Forum : Colorazione

Soggetto : Diluente Nitro e guarnizioni O-Ring

 El-Condor :

28/6/2019 23:45
  Ciao a tutti.

Mi sento in dovere di intervenire in quanto leggo spesso di avvertenze, principalmente indirizzate ai neofiti, sulla scarsa o addirittura nulla resistenza al diluente nitro delle guarnizioni O-Ring  di gomma usate negli aerografi e, con molto tatto, vorrei approfondire meglio l’argomento pertanto chiedo agli altri frequentatori  se tale affermazione è la diretta conseguenza di una constatazione oggettiva o se è solo  il frutto di ipotesi, anche perché mai nessuno specifica quali danni sono stati notati personalmente.

Preciso che la mia è solo curiosità per ampliare la mia conoscenza in quanto in oltre 40 anni di utilizzazione dell’aerografo  (anche con vernici alla nitro) non ho mai avuto problemi.

Con l’intento di instaurare una fattiva discussione, di seguito illustro dettagliatamente la mia esperienza al riguardo.

Ho diversi aerografi (ACM,Ferrua, Olimpos, Fengda) ma quello che utilizzo frequentemente è un vecchissimo ACM Spitfire.

Faccio notare  che smontandoli ho notato che le guarnizioni di tenuta dell’ago sono poste distanti dalla coppetta e dai condotti del colore, pertanto sono marginalmente bagnate da quest’ultimo.

Per lavori extra modellismo  da decenni uso esclusivamente vernici alla nitro e visto l’uso intenso che ne faccio, compresa la pulizia dell’aerografo con abbondante diluente (sempre nitro),  la sostituzione dell’ O-Ring avviene dopo molto tempo e solo a causa dell’usura.

Per mia curiosità dopo ogni sostituzione,controllo la vecchia guarnizione e, contrariamente a quanto si afferma e riafferma da lungo tempo e in diverse occasioni, non ho mai notato disgregazione della gomma ma solo lo schiacciamento dovuto alla pressione della vite di tenuta in sede ed un leggero indurimento che ai fini pratici non influisce minimamente sulle prestazioni, tant’è che il primo avviso di provvedere alla sostituzione si palesa con un aumento della pressione dell’aria per far fuoriuscire la vernice dall’ugello.

Il secondo segnale è più evidente: la tenuta sull’ago diventa tanto carente che la vernice passa oltre e lo imbratta  a monte della guarnizione.
 

In mancanza o in attesa del ricambio ho sperimentato che stringendo leggermente la ghiera di fissaggio della guarnizione, la tenuta si ripristina. Ma ovviamente è un rimedio temporaneo.

 

Pertanto, con ragionevole deduzione, posso affermare che la sostituzione degli O-Ring di gomma è causata solo dall’usura dovuta al passaggio abrasivo dell’ago (specie se quest’ultimo  presenta tracce/incrostazioni  di vernice secca) che alla fine allarga il foro con conseguente perdita di tenuta.

 

A conferma di quanto espresso allego  la foto esplicativa di O-Ring usato per più di un anno esclusivamente con vernici nitro e tutt’ora efficiente.






Posso assicurare che la guarnizione dell’ago dello ACM Spifire la riuso senza problemi sul Ferrua, in quanto l’ago di quest’ultimo  ha un diametro leggermente maggiore, ovviamente fino a quando l’utilizzo non ne degradi la tenuta per usura.

Giusto per dare una dritta: visto i prezzi praticati dalle Ditte (Iwata, Fengda, etc)  per i ricambi ed  immaginando che le varie marche utilizzassero delle generiche guarnizioni in commercio per i loro articoli ho cercato le stesse in negozi diversi da quelli modellistici.

La conferma l’ho avuta trovando le misure corrispondenti degli O-Ring dei miei diversi aerografi presso un negozio in zona  di articoli per attrezzi pneumatici (compressori ed altro) alla spaventosa cifra di Cent 20 l’una.

