Forum : Cavalleria Italiana 2021

Soggetto : FINITO: Leopard 1A1 Lancieri di Novara (al 99%...)

 Nicola Del Bono :

24/12/2020 18:00
 Salve a tutti...

Chiudo (per oggi) il mio ricordo e saluto a Fabio iscrivendomi alla "sua" campagna con un Leopard 1 A2 di quelli su cui operò quando era in servizio effettivo con la cavalleria Italiana...tra l'altro il kit (e l'aftermarket Italian Kits) lo presi ad un Novegro insieme a lui, che mi regalò anche delle scudature addizionali per l' 1 A5 (che ovviamente non utilizzerò...)...

Rngrazio di nuovo ed in anticipo Kicco64 (anno magico ;-)) per le future decals e tutti i forumisti per l'aiuto di cui avrò bisogno per sciogliere i vari dubbi che sorgeranno su versioni, eccezioni e dettagli, non essendo un "modernista"...

qui il LINK alla galleria......ed auguri a tutti!!! Nicola




 Nicola Del Bono :

24/12/2020 18:08
 PS visto ora commento di Pierantonio sull'altro thread...

io davo per scontato dovessi fare un 1 A2 sulla scorta del modello che fece Fabio..vedi QUI..

ovviamente non ho problemi a fare un A1 o A2...basta esserne sicuri...:-)

ancora saluti ed auguri a tutti!

 Nicola Del Bono :

24/12/2020 18:29
 
PPSS in attesa di numi, e posto che il Leo di Fabio in galleria ha gli "orecchioni oblunghi" appunto di un A2/Melara....su ferrea Mole ho trovato in effetti questo - stesso Stanag tra l'altro - ma sicuramente A1..

vedi QUI...è il primo del PDF

.....

 Pierantonio :

24/12/2020 18:39
 Il carro EI 116754 fu sicuramente in servizio nei Lancieri di Novara ma da informazioni all'epoca fornite direttamente da Fabio, lo fu nel periodo dal 1991 al 1994 (forse arrivò al reparto nel 1988 provenendo da Lecce) per essere poi trasferito al 32° Reggimento carri di Tauriano fino all'avvenuto versamento a Lenta. Questo trasferimento avvenne per l'arrivo delle Centauro e la contemporanea dismissione degli M60A1 da parte del 32° che passò sui Leopard in attesa degli ARIETE che ritardarono notevolemente la messa in linea (iniziò nel 1998 proprio partendo dal 32°)
In ogni caso lo STANAG dal 1986 in poi era 5961 su campo bianco con al di sopra lo scudetto della Brigata Corazzata POZZUOLO DEL FRIULI.
Lo STANAG 5132, corretto per il Novara, denotava l'assetto divisionale dell'Esercito in vigore dal 1975 al 1986 quando venne abolito con assunzione dell'autonomia da parte delle Brigate.
Ciao

 Pierantonio :

24/12/2020 18:51
 Quote:

Nicola Del Bono ha scritto:


PPSS in attesa di numi, e posto che il Leo di Fabio in galleria ha gli "orecchioni oblunghi" appunto di un A2/Melara....su ferrea Mole ho trovato in effetti questo - stesso Stanag tra l'altro - ma sicuramente A1..

vedi QUI...è il primo del PDF

.....


Questa interessante discussione mi ha fatto notare una grave dimenticanza, ovvero che nelle decals che ho disegnato per l'A2 mancano quelle per il Novara. :-(
Provvederò a breve. E' proprio vero che non si finisce mai d'imparare.
Caio

 Nicola Del Bono :

24/12/2020 18:54
 Grazie mille Pieranto per le infos...

perdonami, ma essendo neofita dell'argomento, provo a riassumere/semplificare (e fammi sapere se non sbaglio ovviamente..) grazie mille

1 - Leo in galleria è in effetti un A2 ed è passato in reparto "late" (inizio 90)...usando stessa araldica usata da Fabio potrei farlo tale e quale (su base A2)

2 - se volessi invece fare un mezzo in reparto inizio/metà anni 80 dovrei invece fare un A1 (come da PDF di ferrea mole che indicavo d esempio)

A proposito, ti ricordi anni/periodo esatto in cui il nostro Fabio "è stato in torretta"...?

Grazie mille e auguri, Nicola


 Pierantonio :

24/12/2020 22:20
 nullQuote:
Nicola Del Bono ha scritto: Grazie mille Pieranto per le infos...

perdonami, ma essendo neofita dell'argomento, provo a riassumere/semplificare (e fammi sapere se non sbaglio ovviamente..) grazie mille

1 - Leo in galleria è in effetti un A2 ed è passato in reparto "late" (inizio 90)...usando stessa araldica usata da Fabio potrei farlo tale e quale (su base A2)

2 - se volessi invece fare un mezzo in reparto inizio/metà anni 80 dovrei invece fare un A1 (come da PDF di ferrea mole che indicavo d esempio)

A proposito, ti ricordi anni/periodo esatto in cui il nostro Fabio "è stato in torretta"...?

Grazie mille e auguri, Nicola





Non conosco le vicende di Fabio nel dettaglio. Non ho avuto tante occasioni di parlare con lui. Ci siamo scambiati dei messaggi riguardo argomenti modellistici.

Per quanto riguarda i carri ti posso dire quanto emerge dalla documentazione fotografica che possiedo e delle note che Fabio mi passò sui Leopard in generale: i carri arrivarono nel 1971 in prima assegnazione ed erano tutti degli A1 e fino al 1986 ho visto solo A1 (STANAG 25350 fino al 1975 e 5132 fino al 1986), successivamente e fino alla sostituzione con le Centauro compaiono anche degli A2 (STANG 5961).

Ciao

 Michele Raus :

24/12/2020 22:25
 Io mi sono già perso un paio di volte, ma intanto ti do il benvenuto nella Campagna.
Ricordati di iscriverti ufficialmente QUI e buon divertimento.

 GP1964FG :

25/12/2020 09:08
 Benvenuto Nicola, vedo che il Leopard ha affascinato anche te!
Nella discussione fatta prima dell'inizio ufficiale della Campagna, dove si sono raccolte le idee e proposte di molti ed è stato definito meglio l'ambito in cui muoversi, Hoot ha ricordato che Fabio fece parte dei "Lancieri di Montebello" . Non conoscevo Fabio di persona ma aveva più o meno la mia età, per cui presumo che abbia prestato servizio a metà anni '80 in quel Reggimento.
Tutto questo per dire che per fare "il carro di Fabio" secondo me un Leopard 1A2 va benissimo.
Per capire le varie differenze tra la versione 1A1 E 1A2, ritengo che l'articolo di Fabio sia quanto di più dettagliato si possa trovare

https://www.modellismopiu.it/modules/news/article.php?storyid=254

Vorrei solo precisare che la sigla 1A2 non indica semplicemente il Leopard "Made in Italy", ma è uno degli step di aggiornamento del mezzo. Su Wikipedia cercando Leopard 1 trovi elencate le principali versioni, e come puoi leggere le differenze sono spesso all'interno del mezzo, nelle dotazioni tecnologiche, più che all'esterno.
Bisogna poi considerare che, per le croniche carenze di finanziamenti, i carri italiani subivano degli aggiornamenti solo parziali, per cui ad esempio i nostri A5 avevano solo la torretta nuova Made in Germany, mentre lo scafo era dei vecchi carri già in circolazione. Pertanto, nel realizzare un kit, è fondamentale fare riferimento alla documentazione fotografica per capire cosa montare e dove. 🤔

Ciao
Gianfranco

 Nicola Del Bono :

25/12/2020 14:36
 
Quote:
GP1964FG ha scritto: Benvenuto Nicola, vedo che il Leopard ha affascinato anche te! Nella discussione fatta prima dell'inizio ufficiale della Campagna, dove si sono raccolte le idee e proposte di molti ed è stato definito meglio l'ambito in cui muoversi, Hoot ha ricordato che Fabio fece parte dei "Lancieri di Montebello" . Non conoscevo Fabio di persona ma aveva più o meno la mia età, per cui presumo che abbia prestato servizio a metà anni '80 in quel Reggimento.  Ciao Gianfranco


Grazie per il feedback Gianfranco...anche se in realtà sono in piena confusione... :-) mea culpa...non ho mai approfondito bene la facenda, perchè ovviamente l'adagio era "tanto poi chiedo a Fabio"..e se parlavamo a cena della sue vicende/trivia militari non andavamo certo a chiedere dettagli di araldica...

In ogni caso so anche io dell'appartenza di fabio ai Lancieri di Montebello.......ma d'altra parte lui stesso citava spessissimo la Pozzuolo (dove era inquadrato il 5° lancieri di Novara, su leopard)...quindi è stato sia Montebello che Novara (in tempi diversi)?? o le cose sono comunque compatibili?..

