Forum : 100 anni Aeronautica Militare 2023

Soggetto : Hercules Nike - 1:40 Revell - Finito

 Ayurpao :

7/12/2022 23:06
 Ciao a tutti,
così come per Michele, l'aver fatto il servizio Militare nei VAM in un Gruppo IT (per me il 57°) rende obbligatorio onorare questa Campagna con un Hercules Nike, i missilozzi ai quali abbiamo fatto la guardia per lunghe notti, e con qualsiasi tempo!
Spero che il vetusto kit Revell non mi faccia qualche scherzo, non è certo comparabile a quello che userà Michele, ma so già che soprattutto la mano è diversa!

Questa è la boxart del kit Revell che appartiene alla serie "The History Makers"...



... questi invece sono i contenuti ...



... e trovando il cellophane aperto e qualche pezzetto circolante nella scatola, tento un inventario dei pezzi per non avere brutte sorprese ...



... sembra che ci sia tutto!!!

Non ho ancora deciso quale sarà la livrea, ma nei prossimi giorni sceglierò, magari dopo aver dato un occhiata alle poche foto in mio possesso, che ai tempi, oltre che essere severamente vietate in base, erano costosissime per le tasche del militare di leva medio!

E quindi... andiamo a modellare!!! Ecco il link alla Galleria.

Campagna 100 anni AM 2023

Buon Modellismo, Mario

 Michele Raus :

7/12/2022 23:26
 Caro Mario, non posso che darti il più caloroso benvenuto in questa che considero la "nostra campagna", soprattutto per chi ha servito nell'Aeronautica Militare.
Non ho mai avuto il tuo kit per le mani, ma l'avevo cercato, essendo fino a poco tempo fa l'unico disponibile per realizzare il Nike Hercules. Se vuoi, ti posso mandare un wetransfer con tutte le informazioni e le foto che ho recuperato nel tempo, oltre alle foto del walk around che ho potuto fare qualche anno fa intorno all'esemplare esposto a Volandia. Poi pubblicherò link e informazioni nel mio WIP.
Quindi ti auguro buon divertimento e ti seguirò volentieri in questa realizzazione.

 Paolomaglio :

8/12/2022 05:53
 Benvenuto in Campagna 100 anni AM, chiedo a te e agli altri che hanno scelto il Nike Hercules di spiegarci un poco la storia di questo missile, le sue prestazioni e soprattutto il perchè fu affidato ad AM che sacrificò un'intera Aerobrigata di Kapponi per metterli in servizio.

 Ayurpao :

7/2/2023 22:29
 Eccoci qua! Michele ha terminato il suo Nike, veramente splendido, ed io inizio a lavorare sopra il mio, come una staffetta di cui io sono certamente il frazionista più scarso. Scarso il frazionista modellista e scarso il kit...

...ringazio Paolo per il benvenuto, dopo i riferimenti storici ed i link proposti da Michele c'è ben poco da aggiungere, io pensavo di postare una voce un po' più critica sull'argomento, appena potrò salire in soffitta e recuperare il libro di D'Avanzo, riportando il capitolo relativo di "Ali e Poltrone"...

... la mia idea è quella di rappresentare un Nike con una livrea diversa da quella tutta verde, che al 57° Gruppo era quella dei missili della sezione C, mentre quelli delle sezioni A e B, nell'area interna controllata dagli americani, erano con la livrea Bianco-Verde. Il secondo da sinistra nell'immagine che segue...

IMMAGINE DAL WEB POSTATA ESCLUSIVAMENTE PER DISCUSSIONE MODELLISTICA


... seguirò, per le mie modeste capacità, la sequenza delle istruzioni del kit in modo pedissequo,...



... sbavati e preparati i primi 5 pezzi, fase 1, ecco che subito si evidenziano i limiti dello stampo, che ha la mia età essendo del 1957,...



... una delle alette ha, da entrambe i lati, un avvallamento da ritiro che se riparato con stucco porterebbe inevitabilmente alla perdita di dettagli,...

... lascerò che "la notte mi porti consiglio" per decidere, magari la riparazione la potrei mettere dove si vede di meno...
... per ora è tutto, buon modellismo a tutti, Mario.

 Michele Raus :

8/2/2023 09:59
 Sono contento di vederti mettere mano a questo kit, che ho inseguito per un po', prima che uscisse il Freedom in 1:35.
A vedere le foto mi sembra meglio di come me l'ero immaginato, ma certamente gli oltre sessant'anni peseranno sullo stampo. Ti consiglierei innanzitutto di decidere se posizionerai il missile verticale o orizzontale, in modo da decidere di posizionare i pezzi difettosi in modo che siano meno visibili.
Ti seguirò molto volentieri in questa tua impresa.

 Ayurpao :

12/2/2023 17:25
 Salve a tutti i "Campagnoli Centenari" :-D :-D :-D

Dopo aver stuccato e carteggiato i difetti sull'aletta ed alcuni ritiri su uno del due gusci del fuso principale, continuo con l'assemblaggio del fuso principale del missile, incollando le alette fisse (rimanenza della fase 1) e quelle mobili, parti da 5 a 7, fasi 2-3 ...



... proseguendo poi con il montaggio delle parti del booster,
parti da 8 a 16 fasi da 4 a 8, che lascio separate per facilitare le operazioni di verniciatura,
...



... ed a seguire un montaggio a secco del booster, ...



... e di tutto il missile.



Ho poi predisposto il distacco e la sbavatura dei due pezzi principali della piattaforma, ovviamente una versione con vari errori, bracci mancanti etc. che Michele ha già evidenziato ed emendato sul suo modello Freedom, mentre invece io non sarei neanche in grado di farlo,... e dei tre figurini che vedrò di trasformare per somigliare il più possibile ai nostri Operatori Missilistici!!!

Per ora è tutto, buon modellismo, Mario

 Michele Raus :

12/2/2023 21:40
 Dai che sta venendo su bene il missilone!
Per curiosità, puoi misurare quanto è alto?

 Ayurpao :

13/2/2023 22:26
 Ciao Michele,
oggi tra un impegno familiare e l'altro, la spesa ed il pomeriggio al cambio delle medicazioni della gamba il tempo per andare avanti col lavoro è proprio mancato, e so già che domani, se non è proprio lo stesso, poco ci manca... comunque sono riuscito a misurare lo zifulotto... per soddisfare e levarti la curiosità ...



... sorpresona! E' alto ben 313 mm, lo stesso numero della targa della mitica auto di Paperino !!! ...



... Sarà mica una coincidenza?

Buon modellismo a tutti, Mario.

 Michele Raus :

14/2/2023 00:08
 Il mio in 1:35 è lungo 34 cm e quindi potremmo esserci, visto che il Revell dovrebbe essere 1:40.
.

 Ayurpao :

14/2/2023 15:09
 Ciao Michele,
si, credo che con la differenza delle scale, le dimensioni siano giuste!!!

Approfitto di te perché la memoria mi gioca qualche scherzo,... io ricordavo che gli HN nelle due sezioni "interne" Alfa e Bravo, avessero una specie di indicazione, vagamente somigliante al dispositivo che sui razzi per i lanci spaziali serviva per l'eiezione della capsula nei primi secondi del lancio, ma con uno scopo totalmente diverso, formata da una specie di piccolo traliccio sormontato da una specie di "pallina" il tutto di colore rosso (non bianco come avevo detto in precedenza). Però ciò non trova conferma in questa foto che ho scattato nel lontano 1978 dall'altana 6 (ovviamente di nascosto), dei missili della sezione Alfa, in occasione del loro posizionamento in stato di preallarme per il rientro in atmosfera di un satellite russo, che poi avvenne, se non ricordo male, in pieno Oceano Atlantico. Ne sai qualcosa?



