Forum : Veicoli militari

Soggetto : M 32 Norimberga

 enrico campo :

4/2/2006 19:37
 La torre dell' M32 fotografato a Norimberga è simpaticamente ruotata di 90°, mi sbaglio o è cosa marziana?

 gigitank :

4/2/2006 20:44
 Effettivamente da quanto ne sapevo anch'io ma potrei errare clamorosamente, la torretta negli M32 era fissa.

Cmq il modello non va bene per un M32 della WWII: non esistono foto o info di M32 basati su scafo di M4A1 late, cioè con i portelloni di pilota e assistente-pilota piú ampi.

Forse il modello potrebbe essere esatto per un esemplare post-bellico, magari israeliano, cmq non saprei perchè non sono esperto del post-1945.

Saluti

 Pierantonio :

5/2/2006 14:32
 Mai esistito, neppure nel dopoguerra, un M32B1 basato sulla versione finale dell'M4A1.
La torretta era in effetti fissata allo scafo con bulloni e d'altra parte non aveva nessun senso fosse girevole dato che la gru era attaccata allo scafo e attraverso la zona anteriore della torretta passava il cavo del verricello installato nello scafo sotto il pavimento del vano equipaggio. Quindi, per forza di cose, gru e torretta dovevano mantenere il loro allineamento.
Tra l'altro il modello Italeri è dotato di perni per consentire il fissaggio della torre nella corretta posizione.
Un'altra imprecisione del modello Italeri è proprio la guida dove il cavo entra nello scafo che è quella dei prototipi, i veicoli di serie ne avevano una molto piú grande.
Manca inoltre il foro dove far passare il cavo.
Per il resto le varie parti sono riprodotte abbastanza bene. Utilizzando lo scafo dell'M4 Tamiya o quello di un M4A1 Early si può ottenere un ottimo M32 con poco lavoro aggiuntivo.
Ciao
Pierantonio



[ Modificato da Pierantonio il 5/2/2006 14:33 ]

 Fabio :

5/2/2006 14:58
 Quote:
Mai esistito, neppure nel dopoguerra, un M32B1 basato sulla versione finale dell'M4A1.

Pierantonio,
come già detto tempo addietro in un altro post, sono d'accordo con te che dalle fabbriche degli Stati Uniti non siano mai usciti tali mezzi, ma numerose testimonianze di reduci USA che hanno lavorato in Europa nelle officine a livello divisionale dove a loro detta venivano ricevuti i kit per la trasformazione di qualsiasi tipo di Sherman in M32 non lo escludono...
Ciao
Fabio

 Pierantonio :

5/2/2006 16:10
 Ho incontrato piloti di M47 che vedendo un M60A1 erano tutti felici perchÈ finalmente rivedevano il carro che avevano pilotato durante il loro servizio militare.
Spiacente ma per me i racconti dei reduci non fanno testo quando si parla di differenziare i vari modelli.
Forse facevano riferimento a qualche trasformazione artigianale di carri fuori uso in carri recupero.
Quanto poi all'esistenza di kit campali di trasformazione di Sherman in M32 ci credo proprio poco perchè il carro recupero era standardizzato per cui la letteratura dovrebbe riportare tale esistenza mentre io non ne ho mai trovato traccia nemmeno sui volumi di Hunnicutt.
Peraltro sono pronto a rimangiarmi tutto se qualcuno mi indica fonti ufficiali diverse e verificabili e non i semplici sentito dire.
Seconda cosa gli americani costruirono talmente tanti M32B1 da potersi permettere lo sfizio di trasformarne alcuni in trattori d'artiglieria privandoli della gru.
Comunque al di là della pura discussione accademica se uno mi si presenta ad una mostra dove sono giudice con un modello di M32B1 con portelli larghi senza farmi vedere la documentazione e giustificando il lavoro dicendo "i reduci riportano che esistevano", prendo un martello e gli riconsegno il tutto in pezzi di grandezza inferiore al millimetro accusandolo di oltraggio alla giuria! :-D
Piú in generale, guardandomi un po' intorno nelle mostre e nel web, mi sembra che un po' troppi modellisti approfittino della storia delle "modifiche campali" per nascondere la loro pigrizia nel cercare documentazione o la loro ignoranza che è sempre inversamente proporzionale alla loro presunzione.
Ciao
Pierantonio

[ Modificato da Pierantonio il 5/2/2006 16:14 ]

 sherman :

