Forum : Colorazione

Soggetto : Pale doped linen

 ziochicchi :

5/3/2019 17:30
 Salve a tutti - qualcuno ha un riferimento per questo colore ? - stavo preparando tutto per la nuova iniziativa di AndRoby e mi sono perso in tutti i discorsi su questo colore

 ABC :

5/3/2019 20:18
 Ciao "zio"

Dopo piccola ricerca in internet ho trovato questo:

Mister Paint: 256 (sbiadito) - 257 (variante 1) - 258 (Variante 2)

Tamiya: XF-55

Humbrol: 74 (anche se mi sembra troppo brillante)

Agama: B30P

AK: 2291

Alessandro :-) :-) :-)

 ziochicchi :

5/3/2019 20:26
 Grazie Ale - ho anche sentito euro che aveva già fatto il suo Fokker DR 1 (ricordi?) e AndRoby gli aveva detto di usare Humbrol 74
Che dire ; grande M+

 Cesko :

5/3/2019 20:55
 La questione potrebbe essere anche più complicata. In realtà non c'è un colore specifico per riprodurre il "lino drogato pallido". Il "colore" infatti dipende molto dal medium usato per impregnare il tessuto e varia da utente a utente. Esempio gli aerei Inglesi avevano un lino gialletto, i tedeschi piu bianco o in alcuni casi azzurrato. I Francesi erano simili agli Inglesi e gli italiani non so (sono ignorante di cose nostrane. In più parlando di aerei inglesi il colore delle superfici inferiori delle ali lasciate in lino era inflenzato anche dal colore del PC10 della parte superiore dell'ala a causa della traslucenza del materiale. 
Quindi, la cosa migliore è farsi il colore partendo dal bianco e usando come riferimento le foto degli esemplari ricostruiti o restaurati che danno un'idea abbastanza realistica di come dovevano essere cento anni fa. Guarda i velivoli prodotti da the Vintage Aviators come esempio. Oppure guarda il sito della Aviattic nella sezione doped linum. Qui troverai esempi di lino dopato di varie foggie e nazionalità e potresti usarli come riferimento per fare il tuo colore.
ciao

 Oberst_Streib :

5/3/2019 21:35
 Dico la mia eh, magari presuntuosamente.
Intanto non posso che sottoscrivere quanto dice Cesko: la variabilita' e' elevata.
Poi teniamo presente che perlappunto di tratta di tessuto verniciato con tenditela trasparente (=clear doped linen), che essendo trasparente fa vedere il colore della tela sotto.

Che pero' e' "lino", o meglio una tela fatta di fibre naturali che hanno colori alquanto variabili.
E ci vogliamo scordare del fatto che le tenditela erano a base di nitrocellulosa, o di acetato di cellulosa, o anche di altri composti cellulosici, mai completamente trasparenti, ma piu' o meno naturalmente colorati (benche' trasparenti).
E poi non ci vogliamo mettere il fatto che alle intemperie anche tali vernici viravano di colore?
Insomma, io non sarei cosi' duro nella scelta di tali colori.
Oltretutto la grande maggioranza delle foto d'epoca sono in bianco e nero.

Ah, dimenticavo, non scordiamoci poi l'effetto trasparenza della tela stessa, oltre che della vernice.
Insomma, la vedo dura a dare rigore assoluto alla scelta del colore, se non girando intorno a colori tipici delle fibre naturali in questione (dal bianco all'avorio al crema?) e delle tenditela (piu' o meno gialle o azzurrine?)

Questo e' il bellissimo BE.2c reastaurato dall' Imperial War Museum che ho fotografato qualche mese fa:



Notare la trasparenza della tela.



Qui invece il mio non certo bellissimo Bleriot, che pero' da un certo punto di vista rende bene l'idea della trasparenza, anche se il colore della "tela" puo' essere discutibile... 

 
Solo per dire che ho il sospetto che il colpo d'occhio faccia piu' del rigore nella ricerca del colore.
Poi magari sbaglio...


 matte :

5/3/2019 23:20
 Per dovere di cronaca, il bleriot di Alessandro è splendido, altroché, Incluso il colore delle superfici telate 

 ziochicchi :

6/3/2019 10:26
 Grazie a tutti per gli interventi - anch'io mi sono "dopato" in rete con il lino e mi sono ritrovato in un labirinto - poi mi è ricaduto tra le mani il Fokker di euro e dopo avermelo riletto tutto (32 pagine) ho pensato di seguire le direttive di AndRoby che mi pare "qualcosina " se ne intende più di me di aerei WW I - poi ho sentito euro che mi ha dato i codici humbrol consigliati da AndRoby e visto che devo fare appunto un Fokker DR1 direi che siamo a cavallo - ll'unica cosa che farò di diverso ,sarà il ROSSO dalla coda fino dietro il pilota (cosa che euro non ha fatto sul suo modello ma che gli aveva consigliato AndRoby )
Quindi proviamo l'Humbrol 74 schiarito
Grande M+