Da questa si può anche evincere che la colorazione bianco verde dei nostri Nike non era molto uniforme, uno dei due ha verdi solo i 4 tubi del booster, l'altro anche i raccordi con le alette inferiori e quello con la sezione principale...

Inoltre ti chiedo un consiglio, volendo fare la colorazione bianco verde, come dovrei regolarmi per il colore del primer? Ho disponibile il bianco, il nero ed il grigio...

Grazie, Mario
P.S. Buon modellismo a tutti!

 Michele Raus :

14/2/2023 16:15
 Sull'indicazione o dispositivo mi cogli completamente impreparato e non so nemmeno si cosa si tratti.
Per quanto diguarda i colori dei vari componenti, mi viene da pensare che in quegli anni si fosse in un periodo di passaggio graduale dal colore bianco al verde e non fosse previsto di ridipingere i componenti già assegnati, che quindi cambiavano colore solo al momento della sostituzione.
Io utilizzo sempre e solo primer grigio. Il nero lo eviterei sicuramente. Quello che fa la differenza, secondo me, è il pre-shading, che nel tuo caso farei con nero o grigio scuro per i componenti bianchi. Per quelli verdi secondo me va bene uguale nero o verde scuro.

 Ayurpao :

19/2/2023 16:02
 Ciao Michele, e ciao tutti i Campagnoli.

"La curiosità uccise il gatto" dice un vecchio proverbio, ma se non si cerca non si trova nulla... ho fatto qualche domanda qua e la sul Gruppo FB degli ex del 57° GR IT e su Guardiano Silenzioso, alla ricerca di qualcosa che avesse a che fare con la misteriosa appendice...



... che la mia fallibilissima memoria ricorda fatta in questo modo. Ora dalle varie risposte ottenute, sicuramente risulta essere stato usato e proprio sui missili con testata tattica, il probe barometrico, che funzionava come una sicura di quota, per evitare la deflagrazione troppo vicina al suolo e con troppi danni per i territori sottostanti (e relative popolazioni). La forma non era la stessa del mio ricordo, ma, come sembra dalle testimonianze di alcuni post, esisteva anche un falso probe, per confondere l'intelligence avversa, ed il mio ricordo potrebbe appunto riguardare uno di questi!. ...

Ma torniamo al modello! Ho provveduto a stendere una mano di primer, utilizzando il buon vecchio Humbrol N1, che oltre ad "aggrappare" bene mi consente di verificare che le stuccature operate, con la tecnica a Superglue (Attack), siano efficacemente eseguite,...



... trovando ovviamente qualche imperfezione da riprendere, primer che ho spruzzato anche sulle altre parti, componenti la rampa, alcune delle quali ancora sullo sprue, altre che si sono distaccate.

Per ora è quanto, buon modellismo a tutti voi. Mario

 Ayurpao :

21/2/2023 12:53
 Ciao a tutti i Campagnoli Centenari e non...

... come avrete certamente capito dal post precedente, mi solleticava l'idea di fare il mio Nike con un "falso probe barometrico", ma dato che il mio ricordo sarebbe basato soltanto sulla mia personale memoria e non suffragato da immagini, documentazione e/o altro, abbandono la pensata e mi limiterò a realizzare un MIM-14 standard, anche perché, da quanto ho potuto leggere, il dispositivo barometrico (ed il suo dummy), venne integrato nel missile dopo le primissime versioni, e conseguentemente entrambi furono dismessi.

Abbandonata l'idea del probe, ho cercato di rendere un poco più credibile il missile Revell che, come si è già detto, è vetusto alquanto, essendo gli stampi miei coetanei, ed avendo notato che qualcosa era "mancante" tra le pinne del fuso principale e le alette direzionali. In verità alcune delle foto dei missili più vecchi rappresentano soltanto un collegamento esterno, ma probabilmente si tratta di modifiche introdotte con le serie successive, quando ci si può essere resi conto che a 3 mach e oltre queste appendici erano particolarmente soggette a sollecitazioni e poco robuste, quindi si è aggiunta una cerniera...



... immagine dalla manualistica, ...



.. ed immagine della mia modifica con pezzetti di sprue.
Niente di eccezionale, certamente, ma efficaci alla vista.
Dopodiché ho fatto un altro "giro di sigillatura fessure" e sono pronto a dare un pre-shading al corpo del modello.
Per ora è tutto, buon modellismo, Mario

 Ayurpao :

22/2/2023 17:18
 Salve a tutti,
rapido aggiornamento:

ho steso una mano di verde scuro USA (Vallejo) sui pezzi che compongono la rampa, distaccati o ancora sullo sprue, ed ho dato il nero come pre-shading alle parti del missile,...



... domani spero di poter proseguire con lil bianco ed il verde sul corpo del Nike e magari proseguire ad assemblare la rampa.
Per oggi è quanto, buon modellismo, Mario

 Ayurpao :

23/2/2023 16:05
 Saluti a tutti, Campagnoli e non,...

... passin passetto avanziamo ancora un poco, la logistica infelice non mi permette grossi avanzamenti, pertanto faccio di "necessità virtù":

ho verniciato con l'aerografo la sezione booster, verde scuro USA (Vallejo), e quelle porzioni delle sezioni adiacenti di raccordo e scarico che hanno lo stesso colore...



... perché nel missile vero, o sono così dipinte per funzione, livrea o effetto ottico (ovvero sono parti dei cilindri del booster visibili, ma che il modello rappresenta come zone chiuse)...

... il bianco l'ho dovuto rimandare alla prossima sessione.

Buon modellismo a tutti, Mario

 Ayurpao :

26/2/2023 14:37
 Un saluti a tutti quanti i Campagnoli e non.

Eccomi ad aggiornarvi sui miei piccoli progressi...

... ho steso una prima mano di bianco Vallejo sui tronconi del secondo stadio, sul raccordo tra booster e secondo stadio, e sul tratto finale del booster, parti che nella livrea ufficiale da me scelta erano di questo colore, mentre i missili operativi erano alquanto eterogeneamente colorati, in bianco o verde, a seconda della disponibilità del magazzino ricambi, in particolar modo nei periodi di transizione da una colorazione all'altra...



... ed in definitiva credo che dovrò dare una seconda mano, poiché le ombre ottenute, specialmente sul secondo stadio, a mio avviso, sono un pò troppo marcate e danno l'idea di una cellula troppo usurata. Quelli che ho visto io erano comunque sempre molto ben mantenuti, e mai in tale stato di consunzione.
Una nota: a mia memoria nel periodo da me trascorso a Ceggia, al 57° GR IT, i missili completamente verdi, con la coccarda nazionale e gli stemmi della 1a A.B., si trovavano solo nella sezione C, mentre nelle due interne A e B c'erano solamente missili con la livrea Bianco-verde, eterogenea come visibile nella foto che ho postato in precedenza.
Ovviamente dovrò fare qualche altro ritocco /o integrazione, ma vedremo nei prossimi interventi!
Buon modellismo a tutti, Mario

 Michele Raus :

26/2/2023 17:00
 In effetti penso anche io che sia necessaria un'altra mano di bianco,per renderlo più realistico. Ti consiglio di osservare bene le foto per cercare di ottenere un effetto il più possibile fedele.

 Ayurpao :

26/2/2023 17:56
 Grazie Michele, il tuo è certamente ottimo suggerimento!
Ne approfitto per chiederti un consiglio, poiché non trovo un'immagine abbastanza chiarificatrice: qual'è il punto di cambio colore da bianco al verde nel pezzo che collega il booster al secondo stadio?



1, 2, 3 oppure tutto il pezzo era bianco?

Ti ringrazio e ciao, Mario.