Intanto cercherò di vedere se attraverso i figli si possanor avere foto foto di  Fabio su/vicino ai suoi carri...se ci riuscissi e mi dessero l'OK/permesso te/ve le giro...

saluti, Nicola

 macchianera :

25/12/2020 14:56
 scusate...posso darvi io delle notizie; l' 8° Rgt. Lancieri di Montebello NON hanno MAI avuto in dotazione carri Leopard, né 1A1 né 1A2, ma SOLO Leopard recupero nel periodo in cui il Reggimento era montato su Centauro B1; nel periodo in cui Fabio prestava servizio in quel Reggimento il Montebello transitava da una fisionomia carrista su M47 ad una fisionomia di fanteria meccanizzata, su VCC 1 e M113 e derivati 

 GP1964FG :

25/12/2020 15:27
 Per Nicola: prima di chiedere, fatti un giro nelle Gallerie. Fabio ha archiviato centinaia di foto, ed è molto probabile che spunti fuori una foto dei carri del suo reparto.
Per il Leopard, io cercherei prima le decals, e poi deciderei quale versione fare.
Kikko64 ha le decals AWD di Fabio, e ci sono diversi set per i Leopard 1A1 e soprattutto A2.
Come hai notato, anche su Ferrea Mole c'è molto materiale, decals comprese, per cui sicuramente puoi trovare un 1A2 da riprodurre.
Effettivamente, di Leo di Montebello non mi pare di averne visti...però Fabio aveva una particolare predilezione per questo carro.

Ciao
Gianfranco

 Nicola Del Bono :

26/12/2020 16:08
 Grazie intanto (e ancora auguri) a tutti per le informazioni inviate...

da ulteriori infos, ricevute anche via messenger/whatsup,  vedo come un po' tutti i suoi amici del sito (incluso il sottoscritto), pur avendo a lungo discusso con Fabio di cavalleria, trivia, particolari tecnici (visti i comuni interessi modellistici), storia etc etc...alla fine non avessero approfondito date/reparti/curriculum esatti del suo excursus militare. In parte anche perchè spesso si parlava d'altro, ad esempio dell' esperienza Reuter, delle sue consulenze e viaggi vari, durante la sua "seconda vita"...

In attesa, spero, di saperne qualcosa di più dai figli, al fine di riprodurre un mezzo realmente "utilizzato" dal nostro amico, ho trovato una vecchia discussione (vedi QUI) dove Fabio, testualmente dice" noi di cavalleria, inquadrati nella nostra brigata, la pozzuolo"  da cui si dedurrebbe il suo essere stato in servizio appunto con la Pozzuolo.

In tema di disponibilità di Leopard, nella Pozzuolo troviamo (a metà anni 80):
4° Genova Cavalleria (meccanizzato)
5° Lancieri di Novara (corazzato)
28° Treviso Carri

Per la cronaca, osservando le sue gallerie su M+, Fabio ha riprodotto quantomeno un Leo del 5° ed uno del 28°

circa suo esatto ruolo nella Pozzuolo e/o di rimando più specificatamente nel 4°, 5° o 28° purtroppo non sembrano esserci altri indizi...

a ingarbugliare la matassa ci sono altre testimonianze di amici di M+ che collocano invece Fabio nel Montebello così come nella scuola di Lecce (istruttore)

ignoro quante di queste posizioni potessere essere di principio contemporanee e/o ricoperte in tempi diversi.....in ogni caso, se trovassi altri riscontri vi farò sapere...in caso contrario farò un carro "a piacere" della Pozzuolo (probabilmente 5° o 28°) cui Fabio attribuiva quantomeno un interesse speciale, e verosimilmente acquisito sul campo...

saluti, Nicola


 GP1964FG :

26/12/2020 17:32
 L'appartenenza di Fabio ai Lancieri di Montebello, con il grado di sottotenente, è citata anche nel necrologio sul sito della Federazione Italiana Sport Equestri, di cui il nostro amico era membro.
Poi lui stesso cita il periodo trascorso alla Scuola Truppe Corazzate di Caserta.

Ciao
Gianfranco

 Nicola Del Bono :

7/1/2021 19:08
 Salve a tutti....un primo aggiornamento a 360 gradi su questo progetto...

Innazitutto attraverso l'aiuto di Francesco/Tigerkiss (che ha mantenuto i contatti con un paio di ex-allievi di Fabio sui Leopard...Fabio era all'epoca fidanzato con la sorella di uno di loro) abbiamo ricostruito per grandi linee la sua "carriera".

Fabio almeno sino al 1981 (e quindi per circa un paio di anni a conti fatti) era istruttore presso la scuola truppe corazzate di Caserta...poi riuscì a farsi trasferire alla Montebello (Sede via Flaminia Vecchia di Roma)...dal 1986 risulta poi in carico alla Reuters da "civile" (anche se capisco che ha comunque fatto consulenze per l'EI anche in seguito, da "esterno").
Date le sue qualifiche generali, incluse le esperienze sul campo a Caserta, immagino (qui mia speculazione) che  durante il periodo presso i lancieri di Montebello abbia comunque avuto modo di muoversi per l'Italia (visite, consulenze, trasferte temporanee etc), in specie presso le unità di Cavalleria corazzate...da qui deriverebbero (ad esempio) i suoi continui rimandi o citazioni riguardo la Brigata Pozzuolo, che fanno chiaramente capo a conoscenze dirette dei fatti narrati.

Contemporaneamente (oltre all' aiuto dei forumisti..grazie ancora per tutto...) attraverso alcune riviste specializzate (Storia Militare) e/o siti (Ferra Mole su tutti) ho constatato come i primissimi Leo 1A1 vennero effettivamente consegnati proprio alla scuole truppe corazzate e alla Cavalleria.....e che quindi sia a Caserta che alla Pozzuolo, anche dal punto di vista temporale, sono proprio i mezzi "crucchi" (1 A1) quelli che possono sposarsi meglio al ricordo del nostro amico (da qui la piccola rettifica al mio soggetto che passa da 1 A2 ad essere un 1 A 1)...tutto il resto rimane uguale...

Dopo tante parole un paio di immagini...si parte dalle necessarie scartavetrature delle guardie dei telemetri e linee giunzioni torretta (e poi dei vari pezzi a seguire....purtroppo con molte bave e giunzioni da pareggiare...)...spero a presto con nuovi aggiornamenti:




 GP1964FG :

7/1/2021 20:16
 Scusami Nicola...ma lo fai proprio uguale al mio, compreso il reparto? 😮
Tra l'altro, i Leopard 1A1 non posono essere "quelli di Fabio", perché i Leopard vennero importati inizialmente dalla Germania nel 1971, poi nel 1975 vennero realizzati gli 1A2 direttamente in Italia, pertanto nel 1981 a Caserta e altrove dovevano esserci già gli 1A2.

Comunque, buon lavoro
Gianfranco Pesola

 Nicola Del Bono :

7/1/2021 21:04
 Ciao, in realtà il soggetto rimane in pratica lo stesso, il targa 116754 che con l'aiuto di Pierantonio abbiamo individuato più correttamente come un 1 A1 piuttosto che 1 A2 --- tra l'altro dotato già di rivestimento termico della canna e pure con cingoli nuovi...quindi modellisticamente/esteriormente "quasi" uguale alla seconda versione in ogni caso (FYI lo farò con proiettore infrarosso smontato).

Inoltre non abbiamo trovato alcuna evidenza (anche studiando le foto, comprese quelle dei siti di cavalleria on line) di 1 A2 in servizio con unità di cavalleria prima del 1987 --- va da se che i Leo 1 A1 assegnati dal 1972/73 alle scuole e alla Pozzuolo...fossero ancora li ed operativi nel 80/81.

Se ben capisco tu invece farai un esemplare con cingoli vecchio tipo, canna del cannone liscia e proiettore infrarosso montato sullo scudo....

Saluti ed in ogni caso buona cavalleria a tutti!

 Michele Raus :

7/1/2021 21:50
 Scusate se mi intrometto, ma non ho capito se state discutendo di un Leopard su cui ha operato Fabio.
Se così fosse, ho recuperato una parte di una delle tante mie discussioni con lui, quando lo intrattenevo durante le lunghe sedute di chemio. Avevo in animo di riprodurre il "Leopard di Fabio" e questi sono i dati che mi aveva confermato:
- Leopard 1A2
- occhioni tondi non ovali
- cavo di traino corto
- niente "gonne" laterali
- targa che iniziava con 115
- era uno dei primi 200 tedeschi che arrivarono dalla Kraus Maffei.
Purtroppo non ebbe più modo di farmi avere la targa precisa.
Spero che possa essere utile a qualcuno.

 Nicola Del Bono :

7/1/2021 22:41
 
Quote:
Michele Raus ha scritto: Scusate se mi intrometto, ma non ho capito se state discutendo di un Leopard su cui ha operato Fabio.
Se così fosse, ho recuperato una parte di una delle tante mie discussioni con lui, quando lo intrattenevo durante le lunghe sedute di chemio. Avevo in animo di riprodurre il "Leopard di Fabio" e questi sono i dati che mi aveva confermato:
- Leopard 1A2
- occhioni tondi non ovali
- cavo di traino corto
- niente "gonne" laterali
- targa che iniziava con 115
- era uno dei primi 200 tedeschi che arrivarono dalla Kraus Maffei.
Purtroppo non ebbe più modo di farmi avere la targa precisa.
Spero che possa essere utile a qualcuno.



Grazie mille MIchele...molto interessante...

