1966 :

11/10/2005 16:33
 Ehi, Mr Daniele "Sherman", vorrei informarla che non è vero che lei è nessuno...per noi, noi modellisti, sei qualcuno, eccome!!!
Fabrizio ;-) ;-) ;-)

 sherman :

11/10/2005 18:08
 Fabrizio, grazie della considerazione, ma mi riferivo al fatto che spesso chi siede sulle poltrone di comando non tiene conto del parere di contribuenti e cittadini (me compreso), tra i quali può anche "annidarsi" qualcuno piú competente di loro.
Tutto qui.
Ciao,
Daniele

 Fabrizio1966 :

11/10/2005 18:17
 ... :-D :-D :-D
...adesso non ti tirare giú...purtroppo mica ci vuole molto ad essere piú competente di un politico nostrano..... :-D :-D :-D
Alla prossima, Daniele..!!!!!

 sherman :

11/10/2005 20:34
 Tanto per chiaccherare, ti dirò che ho conosciuto alcuni politici competenti (non guardo mai al partito, ma alla singola persona), il problema è che i loro colleghi non li lasciavano parlare...
Daniele

 Fabrizio1966 :

11/10/2005 21:03
 ah ecco, mi pareva... vabbè, lasciamo perdere, tanto come direbbe il sor Bartoli, nun c'è trippa per gatti (...mi perdoni il romanesco improvvisato....) ..Cambiando argomento, domani, Poste e corrieri permettendo dovrei riuscire finalmente a mettere le mani su un volume dedicato ai mezzi italiani in servizio nella whermatch...
Buona serata e, come dice Alanray, Buon modellismo..
Fabrizio :-D

 sherman :

12/10/2005 19:29
 Un volume dedicato ai mezzi italiani in servizio nella Wehrmacht? Interessante...
Ciao,
Daniele

 Felix_the_Cat :

13/10/2005 12:26
 Quote:
Sherman ha scritto :Un volume dedicato ai mezzi italiani in servizio nella Wehrmacht? Interessante...


Daniele è una buona idea, Tu che ne sai qualcosa sull'argomento, potresti provare a scrivere un libro...... un consiglio: fallo pagare meno di 50 Euro così lo batti sul prezzo :-P :-P :-P

Salvatore

 sherman :

13/10/2005 15:51
 Il prezzo di prenotazione era di 46 euro, quindi per stare tranquilli bisognerebbe stare sotto a questa cifra. Difficile con tutti i costi prevedibili.
Di nuovo saluti,
Daniele

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