 Ayurpao :

27/2/2023 13:51
 Salve a tutti i Modellisti+!
Proseguendo con la verniciatura dei componenti bianchi, ed avendo assunto che, in merito alla domanda posta nel mio post precedente, la soluzione 2 è la più logica, ma anche quella più facilmente correggibile in caso di errore, ho proseguito senza più indugio a dare una seconda mano alle parti in bianco, dopo aver controllato al mia documentazione fotografica, ed il conseguente alleggerimento del colore mi ha soddisfatto,...



... nulla di perfetto, tutto è ovviamente perfettibile, ma il colore dei Nike che io ricordo è ora molto più simile, del resto erano ordigni molto ben curati e manutenuti!

Buon modellismo a tutti, Mario

 Michele Raus :

27/2/2023 14:12
 
Quote:
Ayurpao ha scritto:
... Ne approfitto per chiederti un consiglio, poiché non trovo un'immagine abbastanza chiarificatrice: qual'è il punto di cambio colore da bianco al verde nel pezzo che collega il booster al secondo stadio?
1, 2, 3 oppure tutto il pezzo era bianco? Ti ringrazio e ciao, Mario.


Io mi atterei alle foto e quelle che ho trovato danno tutti questa soluzione


 Ayurpao :

1/3/2023 11:22
 Ciao a tutti i Modellisti+, grazie Michele!

Quindi la soluzione numero 1 era quella giusta, non c'è voluto molto a ripristinare il verde su tutta la faccia inferiore del "collettore" delle teste dei 4 motori del booster. Purtroppo al montaggio a secco che segue, mi accorgo ancora di alcuni particolari che, sempre sopra questo pezzo, non sono molto corretti...



... lo stampo appartiene a tempi in cui il segreto militare era assoluto e le immagini ancora estremamente riservate, ma oggi ovviamente risente di tutti i suoi anni, specie se si paragona col modello Freedom, e queste magagne, che vado a riassumere qui, non sono trascurabili. Ma procediamo con ordine! Facendo un confronto tra la foto che mi ha inviato Michele e quella del mio pezzo: i ganci che uniscono i due stadi del missile sono rappresentati sommariamente in una posizione non corretta, dovrebbero trovarsi allineati alle alette dello stadio superiore ed il loro prolungamento dovrebbe andare ad inserirsi sotto alla radice di queste, credo per bloccare le stesse (logico pensare che non dovessero funzionare fintanto che il booster era attaccato e spingeva), invece si trovano a metà strada, tra di loro. A seguire i buchi che lasciano intravedere le teste dei motori che si trovano sui due lati del pezzo sono invece incise in rilievo su tutti e 4 i lati, Revell inoltre fornisce alla bisogna 4 decal nere da posizionare sul modello.

Non posso poi non notare che i collegamenti tra le alette di comando del secondo stadio e le fin fisse dello stesso in alcune foto sono singole, in altre doppie come rappresentato sul modello e da me modificato, ma questo credo che sia ragionevolmente giustificabile con le modifiche di versione/lotto dei missili in corso di produzione. Ritengo che i progettisti si siano resi conto che questi componenti erano soggetti a sforzi particolarmente alti e che siano stati rinforzati, forse anche con modifiche retrofit.



Da notare che il Kit è provvisto del riscontro posizionale tra i 2 stadi costituito da un dentello e dalla corrispettiva sede e che le foto sono fatte nel rispetto di questo.

Ora posso solo seguire più strade:
Fregarmene di tutto realizzando il kit alla Revell maniera. :-x

Oppure provvedere alla modifica dei ganci, eliminandoli dalla posizione errata e se possibile col recupero delle parti asportate ricostruirli in quella corretta. Dopo aver eliminato le finestre in eccesso piazzare le decal nere sulle due restanti
:-(

Modificare i ganci come sopra, ma indipendentemente dal recupero ricostruirli nella corretta sede. Dopo aver eliminato le finestre in eccesso dal pezzo, colorare in grigio ed in verde le parti della finestra che rappresentano le superfici sottostanti dei cilindri booster. :-)

Per oggi è tutto, mentre medito sul da farsi, proverò a dedicare un po' di tempo alla rampa ed alla conversione dei figurini!
Un buon modellismo, Mario

 Ayurpao :

3/3/2023 10:15
 Salute a tutti i Modellisti+!

Eccomi ad illustrare le azioni intraprese per correggere gli errori che ho indicato nel post precedente:...



...asportazione dei ganci ed abrasione delle due finestre errate; come c'era da immaginarsi i ganci non sono risultati recuperabili, i segni a matita indicano dove devono venire a trovarsi,...



... perciò, con del filo di ottone, ho provveduto a realizzarne di nuovi, che pur essendo approssimativi potranno svolgere la loro funzione estetica in modo accettabile, con qualche adattamento ulteriore! Non essendo disponibili kit di fotoincisioni e/o non avendo a disposizione la stampa 3D per farmi quello che gli stampisti dell'epoca hanno sbagliato, mi resta la sola strada percorribile!

Inoltre la realizzazione di questa modifica mi porta a rinunciare all'idea che avevo di tenere il missile smontabile, credo che incollerò i due stadi del missile per evitare che la tentazione di far vedere la separazione degli stessi mi comporti un'eterna riparazione/rifacimento dei ganci...

A proseguire, un buon modellismo a tutti, Mario

 Ayurpao :

8/3/2023 00:24
 Salute a tutti i Modellisti+,
si procede passo passo alla sistemazione dell'errore sui ganci...

Fissando il raccordo tra gli stadi, posizionando i nuovi ganci e con la stesura di una mano di primer bianco...



... quindi ho incollato il terminale ai cilindri del motore razzo del booster ...



... a distanza di un giorno, quando tutto è bene asciutto, ho dato una mano di colore grigio cielo sui ganci e sulle lavorazioni del tratto di raccordo, ...



... a nuova asciugatura avvenuta, una mano di colore bianco su ganci e raccordo, ...



... mentre qui una stuccatura con colla ciano alle irregolarità della giunzione cilindri motore e tratto finale booster ...



... intanto ho trovato documentato il fatto che la livrea con la rondella italiana e le insegna di reparto non era stata usata diffusamente sui missili operativi, ma solo su alcuni che avevano sfilato ai Fori Imperiali montati su camion, ed al loro ritorno ai reparti le insegne sono degradate alle intemperie i tempi relativamente brevi, oppure su gate guardian.
Non essendo questi i casi che voglio rappresentare col mio modello mi resta da capire quali sono gli stencils da realizzare per questa livrea.
Buon modellismo, Mario

 Michele Raus :

8/3/2023 12:21
 Per gli stencil ti consiglierei di basarti sulle foto che ti ho inviato, principalmente su quelle storiche e poi sul soggetto di Volandia.

 Ayurpao :

11/3/2023 16:06
 Ciao a tutti i Modellisti+ eccomi ad un nuovo aggiornamento...

Michele, ho ricevuto informazioni e documentazione dal Forum Nike Missile, che mi comprovano il fatto che i missili, anche bianchi, avessero degli stencils, ma anche che erano di dimensioni alquanto piccole, e nel mare bianco del corpo missile sparivano, con le inquadrature delle foto che dovevano per forza essere fatte da una certa distanza... parliamo di qualcosa che in scala 1/40 risulta per la maggioranza di 0,15mm (quelle alte al vero 1/4"), e poche alte 0,6mm (alte al vero 1"). Inoltre ho potuto appurare che solo i missili che hanno sfilato a Roma, avevano ricevuto l'abbellimento della coccarda e dello stemma sulle fin, ed erano rigorosamente gusci vuoti, appositamente conservati in deposito. Solo successivamente, per varie esigenze, furono utilizzati come "gate guardian" o furono riciclati e riarmati, ma solo e rigorosamente con la carica convenzionale...
Resta il fatto che alcune foto li documentano in diversi siti con questa livrea nelle "sezioni C". Ed ancora che i booster hanno avuto diverse scritte, per il cambio della specifica del propellente solido, ed il mio "dovrebbe" portare le scritte precedenti, che non sono come quelle che hai riprodotto tu sul tuo kit e come sul museale di Volandia.