Su mia richiesta riguardo all’utilizzo di vernici alla nitro, il proprietario mi ha assicurato che la composizione della “gomma” degli O-Ring è tale da avere una buona resistenza agli agenti chimici.

Al che mi sono ricordato che in gioventù frequentavo una carrozzeria sotto casa e non ho mai visto il verniciatore disperato per la distruzione degli O-Ring delle pistole a spruzzo ogni volta che venivano usate (pulizia compresa)….

 Ovviamente è risaputa la maggiore durata del Teflon specie per la maggiore resistenza all’abrasione.

Giusto per completezza allego una foto riguardante la guarnizione del tappo del  bottiglino contenente Nitro ricavata una trentina di anni fa da una camera d’aria di bicicletta: nonostante la lunga esposizione sia ai vapori che all’immersione  essa non presenta segni di disfacimento ma solo un leggero rigonfiamento. Inoltre il liquido non presenta impurità sul fondo dovute al degrado della gomma.





In attesa di leggere di altre esperienze documentate auguro Buon Modellismo.

Agostino

 gizpo :

29/6/2019 11:20
 Ciao Agostino, innanzi tutto grazie per aver condiviso le tue esperienze con tutti noi.

Per quanto riguarda il mio rapporto con gli O-Ring devo confessarti che dopo aver visto che per una coppia di guarnizioni per il mio Iwata il prezzo di listino era sui 14 Euro, mi sono recato in un negozio specializzato ed ho ne comprate una manciata all'esorbitante prezzo di 2 Euro...
Onestamente qualche piccola differenza c'è ma non da giustificare il prezzo.

Detto questo sono d'accordo con il "rigonfiamento" che mi blocca il bottone dell'aerografo ma che spesso riesco a sistemare ingrassando la guarnizione...

Adesso attendiamo qualche altro commento in modo da imparare anche dalle altre esperienze...

 matte :

29/6/2019 12:05
 Io come ben sapete sono pennellaro e non mollo  , ma uso l'aerografo per verniciare carrozzerie e quant'altro, mai avuto problemi con i vari diluente usati, anche per la pulizia. Parlo di nitro, acetone, acqua ragia, diluente sintetico e chi più ne ha, più ne metta. Gli o-ring sostituiti, lo sono stati per usura dovuta al tempo, niente altro. O-ring che fate bene a cercare nei ferramenta et simili, costano mostruosamente meno del ricambio marcato 

 GP1964FG :

29/6/2019 16:45
  Caro Agostino, innanzitutto sono contento di leggere nuovamente i tuoi interventi sul forum!
Effettivamente, io non ho mai letto delle testimonianze dirette sull'uso della nitro negli aerografi con guarnizioni in gomma, ma su molti siti e da parte di molti modellisti se ne sconsiglia l'uso.
Certo, c'è gomma e gomma, e andrebbero fatte delle prove... ma chi ha tempo e voglia di rischiare l'aerografo, anche se è un economicissimo "cinese" comprato su una bancarella?
Io non ci ho mai provato, e ho sempre evitato l'uso della nitro (non è vero, ma ci credo...) , che peraltro scioglie di sicuro il polistirene di cui sono fatti i kit (una volta per errore ho usato la nitro invece dell'acquaragia per diluire uno smalto Humbrol da applicare a pennello, per fortuna mi sono fermato subito....).
La mia esperienza negativa l'ho fatta invece con i cingoli in DS della Dragon: sul panzer III che feci lo scorso anno volevo montare dei bellissimi cingoli provenienti da uno StuG III G della Dragon. Mi servivano dei cingoli a maglie con il dente cavo, quindi ho cercato di usare questi Dragon. Li ho primerizzati con il primer spray Tamiya e ho incominciato a verniciarli con una base ruggine Humbrol diluita con acquaragia. Ebbene, i denti cavi si sono "ammosciati" e il cingolo era appiccicoso... per cui vi ho rinunciato, e sono passato a un vecchio cingolo in vinile, residuo di un panzer IV.
Questo per dire che c'è gomma e gomma, e che può essere benissimo che i cloni cinesi adottino una gomma morbida che si rovina con diluenti agressivi come la nitro.
Comunque, ben vengano testimonianze dirette da parte di chi ha sperimentato l'uso di questi diluenti con gli aerografi economici.

