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Soggetto : Steel Art n° 66....

 roby67 :

16/6/2009 23:20
 Senza voler scatenar polemica ma per semplice spirito di conversazione (si cammina sulle uova qui) vi elenco gli articoli di Steel Art n° 66 Giugno 2009, l’ultimo uscito per intenderci.
Non l’ho comprato ma grazie al mio edicolaio (Glauco), modellista pure lui, ho potuto prender comodamente nota di quanto pubblicato.
Ecco a voi l’elenco per eventuale giudizio.
Personalmente a me sembra la solita frittata…

1° articolo di 8 pagine.
Stu H Ausf G ,in pratica uno Stug con cannone da 10,5
Con le solite fotoincisioni
Dragon 1\35
Autore joaquin Garcia Gazquez

2° articolo di 3 pagine
AAVP 7 A1
Operazione Leonte Libano 2006
Dragon 1\72
Autore Francesco franchi
I modernisti sono stati accontentati.

3° articolo di 4 pagine
Sd.kfz. 11\4
Nebelkraftwagen
AFV club
1\35
Autore Dirk Lehaen

4° articolo di 10 pagine (dieci)
Autoblindo SD.kfz.221
Bronco model
1\35
Autore Marco Marchetti

5° articolo di 4 pagine
King Tiger (mancava all’appello)
Tamiya
Friul model i cingoli e fotoincisioni di rito…
1\35
Autore G. Pelliciari

6° articolo di 7 pagine
Jagdtiger (non aggiungo altro)
Tamiya
Cingoli friul,canna in metallo e fotoincisioni varie
1\35
Di sven Frisch

7° articolo di 6 pagine
Jagdpanzer 38 hetzer (faccio fatica a distinguerlo dallo Stug)
Eduard
Cingoli friul…fotoincisioni eduard
1\35
Di Costantino Sanna

8° articolo di 4 pagine
Diorama fronte del don
In 1\35 con un trattore italiano e un 88
Di Alessandro Pieri

9°articolo di 2 pagine
Leyland retrive coles crane
Un autocarro inglese con gru II GM
Resicast
1\35
Di Marco Aldi

Ribadisco nessuna polemica ma dal canto mio finchè Steel Art non cambia registro con questi servizi sui soliti mezzi tedeschi e con le tematiche a senso unico tipo Sherman io non acquisterò più la rivista.
comunque un plauso ai modellisti per i modelli dei servizi,anche ai "foresti"
;-) ;-)

 HENGHEL :

17/6/2009 00:11
 Ciao Roby,sempre la solita minestra strariscaldata un milione di volte! Che palle! Ma con tutti i modelli in circolo prendono sempre i soliti! Mah chi li capisce è bravo.
ciao :-? :-? :-?

 Tunguska :

17/6/2009 00:22
 

1 su 8 :-o :cry: :nasty:
I modernisti hanno di che gioire e mettersi l'anima in pace. Ora non potranno dire che si pubblicano solo i soliti modelli WWII:-x gli appassionati della WWII invece rifiuteranno senz'altro la rivista, data la spuria ed inaccettabile presenza di 1 articolo su un mezzo costruito dopo il maggio del 1945:-P
Bah, a me sembra l'eccezione che conferma la regola. 1 su 8, appunto, e dopo uno speciale interamente deicato ad un singolo carro (sherman) stranamente WWII:roll: .
Ho già espresso le mie opinioni sull'argomento in altri post, e sono molto simili a quelle del "bersajere" (una volta tanto). Non mi sembra il caso di ribadire qui il tutto, dato che penso siano note oramai a tutti.
Non mi resta che augurare buona lettura agli afecionados della materia che, a qunato pare, hanno pane, abbondante come sempre, per i loro denti.;-)

 carrob :

17/6/2009 00:45
 Sarebbe interessante vedere la lista degli articoli dei 2 numeri prima di questo.

