Forum : Animals 2020

Soggetto : Parasaurolophus sp., Cretaceo sup., FINITO, foto votazioni

 marcellodandrea :

9/5/2020 21:32
 ciao a tutti

mi iscrivo a questa campagna con un kit semplice. L'ambientazione sarà un pochino più complessa, almeno per come la visualizzo adesso.

Come è noto, i "dinosauri" intesi come gruppo naturale non esistono: quelli che popolarmente definiamo così appartengono in realtà a due distinte linee filetiche di animali terrestri, gli Ornitischi (Adrosauri, Stegosauri, Ceratopsidi, Anchilosauri etc.) e i Saurischi (Sauropodi, Teropodi), entrambi omeotermi (volgarmente, "a sangue caldo"). Nel caso dei Teropodi (Celurosauri ed Uccelli, Tirannosauri, Maniraptoridi etc.) la pelle era (ed è ancora negli Uccelli) coperta da un manto di piume e penne come isolante termico (penne che nel caso degli Uccelli sono diventate, in seguito, un ottimo strumento per volare). Non mi risultano notizie di penne o altro sulla pelle degli Ornitischi.

Gli Pterosauri (volanti) erano, ugualmente, una linea filetica separata dai precedenti, anche questa omeoterma (gli pterosauri però, come isolante termico, avevano una fitta peluria, un po' come noi mammiferi).

Infine, i grandi rettili marini (mosasauri, plesiosauri, ittiosauri etc.) erano "rettili", appunto, cioè animali eterotermi (volgarmente si dice "a sangue freddo" ma è improprio, un animale col sangue freddo sarebbe morto ovviamente; un eterotermo semplicemente non termoregola) e non avevano niente a che fare con i "dinosauri".


Parasaurolophus era un Hadrosauridae (o "dinosauri col becco d'anatra" erbivori; Ornitischi) del Cretaceo superiore del nord America  (una settantina di milioni di anni fa più o meno), con pochi esemplari conosciuti ma anatomicamente interessanti per via della lunga cresta che sovrastava le loro teste.

Altri dettagli li aggiungerò in seguito, non voglio farla troppo lunga. Veniamo al modello.


(cliccare per ingrandire)




Come dicevo il kit di per sé è banale, pochi pezzi che si incollano rapidamente. Ma ci vuole un po' di attenzione nelle stuccature per non portare via troppi dettagli. La pelle è coperta da una fitta serie di squame, peraltro documentate nei reperti fossili degli adrosauri.




Una mano di primer grigio chiaro opaco con bomboletta di ferramenta.




La basetta con compensato media densità ritagliato e scavato in forme rotondeggianti da un mio amico liutaio per hobby (ma molto bravo) . La parte scavata sarà uno stagno.






La roccia dietro è sughero. Forma una sorta di sfondo dove il dinosauro andrà a mangiare del fogliame, almeno per come me lo visualizzo io. Prima di incollare il sughero, ho preparato la basetta con diverse mani di impregnante, lisciate e verniciate di nuovo, come faccio di solito in tutte le mie basetta, navi o carri che siano. Le mani finali le darò una volta terminata l'ambientazione.




Qualche pezzo di sughero dietro blocca tutto in posizione.




Ecco come la vedo. Tutto da riempire di dettagli ovviamente.






Questo è tutto per ora. Ciao alla prossima :-)

link alla galleria

 daniele RN :

9/5/2020 22:39
 Questo e' il preludio ad un altro capolavoro!
Seguiro' il tuo lavoro!

 Oberst_Streib :

9/5/2020 22:49
 

Inutile, Marcello non può fare altro che stupirmi !
Ho appena detto bravo a Corale che ha tirato fuori un velivolo a dir poco raro, ed acco Marcello che tira fuori addirittura un Dinosauro!
E poi io, da bravo laureato in Scienze Geologiche, e con un 30 sul libretto all'esame di Paleontologia, non posso che restare estasiato, a bocca aperta...

Vedo tra l'altro una certa preparazione sull'argomento Rettili del Mesozoico e sulla relativa tassonomia da parte dell'Aretino, qui, e la cosa fa piacere.
Anche perchè spesso si fa un gran mescolone e si continua a pensare ai dinosauri come mostri alla Jurassic Park e non a parenti strettissimi dei moderni uccelli...

 wassago :

9/5/2020 23:05
  Interessante  molto bello gli avevo notati anche io i kit tamiya sui dinosauri.

bello.





 

 ABC :

9/5/2020 23:24
 Idea strabiliante! Sei geniale.

Seguirò con vero interesse.

Alessandro :-) :-) :-)

 wazovski :

10/5/2020 07:52
 Wow, neanche il tempo di iscriverlo ed è già quasi finito   Benvenuto a questo antico bestione








 marcellodandrea :

10/5/2020 11:09
 Quote:
Oberst_Streib ha scritto: sull'argomento Rettili del Mesozoico


Una precisazione in sintesi. "Dinosauri" e Pterosauri non erano rettili. I rettili sono certamente una classe straordinaria, la prima di tetrapodi autenticamente terrestri (cioè svincolati dall'acqua in ogni aspetto della vita - anche se poi molte forme sono tornate a vivere in acqua) e hanno perciò enormi "meriti" filogenetici. Circa 300 milioni di anni fa hanno dato origine a tre linee principali di discendenza: una che porta ai mammiferi con acquisizione dell'omeotermia (con molte ramificazioni ovviamente); una che porta, ugualmente con molti rami, ai rettili marini (plesiosauri etc.) e ai rettili moderni (tartarughe, serpenti e lucertole), questa ancora eteroterma; l'ultima, gli Arcosauri, che porta agli Pterosauri, Dinosauri e Uccelli, di nuovo con acquisizione dell'omeotermia. Una volta omeotermi, per definizione, non si tratta più di "Rettili", se non altro perché questo implica un cambiamento drastico nel sistema cardiocircolatorio (il cuore diventa completamente bicamerato e i due circoli arterioso e venoso totalmente separati) e nel metabolismo basale (anche se altri aspetti anatomici, per esempio scheletrici, possono essere molto simili). Nel XIX secolo, quando furono "scoperti" i dinosauri, questi furono classificati nei rettili per l'anatomia scheletrica, ma a quei tempi si ignorava quasi tutto di ogni altro aspetto.

Negli Arcosauri, una delle linee basali è quella che porta ai coccodrilli attuali, i quali in linea di massima vengono considerati rettili ma a stretto rigore, per quanto ancora basicamente eterotermi (ma il cuore è già quasi completamente bicamerato)  sono già un'altra cosa, essendo situati su questa linea evolutiva e non su quella dei rettili moderni eterotermi. Più avanti nel tempo troviamo un coacervo di forme non ancora benissimo conosciute che spesso vengono indicate complessivamente col nome di Tecodonti, sono polifiletici probabilmente, ma comunque identificano il bacino da cui si irradiano le ultime tre linee di Arcosauri (Pterosauri, Saurischi, Ornitischi - gli Uccelli sono saurischi).

Il nostro Parasaurolophus perciò non è un rettile, è un Ornitisco o, al massimo in termine più discorsivo, un dinosauro. :-)


Quote:
wazovski ha scritto: Wow, neanche il tempo di iscriverlo ed è già quasi finito   Benvenuto a questo antico bestione


Beh, il kit in effetti sì, ma l'ambientazione ci vorrà un po' di tempo per completarla, se si sviluppa per come l'ho in mente io (spero). Vediamo cosa tiro fuori :-)

 Oberst_Streib :

10/5/2020 12:53
 
Quote:
marcellodandrea ha scritto: Oberst_Streib ha scritto: sull'argomento Rettili del Mesozoico

Una precisazione in sintesi. "Dinosauri" e Pterosauri non erano rettili. I rettili sono certamente una classe straordinaria, la prima di tetrapodi autenticamente terrestri (cioè svincolati dall'acqua in ogni aspetto della vita - anche se poi molte forme sono tornate a vivere in acqua) e hanno perciò enormi "meriti" filogenetici. Circa 300 milioni di anni fa hanno dato origine a tre linee principali di discendenza: .....


Giusta precisazione, Marcello, ma qui si va sul difficile.
Tutt'ora è dibattuto se la classe Reptilia debba o meno includere gli ordini e le famiglie tra cui si piazzano i Dinosauria, e quindi anche il tuo animaletto e gli uccelli attuali.
La classe Sauropsida potrebbe essere classificata tassonomicamente indipendente dalla Reptilia, ma il dibattito è ancora aperto dato che la dicussione riguarda anche come defininire codeste cladi, se monofiletiche o parafiletiche.
Per cui da un certo punto di vista, e storicamente, i Dinosauria fanno parte dei Reptilia, benchè ovviamente tra una tartaruga o un geco e il tuo Parasaurolophus ben poco ci sia in comune, anche filogeneticamente parlando...


Ma tanto per capire: pura passione per la Paleontologia? o magari hai fatto studi proprio in argomento?  

 marcellodandrea :

10/5/2020 17:05
 Eh eh ... sono tra quelli che ritengono, con i dati a nostra disposizione, che sarebbe necessario un aggiustamento abbastanza radicale della sistematica, separando tutte queste entità dai rettili propriamente detti (e gli Uccelli a mio parere sarebbero più coerentemente un ordine dei Saurischi e non una classe a sé stante). 
Sono uno zoologo ma mi occupavo per lo più di artropodi :-) Ora  faccio modellini :-)  giusto per tornare in tema prima che Fabio ci banni tutto :-) :-) :-)

 Oberst_Streib :

10/5/2020 17:39
 Ahhh ecco, uno zoologo, mi fa piacere saperlo.
Una competenza tecnica così spinta su un argomento così particolare come la tassonomia, specie in ambito paleontologico mi colpiva... 

