Forum : Veicoli militari

Soggetto : mezzi

 maucrifra :

29/1/2007 22:10
 cerco notizie , foto sui mezzi usati dai gruppi di combattimento italiani,dati a loro dagli alleati e che insegne portavano grazie mille da mauro :-P

 Barbarigo :

30/1/2007 08:21
 Ciao Mauro ti riporto una parte di articolo di Andrea Sansoni, che trovi qua https://www.modellismopiu.it/modules/news/article.php?storyid=601

I MEZZI IMPIEGATI

I Gruppi da Combattimento furono equipaggiati quasi interamente con materiale di provenienza alleata e piú specificamente inglese.

In particolare il materiale impiegato fu quello standard delle divisioni di fanteria britanniche:
jeep, autocarri da 15 cwt (7,5 q.li) Bedford MV 4x2 , Dodge D 15 e CMP Chevrolet 4x4, trattori d’artiglieria Morris C 8, carrette cingolate universal carrier e loyd carrier, cannoni controcarro da 6 e 17 lbs. e contraerei Bofors da 40 mm., obici campali da 25 lbs.
Probabilmente l’elenco non è esaustivo; di altri e diversi veicoli, però, mancano fonti attendibili, come, ad esempio per le motociclette di produzione inglese, delle quali un certo numero risulta impiegato.

JEEP: risultano distribuite con relativa abbondanza e varietá , d’altronde fu uno dei mezzi piú diffusi nelle armate alleate: i veicoli utilizzati appartenevano al modello FORD GPW, di cui esiste ampia offerta sul mercato modellistico.

BEDFORD MW 4x2: autocarro leggero (15 cwt di portata, corrispondenti a circa 750 Kg.) diffusissimo nell'esercito inglese, utilizzato prevalentemente quale autocarro per il trasporto della squadra di fanteria (10 uomini): è disponibile la scatola di montaggio (in resina della ditta inglese Lead Sled, reperibile presso Scale Link
http://www.scalelink.co.uk/acatalog/index.html).
Del mezzo esistevano varie versioni: quelli del Regio Esercito appartenevano alle ultime serie di produzione (D), caratterizzate da parabrezza di grandi dimensioni.

DODGE D 15: autocarro leggero (15 cwt di portata, corrispondenti a circa 750 Kg.), meno diffuso del precedente, probabilmente assegnato a reparti logistici: c’è una foto che ne ritrae un esemplare nel corso dell’attraversamento di un fiume su un traghetto.
(Il kit in resina è attualmente disponibile presso Wespe models:
http://www.panzershop.iol.cz/wespeaj.htm)

CMP CHEVROLET C15: autocarro leggero (15 cwt di portata) a trazione integrale (4 x 4) di produzione canadese; è riprodotto in scala 1:35 dalla ITALERI.
Ritengo sia stato usato soprattutto dai reparti di artiglieria e del genio, prevalentemente per il trasporto di materiali, pur potendo essere, ovviamente, adibito al trasporto di truppe.

MORRIS C 8 FAT (field artillery tractor): è stato il trattore d’artiglieria piú utilizzato dalle forze armate inglesi; purtroppo ne esiste la scatola di montaggio solo in scala 1:72 (Airfix), mentre non è stato riprodotto in scala 1:35.
Risulta essere stato assegnato ai gruppi di artiglieria per il traino di tutti i pezzi in dotazione.
La versione utilizzata era la piú recente (mk III) sia con la carrozzeria tradizionale dei trattori di artiglieria inglesi (con una portiera per lato e tetto parzialmente coperto in tela) che con la "no 5 body", contraddistinta da due portiere per lato e parte posteriore a cassone coperto da telone centinato.
Quest’ultima variante equipaggiava sicuramente il 35° rgt.art. Friuli, mentre un esemplare della versione mk III con carrozzeria tradizionale è tuttora esistente presso il Museo della Motorizzazione Militare in Roma.