Ma veniamo ai progressi sul mio MIM...

... dopo aver livellato le stuccature fatte con attack, ho ripreso la verniciatura dei terminali con una seconda mano di bianco e la successiva ripresa degli inserti verde scuro tra booster e terminale scarichi,...



... dovendo quindi iniziare a pensare se e come completare con le decal il corpo del missile, ho iniziato il montaggio e la verniciatura dei dettagli della rampa...



... che come ho più volte già detto, per mancanza di una tecnologia 3D e di una capacità di modifica ed elaborazione autocostruttiva adeguata, buona parte del kit esistente, quindi anche la rampa, resterà "as is"... forse potrei, ad essere ottimista, sostituire le scritte di pericolo e avvertimento in inglese con quelle in italiano, la dove fossero leggibili...

Per ora è tutto, buon modellismo a voi tutti, Mario

 Ayurpao :

14/3/2023 16:11
 Saluti a tutti i Modellisti+,
eccomi ad aggiornarvi sul montaggio di questa rampa per il mio NH, seguendo le istruzioni Revell...



... ho incollato le due scatole, quella che porta il quadro comandi e quella che contiene il serbatoio dell'olio, poi i supporti delle pedane, che ho verniciate in verde e con scrostature da calpestìo in Acciaio, Acciaio bruciato e Silver Metal Vallejo, ed il supporto di fine corsa del braccio elevabile, inoltre il supporto dei due bracci a pantografo,...



... che hanno raggiunto l'insieme nella sessione di lavoro successiva.

Nella scatola restano sempre meno pezzi, man mano che il lavoro procede. Per ora è tutto, buon modellismo, Mario

 Ayurpao :

15/3/2023 23:44
 Modellisti+, un saluto a tutti voi!
Un super grazie a Michele che mi ha fornito l'immagine delle decal Freedom per estrapolare da queste il mio set DIY. Però di questo ne parleremo appena sono pronte.

E veniamo al lavoro svolto oggi,...

... ho portato a termine il montaggio della rampa, ...



... qui immortalata estesa, vista di fianco, ed a seguire abbassata, vista dal sopra, ...



... con qualche ulteriore piccolo ritocco, decal di avvertimento, e lavaggio potrebbe essere finita, ma a questo punto non ho saputo resistere alla tentazione e ...




... ho sistemato i tronconi montati a secco e posizionati sulla rampa aperta (per vedere di nascosto l'effetto che fa!) :-D

Per oggi è tutto, un buon modellismo a tutti, Mario

 Michele Raus :

16/3/2023 00:05
 Secondo me hai fatto un bel lavoro, e il colpo d'occhio è molto buono.
Mi dispiace solo che non riesca a trovare alcuna foto in cui la struttura della rampa assomigli a quella rappresentata dal kit Revell. Ma non vedrei nemmeno la possibilità di apportare modifiche per farcelo assomigliare e quindi, a questo punto, penso che tu abbia fatto bene a montarlo da scatola.

 Ayurpao :

16/3/2023 00:38
 Ciao Michele, grazie! Di errori il kit Revell ne ha tanti, ma alcuni si scoprono solo quando non ci si può fare più niente,... ma come diceva un mio collega e amico "basta che l'paga l'och!" :-D

Nella serie di modelli a cui questo appartiene è presente anche il Nike Ajax, che ha una rampa molto simile a quella che era usata nelle nostre basi. Forse rappresenta ciò che gli USA fornivano con i Nike Export ... si potrebbe pensare che mixando le due rampe si potrebbe avere quella giusta, ma poi il lavoro sarebbe comunque fuori delle mie capacità!!!



A presto e buon modellismo, Mario

 Ayurpao :

17/3/2023 10:47
 ... E proseguiamo senza posa amici Modellisti+!!!

Mentre col mio laptop ho iniziato l'elaborazione dell'immagine che mi ha fornito Michele per le decal, ho unito alla bisogna le immagini del mitico "Arciere Alato" della 1A AB IT, ed ho realizzato una stampa pilota in b/n, che mi serve a verificare le dimensioni ed i posizionamenti dei pezzi di carta per decal sul foglio da stampare con la mia inkjet...



... da qui terrò buone le coccarde, le targhette, le segnalazioni di classe esplosiva, che mi serviranno anche come riscontro dimensionale essendo (da specifica) di 4" di lato (equivalenti in scala a 2,54mm), 4 scritte nere del tipo di missile e le scritte gialle da mettere sul booster (come da foto di un ordigno a Base Tuono dal sito Guardiano Silenzioso).

Nel mentre ho iniziato la preparazione del missile alle decal, preceduta da una evidenziazione di giunzioni, portelli e chiodature con un drybrush di Grigio Cielo Vallejo seguito da una sfumatura con Wash Bianco Vallejo...



... la foto è stata scattata prima della mano di Tamiya X-22 e non coglie, tra i particolari realizzati, le finestre del corpo di raccordo tra i due stadi, dove, invece di usare la decal nera proposta nel kit, ho verniciato con due diversi toni di grigio le lamiere bianche interne ed in verde la piccola porzione dei booster che si vedrebbe. Foto che farò senza meno alla prossima!
Buon modellismo a tutti, Mario

 Ayurpao :

18/3/2023 19:57
 Oggi un brevissimo aggiornamento cari Modellisti+!!!

Con la scansione del foglio decal Freedom, che mi ha messo gentilmente a disposizione Michele, e con l'aggiunta dell'Arciere Alato, ho ricavato questo set di decal...



... che conto di applicare domani, salvo imprevisti.

Buon modellismo a tutti, Mario

 Ayurpao :

21/3/2023 12:40
 Dopo un fine settimana più impegnato del previsto, cari Modellisti+, eccomi a fare il resoconto di quanto ho potuto realizzare, seppure a "spizzichi e bocconi"!

Dopo la stampa, la solita preparazione con lo spray fissativo lucido trasparente, seguito ancora da una congrua pausa di asciugatura, per poi iniziare a posizionale le scritte che ho scelto per i miei booster, quelle gialle, alle quali ho dovuto dare un fondo verde che deve essere poi coperto e sfumato con lo stesso colore verde dei booster, essendo assai difficile azzeccare la stessa tonalità, ...



... da questa foto, come avevo promesso nel post precedente, si puo vedere l'effetto "trompe l'oeil" che ho realizzato per dare profondità alle finestre presenti sul raccordo, per le quali il kit proponeva delle decal nere. Gli "arcieri alati" ho deciso di applicarli a tutte le fin da entrambe i lati e orientati come "dovrebbe essere" secondo le regole dell'araldica, con la freccia che viene scoccata secondo il senso di volo. Detta regola, foto alla mano, non sempre veniva rispettata ai reparti. A seguire ho applicato le coccarde al body missile, ...



... missile che qui possiamo vedere nella sua interezza, vicino alla rampa, con gli effetti di invecchiamento già applicati, abrasioni, ed una mano di wash Vallejo bianco su fin e body e verde scuro sui cilindri del booster.

La rampa, come già dibattuto con Michele, non è corretta come forma, o almeno non rappresenta quella in uso,per quanto ne so io, in Italia e negli altri paesi, forse neppure in USA era così nelle basi Nike in linea, ma potrebbe essere almeno "somigliante" ad una rampa usata per i primi lanci sperimentali: farò una ulteriore ricerca in tal senso. Posso soltanto farla simile nella colorazione, e nel più parco utilizzo delle targhette di avvertimento, oltre a un paio di decal di "pericolo" dal kit userò le decal che ho realizzato, che sono più somiglianti alle targhette di avvertimento presenti sulle "nostre" installazioni.

Buon modellismo a tutti, Mario.

