Forum : Animals 2020Soggetto : Pz.Kpfw. VI Tiger ausf E "Mausi" - RITIRO, purtroppo. |
GP1964FG : |
5/1/2020 16:19 |
Chiedo anch'io l'iscrizione a questa bellissima Campagna. Il modello che propongo è uno degli "animali" più noti tra i veicoli corazzati, un classico del modellismo.... il carro pesante tedesco Tigre, tipo E, versione iniziale (Fruhe). L'esemplare da me prescelto e la cui riproduzione (incrocio le dita...) spero di portare a termine, questa volta, nel tempo dovuto, è appartenuto al TigerGruppe Meyer e, utilizzato in Italia per contrastare lo sbarco americano di Anzio, venne bloccato da un colpo controcarro che spazzò via la cupola del capocarro. Il capitano Schebbach, da poco nominato nuovo comandante del gruppo, venne ferito mortalmente. I carri vennero tutti "battezzati" con dei nomignoli, forse per agevolare le comunicazioni radio tra loro, essendo una piccola unità. Anche le insegne nazionali (Balkenkreutz) e la numerazione (semplicemente una cifra, da 1 ad 8. Non aveva ovviamente senso indicare battaglione e compagnia...) erano particolari. Quello da me prescelto venne chiamato "Mausi", che in tedesco significa soprattutto "topolino", ma può anche essere un vezzeggiativo specie se rivolto ad una ragazza (tesoro, musetto...). Queste le foto della confezione, a cui aggiungo un set di ruote ModelKasten e le decals Bison dedicate ai carri tedeschi in Italia. www.modellismopiu.net/m+gallerie/main.php Ciao Gianfranco Pesola | |
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wazovski : |
5/1/2020 16:38 |
Bellissimo classicone, bravo
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GP1964FG : |
5/1/2020 16:53 |
Grazie!!
Ciao Gianfranco Pesola
N.B. Purtroppo, come molti in questi giorni, ho problemi con l'editor visuale, sia da smartphone che da PC, per cui, per inserire foto e link, ho dovuto disattivarlo e fare "alla vecchia maniera", cioè creare la galleria e inserire manualmente i link. Non riesco a creare ad esempio il link tipo ipertesto, dove basta cliccare sulla parola per collegarsi alla pagina della galleria, ma solo a copiare ed incollare tutto l'indirizzo. Se non va bene, chiedo a qualcuno dello staff di correggere la presentazione e sistemare il tutto. | |
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Hoot : |
5/1/2020 18:53 |
link sistemato
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G55 : |
5/1/2020 20:41 |
Bello ! Questo non me lo perdo.....
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Antonio 13 : |
6/1/2020 10:48 |
A quanto pare avrai molti spettatori in prima fila!! | |
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gizpo : |
6/1/2020 17:53 |
Mi siedo di fianco ad Antonio | |
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uncino : |
6/1/2020 19:57 |
Ciao Gianfranco ottimo modello, ti seguirò certamente e con viva attenzione dato che è uno dei soggetti a cui fra non molto mi approccerò
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alberto66 : |
7/1/2020 14:50 |
Se c'è ancora un posto in prima fila è mio......! Mal che vada va bene anche in seconda .... Ciao Alberto | |
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GP1964FG : |
7/1/2020 18:21 |
Grazie amici per la calorosa accoglienza! Come al solito, mi sono messo alla ricerca di foto e notizie storiche sul soggetto da riprodurre. Sono stato abbastanza fortunato, ma, come dirò dopo, c'è anche qualche primo dubbio.
ECCO MAUSI (Topino, in italiano)
Le immagini sono tratte da internet, e sono inserite al solo scopo di discussione modellistica. La seconda è sicuramente la più conosciuta, ed è quasi sicuramente quella che ha ispirato la Bison Decals nella realizzazione delle decals per il mezzo, che ho presentato nelle foto all'inizio. Peccato che siano incomplete...mancano infatti i due "2" ai lati della torretta, e la scritta "Mausi" sulla parte anteriore. Cercherò di rimediare....
Ho poi trovato un po' di storia del Tigergruppe Meyer, utile soprattutto per capire la datazione dei Tiger assegnati. Definiti genericamente Frűhe, Early ecc., in realtà i Tiger vennero sottoposti a continue modifiche ed aggiornamenti (come tutti i mezzi tedeschi, del resto), per cui differivano radicalmente dal prototipo e, anche all'interno della stessa versione (ausfűhrung, in questo caso la E), i modelli prodotti un dato mese differivano da quelli prodotti il mese successivo! Il Gruppe venne costituito a Padeborn il 26/07/1943 e immediatamente inviato in Italia, con gli 8 carri Tiger di tipo early assegnati. Dall'osservazione delle foto e da questo dato, ritengo che si tratti di veicoli prodotti a fine maggio/inizio di giugno 1943. Nella prima foto, quella frontale, si nota ad esempio la mancanza dei lanciatori di granate fumogene sulla torretta, che vennero effettivamente eliminati nel giugno 1943. Quello che non mi torna è invece L'ASSENZA DEI DUE FILTRI PER L'ARIA (filtri Pfeifel...) sul retro del carro, e del relativo impianto che li collegava al motore sulla parte posteriore (cofani motore). Questi, secondo il sito dell'esperto Alan Hamby, erano presenti fino ad Ottobre di quell'anno. Le altre foto dei carri dell'unità non aiutano molto, essendo per la maggior parte prese frontalmente; solo una foto riprende un carro lateralmente, e li si intravede qualcosa che penso sia il filtro... Inoltre su alcune foto si notano i lanciagranate posti agli angoli dello scafo, tipici dei primi lotti ma poi eliminati. Possibile che i filtri dell'aria venissero già rimossi prima della loro definitiva eliminazione in produzione, magari perché causa di guasti al motore (o perché ritenuti inutili per il teatro operativo...)? Secondo voi è meglio metterli comunque, in coerenza con il presumibile lotto di produzione, o eliminarli?
