Forum : Treni & C.

Soggetto : Autocostruzione Aln 556 breda

 yago :

15/4/2017 21:32
 Ciao ,ben felice della proposta di Giuseppe apro un WIP su di un lavoro ferroviario fatto un po di tempo fa...
parto dall inizio per chi non avesse gia seguito in parte la discussione sul thread relativo al Roland CII
Si tratta di un modello costruito con una tecnica di pseudo carta pesta ricoperta di stucco da carrozziere per renderlo resistente.
Dopo essermi procurato i disegni quotati per ottenere le misure in scala, usando un pannello di Stirodur, un materiale usato in edilizia per l isolamento termico molto economico e facilmente lavorabile che si trova in pannelli da 100cm x 50 cm dello spesore di 2,5 cm ( non sono sicuro se ora lo facciano anche di altri spessori) ho fatto quella che sarà l anima del modello che verrà costruito su di essa....
Il primo passo è ottenere un parallelepipedo che abbia le misure inferiori di 4 mm in lunghezza e larghezza e 2mm in altezza che verranno compensati dal materiale che verrà depositato sopra l anima.
Dato che il pannello è spesso solo 2,5 cm occorre incollare due rettangoli ai suoi lati di polistirolo ad alta densità ( sempre usato per l isolamento termoacustico) dello spessore di 3mm all fine di raggiungere la larghezza esatta per il modello
Fatto il parallelepipedo mi sono tracciato le linee guida di dove la carrozzeria passa da piana a curva e con un tacchetto di carta vetrata n 180 ho iniziato a dare forma all anima.



Una volta ottenuta la forma desiderata si ricopre completamente con della pellicola trasparente per alimenti cercando di non far formare bolle o grinze , che serve ad evitare che le strisce di carta quando verrano imbevute di vinavil si incollino all anima
Fatto questo si inizia a rivestire la sagoma con delle strisce di carta larghe 2cm mentre nei punti " critici " per evitare noiose grinze , come ad esempio nelle zone curve,si usano dei pezzetti più piccoli e si imbibita tutto con una miscela fatta al 50% di vinavil 30% di acqua e 20% di sapone liquido .
Una volta che la colla si è asciugata si ripete il procedimento incrociando però il verso delle strisce di carta.
Stesso lavoro una terza volta



A questo punto si comincia a lavorare di stucco; si da una prima mano di stucco da carrozziere a spatola nel modo più omogeneo possibile cercando di rispettare la forma della sagoma una volta asciutto si carteggia e si passa una mano di stucco riempitiva a spruzzo ( va benissimo quello che si trova in bombolette nei ferramenta) per evidenziare le magagne e i punti in cui occorre riempire un po di più , ecc
Quindi si ridà lo stucco a spatola poi quello aspruzzo e così via fino ad ottenere un risultato soddisfacente...



Nel frattempo come si vede da una carrozza corbellini mi sono fatto un calco dei sedili che poi ho clonato sempre con lo stucco da carrozziere che mi serviranno per fare gli arredi interni.
Preferisco usare lo stucco da carrozziere ( ed anzi da un pò di tempo a questa parte meglio ancora lo stucco per marmo ;-) )perchè rispetto alla resina è più economico si lavora facile e non crea bolle d aria.
Sempre con della pasta siliconica mi sono fatto dei calchi delle griglie del sotto cassa e del muso frontale usando come master per le prime quelle di un ETR 401 pendolino della LIma e per le ultime da un 656 sempre Lima



Dopo essermi disegnato sul modello ottenuto quelle che dovranno essere tutte le aperture da fare con un taglierino ho iniziato a tagliare via la parte in eccesso , il tutto con l anima di polistirolo ancora all interno per facilitarmi l operazione ( con il pieno all interno il guscio si lascia tagliare facilmente senza correre il rischio di deformazioni dovute alla pressione per il taglio.