 Michele Raus :

21/3/2023 13:40
 Bene Mario, vedo che sei in dirittura d'arrivo con il tuo Nike.
Credo che le coccarde della 1a Aerobrigata siano state applicate solo ai gate guardian e non le ho mai viste in foto ai reparti operativi, ma potrei sbagliare.
Mi sembrano anche molto strane la posizione e l'orientamento degli stencil sui booster, ma immagino che tu ti sia basato su qualche foto.

 Ayurpao :

21/3/2023 16:36
 Ciao Michele, certamente!

A tal proposito ho posto le mie domande anche nel sito degli amici di Nike Missile e Guardiano Silenzioso, ti allego il link alla pagina,...

Link a Discussione su sito Nike Missile

... spero che sia visibile. Oltre alle foto nella discussione, ci sono molte foto in Guardiano Silenzioso che illustrano i missili in B/V operativi nelle Sez C di svariate altre basi con le coccarde e l'arciere, con molti dei dettagli di difformità a cui faccio riferimento: orientamento dell'arciere, dimensioni dello stesso, presenza o meno degli stencils sul booster e/o tipo ....

... il body sembra essere sempre candido ed immacolato, anche in presenza delle coccarde, ma questo potrebbe essere effetto del contrasto tra il bianco e le scritte nere molto piccole che nelle foto spariscono... io ritengo che sui body bianchi le scritte tecniche fossero invisibili, per il motivo di cui sopra, ma non cancellate (mai), farei almeno quelle che in scala risultano essere di circa 0,6mm di altezza (la scritta identificativa "BODY GM MIM-14C") che dovrebbero trovarsi in 8 posizioni del fuso, 4 tra le alette piccole con le antenne, 4 tra le fin grandi in prossimità della metà motore o qui in alternativa il serial number.

Nel dubbio metterei i 4 davanti,... le altre scritte, tipo "APS EXHAUST" erano da 1/4 di pollice che diventa una scritta in scala da 0,16mm di altezza ... mi impegno, ma non riesco ancora a fare i miracoli!!! :-D :-D :-D

Ciao Mario

 Michele Raus :

21/3/2023 16:54
 Grazie del link. Ho scoperto foto che non conoscevo.

 Ayurpao :

31/3/2023 01:06
 Cari Campagnoli e Modellisti+,
c'è voluto un po', ma ottempero alla mia promessa di recuperare il capitolo relativo alla "Missilite" dal libro Ali e Poltrone di Giuseppe D'Avanzo... spero che possa aiutare ad inquadrare il periodo storico attraversato dall'AMI ed i fattori che determinarono l'impiego dei missili. Per ragioni di impaginazione e per il particolare modo di scrivere dell'autore ho dovuto fare una "ragionata estrazione" per cui definirei questo lavoro come "liberamente estratto" da ALI E POLTRONE.

La Missilite nel Mondo ed in Europa:

E' necessario fare un preambolo per spiegare i motivi e gli eventi che portarono alla definizione della strategia dello "Scudo e della Spada" così come venne formulata ed esposta a Roma dal Gen. L. Norstad il 1 maggio 1956, che veniva a codificare la funzione e la priorità dell'Aeronautica Militare Italiana in seno al dispositivo di difesa occidentale: nello scudo erano raffigurate le forze alleate in Europa con l'incarico di arginare, anche usando armi atomiche tattiche, il possibile attacco di sorpresa dall'Est, in attesa dell'intervento della spada, vale a dire del massiccio potenziale nucleare dello Strategic Air Command.
In quegli anni ('56) l'atteggiamento dell'unione Sovietica e del Patto di Varsavia era stato denso di contraddizioni. Se da un lato il XX Congresso del PCUS aveva praticamente denunziato lo stalinismo, nello stesso anno l'intervento in Ungheria e la minaccia di ritorsioni missilistiche di Mosca per la crisi di Suez fecero sparire ogni speranza di distensione. Nell'agosto del '57 la Russia annunciò la realizzazione del suo primo missile intercontinentale (ICBM), ed in ottobre la messa in orbita dello "Spoutnik 1°" lasciò il mondo occidentale più che perplesso o disorientato, impaurito. In questo panorama, a fronte di una richiesta sempre più pressante da parte degli alleati NATO di coperture nucleari, il problema era che l'arsenale Usa non disponeva di armi ICBM, priorità maggiormente sentita da Washington, ma solamente di missili a medio raggio (Thor e Jupiter) con una portata fra i 2000 e 3000 km.; c'era un solo modo per superare il divario tra i due schieramenti missilistici: installare basi di Thor e Jupiter (e/o altri vettori) nei paesi europei in modo da far rientrare le maggiori città sovietiche nel loro raggio d'azione. Si scatenò una serie di polemiche per i vari interessi in gioco e di campagne a sostegno delle varie tesi, tanto che non si è lontani dal vero nell'affermare che il clamore delle stesse giunse a confondere gli stessi ambienti in cui avevano avuto origine. Ad esempio al Pentagono gli Uffici Tecnici USAF ed US NAVY arrivarono a stabilire che ormai sugli aeroplani da caccia i tradizionali cannoncini erano del tutto inutili; l'armamento di questi velivoli avrebbe dovuto essere unicamente di missili aria-aria. Tali criteri si rivelarono del tutto errati. Da questa psicosi del missile, che portò gli inglesi a cancellare molti interessanti progetti tradizionali profondendo poi milioni di sterline in inutili progetti missilistici, non fu contaminato il Comandante Supremo Alleato L. Norstad, che sostenuto dal Ministro della Difesa Tedesco Strauss e dal Cancelliere Adenauer, continuò per la sua strada, quella di assicurare alle forze aeree europee, con aeroplani, una efficace capacità nucleare, secondo una propria teoria. Teoria che rese lo "Scudo e la Spada" una mera argomentazione pubblicitaria di copertura, e che era abbastanza logica: per quanto i paesi del P. di V. fossero militarmente potenti e con la minaccia degli ICBM sovietici potessero anche indurre gli USA a rinunciare ad una rappresaglia nucleare massiccia, il Cremlino avrebbe dovuto riflettere prima di sferrare un attacco contro l'Europa Occidentale quando quest'ultima fosse in possesso di oltre un migliaio di aerei, vettori di bombe atomiche tattiche, velocissimi, atti a superare a bassa quota i sistemi di difesa aerei comunisti e dispersi su oltre settanta basi dalla Norvegia all'Anatolia. Sarebbe stato molto difficile al P. di V. polverizzare tutte queste aerobasi con una serie di attacchi improvvisi e simultanei privando completamente gli europei della capacità di ritorsione. In questo suo progetto il Gen. Norstadt andò avanti senza lasciarsi suggestionare dei missili. La Francia, chiamatasi fuori dalla NATO, sviluppò per proprio conto un simile programma e la sua "Force de Frappe" seguiva un analogo indirizzo; solo in tempi successivi si avventurò in un costoso programma missilistico.