5/2/2006 18:32
 Caro Pierantonio,
a parte le martellate (che non tirerei mai a un modello, neanche orrendo), sono d'accordo con te.
E' dai tempi dell'uscita della prima scatola Italeri che la polemica va avanti, ma in tutti questi anni - e sono davvero tanti - nessuno è riuscito a dimostrare che la versione M 32 fosse stata realizzata sullo scafo A 1 ultima serie. A mia conoscenza non ci sono neanche prove di modifiche campali, in nessuna nazione.
Se qualcuno ha queste prove, parli ora o... taccia per sempre.
Battute a parte, questo discorso vale - per me - per tutti i modelli, a meno che non stiamo parlando di progetti sulla carta o di fantascienza (di cui tra l'altro sono appassionato).
Saluti,
Daniele

 Fabrizio1966 :

5/2/2006 18:51
 Tempo fa, quando avevo appena iniziato a fare carri, ad una mostra, rimasi un po' perplesso di fronte ad una lama aprista di un M4 tutt'altro che conforme a quelle (poche)che avevo visto fino a quel momento sulla documentazione in mio possesso. Esternati educatamente e con tutto il tatto di cui a volte (sorprendentemente ) risesco ad essere capace le mie perplessitá , mi sentii rispondere con noncuranza dall'autore "...beh, si, ma chi ti dice che non ne abbiano mai fatta una così, magari modificandola sul campo?..." fine della discussione. Certo, sul campo ed in guerra tutto è possibile, ma io sono daccordo con quanto scrivono Pierantonio e Daniele, bisogna secondo me abbandonare definitivamente questa sciocca filosofia del "chi ti dice non sia esistito?" e passare ad una tipo "dimostrami che è esistito!"..cioè, citando Daniele, foto, prove documentali e quanta'altro (ma attenti alle testimonianze dei reduci, ha ragione Pierantonio, spesso sono tutt'altro che attendibili...) altrimenti, silenzio!
Sempre per Pierantonio: relativamente al reato di offesa alla giuria, purtroppo non tutte le medesime sono attente come te...anzi, è capitato che alcuni "svarioni" siano stati pure premiati!!!!...Sigh!
Fabrizio

 Fabio :

5/2/2006 19:10
 La prima cosa che mi verrebbe da dire sarebbe: "mi incino a cotanta scienza" :-P :-P :-P, ma... per quanto riguarda chi ha prestato servizio sui 47 e vedendo un 60 ricordi di averlo pilotato è molto probabile che succeda se questi è un carrista :-D :-D :-D.
Golliardia e facezie a parte, ripeto che in questo campo non si può essere così certi nel dire "non c'è mai stato".
Non ho parlato di modifiche campali, ma di operazioni svolte in officine a livello divisionale (o di livello ancora piú alto).
Ribadisco anche che dalle fabbriche USA non ne sono usciti (lì lavoravano da "libretta" mentre in teatro le cose era molto probabile fossero diverse) e che chi ci lavorava ha riportato che gli M32 venivano fatti con dei kit disponibil o recuperati da altri mezzi inefficienti e montati su scafi efficienti per quanto ricordano indipendentemente dal tipo.
Ok mettiamo che fossero tutti ubriachi o dovessero cambiare pusher e passiamo oltre.
Parlando delle novità (o piú specificatamente di alcune presunte tali di Italeri) ieri sera con il Prof. Pignato il discorso è caduto proprio sul veicolo incriminato che a lui sembra ricordare di aver visto in scala 1;1 proprio alla Cecchignola :-o :-o :-o .
Allora avanzo un'altra ipotesi: non potrebbe essere stato l'italico ingegno a produrre un simile mostro (ma non quello da "esorcista" di Norimberga), così come l'M4A4 del Savoia a Grosseto che ha parti del rotolamento di due o tre tipi diversi, motore stellare, e vari optional alquanto "fuori ordinanza" sullo scafo?
Ricordiamoci anche che in Italia la classificazione uficiale degli Sherman in uso nell'EI era solo "...con cannone da 76", "...con obice da 105mm", ecc. q quindi un M32 sarebbe stato un M32 e basta, anche se avesse avuto 4 turboreattori montati sotto delle eventuali ali ;-) ;-) ;-) ...
All'epoca Italeri si basava su mezzi reali, che andava a misurare presso le varie unitá . Vedere ad esempio i casi di uno Sherman che inizialmente aveva una saldatura sul cannone perchè chi l'aveva "scansionato" non sapeva che era stato smilitarizzato, dell'M14/41 in buona fede "etichettato" come M13/40 perchè anche gli M15/42 (almeno fino ai primi eseplari) recavano all'interno la targhetta con la dicitura M13/40...
Personalmente non porterei mai un modello di cui accuratezza storica non fossi assolutamente certo ad una mostra, ma è altrettanto certo che se trovassi chi me lo sfasciasse a martellate - anche se incaccurato - non esiterei un attimo a ricambiare la cortesia, non su un modello, ma sulla testa del martellatore fino a completa fuori uscita di tutta la segatura contenuta nella sua scatola cranica :-D :-D :-D .
In ogni caso, specie dopo quanto dettomi dal "Nick nazionale", mi metto in caccia e vedo se riesco a trovare qualcosa...
Ciao
Fabio