In effetti i primi 200 carri arrivati dalla germania vengono comunemente identificati come 1 A1...mentre (sempre parlando dei carri in servizio in Italia) gli 1 A2 sono di base quelli fatti su licenza dalal OTO Melara e caratterizzati - tra l'altro - dagli occhioni ovali...

però Fabio specificava pure che i nostri 1 A2 erano più propriamente degli 1 A2I, con la I aggoiunta dalle normative NATO a specificare che erano appunto "Italiani"...

Anche i tedeschi ovviamente aggiornarono le loro versioni, e la A2 introduceva ad esempio (come nel caso italico) leghe più  robuste in torretta, aria condizionata, protezione NBC migliorata etc etc....

Da tutto ciò "deduco", a meno di refusi Fabieschi (che tenderei ad escludere), che seppure morfologicamente il carro di Fabio avesse l'aspetto di un 1 A1, avesse già quelle migliorie "invisibili" che lo quallficavano come un 1 A2....un 1 A 2 tedesco in altre parole ---- forse facente già parte dei primissimi lotti di carri ricevuti dalla Germania (?)

In ogni caso "mi accontento", come dicevo più su, di fare un carro che (appunto) esteriormente sia in linea con i carri in dotazione presso scuole & cavalleria tra il 1973 e il 1981 (come provato dalla letteratura)....ovviamente sono contento che in aggiunta coincida anche con l'identikit fatto a te da Fabio :-)

PS appena puoi grazie per aggiornare la tabella identificando il mio carro come  1 A1 invece che  A2.....per quanto mi riguarda possiamo  in effetti anche iscriverlo genericamente come Leopard 1..e basta...visto che specialmente in Italia (come diceva anche fabio) le cose sono sempre più fumose/piene di eccezioni che in altre parti del mondo :-)

 Pierantonio :

7/1/2021 23:53
 Mi sembra si stia ancora facendo un po' di confusione.
I carri con targa da EI 115633 a EI 115832 erano tutti A1 di produzione Krauss Maffei, quelli con targa da EI 116529 a EI 117128 e da EI 117977 a EI 118096 erano A2 di produzione OTO Melara.
A livello ufficiale la dizione A2I non mi risulta mai adottata e non ci furono mai e poi mai modifche tali da trasformare un A1 in A2 (esclusa camicia termica del cannone, tipo di cingoli e leva selettrice del cambio) questo per un buon motivo: nell'Esercito le due versioni erano equivalenti dal punto di vista oparativo tanto che ad un certo punto molti reparti ebbero entrambe le versioni.
Spiace dirlo ma Fabio aveva erroneamente individuato il modello del carro perché le caratteristiche del carro indicate sono proprio quelle di un A1.
Per quanto riguarda i reparti gli A1 andarono inizialmente, oltre che a scuole ed enti vari, e nell'ordine a Piemonte Cavalleria, Genova Cavalleria e Lancieri di Novara, tutti della divisione corazzata Pozzuolo del Friuli (150 carri in totale)
Dopo il 1975 con la riforma dell'Esercito e la trasformazione di Piemonte e Genova in repartio meccanizzati i carri venneroi versati ad altri reparti ed tra questi i Lancieri di Firenze ed i Cavalleggeri di Treviso. Novara invece mantenne gli A1 fino al 1986 quando iniziò a ricevere anche degli A2
Ciao

 Nicola Del Bono :

8/1/2021 08:27
 Grazie per il reminder targhe Pierantonio...

In effetti, fra tanti interventi ed inputs mi ero confuso....il carro che vorrei fare (comunque della Pozzuolo) sarebbe il carro targa #115678.

Michele, al di la delle caratteristiche del carro, parlandone con Fabio, vi siete mai soffermati sul DOVE? ovvero scuola truppe corazzate di Caserta e/o altre situazioni o reparti?

saluti, Nicola

 Michele Raus :

8/1/2021 10:15
 
Quote:
Nicola Del Bono ha scritto:

Michele, al di la delle caratteristiche del carro, parlandone con Fabio, vi siete mai soffermati sul DOVE? ovvero scuola truppe corazzate di Caserta e/o altre situazioni o reparti?

saluti, Nicola


Mi aveva raccontato di aver iniziato ad addestrare AUC col 100° e con il 103° a Caserta.
Poi ha prestato servizio nei Lancieri di Montebello (8°) a Roma.
Su Leopard è stato per anni sia Comandante di Squadrone che Istruttore, ma ha fatto l'istruzione anche su M47 e M60. Poi è diventato meccanizzato e quindi VCC1, M113 e M106.

Questo è tutto quello che ho recuperato dalle nostre conversazioni.

 Nicola Del Bono :

8/1/2021 10:55
 
Quote:
Michele Raus ha scritto:
Nicola Del Bono ha scritto:

Michele, al di la delle caratteristiche del carro, parlandone con Fabio, vi siete mai soffermati sul DOVE? ovvero scuola truppe corazzate di Caserta e/o altre situazioni o reparti?

saluti, Nicola


Mi aveva raccontato di aver iniziato ad addestrare AUC col 100° e con il 103° a Caserta.
Poi ha prestato servizio nei Lancieri di Montebello (8°) a Roma.
Su Leopard è stato per anni sia Comandante di Squadrone che Istruttore, ma ha fatto l'istruzione anche su M47 e M60. Poi è diventato meccanizzato e quindi VCC1, M113 e M106.

Questo è tutto quello che ho recuperato dalle nostre conversazioni.


Grazie mille!....spero di postare qualche aggironamento sul modello presto...

saluti, Nicola

 Nicola Del Bono :

11/1/2021 19:59
 Come anticipato posto con piacere un nuovo aggiornamento...intanto su FB (pagine dedicate alla scuola di Caserta) ho visto come il 100° e 103° corso si siano svolti nel 1980 e 1981 (quindi tutte le nostre varie informazioni sull' excursus di Fabio combaciano perfettamente ;-))

Qui di seguito i vari passi intrapresi per completare la torretta (ed aggiungere le parti mancanti)...innanzitutto ho dovuto autocostruire i 4 maniglioni/pomelli di sollevamento non comoresi nel kit (spue e capocchie di spilli)



ho dovuto anche costruiire uno dei copri visori/iposcopi (che stranamente il kit si era di nuovo "dimenticato" di prevedere)



sono poi passato ad aaggiungere una teoria di "catenelle" fotoincise (dalla proverbiale scatola degli avanzi)..ad esempio ai fumogeni (che hanno necessitato anche alcune aggiunte in plasticard)



Nelle foto che seguono la panoramica di tuttii gli ulteriori interventi accessori da prevedere per dettagliare meglio la torretta, ovvero:

copertura in plasticard del cestello posteriore
dettagli snodo copritelemetro & stuccatura
tappi e catenelle (sullo scudo) per il telescopio di puntamento e mitra coassiale
aggiunta di tappo e catenella sul lato sx della torretta (presa cablaggio proiettore penso...)
posizionamento del maniglioni di sollevamento (menzionati piu su)
posizionamento dei 4 ganci per il proiettore (plastica nera, datimi proprio da Fabio tempo fa...)





ho anche effettuato alte piccolissime modifiche (come ad esempio scavare il cono del cannocchiale sul cielo  di torretta) e altre piccolissime aggiunte..utilissimo è sttato ovviamente il walk around postato da Fabio nei contentuiti....mancano solo la canna ovviamente e le maniglie laterali.. a presto (spero!)






 euro :

11/1/2021 20:16
 piccoli dettagli che poi, tutti insieme, rendono decisamente migliore un bel modello
Bel lavoro

 stefanoc :

11/1/2021 20:52
 gran belle modifiche, mi torneranno utili in futuro ;-)

 Nicola Del Bono :

11/1/2021 23:41
 
Quote:
stefanoc ha scritto: gran belle modifiche, mi torneranno utili in futuro ;-)


Non starai mica esagerando con tutti questi W.I.P ?? mò pure un Leo nel prossimo futuro ? :-O :-)...

scherzi a parte...delle modifiche sarebbe stato bello discuterne a Fiano, tra una birra e una chiacchiera, col Capo Squadrone in persona...sempre con noi in ogni caso

saluti, Nicola

 Nicola Del Bono :

12/1/2021 15:57
 
PS piccola comunicazione di servizio...della serie: mai dare niente per scontato/"ne combinano sempre una...!"

riguardando per curiosità le stampate, in specie i pezzi che le istruzioni specificano di non usare...ho scoperto che in realtà sia il  coprivisore extra che i 4 maniglioni/pomelli  di sollevamento ci sono !! :-O

Tra l'altro sono pure raffigurati nella cover art..ma come dicevo nella pianta zenitale delle stampate sono elencati tra i pezzi da non usare (highlighted in grigio) e infatti nello ste-by-step delle istruzioni di montaggio sono  conseguentemente ignorati

davvero incomprensibile come e perchè le istruzioni Italeri siano siffatte...comunque per chi facesse un Leo con questo kit: tenetene conto.....tra l'altro tra i pezzi che "dicono di non usare" ci sono anche tantissime maniglie e reggimani extra, che a questo punto andrò a confrontare con calma e cura con  foto reali del mezzo (per evitare di omettere e/o di dover autocostruire inutilmente dei dettagli...già presenti)

Deciderò più avanti se lasciare i maniglioni autocostruiti e sostituirli con quelli del kit...circa il coprivisore lascerò quello fatto da me....

ora cercherò di dedicarmi un po allo scafo,

ciao, Nicola

 Nicola Del Bono :

26/1/2021 12:03
 Eccomi con un altro aggiornamento...