Di artropodi mi occupo spesso e volentieri anche io, specie quando faccio una spaghettata allo scoglio ben fornita di scampi e mazzancolle , non so se hai presente 

Comunque guarda che non siamo affatto Off-Topic: stiamo parlando del soggetto di questo thread, che per fortuna non è il solito aereo o carrarmato ma un bestio a tutti gli effetti, e come tale ne stiamo dibattendo la storia (anzi la preistoria ).
E qui si potrebbe entrare nella questione colori degli animali estinti, questione spinosa e dibattuta ...

 enrico63 :

10/5/2020 18:00
 
Quote:
Oberst_Streib ha scritto: Ahhh ecco, uno zoologo, mi fa piacere saperlo.
Una competenza tecnica così spinta su un argomento così particolare come la tassonomia, specie in ambito paleontologico mi colpiva... 

Di artropodi mi occupo spesso e volentieri anche io, specie quando faccio una spaghettata allo scoglio ben fornita di scampi e mazzancolle , non so se hai presente 

Comunque guarda che non siamo affatto Off-Topic: stiamo parlando del soggetto di questo thread, che per fortuna non è il solito aereo o carrarmato ma un bestio a tutti gli effetti, e come tale ne stiamo dibattendo la storia (anzi la preistoria ).
E qui si potrebbe entrare nella questione colori degli animali estinti, questione spinosa e dibattuta ...


Ecco, appunto, prima che iniziate la discussione, vi avviso che senza il supporto di chip originali  non saranno ammesse dissertazioni di alcun tipo!!

 yago :

10/5/2020 19:49
 Originale e interessantissimo wip!
Bella l introduzione e altrettanto interessante il dibattito tra te e Alessandro..... confesso che mi sono impuntato su tutte quelle classificazioni ben note a voi del "mestiere"però il filo del discorso si capisce e mi intriga....sono curioso di vedere come interpreterai i colori del "coso" :-D

Ciao
Gianfranco :-)

 marcellodandrea :

10/5/2020 21:08
 Quote:
enrico63 ha scritto:
Oberst_Streib ha scritto:
E qui si potrebbe entrare nella questione colori degli animali estinti, questione spinosa e dibattuta ...


Ecco, appunto, prima che iniziate la discussione, vi avviso che senza il supporto di chip originali  non saranno ammesse dissertazioni di alcun tipo!!




caro Enrico, ehm... guarda che qualche chip originale l'abbiamo, almeno per i colori strutturali delle piume dei Teropodi... . Comunque su Parasaurolophus specificatamente non abbiamo nulla, che io sappia.


Quote:
yago ha scritto: sono curioso di vedere come interpreterai i colori del "coso" :-D Ciao Gianfranco :-)


Sì, qui si tratta di interpretare perché non ci sono dati ricavabili, neppure dai frammenti di pelle mummificata degli adrosauri - rari ma esistenti; tra gli organi più notevoli mummificati e passati alla TAC, un cuore di adrosauro, che mostra (a conferma di tutti i precedenti studi su istologia delle ossa, postura del corpo, rapporti preda/predatore, velocità etc.) i ventricoli completamente separati, a dimostrazione di un metabolismo completamente omeotermo. Ho visto in rete molti Parasaurolophus colorati, con proposte più o meno "belle"; non lo so ancora di sicuro, ma penso che eviterò i toni verdi stile "lucertola" perché non c'è alcuna parentela; sono più propenso a colorazioni simili a quelle dei grossi erbivori di foresta attuali, ancorché mammiferi: contrombreggiatura beige/marrone, con striature eventuali varie. Vedremo, intanto ci penso :-)

 frank1959 :

11/5/2020 08:20
 Bellissimo soggetto e bella partenza come al solito. Sono curiosissimo di vedere come lo renderai questo ... questo ... vabbè mi sono perso nell'interessantissima disamina.
Ciao

 Oberst_Streib :

11/5/2020 12:39
 
Quote:
marcellodandrea ha scritto:
Sì, qui si tratta di interpretare perché non ci sono dati ricavabili, neppure dai frammenti di pelle mummificata degli adrosauri
.....................
Ho visto in rete molti Parasaurolophus colorati, con proposte più o meno "belle"; non lo so ancora di sicuro, ma penso che eviterò i toni verdi stile "lucertola" perché non c'è alcuna parentela; sono più propenso a colorazioni simili a quelle dei grossi erbivori di foresta attuali, ancorché mammiferi: contrombreggiatura beige/marrone, con striature eventuali varie.


Marcello, più che per analogie con grossi erbivori attuali, io mi orienterei a colori che rispecchiano gli ambienti, dato che gli animali di solito si mimetizzano con i colori e le forme del contesto in cui si muovono, in particolare i soggetti a predazione.
Insomma, secondo me sarebbe da capire quali fossero i tipici ambienti dove questi animali si cibavano per avere una idea della possibile colorazione, certo comunque usando analogie a animali attuali che si muovono in ambienti omologhi.
Che dici?

Indubbiamente certe colorazioni proposte dalla letteratura sono affascinanti, ma, hai ragione, non ce lo vedo sto animalone verniciato con colori troppo vivaci.

 euro :

11/5/2020 19:26
 
Quote:
marcellodandrea ha scritto: . Ho visto in rete molti Parasaurolophus colorati, con proposte più o meno "belle"; non lo so ancora di sicuro, ma penso che eviterò i toni verdi stile "lucertola" perché non c'è alcuna parentela; sono più propenso a colorazioni simili a quelle dei grossi erbivori di foresta attuali, ancorché mammiferi: contrombreggiatura beige/marrone, con striature eventuali varie. Vedremo, intanto ci penso :-)


sono d'accordo con questa idea di colorazione; sarà il "solito" capolavoro

 marcellodandrea :

11/5/2020 23:38
 Quote:
Oberst_Streib ha scritto:

Indubbiamente certe colorazioni proposte dalla letteratura sono affascinanti, ma, hai ragione, non ce lo vedo sto animalone verniciato con colori troppo vivaci.


Mah, che dire. Erano erbivori, gli ambienti fossili sono di pianure alluvionali con fiumi, laghi e paludi perciò piuttosto boscose direi (ma ci saranno state pure ampie radure) con vegetazione arborea e felci. Escludendo per ora piante di difficile riproduzione (più che altro per le dimensioni - le foglie aghiformi in realtà ci sarebbe un modo di farle) come le conifere, mi orienterò su latifoglie, felci e arbusti minori (ricordo per inciso che NON ci sono piante erbacee: l'erba si è evoluta una ventina di milioni di anni dopo, quando questi animali erano scomparsi). Poi nella basetta ho fatto scavare uno stagno. Se seguissi l'ambiente, allora dovrei farlo verde. Il verde è frequente nei rettili, ma questi animali non avevano più nulla a che fare con i rettili da oltre centocinquanta milioni di anni. Se escludo il verde e colorazioni improbabili a colori vivaci verde/azzurro/rosso/giallo e affini (che invece prenderei in considerazione tutte se si trattasse di Teropodi pennuti, visti gli Uccelli e i risultati delle indagini sui colori strutturali di alcune penne fossili, come dicevo sopra), non restano che vari toni di marrone scuro/bruno/beige/bianco che poi sono quelli della stragrande maggioranza dei grossi mammiferi erbivori (che dovrebbero avere gli stessi problemi di mimetizzazione che avevano i grossi erbivori di allora). Poi, mi sa, come si fa si sbaglia (cosa darei per passare una settimana nel giurassico o nel cretaceo !!! - invisibile si intende, era facile fare brutti incontri). :-)



PS - a proposito, vivo ad Arezzo ma sono di Siena :-) :-) :-)

 bar-ma :

12/5/2020 18:15
 WOW, questo me lo gusto per benino, fosse anche solo per le dissertazioni paleontologiche... anche se mi sa che se ne vedranno delle belle anche modellisticamente parlando!

Maurizio

 marcellodandrea :

13/5/2020 21:07
 Tornando al modellismo, ho rivestito il diorama di das, prima dietro le "rocce",

(cliccare per ingrandire)



poi davanti a formare lo stagno di cui parlavo prima.

Tengo presente il fatto che un "bosco" selvatico non è come quelli a cui in linea di massima siamo abituati, ben curati negli alberi e nel sottobosco dalle guardie forestali o dai contadini che una volta lo ripulivano anche solo per raccogliere la legna da ardere. Se diamo un'occhiata alle foreste pluviali dove non c'è manutenzione (e vorrei pure vedere... :-)  )  notiamo un accumulo di essenze vegetali apparentemente caotico, con una gran quantità di residui morti e marcescenti su cui crescono altre piante e così via (dove, in effetti, di terreno vero e proprio ce n'è poco, più che altro ci sono strati su strati, metri a volte, di vegetali morti - quello che non riesce proprio ad entrare nella zucca di quei cretini che distruggono le foreste per fare campi coltivati, per poi ritrovarsi nel giro di pochi anni con una manciata di (poco) terreno bruciato). 

