Forum : Veicoli militari

Soggetto : 10 in tecnica, 0 in storia

 e_pieranto :

27/11/2017 00:40
 Ma ... prudono pure a voi le mani quando vedete uno che potrebbe fare roba veramente di prima classe, con una tecnica invidiabile (e invidiata) ma con una preparazione storica, almeno in fatto di cose italiane, pressoché nulla?

ITALIA 1944


LIBIA 1941

 pixi :

27/11/2017 08:28
 bè hai lanciato il sasso non nascondere la mano , spiega a noi poveri non carristi areoplanari e altro ai quali però la storia interessa , guarda che non siamo in un gioco a quiz finisci cio che hai inizato e attenzione a non sbagliare guai criticare modellisti se poi così bravi e sopratutto non presenti 

 Fabrizio1966 :

27/11/2017 10:14
 Quote:

pixi ha scritto:

bè hai lanciato il sasso non nascondere la mano , spiega a noi poveri non carristi areoplanari e altro ai quali però la storia interessa , guarda che non siamo in un gioco a quiz finisci cio che hai inizato e attenzione a non sbagliare guai criticare modellisti se poi così bravi e sopratutto non presenti 


Allora, partiamo dal secondo diorama: Nessuna AB41 fu mai usata dai tedeschi in africa, tutte le peraltro non molte AB41 in nord Africa erano in mano italiana. Sul primo diorama, così, a naso, direi che l'insegna sull'L6 è un non sense, in quella posizione stavano le insegne di compagnia. Bellissma la CV29, versione su licenza della tankette Carden Loyd Mk IV scomparsa dall'inventario del REgio Esercito nel 1934. Evidentemente si tratta di un rarissimo modello di CV9 DeLorean, in grado di spostarsi nel tempo... altri più addentro alle regie questioni corazzate sapranno dirti di più
Fabrizio

P.S. per Pieranto: lassa perde, è una battaglia persa, a suo tempo mi scannati con orde di modellisti anglo -scemi su Missing lynx in proposito...

 e_pieranto :

27/11/2017 11:04
 @ Pixi: Non ci sono mani nascoste ... ho segnalato sulla pagina facebook dell'autore l'errore storico e ne farà, ovviamente, l'uso che riterrà opportuno (nessuno, immagino).

Nel merito, le osservazioni di Fabrizio sono esaustive.

Non avevo intenzione di fare un quiz e sono sicuro che voi aeroplanari non siete poveri ... :-D ma immagina di vedere uno SVA con le insegne dell'aereonautica repubblicana o un G.50 ambientato nel '41 con i colori tedeschi ...

Sto sempre molto attento ... quando fa freddo mi metto sempre la sciarpa :-)

@ Fabrizio 1966 il modellista è cinese (credo) e si chiama Chang Chung-Fu ma credo che tu abbia ragione e che sia una battaglia persa in partenza. :-)

 pixi :

27/11/2017 14:36
  grazie raga ora ne sò di più , comunque anche qui in Italia ho visto svergoloni notevoli come carri in nord africa con la ruggine o aerei in legno con chipping in metallo  8-)

 ABC :

27/11/2017 15:48
 Ciao a tutti

Il secondo diorama (sul primo non oso mettere bocca) mostra una autoblindo AB43, variante finale delle autoblindo AB40/41 e omologata nell' agosto 1943, quindi il suo impiego in Nord-Africa nel 1941 da parte del DAK è decisamente "fantasy".

Alessandro :-) :-) :-)

 Tunguska :

27/11/2017 17:20
 Concordo, anche da noi ogni tanto si vedono bellissimi pezzi (modellisticamente parlando) che però contengono errori storici,  o di ambientazione, più o meno evidenti (a seconda che siano palesi a tutti o solo riconoscibili dagli appassionati della materia)....e, come ha già accennato qualcuno, guai a farlo osservare, spesso invece di una Grazie, si riceve una muta (quando va bene) occhiataccia di disapprovazione.

 diego nello :

