Cari amici modellisti mi permetto umilmente di segnalarvi il mio libro. Il titolo ovviamente l'ha scelto l'editore (e lo stesso vale per la copertina)...il testo si sofferma principalmente sul Savoia Cavalleria, sulla Campagna di Russia e sulla carica. Tra l'altro i siti online di vendita di libri l'hanno registrato con un refuso, ovvero "isbuscenkij" invece di "isbuscenskij". In ogni caso buona lettura Vi allego il LINK, dove potete consultare anche l'ANTEPRIMA Il 24 agosto 1942 seicento sciabole del Reggimento Savoia Cavalleria, in prossimità del fiume Don, si lanciano alla carica della fanteria sovietica, che risponde svuotando i caricatori delle mitragliatrici e le culatte dell’artiglieria contro i centauri in grigio-verde. Il nuovo libro di Dario Testi ricostruisce, per cerchi concentrici, la battaglia di Isbuscenskij contestualizzandola nel vivo della Seconda Guerra Mondiale e calando il lettore nelle strategie germaniche dell’Operazione Barbarossa. Questo giovane autore studia l’impiego al fronte del CSIR, il Corpo di Spedizione Italiano in Russia, e dell’ARMIR, l’VIII Armata Italiana, che affrontano l’esercito sovietico accorpati al Gruppo di Armate Sud della Wehrmacht, lungo le coste settentrionali del Mar Nero e del Mar d’Azov. Mancano i veicoli per trasportare i fanti nel teatro degli scontri, abiti idonei ad affrontare l’inverno sovietico, artiglierie efficaci per affrontare i carri armati avversari e un parco corazzati e aerei adeguato alle necessità del fronte: confrontando i dati ufficiali dello Stato Maggiore e le testimonianze dei reduci, il volume analizza lo stato di preparazione del Regio Esercito Italiano al momento dello scoppio del conflitto, con gli arsenali svuotati dalle guerre di Etiopia e di Spagna. La Cavalleria è il titolo di un libro che non manca di un’analisi dello sviluppo del “Savoia”, un Reggimento vecchio di più di tre secoli e che ha dato il suo contributo ad importanti guerre del Piemonte e poi dell’Italia. Il ruolo stesso della cavalleria è ricostruito nel corso della storia militare dell’Europa, ripercorrendo l’impiego tattico e l’armamento dalla Grecia Arcaica alla Grande Guerra, quando i centauri caricano con sciabole e lance contro mitragliatrici e bunker, tra filo spinato e casematte. Tra i secoli XIX e XX la tecnologia militare conosce, infatti, uno straordinario progresso, che relega il ruolo della cavalleria alle parate e alle ricostruzioni storiche: a seguito della carica di Isbuscenskij, infatti, Raffaele Cadorna è prosaico nell’attribuire il successo all’effetto sorpresa e alla particolare conformazione del terreno. Nonostante la vittoria e la medaglia al valore concessa allo stendardo, fasi che questo libro ripercorre, l’eco della battaglia giunge in patria smorzato da quello di eventi bellici di ben altra portata, relegandola a un ruolo di second’ordine nella memoria dell’esercito e della nazione. Il lettore è accompagnato in questo viaggio tra le pagine più memorabili della storia della cavalleria anche da 32 tra fotografie e dipinti, con l’ausilio di documenti e tabelle, e da 2 cartine e 12 illustrazioni dell’autore. |