Forum : In edicola

Soggetto : Steel Art Novembre

 ivansold :

3/9/2007 09:52
 Per gli appassionati di mezzi italici :-) :-)

Clicca qui

Ivan :-) ;-) :-)

 Fabio :

3/9/2007 10:00
 Good birthday :-o :-? :-D ??? Anyway it looks like having a very HAPPY content :-) :-P ;-) !!!
Ciao
Fabio

 Topo :

3/9/2007 10:01
 :-D :-D :-D ...

 Moreno :

3/9/2007 11:08
 Felicissimo........speriamo che il numero di dicembre sia invece tutto dedicato ai mezzi italiani moderni così sì sarei real happy!!! :-)
Moreno

 GiorgioBis :

3/9/2007 12:11
 Parafrasando un vedcchio titolo di film
............riusciranno i nostri eroi a trovare almeno un kit in 1/72... :-? :-? :-? :-?

 sabot65 :

3/9/2007 13:31
 Quote:
............riusciranno i nostri eroi a trovare almeno un kit in 1/72...


Su questo numero non lo so ma in quello di Settembre ho visto che ci saranno due articoli sulla 1/72....meglio che niente ;-)

 Andrea :

3/9/2007 18:57
 Chissà perchè, ma ho il presentimento che questo numero me lo perderò....

 quake :

3/9/2007 19:07
 ... speriamo ne stampino qualche copia in piú !

Daniele

 Andrea Bertoni :

3/9/2007 21:27
 Penso che per questo numero tornerò a comprare riviste di modellismo ;-)

 Fabio :

4/9/2007 09:11
 As the birthday turned to HAPPY it looks like having a very GOOD content :-P :-P :-P !!!

 robc :

4/9/2007 09:18
 Ah, ecco, non riuscivo a capire... :-?

:-D

 Filippo :

9/11/2007 08:44
 L'avete visto? Cosa ne pensate?
Filippo

 Fabrizio1966 :

9/11/2007 09:56
 Preso e letto. Molto interessante, anche se personalmente non ho un gran feeling per i mezzi italici, devo dire che merita. Molto originale il piccolo diorama intitolato "il caposaldo" e accentrato attorno ad un M11/39 interrato, così come il P40 e i due modelli dei due prototipi del carro sahariano... Mi sento di muovere all'iniziativa solo una critica: la totale assenza di mezzi in 1/72, ma ovviamente da questo punto di vista sono un po'...di parte...... :-D
Fabrizio

 Barbarigo :

9/11/2007 10:03
 L'ho acquistato ieri e letto tutto d'un fiato. Numero moplto interessante (ma sono di parte), ho apprezzato tantissimo il lavoro di Badalucco con il P40 ed "Il caposaldo".
L'unica piccola critica: il diorama con il semovente da 75/18 sulla linea gotica con equipaggio italiano, che storicamente lascia un po' a desiderare, ma che sopratutto si vede in giro da alcuni anni.
Dimenticavo: almeno un carrettino in 1/72 potevano mettercelo, con tutta la produzione che c'è in giro adesso...

Paolino

 Fabrizio1966 :

9/11/2007 10:51
 Infatti, come ha scritto Paolino, il 75/18 sulla gotica aveva lasciato parcchio perplesso anche me, sopratutto dopo l'attentissima lettura del suo bel libro sui reparti corazzati delal RSI...però, a aprte questo, il resto dello speciale è veramente meritevole..
Fabrizio

 Nicola Del Bono :

9/11/2007 10:59
 Purtroppo qui a Roma latita ancora nellle edicole...riproverò oggi (sciopero generale permettendo...)

in ogni caso il diorama con 'M11 39 di "Alex Pale" l'ho visto dal vivo ad Euroma e merita davevro...

ciao, Nicola

 Filippo :

9/11/2007 11:32
 Cavoli l'interesse aumenta e la fame pure, appena finisco il lavoro in tarda mattinata, passo da Alessandria e vedo di rapirne :-D una copia in qualche edicola.
Filippo

 Barbarigo :

9/11/2007 12:41
 Quote:

4nov1918 ha scritto:
in ogni caso il diorama con 'M11 39 di "Alex Pale" l'ho visto dal vivo ad Euroma e merita davevro...


Già in foto è favoloso, non oso immagino dal vivo...