 Tunguska :

17/6/2009 01:47
 Pronti:
Steel art. n° 65 speciale "Sherman Project":

1° M4 (75mm) Dry 1/35 di Fabio Mosca

2° M4A3E8 1/35 di Fabio Sacchi e Alessandro Bruschi

3° M32B1 1/35 di Emilio Terlizzi

4° M4 (105mm) 1/35 di Fabio Sacchi

5° M4A1 (76W) 1/35 di Roberto Rusconi

6° M4A2 (75mm) 1/35 di Stefano del Paolis

7° M36B1 GMC 1/35 di Stefano de Paolis

8° M51HV ISHERMAN 1/35 di Pino Ortolani

9° Storia (articolo storico): Sherman Tank di Daniele Guglielmi

Steel Art n° 64:

1° Opel BLitz Early production 1/35 di Steve Palfy

2° Uno Stug III KO 1/35 di Gary Kwang

3° Semicingolato SdKfz 7 1/35 di di Umberto Ponzecchi

4° Storia (articolo storico): semicingolato medio SdKfz 7 di Daniele Guglielmi

5° M1A2 abrams iraqui freedom 1/72 di Maurizioa Cicognani

6° Churchill III AVRE 1/35 di Miin Tserng

7° Photofile M15/42 di Denis Pozza e Stefano Zaghetto

8° SdKfz 251 ausf C Hanomag 1/35 di Luciano Rodriguez

9° SdKfz 186 JagdTiger 1/35 di Crhistina Goldoni e Andrea Vignoccchi

come si puo vedere dalla somma dei due numeri ci sono ben 1, 5 , contando 0,5 l'articolo sull'M51 di Tzhaal,articoli (di cui l'unico dedicato ad un mezzo moderno ancora in 1/72 modello peraltro eccezionale) su 18, articoli storici e phpotofilecompresi.

A me ogni commento sembra superfluo.


Buona lettura a tutti.

 Fabrizio1966 :

17/6/2009 08:40
 Non credo che sia Stell Art piuttosto che Corazzati (dove i modelli tedeschi non mi pare scarseggino...)a dover cambiare musica.
Secondo uno studio di marketing citato tempo fa su Missing Lynx il 65% circa (dicesi sessantacinque per cento..) di tutto quanto viene immesso sul mercato modellistico mondiale rigarda le forze armate tedesche nell'ultimo conflitto mondiale... Il 65% di libri, modelli, articoli su riviste etc etc...e si tratterebbe di un trend molto stabile dettato dalla domanda , ovvero i modellisti vogliono quello. Nello stesso studio si effettuava una "graduatoria" dei gusti dei medesimi da cui traspariva come i "modernisti" non arrivassero (purtroppo...) al 12% del totale ... Lo stesso studio pare mostrasse picchi di interesse causati da eventi mediatici o di cronaca ( per esempio aumento di interesse per i carri moderni in occasione di conflitti stile Kosovo o Desert Storm) . Ora, personalmente non è che trovi poi così confortante l'esito di questo studio ( che pare sia stato commissionato per valutare possibili nicchie di inserimento nel mercato...) ma i fatti temo proprio stiano così...
A costo di sembrare ripetitivo ( ma quanto pare non sono l'unico...) chiediamoci anche una cosa: sono meglio quettro carri tedeschi costruiti con quattro tecniche diverse e innovative o quattro mezzi diversi realizzati con la stessa tecnica convenzionale senza considerare fattori quali ambiente operativo, impiego, clima, periodo storico?..... io personalmente preferisco la prima ipotesi...
Fabrizio
P.S. se dovete citarmi, per favore fatelo correttamente e non mettetemi in bocca, pardon sulla tastiera frasi che non ho detto...

 Hoot :

17/6/2009 08:47
 Io compro spesso Steel Art, ma questo numero appena sfogliato l'ho lasciato li.

 vittorio :

17/6/2009 09:02
 Mi inserisco senza alcuno scopo polemico per sapere se i mezzi sono ben realizzati, e quindi concordando perfettamente con Fabrizio.
Come sapete non sono un tedescofilo, anzi, tuttavia ho visto dal vivo i lavori di Gazquez e mi sembrano belli ed innovativi:


Anche altri autori citati mi sembra lavorino bene. quindi, per concludere, se i modelli realizzati sono fatti bene, con tecniche costruttive e pittoriche innovative, anche se sono tedeschi non credo che sia un problema.
Cosa diversa se i modelli sono brutti.
Just my two cents
ciao
Vittorio
PS
è grazie al Pz IV di Stucinkas che siamo venuti a conoscenza della tecnica della lacca....