Ora io non voglio fare un caos eccessivo, se no non si capisce più niente e forse non sarei neppure capace di simulare un ambiente così; ma comunque vorrei cercare di costruire gradualmente un angolo (quello a destra del diorama) che dia almeno un po' l'impressione di essere così, caotico, appunto con molti vegetali che crescono gli uni sugli altri. Quindi dovremo fare un po' di prove in itinere...  Intanto ho piazzato per provare qualche rametto (o radice) iniziale raccolto nei parchi o in campagna.




Prima di verniciare il dinosauro ne avrò bisogno per fare diverse prove a secco, più che altro per gli ingombri e l'aspetto generale.







Poi pensavo che la campagna si intitola "animals" (plurale) e non "animal" (singolare). Di conseguenza inserirò altri animaletti, una rana e un paio di pesciolini, più animaletti a me più congeniali, come ragni e insetti.

link alla galleria

 yago :

13/5/2020 21:55
 Ciao Marcello continuo a seguire interessato....
Una domanda: ma se aggiungi rana e pesciolini significa che il coso non era tanto grande ... :roll: che dimensioni aveva più o meno?

Ciao
Gianfranco :-)

 marcellodandrea :

13/5/2020 22:33
 Dal momento che mi intendo più di ragni che di dinosauri, per risponderti sono andato a vedere le lunghezze degli esemplari conosciuti, e siamo intorno ai 9-10 metri per gli adulti. Comunque una lunghezza rispettabile. Rane e pesciolini fanno parte di un kit diverso, di un triceratopo sempre Tamiya nella stessa scala. Lo mostrerò a suo tempo.

Disgressione sulle dimensioni. La maggior parte dei dinosauri erano piccoli, quelli giganti erano una minoranza, anche se molto appariscente. Nessun ecosistema sarebbe stato in grado di sostenere una fauna di giganti così se fossero stati milioni di esemplari.

 yago :

14/5/2020 12:33
 Grazie Marcello :-) !

Ciao
Gianfranco :-)

 marcellodandrea :

18/5/2020 10:38
 Sono andato avanti con le "prove" di vari legnetti che avevo da parte e qualcosa trovato fuori. Ogni legnetto - deve essere comunque secco -  lo plastifico, cioè lo immergo in un prodotto simil-trielina nel quale ho sciolto un po' di sprue: questo evita che marcisca e lo rinforza. Poi dipingo con i colori che voglio.




Un'altra versione, ma sono solo prove...




Qui ho aggiunto una radice (a destra) con molti rametti (è verde perché la plastica fusa è di colore verde e ho abbondato in tutti quei rametti sottili per rinforzarli). L'unica cosa incollata già è il tronco spezzato in primo piano a destra, tutto il resto è solo appoggiato (con qualche pernetto per fissarlo).









La solita prova per vedere l'effetto che fa...  Direi comunque che il grosso tronco sulle rocce e la radice contorta a destra ci stanno bene.




Il rametto che copre la spalla del dinosauro e compare in tutte le foto sopra non è incollato. Ho provato a metterlo lì ma sono ancora incerto.



Beh, a questo punto penso che comincerò a fissare gli alberi a destra sulle rocce, poi darò il primer e poi vedremo via via :-)


link alla galleria

 euro :

18/5/2020 10:41
 secondo me è perfetto!!
Rende bene l'idea del caotico e selvaggio ambiente dell'epoca...
Sarà spettacolare con la bestia dipinta

 marcellodandrea :

20/5/2020 18:21
 Ho dato il primer (grigio chiaro, la solita bomboletta di ferramenta).

(cliccare per ingrandire)



Il cespuglio basso a sinistra e quello arborescente al centro non sono incollati.






Una prova con il grosso tronco sopra le rocce






link alla galleria

 marcellodandrea :

24/5/2020 22:49
 

Ho fatto altre prove con i vari elementi colorando un po', in modo che la scena mi si componga man mano in testa, diciamo così.











Nelle scatole dove conservo rametti e radici trovati via via in campagna  è saltata fuori anche la radice in primo piano (qui in grigio chiaro perché l'ho già passata nella plastica fusa e primerizzata), l'ho provata davanti al dinosauro ma poi l'ho tolta perché soffocava troppo, comunque la metterò da qualche parte...





link alla galleria
 

 wazovski :

25/5/2020 08:16
 

 AndRoby :

25/5/2020 11:57
 Ciao!
Mi sono letteralmente "bevuto" il tuo WIP, da introduzione esplicativa su tutto ciò che per me è, da ignorante, "dinosauro" a tutto il resto.
Mi piace tantissimo quello che stai realizzando, in tutte le sue parti. Il cercare di riprodurre un'ambientazione il più possibile reale temporalmente è affascinante.
Ho una domanda sulla "bestia": maschio o femmina? A livello morfologico esternamente cambiava tanto?
Ti seguo!
Roby

 El-Condor :

25/5/2020 12:20
 
Carissimo Marcello; apprezzo la tua competenza e la destrezza nel campo navale tanto che seguo da tempo i tuoi WIP anche se i miei interessi, e la mia cultura, sono marginali in tale campo.
Ora mi hai piacevolmente sorpreso con questo tuo notevole lavoro.

Ti seguo con ammirazione
Un simpatico saluto
Agostino
 

 marcellodandrea :

25/5/2020 22:57
 Quote:
AndRoby ha scritto:  Ho una domanda sulla "bestia": maschio o femmina? A livello morfologico esternamente cambiava tanto? Ti seguo! Roby


Magari lo sapessimo... :-)

Per capire se un esemplare fosse maschio o femmina, in presenza del solo scheletro, dovremmo trovarne uno fossilizzato mentre deponeva le uova, che è quasi impossibile. Nel caso di Parasaurolophus ci si è baloccati, per un po', con l'idea che gli esemplari con le creste più corte fossero femmine, quelli con creste più lunghe maschi (per citare il film "Titanic", chissà cosa penserebbe Freud di questa ossessione dei maschi per le cose grosse...), ma poi per fortuna siamo addivenuti a considerazioni più eque.  Il fatto è che se hai scheletri simili, magari con strutture più o meno gracili o robuste, non puoi dire a priori che l'uno è femmina e l'altro maschio (gli australopiteci insegnano, per così dire).  Nei vertebrati terrestri in effetti spesso funziona così, ma questi sono un'esigua minoranza degli animali sulla Terra, e in una quantità di altri animali è vero l'esatto contrario: in fin dei conti i maschi hanno un unico vero compito evolutivo, quello di fecondare le femmine; ma sono le femmine a fare tutto il lavoro importante ai fini della sopravvivenza della specie e infatti, spesso, sono (molto) più grandi e robuste dei maschi (o, pur mantenendo un aspetto più gracile, risultano più vitali).

PS giusto per essere precisi:  "maschio" e "femmina" sono solo convenzioni che definiscono banalmente il comportamento delle cellule riproduttive; i gameti maschili sono mobili, quelli femminili no e si definiscono "uova". Ma solo da un certo punto evolutivo in poi: in precedenza, e succede ancora così in molte alghe per esempio, per quanto esista una riproduzione sessuale a due partner, è impossibile distinguere i "maschi" dalle "femmine", perché i loro gameti sono identici e si comportano nello stesso modo (tra parentesi, la fecondazione con due soli partner sessuali è un giusto mix qualità/prezzo per avere una sufficiente variabilità tra le generazioni e far funzionare l'evoluzione: non è un caso che non abbiamo fecondazioni con tre o quattro sessi diversi;  il quesito è interessante perché la variabilità sarebbe infinitamente maggiore ovviamente e straordinariamente più vantaggiosa, ma già è difficile far incontrare DUE partner, vedi le quantità di richiami sessuali sonori, olfattivi, visivi che esistono per trovarsi; ve la immaginate le difficoltà per farne incontrare TRE o QUATTRO? avere una nuova generazione sarebbe una complicazione assurda e l'estinzione sarebbe assicurata). A riprova della convenzionalità dei "sessi", ci sono una quantità di invertebrati (odio usare questo termine ma faccio per capirci) che, pur essendo sessuati, utilizzano con frequenza una riproduzione asessuata (partenogenesi) in cui solo le femmine si riproducono in gran numero (fanno prima e non perdono tempo e denaro, cioè energie, a cercare maschi); così come in altri animali il sesso di un individuo dipende dalle necessità del momento, e a seconda di ciò che manca individui femmine possono agire come maschi e viceversa (in pratica cambiano sesso con un certo meccanismo ormonale ma in sostanza cambiano soltanto la modalità di diffusione dei loro gameti).

 frank1959 :

26/5/2020 08:08
 Molto interessante, a volte mi chiedo se la nostra convinzione di essere la specie più evoluta del pianeta sia fondata o meno. E non sto parlando di etica ....

 marcellodandrea :

26/5/2020 10:31
 Se mi definisci "evoluta" ti rispondo :-)

Ma anticipo che l'evoluzione non è un continuo "miglioramento" come erroneamente si crede (anche perché nelle scuole continuano a insegnare concetti vecchi di molti decenni fa), ma solo un cambiamento. Poi ci si mettono pure le pubblicità che propinano le famose "scalette" evolutive con i vari prodotti (o anche esseri umani) uno in fila all'altro fino, invariabilmente, a quello finale che sarebbe il migliore di tutti:  ma le "scalette" evolutive sono un obbrobrio che non esiste se non nella mente degli inglesi di fine XIX secolo (lì hanno preso origine, quando tutta l'evoluzione fu distorta e piegata alla logica dell'imperialismo inglese ed europeo in generale: noi in cima alla scala ovviamente, gli altri in fondo).