UNIVERSAL (BREN) CARRIER: famoso tuttofare dell'esercito inglese, fu distribuito ai reparti di fanteria dei Gruppi come trasporto (truppe e materiali) e veicolo esplorante.
Di universal mortar carrier erano dotati i plotoni mortai dei battaglioni di fanteria.
Nel dopoguerra (anni ‘50) fu utilizzato come trattore per il cannone contro carro da 6 lbs.
Dalle foto d’epoca i carrier dei Gruppi erano generalmente in cattive condizioni, e comunque sempre privi dei predellini posteriori.
Il modello è riprodotto sia in scala 1:72 che in scala 1:35 (TAMIYA).
A proposito del Kit di montaggio Tamiya c’è da segnalare la non esaltante qualità del modello, che può essere migliorato con appositi "updating set" e con la sostituzione dei cingoli.

LOYD CARRIER: apparentemente stretto parente dell'universal carrier (4 ruote portanti per lato anzichÈ 3), non era un veicolo blindato, ma, a dispetto dell’aspetto "bellicoso", un autocarro cingolato da una tonnellata: si trattò, indubbiamente, di un mezzo non perfettamente riuscito, dato che poteva sì portare un carico di dieci quintali, ma non aveva lo spazio dove alloggiare detto carico.
L’esercito inglese risolse il problema dell’uso di questi mezzi (di cui aveva grande disponibilitá ), utilizzandoli per il traino dei cannoni controcarro da 6 libbre (57 mm.); data la scarsità di spazio a bordo era però previsto che ogni pezzo fosse accompagnato da due trattori, uno per le munizioni e l’altro per il personale.
Non risulta però che tale doppia dotazione sia stata mantenuta, anzi: tutte le foto che è dato di vedere del loyd carrier al traino del 6lbs, mostrano il personale arrampicato, piú o meno scomodamente, sul mezzo: se ne può agevolmente dedurre che, nei fatti, con un unico trattore si provvedeva a tutte le esigenze del pezzo, deduzione ancora piú plausibile se riferita ai mezzi in servizio nelle unità italiane cobelligeranti, afflitte da una cronica insufficienza di veicoli.
Non esistono Kit di questo veicolo, che peraltro risulta di autocostruzione relativamente facile: treno di rotolamento, ruote, differenziale e cingoli sono infatti simili a quelli del bren carrier; inoltre il mezzo è esaurientemente descritto sul numero 48 di "Whells and tracks", rivista inglese di facile reperibilità (presso Albertelli).

CANNONE contro carro da 6 lbs., in Italia noto come cannone c.c. da 57/50
In dotazione alle compagnie c.c. dei battaglioni di fanteria, data la scarsa presenza, da parte tedesca, di mezzi corazzati nei combattimenti che coinvolsero i gruppi, i cannoni da 6 libbre furono sostanzialmente usati come armi d’accompagnamento della fanteria.
Era la versione a canna lunga, e con freno di bocca, del piú diffuso cannone controcarro inglese: è stato riprodotto, male, in scala 1/35 da TAMIYA ed in scala 1:72 da Airfix.
Esiste anche un Kit del cannone (di migliore qualitá ) di Italeri, ma si tratta della versione con canna corta.
Nel dopoguerra rimase in servizio nell’E.I. per alcuni anni ancora, benchÈ fosse tutt’altro che l’arma temibile che era al momento del suo ingresso in servizio

CANNONE contro carro da 17 lbs., in Italia noto come cannone c.c. da 76/55.
Il piú potente cannone controcarro alleato (utilizzato anche come armamento di carri - Shermann Firefly – Achilles  ), fu dato in dotazione al gruppo contro carri (tre batterie di sei pezzi) del reggimento di artiglieria.
E’ stato il primo pezzo di artiglieria ad utilizzare proiettili perforanti a scartamento di involucro (APDS), per questo era in grado di competere con armi di maggior calibro (88/55 tedesco, 90/50 americano, 90/53 italiano), avendone capacità di perforazione pari, se non superiore.
Per contro risultava pesante (il doppio del PAK 75 tedesco) e di non facile manovra.
Venne mantenuto in servizio (al traino del TM40 prima e TM48 poi) nell’E.I. per molti anni nel dopoguerra.
Risulta uscita di recente la scatola di montaggio in 1/35 di Accurate Armour (a prezzo, ahi noi, da favola).

