Forum : Colorazione

Soggetto : Polvere sul parabrezza...consigli?

 Lio71 :

1/2/2010 11:02
 Ciao ragazzi,

devo riprodurre la polvere sul parabrezza dell'Opel Blitz, lasciando gli archi puliti dai tergicristalli (con opportune mascherine).
Non sono sicuro di volerla riprodurre ad aerografo, pensavo all'uso di soli pigmenti...quindi se potete consigliarmi una tecnica alternativa ve ne sarei grato ;-)

 Fabio :

1/2/2010 11:37
 I pigmenti sulle superfici lucide non attaccano e poi, per riprodurre tale impolveratura, non so se i pigmenti vadano bene. Io andrei ad aerografo facendo delle prove prima su di un lucido trasparente qualunque per prendere bene la mano, con del Buff Tamiya molto diluito...
Ciao
Fabio

 skorpio62 :

1/2/2010 11:52
 Quoto Fabio....
Stefano

 pierog :

1/2/2010 12:38
 Prova anche solo a spruzzare del trasparente opaco, mascherando la zona che deve rimanere pulita.....
Ciao
Piero

 Lio71 :

1/2/2010 14:24
 A quanto pare lo spruzzar resta la soluzione più collaudata ed efficace...

...e vabbè, dovrò rimetter mano a compressore ed aerografo, che ormai necessitano di pensionamento a favore di qualcosa di più performante...:-(

Grazie a tutti...:-)

 Stiva :

1/2/2010 14:59
 Ciao Lio,
anni fa, quando mi appassionai ai mezzi ruotati, mi posi il problema dei parabrezza e dei tergicristalli, vedendo che tutti i modellisti li realizzavano coprendo il vetro di vernice a spruzzo e delineando con mascheratura la curva nettissima tracciata dal tergi.
La cosa non mi ha mai convinto.
Ho scartabellato varie decine di libri sui mezzi leggeri e visionato qualche migliaia di foto. Questo effetto non si riscontra quasi mai.
Intanto considera che cabine e parabrezza dei mezzi dell'epoca erano di ridotte dimensioni, ci sono macchinoni e camionazzi americani mastodontici con vetrini anteriori che starebbero su una vecchia 500.
Immagina cosa si possa vedere da quei finestrini, ora se il vetro si impolvera a morte non si vede più nulla e guidare su certe strade divenata un grosso problema.
I tergicristalli di allora erano di dimensioni ridicole, anche i mezzi più grandi avevano una bacchettina di poche decine di centimetri e questa era mossa da motorini indipendenti posti sul retro del parabrezza. La loro potenza era ridottisima e nessuno era dotato di schizzetti idraulici. Quindi la loro forza era minima, giusto per poter liberare il vetro dalle gocce d'acqua sotto la pioggia, e molto lentamente, considera che la velocità del mezzo era altrettanto ridicola (raramente i camion superavano i 60 all'ora) dunque più che efficiente.
Non credo che quelle spazzole con quei motorini sarebberostate in grado di rasare perfettamente la polvere a secco. Ho potuto verificare la cosa pesonalmente su mezzi d'epoca e mezzi operativi obsoleti dotati di simili motorini.

Quindi il miglior modo per pulire il parabrezza era tirarci una secchiata d'acqua o passarci uno straccio, ecco perchè la "spazzolata curva e netta" non si vede quasi mai.

Modellisticamente io uso le terre. Se usi delle finissime terre naturali già queste tendono ad avere microparticelle abrasive che rendono mortalmente opaco il vetro, anche in acetato, quindi bisogna andarci molto leggeri. Poi passo un mix di terre ad alto contenuto di nero che simula uno sporco insistente, soprattutto sull'interno (ho ben presente la macchina che uso per monti e boschi e lo schifo dentro regna sovrano, mai lavata) ed infine un color sabbia soprattutto sull'esterno per simulare la polvere. Sempre con moderazione perchè se esageri non si vede più nemmeno che sono trasparenti...
Se si infanga il mezzo e si  immagina dunque una situazione "umida" la polvere sul vetro è fuori luogo.
Allora passo gli stessi lavaggi che do sul mezzo, acqua sporca di acrilici, anche sui vetri, lascio asciugare non troppo e poi con un pennello vecchio a spazzola, asciutto, strofino i vetri come se fossero stati puliti con uno straccio lo sporco rimane a strisciate e macchie qua e la, visto che gli acrilici stradiluiti  non hanno gran presa sull'acetato.



 Brizio :

1/2/2010 15:16
 
Quote:
Non credo che quelle spazzole con quei motorini sarebberostate in grado di rasare perfettamente la polvere a secco. Ho potuto verificare la cosa pesonalmente su mezzi d'epoca e mezzi operativi obsoleti dotati di simili motorini.


Concordo in pieno con Stiva! Avendo x esperienza su certe auto anche reali.

Fa ridere delle volte vedere il parabrezza di certi modelli tutto sporco e poi dove passa il tergi pulito perfettamente... 

Anche io ti consiglio l'aerografo, magari un terra chiaro. Poi dipende dal terreno di dove e' o sara' ambientato il tuo modello.
Io di solito maschero il vetro e lo impolvero quanto voglio, poi quando e' asciutto tolgo le mascherature e do una passata molto leggiera, giusto una velatura x togliere la trasparenza cristallina. :-)



 Lio71 :

1/2/2010 15:48
 Ciao Stiva e Brizio...

Onestamente dalle foto visionate relative alla stagione estiva sui fronti orientale ed occidentale (fatta eccezion per quello africano), i parabrezza dei vari veicoli raramente sono impolverati in un modo così evidente. Anzi, con mia sorpresa sono spesso piuttosto puliti (nei limiti di quanto desumibile da uno scatto in b/n).
Rari i casi come quello riportato in foto scattata durante le prime fasi dell'operazione Barbarossa (situazione credo limite, vista l'enorme polverosità del suolo), quasi al pari di quella vista su automezzi impiegati in Africa


Foto inserita a scopo discussione

Credo che farò varie prove su di un foglio di acetato, sia con terre, pigmenti e classico buff tamiya dato a spruzzo...alla ricerca del risultato più convincente.
In ogni caso eviterò l'effetto "vetril" o "glassex" (parabrezza zozzo e strisciate a semicerchio di pura trasparenza).
Grazie come sempre per l'attenzione ed i suggerimenti!!

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