Una volta fatti tutti i tagli dato che il modello ha dei sottosquadri ( parti basse dei musi e fiancate) per poter estrarre l anima ho scavato verso il centro del modello circa un cm di materiale in modo da separare l anima in due e aver lo spazio per poter far arretrare prima una metà ed estrarla e poi fare lo stesso con lo altra



Bene amici visto che già mi sono dilungato e non voglio annoiarvi per ora mi fermo...domani proseguo nella descrizione dei lavori fino alla fine

Ciao Gianfranco :-)

 enrico63 :

15/4/2017 22:29
 Mizzega...che velocità:-o
Detto fatto...bene  bene. Ti seguo. Prima di poter partecipare alla discussione dovrò realizzare qualche foto ex novo o passare nello scanner quelle che ho già, che risalgono ad un'era antecedente al digitale
:-D :-D

 dj :

15/4/2017 23:21
 Ma grazie a te di aver accettato e proposto così rapidamente questo w.i.p. ...
brutto furbacchione volevi tenerti tutto per te questa delizia ... fai godere anche noi ;-)
bel lavoro, mi piace l'idea della carta imbevuta di stucco ... seguo con attenzione ... vai Gianfranco
Giuseppe :-D

 fabrizio_1960 :

16/4/2017 02:17
  La tecnica per ottenere la forma della carrozza è molto interessante, dalle foto non capico come hai fatto a estrarre l'anima di polistirolo.
Ciao

 yago :

16/4/2017 10:51
 Ciao a tutti. Bene Enrico aspetto pazientemente e con molto intetresse i tuoi lavori.
Giuseppe , sono contento di condividere con voi, pensavo che trattandosi di lavori vecchi non potessero interessare ...se vorrete , un po alla volta potrei proporvene altri con molto piacere :-)
Fabrizio,purtroppo non possiedo foto oltre le due postate riguardo l estrazione dell anima...cercherò di spiegarmi a parole:allora innanzi tutto ( errore mio ) mi sono dimenticato di dire che tra le parti da tagliare c è anche la parte inferiore della cassa , in pratica la pancia dell automotrice cioè tutta la zona che va dal carrello anteriore al posteriore che dalle foto non si vede poi con un taglierino asportando come detto una fetta di anima mi sono creato lo spazio necessario per far scorrere le due semianime ed estrarle , dato che le parti basse delle fiancate sono leggermente ricurve e sufficente allargare leggermente la cassa ( e possibile farlo senza danneggiarla) come si fa per molti modelli ferroviari di oggi che non usano più il fissaggio a vite ma ad incastro,ed il gioco è fatto... se non sono riuscito a spiegarmi ( a volte mi impiccio con le parole :-D ) dimmelo che compro una vocale e ci riprovo :-D :-D :-D
Bene andiamo avanti con i lavori:
Usando una carta per ricariche telefoniche mi sono fatto tutti i montanti dei finestrini, qualche anno fa quando feci il modello tali carte erano di un materiale molto simile al plasticard e sottili ora purtoppo son più " cartacee".
Con del profilato in plasticard a U fatte le prese d ari a su ogni montante come pure sono in plasticard i panconi e praticabili degli stessi; le costodie dei respingenti invece sono listelli per modellismo navale sagomati e i piatti sempre carta telefonica.
Montate le griglie e assemblati gli interni; nella foto si vede che ho fatto ua sola cabina lasciando l altra libera perchè era prevista una ipotetica motorizzazione ( oggi abbastanza improbabile)
Essendo questa automotrice più bassa della maggio r parte degli altri mezzi FS volendo motorizzarla ci si trova davanti al problema di ingombro verso l altro del motore... considerando poi che io nei miei lavori uso praticamente sempre motori LIma G...chi pratica modellismo ferroviari mi dirà che oggi c è sicuramente di meglio e che è un motore antildiluviano... vero però ci sono affezionato, è un mulo e non si sfascia praticamente mai :-D ( e poi nei mercatini dell usato con 10 euro ve ne danno un chilo :-P )
Quindi per motorizzarla non rimane che un motorino piatto con trasmissione cardanica o un carrello motorizzato tipo Black Beetle che costa varie svanziche....
Loco da bacheca ;-)





Con il solito alluminio ho fatto i convogliatori dell aria alla griglia bassa, pedana di salita,piastra piatta delle maniglie porte di salita targhe del costruttore , le tabelle di percorrenza sono stampate al compiuter



Per i dettagli del frontale a parte le griglie di aereazione clonate il resto è fatto con materiale di risulta:aste reggitabella con del filo di ottone schiacciato maniglie per i manovratori sotto i respingenti con del filo d acciaio sottile dei laccetti per sacchetti da congelare come pure i tergicristalli e fischio anteriore ( ispessito per farne il corpo con del vinavil), le tre cassette degli accoppiatori per il comando multiplo sono tre pezzetti di listello navale e le cerniere dei rispettivi sportellini striscioline di carta.la tromba sul imperiale uno stuzzicadenti sagomato
Per i fari invece ho usato uno dei tanti pezzettini che si possono ottenere smontando un accendino usa e getta nello specifico quello che nella foto è un tubetto di alluminio