La Missilite in Italia:

Ed ora, la Missilite in Italia. Silvio Napoli, aveva partecipato alle crociere di Balbo e comandò il 15° Stormo da Bombardamento in Libia. Nel '43 divenne capo dalla divisione difesa aerea dello S.M. fino all'8 settembre '43. Già nel '54, in epoca non sospetta in quanto a missilite, ci (al D'Avanzo) concesse un'intervista nella quale dichiarò, con espressione cupa:" Se dovesse generalizzarsi l'impiego di massa di missili come i V2 tedeschi tutto sarebbe inutile: radar, intercettori, sale operative, telecomunicazioni...". Alla luce di quanto fatto dai tedeschi con l'uso di tali armi, che cosa succederebbe in un prossimo conflitto i cui belligeranti avessero immagazzinato ben più grandi quantità di missili, con testate nucleari prestazioni di raggio e di precisione ben superiori a quelle del '44? Questo era in sintesi il ragionamento del Gen. Silvio Napoli, quattro anni prima del boom della missilite alla quale, pertanto, egli era già predisposto. Non v'è dunque da meravigliarsi che in quel 1958 egli, divenuto Capo di S.M. Dell'Aeronautica, e nel clima descritto di supervalutazione delle armi teleguidate a razzo, ammettesse l'ineluttabilità che molti ruoli (quasi tutti) disimpegnati dall'aeroplano da combattimento pilotato finissero a scadenza non lontana con l'essere affidati esclusivamente ai missili. Conseguentemente riteneva suo dovere procedere a tutti quegli adempimenti volti a garantire la sopravvivenza e la continuità dell'A.M. nella transizione dal velivolo pilotato al missile. Adempimenti certamente non facili a causa dell'atteggiamento delle forze armate di superficie le quali, anche a somiglianza di quanto stava verificandosi all'estero, ritenevano il missile come il naturale sviluppo del proiettile d'artiglieria. In questo contesto il Gen. Napoli si impegnò con esercito e marina in un lungo e difficile negoziato a conclusione del quale riuscì ad ottenere che all'A.M. fossero affidati i missili antiaerei a medio e lungo raggio fornitici dagli USA, mentre quelli a corto raggio (sia antiaerei che superficie-superficie) li avrebbe avuti l'esercito. I missili imbarcati di qualsiasi tipo sarebbero rientrati nella responsabilità della marina.

La battaglia non fu facile, soprattutto nei confronti dell'esercito, poichè Napoli dovette combatterla da solo, in quanto, fatta eccezione per i titolari degli Uffici Tecnici competenti, gli uomini dell'aeronautica non riuscivano a sensibilizzare, del missile, l'importanza attribuita dal loro Capo di S.M. Questi, da parte sua, si affrettò subito dopo a predisporre tutte le costose installazioni ed organizzazioni richieste dall'impiego dei Nike Ajax (portata utile circa 16 km) e dei Nike Hercules (portata utile circa 38 km) questi ultimi potevano essere armati con ogiva nucleare (negli USA e in tutti gli stati che li ricevettero erano in dotazione dell'esercito), e che furono assegnati ad uno speciale reparto: furono raggruppati nella 1a Aerobrigata Intercettori Teleguidati (I.T.).
Sempre per garantire all'A.M. una "continuità missilistica", ed evitare che la regìa in materia fosse presa in mano dall'E.I., il Gen. Napoli prese alcune iniziative (alcune delle quali finanziate dallo S.M.D.): il poligono di prova missili di Salto di Quirra, in Sardegna, fu potenziato ed unifirmato tecnicamente ai similari impianti americani; lo sviluppo di alcuni missili italiani (progetti Urbani e Raffaelli ) fu accelerato, anche se poi non vi fu impiego e ebbe impulso un programma di studio dell'impiego dei missili nelle ricerche spaziali, pur con risorse ridotte; come anche il Corpo Sanitario Aeronautico venne incoraggiato ad estendere il proprio scibile ed eventualmente il campo delle ricerche al comportamento dell'organismo umano nello spazio extraatmosferico. Il generale Elio Albanesi, fu autorizzato all'effettuazione di una discussa operazione che solo lui poteva effettuare per le sue capacità burocratico-manageriali, il cambio di destinazione dei fondi, nazionali ed americani, per la messa a punto del velivolo da combattimento nazionale d'altissime prestazioni il "Leone", sviluppato dall'ing. Stefanutti, che furono destinati al la produzione su licenza del missile americano terra-aria a corto raggio "Hawk" di cui sarebbe stato dotato l'Esercito: la contopartita per lasciare all'aeronautica i "Nike". In tal modo veniva ad essere stroncata una sentita aspirazione degli aviatori italiani, quella di disporre di un aereo ad alte prestazioni di fabbricazione nazionale.

Tutto ciò accadeva mentre il livello di efficienza dei reparti di volo andava progressivamente abbassandosi per la graduale riduzione dell'assistenza tecnica americana e perché le disponibilità finanziarie del Ministero Difesa-Aeronautica erano assorbite in misura sempre più rilevante dalle menzionate iniziative missilistiche.

... omissis ...

Un'ondata di dissenso che dalla prossimità del vertice si estendeva verso la base. L'8 Dicembre '58, prendendo la parola alla cerimonia d'apertura dell'anno accademici a Nisida, il generale Napoli avvertì che i progressi della tecnologia degli armamenti erano tali che, fatta eccezione per le specialità trasporto e pattugliamento marittimo, non era esagerato prevedere che il missile si sarebbe sostituito all'aeroplano pilotato e che i futuri ufficiali d'aeronautica avrebbero svolto i loro compiti nelle profondità dei bunker delle centrali di lancio. Dal comandante dell'Accademia agli allievi, deprimente fu l'effetto del discorso che, per il rango dell'oratore e la sede in cui fu pronunciato assumeva la portata di un vero e proprio "new look".

... omissis ...

Ad un certo momento la situazione disciplinare della forza armata palesò sintomi allarmanti. Ordini del giorno, circolari e direttive che riflettevano l'orientamento missilistico, a Verona-Villafranca ed a Roma- Pratica di Mare, dopo essere state affisse agli albi di reparto, ebbero ad essere strappate o commentate con scritte irripetibili a gesso nero. Personale trasferito ai reparti missilistici si rifiutò di raggiungere le nuove destinazioni. Innumerevoli le discussioni, animatissime, nei circoli e le irate richieste di spiegazioni fatte pervenire gerarchicamente ai comandanti di reparto. Ma ai comandanti di grandi unità e di zone aeree, i quali gli andavano prospettando con preoccupazione fatti e stati d'animo, il Capo di S.M. replicava ribadendo le sue convinzioni circa l'avvenire missilistico dell'aeronautica e raccomandando vivamente gli interlocutori di svolgere una calda operazione di convinzione presso i subordinati a tutti i livelli affinchè comprendessero che non vi era scelta: o i missili i la fine dell'A.M.! Raramente questo discorso trovava la sperata accettazione.
... omissis ...

Il dissenso aumentò al punto che il gen. di Sq. Aer. Giuseppe Casero affrontò al Ministero il Capo di S.M. Accusandolo di stare per affossare l'Aeronautica. Dopo lo scontro verbale, i cui echi giunsero nell'attiguo corridoio, il generale Napoli fu colto da malessere. I medici lì per lì diagnosticarono un fatto prettamente nervoso-emotivo, mentre era il primo sintomo di un male che da lì a qualche anno lo doveva portare a prematura morte.

Fu un travaglio lacerante, inutile, ingenuo e pericoloso. Come i fatti dovevano provare nei tre lustri successivi, il missile non sostituì l'aeroplano pilotato, assunse un suo ruolo e spesso venne ad accentuare la validità del velivolo pilotato. Ma nella valutazione dell'operato dell'allora generale Napoli è doveroso tener conto, più di quello che sarebbe stato il futuro (del senno di poi son piene le fosse) delle condizioni contingenti e, oltre all'assordante batage di cui abbiamo parlato, anche di alcuni fatti di casa nostra. L'interesse ostentato e persistente dell'Esercito ad ottenere l'Esclusiva sul missile (fatta eccezione per quelli imbarcati); se ciò fosse stato conseguito si sarebbero poste le premesse per privare l'A.M. delle responsabilità e dei mezzi idonei per le missioni di difesa aerea, d'appoggio tattico e d'interdizione, che l'Esercito avrebbe preteso di assolvere coi propri mezzi, senza riuscirvi, di smembrare l'aeronautica e di compromettere l'apparato di difesa del paese.

... omissis ...