 Gabriele 3b :

5/2/2006 19:29
 Fabio, se ti interessa io sono riuscito a scaricare da tanxheaven il photofile relativo all'm32b1...se può esservi utile per la ricostruzione della vicenda e del problema te lo mando....

Quella delle martellate era sicuramente una battuta, ma credo che nel nostro hobby su certe cose si potrebbe anche sorvolare, e credo che il parere dei reduci sia molto ma molto importante(e il fatto che certe volte si sbaglino può capitare, ma chi ci assicura che chi prende i granchi in talune disquisizioni siano loro con la cattiva memoria oppure noi "giovinastri" ???)

ciao!

 Vito Zita :

5/2/2006 19:52
 Ovvia giú, tanto per sdrammatizzare...

Pierantonio, qualora riuscissi un giorno a fare un modello passabile ed avessi la malsana idea di partecipare ad una mostra prima mi informo se sei il presidente della giuria :-D :-D così mi attrezzo anche grazie alla nuova legge sulla difesa personale :-P :-P

Ma per carità non ti far sentire da mio nonno 93enne dicendo: "Spiacente ma per me i racconti dei reduci non fanno testo quando si parla di differenziare i vari modelli" perchè sono certo che ti risponderebbe: "Io c'ero. E tu??" :-D :-D

Cerchiamo di comprendere che da una discussione si può elevare il livello di conoscenza di tutti, magari salta fuori la documentazione ;-)

Saluti e buona domenica a tutti

 sherman :

5/2/2006 23:30
 Anch'io sono d'accordo nello sdrammatizzare la situazione. Sono certo che il discorso delle martellate fosse un "rafforzativo", per far comprendere meglio un concetto (concetto che, martellate a parte, confermo di condividere).
D'altra parte su M+ ho letto di peggio e spesso nessuno se l'è presa (ma a volte qualcuno se l'è presa anche troppo...).
In ogni modo e tornando all'oggetto del contendere, ben vengano ricerche ed eventuali prove in merito all'esistenza di strani ibridi, che anzi sono i preferiti da noi modellisti. Oltre agli esempi citati da Fabio, ricordo il mio stupore nel vedere le fotografie di una autoblindo tedesca Sd.Kfz. 234 con sopra la torretta di un carro Luchs oppure la serie di foto che mostrano una Kubelwagen e una Schwimmwagen armate con una 2cm Flak 38 (per fortuna singola e non quadrinata!).
Alla Cecchignola esiste un M 32 su scafo M 4 A1, utilizzato per vari anni dall'EI, ma si tratta di un modello ordinario, nel senso che utilizza lo scafo vecchio tipo, con portelli anteriori stretti e altre caratteristiche tipiche. Secondo alcuni, Italeri prese i dettagli da questo carro (tralasciando però alcune parti, come ricordato da Pierantonio) e le trasferì sul kit che aveva già prodotto, ovvero quello dell'M 4 A1 con il 76 mm. In realtà nell'editoria estera, compresa quella statunitense - che, almeno in teoria, dovrebbe saperne piú di tutte riguardo lo Sherman - il kit è considerato errato, anche se molte parti sono accurate e possono essere trasferite su un altro modello.
Lo Sherman del Savoia Cavalleria è un ottimo esempio di "stranezza" che in teroria non dovrebbe esistere. Tramite l'associazione che segue gli Sherman in tutto il mondo, anni fa appurai i dati originali di produzione (è proprio un M 4 A4), ma lo scafo era stato modifcato in Italia nel dopoguerra per poter contenere un motore radiale raffreddato ad aria di uno M 4 o M 4 A1; inoltre sulla torretta era stata installata la cupola di un Churchill.
Vorrei aggiungere che Lo M 13/40 Italeri non è nemmeno un M 14/41, trattandosi di una via di mezzo. Possiamo dire che è un'ottima base di partenza per ottenere l'una o l'altra versione, con maggiore somiglianza per un M 14/41.
Fabio, speriamo che tu riesca a trovare qualche documento relativo agli M 32, come sei riuscito a fare molte altre volte.
Che dirti, in bocca al lupo... e tienici aggiornati.
Saluti a tutti,
Daniele "Sherman" (ma non M 32) Guglielmi

