Forum : Storia contemporanea

Soggetto : Polemiche su medaglia a Quattrocchi

 Nicola Del Bono :

22/3/2006 16:49
 Ritorno su Quattrocchi riportandovi l’ennesimo commento radical chic della Sgrena (battuto ora dalle agenzie):

Sgrena polemica su medaglia Quattrocchi "Non la meritava era un mercenario"

ROMA - "Un conto è se si va in Iraq per un'azione nobile, un conto se ci si arriva come mercenario; chi va per guadagnare dei soldi facendo il servizio di sicurezza, chiamiamolo come vogliamo, è un mercenario" Giuliana Sgrena critica duramente la medaglia d'oro assegnata dal presidente Ciampi a Fabrizio Quattrocchi. In Sardegna per presentare il suo libro "Fuoco amico", edito da Feltrinelli, la giornalista del Manifesto dopo aver nuovamente invitato il governo a ritirare le truppe italiane dall'Iraq, ha polemizzato sull'opportunità dell'onorificenza assegnata alla memoria del bodyguard.
"Penso che anche se è morto dicendo 'vi faccio vedere come muore un italiano', questo non possa essere un motivo sufficiente per meritare un riconoscimento di questo tipo". La Sgrena, la cui vita fu salvata grazie al sacrificio dello 007 Nicola Calipari, si chiede come sia possibile paragonare la morte di Quattrocchi a quella di Calipari. O non conferire anche al giornalista Enzo Baldoni la stessa medaglia ( )

Che dire, la follia ormai regna sovrana, una larga parte della società italiana ha perso ormai qualsiasi contatto con la realtà è vive secondo paradigmi irrazionali, unicamente basati sui propri pregiudizi e ideologie ancora alla moda 

Per questa fetta di società civile "servizio di sicurezza" (ovvero fare il vigilante fuori ad una banca od impresa, anche se in Irak) è comunque sinonimo di qualcosa di brutto .dopotutto (a loro dire) la proprietà privata è un furto e il "male" non esiste (fatta eccezione per Bush, il capitalismo e pochi altri capri espiatori)  violenza e criminalità non nascono dal cuore dell’ uomo ma "solo come reazione" ad un mondo ingiusto non esistono ad esempio i ladri ma solo gli "oppressi" 

E naturalmente è sbagliato reprimere, è sbagliato educare (relativismo !!!), è sbagliato punire o proteggersi mettiamoci intorno al collo una bella sciarpa arcobaleno e il mondo ci sorriderá  .lasciamo immediatamente l’ Irak e la sanguinosa guerra civile tra Sunniti e Sciiti, fomentata dal terrorismo infiltrato, svanirà anch’essa .

Scusatemi lo sfogo (che taglio qui ) ma mammia mia che tristezza .


[ Modificato da Fabio il 22/3/2006 17:26 ]

 Marcello G. Novello :

22/3/2006 16:57
 La Sig.ra Sgrena ha espresso il suo parere. C'è chi è morto perchè potesse esprimerlo. Anche il suo parere, per quanto doloroso, va rispettato.

 CRS :

22/3/2006 17:07
 Io, lo avevo già scritto su di un altro post tempo fa, la bandiera ArcoVeleno regalatami, la uso come tovaglia.
Almeno serve a qualcosa.
Poi di quello che dice la sgrena et simili non me ne po' fregà de meno.
Ho impiegato qualche anno per sgombrarmi il cervello da simili stronzate da scuola di partito, fateci caso parlano tutti uguali, e figuriamoci se ora leggo quello che scrivono tali individui.
Preferisco vedermi in TV una bella "Pallottola spuntata", sono piú seri.
Senza polemiche,
Saluti a tutti.
FG

 Nicola Del Bono :

22/3/2006 17:10
 Quote:

Marcello G. Novello ha scritto:
La Sig.ra Sgrena ha espresso il suo parere. C'è chi è morto perchè potesse esprimerlo. Anche il suo parere, per quanto doloroso, va rispettato.


Carissimo,

non sono d’accordo, penso infatti che occorra rispettare:

la libertà di espressione insieme alle persone umane naturalmente .