CANNONE contraereo Bofors da 40/50.
In dotazione in ragione di un gruppo (su 18 pezzi) al reggimento di artiglieria, è stato sicuramente uno dei pezzi di artiglieria piú longevi della storia.
Basti pensare che ancora oggi (in versione aggiornata ed allungata a 70 calibri) è in uso presso le principali marine mondiali come pezzo antiaereo ed antimissile e che due Bofors da 40/70 costituivano l’armamento del semovente contraerei americano Sgt.York (sviluppato negli anni ottanta e poi abbandonato).

Nell’esercito italiano è stato in servizio, seppure in versione aggiornata, fino a pochi anni fa’ nelle unità di artiglieria contraerea.
Esiste scatola di montaggio (di prezzo piuttosto elevato.

OBICE da 25 lbs., in Italia noto come obice campale da 88/27.
In dotazione a 4 gruppi del reggimento artiglieria, nella versione piú aggiornata con freno di bocca a due luci.
Ebbe lunga vita (non solo nell’E.I.) nel dopoguerra; negli anni 50 alcuni esemplari in dotazione all’artiglieria italiana furono sottoposti al rialesaggio della canna: questa fu portata al calibro 105 mm., risultando lunga circa 22 calibri.
Bello il modello TAMIYA in scala 1:35, che però presenta il difetto di tutti i modelli di cannoni in scala: scudo troppo spesso.
Per il trasporto delle munizioni veniva usato il classico avantreno (compreso nella confezione).

NOTE DI COLORAZIONE

Tutti i veicoli in dotazione dei gruppi erano in colore verde scuro uniforme (British Army bronze green di Humbrol), con un paio di varianti:
1) le jeep talvolta avevano radiatore, paraurti e bordo dei parafanghi anteriori di colore bianco, spesso portavano la fodera di tela cachi sul parabrezza.
2) anche gli autocarri, a volte, presentavano strisce bianche alle estremità del paraurti e posteriormente.
3) i trattori del 35° rgt. art. Friuli sembrano avere, da foto che ho potuto visionare, la mimetica "ad orecchie di topolino", forse in verde e nero.

DISTINTIVI

Sia sulla parte anteriore che su quella posteriore, a destra per l’osservatore era portata una Bandiera italiana (senza bordo) con stemma del gruppo in nero sulla fascia centrale bianca.

Gli stemmi dei gruppi che presero parte ai combattimenti erano:
- per il FRIULI una torre medioevale (castello di Udine),
- per il LEGNANO la silhouette di un guerriero medioevale con spada sguainata,
- per il FOLGORE un fulmine stilizzato,
- per il CREMONA una spiga di grano.

Sulla parte anteriore e su quella posteriore, a sinistra dell’osservatore era riportato un rettangolo (senza margini) nel colore delle mostrine reggimentali per il Friuli (azzurro con barra verticale nera) con numero distintivo del reparto in bianco (Friuli: 40 = Comando divisione, 44 = 87° rgt., 48 = ?, 50 = Nucleo ufficiali alleati di collegamento, LEGNANO: 65 = rgt. fanteria speciale, 57 IX reparto d'assalto).

Il WD number, in cifre bianche, su entrambe le fiancate non risulta sempre presente, mentre alcune foto mostrano, anteriormente, il disco giallo con la classe del ponte (come per tutti i veicoli alleati).

Altresì presente la stella bianca (bordata e non) per la identificazione aerea.


Paolino

 Fabio :

30/1/2007 08:21
 Mauro,
sono una pletora!!! Non è che puoi restringere un po' il campo?
Ciao
Fabio

 maucrifra :

30/1/2007 19:05
 mi e' stato prestato da un amico il mitico Giorgio Breviglieri un libro sul gruppo di combattimento friuli, e mi e' venuta l'idea di fere un modellino con queste insegne o di un'altro gruppo ,ringrazio Barbarigo per l'elenco dei mezzi , le decals le faceva la A WORLD OF DECALS spero di trovarle,mi serviva vedere qualche foto di gruppo o di un altro per capire come erano disposte e come erano grazie da MAURO :-?

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