La definizione originale è: "discendenza con modificazioni" e dunque non c'è traccia di "miglioramenti".  Anche se ci sono considerazioni interessanti da fare su una certa tendenza delle forme vitali nella biosfera terrestre ad aumentare la complicazione (che comunque non è sinonimo di miglioramento). Ma qui si entra in campi anche matematici profondi, per altro ampiamente oggetto di ricerche e dibattiti negli ultimi trent'anni.


PS  - Ah già, aggiungo come modifica del giorno dopo al post precedente che ci sono pure, ovviamente, più che altro piante ma anche molti animali ermafroditi, che hanno una duplice produzione di gameti, mobili (maschili) e immobili (femminili): poi un gamete è un gamete, quelli femminili sono cellule complete (con tutto l'armamentario di organuli cellulari), quelli maschili sono ridotti ai minimi termini perché si limitano a trasferire la parte genetica, ma alla fin fine fanno la stessa cosa. Così facendo dimezzano i costi di riproduzione (ogni coppia ottiene due fecondazioni invece di una sola) e raddoppiano la discendenza e la variabilità raddoppiando anche, in linea di principio, le possibilità di sopravvivenza della specie a lungo termine.

 willydav :

26/5/2020 11:03
 come, non lo sapevate ?

l'uomo è evoluto perchè ha distrutto i dinosauri...(cit. Al Bano)
:-D :-D :nerd: :nerd: :hammer: :hammer:

 ivancola :

26/5/2020 11:16
  me l'ero perso... spettacolo

 frank1959 :

26/5/2020 14:16
 Ciao Marcelo
hai ragione ho semplificato troppo. Con evoluzione intendevo la capacità della specie di adeguarsi ai cambiamenti, ma anche la capacità di mantenere una struttura sociale funzionale alla sopravvivenza della stessa.

Nelle mie LIMITATISSIME conoscenze di etologia mi sono trovato spesso a pensare che strutture sociali che sembrano appannaggio assoluto della specie umana sono in realtà riprodotte diffusamente anche nel "mondo animale". Comunque non volevo "inquinare" l'argomento.

Inserire nella scenetta l'antenato di Al Bano ?

 marcellodandrea :

26/5/2020 19:16
 Un'estinzione di massa è sempre una cosa abbastanza articolata e complessa nei suoi meccanismi, anche se nel caso dei dinosauri e di quel 50% di specie esistenti di ogni tipo spazzate via al limite Cretaceo-Triassico (il famoso limite KT), l'asteroide Chicxulub arcinoto è ormai ben documentato.


Beh, per l'antenato di Al Bano ci sarebbe l'omino in abiti da esploratore stile Jurassic Park, inserito nel kit Tamiya... non so se gli somiglia :-)  

Temo che gli umani non siano sociali ma solo gregari, almeno in senso generale, per quanto nell'ambito della variabilità dei comportamenti esistano individui più "sociali" di altri. Se fossimo "sociali" in senso stretto, come nelle società dei ragni o degli insetti ad esempio, caratteristiche come la tolleranza, la cooperazione, l'interattrazione sarebbero obbligatorie (cioè senza eccezioni: inserite, diciamo così, nelle "istruzioni" istintive della specie. Ma chiaramente non è così).

Tornando al modellino, a breve qualche foto della scenetta con i primi colori veri e propri :-)

 marcellodandrea :

29/5/2020 20:01
 Ho cominciato a colorare un po' meglio i dettagli e l'ambiente, ma l'avvicinamento è sempre graduale :-)
















link alla galleria

 Oberst_Streib :

30/5/2020 10:10
 Tre considerazioni tre.
Primo, fa molto piacere vedere che il modellismo non sono solo dannati F-16 o Bf 109 ma pure cose più esoteriche come questo bestio.

Secondo, data la mia provenienza da studi nell'ambito scientifico naturalistico sentir intavolare discussioni su tali argomenti mi manda in brodo di giuggiole...
Finalmente sul sito si discute anche di argomenti relativi alle scienze naturali, alla biologia alla geologia all'etologia.
Tra l'altro, è vero che sul meteorite dello Yucatan e sulle relative tracce geologiche ci sono pochi dubbi, ma ovviamente sul fatto che sia la vera causa dell'estinzione dei Dinosauria ancora si discute.

Terzo, ben più importante:
Quote:
marcellodandrea ha scritto:




Ma quella dovrebbe rappresentare una roccia?
Se si, non mi convince granchè... nè la struttura nè il colore.
Rocce di quel colore ce ne sono, ma l'aspetto e la morfologia non suonano realistiche.
O deve rappresentare che so, un tronco bruciato?

 Jar-Jar :

30/5/2020 14:45
 Bell'issima l'idea e la realizzazione, e da studioso e appassionato è bello leggere tematiche sull'evoluzioniso, anche se sono più ferrato in botanica evoluzionistica e genetica agraria 

 marcellodandrea :

30/5/2020 19:50
 Quote:
Oberst_Streib ha scritto:

Ma quella dovrebbe rappresentare una roccia?
Se si, non mi convince granchè... nè la struttura nè il colore.
Rocce di quel colore ce ne sono, ma l'aspetto e la morfologia non suonano realistiche.
O deve rappresentare che so, un tronco bruciato?



Beh, a volte purtroppo si devono fare dei compromessi. Quello era l'ultimo pezzo di sughero che mi era rimasto e con qualche aggiustamento ci stava sulla basetta, invece non avevo abbastanza Das per fare una parete del genere oltre tutto il terreno. Poi è vero che a prima vista ha l'aspetto di una colata lavica, ma quando sarà finito con la vegetazione, della roccia sotto non si vedrà quasi nulla.


In quanto alle cause di una estinzione butto là, per i profani, che un'estinzione di qualsiasi livello è causata, di solito, da pura sfortuna. Sei al posto sbagliato nel momento sbagliato e, soprattutto, non hai il tempo per rimediare. Se l'ambiente non cambia, non succede proprio niente (e le specie se ne stanno tranquille anche per milioni di anni). Ma se cambia, o hai a disposizione una sufficiente variabilità per cui qualcuno la scampa, o sei abbastanza veloce a riprodurti e la variabilità necessaria la ottieni nelle generazioni successive; se però l'ambiente cambia troppo velocemente per il tuo tasso di riproduzione e/o non ci sono individui adattabili già pronti, sei fritto (cioè, la specie è fritta). Ora il meteorite KT è un evento abbastanza fortuito e repentino da mettere in crisi qualsiasi adattabilità (d'altra parte cause più lente ma letali, come ha sperimentato la lunga, articolata e spaventosa estinzione del Permiano finale, possono essere altrettanto definitive), esattamente come i drastici e repentini cambiamenti ambientali che stiamo causando noi negli ambienti naturali in questi ultimi secoli: anche ora si sta verificando un'estinzione di massa, di proporzioni simili a quella KT, tra l'altro. Il problema, ovviamente, all'interno di una estinzione di massa, è spiegare l'estinzione di ogni singola specie, animale o vegetale che sia (accanto magari alla sopravvivenza di specie molto simili e con abitudini altrettanto simili: perché una sì e l'altra no?) e questo impone di valutare eventuali concause che possono aver "preparato" il terreno, per così dire. E qui direi di fermarci :-)

 yago :

2/6/2020 19:28
 Ciao Marcello tutto molto interessante, la costruzione dello scenario e soprattutto la tua partita a ping pong scientifica con Alessandro!
Per favore continuate , almeno secondo me ,la trovo una cosa molto positiva

Ciao
Gianfranco :-)

P.S.
Alessà attizza attizza..... :-D

 Icepol :

2/6/2020 22:00
  Bellissimo wip e bellissima discussione!! Le nozioni tecnico-scentifiche sono interessanti quanto il lavoro che stai eseguendo!! Sei il Piero Angela Di M+ 

 

 marcellodandrea :

3/6/2020 11:04
 Quote:
yago ha scritto: ...la tua partita a ping pong scientifica con Alessandro! Per favore continuate , almeno secondo me ,la trovo una cosa molto positiva 



ma non stiamo facendo nessuna partita a ping pong...  solo una chiacchierata  :-)

 yago :

3/6/2020 13:22
 ..Infatti Marcello , è proprio una chiaccherata interessante!
Partita a ping pong non come competizione ma come uno scambio di palleggi....tu dai una nozione e Alessandro rilancia aprendo nuove sfumature alla chiaccherata, tu le ampli e cosi via e il tutto diventa sempre più interessante anche per chi non è del "mestiere" ... almeno per me, ma credo non essere l unico a pensarla così!

Ciao
Gianfranco :-)

 marcellodandrea :

3/6/2020 20:02
 Sì, scusate se a volte mi dilungo un pochino di più, ma faccio anche per fornire qualche spunto a chi magari non ha familiarità con questi argomenti. Come mi avete fatto notare voi all'inizio di questo wip, si tratta comunque di una cosa lecita perché trattiamo di storia (naturale), così come si tratta di storia quando si costruisce un modellino più tradizionale.