 ABC :

6/3/2019 10:39
 Ottimo "zio"

Aspetto il tuo modello allora ;-)

Alessandro :-) :-) :-)

P.S.: confesso che sono "Humbrol dipendente"....

 ziochicchi :

6/3/2019 10:53
 @ABC - devi aspettare lo"Speciale AndRoby" che parte il 1° Aprile......speriamo che non sia uno scherzo ....

Dimenticavo
@Cesko
@Oberst
con il "linen" ci devo fare solo una parte degli interni......fuori si va di colori "circo volante"

 Fabio :

6/3/2019 12:12
 Bastava digitare nella casella di ricerca nelle tabelle colori di M+, presente sulla sinitra di tutte le pagine del sito sotto al menu principale (o Paypal per chi è loggato) "doped linen" per trovare svariate corrispondenze ...
Ciao
Fabio

 ziochicchi :

6/3/2019 13:18
 Ci avevo provato WebCoso ma avevo digitato in più la parola "clear" e non mi dava risultati - ci sono arrivato dopo( ma molto dopo) scrivendo splp "droped linen" - che ci voi fa non sono un a persona con certe finezze
Cmq sempre grazie a M+ ho  risolto

 AndRoby :

7/3/2019 14:31
 ....e come disse il mitico Totò Schillaci in un'intervista: "Sono completamente d'accordo a metà col mister!"
Condivido gli interventi di Cesko e Oberst (bello il Bleriot!) ma, aggiungo, un range di base per la tonalità del CDL in base alle nazioni esiste.
Da un estremo all'altro i francesi tendevano più al giallo (vedi gli SPAD) e a scendere verso il nocciola inglesi, russi, tedeschi e austroungarici.
E gli italiani? Noi avevamo una finitura CDL molto chiara, molto simile all'avorio di Regia memoria. In un secondo tempo (tipo Ni.11 serie 2000) la finitura assunse una tonalità khaki chiaro.
Parlo di "finitura" e non di colore perché, come già spiegato da altri, il "colore" finale derivava da un sacco di varianti. Innanzitutto la materia prima che era lino in vari "colori" ma anche seta. Il protettivo/tenditela aggiungeva un'ennesima variante di colore e l'invecchiamento un'altra ancora. Una variazione estrema era, ad esempio, il fatto che nel protettivo/tenditela i francesi aggiungevano della polvere d'alluminio che tendeva a ingrigire il tutto col passare del tempo. Anche qui si apre un altro capitolo, perché la vita operativa dei velivoli era di un centinaio di ore, due/tre mesi al massimo. Quindi "caricare" troppo i modelli di sporco e/o polvere è abbastanza errato.
Aggiungo che, per aggiungere altra confusione, che i Nieuport prodotti in Russia erano realizzati con materiali un po'....scadenti e il tutto ingrigiva abbastanza in fretta. Oppure gli SPAD prodotti in Inghilterra avevano un CDL già tendente al grigio di suo, così come molti SPAD XIII che vennero dati agli americani.
Tutto chiaro no??
Altro capitolo è la traslucenza dei materiali. Questa è tipica di alcuni aerei di costruzione antecedente al 1916, diciamo quasi tutta la parte pioneristica. Col passare dei....mesi la produzione di vernici divenne più professionale e i prodotti ebbero sempre più una componente coloristica e protettiva. Poi è un fenomeno che avviene solo in pieno sole, quindi non è sempre visibile.
Per chiudere, mia impressione: pur bellissimo, il restauro del BE2c inglese (che, scannerizzato, divenne il modellino in 72 appena prodotto da Airfix) secondo me non gli ha dato la resa "coloristica" che aveva l'originale, più tendente al giallo.
Poi, ziochicchi, non ho idea di quale Dr.I vuoi fare, ma il CDL fa da sfondo al camo in verde oliva "striato", quindi è probabile che ti servirà!
Ciao!
Roby

 ziochicchi :

7/3/2019 21:38
 
Quote:
AndRoby ha scritto: .... Poi, ziochicchi, non ho idea di quale Dr.I vuoi fare, ma il CDL fa da sfondo al camo in verde oliva "striato", quindi è probabile che ti servirà! Ciao! Roby


Già è vero . mi serve anche come fondo per lo striato

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