 Clausewitz :

17/6/2009 09:16
 Io ho fatto come il bersagliere. Quando ho sfogliato la rivista non l'ho comprata.

Ciao

 roby67 :

17/6/2009 10:16
 I carri sono realizzati benissimo,e ci mancherebbe con popo di iconografia propinata mensilmente sui soliti soggetti.
le tecniche proposte sono sempre le solite gira e volta,si potrebbe mostrare la stessa cosa anche su un Abrams o su un Leclerc
una considerazione: visto che il 65% dei modellisti vuole la II GM e carri tedeschi al 35% ,che vuole altro, rimanente non potrebbe avere tale percentuale riportata anche sui servizi delle riviste?
visto che i soldini con cui le riviste si pagano sono uguali per tutti...,si parla inoltre di dati e percentuali a livello mondiale: e nazionale?
inoltre mi sembra che le aziende propongano pure molti kit di mezzi moderni perchè non iserirne in misura costante ed equilibrata, più di ora, tra un Tiger o un Panther o uno Sdkfz???
secondo me le riviste ne gioverebbero.
ciao

 Simone1311 :

17/6/2009 10:34
 A me questo numero è piaciuto, ma io non potevo non apprezzarlo, a me piacciono i mezzi tedeschi e quindi...
Noto però che in effetti i modelli sono sempre quelli, Tigre II , Sd kfz 251, 222... è pur vero che sono realizzati tutti con tecniche diverse, però alla fine sono sempre gli stessi mezzi... secondo me una ricerca di qualche mezzo un po' più atipico, realizzato sempre con tecniche diverse, sarebbe la benvenuta... un po' per cambiare...

E' difficile trovare modelli realizzati con tecniche innovative... per forza di cose qualcosa si dovrà sempre ripetere alla fine, l'unica cosa che può cambiare più spesso è il soggetto, il modello, ma spessissimo i mezzi atipici non sono neanche presi in considerazione...

Chi di voi realizza modelli particolari? io ne vedo pochi anche sul forum...

Alla fin fine ci si lamenta sempre che non c'è innovazione sulle riviste, ma anche da altre parti, tipo alle mostre o qua sul forum, c'è innovazione? la risposta è no... a parte qualche caso i modelli sono sempre gli stessi.. Sherman, Tigre, SDKFZ 251, Kubelwagen, M13/40, Stug ecc... ecc... mentre per la parte moderna ci sono sempre T55, Abrams, T62 ecc...

Di cosa ci lamentiamo se siamo noi i primi a fare sempre le stesse cose?

E' vero che, ad esempio per i carri moderni, certe categorie sono un po' sacrificate e dovrebbero essere un po' più considerate, ma anche il giorno che queste venissero messe più in luce, ci si lamenterebbe sempre perchè i modelli, alla fine, sarebbero sempre gli stessi.

Visto che alla fine le riviste le scriviamo noi modellisti "comuni" e non si fanno riviste solo di "professionisti" dovremmo essere noi ad innovarci un po' e a proporre modelli nuovi e sperimentare nuove tecniche...

Questo è il mio pensiero, ciao a tutti

Simone :-)


 Tunguska :

17/6/2009 10:42
 

Caro Vittorio
Il problema sollevato non è se siano modelli fatti bene o meno. Infatti io stesso ho già detto di aver acquistato il n° 65 dedicato interamente allo sherman, proprio perchè i modelli erano ben fatti e con tecniche e modalità di costruzione/pittura interessanti. ma sugli argomenti trattati dalle riviste e sulla prevalnze quasi monopolistica di un determinato periodo e settore.