L'atteggiamento della marina, le prospettive che a quest'ultima con disponibilità modeste assicurava la missilistica ed il marcato disinteresse per l'aeroplano e la portaerei dovettero essere tenute nel debito conto dal generale Napoli. Tuttavia l'elemento che più di ogni altro indusse il Capo di S.M. dell'aeronautica a credere che il futuro fosse del missile fu probabilmente un altro, di carattere marcatamente politico. Come si è già detto, per ristabilire l'equilibrio aero-strategico di dissuasione gli USA si preoccupavano di ottenere dagli alleati basi per i loro missili a medio raggio. I negoziati si protrassero per tutto il '58 sotto le insistenti proteste delle sinistre, contrarie alle loro realizzazioni. La Francia le rifiutò e per la Germania non si pose neppure la questione a causa della vicinanza alla "Cortiana di ferro". Accettarono Regno Unito, Turchia ed Italia. Fu al Consiglio Atlantico di metà dicembre '58 che il Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri A. Fanfani accettò l'installazione di queste basi, gestite dall'A.M., sul nostro territorio. Fu questo atto che definì formalmente una decisione che in realtà il governo aveva adottato vari mesi prima, unicamente sulla base di considerazioni di indole politica. Tuttavia nell'interpretazione dei militari questa decisione non poteva non assumere l'inequivoco significato tecnico-strategico di una scelta, quella del missile quale strumento essenziale della difesa del paese. Così non era, ma questo il generale Napoli, anche per la consueta compartimentazione fra politici e militari, non lo poteva sapere e quando lo comprese era troppo tardi per riparare il vero guasto che la "missilite" aveva provocato in quel '58 non solo all'aeronautica ma all'intero paese.

Con quell'anno gli USA avevano posto fine alle forniture gratuite di materiali militari alla NATO, così come era avvenuto da quasi dieci anni. ... omissis ... La strategia difensiva iteliana era allora quella della NATO dello "Scudo e della Spada", nel cui contesto, come si è detto, il ruolo affidato all'aeronautica era prioritario, Di ciò, a rigor di logica, si sarebbe dovuto tener conto nella ripartizione tra le tre forze armate delle assegnazioni di bilancio, la cui aliquota maggioritaria avrebbe dovuto essere trasferita dall'esercito all'aeronautica. Questo invece non fu fatto, ed il bilancio '59/'60, come anche gli esercizi successivi, ebbe gli stanziamenti riparti tra le tre forze non già in rapporto alla funzione da disimpegnare nel vigente contesto politico-strategico, bensì in proporzione alla cosiddetta "forza presente".

... omissis ...

Tutto fu fatto, insomma, come se il problema dell'ammodernamento dei mezzi e della gestione dei materiali fosse risolto ancora dagli americani e come se si trattasse solo di pagare il personale.

... omissis ...

Nella stessa aeronautica pochi si resero conto dell'insidiosità dell'operazione che si andava compiendo e comunque non poterono correre ai ripari. Il rapporto di subordinazione tra il Capo di S.M. Generale (uomo dell'esercito) ed il Capo di S.M. Dell'A.; l'isolamento in cui quest'ultimo si venne a trovare per la controversia sui missili, ... omissis ... la lacerazione e lo sbandamento provocati nell'A.M. Dalla polemica missile-aereo, nonché la presunzione del generale Napoli che il suo compito prioritario fosse d'assicurare all'A.M. un "domani missilistico"; questi i motivi per cui neppure i diretti interessati, gli aviatori, posero in atto appropriate contromisure al colpo di mano perpetrato a loro danno dagli uomini dell'esercito dominanti gli organi tecnici dei palazzoni di via XX Settembre, di fatto fautori della politica militare del paeseattraversol'elaborazione del bilancio.

... omissis ...

Giulio Cesare Graziani ... omissis ... fu accettato dal Pentagono quale comandante della 36a Aerobrigata, il reparto italiano a cui furono affidati gli "Jupiter", su proposta del generale Napoli. Questi, anche a giudizio degli americani, non avrebbe potuto fare scelta migliore. I poteri decisionali del Graziani non andavano, peraltro, molto oltre alle attribuzioni prettamente logistiche e disciplinari, Il sistema d'impiego degli "Jupiter " si basava su due diverse chiavi di lancio per ciascun ordigno. Una era in mano ad un ufficiale italiano, l'altra ad un ufficiale americano. Il primo doveva ricevere uno speciale ordine da Roma, il secondo da Washington, Non si può dire come sarebbero andate le cose se effettivamente la malasorte avesse voluto che quei missili nucleari avessero dovuto partire verso gli obbiettivi prestabiliti! Ma per la prima volta, dopo trentacinque anni dalla sua costituzione, con questi missili l'A.M. disponeva, sia pure con molte limitazioni, degli strumenti il cui impiego lo si poteva far rientrare vagamente nelle idee di Giulio Douhet. Ma nessuno avrebbe potuto rallegrarsene. Nelle aerobrigate il numero degli aerei efficienti diminuiva giorno dopo giorno, la gente era "incazzata" ed il vecchio spirito, sopravvissuto ai regimi, alle sconfitte ed ai sacrifici e tramandato alle nuove generazioni, languiva. La "Italian Air Force", quale era stata qualche anno prima, era finita per sempre.


Spero di non avervi annoiati!
Buon modellismo, Mario

 Ayurpao :

4/4/2023 22:34
 Cari Campagnoli e Modellisti+,
rieccoci al modello dopo la "mappazza" storica, con la quale temo di avervi annoiati abbastanza. Del kit abbiamo già detto tanto, quasi tutto, tante pecche, obsolescenza ed errori a non finire, ma questo era, ed è stato a lungo, quello che di meglio passava il convento per fare un MIM-14, fino alla comparsa del kit Freedom! Uno dei miei principi modellistici, passatemi l'espressione, è che un kit è come il maiale: non si butta via niente! Ed allora qui ci sono tre "omarelli" da fare! In origine si tratterebbe di tre fantaccini (ma sempre specialisti operatori missilisti) della US ARMY - Artillery, poichè, come già detto, in tutti gli stati che furono dotati del sistema Nike, il solo ad inquadrarlo in Aeronautica fu l'Italia. La conversione perciò, dopo un rapido consulto a foto e post sul sito Guardiano Silenzioso ed il forum Nike-Missile, ha riguardato prevalentemente la forma del cappello, che nei nostri Gruppi IT aveva un colore significativo di mansione per il team di operatori missilistici, ed il foulard che aveva un colore indicativo del Gruppo di appartenenza,...



... una verniciata con colore con ombra, base e lumeggiatura della tuta da specialista O.M., anfibi marrone TdM, scudetto tricolore sul braccio sx, decal di 2,5mm dell'Arciere Alato sul petto e per finire i tubolari blu alle spalline, sui quali dipingerò i gradi, non appena avrò verificato la correttezza dei colori di reparto,...

... sto preparando una base che non potrà essere corretta come quella dell'amico Michele, anche perché la rampa del modello Revell, non è la stessa, e non ne consente l'adattamento; se non è di fantasia, potrebbe essere simile a quella usata in un poligono americano dove i missili della famiglia Nike facevano i test, c'è una foto di un Nike Zeus che si trova su una rampa in cui ci sono dei pannelli calpestabili come quelli del kit, ma sono basculanti per seguire l'inclinazione della rotaia al lancio,...

... e per oggi è tutto!
Non mi resta che salutarvi con un buon modellismo, Mario

 Michele Raus :

5/4/2023 10:21
 Ciao Mario, le divise grigie e i cappellini color verde pastello mi sembrano veramente strani, come gli anfibi marroni invece che neri.
Ma io mi riferisco ad altre annate e immagino che nel forum ti abbiano dato informazioni e foto utili, che sarebbe anche bello vedere, se possibile.


 Ayurpao :

5/4/2023 12:51
 Ciao Michele, spero/cerco di soddisfare la tua richiesta con questo link alla pagina di Nike-Missile dove c'è la discussione e la foto a cui mi sono ispirato... sono certo con tutti i limiti del caso...