Paolino

 devi :

9/11/2007 14:47
 Il mio rischia di essere un giudizio un pò di parte.... :-P
.......ma a me piace ogni volta che lo leggo da cima a fondo...... :-P
Ciao Mirko :-D

 quake :

10/11/2007 09:04
 Penso proprio che appenderò nella camera dei bimbi il poster dal lato dei mezzi, anche se avrei preferito che ci fossero anche gli altri (Bassotto, AB, ...) invecee che la ripetizione degli stessi con mimetiche differenti

ciao
Daniele

 Andrea Bertoni :

10/11/2007 12:57
 Bel numero,la scenetta che mi è piaciuta di piú quella col carro M11/39 a Tobruk,belli in particolari i figurini autocostruiti.
Il poster lo appenderò nella versione con i semoventi che solcano il deserto ;-)

 alby :

10/11/2007 13:58
 Spero propio di trovarlo oggi in edicola , se non altro x l'articolo sull'M11/39 di Alessandro Paletti conosciuto in quel di Anzio e grande amico .
Ho visto comunque la rivista in quel di Novegro di sfuggita , pensavo pero' a qualcosa tipo tecniche avvanzate o num. speciale , dato l'argomento trattato a me notoriamente caro . :-D

 Filippo :

10/11/2007 14:24
 Quote:

alby ha scritto:
Spero propio di trovarlo oggi in edicola , se non altro x l'articolo sull'M11/39 di Alessandro Paletti conosciuto in quel di Anzio e grande amico .
Ho visto comunque la rivista in quel di Novegro di sfuggita , pensavo pero' a qualcosa tipo tecniche avvanzate o num. speciale , dato l'argomento trattato a me notoriamente caro . :-D

Alby, se posso permettermi, siediti, comodo, leggilo con calma, e magari con un " cordialino " vicino ad uso cardio tonico.
Poi aspetto di leggere il Tuo commento che mi sarà utile, viste le tue capacitá , come guida di pensiero!!! Non vorrei che il mio giudizio fosse falsato da una mia visione particolare del modellismo.
Ciao
Filippo

 Nicola Del Bono :

10/11/2007 18:58
 Riguardo al bellissimo poster ci sono numerosi profili di mezzi con livree mai (o raramente) viste prime, come gli L6 "white washed" in Russia ad esempio...

quello che mi ha piú colpito però e quello di un P40 in verde scuro con sopra un reticolo chiaro (a metà strada tra un verde chiarissimo e un sabbia).

Non avevo mai visto un tale schema a due soli colori (mancante del classico marrone rossiccio, per intenderci) e sarei davvero curioso di vedere la foto da cui è tratto...

potrebbe addirittura rappresentare un carro prima dell'apposizione del marrone-rossiccio, ribaltando l'idea che fossero prima fatte le macchie marroni sul verde, e poi raccordato il tutto con il reticolo giallo sabbia...

se qualcuno ne sa qualcosa è il benvenuto

;-)

ciao, Nicola

 sherman :

10/11/2007 21:42
 Si tratta del numero 47 di "Steel Art", uscito però in versione speciale (con copertina brossurata) per festeggiare i cinque anni della rivista.
Non mi fiderei molto del poster, anche perchè dubito che una stampa del genere possa assicurare tonalità di colore affidabili.
Saluti,
Daniele

 Felix_the_Cat :

10/11/2007 22:12
 Quote:
Bel numero,la scenetta che mi è piaciuta di piú quella col carro M11/39 a Tobruk,belli in particolari i figurini autocostruiti.


Andrea,

come già scritto da Alby , il diorama è opera di Alessandro Paletti dei Diavoli Verdi (ma anche Alexpal di M+ ;-) ) visto che parteciperemo a Voloire, spero proprio di portarlo.

Salvatore

 alby :

11/11/2007 09:51
 Felix cerca di portarli entrambi :-D , appena riesco a trovare la rivista penso che avro' un bel po' di domande fargli . :-)

 sharpshooter :

11/11/2007 10:23
 Felix,

cerca di fare ni modo che ci siano modello e Alex, voglio studiarmi bene i figurini che ha autocostruito.

