Forum : Veicoli militari

Soggetto : Identificazione mezzi Italiani WWII

 GiorgioBis :

21/3/2007 10:39
 Salve,
l'altro giorno sono andato a Roma per visitare il Museo della fanteria ed annesso Museo dei Carristi, l'allestimento ben curato, la gentilezza del personale e trovare i mezzi "presentabili" oltre al sole splendente, mi ha reso piacevole il tutto - considerate che il Museo dei Bersaglieri di porta Pia era chiuso perchè sono cambiati i giorni di apertura e non è stato aggiornato il sito dell'Esercito da cui ho tratto le info :-(
Ma veniamio al mio dubbio vorrei gentilmente un parere per una corretta identificazione dei carri presenti.

Il primo con targa RE3700 risulterebbe - dal libro di Pignato e Cappellano "Autoveicoli da combattimento del RE Vol II" pag. 246 un M 13-40, ma sempre nello stesso volume pag 251 si legge "....al Musero della fanteria in precarie condizioni è un M 14-41 ........."



Questo sembrerebbe un L-33



Questo un L-33 II serie



Ci sono anche un M47 ed unp Sherman
Grazie x l'aiuto
GIO

 sherman :

21/3/2007 11:43
 Il primo mi sembra un M 41 seconda serie (rilievi a X sui parafanghi, leva raschiafango), ma non vedo bene alcuni particolari, come la parte posteriore e il supporto per il martinetto.
Ciao,
Daniele

 stones :

21/3/2007 18:26
 Veicoli tutti presenti in questa galleria di Fabio:
https://www.modellismopiu.net/m+gallerie/main.php?g2_itemId=59272

Secondo il "CENSIMENTO DEI VEICOLI CORAZZATI STORICI IN ITALIA"
http://digilander.libero.it/pmg/contributi/censimento/censimento_02.htm#italia
trattasi di M14/41 come proposto da Sherman

ciao :-)
Stones

 diego nello :

21/3/2007 20:19
 il primo è sicuramente un M14/41 anche se nn si vedono le grate dei radiatori, ma si puo' intravvedere la gobba sul cielo della torretta e la leva cacciafango... sinceramente i rilievi di rinforzo sui parafanghi pensavo fossero prerogativa degli M15/42... controllero' le fonti in mio possesso.
il secondo è un L33 prima serie con treno di rotolamento originale, mentre, a parer mio, il terzo è un ibrido con i primi due modelli. Se non erro infatti è la seconda serie presenta quel treno di rotolamento con quel ruotino di rinvio posteriore, ma con le lamiere del mezzo non piú saldate, ma imbullonate fra di loro.Cmq dopo un accurato controllo(dammi qualche giorno) potro' darti qualche indicazione piú certa.Quote:

GiorgioBis ha scritto:
Salve,
l'altro giorno sono andato a Roma per visitare il Museo della fanteria ed annesso Museo dei Carristi, l'allestimento ben curato, la gentilezza del personale e trovare i mezzi "presentabili" oltre al sole splendente, mi ha reso piacevole il tutto - considerate che il Museo dei Bersaglieri di porta Pia era chiuso perchè sono cambiati i giorni di apertura e non è stato aggiornato il sito dell'Esercito da cui ho tratto le info :-(
Ma veniamio al mio dubbio vorrei gentilmente un parere per una corretta identificazione dei carri presenti.

Il primo con targa RE3700 risulterebbe - dal libro di Pignato e Cappellano "Autoveicoli da combattimento del RE Vol II" pag. 246 un M 13-40, ma sempre nello stesso volume pag 251 si legge "....al Musero della fanteria in precarie condizioni è un M 14-41 ........."



Questo sembrerebbe un L-33



Questo un L-33 II serie



Ci sono anche un M47 ed unp Sherman
Grazie x l'aiuto
GIO

 sherman :

21/3/2007 20:39
 Gli ultimi carri M 41 prodotti avevano i rilievi a X di rinforzo nella parte anteriore e posteriore dei parafanghi. Alcuni di questi esemplari arrivarono e combatterono in Tunisia agli inizi del 1943.
Le leve raschiafango, alcuni bulloni spostati o irrobustiti, qualche rinforzo in piú a parafanghi e marmitte erano stati particolari via via introdotti nel corso della produzione. Alcuni carri M 41 ebbero anche i supporti per le taniche e le modanature accentuate lungo il bordo esterno dei parafanghi.
Tutte questi particolari passarono poi al carro M 42, mentre il suo dispositivo tendicingolo derivò da quello del semovente M 41 da 90/53.
Saluti,
Daniele

 diego nello :

21/3/2007 20:48
 chiarito il dubbio sui rinforzi a x del 14/41 grazie...
Hai perplessita' anche tu su quei due l 33?

 sherman :

21/3/2007 21:11
 Per convenzione i CV 33 (o L 3/33 e in seguito L 33) si dividono in due serie. La prima fu prodotta in meno esemplari, alcuni dei quali successivamente aggiornati.
L'assemblaggio avveniva a mezzo di piastre corazzate (di non elevata qualitá ) chiodate sopra un telaio, rendendo poi l'interno impermeabile. I chiodi venivani ribattuti a caldo sino a diventare poco visibili; un trattamento simile era usato per le navi. Mi era sempre sembrato strano che i primi L 3 fossero di costruzione saldata, mentre i successivi e intere famiglie di mezzi corazzati italiani piú pesanti venissero costruiti mediante bulloni e rivetti. Dopo che numerosi articoli e libri avevano parlato della saldatura, un testo recente e l'osservazione di tre diversi L 3/33 mi hanno chiarito il dubbio. In pratica, la bullonatura costituì un miglioramento!
I carri con le piastre imbullonate erano denominati CV 35 o L 3/35 e poi L 35.
Se qualcuno ha da aggiungere qualcosa, farebbe cosa gradita.
Saluti,
Daniele

[ Modificato da sherman il 21/3/2007 23:06 ]

 GiorgioBis :

21/3/2007 22:28
 Grazie ancora per la velocità e le molte info a rigurdo.

Aggiungo altre 2 foto (il resto lo invierò a Fabio per aggiornare la galleria) e azzardo l'ipotesi che la targa sul mezzo (RE3700) sia quella in ricordo del carro (M 13/40) realmente impiegato ed esistente ad El Alamein come da targa marmorea.





Grazie
GIO

 sherman :

21/3/2007 23:09
 Ho modificato il mio post, scritto un po' troppo in fretta.
Di nuovo saluti,
Daniele

 sherman :

22/3/2007 09:54
 Qualche notizia aggiuntiva riguardo i mezzi esposti nel museo.
Uno degli L 3 è l'esemplare rientrato dalla Somalia dopo che l''11 novembre 1935 i due membri dell'equipaggio (in seguito Medaglia d'Oro al Valor Militare e MAVM) erano caduti in combattimento nel tentativo di salvare un altro equipaggio. Si trattava del carro 1-9 della 1a Compagnia Carri della Somalia.
La targa del carro M 41 non è originale, come già scritto.
Lo Sherman dovrebbe essere uno M 4 modificato in Italia negli anni Cinquanta.
Di nuovo saluti,
Daniele

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