 Fabio :

6/2/2006 00:13
 Da quanto ho capito il Prof. credo non lo abbia visto al Museo. Consideriamo che il Museo riceve molti dei suoi mezzi dalla Scuola TraMat, fra cui l'M32 da Daniele correttamente citato.
Alla Cecchignola, extra museo, ci sono moltissimi mezzi storici e non (i primi siarestaurati che non). Ad esempio l'anno scorso quando mi portarono a vedere l'AB43 restaurata ed in ordine di marcia (all'epoca non ancora esposta al Museo - ora non so) rimasi a bocca aperta nel vedere un folto gruppo di "tassinari" :-P :-P :-P (nome scientifico: Autieri o Automobilisti fino a che ero nella FFAA) attendere il loro turno per fare pratica di pilotaggio su di un bel Lopard scuola guida :-o :-o :-o !!! A momenti svengo, alla Scuola Truppe Corazzate ne avevamo uno che veniva tenuto con maggior cura di una reliquia e in anni da istruttore non sono mai riuscito a metterci sopra il deretano :-( :-( :-( !!!
Insisto sul discorso delle certezze: è molto difficile poter affermare con certezza che un qualcosa non sia mai esistito, specie in questo ambito dove molto spesso si deve fare di necessità vitrú. Credo sia molto piú corretto dire che "ufficialmente" non esista o comunque non risulti vedasi lo Sherman "fantasma" del Savoia (che era effettivamente in carico al Reggimento e che non fu versato assieme agli altri). Ufficialmente non è mai esistito ma c'è e, fortunatamente, la sua apparizione è documentata con buona pace del Sig. Hunnicut ;-) .
Ho sentito personalmente due americani (uno della Hell on Wheels e uno della 6a Armata) che mi hanno detto che modificavano in Europa in M32 quello che avevano sottomano al momento e non mi sembravano dei drogati, così come non mi sembrava in preda ai fumi dell'alcol il Prof. Pignato quando mi ha detto che sembrava ricordarsi di quel mezzo in particolare.
Quoto in pieno Vito: io non c'ero e non li ho visti ma se piú di uno li ha visti forse vale la pena di approfondire. Se poi non riesco a trovare nulla pazienza.
Ciao
Fabio

P.S.: qualcuno ha per caso documentazione relativa ad un M47 altana, ad un M113 trasporto munizioni da 155mm per l'artiglieria pesante campale o di una jeep anfibia Fiat, di un Hummer, tutti dell'Esercito Italiano?

 lagu :

6/2/2006 00:37
 Premetto che ho perso molto della mia conoscenza sui mezzi della II G.M. e non posso essere di aiuto;però vorrei fare un altra considerazione: vedendo le novità proposte dalle altre ditte,mi pare che la pochezza dei mezzi proposti da Italeri non meriti tutta questa considerazione su un riedizione di un kit che avrà almeno venti anni ( l'ho costuito anch'io in giovane etá !!!)tutto sommato la vera novità sarà la sahariana (che a prima vista sembra buona, ma attendo voci piú esperte per giudicare)temo (per Italeri) che nel mondo andranno venduti molti piú CENTURION e STRYKER.....ma tant'è!Buon modellismo!Marco

 sherman :