Ma le idee e opinioni espresse invece si possono e si devono discutere (altrimenti si scade nel relativismo) 

quindi massimo rispetto alla Sgrena e alla democrazia che permette a tutti di esprimersi ma quanto ai contenuti che ciascuno esprime, beh lì la censura o la critica sono ugualmente liberi 

ciao/Nicola

 Gabriele 3b :

22/3/2006 17:58
 Anche se per ora i toni non si sono ancora scaldati ,memore di passati post in cui si discutevano argomenti di stretta poltica internazionale attuale, post in cui si era caduti in alcuni scontri verbali che a nulla portavano se non a incomprensioni tra persone hce normalmente si trattano da amici, credo sia opportuno evitare che in questo foro si parli di certi argomenti, non perchè non sia giusto il confronto(ad esempio nicola la pensa in un modo, marcello in un altro, io in un alro ancora ecc) o perchè io abbia voglia di portar censura, ma perchè siamo in un sito di modellismo, dove ci dovremmo occupare di argomenti che hanno a che fare con colle colori misure e ambientazioni, non di politica, che negli ukltimi mesi sta condizionando fin troppo la nostra vita quotidiana, sia che venga da sinistra che da destra...Perchè rischiare di sollevare litigate o di suscitarci dei vaff a vicenda, lasciamo le polemiche fuori, abbiamo 60 anni di storia passata alle spalle da commentare e analizzare, parliamo di quello....gli argomenti di politici e giornalisti (o giornalai ;-) ) lasciamoli da parte, tanto le cose sono state dette e fatte, i nostri pensieri rimarranno nostri, non cambieranno le cose e difficilmente convinceremo qualcuno a noi "opposto", l'oratoria è una arte difficile da gestire e da far digerire al prossimo, non rischiamo di rovinare delle belle amicizie per poco, parliamo di modellismo tranquillamente e da amici e andiamo avanti!

Non era mia intenzione offendere nessuno, questo è il mio parere, pacato e amichevole, sono pronto a confronti in proposito! :-D :-D

Ciao ciao!

 crielmodel :

22/3/2006 19:09
 Non condivido quanto detto sopra.
I modellisti non sono esseri particolari. Vivono, pensano, mangiano ecc. come tutti gli altri e, come tutti gli altri, votano ed esprimono concetti.
Se non ci si trova d'accordo, su qualunque argomento, se ne parla civilmente o non se ne parla.
Esempio:
Chi frequenta da tempo il sito si sarà accorto che l'avv. Sansoni ed io abbiamo idee politiche notevolmente divergenti se non opposte. Ciò nonostante abbiamo sempre discusso con la stima ed il rispetto reciproco dovuto a chi crede in quello che dice.
Il trascendere non dipende dall'argomento trattato ma dall'educazione e civiltà degli individui che discutono. Si può discutere anche sui colori usati per fare un modello.
È noto che i "modellisti" sono permalosi ma (in altissima percentuale) civili quindi non ci dovrebbero essere "scontri" neanche verbali.
"i nostri pensieri rimarranno nostri, non cambieranno le cose e difficilmente convinceremo qualcuno a noi "opposto", l'oratoria è una arte difficile da gestire e da far digerire al prossimo,"
Caro Trebbi, io credo che non si parla per far digerire agli altri i nostri concetti ma solo per renderli consapevoli del nostro pensiero. Io non ti voglio convincere o inculcare nulla, voglio solo farti presente un concetto a cui potresti non aver pensato. Piú occhi vedono meglio di uno.

Per quanto riguarda l'argomento iniziale non darei peso a quanto dice la signora Sgrena.
Marcello, giustamente, rispetta il pensiero di tutti ma ci sono alcuni pensieri che vammo ponderati in base al pulpito da cui provengono.

 stefanca :

22/3/2006 19:26
 Penso che non ci sia la necessità di censurare argomenti "per il quieto vivere" quindi penso che l'argomento in questione sia da trattare come tanti altri, cioè discutiamone anche animatamente ma senza arrivare alle "parole grosse". Solo così faremo esercizio di una cosa che forse sta penrdendo colpi e che per fare un esempio sotto gli occhi di tutti è ben rappresentato nei Film di Guareschi "Don Camillo e Peppone SEMPRE RIVALI IN POLITICA MA SEMPRE + AMICI".