Ciao
Gianfranco

 Oberst_Streib :

29/6/2019 18:28
 Mi accodo alla discussione perche' pure io ho l'impressione che si dia un po' troppa importanza alla delicatezza di certi strumenti.
Io uso prevalentemente un povero Fengda da molti anni, con i quali faccio verniciature grossolane e anche mimetiche un po' piu' raffinate.

Bene, io pulisco l'aerografo dopo ogni verniciatura quasi esclusivamente con diluente nitro, semplicemente riempiendo il serbatoio con esso, lavandone il residuo di vernice e poi riempiendolo di nuovo e spruzzando a tutta pressione verso l'aspiratore.
A volte immergo tutto la parte anteriore dell'aerografo nella nitro.

E l'aerografo continua a funzionare tranquillamente, dopo anni di maltrattamenti.
Per assurdo, l'unica parte che ho dovuto "riparare" e' stata la molla del grilletto, che era diventata troppo morbida per i miei gusti e che ho sostituito con altra recuperata chissa' dove e molto piu ignorante.

Ah, e come suggerito da altri, per mantenere adeguata scorrevolezza di ago e grilletto spruzzo un po' di WD-40 nel serbatoio e "lavo" con quello l'interno dell'aerografo subito prima di metterlo a riposo.

Insomma, comprendo chi giustamente ha un aerografo da 100 o magari 300 euro e lo tiene come le cose sante, ma con un aerografo da 29 euro tendo a non essere un raffinato.
E comunque lui continua a funzionare egregiamente, nitro o non nitro....  


 maurozn :

30/6/2019 00:00
  Ciao,  riporto la mia esperienza in questa interessante discussione. Io ho un Harder & Steenbeck Silverline che può considerarsi un aerografo di fascia medio/alta acquistato oltre 10 anni fa. Maltrattato in ogni modo possibile e immaginabile (specie i primi anni quando capivo di aerografia come di uncinetto) funziona tutt' ora molto bene.  Ho sostituito negli anni ago e Duse e l'anno scorso tutte le guarnizioni causa usura. Ho spesso usato la nitro per pulirlo le volte che ho usato Humbrol e Model master. Alla lunga l'unico or che ha ceduto è quello posto sul cappellotto copri Duse che si è notevolmente ammorbidito tanto che quando avvitavo il componente usciva dalla sua sede. Ho fatto un piccolo investimento e ho preso un set originale di guarnizioni (6 euro in 10 anni ci sta) con alcune in teflon . Da allora però quando devo pulirlo uso cotton fioc e scovolini bagnati di nitro, ma non metto più la stessa nella coppetta. 
In questo modo le or non vengono a contatto con la nitro e per ora mi sembra che va tutto a meraviglia. 

 Pierpaolo :

1/7/2019 21:09
 Credo che il problema comunemente evidenziato non sia tanto l'uso di vernici alla nitro quanto la pulizia dell'aerografo che di solito si effettua con un solvente pari o più aggressivo di quello della vernice. Durante l'uso infatti le guarnizioni vengono in contatto (se lo fanno) con la vernice diluita e poca pressione, ben diverso é quando si spruzza solvente puro per la pulizia o ancora peggio si butta l'aerografo a bagno nel solvente. Le guarnizioni O-Ring possono essere fatte in materiali diversi anche se molto simili alla vista, i più comuni sono EPDM e NBR e hanno differenti resistenze agli agenti chimici. Per quanto mi riguarda, la guarnizione del tasto dell'aria della mia iwata, l'unica che mi preoccupa visto che quella dell'ago non l'ho mai toccata, si gonfia con la nitro e si secca fino a sgretolarsi con l'alcool per cui la smonto sempre prima del bagnetto ad ultrasuoni del corpo nella nitro

 GP1964FG :

1/7/2019 21:18
  E si scoprì che i cloni cinesi sono migliori degli originali giapponesi .