27/11/2017 17:20
  Non mi stupisco mai troppo per questi "svarioni" storici. 
Se ne vedono a tonnellate. 
Alcune volte vedo "errori" nelle ambientazioni che io definisco "logici".
Mi spiego meglio: non tutti i modellisti hanno avuto modo di guidare carri, magari d'epoca, o mezzi fuoristrada e quindi certi "errori di valutazione" possono essere perdonati... tranne quando vedi un TL37 protetto posizionato in cima ad una scalinata sulla porta di una chiesetta... E cominci a chiederti: ma quei gradini che nella realtà sono alti 40 cm, quel trattore di artiglieria appesantito dalla blindatura, come cappero li ha fatti? E poi che bisogno aveva il conducente di fare il funanbolo? Etc etc... Nel caso che hai presentato tu è evidente che non ha una men che minima preparazione storica, non sono neppure state lette le anteprima che Italeri pone con le istruzioni... Come in tutto nella vita ci vorrebbe buon senso. Sprecare il proprio talento in errori così banali è avvilente per tutti gli altri. Spero solo che i giudici non abbiano "premiato" l'abilità modellistica senza considerare il grave handicap storico

 e_pieranto :

27/11/2017 18:23
 E' giusto dire che l'autore del modello mi ha piacevolmente sorpreso rispondendo e ringraziandomi per la segnalazione.
Non so se questo avrà un esito nella correzione degli errori ma mi sembra, comunque, un segno di apertura mentale.

 marcoaurelio :

27/11/2017 23:28
 Già tutto vero, tutto giusto.. però rimane il fatto che la maggior parte di quelli che osserveranno quelle due scenette rimarranno a bocca aperta. Ed è proprio quello che voglio in genere i dioramisti, stupire!!!
Un pò come quelli che usano milioni di prodotti e tecniche per l'usura/invecchiamento dei mezzi.. che alla fine son stupendi da vedere ma poco attinenti alla realtà.

:-D

 t-28 :

28/11/2017 00:09
  Per come la vedo io...allora,se uno fa modellini per fare gare o presentarsi a mostre è giusto che studi la storia del modellino che vuole fare e lo riproduca/sporchi/usuri/decalizzi ecc ecc esattamente come nella realtà...compreso di scenetta.
Se invece uno fa un modellino per divertirsi e non per vincere gare o altro...può anche andare oltre nei colori e nell usura e anche nell ambientazione (sempre rimanendo nei limiti della decenza ahahah)....errori storici/montaggio/colorazione si possono perdonare...o meglio..non si bada allo storico ma si apprezzano i vari metodi usati per fare modellino/ambientazione.
A patto che chi presenta il modellino specifichi che non ha valenza storica...altrimenti verrebbe massacrato😂

 gidesa :

28/11/2017 09:29
 Bisognerebbe precisare meglio cosa significa che un determinato veicolo non fu "mai" usato in determinate situazioni, o non ebbe "mai" una certa colorazione ed insegne, ecc.
In certi casi il "mai" è assolutamente certo (nel caso la Carden-Loyd, oppure la AB-43 prodotta dopo la fine della gurra in A.S.), in altri casi si dovrebbe dire che non ci sono evidenze fotografiche o documentali (es. le insegne dell'L6). Ma ovviamente nessuno può escludere al 100 p.c. che un singolo carro od autoblindo su migliaia abbia ricevuto quella tale insegna, quelle ruote con un bullone in più o meno, ecc. Infatti ogni tanto salta fuori la foto o documento perduto che incrina "granitiche certezze"... :-)
Quindi il modellista, a sua scelta, può attenersi rigorosamente all'evidenza, oppure "osare" un pò di più,  senza che a parer mio ci sia scandalo.
A meno che non dichiari disonestamente la massima fedeltà a fonti inesistenti, ma non mi pare questo il caso.