A presto, con le foto dei primi lavori. Gianfranco | |
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Albert56 : |
7/1/2020 19:14 |
Gianfranco, sul web si trovano molti riferimenti al fatto che i filtri Feifel venivano non di rado rimossi dall'equipaggio. Secondo me li puoi togliere. Erano di manutenzione molto complessa. Ciao | |
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GP1964FG : |
13/1/2020 17:48 |
Ho dato inizio ai lavori!
Il kit Tamiya è bello e si monta bene. Ha un buon dettaglio con alcune finezze davvero interessanti (globo della mitragliatrice di scafo con il forellino del canocchiale di puntamento già realizzato, e canna della mitragliatrice disassata, viti sul cofano motore con "presa" per brugola quadrata, come nella realtà, torretta con leggerissimo effetto di fusione sui lati, ma niente sulle lastre di corazza piatte, in acciaio rullato e quindi molto lisce). Gli incastri sono buoni e molto robusti; se resta un po' di "aria", come con la piastra posteriore dello scafo, è facilissimo risolvere usando una colla cianoacrilica in gel, che fa anche da riempitivo. Il kit è marcato 1989, ma secondo me è tutt'ora una valida ed economica alternativa ai ben più complicati kit Dragon o Tasca. Preciso che gli assi per le ruote sono stati tagliati secondo le indicazioni di montaggio delle ruote Modelkasten; ovviamente le ruote le metterò in seguito, dopo la verniciatura.
Volevo chiedere agli esperti alcuni consigli: - se non monto il sistema di filtri e condotti per l'aria del motore, rimane una apertura rettangolare sul cofano motore (visibile nella foto dall'alto). Ho visto che sui mezzi "late" era chiusa da una piastra rettangolare imbullonata, un po' sollevata...era la soluzione standard, in caso di rimozione del sistema, o vi erano soluzioni provvisorie adottate dagli equipaggi sul campo? - dalla foto frontale di "Mausi" e anche di altri mezzi del reparto o dello stesso periodo, mi sembra che non ci siano i fari Bosch vicino agli spigoli anteriori dello scafo. Venivano rimossi se non utilizzati (sullo Sherman erano smontabili) o erano proprio assenti? In effetti, Tamiya ha stampato due piccole piastrine di chiusura sullo scafo, fornendo le due basi ed i fari separatamente, come se fossero degli opzional... - ho trovato le decals complete, con i "2" per i lati della torretta e la scritta "Mausi" anteriore. Sono realizzate da Star Decals su un foglio specifico per i Tiger in Italia (Tigergruppe Meyer e S.Pz.Abt 508). La cosa strana è che indica due schemi mimetici per l'esemplare da me prescelto: uno con base Dunkelgelb e macchie verdi, con solo l'uso delle decals che già ho (2 sul cesto di torretta, "sole" sul lato post dx della torretta e balkencreutz sui fianche dello scafo), e un'altra versione più completa con i 2 sui lati della torretta e la scritta col nome anteriore, ma con mimetica a tre toni! Possibile che nei 4 - 5 mesi di attività del Gruppe, prima di confluire nello S.Pz.Abt. 508, il carro sia stato dipinto due volte? Secondo voi la foto frontale del mezzo, con il suo equipaggio vicino, suggerisce una mimetica a tre toni?
Come sempre, grazie per le eventuali risposte, e per l'interessamento al mio lavoro.
A presto Gianfranco | |
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euro : |
13/1/2020 18:06 |
non ho risposte da darti, ma ti seguo con interesse avendo finito il mio ancor più vetusto Tigre da pochissimo
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GP1964FG : |
13/1/2020 18:23 |
Caro Vincenzo, questo kit è in effetti l'erede del tuo (o meglio, del nostro....ho anch'io quel Tigre degli anni della mia spensierata ed innocente gioventù, quando andavo allegramente di Bostik e carta vetrata ). Questo kit è per fortuna molto migliore di quel "giocattolo" anni '70, con i fori per il motorino elettrico e l'alloggiamento delle batterie.... Tu ne hai fatto un bellissimo modello, io spero, anche con i pezzi avanzati da questo "erede", di farne qualcosa di simile a un Tiger.
Ciao Gianfranco | |
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Albert56 : |
13/1/2020 19:31 |
Gianfranco, domani posto un poco di materiale. In marzo del 1943 il portello di accesso al motore del Tiger I fu modificato. Il kit Tamiya non riproduce tali modifiche. Hai guardato il sito di David Byrden? Tiger1.info. Sottolinea alcune delle piccole mancanze del kit Tamiya. Ciao. Alberto | |
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Albert56 : |
13/1/2020 19:38 |
Intanto ti confermo che i fari Bosch potevano essere smontati e stivati all'interno. Ciao | |
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GP1964FG : |
13/1/2020 20:00 |
Si avevo già preso nota delle modifiche da apportare al kit indicate sul sito tiger1.info. Però come abbiamo detto sui carri prodotti nel giugno 1943, come il "mio", i filtri dell'aria erano standard, per cui David Byrden non dice come venivano smontati. Ho trovato una foto in un walkaround relativo a un Tiger ausf. H dove si vede come, secondo me, lasciassero aperta la fessura sul portello del vano motore, installandoci su una specie di tettoia. Purtroppo adesso non riesco a postare la foto, ma pare che questa soluzione fosse quella adottata dopo l'eliminazione dell'impianto nell'ottobre 1943. Ho trovato anche dei disegni con vista dall'alto in cui si vede la piastra di copertura (non si nota però il rialzo...).
