Forum : Gli Uomini della Regia

Soggetto : Piaggio P 108 Bruno Mussolini

 stephaneT :

19/2/2019 16:49
  Buongiorno a tutti, Ho iniziato da poco il P108. Il kit è un kit Flying Machine con delle parti in resina. Non ho mai lavorato con pezzi in resina e appena ho provato a staccare i sedili si sono sbicciolati. Cosa uso per staccare e rifinire i vari pezzi senza fare danni? e se per cortesia qualcuno mi può brevemente spiegare come si lavora con la resina. 

Grazie mille a tutti 

Stephane 

 gizpo :

19/2/2019 16:57
 Ciao Stephane.....

Il kit ce l'ho anch'io e devo dirti che come primo "short run" hai scelto qualcosa di un po' difficile....

Per la resina devi comprare i seghetti della Tamiya, tagliare l'eccesso e poi piano piano iniziare a "grattare" il resto....

Sono sicuro che qualcun'altro userà degli altri sistemi....

Attenzione anche alla plastica che non si monta come i Tamiya/Revell eccetera...

In ogni caso ti seguirò con interesse...

 uavpredator :

19/2/2019 17:08
 La resina è un materiale molto particolare presentandosi rigido e fragile e i maggiori problemi sono nello staccare i supporti di stampaggio dei pezzi.
La mia esperienza mi ha indicato la scelta di utilizzare seghetti a mano e non lame perchè anche con le più affilate la forza necessaria per incidere la resina causano danni e poi ci sono rischi anche di farsi male, Segando c'è bisogno di meno forza e si può essere più precisi,
Riguardo al fatto che i pezzi anche se correttamente tagliati possono sbriciolarsi sono da addebitarsi agli spessori a volte troppo sottili a causa della tecnica di stampaggio della resina e li bisogna come faccio da anni eliminare alcuni pezzi e utilizzarli come campione per una auto costruzione in plasticard cartone o alluminio.
Mauro

 fabrizio_1960 :

19/2/2019 19:25
  Confermo quanto scritto da chi mi ha preceduto e aggiungo che più il pezzo in resina è piccolo, più piccoli devono essere i denti della sega.
Io mi trovo bene, ma è una scelta soggettiva, con le "Razor Saw" della CMK a partire dalla "Ultra smooth"
Ciao e mi raccomando non intimorirti, per alcuni versi lavorare con la resina è più facile che con la plastica!

 Fabio :

20/2/2019 00:44
 Preferisco di gran lunga la resina alla plastica per un banale principio: la prima ti perdona tutto e la seconda niente.
Per quella che è la mia esperienza, vedo diversa da tutti quelli che mi hanno preceduto, non ho mai utilizzato un seghetto per staccare una parte in resina perchè si fa un sacco di polvere. Incido con un cutter i due lati della base dell'oggetto da staccare la afferro e con una leggera pressione si stacca. Rifinisco con della carta abrasiva da carrozziere bagnata in modo da non fare polvere. Sono 30 anni che faccio così, non mi si è mai rotto un pezzo e non produco polvere. Per ogni kit in plastica che faccio ne faccio 9 di resina ...
Ciao
Fabio

 gizpo :

20/2/2019 13:27
 Quote:
Preferisco di gran lunga la resina alla plastica per un banale principio: la prima ti perdona tutto e la seconda niente.


Fabio, anche se siamo un po' off topic mi chiariresti per cortesia questo concetto ?
Io penso sia l'esatto contrario ma desidero capire il tuo punto di vista....

 commissario :

20/2/2019 13:32
  Sono pienamente daccordo con Fabio quando incolli la resina , se lo fai con discrezione, puoi tornare indietro con la plastica è pienamente impossibile

 Fabio :

20/2/2019 14:32
 La resina è molto più facile da incollare/scollare, carteggiare, stuccare. Con la resina anche se spessa un dito, basta scaldare la parte con un asciugacapelli per rimetterla in forma, con la plastica è un procedimento dai risultati imprevedibili e difficilissimo da controllare...
Ciao
Fabio

 gizpo :

20/2/2019 14:56
 Sull'incollare/scollare sono perplesso...Se uso la ciano potrei avere degli scollaggi non voluti....Che colla usi ?
Prima o poi devo mettere le mie zampacce sul SM84 Sem Models...tutto in resina :-? :-? :-?