6/2/2006 14:51
 Sicuramente Centurion e Striker avranno maggiore successo modellistico, ma La AS 42 ha sempre avuto parecchi estimatori, tanto in Italia quanto all'estero. Inoltre, dal poco che è stato possibile vedere il kit della Sahariana I si presenta completo e, tenendo conto delle parti in resina e fotoincise, potrebbe segnare uno nuovo punto di partenza per l'Italeri, azienda alla quale tanti di noi sono affezionati.
Torno un attimo al discorso dei reduci. Le loro testimonianze, non fosse che per la "vera storia" che possono raccontare, è importantissima e raccoglierle è, secondo me, un punto d'onore per chiunque lo faccia. Devo però dire che il ricercatore dovrebbe filtrare la mole di informazioni ricevute dal reduce. Per numerose ragioni la testimonianza potrebbe non essere corretta, e piú passa il tempo dai fatti narrati piú è facile cadere nell'errore.
Nella mia esperienza ho trovato molti fatti che, a una verifica eseguita (anche mostrando fotografie alla persona), si sono dimostrati esagerati quando non del tutto errati, e questo senza dolo da parte del reduce.
Per finire torniamo all'M 32. Può essere benissimo che esistano uno o piú varianti non ortodosse e speriamo che vengano fuori fotografie - a mio parere testimonianze o documenti tecnici non sarebbero sufficienti vista la particolarità del caso - a dimostrarne l'effettivo impiego. Posso fare un altro esempio di "forzatura" dei fatti per giustificare un modello. Un Pz.Kpfw. IV Ausf. J finale era stato realizzato con la Zimmerit. All'osservazione fatta da alcuni visitatori a una mostra in merito alla presunta inesattezza (anche su M+ è stato piú volte detta che la Zimmerit cessò di essere utilizzata dalle industrie tedesche nel settembre 1944), l'autore del modello rispose che i militari tedeschi avrebbero potuto trovare una rimanenza di Zimmerit e spalmarla sul carro. A parte l'evidente "arrampicarsi sugli specchi" del modellista, peccato che la Zimmerit fosse stata realizzata sul modello nello stile tipico di fabbrica e che la miscela amagnetica non potesse rimanere in un contenitore per mesi e mesi.
Saluti,
Daniele

 Pierantonio :

6/2/2006 16:44
 Alcune parole per chiarire la mia posizione, peraltro condivisa e ripresa ottimamente da altri.
1) la presenza della faccina che sghignazza dovrebbe far capire il tono ironico dell'affermazione sulle martellate. Meno ironico era il discorso sulla disponibilità della documentazione.
2) le informazioni date dai reduci devono essere verificate, non ignorate o derise. Non sono abbastanza folle od ingrato per irridere alle parole di queste persone.
3) non ho escluso a priori che possa essere stato realizzato un M32 su scafo late. Ho detto che finora non ne esiste alcuna evidenza documentale, cosa che ritengo essere discriminante nel modellismo tra un modello ed un'invenzione per non parlare poi nell'ottica della ricerca storica. Sono comuque pronto a rimangiarmi tutto quando vedrò qualcosa di reale.
4) supponendo che le famose officine divisionali trasformassero M4 in M32 resta il fatto che si tratterebbe di modifiche effettuate in quantità limitatissime e quindi non sarebbe quindi giustificato il fatto che alcuni ambientano il veicolo dell'Italerei in ogni dove del globo terracqueo.
5) Hunnicutt parla dello Sherman alla luce della documentazione ufficiale americana e non in base alle esigenze dei singoli eserciti che ebbero il carro in servizio. Ripeto che modifiche che portassero un carro ad essere trasformato in un veicolo standardizzato e non "limited standard" dovevano essere autorizzate da Ordnace Department. L'US Army era un esercito moderno e burocratizzato e quindi le modifiche campali erano sì possibili ma fino ad un certo punto. Ad esempio l'installazione del cannone da 76mm al posto del 75mm sul carro M4A3E2 fu studiata a livello campale ma attuata solo dopo l'emanazione di un apposita istruzione da parte degli organismi tecnici. Una volta si pensava invece che fosse una cosa artigianale mentre poi i documenti sono saltati fuori.
Ciao
Pierantonio

 Fabio :

6/2/2006 18:23
 Quote:
Mai esistito, neppure nel dopoguerra, un M32B1 basato sulla versione finale dell'M4A1

Pierantonio, nessuna problema da parte mia, ma mi era sembrato di leggere "mai esistito" riguardo allo specifico mezzo ma forse mi sbaglio io.
Quote:
1) la presenza della faccina che sghignazza dovrebbe far capire il tono ironico dell'affermazione sulle martellate.