Approfitto per mostrarvi un diorama fatto diversi anni fa: si tratta di un Mamenchisaurus (un sauropode) del Giurassico superiore (ca. 150 m.a.) della Cina (le piante sono felci, bennettitine e palme):





Il modello è in vinile, ma non ricordo più la marca. L'ho ambientato in una pianura alluvionale mezza allagata perché così leggo sui ritrovamenti, ma questi erano comunque animali che marciavano a terra con una certa speditezza, non i bestioni ottusi e semigalleggianti che si immaginavano nell'800...


Spero vi piaccia :-) In pratica erano una diecina di anni che non rifacevo un dinosauro...

 Cesko :

3/6/2020 20:26
 Tu Scrivi quanto vuoi. Da piccolo ero totalmente rapito da queste creature. Bellissimo il diorama che hai postato. Io feci una cosa del genere all’esam di terza media. Costruii uno Strutiomimus... ( si chiama cosî?) con telaio in metallo e Das copiandolo da uno dei tanti libri per bambini che avevo sull’argomento.

 marcellodandrea :

3/6/2020 22:52
 Struthiomimus era un Ornitomimide (Celurosauri).

 I Celurosauri, (o ancor meglio il loro sottogruppo dei Maniraptoridi, tutti con l'osso semilunare del polso che consente la rotazione della mano indietro così da coprire il corpo con le penne; anche gli Uccelli sono maniraptoridi), sono anche la soluzione logica al famoso indovinello se "è nato prima l'uovo o la gallina?". Soluzione di cui rivendico l'assoluta paternità !!!  :-)

In effetti può anche darsi che si siano incontrati col mio Parasaurolophus, vivevano nelle stesse zone e nello stesso periodo. Però erano tutti ben piumati, e questo è il problema che mi frena nel riprodurne uno, perché non saprei come simulare il piumaggio in modo realistico (se non con altre piume oppure scolpendolo ex novo).

 yago :

3/6/2020 23:02
 Molto bello!
Non scusarti se ti dilunghi... anzi , grazie! ;-)

Ciao
Gianfranco :-)

 frank1959 :

4/6/2020 08:14
 Molto bello, mi ricorda molto quei diorami che sono presenti in alcuni musei. Immagino che il lungo collo sia il necessario supporto per raggiungere la vegetazione più alta (un po' come la giraffa). A proposito, mi sono stupito scoprendo che anche la giraffa ha 7 vertebre cervicali come tutti i mammiferi (o quasi tutti). In questi bestioni si hanno notizie di come si sviluppava la struttura del collo? Mi sembra di ricordare che diverse specie erano dotate di una simile estensione.
Scusa la digressione.

 AndRoby :

4/6/2020 10:05
 Ciao!
Io, come gli altri, mi godo realizzazione ed informazione. Esatto, è come quando descriviamo minuziosamente la storia dell'aereo/carro che costruiamo noi.
Solo allargata di "qualche" anno e con disgressioni natural/filosofiche/umanistiche.
Il diorama con...quello col collo lungo mi piace tantissimo!
Roby

 Cesko :

4/6/2020 12:13
 Ehm. Naturalmente il mio modello non aveva piume sembrava più Godzilla... nei miei libri degli anni ‘70 non avevo dinosauri con le piume. Grazie, comunque per la risposta. Ultimamente sono rimasto molto colpito dalla ricostruzione dello Spinosauro in seguito alla campagna di scavi che ha portato al ritrovamento della coda quasi completa. Magari ci racconti qualcosa anche su questo se hai voglia. Ciao e grazie

 marcellodandrea :

4/6/2020 18:37
 Temo di no, come ho già detto mi sono occupato principalmente di artropodi, non di dinosauri... :-)  so ben poco degli spinosauri.

No, fino agli anni '70 nessuno avrebbe pensato che i teropodi fossero pennuti, perché questi animali erano ancora considerati tutti eterotermi, come i rettili. Anche se i reperti fossili di penne e piume già erano noti: ma le tracce o non venivano notate per nulla (se non sai cosa e dove cercare spesso non trovi, se non per pura fortuna e anche allora difficilmente lo noti) o venivano prese per dettagli un po' curiosi della roccia che includeva il fossile. Quello era il discriminante: con le penne erano uccelli, senza no. Siccome, ad esempio, un tirannosauro non era un uccello, NON poteva avere penne e nessuno le cercava. Nella storia della scienza questo tipo di inghippi mentali non sono così rari, restando alla zoologia basti pensare alle faune di Burgess del Cambriano medio: quando furono descritte, a fine '800, molti invertebrati (ma odio questa parola, la uso solo per semplicità) di gruppi completamente nuovi furono inseriti nei gruppi noti (ad esempio tra gli artropodi, appunto) perché era difficile pensare che ce ne fossero altri. Qui posso dire qualcosa più da vicino, mi è capitato di avere sotto il microscopio qualche esemplare di quelle faune ed effettivamente "sembravano" artropodi per tutto quello che si poteva vedere, ma quando li ho guardati io già si sapeva che esistevano gruppi simili (i Lobopodi) strettamente imparentati con loro.


E' normale che la giraffa abbia 7 vertebre cervicali, per quanto molto allungate: è un mammifero e questo è un carattere tipico dei mammiferi. Parlando semplice, basta far crescere un po' di più o un po' di meno certe parti dei vari organi e si ottengono modifiche incredibili, geneticamente è facile, in un certo senso: qualche gene regolatore che cambia funzione e il gioco è fatto... un po' come un capomastro che dice ai vari muratori (i geni strutturali): tu lavora di più, tu invece lavora di meno e così via. Solo che i cambiamenti finali sono grandi e l'evoluzione fa dei bei salti.


Beh, ora comunque basta divagazioni, ho qualche nuova foto del diorama da mettere .-)

 Oberst_Streib :

4/6/2020 21:54
 Bellissimo il diorama con il Mamenchisaurus !!
Metti altre foto dai dai dai!
E poi scusa, ma in che "scala" è?
Però potevi mettere qualche pianta di alto fusto con il bestione che ne brucava le cime...

Giusto per precisare e fare il pignolino: ragaz, non è che sto animaletto viveva in Cina, eh? lo hanno trovato fossile nell'attuale Cina. Mi sa che nel Giurassico il Celeste Impero ancora non c'era...


(se non fosse che sono una capra a dipingere, specie poi robi del genere, ne comprerei subito uno anche io per provarci...)

 marcellodandrea :

4/6/2020 22:54
 Va beh, dai, però un po' pignolino sei. Si intende che è il territorio corrispondente all'attuale Cina :-)


 marcellodandrea :

5/6/2020 19:09
 Allora mettiamo qualche foto ulteriore.
Ho cominciato con qualche lavaggio.

(cliccare per ingrandire)



Per la vegetazione (ce ne sarà un po') mi sono preoccupato soltanto di non mettere, come avevo già precisato, piante erbacee, perché non esistevano a quell'epoca. Ho cominciato con un po' di fronde da sistemare sulla parete rocciosa. Si prendono verdi o meglio secche (queste da una siepe), poi si fa un paio di passaggi in plastica fusa




una mano di smalto come primer




poi coloro in vari toni di verde e le sistemo, per fare qualche ulteriore passaggio a pennello secco per le luci







link alla galleria

 Oberst_Streib :

5/6/2020 19:23
 
Quote:
marcellodandrea ha scritto: Va beh, dai, però un po' pignolino sei. Si intende che è il territorio corrispondente all'attuale Cina :-)


Si , lo dicevo solo per rompere le balle...

Veniamo invece al dioramino: ci piace assai!
Quei rametti di tuia (? almeno mi pare) ci stanno benissimo.
Non so che tipo di piante dovrebbero rappresentare, ma decisamente fanno la loro parte: che so, felci arboree schiacciate sotto il tronco caduto?

Anche la "roccia" cosi elaborata ha un aspetto molto più digeribile come roccia.
Il fango e ciottoli molto molto bene.


 marcellodandrea :

5/6/2020 22:09
 Qualcosa tipo felci, sì. Ma me lo sto costruendo in capo passo passo, penso che le metterò un po' anche sul retro se no rimane spoglio. L'effetto finale, comprese le altre piante, vorrei che fosse un po' caotico, senza esagerare. Alla fine della roccia si vedrà quasi nulla.

 marcellodandrea :

8/6/2020 22:45
 Un grosso ramo e relativi rametti in filo di rame reso più corposo con semplice vinavil




L'ho piazzato dietro, per cominciare a dare la sensazione di un accumulo di vegetazione. Così, oltretutto, rende il retro meno spoglio e più collegato al resto. Sul retro metterò comunque anche un po' di fronde a coprire il substrato, come davanti.




Questa è una radice che avevo da tempo (sempre plastificata e ridipinta). Ho tolto l'alberetto spoglio in quella posizione perché non mi piaceva più e l'ho sostituito con questa.






Due altre radici su cui ho messo un fogliame piccolo e fitto, le userò nel "sottobosco". Mi serve qualcosa del genere per inserire anche qualche ragnatela.




Questi sono tratti dai frutti di betulla (ne ho fatto una certa scorta) e li uso comunemente per fare fogliame in scala più grande.




Ho cominciato a sistemarli nel ramo dietro, per ora simulano foglie secche ma credo che una parte almeno le dipingerò in verde (le latifoglie erano presenti a quell'epoca già da un bel pezzo).