Allora, oltre al qui-pro-quo dei maniglioni e coprivisore....mi sono accorto che il congegno a molle di apertura portello sx del kit...era di completa fantasia :-O...

Tra l'altro capisco che anche il Revell si sia dimenticato di riprodurlo,,,girando in rete ho visto che ne esiste una versione (costosa) aftermarket .... mentre le stampate dell 1 A5 MENG lo rapresentano abbastanza bene....essendo comunque delle approssimazioni (vista anche le dimensioni e la scala) ho deciso di autocostruirmi la mia: usando plasticard, lamierino e riciclando (rimodellandole) le molle errate  del kit.....infatti ho dovuto prima scollare il portello e sezionare via il congegno (di pura fantasia) che proponeva il kit....qui  sotto in seguenza foto del portello reale, mia autocostruzione e suo posizionamento sulla torretta...quest'ultima è praticamente finita (macano solo le maniglie laterali, mentre a parte ho anche assemblato la canna)...quindi potrò finalmente passare allo scafo presto...






 GP1964FG :

26/1/2021 12:46
 Revell non lo ha dimenticato, ma sarebbe stato meglio se lo avesse dimenticato!
Anch'io devo rifarlo, o almeno devo rifare le molle e aggiungere la leva (di sblocco?) lateralmente.
Bel lavoro di dettaglio, Nicola!

Ciao
Gianfranco

 Nicola Del Bono :

26/1/2021 15:57
 
Quote:
GP1964FG ha scritto: Revell non lo ha dimenticato, ma sarebbe stato meglio se lo avesse dimenticato! Anch'io devo rifarlo, o almeno devo rifare le molle e aggiungere la leva (di sblocco?) lateralmente. Bel lavoro di dettaglio, Nicola! Ciao Gianfranco


grazie e rtienici aggiornati...avevo anche pensato di farlo col portello aperto...ma mancando completamente gli interni non mi convinceva...peccato che me ne sia accorto troppo tardi, altrirnti avrei potuto rielaborare meglio il blocco molle del kit (che si è rovinato quando ho dovuto scollare/tagliare via tutto...)...legge di murohy: appena non controlli un dettaglio....ecco li l'inghippo.... :-)

comunque pronti per scafo...

ciao, Nicola

 Nicola Del Bono :

9/2/2021 11:38
 Eccoci qui, sempre nel ricordo di Fabio, con un nuovo aggiornamento...
 
Ho assemblato intanto le parti principali dello scafo e primerizzato la torretta; nello specifico ho usato per la struttura principale un primer tamiya grigio chiaro (mml 180/Euro 11,90) e per la canna - su suggerimento di Righettone - la bomboletta Arexons antiruggine (!) ;-)...mml 400/Euro 5,00,,,,,si torva nei supermercati, Brico ed anche on line...

in effetti resa e finitura sono pressocchè identiche, quindi grandissimo risparmio...unici minimi cons: per me, colorando con la tecnica black and white fa più comodo un fondo chiaro (l'arexons è un grigio azzurro moto scuro) ma si può sempre ripassare sopra un grigio chiaro dopotutto....l'odore poi è molto più acre del tamiya...comunque penso sia un buon tip per tutti :-)

Qui sotto a seguire due vste e dettaglio della torretta, poggiata sullo scafo a cui ho anche aggiunto (per vedere l'effetto che fa...) il treno di rotolamento in resina di Italian Kits....a presto! Nik






 GP1964FG :

9/2/2021 19:24
 Un ottimo risultato per la torretta! Nonostante le tante critiche che si leggono in giro, il Leopard 1 di Italeri è ancora validissimo. Il Revell che sto montando mi sta molto deludendo, anche a livello di stampaggio dei particolari. Ci vuole tanta pazienza...😟.
Se posso, ti consiglio di rifare il telo sullo scudo del cannone. A parte l'arma che punta troppo verso il basso, anche le pieghe mi sembrano molto esagerate.

Ciao
Gianfranco

 Nicola Del Bono :

10/2/2021 16:56
 Ciao Gianfranco,

Grazie...in effetti alla fine il kit Italeri non è assolutamente male, anche se necessita di qualche lavoretto...ad esempi il tuo, se non erro, riporta (stampate in rilievo) le due catenelle con i tappi presenti sul fronte carro (domanda: tappi extra per il mantello del cannone ??) che io dovrò autocostruirmi in qualche modo.....

circa il telo (visto anche lo stato avanzato dei lavori) spero possa bastare una colorazione non troppo accentuata....riguardo l'alzo del cannonne non ci avevo mai fatto caso, studierò anche un po di foto e soluzioni..al momento non è ancora incollato e quindi potrei avere comunque qualche minimo grado di gioco ....


 GP1964FG :

10/2/2021 17:34
 Ciao Nicola.
Riguardo ai tappi che vanno a chiudere i fori sulla scudatura del cannone (soprattutto in caso di guado di corsi d'acqua profondi), quelli che tu hai descritto nel kit Revell sono stampati in rilievo sulla piastra frontale del mezzo, con delle "catenelle" che arrivano sulla parte superiore e anteriore dello scafo.
Mentre i tappi sono discreti e abbastanza rilevati per cui, dipingendoli con un po' di attenzione, possono anche andar bene, le catenella sono appena accennate e troppo piatte e vanno secondo me sostituite.
Per la posizione e il particolare delle catenelle così lunghe, penso che quei tappi non fossero solo "di riserva" ma venissero usati per chiudere i fori anzidetti. Ho visto che molti carri delle versioni iniziali avevano questi tappi "pendenti" a lato del foro dove venivano usati, collegati da corte catenelle a lato dello stesso. Non ho ancora ben chiara la situazione, ma credo che sul mio Leopard devo fare questa modifica.

Ciao
Gianfranco

 Nicola Del Bono :

10/2/2021 17:44
 
Quote:
GP1964FG ha scritto: Ciao Nicola. Riguardo ai tappi che vanno a chiudere i fori sulla scudatura del cannone (soprattutto in caso di guado di corsi d'acqua profondi), quelli che tu hai descritto nel kit Revell sono stampati in rilievo sulla piastra frontale del mezzo, con delle "catenelle" che arrivano sulla parte superiore e anteriore dello scafo. Mentre i tappi sono discreti e abbastanza rilevati per cui, dipingendoli con un po' di attenzione, possono anche andar bene, le catenella sono appena accennate e troppo piatte e vanno secondo me sostituite. Per la posizione e il particolare delle catenelle così lunghe, penso che quei tappi non fossero solo "di riserva" ma venissero usati per chiudere i fori anzidetti. Ho visto che molti carri delle versioni iniziali avevano questi tappi "pendenti" a lato del foro dove venivano usati, collegati da corte catenelle a lato dello stesso. Non ho ancora ben chiara la situazione, ma credo che sul mio Leopard devo fare questa modifica. Ciao Gianfranco


Mi studierò un po di foto per capire...ad esempio sulla copertina dello speciale di Storia Miltare, c'è un Leo che ha sia tappi & catenelle sullo scudo che anche sul fronte (per quello azzardavo il termine di tappi extra/riserva)...quelli sul fronte sono effettivamente attaccati come sul kit Revell...inotre se vai sulle gallerie ci sono parecchi Leo (oltre ai due a confronto del contributo ad hoc speciale di Fabio) e ad una prima vista mi sembra abbiano tutti anche le catennelle/tappi frontali...

Vorrei capire se nelle foto di repertorio in cui non sembra ci siano la cosa possa dipendere dalla cattiva qualità della foto o se gli stessi (anche nel corso del tempo) siano stati presenti o no in maniera erratica....parlando di modelli ad esempio, quielli di Fabio in galleria alcuni ce le hanno altri no...

ciao, Nicola

 Albert56 :

10/2/2021 18:27
 Ciao, seguo con grandissimo interesse questa campagna e mi dispiace di non poter partecipare per onorare la memoria di Fabio, causa problemi di salute che mi impediscono ormai da anni di modellare.
Sono davvero meravigliato della qualità "non eccelsa" del kit Revell. Bellissimo il Leo1 di Nicola, tantissimi complimenti.
Alberto

 GP1964FG :

10/2/2021 21:10
 Mah...in effetti anche sul Leo che devo riprodurre io i tappi con le catenelle lunghe sul frontale ci sono (ingrandendo la foto si notano). Purtroppo lo scudo del cannone è troppo scuro, in ombra, e la qualità della foto non è eccelsa, per cui non riesco a capire se ci sono anche i tappi già inseriti nei fori dello scudo.
Il mio comunque era solo un ragionamento logico, senza la pretesa di aver ragione: a che scopo fissare due tappi "di riserva" , bloccati tra l'altro con dei ganci, e legati con delle catenelle così lunghe? Se erano solo di scorta, perché non stivarli in qualche cassa per gli attrezzi, o a bordo, invece di metterli in bella vista complicandosi la vita per fissarli?