Se hai altre foto o documenti, mi fai un grande favore. Grazie per avermi confermato che i fari erano smontabili e, se non usati per la marcia notturna, venivano smontati.
Ciao Gianfranco | |
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Antonio 13 : |
13/1/2020 20:51 |
Io mi affianco a Vincenzo, tante belle cose per me da imparare in questo WIP. | |
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Albert56 : |
13/1/2020 21:05 |
Gianfranco, domani ti posto del materiale per i Feifel. Ho guardato su Tigers in Combat II, dove sono riprodotte alcune foto dei Tiger 1 in questione appena arrivati in Italia, sembrerebbe che in origine i Feifel ce li avessero. Nel frattempo, per quel che riguarda la mimetica, se fai riferimento a questa altra immagine di un Tiger 1 della Panzer Kompanie Meyer, direi che una mimetica tre colori ci potrebbe anche stare, infatti ci sono chiazze più chiare ed alcune più scure. Ovviamente estrapolare con certezza dal B/N al colore è sempre impossibile o quasi. Ciao | |
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Tomcat71 : |
14/1/2020 06:56 |
Lavoro molto interessante, il Tigre e' sempre un bel vedere!
Non so se questo profilo ti possa essere utile:
Tratto da "Tiger I - Southern Front" di Dennis Oliver. Dice, tra l'altro, che il 2 c'era solo sul retro e sul lato sinistro della torretta e non riporta i Feifel.
Purtroppo sono all'estero per lavoro e non ho accesso ai libri: forse su "Tigers in Italy" di W. Trojca c'e' qualcosa, se qualcuno ce l'ha...
Saluti, Paolo Fanin | |
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Albert56 : |
14/1/2020 09:06 |
Gianfranco, quando i filtri Feifel venivano smontati, di solito venivano eliminati anche i tubi di collegamento alla presa d'aria sul cofano motore e quindi si realizzava ciò che vedi nell'immagine qui sotto, tratta dalla rete e postata a solo scopo di discussione modellistica. Io non ho il Tiger I Tamiya che tu stai montando, ma penso che sia possibile non montare alcuni pezzi lasciandone altri per ottenere quanto si vede nell'immagine. Ciao
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Albert56 : |
14/1/2020 09:07 |
Altra possibilità è che si lasciassero anche i tubi di collegamento. vedi qui
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Albert56 : |
14/1/2020 09:09 |
in pratica nel primo caso rimanevano le parti T1, T2 e T3 , nel secondo rimanevano anche H2 e H4.
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Albert56 : |
14/1/2020 09:14 |
Infine posto una foto (a colori? o colorizzata?), scattata al Brennero nel 1943, che riproduce verosimilmente il Tiger 1 presente nell'immagine postata da Paolo. Mimetica in Dunkelgelb, canna del cannone verniciata col primer grigio scuro resistente al calore. Ciao
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Albert56 : |
14/1/2020 09:17 |
altra foto, sempre al Brennero. ciao
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Albert56 : |
14/1/2020 15:34 |
in aggiunta ai disegni, posto una foto di un Tiger 1 senza Feifel. ciao
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GP1964FG : |
14/1/2020 18:45 |
Grazie per i preziosi contributi! @ Paolo Fanin: il profilo a colori da te inviato è molto utile (ad esempio, mi ha fatto notare che probabilmente il n. 2 dietro al cesto di torretta non è centrato ma spostato verso sinistra, verso le cerniere. Guardano la foto del carro mentre sostituisce i cingoli, in effetti sembra che il 2 sia più vicino alla chiusura di sinistra del cesto...). Penso che sia comunque una interpretazione della possibile mimetica operata sulla base delle due foto che ritraggono con certezza il mezzo disponibili e postate anche da me all'inizio, oltre che dall'esame delle foto degli altri carri del reparto disponibili. Mi sembra strano per esempio che "Mausi" non avesse il numero sul lato destro della torretta, mentre nella foto postata anche da Alberto del carro n. 8 "Strolch" si vede chiaramente che su quel carro il numero a destra c'è. Lo scudo bianco con la croce nera (richiamo allo scudo dei cavalieri Templari, o secondo altri un riferimento a un paese baltico di origine del comandante) si vede con certezza solo su "Stolch" e dovrebbe essere uno stemma del capocarro e non il simbolo del reparto, così come il simbolo del "sole" si vede solo sulla torretta di Mausi. Il libro Tigers in Italy l'ho trovato in rete e ho visto le foto del Tigergruppe Meyer; la maggio parte sono state scattate in Trentino, all'arrivo dell'unità in Italia il 30/7/1943. In tali immagini i carri erano solo in Dunkelgelb, senza alcuna insegna, probabilmente spediti al fronte appena usciti dalla fabbrica. Vennero mimetizzati in seguito in Italia, non si sa bene dove. A me sembra logico pensare che un'unità così piccola abbia fatto un lavoro il più possibile uniforme su tutti i mezzi e, dato il breve ed intenso ciclo operativo (agosto 1943 - febbraio 1944) non abbia avuto il tempo per cambiare mimetica. Secondo me è probabile che Mausi avesse una mimetica a 3 toni come si vede molto più chiaramente su Strolch, e che nella foto di tre quarti posteriore, che è molto chiara e forse con forte riflesso solare, le macchie non si notino quasi, facendo pensare a una mimetica con solo verde sulla base gialla, tipica dei mezzi in Italia nel periodo.
