Forum : Veicoli militari

Soggetto : P43 bis - quesito -aiuto da parte dei più esperti

 martelli62 :

12/3/2021 13:55
 Salve
Mi vorrei accingere all'autocostruzione del carro italiano denominato "P43-bis" restato a livello di progetto preliminare, a quanto ho avuto modo di constatare dalle fonti che ho ritrovato sul web.
In particolare, da quanto ho letto, il modello avrebbe dovuto avere una corazzatura frontale di almeno 100 mm per potere stare al passo con i carri medi dell'epoca, per tale motivo suppongo la costruzione sarebbe dovuto essere con corazza saldata o a pezzi di fusione e non rivettata, anche se all'epoca non so se l'industria era attrezzata per questo tipo di realizzaazione.
Pertanto nella costruzione del modello nasce il dubbio se realizzarlo in lamiere saldate, per avere quel grado di efficienza minimo per lamiere di detto spessore, o di ricorrere alla rivettatura, che all'epoca era l'unica tecnica industriale utilizzata per i carri, ma che ritengo improbabile che poteva essere utilizzabile per corazzature di quello spessore.
Ecco il quesito sul quale gradirei aprire una discussione.
Grazie

 Tomcat71 :

12/3/2021 14:34
 Da Wikipedia:

Ma si sarebbe trattato, comunque, di un carro inferiore alle controparti per molti aspetti. Soprattutto per la mancanza di un treno di rotolamento moderno, con sospensione a balestra, realmente adatte solo per i carri dal peso inferiore alle 15-20 tonnellate. Inoltre mancavano le risorse industriali per costruirlo con corazza saldata o a pezzi di fusione, e si sarebbe, verosimilmente, ripiegato su una corazza rivettata. Una soluzione obsoleta e pericolosa, che si univa ad un'altra evidente deficienza industriale italiana: la scarsa qualità degli acciai utilizzati per la corazzatura, spesso costruiti con acciai relativamente dolci.

Saluti,
Paolo Fanin

 martelli62 :

12/3/2021 15:17
 
Quote:
Tomcat71 ha scritto: Da Wikipedia: .... si sarebbe, verosimilmente, ripiegato su una corazza rivettata. Una soluzione obsoleta e pericolosa, che si univa ad un'altra evidente deficienza industriale italiana: la scarsa qualità degli acciai utilizzati per la corazzatura, spesso costruiti con acciai relativamente dolci.

Il problema che mi pongo infatti è questo: se il progetto fosse andato avanti, io penso, dovevano per forza ricorrere ad una nuova tecnologia di tipo saldato, perchè un carro rivettato non avrebbe garantito nella sostanza un risultato soddisfacente.
Inoltre pare appurato che vi era all'epoca una trattativa per produrre su licenza i carri Panther, quindi, in prospettiva la tecnica di ricorrere alle saldature era possibile.
infine per il treno di rotolamento ho letto che vi era un progetto in evoluzione (P43 ter) che prevedeva un treno di rotolamento del tipo del carro celere a barre di torsione.

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