Ecco altre foto del modello finito da altre angolazioni







Bene spero di non avervi schiacciato troppo la sacca maronale.... :-D :-D e visto che mi hanno lasciato sciolto fino a pranzo vi auguro Buona Pasqua e vado a fare qualcosa sulla zundapp e mustang

Ciao Gianfranco :-)

 Hurricane66 :

19/4/2017 16:56
  Complimenti ottimo lavoro ;-)
Molto interessante le tecniche utilizzate per realizzare il modello :-o

 yago :

19/4/2017 21:46
 Ciao Francesco :-) !
Grazie per i complimenti!
Tra qualche giorno posterò l altra automotrice realizzata con la stessa tecnica ma nella quale ho dovuto affrontare anche il discorso motorizzazione....

Ciao e buon modellismo anche a te :-)
Gianfranco

 gizpo :

20/4/2017 12:40
 Vedo solo adesso, bellissimo post, i treni sono una delle cose che mi hanno sempre affascinato e quelli italiani (anni 70 o giu di li) sono, nella loro bruttezza, estremamente interessanti... :-)

 yago :

20/4/2017 13:26
 Ciao Luca :-)
Mi fa piacere che ti sia piaciuto il post!
Anch io sono appasionato da treni sin da bambino ( con un nonno capotreno e uno zio capostazione poteva essere diverso? :-D ) in particolar modo per quelli dagli anni 80 a retrocedere ( più son vecchi più mi piaciono)
NOn sono poi così brutti....particolari, con una loro personalità :-D :-D :-D

Resta sintonizzato che tra me ed Enrico mi sa che di roba da vedere ce ne è

Ciao Gianfranco :-)

 gizpo :

20/4/2017 13:54
 Con piacere, io ero un fanatico dei plastici ma poi cambiando casa da piccolo ho dovuto rinunciare, l'idea di rifarne uno e' sempre li ma lo spazio (oltre ai costi) e' decisamente un deterrente eccezionale....

 yago :

20/4/2017 14:17
 Hai ragione Luca , sono dei deterrenti enormi...non tanto i costi, perchè plastici non tanto complessi magari in analogico si riescono a fare con materiali economici con buoni risultati e tanto divertomento, ma lo spazio.....lo spazio è un ostacolo grosso come il muro del pianto.. :-D
Però ci sono molte soluzioni, io ad esempio per il mio piccolo plastico (2m x 0,85m) l ho costruito sopra il divano ad una altezza di 160 cm come se foesse una mensola immagina un armadio a ponte....
Faccio il diavoletto tentetore anche con te come con Enrico:
....pensaci...pensaci....

Ciao Gianfranco :-)

 gizpo :

20/4/2017 17:52
 Guarda se la casa fosse mia troverei la soluzione ma dal momento che sono in affitto purtroppo mettermi a pasticciare ancora di piu per poi pensare di dover rimettere tutto in ordine prima o poi mi fa stare male, se riusciro' ad avere una casa tutta mia allora mi sistemo il "vano giochi" in modo da avere anche uno spazio per i trenini, ho un amico vicino a me che ha la passione, una volta ogni tanto vado a "giocare" da lui.... :-D :-D :-D

 matte :

20/4/2017 18:11
  Si può dire splendido? Io nel dubbio lo dico, anzi, lo scrivo, splendido. Realizzato molto bene con una tecnica che non conoscevo. E poi anche me adoro i treni "marroni" italiani :-)

 yago :

20/4/2017 19:27
 Ciao Luca , il tuo ragionamento non fa una piega :-)
Anch io sono in affitto e per di più in 26mq :-( ti capisco....la "giocata " in trasferta è una buona soluzione :-)
Paolo grazie per l apprezzamento! :-)
Sulla sintonia per i treni un po datati dico che saranno belli anche i moderni e veloci "freccia"bianca ,rossa , mille etc ma vogliamo mettere quei bei treni sporchi di grasso, sferraglianti, che lasciavano quel buon odore di motore elettrico surriscaldato? :-D

Ciao Gianfranco :-)

 lucio :

20/4/2017 20:05
  Spettacolare! Bravissimo, ancora ancora!

 yago :

20/4/2017 20:56
 Grazie Lucio! :-)
Ho visto alcuni tuoi lavori.. wow lì siamo nell Arte! :-)
Hai la marcia in più della fantasia creativa .

Ciao Gianfranco :-)

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