@ Alberto: grazie mille, la tua esperienza ed il tuo contributo sono come sempre illuminanti. In effetti, come si vede dalle foto su citate riprese subito dopo l'arrivo dei mezzi in Trentino, i carri erano completi degli apparati previsti, sia i fanali Bosch che i filtri dell'aria Pfeifel. Nelle immagini dei mezzi "operativi", non si notano più ne fanali ne filtri. Ora, ragionandoci su, è improbabile che avessero già avuto in dotazione come retrofit la copertura per la ferritoia di cui parlavo, che apparve sui mezzi mid-late dopo l'eliminazione definitiva dell'impianto. In effetti, la soluzione di lasciare il convogliatore installato mi sembra la cosa più logica... Guardando con attenzione la foto frontale di Mausi, quella con l'equipaggio, dietro alla torretta si nota "qualcosa", che potrebbe essere a questo punto il portello del vano motore aperto, con il convogliatore sopra e un altro componente all'interno che portava l'aria al motore. Non so, la posizione è un po' strana, però potrebbe essere... Il kit Tamiya rappresenta tutti i pezzi dell'impianto separati, per cui posso sicuramente riprodurre la situazione da te illustrata con i disegni inviati. C'è solo da tappare, probabilmente, qualche forellino che la Casa nipponica ha fatto per "aiutare" i più inesperti nel corretto montaggio dei particolari!
Ok, adesso sto aspettando che mi arrivino le reti da mettere sulle griglie di uscita dell'aria calda, che nel kit Tamiya non sono comprese (la Casa dice di acquistarle separatamente). Dovendole comprare, ho preso il set di fotoincisioni e resine Royal Model....IL VIRUS DELLA MODIFICA E DELL'UPGRADE HA COLPITO ANCORA. Inoltre, ho ritrovato una canna in metallo RB Model, per cui sostituisco anche quella e mi evito complicate operazioni di stuccatura e lisciatura sulla canna di plastica.
Grazie ancora a tutti, e a presto con gli sviluppi Gianfranco | |
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Albert56 : |
15/1/2020 16:27 |
Caro Gianfranco, sono ben lieto di poterti dare una mano. Ciao
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Albert56 : |
24/1/2020 16:18 |
Ciao Gianfranco, del tutto casualmente ho trovato una foto di un Tiger I senza filtri Feifel (almeno così sembra) che mostra come in effetti i tubi di collegamento fossero stati rimossi. Si tratta di un Tiger I prodotto in maggio 1943 ed inviato alla divisione SS Das Reich. Il treno su cui si trovava deragliò in seguito ad un attacco di partigiani sovietici. Il link è questo. Devi scorrere un poco verso il fondo della pagina.
https://www.forum.axishistory.com/viewtopic.php?t=229384
Ciao | |
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Albert56 : |
24/1/2020 16:23 |
La foto è questa, postata solo per discussione modellistica. ciao
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euro : |
25/1/2020 20:50 |
bella questa foto
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GP1964FG : |
25/1/2020 22:34 |
Si, è davvero una foto preziosa. Sto lavorando al modello, come sempre...a corrente alternata 😡, però ho assemblato e adattato la canna del cannone in metallo della RB Model. È un bel salto di qualità rispetto all'originale; quest'ultima, a parte l'essere divisa in due semicilindri da assemblare e stuccare con pazienza e massima cura, senza ovalizzarli, ha delle scanalature in un paio di punti che secondo me stonano e vanno stuccate. Inoltre mi è arrivato ieri il set della Royal Model e sto procedendo alle modifiche necessarie per riprodurre correttamente un Tiger costruito nel giugno - luglio 1943. Appena riesco a trovare due minuti di tempo per me, faccio le foto e le pubblico nel W.I.P.
Ciao Gianfranco | |
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GP1964FG : |
2/2/2020 18:58 |
Sto procedendo con le modifiche necessarie per "storicizzare" correttamente il kit. Tamiya si è dichiaratamente inspirata al Tiger I del museo di Bovington, di cui ci sono le insegne nella confezione, ma con la sua scatola 35216 per i Tiger "Fruhe" cerca in realtà di coprire un'ampia schiera di soggetti, con le modifiche ed gli adattamenti intercorsi approssimativamente da metà 1942 a metà 1943. Per mia fortuna, nella scatola ci sono quasi tutti i pezzi necessari per i vari esemplari (un po' in stile Dragon...), per cui bisogna solo studiare per bene il soggetto e scegliere le parti giuste. Nelle istruzioni Tamiya stessa indica le principali differenze tra i sei carri proposti. In realtà, ci sono altri dettagli da considerare, per cui è comunque necessario consultare i siti di riferimento e la documentazione.
Un esempio di questo discorso è dato dalla torretta. Quella del kit prevede sul lato destro, verso il cesto, un portello d'emergenza, soluzione adottata nell'autunno del 1943. Mausi invece, come si vede dalla foto dove viene sostituito il cingolo, aveva ancora la piastra imbullonata con la pistol port, come sul lato sinistro. Fortunatamente il portello d'emergenza è compreso nella stampata delle ruote; poichè ci sono due stampate uguali ho due portelli, per cui uno l'ho sacrificato per tappare l'apertura.
Ovviamente va carteggiato e stuccato per bene, e quindi al di sopra va incollato il pezzo suddetto (anche questo per fortuna doppio).
Dovendo rappresentare il carro con l'impianto di filtraggio dell'aria smontato, ho dovuto modificare il condotto sul cofano motore, in modo da rendere ben visibili i tubi. Dopo aver cercato di modificare direttamente il pezzo, ho preferito adattare e lavorare due pezzetti di tubo di plasticard, con un risultato secondo me migliore.
Inoltre, è necessario chiudere tutti i vari fori che la Casa nipponica ha realizzato per agevolare il montaggio dei particolari. Si può vedere ad esempio sul cofano motore che ci sono i fori per montare le maniglie di sollevamento (un po' fuori scala, preferisco sostituirle) e per le staffe di bloccaggio dei tubi dell'impianto di filtraggio dell'aria (anche queste le sostituirò con dei pezzi fotoincisi del set Royal Model).