Caro fabrizio, se la tua chiosa finale era riferita al sottoscritto, me ne scuso, posso avere interpretato male un post, e non è mia intenzione attribuire frasi non dette a chicchessia
In ogni caso debbo osserevare che, posto come lo hai detto tu "Secondo uno studio di marketing citato tempo fa su Missing Lynx il 65% circa (dicesi sessantacinque per cento..) di tutto quanto viene immesso sul mercato modellistico mondiale rigarda le forze armate tedesche nell'ultimo conflitto mondiale... Il 65% di libri, modelli, articoli su riviste etc etc...e si tratterebbe di un trend molto stabile dettato dalla domanda , ovvero i modellisti vogliono quello. Nello stesso studio si effettuava una "graduatoria" dei gusti dei medesimi da cui traspariva come i "modernisti" non arrivassero (purtroppo...) al 12% del totale" , non si comprende se è il mercato a dettare la liena o sono i modellisti. Infatti se si afferma che il mercato SFORNA il 65 % di modelli e annessi rigurdanate materiale tedesco della WWII, e che tale scelta RISULTEBBE DAL TREND della domanda, io, ma è la mia opinione, in questa tua affermazione ci vedo, la prima come una certezza e la seconda come una supposizione (infatti hai o, è stato usato da chi ha rilevato la cosa, il condizionale). Ora , sperando di non avere male interpretato le tue parole, e senza volerti mettere in bocca alcunchè, che letta così, letteralmente (scusa il gioco di parole), siamo scuri che sono imodellisti a fare il mercato e non il contrario?
Questo è il vero problema sollevato da questo e da altri post, oltre agli interessi diretti ed indiretti che nell'uso di materiali, tecniche etc., le spesse riviste o gli autori che vi pubblicano i loro lavori, posso avere nel presentare certi modelli piuttosto che altri
Non che i modellisti, i cui modelli sono stati pubblicati sulle rivise citate, non siano all'altezza o non le loro non siano realizzazioni mirabili sotto tutti punti di vista.
Ancora, e cito sempre Te:"A costo di sembrare ripetitivo ( ma quanto pare non sono l'unico...) chiediamoci anche una cosa: sono meglio quettro carri tedeschi costruiti con quattro tecniche diverse e innovative o quattro mezzi diversi realizzati con la stessa tecnica convenzionale senza considerare fattori quali ambiente operativo, impiego, clima, periodo storico?..... io personalmente preferisco la prima ipotesi..." ovvero i modernisti fanno modelli sempre uguali e senza alcuna innovazione tecnica o pittorica?. Ho interpretato male le tue parole? Ti ho messo in bocca, o nella tastiera, anche in questo caso parole che non ha detto?. Sarà, ma a me la frase pare chiara edunivoca. E naturalmente non posso che dissentire.
A mio stretto parere il problema dei modernisti e dei loro lavori, è semplicemente che, essendoci solo il 12 % di appassionati di quel settore, c'è anche il 12 % di gente che li sa valutare, mentre il restante 88 %, evidentemente, non è in grado di valutare seriamente nulla che non porti una croce tedesca o una stella bianca (in italia ci sono anche i mezzi del R.E.), dato che, sempre, per stare alle statistiche da Te proposte, non si interessa per nulla nè ai miezzi reali del periodo ne alle cronache di guerra che, ahimè ci coinvolgono molto più da vicino (il che di per sè la dice lunga sugli interessi della gente in generale).
Io non ho la presunzione, nè mai l'avrò, di dire che i modelli della WWII sono, perchè non piaccino a me, anonimi ed imemritevoli di esser contemplati (e pubblicati), ma forse è una differenza di stile la mia.
Detto questo, e sperando di non avere offeso Fabrizio, che mi sono permesso di chiamare direttamente in causa con i miei appunti critici, (se fosse così me ne scuso di nuovo con lui anticipatamente), mi rimane solo da confermare la mia impressione che, a toccare le linee editoriali delle riviste con critiche poste costruttivamente, nel senso di invitarle ad uscire dalla solita routine, pare si tocchino nervi scoperti. Non ne comprendo molto i motivi, ma tent'è, ogni volta che si ciritica una rivista (qui si parla di steel art ma mezzi corazati non è da meno) per le scelte che fa, c'è qualcuno che ne prende un pò aprioristicamente le difese, giustificando tutto con il "mercato", questo guru dei nostri giorni che a tutti impone e tutto giustifica. Beh qui c'è uno che si permette di dissentire dalla conformità della line del "mercato". Spero che non sia un delitto di lesa maestà.

 Clausewitz :

17/6/2009 11:15
 Che se poi davvero il "mercato" giustifica tutto e tutto comprende (come lo spirito di Hegel :-D) non si capisce come mai la Academy è uscita con un magnifico kit del Merkava IV. Fanno un kit che interessa solo a 12 modellisti su 100? Cosa sono, dei suicidi?