 MG42 :

28/11/2017 12:34
  Quote:
Fabrizio1966 ha scritto: pixi ha scritto: bè hai lanciato il sasso non nascondere la mano , spiega a noi poveri non carristi areoplanari e altro ai quali però la storia interessa , guarda che non siamo in un gioco a quiz finisci cio che hai inizato e attenzione a non sbagliare guai criticare modellisti se poi così bravi e sopratutto non presenti  Allora, partiamo dal secondo diorama: Nessuna AB41 fu mai usata dai tedeschi in africa, tutte le peraltro non molte AB41 in nord Africa erano in mano italiana. Sul primo diorama, così, a naso, direi che l'insegna sull'L6 è un non sense, in quella posizione stavano le insegne di compagnia. Bellissma la CV29, versione su licenza della tankette Carden Loyd Mk IV scomparsa dall'inventario del REgio Esercito nel 1934. Evidentemente si tratta di un rarissimo modello di CV9 DeLorean, in grado di spostarsi nel tempo... altri più addentro alle regie questioni corazzate sapranno dirti di più Fabrizio P.S. per Pieranto: lassa perde, è una battaglia persa, a suo tempo mi scannati con orde di modellisti anglo -scemi su Missing lynx in proposito...


Quoto in tutto e per tutto Mastro Fabrizio, what if , se le ritrovo vi posto un diorama della DAK con mitragliatrici MG42 e una Sahariana AS42 sempre in africa con equipaggio tedesco,da sganasciarsi !!!

ciao
enrico

 Silvano :

28/11/2017 12:52
 Anni fa girava un diorama che riproduceva una colonna di soldati e  veicoli tedeschi in marcia, di fronte a una serie di case...
Titolo del diorama:

SICILIA 1944


:-P :-P :-P

 Francesco Tedeschi :

28/11/2017 13:31
 ..a proposito di 1944...
quando ho visto la prima foto, ho pensato subito a Roma e dintorni, settembre 1943 e forse :-D tutto sommato :-D la carden lloyd, riverniciata e ritargata :-D ci poteva stare...
Poi ho visto la didascalia "Italy 1944" e mi sono chiesto, con la stessa sicurezza di uno studente impreparato :-? se nel 1944 esisteva ancora il Regio Esercito, per come è stato raffigurato... 8-)

 MG42 :

28/11/2017 14:33
  Approposito di Missing Lynx, Sahariana al gusto di crauti con spezie di MG42








ciao
enrico


 zio54 :

29/11/2017 16:39
 un paio di anni fa al thiene mi è capitato di vedere un SM79 in 1/48 realizzato mentre sgancia un siluro.
bellissimo modello , di quelli che ti fanno pensare " io non ne sarò mai capace"
guardandolo ben da vicino mi accordo però che mancano i piloti.
che strano penso ... un aereo fantasma !
vicino a me c'è un signore dai capelli bianchi e gli esprimo a volte alta il mio pensiero.
non l'avessi mai fatto ..... il commento più gentile riguardava gli ignoranti che si perdono nel dettaglio senza capire l'insieme.
tempo dopo su modeltime c'era un articolo che riguardava proprio questo modello e così ho letto il nome dell'autore.
proprio alla fine dell'articolo c'era scritto più o meno così : il modello è stato realizzato senza i piloti su richiesta del committente.
saluti a tutti , mauro

 ABC :

29/11/2017 18:04
 Beh, ragazzi.... l' esempio viene dall' alto (per ben due edizioni diverse!): Panther im Afrika!

Alessandro :-) :-) :-)

IMMAGINI TRATTE DALLA RETE E POSTATE A SOLO SCOPO DI DISCUSSIONE MODELLISTICA



 adlertag :

29/11/2017 19:44
  Sono convinto che se uno fa vedere  un suo modello, lo pubblica o altro deve essere pronto ad accettare eventuali critiche, purche' serie e fondate. " secondo me l RLM 79 e' troppo chiaro" ,detto di un modello di me 109 dopo un anno di sole africano, e' un parere personale di cui fare l uso che si vuole.
Ma "non hai sbavato l elica" o "non puoi mettere un Fiat 621 nel diorama sull Iraq nel 1941, l Italia non li ha mai forniti" sono serie indicazioni di miglioramento da tener presente per correggere, se possibile, o mettere in archivio per la prossima volta.
Certo poi si potrebbe sempre dire che il 621 era stato rubato in Etiopia anni prima ed era giunto a Mosul dopo un avvventuroso viaggio, pero' la mia filosofia e' che un modello deve essere almeno verosimile, per cui fra due teorie si deve prendere la piu' probabile.
Se uno fa del fantasy bellico spacciandolo per una rappresentazione della realta' e si arrabbia se gli viene fatto notare e' proprio un po eretto
Riccardo