Per montare le reticelle di protezione in fotoincisione (suggerite dalla stessa Tamiya ma vendute separatamente; io le ho prese dal set anzidetto) è necessario rimuovere due "piastre" di fissaggio delle leve che servivano a bloccare in apertura le griglie di sfogo del calore del motore, che stranamente i giapponesi hanno stampato sulle griglie stesse ( se ci devo mettere la reticella, perchè mi stampi dei particolari che poi devo asportare?). Comunque anche qui il set Royal Model viene in aiuto, perchè ci sono le leve in resina, complete di piastre, da incollare sopra le reticelle.
Infine, va modificata una piastra tra le due griglie suddette, eliminando un attacco con "tappo" tipico dei primissimi mezzi (pare servisse per collegare uno snorkel per il guado...). Devo ancora ricostruire una piccola piastra trapezoidale che andava a coprire un'apertura, sempre sulla stessa piastra.
Prossimamente altre foto della torretta.
Ciao Gianfranco | |
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euro : |
2/2/2020 21:29 |
si vede da parecchi dettagli che questo kit è il figlio migliorato di quello che ho fatto io ed in più le fotoincisioni sono sempre un bel vedere...
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GP1964FG : |
3/2/2020 08:45 |
Sicuramente il kit è stato interamente riprogettato, con un livello di finitura e di dettaglio molto più elevato rispetto al suo antenato. Non è possibile incrociare i pezzi a meno di non fare diverse modifiche; ad esempio le ruote di questo kit non si infilano sugli assi del vecchio modello, che sono anche troppo corti per accogliere un realistico sistema di ruote interlacciate. Per darti un idea, l'interno dei portelli sul nuovo Tiger è riprodotto alla perfezione, con tutto il sistema di chiusura e blocco, comprese le piccolissime maniglie lunghe pochi millimetri, per cui non è necessario sostituirle con particolari in resina. L'antenato ha i portelli tristemente piatti... Ma la cosa più grave sono le misure; probabilmente all'epoca si è puntato più al giocattolo da motorizzare che alla riproduzione fedele, per cui le dimensioni e le proporzioni sono state alterate. Prossimamente voglio fare un confronto "all'americana" tra i due kit... Comunque resto affezionato al mio vecchio scarrafone! Chissà, con tutti i pezzi che mi avanzano da questo kit, se un domani riusciro a farlo resuscitare!
Ciao Gianfranco | |
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gizpo : |
3/2/2020 08:57 |
Silenziosamente seguo con interesse i tuoi passi Gianfranco, oltre a dilettarci con gli avanzamenti riesci anche a condividere la tua conoscenza in materia, bravo 2 volte... | |
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GP1964FG : |
3/2/2020 09:54 |
Conoscenza è una parola grossa... "L'unica cosa che so è che non so" (Socrate). Grazie per l'interessamento al mio lavoro.
Ciao Gianfranco
P.S. Luca, ma non riesci a partecipare neanche con un aeroplanino 1/72? | |
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GP1964FG : |
9/2/2020 11:04 |
Come accennavo in un precedente post, ho pensato di fare un confronto tra il vecchio Tigre della mia gioventù (e realizzato poco tempo fa molto bene da Vincenzo) e il nuovo che sto montando in questi giorni.
Il vecchio kit Tamiya è datato 1970, quindi festeggia quest'anno i suoi 50 anni! Il figlio (o nipote...) è invece stato realizzato nel 1989. Devo dire che su internet si parlava di gravi errori anche dimensionali del primo kit, ma, prese due misure, a me sembra che gli ingombri e le proporzioni generali siano stati rispettati. Le due torrette, ad esempio, si possono scambiare sui due scafi senza problemi di incastro. Quello che salta all'occhio è invece la differenza nella finezza dei particolari: nel vecchio kit, a parte il "famigerato" estintore stampato sul cofano motore (che se uno non sa cosa ci dovrebbe essere in quel punto, non lo immaginerebbe mai che si tratti di un estintore!), ogni particolare come leve di chiusura dei cofani, maniglie, attacchi per il sollevamento della torretta, ecc. è sovradimensionato e "rozzo", se confrontato con l'analogo particolare del kit "nuovo". A titolo d'esempio, ho messo a confronto i due portelli del pilota
Nel vecchio kit c'è solo un abbozzo del sistema di chiusura interno al portello, e la "cerniera" è grande almeno il doppio dell'altra. Tra l'altro, forse per la destinazione "giocattolosa" del vecchio kit, il braccetto ricurvo per fissare il portello alla parte interna dello scafo è in vinile! Ciò significa che è impossibile assottigliarlo per renderlo più decente, ma anche solo verniciarlo non è facile. Per fortuna questo particolare oggi è stampato in plastica "normale". Evidentemente, all'epoca, si pensava di rendere mobile il portello, anche se all'interno non c'è nulla!
Una parte "sbagliata" è sicuramente quella posteriore: ad esempio, non c'è neanche il minimo cenno ad un'incisione per far capire che la parte centrale del cofano (sotto il sistema di convogliamento dell'aria dai filtri Feifel) era in realtà mobile; eppure le cerniere ci sono anche se grossolanamente abbozzate. I bordi dei portelli dove sono le griglie non sono arrotondati (nella realtà si potevano aprire), ma solo incisi, come se fossero dei pannelli... inoltre, quella specie di coperchio rotondo al centro del cofano motore, oltre ad essere circa il 50% più grande del corrispettivo sul nuovo kit, è in posizione troppo avanzata verso la torretta, e di conseguenza anche la piastra dove si collega il convogliatore dell'aria di raffreddamento (che qui è senza il taglio rettangolare che c'era in realtà per il fissaggio del convogliatore; all'epoca non montai il complesso sistema di filtri Feifel, e tale piasta è irrealistica così com'è perchè chiude la presa d'aria del motore) è anch'essa troppo in avanti. Tutt'intorno ai portelli dove sono le griglie ci sono i fori per l'alloggiamento dei bulloni di fissaggio, ma nel vecchio kit non ci sono i bulloni all'interno (forse per i limiti della tecnologia di stampaggio dell'epoca), per cui c'è questa evidentissima "merlettatura" dei portelli corazzati, decisamente irrealistica.