Peccato non poterlo fare aperto quel 11/39...

sharpshooter

 alby :

13/11/2007 18:30
 Trovato e letto , a parte due o tre cose nuove x il resto un tuffo nel passato ,nessun commento sul poster :-D
Peccato , visto l'argomento un'occasione persa , chiaramente opinione personale e sempre con il massimo rispetto verso il lavoro dei vari modellisti . :-)

 Jollyroger :

13/11/2007 22:37
 Mah.....penso proprio che a questo punto le 20 euro che spendo mensilmente per codeste riviste le dirotterò nelle tasche del mio fornitore di modelli,visto che almeno lui mi vuota le tasche ma mi rende felice!!

SH,Max

 frengo :

14/11/2007 09:39
 ho visto di sfuggita il numero in questione a novegro non è male ma mi aspettavo qualcosa di piú :-(

non compro riviste da circa un anno oggi passerò in edicola a dare una seconda occhiata chissà se mi convince ad interrompere l'astinenza....

 Nicola Del Bono :

14/11/2007 10:31
 Tra le cose belle e dabbero ben fatte sottolinerei l'articolo sulla costruzione di tre versioni differenti dell' M13 40, con "step by step" dettagliato, elenco minuzioso della modifiche da apportare ai kits di base e note di colorazione....

idem riguardo all'articolo sull'ottimo semovente da 47 di MV (attraverso il quale ho tra l'altro scoperto che il mio approccio alla pittura dei mezzi è molto simile a quello di Mr. Marcuzzi...)

ciao, Nicola

 Filippo :

14/11/2007 13:30
 Con il rispetto dovuto al lavoro altrui, modellisti in primis che operano gratis, non posso non dire che sono rimasto molto deluso, vado per ordine:
il poster è decisamente insufficente, carino la parte con i semoventi a tutta pagina, ma la parte con i soggetti vari proprio non va.
il pezzo di Sacchi direi che risale a prima della Sua illuminazione modellistica visto che, nulla a che spartire con la qualità dei prodotti odierni di Sacchi, lasciando poi perdere l'ambientazione, ma i figurini fanno impressione ed ancora piú impressione le foto ingrandite e, qui non è colpa di Sacchi.
il pezzo di Marcuzzi è ben fatto ok ma, non trovate fuori luogo che il masterista,sia anche il produttore dell' articolo e l'estensore della propria recensione, molto positiva?
Carini i pezzi di Badalucco e De Paolis, ma quasi d'epoca!
No discuto il lavoro svolto sugli m 13, ma un minimo di cura nel posizionare i cingoli, quelli in resina della I serie sono montati al contrario sul lato di sx, volendo si potrebbe considerarlo un errore voluto......, ma comunque tutti i cingoli risultano fuori asse sia a pagina 32 che a pagina 33, la cosa mi colpisce proprio in funzione del fatto che si hanno delle foto propedeutiche alle varie differenze fra le serie e le relative modifiche da apportare ai treni di rotolamento!!
Che dire, dopo mesi di attesa, ma se ben ricordo si vociferava da anni questo volume, mi aspettavo veramente di piú.
Filippo

 sherman :

14/11/2007 14:15
 Ciao Filippo,
in merito a questo Steel Art e ad altro abbiamo già parlato privatamente. Tra l'altro, mi sembra di essere stato il primo a dire che reputavo strano che un masterista-produttore-venditore definisse il proprio modello come "ottimo". Ma non si poteva trovare nessun altro che avesse montato e colorato il kit - peraltro per me eccellente - di Model Victoria?
Non sono d'accordo però sul fatto che un modello d'epoca, come quelli di Badalucco e di De Paolis, non possa essere presentato. C'è sempre bisogno dell'assoluta anteprima-novitá -sorpresa (che tra l'altro nella rivista ci sono)? Se un modello piace, questo vale anche dopo mesi o anni dalla sua realizzazione, nonostante i cambiamenti e le novità che nel frattempo possono essera arrivati sul mercato e sui tavoli di mostre e concorsi. Cos'è, buttiamo via tutti i nostri modelli solo perchè sono vecchi (parentesi: questo mi ricorda una vcchia battuta del grande Bramieri)?
Saluti e buon modellismo a tutti,
Daniele

 Fabio :