 Fabio :

20/2/2019 15:06
 Se stedi la ciano in direzioni diverse non 'è rischio
Ciao
Fabio

 Lamb :

20/2/2019 15:08
 Ciao
Anche a me lascia un po' perplesso la predilizione per la resina.
L'ho usata parecchio, dato che alcuni kit si trovavavano e ancora si trovano solo in resina, ma la odio abbastanza per la polvere e i fumi della ciano nocivi e perche', salvo alcune case superlative (ModelVictoria e PlusModel) ce ne sono altre approssimative e in tal caso non vedo la duttilita' della resina.
Pero' e' vero che riscaldandola si rimediano le svergolature come e' altrettanto vero che queste sono rare nella plastica.
Ma in fondo e' questione di gusti.
 

 gizpo :

20/2/2019 15:13
 Scusa Fabio, potresti spiegare meglio questo concetto ?
O meglio, se avessi voglia di scrivere 2 righe sull'uso della ciano sulle resine sarebbe credo il massimo della vita....

 Fabio :

20/2/2019 17:57
 @lamb: io col sistema indicato non ho mai fatto un granello di polvere 

@gizpo: perché la ciano si stacca? Perché le sue molecole attaccano nel verso in cui le stendi, quindi se da un lato l'incollaggio è a prova di bomba basta sfiorarlo dall'altro perché il pezzo salti via. Se devo incollare un cm di lunghezza, la spargo su tre segmenti di circa 3mm in direzioni diverse

Ciao
Fabio  

 gizpo :

20/2/2019 18:14
 Sei stato chiarissimo Fabio, proverò senz'altro il tuo sistema che mi risolverà un bel po' di rogne....

 stephaneT :

21/2/2019 18:32
  WOW!! Grazie mille a tutti per le spiegazioni. Devo dire che senza questo forum sarei ancora in alto mare! 

 adlertag :

22/2/2019 16:38
 Ciao a tutti
Se posso esprimere la mia opinione, fra un modello mainstream in plastica e uno in resina, meglio la plastica, ma fra uno short run e una resina cento volte meglio la resina per i motivi già esposti da chi mi ha preceduto. Per gli incollaggi più impegnativi e delicati (piani di coda sottili ad esempio) talvolta uso una colla bicomponente. Le giunture più sollecitate (tronconi di fusoliera, ala-fusoliera) preferisco rinforzarle con delle chiodature, anche se questo talvolta implica di dover fissare le ali prima di unire le semifusoliere)
Riccardo

 gizpo :

22/2/2019 18:09
 Chiarissimo RIccardo, per fortuna certi problemi a quanto ricordo questo kit non li ha...

E' solo abbastanza rognoso mettere assieme i due materiali, molto spesso c'e' da grattare parecchio sia la resina che la plastica ma una volta fatto il montaggio non dovrebbe essere cosí complicato....

 Fabio :

22/2/2019 18:15
 Comunque sono io un disadattato della plastica, ormai sono così abituato alla resina ...
Ciao
Fabio

 G55 :

22/2/2019 21:52
 ...e dire che io non ho avuto ancora il coraggio di mettere le mani su un kit in resina !!!

 stephaneT :

23/2/2019 11:06
  Short Run??? che significato ha in termini modellistici? 

 GP1964FG :

23/2/2019 12:02
  Dovrebbe significare "montaggio veloce", nel senso che ci sono pochi pezzi. Ma questo spesso è sintomo di una qualità non elevata del kit, sia per le semplificazioni nei dettagli, le incisioni non finissime, sia perchè mancano le spinette stampate e i relativi fori per allineare le parti, come le due semifusoliere, con relativi problemi per un corretto montaggio.