Altro grave "difetto" è dato dalla cupola del capocarro: è più bassa di almeno un mm rispetto all'altra, ed è assolutamente priva dei tagli per la visione dell'esterno (ovviamente, manca anche qualsiasi accenno agli iposcopi interni, che sono invece almeno accennati nel nuovo kit). Come molti particolari su tutto il resto dello scafo, anch'essa è stata stampata direttamente sul pezzo a cui era fissata, per cui non è facilmente modificabile.
Nota: sulla torretta del nuovo kit avevo montato la protezione del ventilatore di tipo imbullonato, perchè da una foto mi sembrava che fosse quella corretta per il mio carro, prodotto tra giugno e inizio luglio 1943. In realtà ho poi capito, leggendo sul sito tiger1.info, che tale coperchio serviva solo per l'eventuale guado di corsi d'acqua, essendo dotato all'interno di guarnizione, e che, pertanto, non veniva usato sui mezzi in normale assetto di combattimento, perchè l'aeratore interno non poteva funzionare con quel coperchio che chiudeva lo scarico dei fumi! Pertanto l'ho rimosso e ho montato la solita piasta sollevata. Nota di colore: il vecchio kit ha all'interno una rappresentazione minimale dell'aspiratore della torretta, che comunque è invisibile dall'esterno, per cui sul nuovo modello questo particolare non c'è.
Altro particolare assolutamente fuori scala è il freno di bocca del cannone, che è grande almeno il 50% in più del dovuto, oltre a mancare, ovviamente, del dettaglio (specie se confrontato con l'analogo particolare in ottone della canna RB Models). La canna del kit moderno è migliore come dimensioni, ma è anch'essa suddivisa in due valve da incollare accuratamente, e i particolari anche su questa non sono granchè, per cui è quasi obbligatorio sostituirla.
Il difetto più grave è sicuramente quello del treno di rotolamento: l'originale è ben più complesso, alcune ruote sono doppie e all'interno vi passano i denti delle maglie del cingolo, per cui è impossibile usare i cingoli aftermarket oggi disponibili. Quelli originali non sono assolutamente proponibili, sia per il duro vinile dell'epoca, impossibile da incollare e difficile da dipingere, sia perchè del tutto privi di dettaglio dal lato interno e con i "denti" sulle maglie troppo piccoli. Questo grave difetto è stato corretto nel kit moderno dove, oltre che a molti particolari in più sullo scafo dietro al treno di rotolamento, ci sono i braccetti reggiruote staccati e liberamente posizionabili (ma se si vuole un carro perfettamente livellato, ci sono dei piccoli pin sui braccetti che consentono di montarli perfettamente allineati) e alcune ruote sono correttamente riprodotte con due dischi accoppiati, come nella realtà. Io ho comprato il set di ruote Modelkasten, ma anche il set originale del kit non è male.
Infine la parte posteriore: a parte i dettagli (vedi ad esempio la piasta per l'inserimento della manovella di avviamento del motore, che nel vecchio kit è stampata sulla corazzatura mentre in realtà era distaccata, ed inoltre è piuttosto spoglia), mancano i due telai a cui erano imbullonati i parafanghi. Nel nuovo kit, che è inspirato sempre al Tiger conservato a Bovington, questi telaietti sono invece molto ben riprodotti. Purtroppo sul mio Mausi questi telaietti li ho dovuti asportare, perchè dal maggio 1943 le cerniere dei parafanghi posteriori vennero saldate direttamente sullo scafo. La cosa bella è che Tamiya ha inserito nel nuovo kit sia i parafanghi da attaccare ai telaietti che quelli da montare direttamente sullo scafo, che sono leggermente diversi (ovviamente...) nel punto d'attacco. Non sono invece compresi i parafanghi con i flap laterali arrotondati e più estesi, quindi, pur essendoci i telaietti , non credo sia possibile utilizzare direttamente questo kit per un Tiger come il 131 di Bovington.
Comunque, penso che, con i pezzi che mi avanzeranno dal modello che sto montando, e qualche resina sempre avanzata del set Royal Model, anche il vecchio kit possa essere portato ad un livello accettabile, con un bel lavoro di taglia e cuci. Sarà un esperimento per un futuro Tiger....
Ciao, e grazie per la paziente attenzione. Gianfranco Pesola | |
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Antonio 13 : |
9/2/2020 15:47 |
50 anni tra i due kit si vedono bene. PS: ragazzi siete enciclopedie viventi!
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GP1964FG : |
9/2/2020 17:31 |
No Antonio mi sono spiegato male... lo stampo del primo kit è datato 1970 (la data e la marca sono stampate sul fondo). Lo montati da ragazzo, più o meno nel 1978...ha subito un'infinità di traslochi, l'ho sverniciato e usato come cavia per i primi tentativi con l'aerografo...volevo rifarlo e l'ho parzialmente smontato...però, come quello vero, è praticamente indistruttibile! L'altro kit come stampo è del 1989, quindi Tamiya l'ha rifatto dopo quasi 20 anni. E' quindi anch'esso un vintage, se vogliamo...però dopo 30 anni è ancora un kit valido. Uno dei "segni" dall'età sono i cingoli in vinile, sia pure di buona qualità (oggi tutti cercano di inserire cingoli maglia a maglia, magari stampati in plastica con i segni d'estrattore sopra... ) e i forellini per il montaggio degli attrezzi e dei particolari esterni (non si sa mai, magari qualche bambino si vuole cimentare nel montaggio e non sa dove posizionare i pezzi...). Concludo dicendo che il primo kit quello del 1970, si trova ancora in vendita per circa 15 €, su alcuni siti... a parte certe "offerte" pazzesche su ebay.