 Tunguska :

29/11/2017 23:39
 
Quote:
zio54 ha scritto: un paio di anni fa al thiene mi è capitato di vedere un SM79 in 1/48 realizzato mentre sgancia un siluro. bellissimo modello , di quelli che ti fanno pensare " io non ne sarò mai capace" guardandolo ben da vicino mi accordo però che mancano i piloti. che strano penso ... un aereo fantasma ! vicino a me c'è un signore dai capelli bianchi e gli esprimo a volte alta il mio pensiero. non l'avessi mai fatto ..... il commento più gentile riguardava gli ignoranti che si perdono nel dettaglio senza capire l'insieme. tempo dopo su modeltime c'era un articolo che riguardava proprio questo modello e così ho letto il nome dell'autore. proprio alla fine dell'articolo c'era scritto più o meno così : il modello è stato realizzato senza i piloti su richiesta del committente. saluti a tutti , mauro




Che strano.......ebbi la stessa risposta quando feci notare a un modellista che una certo modello di carro russo, colorato come se fosse operativo, era errato perchè aveva le insigne della guardia (peraltro in un layout non conforme all'età del mezzo e comunque fuori posto su un mezzo operativo) e un numero bianco a 4 cifre (tipico dei mezzi polacchi) anzicchè di 3 (tipico dei mezzi russi operativi) ..........uhm........evidentemente al cosidetto modellismo "professionale" interessano solo le regole del "mercato".... :-? :-P :-P

 matte :

30/11/2017 01:59
 Mi sono letto con piacere tutto quello che avete scritto. E sarò sincero, da ignorante storico del periodo osservando i due diorami delle foto all'inizio ho apprezzato la qualità dell'insieme. Saputi gli errori, il commento ai diorami da parte mia non è cambiato più di tanto, quello che semmai è cambiato è l'opinione sul lavoro del modellista, capace di realizzare ottime scene ma meno "sveglio" sulla documentazione storica. Intendiamoci, il ragazzo (o l'uomo, non so) è cinese e quindi sicuramente ha più difficoltà a sapere certe cose/certi dettagli rispetto ad un europeo, nello specifico un italiano, che magari per mille motivi di quel periodo è esperto. E magari le sviste sono state dettate da fonti non corrette difficilmente verificabili. Insomma, chi ci dice che costui abbia fatto ricerche che come risultato, sbagliato, lo hanno portato a credere che le scenette fossero congrue?
Comunque, avete ragione, un minimo di informazioni su ciò che abbiamo deciso di costruire vanno prese e, soprattutto bisogna saper accettare una critica costruttiva.




Via, ora basta che devo fare uno sm79 sparviero durante desert storm del '91........... :-D :-D :-D :-P :-P

 gidesa :

30/11/2017 13:17
 
Quote:
Certo poi si potrebbe sempre dire che il 621 era stato rubato in Etiopia anni prima ed era giunto a Mosul dopo un avvventuroso viaggio, pero' la mia filosofia e' che un modello deve essere almeno verosimile


Rispettando il tuo pensiero, penso che questa sia appunto una possibile filosofia di approccio al modellismo, estremamente rigorosa nel rispetto della storia accertata, ma non l'unica possibile ed accettabile.
Personalmente tra l'assoluto rigore rispetto alle notizie disponibili (che però in certi casi sono chiaramente parziali), e la pura invenzione artistica, accetto in qualche caso senza problemi una via di mezzo un pò più  orientata all'aspetto artistico rinunciando a qualcosa nel rigore.
E non mi scandalizza se questi lavori vincono pure concorsi o si pubblicano sulle riviste (certo l'aereo in volo senza piloti è un pò troppo :-)




 AndRoby :