Io di faccine che sghignazzano ce ne ho messe tre e non una. Comunque mi scuso per le mie di martellate, spero non abbiano fatto troppo male ;-).
Quote:
Meno ironico era il discorso sulla disponibilità della documentazione.

Assolutamente d'accordo. Per me il modellismo non dovrebbe prescindere dalla ricerca storica, ed alle mostre dovremmo prendere l'abitudine di andarci con una cartellina sotto il braccio oltre che con i modelli
Quote:
3) non ho escluso a priori che possa essere stato realizzato un M32 su scafo late. Ho detto che finora non ne esiste alcuna evidenza documentale, cosa che ritengo essere discriminante nel modellismo tra un modello ed un'invenzione per non parlare poi nell'ottica della ricerca storica. Sono comuque pronto a rimangiarmi tutto quando vedrò qualcosa di reale.

Tu che vivi in una zona che era ad alta densità militare non dovresti avere problemi a chiedere a chi ha lavorato nelle officine, speci e nell'immediato dopoguerra (anche se le cose piú avanti non sono cambiate di molto) cosa si facesse. Se in officina al reparto entravano due Sherman uno con l'impianto elettrico bruciato ed uno con problemi alla torre, quasi certamente si prendeva la torre buona da uno e si metteva sullo scafo buono dell'altro e via...
In tempi puú recenti anche se da una decina di anni a questa parte non è piú possibile, il "cut & paste" si faceva anche con i Leopard italiani e tedeschi, anche se di fatto non esistesse uno straccio di pezzo di carta a supporto.
Quote:
2) le informazioni date dai reduci devono essere verificate, non ignorate o derise. Non sono abbastanza folle od ingrato per irridere alle parole di queste persone.

Quote:
Ho incontrato piloti di M47 che vedendo un M60A1 erano tutti felici perchÈ finalmente rivedevano il carro che avevano pilotato durante il loro servizio militare.
Spiacente ma per me i racconti dei reduci non fanno testo quando si parla di differenziare i vari modelli.

Ancora una volta ho frainteso io...
Sono assolutamente concorde con te e chi altro dice che a tanti anni di distanza le differenze fra un M4A2, A1 early o late possono essere distorte dal tempo, ma i signori che ho menzionato all'epoca di mestiere mettevano in piedi M32 con quel che capitava a tiro e quel che hanno detto è che non era da escludere che un simile "trappolone" lo abbiano proprio messo al mondo loro.
Quote:
4) supponendo che le famose officine divisionali trasformassero M4 in M32 resta il fatto che si tratterebbe di modifiche effettuate in quantità limitatissime e quindi non sarebbe quindi giustificato il fatto che alcuni ambientano il veicolo dell'Italerei in ogni dove del globo terracqueo.

Assolutamente d'accordo, anche se non mi sento di escludere nulla a priori essendo stato io il primo a fare dei bei taglia e cuci su kit in scala 1:1.
Quote:
L'US Army era un esercito moderno e burocratizzato e quindi le modifiche campali erano sì possibili ma fino ad un certo punto.

Certamente, ma ti prego di credermi quando ti dico che sul campo, specie se rischi la pelle ogni santo giorno, di licenze poetiche se ne prendono e molte. Ben diverso è il discorso fatto in patria dove la produzione deve rispettare procedure e standard ben precisi.
Quote:
Ad esempio l'installazione del cannone da 76mm al posto del 75mm sul carro M4A3E2 fu studiata a livello campale ma attuata solo dopo l'emanazione di un apposita istruzione da parte degli organismi tecnici. Una volta si pensava invece che fosse una cosa artigianale mentre poi i documenti sono saltati fuori.

Ho seri dubbi che possa venir fuori qualcosa di ufficiale sullo specifico qui da noi, ma magari potrebbero esserci degli sviluppi riguardo a delle foto ;-) ;-) ;-). Non poniamo limiti alla provvidenza ed attendiamo i risultati della battuta di caccia...
Ciao
Fabio

 Pierantonio :

6/2/2006 19:24
 Se avete un po' di tempo andate a Bellinzago Novarese presso la caserma del 4° Rgt (se vi fanno entrare) e soffermatevi presso il carro M4 Late con torre T23 e cannone da 76mm.
Guardatelo bene quel carro perchÈ secondo Ordnance Department di quel carro ne sono stati costruiti la bellezza di ZERO esemplari. :-o
Ciao
Pierantonio

 Pierantonio :

6/2/2006 19:28
 Quote:

Pierantonio ha scritto:
...
Un'altra imprecisione del modello Italeri è proprio la guida dove il cavo entra nello scafo che è quella dei prototipi, i veicoli di serie ne avevano una molto piú grande.
...