Ciao Gianfranco
P.S. Come al solito, dopo aver scritto, scopro di aver (in parte) sbagliato. Allora, dal sito di riferimento scalemates, risulta che lo stampo del nuovo Tiger è effettivamente del 1989 (kit 35146, Tiger I late), ma il kit 35216 che sto montando (Tiger I Fruhe) è una riedizione del 1997, con delle nuove parti. Ho scoperto inoltre che la stessa Tamiya nel 2008 ha aggiornato il kit con canna e cingoli a maglia singola in metallo (kit n. 89646). | |
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Antonio 13 : |
9/2/2020 18:47 |
No no, ti sei spiegato benissimo, ho riletto , ho capito male io. | |
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GP1964FG : |
22/3/2020 17:43 |
Beh, un po' più di tempo ce l'ho....anche se continuo il lavoro e mi dedico alle attività indispensabili per "andare avanti" con la mia famiglia...
Come potete vedere, ho quasi completato il montaggio dello scafo e della torretta, e sto applicando le fotoincisioni. Ho deciso però di utilizzare il più possibile le parti del kit, già buone e abbastanza dettagliate, limitando l'uso dei pezzi sostitutivi in resina (come i portelli del pilota e del mitragliere) e delle fotoincisioni, che secondo me, in certi casi, sono troppo piatte. Ho preferito fare qualche modifica ai pezzi originali, migliorando il più possibile il dettaglio presente, oltre che chiudendo i buchi per il fissaggio degli attrezzi e il montaggio delle maniglie. Queste ultime le ho sostituite con filo di rame o di ferro (proveniente da un laccio per il sacchetto della spazzatura...), per rispettare il più possibile il diametro in scala. Come accennato (mi pare), "Mausi" era un early...late , ossia aveva ormai delle caratteristiche ben diverse dai primissimi Tiger, come ad esempio l'esemplare conservato a Bovington che è stato preso come riferimento dai tecnici Tamiya per questo kit. La difficoltà principale sta proprio nel cercare di capire quali modifiche apportare per ricreare, in modo più fedelmente possibile, un carro costruito a fine Giugno - inizio Luglio 1943. Poichè il veicolo che devo riprodurre comunque era dotato già del motore potenziato Maybach HL230 P30, ho dovuto modificare il portello più vicino al bordo della parte posteriore del mezzo, eliminando un coperchio corazzato e inserendo una piasta di forma trapezoidale. La modifica comporta anche lo spostamento di lato (prima era in posizione centrale) della staffa incernierata che serve a bloccare in posizione aperta il portello stesso. Un piccolo difetto del kit è emerso al momento di chiudere la parte superiore dello scafo con la "vasca" inferiore: il pezzo superiore è un po' troppo corto, per cui rimaneva uno spazio di circa 0,5 mm tra la piastra corazzata superiore e quella posteriore (quella a cui sono fissati gli scarichi del motore...). Ho dovuto pertanto inserire una striscia di plasticard e sagomarla opportunamente per chiudere l'antiestetico buco.
Come sempre, eventuali suggerimenti e indicazioni saranno graditissimi!!
Ciao e...teniamoci forte. Gianfranco Pesola | |
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wazovski : |
22/3/2020 18:26 |
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GP1964FG : |
22/3/2020 19:54 |
Grazie Waz! | |
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Lamb : |
22/3/2020 20:54 |
Ciao Gianfranco,mi piace molto tutto il contesto esplicativo con cui porti avanti la lavorazione. Io sono troppo conciso e, in questo periodo dove purtroppo tutti abbiamo piu' tempo libero in casa, voglio provare ad emularti e scrivere di piu sui soggetti che costruiro'...sperando di non annoiare. Tu questo rischio non lo corri perche' e' tutta interessante e originale farina del tuo sacco.
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GP1964FG : |
23/3/2020 08:09 |
Grazie Lamberto per l'apprezzamento del mio intervento. Io seguo sempre i tuoi lavori, e mi sembra che anche tu cerchi di spiegare il perché di certe scelte. Tu hai realizzato la tua area personale, dedicata alla II G.M. in Nord Africa, molto interessante e ben illustrata dai tuoi modelli. Io cerco di comunicare la mia passione per la ricerca storica e il mio impegno a realizzare dei modelli il più possibile precisi e fedeli all'originale. Non sono un grande esperto, ma dedico molto tempo alla ricerca di documentazione storica, per realizzare un modello "perfetto". A volte mi perdo un po' per strada e realizzò poco, è vero...spero che questa volta possa finire in tempo il modello, e che magari ci scappi pure una basetta decente e un figurino 😜.