30/11/2017 18:54
 Come già segnalato da ABC, molte volte il problema è "a monte". Ancora oggi escono libri pieni di gravi errori storici e/o con profili a colori assolutamente errati, scritti da autori che hanno un nome che normalmente indicano sicurezza sulla veridicità di quanto scrivono. Quando un modellista acquista uno di tali libri per documentarsi meglio, spendendo spesso molti euro in più rispetto a quanto spende per il kit, perché non dovrebbe fidarsi? Internet è un altro problema, se da un lato ha abolito i "confini" e anche un modellista cinese può documentarsi al meglio sui nostri mezzi, è anche vero che il web persevera nella distribuzione di "falsi storici" clamorosi. Nel mio piccolo mondo di competenza/conoscenza, ancora oggi vedo modelli di "Fokker Dr.I del Barone Rosso" con la cofanatura e le ruote color metallo o "SPAD XIII di Francesco Baracca" tutti verdi...
Personalmente diffido sempre dai profili a colori e dai modelli di altri come "referenza". Solo le foto sono la testimonianza vera, anche se qualche volta le "condizioni di luce" danno adito a interpretazioni diverse.
Comunque al modellista cinese invidio la "mano artistica" ottima!
Questa è per MG:



La didascalia dice "A soldier with the Afrika Korps poses next to a Fiat SPA Camionetta AS42 Sahariana long range reconnaissance vehicle"....
Ciao!

 e_pieranto :

1/12/2017 08:58
 Postato da AndRoby il 30/11/2017 17:54:33

Quote:
A soldier with the Afrika Korps poses next to a Fiat SPA Camionetta AS42 Sahariana long range reconnaissance vehicle


Che dei soldati si facciano la foto accanto a un mezzo di un alleato o di un nemico, ci sta ...

Però quella non è una sahariana ... :-)

 AndRoby :

1/12/2017 10:15
 Certo che non lo è!! Era per dimostrare cosa trovi in internet....
:-D :-D :-D

 e_pieranto :

1/12/2017 11:15
 Ah ... ok, sono un po' lento di comprendonio :-D

Mia moglie dice che la prontezza dei miei riflessi è paragonabile a quella di una pianta grassa :-P

 AndRoby :

1/12/2017 17:05
 Siamo modellisti, mica atleti!
:-P :-P :-P :-D :-D :-D

 GP1964FG :

1/12/2017 20:50
  Quando incominciai ad incollare pezzetti di plastica avevo circa 8 anni, e certamente non mi ponevo obbiettivi di fedeltà storica e di miglioramento della tecnica. Ho ancora conservato un improbabile M14/41 Italaerei (come si chiamava allora...) dipinto a pennello in un bel giallo...limone!! E' stato il mio primo kit "serio", in 1/35..
Poi, col tempo, ho capito che la differenza tra gioco e modellismo sta proprio nella ricerca, nella documentazione, nel tentativo di riprodurre il più fedelmente possibile un veicolo realmente esistito, nel suo contesto storico e utilizzando tecniche e materiali diversi, anch'essi da studiare e "controllare".
Il fascino del Modellismo secondo me è questo: grazie ad esso, ho imparato tanto su materiali, colori, tecniche, storia, e anche un po' di lingue straniere (inglese in primis...).
La branca fantasy non mi attira, anche se ammiro molto l'abilità tecnica di alcuni maestri del genere. E comunque, anche lì, in fondo, esistono regole e documentazione: magari si segue il filone di un famoso fumetto giapponese, o la tale leggenda nordica con i suoi sanguinari protagonisti narrata nel tal libro....

Il cappello è per dire che certi errori secondo me nascono da una scarsa cura della fase iniziale di ricerca delle fonti e di documentazione. Oggi si vedono sempre più modelli "spettacolarizzati", se si prende una qualsiasi rivista di modellismo (ammesso di riuscire a trovarne ancora qualcuna, in edicola...e questo è parte del male...) si può notare come la descrizione del montaggio di un kit è "tirata via", occupando a malapena una paginetta con qualche foto delle tonnellate di resine e fotoincisioni applicate, e poi via con minuziose descrizioni delle decine di velature, lavaggi, scrostature ed "effetti speciali" pittorici fatti con quella particolare miscela della ditta tal dei tali, senza la quale non riuscirai mai a fare nulla di buono....