14/11/2007 16:09
 Complice un ritorno da Milano in metropolitana, sono riuscito anche io a finire di leggere Italian job!.
Come credo per tutte le pubblicazioni, ognuno ne trae un'impressione molto soggettiva.
Personalmente ho trovato alcune delle realizzazioni molto interessanti come ad esempio:
  • l'M11/39 (sia per il testo che per le immagini)
  • gli M13/40 (buono il testo ma non mi sento di dire altrettanto per le foto)
  • il carro celere sahariano (non conosco il soggetto, ma conoscendone bene l'autore ritengo che il rigore storico sia lo stesso che caratterizza tutti i suoi lavori)
Inoltre credo vada riconosciuto ad Auriga il coraggio di realizzare un numero indirizzato ad un segmento se volgliamo di nicchia.
Per quanto riguarda la pubblicazione in generale:
  • mi lascia perplesso il titolo che , se in Italiano può sembrare altisonante, in inglese come in americano si presta in prima battuta ad interpretazioni non eccessivamente positive
  • ritengo che se su una rivista si possa dare spazio anche a modelli realizzati da principianti, ma su una sorta di monografia, come credo si possa definire questo numero, sia d'obbligo rivolgersi solo verso realizzazioni d'eccellenza
  • sul semovente su scafo L40, sarebbe bastato un piccolo "omissis" per far sì che lo venisse percepito in maniera completamente diversa
  • a mio parere la parte testuale sia stata spesso sacrificata
  • un diverso taglio delle foto (con conseguente non evidenziatura di evidenti magagne a livello di montaggio e colorazione) talvolta avrebbe potuto elevare il tono dell'insieme
  • il poster, per il lato che riguarda i profili, mi sembra vada preso abbastanza con le pinze
Ciao
Fabio

 Palestro :

14/11/2007 16:51
 Comprato, letto, riposto. No comment.
P.S. Altra occasione buttata alle ortiche.

 Nicola Del Bono :

14/11/2007 17:32
 Ad aggiunta a quanto detto in precedenza, sia da me che dagli altri forumisti, bisogna però anche intenderci anche su cosa significhi "non sfruttare a pieno una occasione" 

In effetti penso che il merito principale dell’operazione Auriga sia stato il tentativo di promuovere e far conoscere al mondo modellistico internazionale i kits riproducenti i mezzi italici della WW2.

Ciò è possibile con il testo bilingue ed una mirata distribuzione all’estero (che spero sia stata fatta).

Il punto cioè non è tanto far vedere quanto sono bravi i modellisti italiani ma offrire al modellista medio estero (magari a completo digiuno di nozioni storiche circa i mezzi italiani) una carrellata dei nostri mezzi, dai leggeri sino ai medi e pesanti per fargli dire: "a però, invece di un pzkw4 stavolta faccio un P40 e al posto di un Priest provo fare un semovente 75 18 ".

In questo contesto la qualità di realizzazione dei modelli presentati può addirittura passare in secondo piano; può essere addirittura uno sprone, per il lettore, a fare meglio. In ogni caso lo scopo principale dovrebbe essere quello di "spronare" i produttori esteri a fare sempre piú kits italici 

Sempre in chiave "promozionale" azzecato anche l’articolo di Daniele, sempre per contestualizzare storicamente il tutto basta farsi un giro in una qualsiasi libreria estera per scoprire che per gran parte del "mondo" l’ Italia in pratica alla seconda guerra mondiale non ha neanche partecipato (!)


Ciao, Nicola

 Filippo :

14/11/2007 18:31
 Ciao Nicola, scusami ma non sono riuscito a seguire la logica di quanto affermi e sono certo sia colpa mia.
Ma affermare che conviene presentare modelli " bruttini" per spronare i modellisti a far di meglio......
giuro non l'avevo mai sentita. Ho sentito varie volte parlare del rapporto fra modellismo esasperato qualitativamente ed eventuali ammosciamenti di chi non si sente all'altezza, ma che brutti modelli stimolino a far di meglio .....ma, sarebbe un'emulazione al contrario....:-?