Dando un'occhiata alla mia documentazione ho trovato la foto di un M32 in servizio presso un'unità dell'ETO dotato di questo guidacavo. Esso era quindi presente anche nei primi esemplari di serie.
Questo per amore della veritá .
Ciao
Pierantonio

 Fabio :

6/2/2006 20:55
 Pierantonio,
ti riferisci ad uno di questi?


https://www.modellismopiu.net/m+photo/showgallery.php?cat=742


https://www.modellismopiu.net/m+photo/showgallery.php?cat=736

mentre questo è l'altro "fantasma" di cui si parlava conservato presso il Savoia Cavalleria...

https://www.modellismopiu.net/m+photo/showgallery.php?cat=741

Ciao
Fabio

P.S.: ottimo consiglio Pierantonio, rivado a farmi una girata a Bellinzago. Il capo della sezione OA è un mio ex- allievo e magari mi faccio anche un giro nell'archivio fotografico del Reggimento :-) :-) :-)

 Pierantonio :

6/2/2006 22:59
 Intendevo il secondo. Bisognerebbe verificare che all'interno la torre sia effettivamente collegata ala meccanismo di rotazione e non semplicemente appoggiata.
Il fatto che ci sia un M4A4 coon motore stellare non ha niente di particolare. Anche quello di Bellinzago (il primo delle tre foto) è stato così trasformato e persona ben informata mi ha detto che la cosa era uno standard in modo da uniformare i motori.
Ricordo di aver io stesso verificato la presenza del radiale Continental che tra l'altro sembrava ottimamente conservato.
Ciao
Pierantonio

 Fabio :

6/2/2006 23:29
 Credo che sia dura riuscire ad aprire la torre senza rimettrci la schiena o sfondare il portello (cosa meno probabile), comunque vedrò che cosa si può fare, anche perchè tutti quei mezzi sono praticamente degli alveari (nel senso esatto del termine) :-o :-o :-o .
Non so cosa dirti del motore stellare (di sicuro ne sai molto piú di me ;-) ), ma quello del Savoia ha le sospensioni di tre tipi diversi ed una serie di "optional" in termini di "carrozzeria" sulla sovrastruttura niente male.
Hai visto il motore stellare che hanno lì a Bellinzago? Se ci hai fatto caso porta la targhetta con la data di revisione del 1972 o 73 :-D :-D :-D .
Ciao
Fabio

 Fabio :

11/2/2006 16:40
 Ribadendo la mia totale ignoranza per quanto riguarda lo Sherman ed i suoi derivati, questo è quanto ho reperito fra le varie persone che ho interessato.
Di pag 52 di una sinossi della Scuola della Motorizzazione del 1967.
A voi che scafo sembra?

[lib]m32.jpg[/lib]

Ciao
Fabio

 gigitank :

11/2/2006 18:22
 Ho ingrandito l'immagine a oltre 2000 pixel sia in altezza che in larghezza. Diventa molto sfuocata ed è difficile esprimersi. Faccio fatica a vedere il profilo dello scafo nella zona dei portelli di pilota e assistente pilota ma altrettanto faticosamente non riesco a discernere i rigonfiamenti (bulges) tipici di uno scafo M4A1 early con i portelli piú piccoli. Non saprei dare una risposta definitiva. I contorni dello scafo mi paiono piú di un early però non ci giurerei. Sarebbe interessante se ci trovassimo di fronte a uno scafo late con i portelli piú grandi.
Fabio è proprio l'unica immagine del mezzo presente nel manuale? Non ce ne sono altre che raffigurano il mezzo anche parzialmente o solo alcuni particolari di esso?
Lascio la parola agli altri amici 'shermanisti'.

Ciao da Gigi ;-) :-)

 Fabio :

11/2/2006 18:41
 Non so ma il "manovale" in questione mi dicono non riportare alcuna menzione del/dei fabbricanti nÈ la tipologia dello scafo cosa che di solito gli altri manualiriportano, il che potrebbe anche lasciare intendere che si possa anche trattare di un kit.
In ogni caso la caccia continua...
Ciao
Fabio

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