@Alberto: ho apprezzato tantissimo i tuoi consigli quando partecipai al G.B. sullo Sherman! Anche se non puoi partecipare con un modello, sostieni i "campagnoli" con il tuo giudizio e i tuoi consigli. A me ( ma penso a tutti) fa solo piacere!
Riguardo al Revell, secondo me è un kit disegnato bene ma realizzato male. Ha dettagli che magari altri kit (compresi i più costosi Meng e Takom) non hanno, come le ruote con i dettagli su entrambi i lati, ma poi si perde nella realizzazione e stampa di tali particolari (che risultano sbagliati e grossolani).
Per darti un'idea, le incisioni che delimitano i portelli del vano motore, sul retro del carro, sono profondissima verso la torretta (oltre 1 mm di profondità) e appena accennate verso la coda del carro, per cui o devi riempire le incisioni profonde o ripassare quelle scarse!

Ciao
Gianfranco

Ciao
Gianfranco

 Albert56 :

10/2/2021 22:04
 Caro Gianfranco,
ti ringrazio per le tue gentili parole.
I tappi in questione venivano usati per chiudere i fori presenti sulllo scudo del cannone ed erano di norma installati quando il carro veniva preparato prima di un guado profondo, ovvero fino a 2.25 metri (vedi il volume 1 della trilogia sul Leopard 1 di M. Shackleton, pagina 143).
Perchè venissero attaccati con delle catenelle alla piastra anteriore dello scafo e non stivati al chiuso non lo so. Forse così erano molto più facilmente utilizzabili.
Ciao

 Albert56 :

10/2/2021 22:12
 Chiedo scusa per la qualità della foto, non ho uno scanner a casa e l'ho fatta con lo smartphone fotografando il libro suddetto (immagine postata solo a scopo di discussione modellistica), in ogni caso si vedono bene  i tappi installati dentro ai fori dello scudo del cannone. Come si può notare anche qui erano attaccati con una catenella. 
ciao



 Albert56 :

10/2/2021 22:29
 Una correzione: ogni carro aveva 4 tappi, ho visto foto in cui due erano attaccati allo scudo con delle catenelle corte, mentre altri due erano attaccati alla piastra anteriore dello scafo. Quelli attaccati allo scafo erano forse di scorta?
Ciao

 Albert56 :

10/2/2021 22:44
 Ho trovato la spiegazione: i tappi erano 4, 2 attaccati alle catenelle corte venivano usati quando il carro era parcheggiato e tolte quando veniva messo in moto. I 2 tappi attaccati allo scafo con le catenelle lunghe erano usati quando il carro doveva attraversare un guado profondo. La spiegazione deriva da Armorama. Domani se ce la faccio posto il link. Ho problemi con l’editor visuale, mi funziona solo con Firefox. Voi che browser usate? Grazie.
Ciao

 Pierantonio :

10/2/2021 23:08
 Come avete ben notato la presenza dei tappi sia sullo scafo che in torretta è del tutto normale e si nota spessissimo nelle foto d'epoca sia sugli A1 che A2. Quelli dello scafo sui carri A2 alcune volte si notano poco perché invece di bloccarli sulle apposite clip, li appoggiavano sui pattini posti sulla corazza frontale confondendosi con essi.
E' forse possibile che in alcuni casi si staccassero causa la rottura della catenella e li tenessero chissà dove ma la cosa non era certo la normalità.
La presenza dei doppi tappi era legata all'esigenza di poter chiudere i fori sullo scudo e nel contempo permettere la rotazione della torretta, altrimenti impossibile inserendo gli altri.
Il manuale prevedeva comunque per il guado profondo il blocco della torretta ad ore 11 e l'inserimento dei tappi presenti sullo scafo.
Ciao
Pierantonio

 Albert56 :

11/2/2021 07:37
 Dopo l'esaustiva spiegazione di Pierantonio, credo non sia più necessario postare il link di Armorama.
Posto invece un'altra foto relativa ad uno dei tappi attaccati allo scudo del cannone, penzolante attaccato alla catenella.
Ciao


one, 

 GP1964FG :

11/2/2021 07:59
 ok, aggiungiamo alla lista delle cose da fare almeno 2 tappi e 4 catenelle...

Ciao
Gianfranco

 Nicola Del Bono :

11/2/2021 08:27
 Grazie ancora a tutti, ad Alberto e Pierantanio, per i controbuti....

quelli sullo scudo li avevo già fatti (tappi e catenelle)...ora cercherò nella scatola degli scarti delle vecchie fotoincisioni un modo per realizzare pure quelli sullo scafo...

ciao, Nicola

 Antonio 13 :

11/2/2021 12:11
 Mamma mia quante cose non conosco di questo carro ;  vedo che nonostante le molteplici differenze e le versioni  stai procedendo molto bene.

 Nicola Del Bono :

11/2/2021 15:40
 Allora...con queste spero che abbiamo davvero finito con le catenelle .-O  :-)   cosi da continuare con il resto dello scafo...

FYI ho usato delle sezioni di catenelle in fotoincisione (non mi ricordo avanzate da  quale kit) raccordate tra loro...visto che  alcune sezioni erano curve, ne ho approfittato per simulare le due catene che si intrecciavano/confondevano tra loro (come ho visto su alcune foto) appoggiandosi sul retro del porta-fari; per quanto riguarda i tappi li ho fatti con capocchie di spillo e filo di rame arrotolato.....estrusioni sullo scafo (dove a volte si vedono dei chiavistelli/fermi catena) sprue cilindrico riciclato.. foto a seguire qui sotto


 GP1964FG :

11/2/2021 18:58
 Bel lavoro Nicola!
Bella l'idea dello spillo per rifare quai tappi; non sono perfetti ma una volta verniciati penso che possano andare.
Esistono in resina, in un set della Leopard Club, che costa però circa 30 dollari più spedizione dagli States... :-(
Le catenelle sono forse un po' troppo grandi, io pensavo ad una soluzione autarchica (filo di rame ritorto e schiacciato...) ma ho anche delle fotoincisioni specifiche per il Leopard 1A4 Tamiya.

Ciao
Gianfranco

 lagu :

11/2/2021 19:17
 su leopardclub.ca si trova tutta una serie di aftermarket dedicati ai leopard e,nonostante il dominio faccia pensare al canada,il sito è inglese ed è gestito da Michael Shackleton ,autore della famosa trilogia sui leopard.I prezzi sono normali,c'è solo da capire ora con la brexit come funziona la spedizione. consiglio di scrivere per info...
ecco il link ai tappi e catenelle
http://www.leopardclub.ca/workshop/LW005/

 Nicola Del Bono :

12/2/2021 08:59
 Intanto ancora grazie e tutti per feed, infos e spunti...

Vista corrente pandemia...economica...ogni extra aftermarket è sostituito da stretta autarchia :-)...comunque motlo interessante il leo club (di cui non conoscevo l esistenza)

circa le mie catenello risaltano un po anche causa del metal glow/macro zoom...debitamente scurite ed opacizzate dovrebbero dare una buona resa; tra l' altro quelle del leopard club, per dimensioni e foggia mi sembrano sostanzialmente uguali/comparabili --- i tappi in resina sono invece perfetti...sui miei lavorerò ancora un po di pittura/stucco, per quanto possibile.....

saluti, Nicola

 Nicola Del Bono :

3/3/2021 10:24
 Salve a tutti...tempo per un piccolo aggiornamento...

Innanzitutto ho dettagliato/corretto un po' il meccanismo per il sostegno della canna (motlo di fantasia nel kit)...senza esagerare ho allungato un po i bracci e modificato chiavistello/sostegni con plastcard e sprue (FOTO 1)

Poi sostituito griglia del kit (troppo morbida) con griglie in acciaio di midellismo navale (Euro 1,80 --- FOTO 1 & 2)

Infine sto completando ricostruzione delle guide dei cavi di traino (di nuovo abbastanza di fantasia nel kit) e intanto ho anche aggiunto/autocostruite le bitte e loro sostegni dove si agganciano gl istessi cavi sullo scafo (FOTO 3)...alla prossima...






 Nicola Del Bono :

10/3/2021 18:03
 Nuovo aggiornamento della settimana...

Per comodità e "pigrizia"  da un po di tempo coloro i mezzi con la c.d. tecnica del "bianco e nero"....in pratica do un prmer grigio chiaro e poi faccio modulazioni/schiarimenti/ombreggiature con nero e bianco, così da avere un mezzo "in chiaro-scuro" come se fosse una foto in bianco e nero --- passo successivo consiste nel passare tantissime velature molto diluite del colore di base, ad esempio verde, al fine di avere una livrea monocromatica "già modulata", ovvero che non necessiti di ulteriori  interventi (col colore di base schiarito e/o scurito) volti ad accentuare la tridimensionalità. Uno dei vamtaggi è che facendo questo "chiaro/scuro" prima del colore finale ci si può permettere molti più errori, facilmente corregibili...mentre - ad esempio - quando si schiarisce un pannello di un carro  già colorato col colore finale, bisogna stare molto più attenti...

Questa volta tenterò una variante...invece che dare un primer unico grigio chiaro ho primerizzato alcune aree/pannelli del carro anche con l'azzurro e il sabbia --- la "speranza" è che quando darò il verde finale, avrò si lo stesso verde per tutto il carro, ma impercettibilmente, in maniera "subtle",si percepiranno tonalità diverse in aree diverse...se volete si tratta di un filtro..stile TENET...ovvero fatto prim che dopo...reversed :-)....