Personalmente, trovo ormai su internet il 90% almeno dei documenti che mi servono, dai walkaround dei mezzi alle foto negli archivi di tutto il mondo., alle recensioni dei kit e alle ricerche storiche. Qualche rivista ancora la compro, ogni tanto, per aggiornarmi sulle tecniche, oppure mi compro qualche rivista di storia...
Il cinese autore del diorama può fare sicuramente altrettanto, basta volerlo...non perchè sono italiano ne capisco più di lui di certi mezzi e certi periodi storici, ma semplicemente perchè (forse) mi documento un po' di più, prima di fare un modello.

Comunque, ognuno poi fa quello che gli pare, e si becca le critiche degli altri...il gioco è fatto così 

Ciao
Gianfranco

 gidesa :

2/12/2017 19:30
 Un discorso interessante, che non ricordo chi aveva iniziato, è sull'accessibilità delle fonti, in base alla lingua.
Sinceramente credo che sia estremamente raro che un cinese conosca l'italiano, e possa così accedere alle migliori fonti sul Regio Esercito. Poi è da vedere se esistono fonti in inglese paragonabili a quelle in italiano, ammettendo che tanti cinesi conoscano l'inglese.
Così come non credo siano moltissimi i modellisti italiani che conoscono tedesco, russo, francese, giapponese, cinese stesso, ecc. per accedere alle migliori fonti sui soggetti di quei paesi.

 MG42 :

4/12/2017 14:37
  Quote:
AndRoby ha scritto: Certo che non lo è!! Era per dimostrare cosa trovi in internet.... :-D :-D :-D


Domenica ti prendo a calci nel deretano insieme a Nicola

:-D :-D :-D

enricoilgiustiziere







 AndRoby :

4/12/2017 15:22
 :-D :-D :-D :-D
Non vedo l'ora!!!

 stefanoc :

17/12/2017 15:23
 ...non me ne parlate :-( ...non più di 3 giorni fa mi sono auto-bannato su un forum dove sono stato aggredito verbalmente (per fortuna senza insulti) da un modellista al quale avevo manifestato le mie perplessità sul suo "pur bellissimo" carro che in fase di rifornimento aveva tutti i portelli dell'equipaggio completamente chiusi :-? :roll: :-?

 Oberst_Streib :

17/12/2017 16:29
 
Quote:
GP1964FG ha scritto:  Quando incominciai ad incollare pezzetti di plastica avevo circa 8 anni, e certamente non mi ponevo obbiettivi di fedeltà storica e di miglioramento della tecnica. Ho ancora conservato un improbabile M14/41 Italaerei (come si chiamava allora...) dipinto a pennello in un bel giallo...limone!! E' stato il mio primo kit "serio", in 1/35..
Poi, col tempo, ho capito che la differenza tra gioco e modellismo sta proprio nella ricerca, nella documentazione, nel tentativo di riprodurre il più fedelmente possibile un veicolo realmente esistito, nel suo contesto storico e utilizzando tecniche e materiali diversi, anch'essi da studiare e "controllare".
Il fascino del Modellismo secondo me è questo: grazie ad esso, ho imparato tanto su materiali, colori, tecniche, storia, e anche un po' di lingue straniere (inglese in primis...).
La branca fantasy non mi attira, anche se ammiro molto l'abilità tecnica di alcuni maestri del genere. E comunque, anche lì, in fondo, esistono regole e documentazione: magari si segue il filone di un famoso fumetto giapponese, o la tale leggenda nordica con i suoi sanguinari protagonisti narrata nel tal libro....

