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Soggetto : Il sangue dei vinti

 ivano78 :

8/11/2005 16:12
 Ciao a tutti,

solo per segnalarvi che con Panorama, è in vendta il Sangue dei vinti di G.Pansa.

Qualcuno di voi lo ha letto?

cosa ne pensate?

Ciao

Ivano78

 Barbarigo :

8/11/2005 16:48
 Io l'ho acquistato e letto.

E' un libro che sicuramente apre una visuale su quello che è successo dopo il 25 aprile, visto dalla parte di chi la guerra civile l'aveva perduta.

Non aspettarti, epr ovvie ragioni, di leggere un compendio mortuario completo. Imparziale sì, questo va detto.

Paolino

 Hummel :

8/11/2005 16:48
 Bello e soprattutto molto interessante..

 Felix_the_Cat :

8/11/2005 16:50
 Il libro di Pansa, quando uscì, creò molto scalpore, perchè risultò strano a molti che un autore considerato di "sinistra", come Pansa, affrontasse un tema tanto delicato per la sinistra stessa.
Ho letto il libro, ed oltre ad apprezzare il rigore storico con il quale Pansa ha affrontato il tema, ancorchè mascherato dalla tecnica del dialogo tra due, ho apprezzato il tentativo dell'autore, poi proseguito con due altri volumi dedicati uno ai partigiani italiani detenuti e torturati dal regime comunista di Tito (solo perchè Italiani) e poi sulle "strane sparizioni" di persone nell'immediato dopoguerra, di ricostruire la Storia (quella con la S maiuscola) senza qualsivoglia condizionamento politico (sia di destra che di sinistra)

Da leggere.

Salvatore

 Fabrizio1966 :

8/11/2005 19:19
 Avendo letto sia "il sangue dei vinti" sia il piú recente "sconosciuto 1945" non posso che consigliatene vivamente l'acquisto. Pansa, a differenza di molti altri scrittori e giornalisti di sinistra (uno per tutti Bocca) e di destra ha il coraggio e l'intelligenza di scavare nella storia senza pregiudizi ideologici o storture politiche. L'opera è uno scuarcio attraverso il sipario oscuro che ha per molti anni coperto le morti del dopo venticinque aprile ed è, per lo stile e l'approccio e la corretezza dell'autore (che peraltro non nasconde minimamente le sue idee politiche..) un'opera che io ritengo indispensabile nella biblioteca di chi vuole veramente conoscere la storia...certo, come scrive paolino Barbarigo non è completa, visto l'approccio nella forma del dialogo a due e la scelta di singoli episodi, ma non ha neppure la pretesa di esserlo...
Fabrizio

 Andrea Bertoni :

8/11/2005 20:50
 Concordo appieno con chi mi ha preceduto:libro basilare se si vuole analizzare cosa realmente accadde dopo il 25 aprile,scritto in modo apolitico con l'unico scopo di far emergere una verità difficile e tormentata che ha segnato l'inizio del periodo repubblicano.

 crielmodel :

9/11/2005 00:28
 Ambedue i citati scritti del Pansa vanno letti.
Pur essendo tardivi, pur riportando fatti già noti ma detti sottovoce e definiti dai compagni "menzogne del vittimismo e propaganda Fascista", confermano che "i cattivi" ed il "male" non erano e non è stato tutto e solo da "una parte". Guarda caso quella perdente.
Qualcuno potrebbe dire. "la violenza dopo la resa è stata una conseguenza della violenza Fascista". No, caro amico o compagno, qui non vale la fisica, qui non si può dire che ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, quì è stata eliminata (ed in che modo!) gente che nulla aveva fatto di male solo per derubarla dei suoi averi o per il gusto di imporre la propria volontà o il proprio sistema politico. Sistema, fra l'altro, peggiore del Fascismo e nazismo messi insieme.
Leggete ragazzi, ci sono altri e meno noti titoli da leggere.