Ciao
Gianfranco

 gizpo :

2/7/2019 10:40
 Caro Pierpaolo, se hai un po' di tempo vai in un negozio ben fornito e vedrai che come me risolverai il problema, con 2 euro ti porti a casa una manciata di o-ring che ti eviteranno di diver togliere tutte le volte il "gommino" e quando inizia a gonfiarsi puoi ungerlo oppure cambiarlo, alla fine sono pochi centesimi...

@ Gianfranco: I cloni cinesi (come il Fengda) non sono malaccio, la meccanizzazione delle parti è abbastanza al di sotto dei nipponici ma fanno il loro lavoro egregiamente, quando il mio Fengda (che uso solo per la Future) dovesse iniziare a fare i capricci penso di procurarmene un altro a meno di 20 euro, per certi aspetti del nostro hobby vale certamente la pena...

 GP1964FG :

2/7/2019 16:01
  Luca, la mia era una battutaccia 😂. Mi è venuta spontanea leggendo che Alessandro immerge il suo Fengda nella nitro senza problemi di sorta, mentre all'Iwata di Paolo la guarnizione dell'aria si gonfia con la nitro e si secca con l'alcool.
Io ho un vecchio Fengda BD180 e una più nuova Iwata HP-CS. 
Non le uso molto (diciamo che non mi dedico molto alla nobile arte del modellismo) e non ho mai smontato o sostituito le guarnizioni. Usando colori Gunze o Tamiya, uso alcool o diluente Tamiya tappo giallo e pulisco con alcool denaturato o vetril. Qualche volta ho solo sfilato l'ago per controllare e togliere qualche residuo, ma più in la non sono andato.
Forse sono fortunato, ma probabilmente è anche l'uso poco frequente e poco aggressivo che mi salva.

Ciao 
Gianfranco

 Gunny74 :

5/7/2019 09:17
 Un post molto interessante che seguo con piacere dal momento che mi trovo proprio in questi giorni ad affrontare il problema. Sono possessore di un fengda duse 0,3 con il quale sto facendo i primi "esperimenti"...devo dire che per il momento uso esclusivamente acrilici tamiya, e su consiglio di Agostino, mi sto cimentando con il prime lifecolor anch'esso acrilico. Da veterano ho un po' di problemi con intasamenti vari, ma credo che tutto dipenda dalla diluizione e dalla mia poca competenza. In ogni modo seguo molto interessato

 El-Condor :

6/7/2019 19:05
  Ringrazio Luca, Paolo, Gianfranco, Alessandro, Mauro e Pierpaolo per essere intervenuti in questa discussione con la loro esperienza diretta.

 In attesa di altri graditissimi interventi (non è polemica, ma sinceramente speravo di avere testimonianze documentate da coloro che mettevano in guardia da sicuri danni al fine di individuarne la causa),  con le esperienze descritte si può ragionevolmente affermare che il materiale delle guarnizioni può avere composizione chimica diversa  a seconda del produttore e dell’impiego, però non così pessima da sfaldarsi al primo contatto con il diluente nitro o dopo poco tempo per cui non è il caso di preoccuparsi più del dovuto specialmente per un uso sporadico.

Alla fin fine l’unico inconveniente, che non pregiudica l’efficienza anzi aumenta la tenuta sull’ago, è un leggero rigonfiamento.

Da parte mia ero stato tentato di provare a lasciare immersa una guarnizione nel diluente per lungo tempo ma questa esperienza non l’ho presa in considerazione essendo di nessuna utilità ai fini pratici visto che la sostituzione avviene per usura e non per degrado ed anche perché ho constatato che la gomma della camera d’aria della bicicletta (di sicuro non realizzata per rimanere a contatto con il diluente nitro)  continua a svolgere onorevolmente il suo compito da una trentina d’anni senza sfaldarsi.