 Gabriele 3b :

22/3/2006 19:51
 Prendo atto delle vostre argomentazioni, la mia era solo una preoccupazione sul rischio di far degenerare i toni discutendo di argomenti del genere, tutto qui, non c'era (come ho specificato) la volontà di suggerire censura, credetemi, sono cosciente che come ha detto Maurizio i modellisti sono esseri pensanti e non particolari, ripeto, il mio era solo un intervento dettato dalle preoccupazioni sopra espresse, nulla di piú, spero di essermi spiegato! :-D

Quote:
"i nostri pensieri rimarranno nostri, non cambieranno le cose e difficilmente convinceremo qualcuno a noi "opposto", l'oratoria è una arte difficile da gestire e da far digerire al prossimo,"


con questa frase ammentto di essermi spiegato male,di avere scelto vocaboli che si potevano fraintendere! intendevo dire che quando uno argomenta su una tesi, tenta di portare esempi e fatti che la supportino e possano dare un punto di vista convincente agli altri ascoltatori, nulla di piú!

Spero di essermi spiegato :-D ;-) !

ciao a tuttI! :-D

 stefanca :

22/3/2006 20:06
 Gabriele pensa che tristezza se dovessimo censurare i pensieri non modellistici. Io per esempio non riesco a pensare a "compartimenti stagni". Era chiaro (almeno penso per me) il tuo pensiero, ma non si può "sempre per il quieto vivere" evitare Sempre, Sistematicamente gli argomenti che potrebbero dividerci (pensa al Calcio tanto per dirne uno). Invece dovremmo fare esercizio di discutere senza "accapigliarci". Questa si che sarebbe una conquista.

 Fabrizio1966 :

22/3/2006 20:42
 "non condivido nulla di quanto tu sostieni, ma sono pronto a morire affinchè tu possa esprimerlo"... questo, piú o meno era quanto Voltaire ha donato all'umanità in generale, ed all'occidente in particolare, e credo che debba essere osservato, sempre. E' dura ascoltare quanto alcune anime belle da scuola di partito (per citare messer CRS) sparano dall'alto (partdon, basso...) di un'ideologia stracolma di veleno e preconcetti che la storia, ironicamente, ha cestinato...dico ironicamente perchè proprio la storia loro dichiaravano sarebbe stato il giudice finale del loro successo, ed invece.... Comunque, come ho scritto è dura. Ma va fatto. E se non si è daccordo và detto, magari con toni pungenti, magari con veemenza, ma sempre con civiltá , come giustamente ha scritto Il Sor Bartoli, perchè il modellista è anche e prima un uomo che vive nel suo tempo e nella sua societá . E se proprio il ragliare dell'asino di turno è insopportabile, allora come ha scritto sempre Messer CRS, voltiamoci dall'altra parte o seppelliamoli con una risata, magari di compassione per chi,come la Sgrena o le due Simone, non ha saputo neppure toccando con mano capire dove stanno la civiltà e il coraggio e dove l'oscurantismo e la violenza... Chiudo dicendo che ho preferito e preferirò sempre chi indossa un'uniforme per un ideale ed una patria a chi lo fa per denaro od opportunitá , e pertanto mi duole che ancora i caduti di nassyria non abbiano ricevuto il giusto riconoscimento. Ma qualsiasi cosa fosse andato a fare quattrocchi in Iraq ( e non credo proprio fosse il torturatore ad Abu Graib...) ha saputo morire da soldato e da "uomo" ( parola desueta, lo so...) e non quaqquaraqqua', il che, al contrario di cio' che dice la signora Sgrena, lo qualifica appieno per quanto ricevuto...Questo è il mio semplice e modesto parere
Fabrizio....

 Giulio_Gobbi :

22/3/2006 21:10
 Fate conto che questo post sia una serie di volgarissimi e poco civili epiteti dedicati alla signora di cui sopra.

 Marcello G. Novello :

22/3/2006 21:16
 Vorrei precisare che, forse non sono stato chiarissimo, rispetto il diritto della Sig.ra Sgrena a dire ciò che pensa. Il fatto poi che pensi cose che mi ripugnano è un altro paio di maniche.

Però la Sig.ra ha la memoria corta. Io me la ricordo, in lacrime e a mani giunte, implorante: "Portatemi via, per favore, aiutatemi.....". Immagino poi la scena. La porta sfondata da un calcio, un Quattrocchi qualunque che fa irruzione e lei che dice "No, resto con i resistenti iraqeni e mi faccio sgozzare, perchè sei un mercenario e non sei degno...."