Sui produttori che vengano spronati a fare ns modelli leggendo la rivista in questione, ....mi lascia dubbioso....ma sicuramente sarà cosi.
D'altro canto non vorrei mai che la Dragon/Bronco/Trumpeter rinuncino ai loro ormai arci noti progetti sui ns mezzi a causa della pochezza che rapprensentiamo, anche attraverso le ns riviste modellistiche :-(
Senza dubbio Guglielmi ha fatto come sempre la sua parte e, questo non si discute.
Filippo

 Fabio :

14/11/2007 18:38
 Quote:
Ad aggiunta a quanto detto in precedenza, sia da me che dagli altri forumisti, bisogna però anche intenderci anche su cosa significhi "non sfruttare a pieno una occasione" 

Vista la relativa rarità di numeri speciali dedicati ai soggetti italiani la qualità dei soggetti proposti, secondo me, avrebbe dovuto essere elevatissima.

Quote:
In effetti penso che il merito principale dell’operazione Auriga sia stato il tentativo di promuovere e far conoscere al mondo modellistico internazionale i kits riproducenti i mezzi italici della WW2.

Quello scelto è realmente il modo migliore?

Quote:
Il punto cioè non è tanto far vedere quanto sono bravi i modellisti italiani ma offrire al modellista medio estero (magari a completo digiuno di nozioni storiche circa i mezzi italiani) una carrellata dei nostri mezzi, dai leggeri sino ai medi e pesanti per fargli dire: "a però, invece di un pzkw4 stavolta faccio un P40 e al posto di un Priest provo fare un semovente 75 18 "

So di ripetermi, ma per invogliare qualcuno a fare qualcosa di italiano si sarebbe dovuto tendere ad avere dei soggetti con standard realizzativi altissimi, altrimenti il rischio che questi continuino ad essere snobbati, sempre a mio parere, aumenta invece di diminuire.
Quote:
n questo contesto la qualità di realizzazione dei modelli presentati può addirittura passare in secondo piano; può essere addirittura uno sprone, per il lettore, a fare meglio. In ogni caso lo scopo principale dovrebbe essere quello di "spronare" i produttori esteri a fare sempre piú kits italici 

Penso, sempre ammesso che del mercato modellistico abbia capito qualcosa, che un produttore straniero non sia spronato a fare soggetti italiani se non è certo al 100% che il prodotto tiri, ed una presentazione come quella offerta se fossi nei suoi panni probabilmente mi farebbe pensare molto bene prima di imbarcarmi in una simile operazione...
Quote:
Sempre in chiave "promozionale" azzecato anche l’articolo di Daniele, sempre per contestualizzare storicamente il tutto basta farsi un giro in una qualsiasi libreria estera per scoprire che per gran parte del "mondo" l’ Italia in pratica alla seconda guerra mondiale non ha neanche partecipato (!)

Senz'altro d'accordo per la prima parte, tristissimamente d'accordo per la seconda.
Ciao
Fabio

 Nicola Del Bono :

14/11/2007 20:56
 Ragazzi, non fraintendetemi sono in linea di massima completamente d’accordo con voi, la mia era solo una battuta, un "paradosso", per sottolineare che potrebbe essere già considerato un successo far conoscere ai modellisti stranieri "l’esistenza di un mezzo italico e di un relativo kit in commercio", a prescindere dagli standard realizzativi 

Va da se che meglio sono realizzati  the better anche io ho notato un paio di cose che non mi sono sembrate all’altezza ma essendo tornato al modellismo da soli due anni non mi sento di pronunciarmi nello specifico.

Speriamo in ogni caso che insieme agli sforzi Italeri e ai libri in Inglese dei nostri Daniele o Pignato, tutto ciò contribuisca a creare una nuova consapevolezza e un incrementato interesse nei soggetti italiani anche all’estero 

Ciao, Nicola
;-)

 frengo :

21/11/2007 09:05
 grazie al buon ALby ho potuto legger con calma il volume in questione...

decisamente sotto ogni aspettativa :-) L3 e 75/18 decisamente non all'altezza degli standard attuali, L6 e P40 così così, ben fatti il semovente su scafo L6, l'11/39, ho trovaro simpatica e originale l'idea di costruire il prototipo con il legno
l'articolo con le differenza fra i 13/40 non sarà il massimo ma può tornare utile

altro difetto è il testo: particolarmente succinto (probabilmente a causa dello spazio per farlo bilingue) molte cose non vengono spiegate a fondo.
forse era meglio una sola lingua approfondendo tutti i passaggi e chi non capisce l'italiano si attacca come fanno gli italiani che non sanno l'inglese

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