L'ispirazione mi è venita da foto reali in cui determinati elementi (ad esempio determinati contenitori, griglie, copertura termica del cannone etc) appaiono di colore leggermente diversi rispetto al carro -- -deduco che dipenda da successivi rifittaggi (ad esempio sostiuzione di un elemento con uno proventiente da un altro carro o magazzino), colorazioni-riparazioni parziali, elementi stoccati al sole - chessò - che una volta montati risultano croomaticamente affini ma leggeremente diversi etc...

Qui sotto status quo...natiralmente devo ancora fare preshading e dare luci ed ombre...nota: il procedimento suddetto non è direttamente volto ad incrementare tridimnsionalità/modulazione (a quello ci pensa appunto il chiaro-scuro) ma invece indirettamente a dare un suo contorbuto accessorio


 euro :

10/3/2021 18:15
 se l'effetto finale sarà buono come credo , ti copierò il sistema del primer differenziato nel colore.
tienici aggiornati con tante foto

 Nicola Del Bono :

11/3/2021 09:29
 Grazie Vince...

ti/vi terrò aggiornati...c'è in effetti il rischio che il verde sia troppo scuro e copra/annulli l'effetto...ad ogni modo in tal caso potrei tentare di farlo ex-post....ovvero di cambiare leggermente tonalità del colore di base quando lo spruzzerò su determinate aree....

alla prossima, nicola  

 Nicola Del Bono :

12/3/2021 10:18
 Allora, sno riuscito a portarmi ancora un po avanti...

Innazitutto ho dato le ombreggiature con il tamiya NATO black...





Poi sono passato alle luci, usando bianco, azzurro chiaro e sabbia chiarissimo a seocnda delel superfiici considerate...





Passo successivo sarà quello di una serie di lavaggi selettivi in nero, per riprendere le ombre e scurire ulteriormente anfratti e linee di pannelli ---- il quarto ed ultimo passo (prima di passare il colore finale vero e proprio) sarà quello di rirendere a pennello estrusioni varie, ganci, rivettti, maniglie etc....con bianco e/o azzurro e sabbia ultra-super-schariti, cosi da avere una gamma di tonalità divisa in cinque fasce: scurissima - scura - media (le aree di primer originale rimaste) -  chiara - chiarissima...

saluti, Nicola

 GP1964FG :

12/3/2021 11:27
 Ciao Nicola, stai facendo un lavoro da maestro, bellissimo il tuo Leopard 1!
Oltre al montaggio e ai vari dettagli aggiunti, che mi serviranno da riferimento per andare avanti con il mio esemplare (è dura ma non mollo...😕), sono molto incuriosito dalla tua tecnica di verniciatura, che rovescia un po' la classica successione di passaggi per la colorazione e l'invecchiamento del modello.
L'unico dubbio, se posso, è dato dal colore verde scurissimo di quei carri, che mantenevano la verniciatura tedesca in gelboliv. C'è il rischio che tutto il bel lavoro di chiaro-scuro fatto sparisca, o si noti solo da vicino ma sia poco efficace per le foto.
Ti seguo con molto interesse, e rinnovo i miei complimenti per il tuo lavoro.

Ciao
Gianfranco

 Nicola Del Bono :

12/3/2021 15:12
 
Quote:
GP1964FG ha scritto: Ciao Nicola, stai facendo un lavoro da maestro, bellissimo il tuo Leopard 1! Oltre al montaggio e ai vari dettagli aggiunti, che mi serviranno da riferimento per andare avanti con il mio esemplare (è dura ma non mollo...😕), sono molto incuriosito dalla tua tecnica di verniciatura, che rovescia un po' la classica successione di passaggi per la colorazione e l'invecchiamento del modello. L'unico dubbio, se posso, è dato dal colore verde scurissimo di quei carri, che mantenevano la verniciatura tedesca in gelboliv. C'è il rischio che tutto il bel lavoro di chiaro-scuro fatto sparisca, o si noti solo da vicino ma sia poco efficace per le foto. Ti seguo con molto interesse, e rinnovo i miei complimenti per il tuo lavoro. Ciao Gianfranco


Grazie Gianfranco....in realtà il "sistema" funziona anche con le livree verdi (vedi se vuoi mio P40 o Char Bis in galleria) anche se devo ammettere che qualche intervento successivo, ovvero schiarimenti o omebreggiature col colore base schiarito o scurito, è stato alla fine necessario....

In effetti devo ancora decidermi al 100% sul colore da usare....direi che siamo un po tutti daccordo sul fatto che i carri iniziali giunti dalla germania fossero nella livrea scura gelboliv.....sarebbe utile capire dopo quanti anni siano stati verosimilmente ridiipinti/rinfrescati....un carro ambientato una decina d'anni dopo il suo arrivo magari potrebbe essere rappresentato in un verde un po più chiaro, una sorta di verde NATO....

ad esempio il Leo dei lancieri in galleria M+ fatto di Fabio a suo tempo sembra essere in un verde neutro medio ed inoltre ci sono anche foto di mezzi reali che appaiono "non troppo scuri" (anche se li entrano in gioco anche esposizione pellicola, settaggi delle foto nonchè polvere ed illuminazione generale...)

ciao, Nicola

 Antonio 13 :

12/3/2021 15:51
 Anche a me piace l'idea di provare il tuo tipo di verniciatura, lo proverò sicuramente sul mio M47.

 Lamb :

12/3/2021 16:34
 Anche se non faccio il moderno e' sempre molto interessante seguire i tuoi lavori...
o per meglio dire i tuoi divertimenti perche' sono sicuro che ti diverti un mondo con l'aerografo e non cercare scuse di trasparenze varie, lo faresti anche se non si intravedesse nulla di quello che c'e' sotto 

 Icepol :

12/3/2021 23:33
  Ciao! Io arrivo alla fine ma ho la scusante che per un pezzo non ho frequentato il forum..... Comunque sia, io ho prestato servizio nel 19 gruppo 3 squadrone cavalleggeri Guide a Casarsa delle delizie nell'83 su carro Leopard. Io non mi intendo di versioni o altro ma posso dirti che ho un sacco di foto che ritraggono il carro sia quello usato al corpo sia quello usato a Capo Teulada nelle varie esercitazioni che ho svolto. Se ti servono dimmi qualcosa... 



 

 Nicola Del Bono :

13/3/2021 10:22
 ....in effetti è lo stesso divertimento di quando ricostruisco gli interni di un carro..e poi chiudo tutto  

scherzi a parte è una tecnica più "rilassante" di altre in quanto - come dicevo - in caso di errori o ripensamenti è molto più semplice correggere/intervenire...tanto il colore finale si passa solo quando si è soddisfatti della "base"...

Per Icy: se puoi/vuoi posta pure in queasta discussione un paio di foto del tuo "Leo", può essere un utile color reference non solo per me ma per gli altri leopardisti (ma anche "blindisti o pattonisti" etc) impegnati in questa campagna...

thx/ciao, Nicola


 Icepol :

13/3/2021 15:37
  Ciao!   Intnto una precisazione ...il militare l'ho fatto nell'85 con congedo nell'86


Ho guardato cosa potevo mettere a disposizione come referenze ma purtroppo son passati 30 anni dal loro scatto e le foto hanno cambiato i colori. Ne ho scannerizzate alcune che ora ti posto...più che altro possono servire da spunto per qualche scenetta o per verificare qualche particolare


Luogo: Vivaro














Luogo Capo Teulada









Luogo Tagliamento








vabbè basta, ne ho messe altre in galleria

 GP1964FG :

13/3/2021 17:31
 Ciao Ice, le foto sono molto interessanti, peccato per i colori alterati. A me sembra un A2, dallo sportellino per il caricamento dei colpi, con la cerniera a filo della torretta, tipico della produzione OTO MELARA.

Ciao
Gianfranco

 Pierantonio :

13/3/2021 18:34
 belle foto. Interessante la presenza in esercitazione del proiettore e della MG sulla ralla del servente. Assai raramente venivano montati.
I carri sono degli A2
Ciao
Pierantonio

 bar-ma :

14/3/2021 09:15
 Io, da perfetto ignorante sui carri, seguo ammirato e prendo appunti.
In altri casi lo faccio in silenzio, ma questa volta, egoisticamente, mi inserisco perchè la tecniche ben descritta mi stuzzica parecchio.

Qui il riassunto di quello che ho capito:
- Primer di due colori, per simulare la differenza di tonalità di parti sostituite.
- Pre shading con bianco e nero per movimentare il tutto.
- Velature del colore di base molto leggere che devono colorare ma non nascondere quanto fatto in precedenza.
- Correzione, ove necessario, con il solito metodo della desaturazione/saturazione, spruzzando di precisione il colore base schiarito o scurito a seconda dei casi.
- Post produzione con filtri, lavaggi, ecc. per sporco e usura.
E' corretto?