 Erich_Hartmann :

22/3/2006 21:51
 Decisamente da censurare la Sgrena, decisamente lecita la medaglia a Quattrocchi, un martire che si guadagnava da vivere nel bel mezzo di una guerra voluta dai petrolieri americani & co,, decisamente da decorare anche il povero Baldoni, da molti, se non tutti, dimenticato.
Mi sorprende molto negativamente il commento della Sgrena, ovvio che le sue opinioni sono da rispettare, ma sono opinioni anche le nostre critiche alla sua esternazione, quindi parimenti rispettabili e soprattutto esprimbili
Pace e amore a tutti

 Andrea Bertoni :

22/3/2006 22:37
 Quote:
Fate conto che questo post sia una serie di volgarissimi e poco civili epiteti dedicati alla signora di cui sopra.

Quoto e sottoscrivo Giulio.

 Francesco Tedeschi :

22/3/2006 22:48
 Mi sia consentito vedere la cosa da un altro punto di vista, tanto in ombra, quanto triste, che è quello del lavoro o, se preferite, del vile denaro.
Bisogna campare, e per avere qualcosa in piú si fanno tante cose, come quella di imbarcarsi nell'avventura di andare in una terra lontana, seguendo il miraggio di guadagni che la patria non ha o meglio non vuole dare, accompagnati dalla stessa speranza che anima chi gioca, anche se in questo caso si punta la vita...
Ricordate i filmati: tutto sembravano fuorchÈ mercenari, l'unico mitra che avevano sembrava messo li per fare scena; se non fosse la tragica realtà avremmo potuto dire che sembrava un film di Sordi, di quelli dove l'amarezza prevale sempre sulla risata...
Giá , come in un film, gli ultimi attimi di Quattrocchi si sono consumati con quella lealtà e coraggio che solo gli eroi perdenti hanno, quegli eroi oscuri e tristi, che subito scompaiono nel dimenticatoio della storia, senza retorica e fanfare.
Il caso vuole che anche per loro esista la giustizia e la medaglia d'oro alla memoria ne è la dimostrazione.
Quell'oro, come la memoria che onora è oscuro e triste, mi ricorda come oggi, nel XXI secolo, si cerchi ancora un lavoro nell'illusione che una guerra lontana possa dare quello che una pace vicina egoisticamente non ha...
A volte anche i giornalisti devono capire che si può scrivere un ottimo pezzo lasciando la pagina bianca...

 Topo :

23/3/2006 09:22
 Quattrocchi è morto in modo eroico e coraggioso, però si trovava lì a titolo "personale", e non per volere dell'istituzione che ha deciso per la medaglia.
Non era lì per difendere la patria, non era lì a rappresentare gli italiani e nemmeno ad assicurare il diritto d'informazione (quantomeno a far vedere un punto di vista diverso da quello dei giornalisti accreditati), ma era li' perchè aveva valutato buone opportunità di guadagno.
Questo, a prescindere dal grande coraggio dimostrato, mi lascia qualche dubbio; al contrario non capisco perchè a Calipari non venga assegnata la stessa onoreficenza; forse per l'"imbarazzante" episodio che ha portato alla sua morte?

Ho letto il libro della Sgrena, e mi è piaciuto.
Questo non vuol dire che mi trovi sempre e comunque d'accordo con le sue dichiarazioni, ma in linea di principio sono contrario all'intervento, e benchè non vada a lanciare molotov con un passamontagna alle manifestazioni, mi tengo stretta la bandiera arcobaleno con tutto quello che rappresenta.

Saluti :-)

 Melkor :

23/3/2006 09:27
 Ti quoto in tutto e per tutto Topo.
Le dichiarazioni della Sgrena, per quello che è stato riportato, sono scorrette, decisamente mancanti di tatto e poco condivisibili. Però non posso che concordare con l'idea che quella stessa onoreficenza sarebbe dovuta essere attribuita anche (o forse solo) a Calipari.

Tutto ovviamente IMHO
Ciao
Pierpaolo

 seiran :

23/3/2006 13:34
 Posso dire, senza offendere nessuno, che come italiano (che il militare lo ha fatto e si sbarcato anche un'eemrgenza civile, Valtellina 1987) mi sento orgoglioso di essererlo per quello che hanno fatto Calipari e Carpanini (servire lo stato per dovere) di come lo ha fatto Quattrocchi (al servizio di chi paga di piú)?
Mi spiace, ma per senso dello stato e di nazione che mi sento di avere, ai miei figli non additero mai Quattrocchi come esempio di vita.