Il cappello è per dire che certi errori secondo me nascono da una scarsa cura della fase iniziale di ricerca delle fonti e di documentazione. Oggi si vedono sempre più modelli "spettacolarizzati", se si prende una qualsiasi rivista di modellismo (ammesso di riuscire a trovarne ancora qualcuna, in edicola...e questo è parte del male...) si può notare come la descrizione del montaggio di un kit è "tirata via", occupando a malapena una paginetta con qualche foto delle tonnellate di resine e fotoincisioni applicate, e poi via con minuziose descrizioni delle decine di velature, lavaggi, scrostature ed "effetti speciali" pittorici fatti con quella particolare miscela della ditta tal dei tali, senza la quale non riuscirai mai a fare nulla di buono....

Personalmente, trovo ormai su internet il 90% almeno dei documenti che mi servono, dai walkaround dei mezzi alle foto negli archivi di tutto il mondo., alle recensioni dei kit e alle ricerche storiche. Qualche rivista ancora la compro, ogni tanto, per aggiornarmi sulle tecniche, oppure mi compro qualche rivista di storia...
Il cinese autore del diorama può fare sicuramente altrettanto, basta volerlo...non perchè sono italiano ne capisco più di lui di certi mezzi e certi periodi storici, ma semplicemente perchè (forse) mi documento un po' di più, prima di fare un modello.

Comunque, ognuno poi fa quello che gli pare, e si becca le critiche degli altri...il gioco è fatto così 

Ciao
Gianfranco


Quando si dice una attenta e corretta analisi della questione, e le giuste conclusioni.... bravo Gianfranco, sono assolutamente d'accordo.

E ho smesso di comprare riviste di modellismo da quando sono per lo piu' diventate vetrine di pubblicita' di accessori e specchi di vanita' e autoincensamento di modellisti, magari bravi, ma inutilmente presuntuosi.
Se volete scrivere articoli, fate ricerca e fornite i risultati trovati, e mettete informazioni utili agli altri, specie sulle tecniche di montaggio.
La mia personale opinione eh...

 Hoot :

17/12/2017 18:09
  Quote:
MG42 ha scritto:   AndRoby ha scritto: Certo che non lo è!! Era per dimostrare cosa trovi in internet.... :-D :-D :-D

Domenica ti prendo a calci nel deretano insieme a Nicola

:-D :-D :-D

enricoilgiustiziere




Ma tutti e due insieme o uno alla volta??? 😬😬😬

 GP1964FG :

17/12/2017 19:06
  Grazie ad Alessandro per l'apprezzamento!
Senza la minima intenzione di far polemica, ma volevo solo far notare a Gidesa che, in tema di documentazione sulla nostra storia, per decenni le fonti principali sono state quasi solo straniere, ed in particolari inglesi.
Sarà perchè abbiamo perso la guerra, sarà perchè fino a poco tempo fa chi parlava di Patria veniva additato come fascista, e a scuola si insegnava più "Bella Ciao" che l'inno nazionale (tra l'altro, inno provvisorio e mai confermato, almeno fino a pochi mesi fa... e spesso bistrattato e ridotto a motivetto allegrotto con cui giocare, grazie anche a delle disgraziate esecuzioni di fanfare che enfatizzano troppo lo zum-zum...), è un dato di fatto che gli inglesi sono sempre stati maestri e grandi cultori di storia, così come collezionisti e appassionati di tutto ciò che è "old".
Il più grande storico (riconosciuto internazionalmente) del fascismo e di Mussolini è stato Denis Mack Smith, inglese.
Ovviamente, molte cose poi le raccontano a modo loro...
Infine, il modellismo in chiave moderna è nato e cresciuto proprio in Inghilterra e poi negli USA; retaggio di tale origine sono ad esempio le scale di riproduzione più diffuse (1/72, 1/32; 1/48....invece di 1/100, 1/35 e 1/50).

ERGO, come dicevano gli antichi, essendo l'inglese ormai la lingua internazionale, per un cinese non dovrebbe essere difficile trovare buona documentazione anche sui nostri mezzi.
Infine, la tecnologia moderna da tante possibilità, per cui esistono dei traduttori automatici che, se pur non perfetti, danno a chiunque la possibilità di "capirci qualcosa" in testi scritti in lingue meno note internazionalmente, come l'italiano.

Ciao
Gianfranco

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