Un'altra radice che ho arricchito con fogliame minuscolo e fitto. Non so ancora dove metterla ma mi piace e la userò per infittire la vegetazione.



link alla galleria

 euro :

8/6/2020 23:31
 spettacolare, nient'altro da dire!!

 wazovski :

9/6/2020 10:37
 

 ste74mi :

9/6/2020 12:11
 Tutto molto bello ed interessante , come lo sono sempre i tuoi lavori.
Marcello posso chiederti di spiegarmi il passaggio della plastificazione per le radici e piante? è molto interessante per me visto che devo sempre fare ambientazioni per i figurini e non so mai come affrontare questa cosa.
Grazie
stefano

 marcellodandrea :

9/6/2020 15:59
 Una volta bastava sciogliere lo sprue in trielina. Ora la trielina vera e propria non c'è più, ma esistono prodotti simili che hanno lo stesso effetto. In pratica metto in un barattolo di vetro circa 4 dita di prodotto simil-trielina e ci butto dentro un po' di sprue spezzettato, aspettando che si sciolga. La densità dipende da quanto sprue ci metti, meglio che non sia troppo liquido, ma neppure troppo denso, altrimenti ti impasta i dettagli minuti. Per immergere radici e rametti nel prodotto uso un paio di pinze lunghe. Una volta immerso il rametto, lo lascio per qualche secondo, poi lo tiro fuori e lo appoggio su un foglio di carta, dove comincia immediatamente a scolare. Lo sposto ogni 4-5 secondi, in modo che scarichi la plastica in eccesso e nel contempo non si "incolli" alla carta. Dopo tre-quattro spostamenti puoi lasciarlo ad asciugare definitivamente.

Tutto il procedimento va fatto all'aperto, in terrazza per esempio e meglio con una mascherina, perché i prodotti simil-trielina, come la trielina vera e propria, sono tossici. Meglio infine che i trattamenti siano brevi (pochi alla volta) ugualmente per limitare al massimo l'esposizione ai vapori.

 ste74mi :

9/6/2020 16:53
 Grazie , tutto molto chiaro.
Stefano

 marcellodandrea :

13/6/2020 22:17
 Per l'albero a destra del diorama, ho preparato una serie di foglie ritagliandole da striscioline di carta di varie dimensioni, dipinte in verde.

(cliccare per ingrandire)



Qui ho cominciato ad incollarle - nell'albero a destra -  su rami fatti in filo metallico. Mi sono dimenticato di fotografare i primi senza foglie, ma due foto più avanti c'è un'immagine relativa alla preparazione degli ultimi.






Ecco qui si vede la parte intermedia della preparazione. Il filo metallico è arrotolato insieme partendo da 4 oppure 8 fili e sciogliendo via via rami più sottili (ad esempio, avvolgo 4 fili, poi ne separo due per parte e li avvolgo un altro po' così da formare una prima ramificazione, poi per finire lascio i 4 fili semplici formando una seconda ramificazione). Una volta terminato il ramo, si possono incollare, con attack, piccoli rametti supplementari semplici per aumentare le ramificazioni. Infine  ricopro il tutto con vinavil costruendo gradualmente, man mano che il vinavil si secca, un ramo più irregolare e con i diametri giusti. Dipingo in bruno grigiastro e il ramo è pronto. Nel diorama ho messo per lo più latifoglie, l'ambiente di questi animali lo consente, non c'erano essenze tropicali. Avrei potuto inserire anche delle conifere, un modo per fare le foglie aghiformi c'è e l'ho applicato in altri diorami anni fa, ma la scala dovrebbe essere un tantino più grande di questa.




Ho fatto qualche foglia ingiallita. La parte a sinistra della foto è il fondo dello stagno, che poi laverò con toni più scuri bruni e verdi.



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 yago :

14/6/2020 19:07
 Ciao Marcello :-) sempre interessante vedere come crei la scenografia passopasso nei tuoi diorami
Vai!

Ciao
Gianfranco :-)

 marcellodandrea :

19/6/2020 20:06
 Grazie Gianfranco, vado lentamente ma vado...


Ho pensato di inserire sul bordo dello stagno una serie di felci molto basse e con molte foglie morte. Per cominciare metto le foglie morte, fatte in carta. Ho verniciato la carta su entrambi i lati con colori Liquitex molto pastosi, che danno alla carta una consistenza un po' cuoiosa una volta asciutti.

(cliccare per ingrandire)



poi piego in due, taglio un profilo lungo e stretto e con forbicine fini taglio le fronde in modo da farle assomigliare a felci...




Le foglie verdi sopra sono fatte nello stesso modo, ma hanno il gambo in filo metallico sottile (incollato con attack). Penso che poi laverò le foglie con alcuni colori a olio, vedrò quali, e certamente darò un po' di color ruggine/giallo ai bordi di alcune foglie verdi






Dietro nel frattempo ho riempito lo spazio sotto il tronco con fronde come sul davanti, per dare un po' di collegamento tra le due parti.



link alla galleria

 euro :

19/6/2020 22:43
 ottimo procedimento per queste felci, praticamente lo stesso che usai per fare le foglie delle palme, ti seguo sempre!!

 marcellodandrea :

22/6/2020 15:07
 Altro aggiornamento per la vegetazione davanti allo stagno:

(cliccare per ingrandire)














link alla galleria

 marcellodandrea :

26/6/2020 23:10
 Ho sospeso per un momento la lavorazione all'ambientazione e ho messo mano al dinosauro. In ogni caso, prima di fare il laghetto, il dinosauro dovrà essere finito e fissato alla base. Ho colto un momento di vena pittorica e ho lavorato tutto ad aerografo in una volta sola, salvo qualche ripassata successiva a pennello secco; in un secondo tempo, per occhi e unghie ho usato il pennello naturalmente.

La colorazione di base è molto semplice e così volevo farla, pancia beige chiarissimo (ho usato il deck tan Tamiya mischiato con bianco e grigio), fianchi e dorso marroni (ho usato il flat earthTamiya, in alcune tonalità diverse schiarite con ocra o scurite con nero e carminio). Ovviamente non ho tutti questi colori della Tamiya (giusto il tan e l'earth), per correggere le tonalità ho usato colori Vallejo o altri acrilici, l'unica condizione da rispettare è che il diluente Tamiya li diluisca e l'alcool li pulisca dall'aerografo... La sfumatura rossa sul collo, che ho ripreso da una illustrazione e che mi piaceva, è a pennello secco. Varie sfumature più chiare o scure sulla pancia o sul dorso sono ugualmente a pennello secco.

Come ho già detto volevo evitare il verde-lucertolone più o meno uniforme; meglio vari toni di bruno come i grossi erbivori attuali, con relativa contrombreggiatura. Poi, si capisce, è ipotetico come qualsiasi altro colore, fino a prova contraria.

(cliccare per ingrandire)








Una foto ravvicinata per evidenziare meglio il disegno delle placche dell'epidermide a livello della spalla destra, dove ho aggiustato un po' le giunture con lo stucco. Qui come altrove (sulla spalla sinistra e sulle anche, dietro), ho ripreso il disegno delle placche con un pennello fine e un tono bruno medio, per evitare che si notasse uno stacco tra le parti lisce e le altre.

Ho ripassato gli occhi con un po' di giallo trasparente Tamiya.





link alla galleria

 GP1964FG :

27/6/2020 07:15
 Capolavoro! Sembra vero!
Anche l'ambientazione così ricca e precisa è spettacolare.
Non sono assolutamente esperto di questi animali e del loro ambiente, ma mi sembra molto dettagliato e realistico, decisamente superiore alle immagini di "dinosauri" che si vedono su ĺibri e internet.

Complimenti
Gianfranco

 wazovski :

27/6/2020 07:29
 

 marcellodandrea :

27/6/2020 10:53
 Quote:
GP1964FG ha scritto: Non sono assolutamente esperto di questi animali e del loro ambiente, ma mi sembra molto dettagliato e realistico, decisamente superiore alle immagini di "dinosauri" che si vedono su ĺibri e internet.



Grazie a tutti, ma tenete presente che neppure io sono un esperto di faune a vertebrati (mi sono sempre occupato di artropodi), e per l'ambiente ho solo una generica conoscenza della situazione in nordamerica nel cretaceo superiore (di nuovo, perché mi occupo di situazioni attuali). Per le piante, ad esempio, sarebbe stato necessaria una ricerca a parte sulle essenze vegetali comuni in quella zona e periodo, leggendosi gli articoli dedicati. Mi sono limitato, ripeto, ad inserire qualche latifoglia, anche se la pianta a destra del diorama ha foglie che ricordano quelle delle ginkgoine e quelle a terra ricordano le felci e, obbligatorio, escludere le piante erbacee che ancora non esistevano. In quanto al realismo, di nuovo grazie ma, di nuovo, tenete presente che abbiamo qualche idea dei colori (e solo quelli strutturali; credo ci sia qualche lavoro su eventuali pigmenti ma non li ho letti), solo per le penne dei teropodi, mentre tutto il resto è sconosciuto. Nulla sarebbe in teoria escludibile - per esempio sulla base del ragionamento che una mimetica di qualche tipo aiuti ad evitare i predatori - perché questi animali vivevano in branchi e la dinamica dei gruppi è particolare rispetto agli animali solitari, basti pensare all'efficacia che hanno le colorazioni fin troppo appariscenti delle zebre nel confondere l'attacco dei carnivori in savana (ok, forse possiamo escludere, che so, una bella colorazione a strisce gialle e rosa con pois bianchi e azzurri, o cose del genere...). Per finire, dimenticavo, comunque prima di dipingere ho dato un'occhiata a molte illustrazioni di Parasaurolophus proposte da vari artisti, da cui inevitabilmente qualche spunto l'ho preso; così come ho definitivamente abbandonato l'idea di farlo verde, per esempio, perché l'effetto "lucertola cresciuta" era troppo forte... oppure di insistere troppo con decorazioni e ghirigori, perché mi sembravano ugualmente troppo "lacertiliani".