Ora un pensiero a ruota libera venutomi vedendo una foto riguardante il passo 2, il tetto della torretta dove si innestano i due portelli, è stato distinto dal primer differente, poi la giunzione è stata scurita con il nero amalgamando le due parti, la domanda è: vista la separazione di colore che si voleva ottenere, ha senso pensare di distinguere anche nel pre-shading nero? cioè mascherare e fare di due colori scuri diversi (anche solo di saturazione) in modo che ci sia una linea netta (ovviamente non troppo diversa, ma giusto per farla notare) di separazione, per evidenziare questa differenza anche nel punto di cambio?

Mi interesserebbe un vostro parere per capire se possa o meno essere una bojata pazzesca, magari è già stato fatto e l'effetto non paga.

Ora mi ri-taccio e continuo a seguire senza disturbare oltre, ma continuando a prendere appunti .

Maurizio

 Nicola Del Bono :

14/3/2021 21:47
 
[quote] bar-ma ha scritto: Io, da perfetto ignorante sui carri, seguo ammirato e prendo appunti.
In altri casi lo faccio in silenzio, ma questa volta, egoisticamente, mi inserisco perchè la tecniche ben descritta mi stuzzica parecchio.

Qui il riassunto di quello che ho capito:
- Primer di due colori, per simulare la differenza di tonalità di parti sostituite.
- Pre shading con bianco e nero per movimentare il tutto.
- Velature del colore di base molto leggere che devono colorare ma non nascondere quanto fatto in precedenza.
- Correzione, ove necessario, con il solito metodo della desaturazione/saturazione, spruzzando di precisione il colore base schiarito o scurito a seconda dei casi.
- Post produzione con filtri, lavaggi, ecc. per sporco e usura.
E' corretto?

Ora un pensiero a ruota libera venutomi vedendo una foto riguardante il passo 2, il tetto della torretta dove si innestano i due portelli, è stato distinto dal primer differente, poi la giunzione è stata scurita con il nero amalgamando le due parti, la domanda è: vista la separazione di colore che si voleva ottenere, ha senso pensare di distinguere anche nel pre-shading nero? cioè mascherare e fare di due colori scuri diversi (anche solo di saturazione) in modo che ci sia una linea netta (ovviamente non troppo diversa, ma giusto per farla notare) di separazione, per evidenziare questa differenza anche nel punto di cambio?

Mi interesserebbe un vostro parere per capire se possa o meno essere una bojata pazzesca, magari è già stato fatto e l'effetto non paga.

Ora mi ri-taccio e continuo a seguire senza disturbare oltre, ma continuando a prendere appunti .

Maurizio
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Intanto grazie mille per le Foto!!! (molto belle....in pratica inedite)

circa la "mia interpretazione" del black and white:

riguardo il primo blocco tutto giusto, tranne: 1) i primers sono di 3 e non 2 tonalità differenti 2) come anticipato prima delle velature con colore finale ci saranno ancora lavaggi selettivi e lumeggiature a pennello (spero presto di poter postare foto anche di questi passi)

Si, sui toni sabbia avrei potuto usare (e di solito uso) un marrone molto scuro, invece che il NATO black...se individuo correttamente il punto che indicavi, in realtà l'ombra è più "intorno" alla parte più elevata della torretta (primerizzata in grigio) piuttosto che sul cielo stesso (anche se deborda anche su questo), primerizzato in sabbia....in queso caso visto poi che il verde scuro uniformerà comunque molto non mi sono complicato troppo la cosa...inoltre ho comunque successivamente dato più luce...e (come dicevo piu su) devo ancora intervenire a pennello con ulteriori lumeggiature (sempre in tono sabbia

come dicevi anche tu, una volta dato il drab probabilmente dovrò fare qualche intervento ex-post col colore di base schiarito e/o scurito --- potrei anche (ma non ho ancora deciso) attraverso mascherature dare un colore base leggermento diverso proprio sopra le aree primerizzate differentemente, per rafforzare l'effetto....probabilmente inzierò con la canna, dando un solo tipo di verde per vedere cosi se effettivamente si noti la differenza (la canna è primerizzata metà in azzurro e metà in sabbia al momento)

a presto, ciao Nicola






 Nicola Del Bono :

16/3/2021 20:44
 Allora...complice lock down sono riuscito a fare un bel po di passi avanti....

Innanzitutto, come dicevo più sopra, ho fatto una serie di lavaggi selettivi in nero e dato "colpi di luce" sulle sporgenze (incluse ruote, per le quali ovviamente manca ancora colotrazione delle parti gommate..)









E poi è venuto..il grande momento: passare le velature di colore base per iniziare a dipingere sul...serio il modello....per tale compito ho usato 3 parti di khaki drab XF51 Tamiya +  poco meno di 1 parte di NATO green (sempre tamiya) solo per evitare che virasse troppo e solo al marrone...

e alla fine direi  che la tecnica ha funzionato......le ombre e le luci...sono rimaste... creando quel tocco di tridimensionalità che cercavo....le foto non sono ottimali ma oltre al chiaro scuro è rimasto visibile anche il leggero filtro cromatico creato dai primers di diverso colore in alcune aree.....ora seguiranno vari altri passi, a parte la colorazione del telo cannone, ovvero ulteriori filtri tradizionali ad olio, lavaggi etc etc...per ora siamo qui:






 Icepol :

17/3/2021 10:14
 molto bella la resa! sarà uno spettacolo finito!

 macchianera :

17/3/2021 11:37
 Quote:
GP1964FG ha scritto: Ciao Ice, le foto sono molto interessanti, peccato per i colori alterati. A me sembra un A2, dallo sportellino per il caricamento dei colpi, con la cerniera a filo della torretta, tipico della produzione OTO MELARA. Ciao Gianfranco


la torre sembra quella di un A2 per le caratteristiche che hai evidenziato, però  i copritelemetro sembrerebbero circolari e non ovali, come sarebbe tipico degli A2 , ha il manicotto antidistorsione sulla canna, ma la piastra anteriore dello scafo non ha gli agganci per i ramponi...è uno strano ibrido

 Pierantonio :

17/3/2021 17:03
 Nessun ibrido.
Sono tutti A2 perché, oltre a quelli già indicate, hanno le seguenti caratteristiche:
1) cavi di traino di maggior lunghezza che arrivano fino a circa metà della torretta
2) supporto del fari destro con il prlungamento per alloggiare quello sinistro quando veniva montato il faro a luce IR (mai visto fare nell'EI).
Sulla piastra frontale sono evidenti i punti ove imbullonare i supporti dei pattini antislittamento, sempre caratteristica degli A2.
La presenzadel manicotto antidistorsione in quel periodo (anni 80) non dice nulla di particolare perchè installata anche sugli A1

 macchianera :

18/3/2021 09:52
 giusto Pierantonio ....non avevo fatto caso ai punti di imbullonamento dei pattini antighiaccio...anche le cuffie del telemetro che credevo circolari credo sia un effetto di prospettiva

 Nicola Del Bono :

25/3/2021 17:29
 Piccolo aggiornamento....

Allora ho messo le bellissime decals ferrea Mole di Pierantonio (thx!) e direi che siamo al 90/95% del lavoro....

mancano ancora antenne, mitra, fari anteriori e qualche ultimo intervento di weathering a colorazione (potrei dare un ultimo tocco di luci ed mbre e/o filtro)...ecco lo status quo fotografato con luce naturale, che smorza un pò contrasti e modulazioni



Poi per vedere l'effetto che fa (Cit, fabio) di nuovo fotografato a luce  naturale di fronte allo schermo del mio PC.....altro che photoshop, metodo autarchico suggeritomi dal grande Righettone...



Spero entro inizio settimana di poterlo completare e gfare qualche foto migliore....

saluti, Nicola

 GP1964FG :

26/3/2021 07:08
 Sta venendo una meraviglia, la foto ambientata è molto realistica.
Nella prima foto mi sembra che la copertura dell'iposcopio davanti alla cupola del capocarro sia un po' storta...ma forse è la foto.

Complimenti
Gianfranco Pesola

 Nicola Del Bono :

26/3/2021 18:51
 Grazie....ho dato una occhiata e gli iposcopi mi sembrano a posto....questa rimane comunque un kit vintage a suo modo, e quindi qualche forma magari non è perfetta ma cattura bene l'idea del mezzo (grazie anche al treno di rotolamento italian kits...)....

a presto e buon weekend...ciao, Nicola

 GP1964FG :

26/3/2021 20:30
 Quelli del Revell li ho segati via immediatamente. 😫
Ho degli iposcopi con relativa protezione in fotoincisione, ma qualcuno dovrò autocostruirmelo.

Ciao
Gianfranco

 Nicola Del Bono :

29/3/2021 16:20
 Allora...eccomi qui col lavoro FINITO :-o...

Al 99%...

Mi sono riservato un 1% di margine per quanto segue:

1 - al momento di fare qualche foto più decente (e non penso tra l'altro di esserci riuscito...comunque potete vedere voi stessi più sotto) esce sempre fuori qualcosa...tipo uno schizzo di future non opacizzato bene, un chip di vernice saltata o un residuo di olio (o un piccolo particolare che vorremmo semplcemente cambiare)....minime correzioni che eventualmente farò più avanti, prima di una mostra e/o della chiusura ufficiale campagne...