Ciao
Gianfranco



 Oberst_Streib :

23/2/2019 15:06
 Certo, piu' che montaggio veloce, "short run", come dice la parola stessa, significa "tiratura limitata" e quindi spesso e' sinonimo di "piu' artigianale".
E in effetti molti dei modelli non-mainstream sono proprio artigianali, a volte anche al di sotto dei limiti della decenza.
Mi verrebbero in mente gli antichi Merlin Models, o Pegasus, e anche non antichi Mach 2...

I moderni Short Run pero' sono molto migliorati, grazie al disegno in CAD 3D e alle tecniche di realizzazione degli stampi non piu' amanuensi.
Tanto e' vero che alcuni dei produttori definiti Short Run adesso producono kit di eccellente livello.

Se poi si va sulla resina, anziche sul polistirene stampato ad iniezione, i kit Short Run spesso sono molto piu' fini e dettagliati dei kit Mainstream.

In ogni caso Stephane, il tuo kit e' di origini Special Hobby / MPM, benche' marcato Flying Machines, ma e' un kit piuttosto valido, benche' appunto Short Run.

E ci possono venire fuori belle cose, come questa --> www.britmodeller.com/forums/index.php
(
del quale non giudico la correttezza storica dato che non sono un esperto di Regia Aeronautica, ma il modello e' impressionante)

 stephaneT :

23/2/2019 15:28
  Grazie per la spiegazione ragazzi! Infatti non ha ne fori ne linguette tra le parti. Ho inciso tutte le linee dei pannelli, ho tagliato i flap per farli in posizione abbassata come da foto. 

Per ora l'unica difficolta l'ho trovata nelle parti in resina. Ma adesso che mi avete schiarito un pò le cose dovrei riuscire ad andare avanti. 


 stephaneT :

30/10/2019 11:07
  Questo invece è il P108 che avevo appena iniziato. Mi ero fermato perchè incapace di lavorare con la resina. Quindi cercherò di fare i pezzi che ho dannegiato con altri materiali 
Appena pronta metterò anche la presentazione con accenno storico. Ho raccolto un pò di materiale usando l'Istituto Luce che ha bellissimi video. 






Ovviamente le foto pubblicate qui sono solo a scopo di discussione modellistica.


 stephaneT :

2/11/2019 14:10
  Ho cercato di sostituire le parte in resina che si erano rotte.. 
Domanda: Sapete se la pavimentazione del veivolo era in legno? non trovo foto a riguardo
Grazie mille  

 syerra :

2/11/2019 16:02
 niente legno sul 108... tutto metallo, il costoso e poco trovabile duralluminio autarchico! ;-)

 syerra :

2/11/2019 16:11
 Stephane spero e mi auspico che non ti venga fuori una "bella cosa" come quella suggerita nel link...

Quote:

Oberst_Streib ha scritto:
Certo, piu' che montaggio veloce, "short run", come dice la parola stessa, significa "tiratura limitata" e quindi spesso e' sinonimo di "piu' artigianale".
E in effetti molti dei modelli non-mainstream sono proprio artigianali, a volte anche al di sotto dei limiti della decenza.
Mi verrebbero in mente gli antichi Merlin Models, o Pegasus, e anche non antichi Mach 2...

I moderni Short Run pero' sono molto migliorati, grazie al disegno in CAD 3D e alle tecniche di realizzazione degli stampi non piu' amanuensi.
Tanto e' vero che alcuni dei produttori definiti Short Run adesso producono kit di eccellente livello.

Se poi si va sulla resina, anziche sul polistirene stampato ad iniezione, i kit Short Run spesso sono molto piu' fini e dettagliati dei kit Mainstream.

In ogni caso Stephane, il tuo kit e' di origini Special Hobby / MPM, benche' marcato Flying Machines, ma e' un kit piuttosto valido, benche' appunto Short Run.