Beh, ora, salvo qualche ritocco (il "becco" dovrebbe avere un'apparenza più rigida, forse lo laverò con uno smoke o un bruno semilucido, vediamo), devo finire l'ambientazione e il fondo dello stagno, poi metto il dinosauro e infine la resina per l'acqua, più dettagli vari... funghi, rane, libellule, pesci, ragni etc. - insomma, "animals" plurale, come da tema :-) :-) :-)  


battuta per ridere: a proposito, PENSANDOCI bene...  tutti i lavori con un UNICO "animal" singolare, sono fuori tema e dovrebbero essere esclusi dalla campagna    (dai, piazzate almeno un po' di formiche sulle basette, qua e là...)

 GP1964FG :

27/6/2020 13:53
 Marcello, non ti inventare strane regole per escludere dalla competizione noi poveri mortali, che triboliamo da mesi per UN modello che richiami Un animale...😀
Già così è difficile (già mi candido per l'ultimo posto in graduatoria, essendo gli altri occupati da Maestri), se poi dobbiamo fare pure le formiche e le talpe nel terreno sotto il modello come fai tu, getto la spugna...😂😂

Ciao
Gianfranco

 marcellodandrea :

27/6/2020 20:03
 Era solo per ridere l'ho detto... e poi il regolamento parla chiaro :-)

 GP1964FG :

27/6/2020 20:52
 😜 😂😂

 yago :

28/6/2020 19:12
 Marcello,indipendentemente dal discorso colori , la realizzazione pittorica è spettacolare !
Grande

Ciao
Gianfranco :-)

 Cesko :

28/6/2020 20:17
 Molto bello in effetti con quei colori sembra molto naturale. Sembra più un elefante che una lucertolona e questo lo rende molto credibile. Sempre bravissimo.

 wazovski :

29/6/2020 09:10
 
Quote:
marcellodandrea ha scritto: GP1964FG ha scritto:




Beh, ora, salvo qualche ritocco (il "becco" dovrebbe avere un'apparenza più rigida, forse lo laverò con uno smoke o un bruno semilucido, vediamo), devo finire l'ambientazione e il fondo dello stagno, poi metto il dinosauro e infine la resina per l'acqua, più dettagli vari... funghi, rane, libellule, pesci, ragni etc. - insomma, "animals" plurale, come da tema :-) :-) :-)  


battuta per ridere: a proposito, PENSANDOCI bene...  tutti i lavori con un UNICO "animal" singolare, sono fuori tema e dovrebbero essere esclusi dalla campagna    (dai, piazzate almeno un po' di formiche sulle basette, qua e là...)



Potrei dipingere alcune mosche posate sul mio domedario allora    

 fabrix67 :

29/6/2020 10:46
 Raggiugni livelli di accellenza qualsoasi cosa tu costruisca e dipinga.
Davvero complimenti, basetta e dinosauro spettacolari.
fabri

 frank1959 :

30/6/2020 08:37
 Pittura spettacolare ed ambientazione assolutamente di rilievo, non vedo l'ora di vederlo finito! E poi non c'è tema di esclusione, l'ambiente è pieno di proto-batteri no ?
;-)
Francesco

 marcellodandrea :

30/6/2020 22:29
 I proto-batteri sono un po' un discorso a parte. I batteri, in quanto unicellulari, non sono animali, benché possano essere eterotrofi. Gli animali ("animals") sono organismi eterotrofi pluricellulari.

 marcellodandrea :

3/7/2020 22:29
 Ho completato, più o meno, la copertura vegetale del terreno a sinistra dello stagno


(cliccare per ingrandire)





Ho messo anche un rampicante secco (giallo) a coprire parte del tronco in primo piano. Dietro, l'area dello stagno, ancora da rifinire (per il momento ci sono solo un po' di fronde marcite sul fondo). Magari è ovvio, comunque notate che il bordo della basetta non è bianco (sarà color legno scuro), semplicemente è protetto da carta adesiva da carrozziere.






link alla galleria

 marcellodandrea :

4/7/2020 20:49
 Qualche foto con il dinosauro nella scenetta, per ora in via provvisoria.

(cliccare per ingrandire)






link alla galleria

 marcellodandrea :

9/7/2020 00:00
 Ho aggiunto una serie di lavaggi bruni e verdi al fondo dello stagno e alle rocce, oltre che sul terreno intorno. Le macchie gialle e grigie sui tronchi degli alberi sono (dovrebbero assomigliare a) licheni.

(cliccare per ingrandire)






Un modo semplice per fare le alghe sul fondo dello stagno, con filo da cucire colorato in vari toni di verde.  Prima si arrotola, poi si incolla e infine si taglia.




Ho cominciato a mettere vari ciuffetti di alghe sul fondo dello stagno.




Il lato più fitto di vegetazione, sul lato destro dello stagno.



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 frank1959 :

9/7/2020 08:05
 Stai facendo un lavoro fantastico, al solito. Ti ringrazio delle spiegazioni sull'ambientazione che, sono certo, mi torneranno molto utili. Il dinosauro è veramente una chicca, assolutamente diverso dalle solite ricostruzioni.
Francesco

 wazovski :

9/7/2020 08:25
 Spettacolo!

 AndRoby :

9/7/2020 12:33
 Ciao!
C'è sempre qualche trucchetto da imparare nei tuoi WIPs!
Bel lavoro davvero!
Roby

 marcellodandrea :

13/7/2020 22:41
 Grazie di seguire il wip... :-)

A questo punto, poco prima di fissare il dinosauro in posizione, restano solo dettagli di contorno da sistemare, man mano che mi vengono in mente, diciamo così...

Ho aggiunto un ramo ulteriore, qui visto da dietro

(cliccare per ingrandire)



qui davanti in dettaglio, a sinistra sopra il tronco; si noti i licheni grigi e gialli.




Tre pesci presi dal kit del Triceratops, sempre Tamiya.




e la rana, che sistemerò più avanti (gli Anuri esistevano già nel Cretaceo); il grosso pesce a sinistra non l'ho utilizzato, lo stagno non è abbastanza profondo.




Ho dipinto i tre pesci a fantasia mia, seguendo comunque la logica delle mimetiche comuni nei pesci di fiume. Il bastoncino sotto è sprue trasparente, per sistemarli un po' sopra il fondale.




Li ho inseriti, ma in effetti sono troppo mimetizzati, quasi non si vedono, se ci metto pure l'acqua non si vedono più.




li ho ridipinti un po' più chiari e contrastati, così si vedono senza bisogno di una freccia per indicarli...






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 wazovski :

14/7/2020 12:55
 Sempre meglio...

 marcellodandrea :

15/7/2020 20:00
 

Un piccolo passo avanti, ho aggiunto un po' di vegetazione tra le fauci del dinosauro. Poi sarà tempo di sistemarlo nella basetta.

(cliccare per ingrandire)




Voglio vedere se mi riesce dare l'impressione che la stia strappando dal fondo dello stagno, vedremo.

A proposito, io lo chiamo stagno, ma in effetti è l'ansa di un piccolo corso d'acqua (e sulla destra del diorama è aperto, infatti), altrimenti non potrebbero esserci i pesci...

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 euro :

15/7/2020 20:41
 assolutamente spettacolare!!!!Arte allo stato puro

 marcellodandrea :

16/7/2020 22:52
 Così alla fine ho incollato il dinosauro alla basetta e aggiunto qualche fronda per simulare quelle che vengono strappate dal fondo. Ora penso che il prossimo passo sia di aggiungere la resina per simulare l'acqua. Ho trovato una resina bicomponente al negozio di belle arti, quella vecchia che avevo io della Prochima (vecchia di una quindicina di anni, direi) è completamente ingiallita (che non sarebbe male a simulare acqua marcia, ma qui ci sono i pesci...). Il negoziante mi ha consigliato un colore per vetro per colorarla in azzurro, ma voglio fare delle prove prima.


(cliccare per ingrandire)







qui si vede meglio il ramo che ho aggiunto dopo aver incollato il dinosauro in posizione, è quello che sale dal fondo verso la testa, facendo un arco a sinistra.



Ora provo la resina poi ne riparliamo... :-)

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 wazovski :

17/7/2020 05:26
 Bellissimissimo!