2 - se riuscirò, come spero a metterlo su una basetta..a seconda di cosa rappresenti  (terreno fangoso, impolverato, cortile di una caserma...) dovrò "sporcare/impolverare" di conseguenza il mezzo, per omogeneizzarlo con il tutto

3 - infine i cingoli vintage di vinile non sono il massimo, hanno delle piccolissime bave non realmente scartavetrabili (visto che si parla di vinile)...qualche chip di vernice è saltato e comunque non rappresentano perfettamente i cingoli reali ...potrei a suo tempo cercare di cambiarli con dell'aftermarket (capisco però che i cingoli MENG siano fuori produzione al momento) , oppure proprio in ragione della basetta (ancora TBA) coprire gli eventuali difetti più evdenti con fango, polvere o simili...

in ogni caso è per Fabio..il "suo" carro preferito...quindi se potrò più avanti migliorarlo ancora un po' tanto meglio...come da WIP in pratoca da scatola (tranne piccolissimi interventi sempre riportati nel WIP)...ultimissima modifica: lo scudo con croce bianca rifrangente per guida notturna sul retro è stato sostituito con uno preso da un vecchio kit ariete trumpeter, molto più realistico (con al croce in rilievo ad esempio) ..e colorato, come ci teneva lo stesso Fabio a ricordare, di grigio e non di verde....per ora è davvero tutto..mancano solo le foto :-):













 Riccardo La Barbera :

29/3/2021 16:31
   Bravo !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


Riccardo 



   





 

 Paolo11 :

29/3/2021 17:30
 Semplicemente superlativo !!!! grandissimo !!!

 Righettone :

29/3/2021 17:53
 Grande Nicola! Capolavoro assoluto, non l'ho mai visto dal vero, ma guardandolo in foto penso possa essere confuso con quello reale, almeno questa è la mia impressione pur essendo digiuno della materia.
Credo che Fabio avrebbe apprezzato molto.  Aspetto di vederlo live al più presto. 

     Ciao   Enrico

 Nicola Del Bono :

29/3/2021 19:52
 
Quote:
Righettone ha scritto: Grande Nicola! Capolavoro assoluto, non l'ho mai visto dal vero, ma guardandolo in foto penso possa essere confuso con quello reale, almeno questa è la mia impressione pur essendo digiuno della materia.
Credo che Fabio avrebbe apprezzato molto.  Aspetto di vederlo live al più presto. 

     Ciao   Enrico


Ancora grazie (a tutti)...

Speriamo quanto priam di riverderci dal vivo...da domani zona arancione...poi ross di nuovo..ufff

PS Il buon Fabio qualche magagnetta me l'avrebbe trovata....ma sicuramente apprezzato la mancanzaa di scrostature :-).......quanto ce manca er capo...

Ciao, Nicola

 Pierantonio :

29/3/2021 20:14
 Molto bello.
Ho inserito qualche foto nella mia pagina Facebook.
Ciao
Pierantonio

 GP1964FG :

29/3/2021 21:15
 Bravo Nicola, il tuo Leopard mi piace molto, soprattutto per la verniciatura, perfetta.
Penso che sia quasi obbligatorio ambientarlo, dopo aver fatto tutto quel lavoro per "sbiadire" il colore, rendendo l'idea di un mezzo vissuto, usato.
Io lo farei in esercitazione, giustificando così i portelli chiusi. Magari mentre scavalca un terrapieno...

Per il discorso dei "difettucci" che saltano fuori, purtroppo il kit perfetto non esiste. Bisogna raggiungere un compromesso tra la voglia di migliorare il modello, rendendo i particolari più minuti, e la necessità di portare a termine il lavoro. Io spesso mi perdo in piccoli o grandi lavori di modifica, e spessissimo non porto a termine il modello.

Complimenti perciò anche per aver completato il tuo Leo, presto e benissimo!

Ciao
Gianfranco Pesola

P.S. Ricordati dei cavi di traino...😉

 euro :

29/3/2021 21:21
 mi pare che al cingolo di sn si intraveda la giunzione tipica di quellin in vinile ma è davvero voler fare le pulci a un bellissimo modello...
Fabio sarebbe contentissimo di vederlo!!

 Nicola Del Bono :

29/3/2021 22:07
 Grazie ancora a tutti...

Per la mole di informazioni, consigli e references....

In effetti è vero..a volte si rischia di aprire parentesi infinite e di non finire più un modello :-)....adesso lascerò decantare un po' il tutto e poi in sede di imbasettamento avrò modo di vedere come (se possibile) migliorare un po i cingoli (e giunzioni :-))...ma almeno l'ho finito a conti fatti :-)

Circa i cavi ho visto diverse foto di carri (spesso in esercitazione) senza attrezzi e/o anche senza i cavi...gli stessi sono per definizione amovibili e quindi si può sempre "razionalizzare" il mio carro...come immortalato in un determinato momento in cui ne era privo....

in realtà avendo sudate 7 camicie per autocostruitre i sostegni esatti (quantomeno più di quelli del kit), compresi i pozzetti/bitte ...mi era piaciuta (anche per sopraggiunta pigrizia/stanchezza) l'idea di omettere appunto i cavi e lasciare tutto in vista...comunque i cavi sono ancora vivi e vegeti nel kit box...sono un altro di quei piccoli dettagli che menzionavo prima, da poter eventualmente aggiungere piu avanti...

Saluti/thx, Nicola

 Barbarigo :

30/3/2021 08:42
 Gran bel lavoro, Nicola, complimenti!

Paolino

 Antonio 13 :

30/3/2021 14:13
 Una realizzazione bellissima davvero !!
( le foto non gli rendono onore ma sappiamo che le foto sono non sempre facili).

 Michele Raus :

30/3/2021 14:20
 Per quello che può valere il mio giudizio di aeroplanaro, il carro mi sembra ottimamente realizzato e l'aspetto è veramente realistico.
Complimenti per aver concluso la tua campagna Cavalleria Italiana.

 stephaneT :

30/3/2021 14:27
 Complimenti anche da parte mia. bellissima realizzazione.

 Lamb :

30/3/2021 15:38
 molto bello tutto, specialmente nella modulazione e contrasto giusti, di effetto ma realistici 

 yago :

31/3/2021 11:07
 Complimenti , veramente un lavoro molto bello e un pittura molto realistica!
La foto con la vista da dietro spettacolare :-)

Ciao
Gianfranco :-)

 Icepol :

31/3/2021 11:51
 Bellissima realizzazione complimenti!!
Per me, che ci ho fatto un anno sopra, risulta essere una realizzazione "evocativa" e non banale.
Se posso dire la mia: io i cavi li metterei in quanto ricordo che erano sempre presenti sui carri mentre per quanto riguarda gli attrezzi fai come ti pare....a volte li mettevamo ma molto più spesso no (la pigrizia non è solo del modellista... :-D :-D :-D )

 Nicola Del Bono :

31/3/2021 17:34
 
Quote:
Michele Raus ha scritto:
Complimenti per aver concluso la tua campagna Cavalleria Italiana.



era ora......la prima (entro i tempi) in 16 anni...!!.....merito di Fabio evidentemente....

in sede di imbasettamento potrei effettivamente aggiungerei i cavi e giocare un po di pittura/pigmenti sui cingoli (anche in ragione del terreno)....ma contentissimo del risultato e innazitutto di aver appunto concluso una campagna..anzi "la campagna" :-)..PS ho anche pulito/eliminato due schizzi di rosso che si vedevano nei catadriotti posteriori sugli alloggiamenti & simili..............

Grazie ancora a tutti!....Nicola

 Patrizio :

16/4/2021 22:28
 Caro Nico, una realizzazione stupenda,ovviamente il mio commento è relativo alla costruzione e alla stupenda colorazione, per il resto, è noto che io di carri non capisco nulla quindi sulla fedeltà al mezzo reale non mi pronuncio. Comunque, conoscendo la tua pignoleria modellistica non ho alcun dubbio al riguardo.
Ti faccio i miei complimenti per il risultato della verniciatura, la sperimentazione ha dato i suoi frutti

Bravo, Fabio avrebbe avuto comunque da ridire su qualche cosa... mi pare di sentirlo ma... sarebbe stato felice di questo lavoro

Patrizio  

 Nicola Del Bono :

18/4/2021 11:22
 
Quote:
Patrizio ha scritto: Caro Nico, una realizzazione stupenda,ovviamente il mio commento è relativo alla costruzione e alla stupenda colorazione, per il resto, è noto che io di carri non capisco nulla quindi sulla fedeltà al mezzo reale non mi pronuncio. Comunque, conoscendo la tua pignoleria modellistica non ho alcun dubbio al riguardo.
Ti faccio i miei complimenti per il risultato della verniciatura, la sperimentazione ha dato i suoi frutti

Bravo, Fabio avrebbe avuto comunque da ridire su qualche cosa... mi pare di sentirlo ma... sarebbe stato felice di questo lavoro

Patrizio  


Grazie a te Patrizio....è bello comunque sentire/evocare ancora Fabio (e le sue rampognature :-)) con noi...

Poi ci sentiremo in "Colonna" più avanti per possiibi basettamenti ...nel frattempo con un po di ciano ho anche attaccato le parti superiori dei cingoli che non erano a filo con il bordo superiore delle ruote.....quindi siamo pronti ad accendere il motore, abili e arruolati :-)

ciao, Nicola

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