 Erich_Hartmann :

9/11/2005 02:48
 Ottimo resoconto, ma non di stampo storico quanto giornalistico.
Pansa non è uno storico e non scrive da storico, cmq è imparziale e non "inquinato" da ideologie politiche, quindi ne caldeggio anch'io la lettura, anche se non sono, in quanto storico, un appassionato dell' "histoire evenementielle".
W Fernand Braudel, W Marc Bloch, W Jacques Le Goff,
:-D :-D :-D
saludos y besos
hasta siempre

:-D :-D :-D :-D :-D :-D

 Gabriele Luciani :

9/11/2005 14:35
 io condivido molto i due ultimi interventi: sia Giampaolo Pansa che Elena Aga Rossi sono arrivati molto in ritardo...Già nei primi anni 80 sono apparsi libri veramente molto buoni da un punto di vista storico sul periodo in questione come quelli di Ricciotti Lazzero (le SS Italiane, La decima Mas, il PNF, Le Brigate Nere) e molti altri interventi su Storia Illustrata, condotti con serietá , documentazione e scevri da commenti politici...Il fatto è che non hanno avuto la risonanza giornalistica che meritavano...

 Fabrizio1966 :

9/11/2005 15:32
 ...Credo che il problema, negli anni ottanta, fossero...gli anni settanta, o meglio, lo strascico delle tensioni del precedente decennio.....l'atmosfera politica in quelgli anni era avvelenata e violenta, tutto, ripeto TUTTO doveva avere un colore, essere di destra (cioè fascista) o di sinistra (cioè comunista o peggio...) ...ricordo certe discussioni su tematiche fondamentali tipo "....ma tex willer è di destra o di sinistra?" ...buone per salotti radical chic.. e questo era ancora il meno peggio , se consideriamo il clima di violenza che animava il confronto ploitico, violenza fisica e diffusa... In questo contesto, ogni opera fuori dal coro della storiografia ufficiale e politicamente correta (per l'epoca) che vedeva l'Italia del 1945 compattamente schierata su un fronte antifascista restava confinato in una nicchia e veniva automaticamente bollato come fascista e reazionario... Un settimanale, non ricordo se panorama o l'Espresso, nel 1971 osò mettere in copertina il tricolore nazionale e venne immediatamente additato dall'intellighenzia come come un covo di golpisti (!?!)...oggi, fortunatamente, il clima è cambiato, certo gli idioti continuano ad esserci e a spararle grosse ,vedi il sito ufficiale della sezione di (credo) gorizia di un partito di estrema sinistra che parla di "leggenda delle foibe" o i vari "negazionisti" dell'olocausto, ma sono frangie, la società è (spero) piú matura, pronta ad affrontare anche i lati oscuri della propria storia e credo che questo sia anche merito di persone come Pansa e delle sue opere...
Fabrizio

[ Modificato da Fabrizio1966 il 9/11/2005 13:33 ]

 Stefano :

9/11/2005 17:59
 Lessi il Sangue dei Vinti un paio di anni fa durante le notti passate in ospedale al capezzale di mio suocero; che dire...mi lasciò molto perplesso il libro di Pansa in quanto negli anni 90 quando Otello Montanari da Reggio Emilia lanciò il suo "Chi sa parli!" sui vari delitti del dopo guerra, ne nacque un putiferio, Montanari venne isolato e messo alla gogna e a Reggio Emilia ci fu un'iniziativa dell'ANPI cui partecipò lo stesso Pansa che intervenendo all'iniziativa , difese a spada tratta l'operato nella resistenza e usò parole di fuoco contro il "povero" Montanari reo di gettare polvere e discredito sul movimento....

....e poi nel 2002 Pansa uscì con "Il sangue dei Vinti", libro che presentò a Reggio Emilia una sera davanti ad una sala gremita, e ci fu chi gli rinfacciò i toni usati dieci anni prima contro Montanari. Pansa contrattacò energicamente affermando che allora i tempi nn erano ancora maturi per tali affermazioni....
...certo, aggiungo io, nn era ancora pronto un best seller da oltre 450.000 copie vendute... ;-) ;-) ....

Un saluto

Stefano

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