Ciao Gianfranco | |
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GP1964FG : |
24/5/2020 10:45 |
Purtroppo ho modellato molto poco ultimamente, per problemi di lavoro (quello serio...), ma comunque sono andato avanti e ho praticamente finito di montare il kit, aggiunto le fotoincisioni "necessarie" e fatto qualche modifica. In particolare ho aggiunto il cordone di saldatura sul cielo della torretta, particolare purtroppo omesso da Tamiya, probabilmente perchè coincidente col bordo della piastra superiore. Nella realtà questa saldatura era "affogata" in un apposito solco che correva intorno al perimetro della torretta, quindi il cordone era a livello della piastra d'acciaio. In molti kit invece tale particolare è riprodotto come un "normale" cordone in rilievo. Io non ho l'attrezzatura e la capacità di fresare questo solco, quindi mi sono accontentato di applicare una striscia di plasticard intorno al cielo della torretta, lavorandolo e abbassandolo il più possibile. L'applicazione di tale particolare è servita anche per evitare di stuccare la giunzione dei pezzi, che non era molto precisa, come potete vedere nelle foto postate in precedenza. Altri lavori hano riguardato l'assottigliamento di diversi particolari, come maniglie dei portelli, la staffa che bloccava in apertura massima il portello della cupola del capocarro, i "parafanghi" sui lati (che in verità sto pensando di sostituire con fotoincisioni...se riesco ad acquistarle e farmele spedire), ecc. Un altro lavoro che richiede attenzione è il fissaggio delle staffe che reggevano le maglie di cingolo di scorta ai lati della torretta. Tamiya, per facilitare il compito, fornisce tali maglie con dei pin; se si decide di applicare tali pezzi, bisogna praticare dei fori utilizzando gli"inviti" presenti all'interno dei fianchi della torretta Tamiya. Ma, studiando un po' i lavori di altri modellisti e facendo un po' di prove di posizionamento, ci si accorge che tali fori sono posti un po' troppo verso il retro, per cui l'ultima maglia di cingolo va a "sbattere" contro il portello con la ferritoia per la pistola d'emergenza. Se praticati, i fori vanno spostati i avanti di circa 1,6 mm.... Io ho invece deciso di usare maglie del set Modelkaten, più dettagliate, per cui ho dovuto incollare prima le staffe soprattuto quelle che erano state lasciate libere dalle maglie perchè già utlizzate o non montate...per fortuna, nel set Modelkasten, ci sono anche i supporti inferiori, non forniti da Tamiya. Ho aggiunto sui due supporti "liberi" solo il tondino dove veniva posizionata la maglia, bloccata poi dalla staffa superiore.
AVANTI CON GIUDIZI ED I SUGGERIMENTI, prima di completare il montaggo e dare il primer.
Ciao Gianfranco Pesola | |
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El-Condor : |
28/5/2020 12:58 |
Ciao Gianfranco, la mia conoscenza dei carri è molto marginale ma, come già espresso nei commenti di valenti "carristi" che mi hanno preceduto, confermo che stai eseguendo un ottimo lavoro. Mi piace sia il tuo contributo storico sia il descrivere le varie operazioni: stai applicando appieno lo spirito del forum.
Questa volta sei in dirittura di arrivo ed aspetto di vedere il tuo modello completato.
Una calorosa stretta di mano Agostino | |
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Antonio 13 : |
28/5/2020 14:15 |
Sei stato esaustivo come sempre, credo tu possa senza dubbio proseguire con la colorazione senza remore. | |
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GP1964FG : |
28/5/2020 16:30 |
Grazie Agostino ed Antonio per il "feedback" 😁 A furia di aspettare, temevo di aver fatto addormentare i miei "followers" o di averli persi per strada. 😂
Spero solo che il peggio, lavorativamente parlando, sia passato, e di poter tornare al tavolo di lavoro con la mente sgombera da brutti pensieri.
Ciao Gianfranco | |
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euro : |
29/5/2020 19:21 |
sta venendo un bel modello, sapiente uso delle fotoincisioni
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GP1964FG : |
30/5/2020 13:50 |
Grazie Vincenzo! Un altro paio di cosette e poi sotto col primer e la verniciatura. Intanto ho incominciato a staccare le ruote e le maglie dei cingoli dai telai. Sia le ruote che i cingoli sono della Modelkasten, più dettagliati e, soprattutto, con i denti di ogni maglia correttamente cavi! Alla vista di quella marea di pezzetti sto male, ma devo farcela...😁
Ciao e spero di avere novità presto. Gianfranco | |
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Antonio 13 : |
31/5/2020 12:25 |
Quote: GP1964FG ha scritto: Grazie Vincenzo! Un altro paio di cosette e poi sotto col primer e la verniciatura. Intanto ho incominciato a staccare le ruote e le maglie dei cingoli dai telai. Sia le ruote che i cingoli sono della Modelkasten, più dettagliati e, soprattutto, con i denti di ogni maglia correttamente cavi! Alla vista di quella marea di pezzetti sto male, ma devo farcela...😁 Ciao e spero di avere novità presto. Gianfranco Si forse sono una parte rognosa e fanno parte di una fase lunga ma vedrai che soddisfazione alla fine!
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corale : |
5/6/2020 21:40 |
Le premesse per uno stupendo lavoro ci sono tutte. Aggiungi uno nuovo follower
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GP1964FG : |
6/6/2020 07:15 |
Grazie ad Antonio ed Alessandro, l'incoraggiamento serve tutto. Non vedo l'ora di terminare il lavoro, ma purtroppo ho un po' di casini che mi distraggono...comunque nei prossimi giorni finisco tutto il montaggio dei dettagli e parto con la fase più delicata per me, la verniciatura!
Ciao Gianfranco | |
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GP1964FG : |
27/10/2020 16:33 |
Purtroppo, dopo alcuni tentativi di portare a termine il lavoro entro il termine, mi vedo costretto a ritirarmi. Come detto più volte, per problemi vari non riesco a lavorare con tranquillità e soprattutto continuità, per cui devo ritirarmi, giunto alla fase di verniciatura.
Terminerò il modello comunque, ma ho bisogno di più tempi. Grazie a chi mi ha seguito e sostenuto.
Ciao Gianfranco Pesola | |
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wazovski : |
27/10/2020 22:12 |
Mannaggia, che peccato. Ti auguro comunque di terminarlo
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GP1964FG : |
27/10/2020 22:58 |
Grazie Waz. Speravo sinceramente di farcela, ma ogni giorno ho un impegno più urgente, e non ce la faccio proprio.
Mi dispiace, molti mi hanno seguito è incoraggiato. Lo finirò comunque.
Ciao Gianfranco | |
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