 Fabio :

23/3/2006 13:40
 Personalmente credo che forse prima di tutto occorra chiarire (o almeno ribadire) che la società per cui lavorava Quattrocchi aveva vinto una gara internazionale indetta dall'ONU per garantire la sicurezza personale di suoi funzionari impegnati in Iraq e quindi credo che definizioni tipo "mercenario" o "a titolo personale" siano alquanto improprie.
Sempre a titolo personale credo che la Signora che così si è espressa nei riguardi della concessione dell'onorificenza, farebbe meglio prima di tutto a documentarsi, poi a non comparire nel gruppo di quei manifestanti cittadini italiani che di recente in una manifestazione hanno scandito slogan del tipo "
10, 100, 1000 Nassiria" e da ultimo scendere dal piedistallo su cui è salita dicendo cose del tipo "gli americani non volevano che uscisi viva dall'Iraq". Inoltre dovrebbe, ancora una volta a mio personalissimo avviso, ripensare a quanto le è accaduto e baciare per terra ripensando a chi ha sacrificato la sua vita per salvare la sua.
Probabilmente il povero quattr'occhi non sraebbe stato un mercenario ma un eroe meritevole di ogni riconoscenza se invece di lavorare per conto dell'ONU avesse fatto lo stesso lavoro per conto di un qualsiasi giornale.
Riguardo alla concessione dell'onorificenza, penso che sia stato premiato l'atto compiuto da quattr'occhi che andando incontro alla morte ha pronunciato le parole "vi faccio vedere come muore un italiano". Credo che quelle immagini tragiche e crude abbiano ci abbiano aiutato a scrollarci di dosso almeno in parte quella nomea di codardia, spaghetti e mandolini con la quale siamo stati dalla fine della sconda guerra mondiale tacciati noi italiani. Se fossi stato al suo posto in quel momento non so se sarei stato capace di pronunciare le stesse parole e personalmente non posso che essere grato a lui che quel coraggio l'ha avuto!
Per quanto riguarda Calipari sono d'accordo anche io sul fatto che abbia compiuto un atto eroico salvando la vita della Signora e che probabilmente meriterebbe un riconoscimento, ma trattandosi di un funzionario dello stato capisco che l'iter possa essere diverso. Visto il "dopo" probabilmente avrei preferito che fra i due a non tornare indietro non fosse stato Calipari, ma credo che trovandomi al suo posto (di Calipari) non sarei tornato indietro neanche io...
Non ho invece seguito la questione di Baldoni per cui non mi sento di esprimermi al riguardo.
Ciao
Fabio

 izzuB :

23/3/2006 15:04
 Intervengo solo per evidenziare che a Calipari è stata conferita la medaglia d'oro al valor militare
http://www.quirinale.it/Discorsi/Discorso.asp?id=27213
ciao

 Marcello G. Novello :

23/3/2006 15:22
 "Uno che va a fare il mercenario non merita una medaglia, la stessa medaglia che è stata conferita a Nicola Calipari".

Tolgo adesso dal sito http://www.ansa.it/main/collezioni/maincollection/fattidelgiorno/200603221829235620/200603221829235620.html la frase esatta che sarebbe stata detta dalla Sig.ra della quale stiamo parlando. Chiaramente la Sig.ra confonde la Medaglia d'Oro al Valor Civile con la Medaglia d'Oro al Valor Militare.

Comunque sia per me, opinione personale che non vuole dispensare Verbo nè assolute certezze, Fabrizio Quattrocchi ha saputo morire da Italiano, la Sig.ra Sgrena dimostra di non sapersi neanche comportare da italiana.....

 pgdm :