 Antonio 13 :

17/7/2020 13:01
 Letto solo ora tutto il wip, un lavorone fantastico!!!

 marcellodandrea :

22/7/2020 23:05
 Grazie a tutti :-)

Allora, questa è la resina (di belle arti) che ho usato. Ho fatto prima tre o quattro piccole prove, in contenitori di acetato trasparente. In effetti è ottima, secca rapidamente ed è perfettamente trasparente. E' del tutto simile a quella Prochima e, per quanto posso vedere, è pure compatibile, nel senso che mischiandole insieme si fondono in un'unica massa. Il primo colore al centro (quello blu per vetro della Marabu) è quello che mi aveva consigliato il rivenditore per colorare la resina, ma in effetti dei tre che ho provato è il peggiore: il colore non va in soluzione ma si frammenta in miriadi di particelle neppure tanto piccole e il risultato è pessimo. Il secondo vasetto (quello grosso blu, molto macchiato perché è vecchio, della Lefranc & Burgeois) è il migliore, va perfettamente in soluzione e a dosi minime lascia la resina trasparente, benché azzurrina; anche il Vallejo, in fondo a destra, si comporta bene ma tende un po' di più a smorzare la trasparenza e l'acqua diventa torbida prima. Comunque, alla fine, ho dato un pochino di azzurro giusto allo strato sotto, per il resto ho lasciato la resina trasparente.

(cliccare per ingrandire)



Ho messo l'acqua in un paio di strati, dopo 24 ore è asciutta. Sto lavorando un po' su come movimentarla, dal momentoc he se il dinosauro tira fuori dall'acqua le frasche questa non sarà perfettamente immobile. Ho cominciato ad aggiungere un po' di acqua "extra" con il silicone trasparente, poi lucidato con il vernidas. Sulla resina ancora fesca ho fatto cadere un po' di foglie morte delle altre piante.




Il dinosauro a confronto con il cavaliere medievale che ho fatto a inizio anno, la scala è quasi la stessa.




Per dare consistenza alla superficie dell'acqua ho aggiunto (dipinte a pennello) un po' di vegetazione acquatica galleggiante. Probabilmente aggiungerò anche altre "onde" con il silicone (ad esempio la zampa anteriore sinistra che esce dall'acqua avrà un po' di sgocciolamento), ma ci dipingerò sopra la vegetazione.




Così i pesci sotto quasi non si vedono ma ci sono, bisogna guardare bene proprio davanti alla zampa destra.






La parte a destra , con il laghetto chiuso dall'acetato. Poi l'acetato lo tolgo e lucido, ovviamente.




A questo punto, resta poco da fare. Togliere l'acetato e rifinire la basetta, aggiungere un po' di acqua extra con il silicone e dipingere un po' di vegetazione acquatica ulteriore, mettere la rana presa dallo stesso kit di Tirannosauro da cui ho preso i pesci, aggiungere qualche funghetto, un paio di ragnatele (i ragni bisognerà immaginarseli) e una libellula (un anisottero piuttosto grosso perché si noti).

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 Oberst_Streib :

24/7/2020 19:19
 Spettacolo e basta, Marcello!
Una cura del dettaglio impressionante, che te lo dico affà?

E poi il cavaliere e il cavallo non sono nemmeno impauriti, perchè sanno che il bestione è comunque erbivoro...
Tanto poi arriva Al Bano e li stermina tutti 

 marcellodandrea :

24/7/2020 22:16
 Non è che gli erbivori siano sempre inoffensivi... :-)   anzi a volte si difendono piuttosto bene :-) Certo che se poi citi AlBano allora mi zitto.
Grazie, come sempre accetto volentieri complimenti e critiche. Ma noterai che, alla fine, della roccia poco "ortodossa" di nota davvero ben poco, come in fondo la visualizzavo (era un supporto necessario, ma niente di più).

 Oberst_Streib :

25/7/2020 10:26
 
Quote:
marcellodandrea ha scritto: Ma noterai che, alla fine, della roccia poco "ortodossa" di nota davvero ben poco, come in fondo la visualizzavo (era un supporto necessario, ma niente di più).


Avevi ragione, alla fine l'aspetto diventa poco rilevante dato che è tutto coperto dalla vegetazione (fantastica...)

 marcellodandrea :

26/7/2020 11:48
 Funghetti...   (sprue stirato e schiacciato al calore, poi arrotondato con vinavil).

(cliccare per ingrandire)



Rospetto...  (da kit tamiya di Triceratops) e ragnatele in alto (cotone idrofilo).




Odonato anisottero, cioè una libellula  (sprue stirato e acetato per le ali) e ragnatele accanto, a sinistra.



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 Bongy57 :

26/7/2020 15:16
 IMMENSAMENTE STU-PE-FA-CEN-TE!!!!👏👏👏👏👏👏

 dj :

27/7/2020 09:55
 
Quote:
marcellodandrea ha scritto: ... Il dinosauro a confronto con il cavaliere medievale che ho fatto a inizio anno, la scala è quasi la stessa.


 

... sarebbe un ottimo soggetto Fantasy della serie viaggi con la macchina del tempo ... 
Tutto spettacolarmente bello e curatissimo nei particolari.
Giuseppe

 fabrix67 :

27/7/2020 10:26
 Questo è uno di quei lavori che potrei guardare per ore scovando ogni minuto nuovi particolari.
Stupefacente, che altro dire...
fabri

 marcellodandrea :

28/7/2020 22:57
 Ed ecco le foto finali... sono fatte con una macchina diversa e c'è una dominante blu che non capisco da dove arriva, salvo che la taratura del bianco non abbia funzionato a dovere. Comunque non sono brutte e le metto ugualmente.


(cliccare per ingrandire)













E per ultima la foto per le votazioni...




Come sempre, ringrazio tutti quelli che hanno seguito il wip e sono intervenuti alla discussione. Grazie, buon modellismo a tutti e alla prossima :-)

link alla galleria 

 lillino :

28/7/2020 23:47
 Lavoro stupendo che altro dire.

 Antonio 13 :

29/7/2020 06:12
 Scommetto che con.la giusta macchina fotografica o cinepresa ed una inquadratura intera...parrebbe la scena di un.film. Veramente bello e la tua capacità di creare tutta quella vegetazione e piante di vario tipo rende ancor di piu' ,ed anche , questa tua realizzazione bellissima. Complimenti!

 daniele RN :

29/7/2020 07:14
 Veramente un piccolo capolavoro,me lo sono gustato in religioso silenzio.
Poi con le disquisizioni che facevano da contorno sembrava di assistere a un documentario di Piero Angela.
Tutto molto istruttivo sotto tutti i punti di vista.
Complimenti!

Ciaooo
Daniele

 Icepol :

29/7/2020 07:56
  Davvero un lavoro eccezzionale, sotto tutti i punti di vista! All'inizio non mi piaceva come avevi disposto il tronco...non capivo come era girato o a cosa servisse ma ora che hai completato il lavoro non riesco a trovare difetti ..ci sta alla grande 👏🏼 

 

 bar-ma :

29/7/2020 11:07
 Fantastico!
Mi sono goduto tutto, dalle disquisizioni paleontologiche alle singole realizzazioni dei vari aspetti.
E dire che pensavo che wazovski avesse già vinto a mani basse con la sua Endora...  ora non ne sono più così convinto.
Se postassi foto in altissima risoluzione (non che quelle postate impediscano di godersi ugualmente alla grande lo spettacolo ) si potrebbero passare ore a scoprire ogni singolo dettaglio.
Bello bello!
Complimenti.

Maurizio

 wazovski :

29/7/2020 12:19
 Bellissimo lavoro e soggetto inusuale, che centra appieno il tema campagna   Bravissimo su tutti i fronti, e bravo anche per aver completato





 euro :

29/7/2020 22:59
 lavoro spettacolare, fantastico direi!!

 yago :

29/7/2020 23:03
 Un lavoro splendido con un wip interessantissimo!
Complimenti Marcello! :-)

Ciao
Gianfranco :-)

 marcellodandrea :

29/7/2020 23:12
 Grazie, grazie a tutti, sono contento che vi sia piaciuto :-)

 frank1959 :

30/7/2020 18:07
 Un sincero applauso per un lavoro meraviglioso.
La foto con il cavaliere mi suggerisce un San Giorgio e il drago che sarebbe soggetto niente male e con un sacco di riferimenti nell'arte.
Splendido lavoro
Complimenti
Francesco

 enrico63 :

2/8/2020 14:56
 Molto bello Marcello! In oltre i tuoi lavori sono sempre fonte di tecniche interessanti e quindi grazie per la loro condivisione.

 Fabio :

2/8/2020 18:36
 Fenomenale Marcello, complimenti!!!
Ciao
Fabio

 Cesko :

2/8/2020 19:23
 Bellissimo, mi sono riletto tutto il wip e mi sono segnato alcune cose. Se un giorno decidero di fare un qualche diorama prendero spunto. Sempre bravo, ancora complimenti.

 marcellodandrea :

3/8/2020 12:17
 Di nuovo grazie a tutti ma, permettetemi, soprattutto grazie a Fabio, perché è un vero piacere sentirlo qui in attività. Un abbraccio grande

 Michele Raus :

3/8/2020 13:18
 Complimenti per la bellissima scena e grazie, come sempre, per aver condiviso tutte le informazioni.
Mi salvo il WIP intero per futura memoria.


 CR.42 :

4/8/2020 07:21
 Davvero molto bello. La basetta è fantastica.
Vip veramente istruttivo.

Ermanno

 marcellodandrea :

31/10/2020 22:33
 

seguo la raccomandazione di hoot e metto la foto in fondo al wip




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