Link a Discussione su sito Nike Missile

... le divise erano le tute grigio azzurro che solo gli OM avevano (per quanto ne sappia io).
Per quanto riguarda gli anfibi in AMI, che io ricordi, erano da fornitura color Testa di Moro, gli scarponcini bassi che noi VAM mettevamo con le ghette erano neri, come anche le scarpe basse da divisa, alcuni nonni avevano la pretesa che a furia di usare la crema nera (che talvolta a reparto era anche la sola che restava) anche gli anfibi prendessero questo colore; gli omarelli hanno l'anfibio di tipo USA e per mascherare la parte alta dell'allacciatura avrei dovuto lanciarmi nella modifica dei pantaloni... ho pensato di potermelo risparmiare!
Sul colore del Cappellino ho provato, come da discussione del link, questa soluzione:
Verde per Manutenzione Area Lancio (Assembly).
Potrei aver interpretato male quanto detto dai partecipanti alla discussione!
Mentre per il foulard, da mia domanda fatta sul Gruppo FB "Quelli del 57°Gruppo" ci sono al momento due diverse opinioni: per il verde l'una (come l'ho fatta io) e per il Carta da Zucchero (Grigio Azzurro) l'altra...

Lungi da me il derimere così importanti questioni uniformologiche, :-D invito chiunque abbia mezza info a dire la sua!
Invece a te Michele chiederei, se puoi, di condividere la grafica del pattern delle lamiere, quella che hai usato per la Y della piazzola, io non riesco a trovarla e vorrei comunque mettere i canali dei cablaggi sotto la mia versione della rampa. Grazie ;-)

Un buon modellismo a tutti, Mario

 Michele Raus :

5/4/2023 14:28
 Grazie del link, che mi dà informazioni che ignoravo completamente.

Ecco la texture della piastra (è grande, ma l'ho ridotta nella rappresentazione a video)


 Ayurpao :

13/4/2023 11:49
 Salve a tutti, rieccomi sul Nike!

Grazie Michele, la stampa che poi io riesco ad ottenere, tende ad avere minore presenza del rosso, che in effetti tra ruggine e minio di fondo, era di solito il colore predominante! :-D

Comunque sto procedendo e per non annoiarmi alterno il lavoro sul Nike a quello sul modello della campagna Pacifico...

Sul missile, dopo aver dato il trasparente semilucido alle parti in bianco ed una mano di trasparente opaco ai cilindri verdi del booster, ho incollato definitivamente le due parti.

Sugli omini sto pensando alle ulteriori modifiche da fare... Forse ne dovrò escludere uno: quello con la cornetta in mano! Perchè nelle nostre sezioni il sistema di comunicazione esistente, mi dicono, fosse in prossimità di una centralina vicino ad un terrapieno... troppo lontano, quindi dalla rampa, oppure potrei fregarmene e posizionarlo comunque vicino al pannello dei comandi, col filo che fuoriesce dal medesimo,... tanto la rampa non è quella corretta, e tanto vale...

Ho invece messo in pista la basetta, che non conterrà il missile in posizione orizzontale, per ragioni di dimensione, facendo delle fotocopie di gettate in cemento da altre basette, per ottenere una grafica che vado a realizzare con la tecnica, a me più congeniale data l'età ;-) , del collage!!!



... su questa grafica base, ho incollato una T realizzata con i pannelli di metallo di canalina calpestabile che il buon Michele mi ha gentilmente fornito, che a sua volta ho incollata su una T maggiorata che rappresentava, con una diversa texture di cemento la canalina cementata vera e propria. La scelta della forma T invece della Y che sarebbe quella giusta, è stata obbligata dal fatto che la rampa, come già piu volte si è detto, non sia quella corretta per i Nike...

Ho rilevato su un foglio di carta le posizioni dei piedini della rampa, bucando la traccia nel centro ed ho trasposto le posizioni sul foglio della base, incollandoci dei piccoli quadratini di adesivo metallico, verniciato in acciaio per simulare le piastre di fissaggio della rampa.

Non resta che predisporre un supporto di legno e la relativa targhetta, sciogliere le riserve per quanto riguarda i dettagli delle divise e quanto detto prima sugli OM.

Per ora è tutto, buon modellismo, Mario.

 Ayurpao :

22/4/2023 16:21
 Ciao a voi tutti,
ritorno alla carica col mio Nike, che ha subito una battuta d'arresto, per dei piccoli problemi sulla base.
In poche parole, la tavoletta di legno utilizzata, dopo essere stata tagliata a misura, dopo l'incollaggio per mezzo di colla vinilica dei fogli con la stampata della piazzola,... si è imbarcata! Con tutta probabilità complice è stato il taglio che non ha rispettato la vena del legno.

Ho dovuto cercare una soluzione valida ed ho optato per due profilati in ottone da fissare nel senso della piegatura, con un primo tentativo non riuscito a colla, per poi passare ad un più solido fissaggio con viti...


Base bordata con profilo d'ottone.

... qui mancano solo gli stemmi da mettere ai lati della targhetta, la coccarda AMI e lo stemma AMI sulla sinistra, lo stemma della 1A Aerobrigata e del 57° GR IT sulla destra, poi questa parte è terminata.
Nel mentre mi sono dedicato agli ometti, tentando di togliere alcuni difetti: ho usato lo stucco per riempire il disegno della cintura, lasciando la parte posteriore ad imitazione della martingala di elastico che le tute degli O.M. solitamente avevano, ed ho allungato i pantaloni, in modo da far sparire la parte alta dell'allacciatura dell'anfibio,...

Modifiche con lo stucco sugli omini.

... dopo 24h di asciugatura, ho asportato gli eccessi, ed ho verniciato le scarpe col nero, e le parti riempite con lo stucco ripristinanado i colori che avevo già usato in precedenza per colorare la tuta con un minimo di profondità ...


Omini ritoccati.


... perfettibili, ma già accettabili per il kit... a questi manca l'applicazione dello stemma di reparto (la zanzara di Ceggia) sul braccio dx.
Non dovrebbe mancare molto, ma "meglio non dire gatto"...

Buon modellismo a tutti, Mario

 Ayurpao :

30/4/2023 23:46
 Salute a tutti i Campagnoli e Modellisti+,
come detto in precedenza, ho modificato e completato gli ometti con alcuni dettagli, ho aggiunto la patch del 57° Gruppo al braccio destro, i gradi ai tubolari delle spalline (un maresciallo, un sergente ed un aviere scelto), ho eliminato da basetta di plastica dei piedini sostituita da una base di acetato, per lasciar vedere la colorazione della base al di sotto...

Completamento degli omini

... che vado a posizionare in un paio di modi, questo è uno, e da questa foto si vede anche il dettaglioo degli stemmi posti a lato della targhetta, della 1a AB e del 57° GR.IT., ...



... e sul lato opposto la coccarda e lo stemma AMI, ...



... a questo punto una visione d'insieme del missile a rampa abbassata, ...



... e vista dal lato, sempre a rampa abbassata, ...



... ed ora con la rampa elevata, vista dai 4 lati ....












... variante del posizionamento degli ometti, ...



... e con questo credo di poter considerare terminato il lavoro, per il quale mi riservo solo di fare, in una qualche sessione dedicata, una foto migliore.

Buon modellismo a tutti, Mario.

 Paolomaglio :

1/5/2023 06:12
 Complimenti per aver portato a termine anche questa Campagna!

 Michele Raus :

1/5/2023 10:03
 Beh, Mario, direi che hai spremuto tutto ciò che potevi da questo kit vintage e puoi essere soddisfatto.
Ti faccio i complimenti e ti ringrazio per aver partecipato alla campagna e resto in attesa della foto per la tabella.


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