 Essendo attinente alla discussione e sperando di essere utile allego degli esplosi di alcuni aerografi ove si nota che la guarnizione è dalla parte opposta del condotto di uscita del colore e praticamente protetta anteriormente dalla sua sede fissa ricavata nel corpo dell’aerografo e posteriormente dalla ghiera mobile (premistoppa) per cui solo una minima parte di superficie anteriore può entrare a contatto con la vernice/diluente, verosimilmente quello che rimane sull’ago. 



 

Fengda :  zona interessata del corpo aerografo colorata di rosso e punti 6 (guarnizione O-Ring) e 7 ( indicato nella legenda come guida dell’ago, ma più propriamente premistoppa della guarnizione) marcati con un pallino rosso.































Concludo ringraziando gli intervenuti ed a tutti auguro Buon Modellismo.

Agostino



 delibar :

9/7/2019 14:22
 A dir il vero non avrei voluto intervenire per diversi motivi, non ultimo il non voler apparire troppo drastico nel giudicare certe affermazioni lette qua e la! Poi c'ho ripensato ed allora eccomi qui a dire anche la mia su questo contesto.
Sono diversi anni che mi diverto con questo hobby, dal 1976, partendo a quell'epoca con smalti sintetici e diluenti acquistati sempre in negozi di ferramenta a due soldi un litro ed usando tutta una sequela di pennelli vari con risultati - per me - passabili. Poi agli inizi ottanta acquisto la mia prima "aeropenna", prodotto artigianale italiano che costava una certa cifra, pur non essendo niente di speciale, ma chiaramente con risultati, rispetto al pennello di tutto rispetto. Accontentandomi di tali risultati sono andato avanti fino a due anni fa quando l'ugello, in ottone cromato, in fase avvitamento dopo (è partita la filettatura) pulizia, è defunto.Pezzi di ricambio dopo tanti anni fa manco a pensarci per cui gioco forza ho dovuto pensare ad una sostituzione e sono caduto su un Fengda (anche per una questione economica) e a tutt'oggi lo sto ancora usando trovandomi molto bene.
Con che cosa lavoro? Se posso con smalti sintetici finchè riesco a trovare i toni e le nuance che mi servono e solvente base nitro. Ho provato tutta una serie anche di prodotti acrilici o similari a base acqua o solventi alcolici trovando invece grosse difficoltà sia per intasamenti degli ugelli, pulizie sempre molto al limite e ,come segnalato in altri interventi, grappaggio della vernice sulle superfici plastiche molto discutibile con spolverio della stessa al semplice tatto. Ho risolto il tutto tramutando le varie marche acriliche o viniliche in prodotti solventati usando sempre il buon ed economico "nitro" riscontrando un netto miglioramento delle situazioni di cui sopra aumentando peraltro di molto la resa delle stesse vernici.
Con cosa pulisco l'attrezzo? Semplice solo ed esclusivamente con solvente nitro (quello da due soldi per un litro acquistato dal ferramenta a me vicino) l'unico che mi da la certezza della perfetta pulizia ed assenze di incrostazioni. Gli o-ring sono quelli con cui sono partito: non ho visto in tutto questo tempo nessuna degradazione ne sfaldamento delle stesse. Non capisco cosa possano avere trovato tutti quelli che dicono il contrario. Posso assicurare che il mio "aggeggio" lavora sodo e sovente e che molto sovente è sottoposto a lavaggi con diluente, compreso anche proprie immersioni totali!
Cosa dire a questo punto? Poche filosofie e più attenzione ai risultati pratici. Buon lavoro a tutti.

© 2004-2018 www.modellismopiu.it
https://www.modellismopiu.it

URL di questa discussione
https://www.modellismopiu.it/modules/newbb_plus/viewtopic.php?topic_id=140005&forum=2