23/3/2006 22:33
 Trovo l'argomento della medaglia alla memoria a Quattrocchi (scusa Fabio, ma perchè lo chiami "quattr'occhi" che sembra una presa in giro?) piuttosto delicato e che va quindi trattato con una certa delicatezza.
Innanzitutto, se nel momento cruciale della morte si è qualificato "un italiano", mi sembra almeno di cattivo gusto il tentativo di alcuni di appropriarsi di questa figura come fosse una morte di parte e non appartenente alla collettivitá .
Detto questo dico subito dopo che trovo eccessiva l'onoreficenza concessa.
Per quanto ne so la finalità del conferimento della medaglia d'oro al valor civile è quella di «premiare atti di eccezionale coraggio che manifestano preclara virtú e segnalarne gli autori come degni di pubblico onore».
La medaglia d'oro al valor civile viene concessa ai cittadini italiani «che abbiano agito esponendo la propria vita a manifesto pericolo per tenere alti il nome e il prestigio della Patria».
A me, francamente, non sembra che sia questo il caso; che quanto meno difetti il requisito dell'azione volontaria e cosciente, a rischio della propria vita, per tenere alti il nome ed il prestigio della Patria.
Quattrocchi è andato in Iraq (non interessa neppure se ci sia andato regolarmente o no) per il suo comprensibile, legittimo ma indiscutibilmente personale interesse. Si è trovato, suo malgrado, sequestrato (come purtroppo tanti altri) ed è stato alla fine assassinato.
Tuttavia nella vicenda, al termine di essa, quando purtoppo non c'erano alternative di scelta, si inserisce la pronuncia della nota frase sul morire da italiani che, non lo nego, ha suscitato una certa emozione (io personalmente non l'ho sentita ma do per assodato che sia andata così).
Questa è l'"attivitá " premiata di Quattrocchi, e premiata con la medaglia d'oro.
Ora, francamente, io non mi sento di considerare Quattrocchi un eroe, ma un martire; ossia una persona che non ha fatto, ma ha subìto, ingiustamente, un evento nefasto, ne' piú ne' meno di tante altre vittime dell'altrui violenza.
Un evento nel quale ha avuto, se mi si passa il termine, un colpo di coda, e tanto di cappello al quel colpo di coda, ma non il protagonista di una storia in cui una persona sceglie di rischiare per nobili finalità e porta avanti la sua scelta fino all'estremo sacrificio.
A Salvo D'Acquisto, tanto per citarne uno, lo Stato, noi, cosa avremmo dovuto dare? Una medaglia di platino grossa come piazza San Pietro?
Ai tanti caduti nella lotta contro la mafia, tanto per fare un altro esempio, cosa avremmo dovuto dare?

Il gesto di Quattrocchi è bello, io magari mi sarei messo a piangere o a implorare, non so, e, francamente, spero di non saperlo mai. Ma è un bel gesto, non un'azione eroica.
Mio padre (un richiamato, non un eroico volontario), durante la guerra, è stato gravemente ferito, pensate un po', per portare in prima linea la posta e non far mancare ai commilitoni le lettere da casa.
Un coglione? Può darsi. Portare la posta non è eroico come silurare una nave con il 79 o battersi dentro ad un m13/40.
Però ha fatto la scelta di correre il rischio, senza pronunciare proclami o frasi eroiche ma facendo quello che riteneva di dover fare.
Gli hanno dato un encomio che mi pare un riconoscimento adeguato.
Oggi, purtroppo, non si parla piú: si urla. Cose belle o gradevoli non se ne vedono piú: sono tutte stupefacenti o eccezionali.
Così come o si dà una medaglia d'oro o niente.
Pur condividendo in gran parte le idee politiche della Sgrena non condivido però il modo in cui si è espressa ne' il riferimento sprezzante al lavoro di Quattrocchi.
Ma non ritengo che il non condividere le esternazioni della signora Sgrena debba significare implicitamente il condividere la decorazione conferita.
E' comunque un fatto doloroso e, non fosse che per questo, va trattato con rispetto.

Paolo

 Erich_Hartmann :

24/3/2006 00:58
 Complienti Paolo,
un bell'intervento molto ben circostanziato ed equilibrato, una esatta interpretazione del modo tutto italiano di porsi di fronte a tali eventi, mediante una dialettica degli opposti, mediante la strumentalizzazione che porta sempre e comunque ed ovviamente ad una spaccatura, senza mai cercare di utilizzare un metro di giudizio obbiettivo ed imparziale.
Sottoscrivo pienamente, anche se tutto sommato Quattrocchi l'avrei decorato anch'io, in qualità di martire, non di eroe.
Pace e amore a tutti

 Topo :

24/3/2006 19:28
 Complimenti Paolo, hai centrato in pieno quello che ho tentato goffamente di esprimere qualche post fa.

Saluti :-)

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