A parte questo, io non voglio fare polemiche con nessuno e con niente; semplicemente dico che io faccio modellismo perchè mi interessa la storia contemporanea e l'attualità. la storia contemporanea non è solo 2 G.M. ma anche Viet Nam, Corea, Afghanistan, Guerra Fredda, ex Jugoslavia... e questi sono i periodi che mi piacciono.

Chiaro che a questo punto, se una rivista mi propone solo mezzi del 40-45 non la critico, avrà i suoi motivi, ma certo non mi riconosco nella sua linea editoriale. Pazienza! :-)

 Fabio :

17/6/2009 11:33
 Senza alcun intento polemico, credo che la discussione per così com'è impostata porti poco lontano, in quanto mi sembra ci si finisca sempre per "accartocciare" sul cosa c'è che non va e senza fare proposte invece su cosa ci piacerebbe avere...
Mi sembra di aver sentito da più parti lamentarsi del fatto che le riviste non propongono articoli di "tecnica pura", che mi sembrano però essere regolarmente pubblicati (e per quanto mi sembra anche ben fatti) da molto tempo in qua su Model Time. Altra lamentela costante è quella relativa ai "soliti" soggetti tedeschi; non ho risposte precise se non quella scontata del fatto che se la produzione punta lì sia perchè e quello che si vende di più. Riguardo Marketing & C. ricordo al riguardo una vera "perla" di saggezza donataci da uno dei titolari quando andai qualche anno fa con un amico a visitare un nota ditta produttrice di modelli in plastica che sollecitato dall'amico in questione, nonostante avessi tentato invano di dissuaderlo dal farlo, con tonnellate di documentazione alla mano a rivolgere la sua attenzione verso questo o quel soggetto. Ero convinto che il titolare se lo mangiasse sul momento, invece con mia sorpresa, gli mise una mano sulla spalla e ci portò a fare un giro in produzione facendogli di volta in volta notare quali soggetti fossero o meno in stampa. Alla fine del giro gli disse pacatamente: "Ha visto quanta gente lavora qui? Se dessi retta a lei per quanto tempo crede riuscirebbero a portare a casa lo stipendio? Di un camion in 1/24 se ne vendono decine di migliaia di copie l'anno e con modifiche marginali allo stampo lo si fa andare per anni. Di un carro inedito, se va bene se ne vendono 5.000 copie il primo anno e dopo due o tre lo si toglie dal catalogo perchè non va più. Su cosa punterebbe quindi lei?".
Ho aperto un nuovo thread in cui mi piacerebbe ci si concentrasse su quali siano i nostri desiderata per una ipotetica "rivista ideale"...
Ciao
Fabio

 vittorio :

17/6/2009 13:31
 @ Giuseppe sulla predominanza dei mezzi tedeschi della 2 gm non posso che essere d'accordo con te, ma d'altronde per un merkava che esce escono 2 dicker max!, 2 panzer 3 due panzer 2, non so quanti semicingolati etc.......
qualche anno fa scrissi ad una ditta di modelli proponendole di realizzare il centurion (all'epoca c'era solo il vecchio tamiya) evidenziando che a causa dell'utilizzo operativo e da parte di diversi eserciti sarebbe potuto essere un modello accattivante anche dal punto di vista del mercato, mi fu risposto che non era nei progetti della società...
probabilmente le logiche industriali sottese al settore del modellismo ci sfuggono.
intanto posso dire che, per quanto possibile, mi asterrò dal realizzare Tigre......
ciao, a presto
Vittorio

 roby67 :

17/6/2009 20:45
 [quote]
Fabio ha scritto:

..ricordo al riguardo una vera "perla" di saggezza donataci da uno dei titolari quando andai qualche anno fa con un amico a visitare un nota ditta produttrice di modelli in plastica...

sarà mica una certa ditta italica dal nome vagamente italico che si e fatta soffiare da Trumpeter le riproduzioni dell' Ariete con e senza armature addizionali,della Centauro italiana e spagnola e sembra,forse, anche della VM90 perchè qui non avevano mercato??...mooooolto lugimiranti i dirigenti di tale ditta per non dire coraggiosi...per fortuna ci pensano i cinesi.
ciao

 Tunguska :

18/6/2009 01:14
 @ Roby.  Meno male che ci sono i cinesi e i coreani, se no noi modernisti starmmi freschi (o dovremmo autcostruirci tutto da soli) Io non ritengo che questi produttori come trumpeter, Hobby boss, in buonamisura anche AFV , e Academy siano dei suicidi, ma solo che, forse, sono un po più aperti di visione a pensanoin grande, alivello globale e, come del resto è logico al solo al mercato italiano, che, a stare ai contenuti delle riviste, appre maggiormente chiuso di atri a questi soggetti
@Vittorio  Hai ragione la porprosriozne e di 1 a 6/8, come minimo, ma il fatto che tu non ti farai attrarre dalla sirena tedecsa e ti stia dedicando ad un M51 (o è un M 50, non mi ricordo) è già una notizia che mi conforta. A presto.
@Fabio   La ditta di cui parli ha fatto una gran pensata. lo sappiamo e ci siamoritriovati cone tanti sogegtti nostrani (moderni) fatti dai cinesi !!. E tutto naturalmente perchè il citato signore dirigente della nota ditta, aveva, evidentemente, fiutato il "mercato".
Comunque ho apperzzato la tua iniziativa di creare una topic per le proposte di noi modellisti per una rivista più vicina ai nostri desideri, ed ho giò inserito la le mie, modeste e, come sempre, di parte (modernista), idee.
un saluto a tutti.

P.S.  @simone. Nel campo del moderno non tutti fanno le stesse cose. Lagu fa modelli spesso non comuni, come l'Objekt 167T o il  Merkawa III LICdi cui c'è il WIP in corso (che sta facendo anche Hoot). Io, mi scuserete se mi cito, ho fatto un T 72 Era, forse proprio comune sulle riviste di questi tempi, e sto facendo un T 80mmodel 1991 (quasi un prototipo tanto pochi ne hanno fatti). Guido Adorino a presentato su quetso forum il suo merkawa III, di un'altra versione, Topo sta fcendo una T 72 e diversi hanno emsso mani a varie versioni del T 55. Ancora, ai concorsi si vedono parecchi mezzi moderni diversi  come Stryker, M939, M113 di varie versioni e nazioni, shilka, tunguska, centurion e chellenger etc etc. Ora come vedi, i modelli non comuni, anche tra i soggetti moderni, si sono, basta cercarli :-) (e magari pubblicarli.

 Simone1311 :

18/6/2009 09:21
 Ciao Giuseppe,

prima di tutto voglio fare una precisazione, ognuno è libero di fare ciò che gli piace, alla fine il modellismo è un hobby e di conseguenza è giusto che se a uno piace fare solo Tigre o T55 faccia solo quelli.
Detto questo, (non volevo che la mia frase fosse percepita male) direi che in linea generale sono d'accordo con te sul discorso che i carri moderni sono dimenticati nelle riviste (per carri moderni intendo dal 1945 in poi) e probabilmente anche dalle case modellistiche...  io per mezzi "diversi" intendo anche mezzi logistici tipo camion, jeep, autovetture, ecc.., pensa solo ai mezzi utilizzati in Jugoslavia da Croati e Serbi, sono mezzi stranissimi, con mimetiche interessantissime, ma che nessuno considera... io se sfoglio una rivista e vedo un carro moderno lo vedo sempre con mimetiche quasi sempre simili, monocromatiche...  può essere anche che magari i carri moderni sono poco appetibili (commercialmente) proprio per questo? 
Riguardo a voi del Forum che fate modelli moderni hai pienamente ragione, io me ne intendo poco, ma le versioni che riproduce Lagu (per esempio) sono molto particolari e spesso con mimetiche accattivanti...
Che dire, io pur apprezzando maggiormente  i mezzi tedeschi non ho quelle "fisse" per cui se la rivista contiene solo mezzi Americani non la prendo,  anzi, io la rivista la prendo per leggerla, per passarmi il tempo al lavoro e comunque mi interessano anche gli articoli sui mezzi alleati e moderni.. però appoggio pienamente chi vorrebbe una maggior varietà di mezzi sia come nazionalità sia come epoca e anche per i mezzi tedeschi, più varietà (tenendo conto che i tedeschi hanno avuto migliaia di tipi di veicoli di tutte le nazionalità ed erano i maestri del riutilizzo e delle conversioni)

Ciao a tutti

Simone :-)

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