E ci possono venire fuori belle cose, come questa --> www.britmodeller.com/forums/index.php
(
del quale non giudico la correttezza storica dato che non sono un esperto di Regia Aeronautica, ma il modello e' impressionante)


Alessandro giusto per informazione... il modello da te indicato, che indichi come bella cosa ed impressionante , di impressionante ha solo che è un bel mix di pura fantasia... il velivolo del Cap. Bruno Mussolini e tra i più documentati P108 proprio a causa dell'incidente mortale, e quindi che non lascia dubbi su nulla... il modello da te indicato, un bel mix di tutto e di più di pura fantasia, associa le capottature motore in giallo del velivolo con cui volò e perì Bruno Mussolini, ad una mimetica che non è quella del velivolo di Mussolini e che se la memoria non mi tradisce non sia stata mai applicata ai P108... altra invenzione riguarda la scritta in rosso ed i codici di reparto apposti sul modelllo, che il velivolo di Mussolini non inalberava, in primis perchè la "firma" di Bruno Mussolini venne utilizzata quale insegna di reparto solo dopo la sua morte in secundis perchè i codici di reparto del velivolo di Bruno Mussolini si limitavano al solo numero di squadriglia ovvero "274" in nero con la sola cifra del 2 dentro la banda ottica bianca di fusoliera! Quindi concludendo un "what if" in tutto e per tutto senza alcuna valenza storica e attinenza con la reale realtà! :-D Già la dice lunga la scritta " 274 Squadriglia Benito Mussolini" :-D :-P

 pixi :

2/11/2019 19:03
  quoto Syerra in tutto , e aggiungo pure che nelle poche foto esistenti il fotografo ha mascherato e corretto le parti della croce sulla coda perchè deteriorate, io non sò chi si è inventato quello che hai postato , ma è da arrestare

 stephaneT :

3/11/2019 17:55
  Grazie mille ragazzi, 

Secondo il libro "Ali e Uomini" la mimetica dopo il 1940 era così:



 syerra :

3/11/2019 19:12
 Quote:

stephaneT ha scritto:

 Grazie mille ragazzi, 

Secondo il libro "Ali e Uomini" la mimetica dopo il 1940 era così:





Allora Stephane facciamo un pò d'ordine: nel 1940 il P108 non era ancora neanche in valutazione presso il reparto, la 274^ squadriglia... il 7 Agosto 1941 il Cap. Pil. Bruno Mussolini perì durante un volo di familiarizzazione sul P.108B Serie I MM22003 codici 274 che adottava una mimetica a macchie fitte verde mimetico1 su fondo giallo mimetico1, con capotte motore in giallo e parte inferiore in grigio mimetico, banda ottica bianca in fusoliera e numero di squadriglia in nero. Solo due esemplari ebbero la livrea a macchie fitte (il MM22002 e MM22003) tutti gli altri a partire dal Marzo del 1942 erano verniciati nella livrea continentale Verde Oliva Scuro 2 e zona inferiore in grigio mimetico, con banda ottica bianca in fusoliera e firma Bruno Mussolini in rosso all'interno della banda ottica bianca (che però fuoriusciva). Successivamente vennero aggiunti i codici rossi di sezione e il numero di carrozzella (non quello di squadriglia). Della serie I vennero costruiti 4 esemplari. Sul finire del 1942 la zona inferiore venne verniciata in nero-fumo e la banda ottica bianca e la croce Sabauda in coda vennero oscurate con lo stesso colore, sparì il numero di sezione e restò solo quello di carrozzella.
Il camouflage dei prototipi, non ancora al reparto, è altra cosa.
Tutto ciò se la mia memoria non fa cilecca...
Altri tipi di camouflage riferiti al P108B sono di pura fantasia! ;-)

 stephaneT :

3/11/2019 19:17
  Mitico Gianni, 
Grazie di nuovo. 
Quindi giusto per fare chiarezza, il modello che pilotava il Cap.Mussolini (quello che dovrei fare io) aveva la mimetica indicata da te o era il verde oliva? 
Dentro dice che era verde "antiossidante" almeno come dice qui. 




 syerra :

3/11/2019 19:22
 Il velivol del Cap. Bruno Mussolini era mimetico con cappottature gialle... l'interno dei 108, in tutte le foto è color alluminio naturale o verniciato... non credo fosse in verde anticorrosione!

questo è il modello da me realizzato...

 stephaneT :

3/11/2019 19:38
  Porca miseria!! sarà dura fare quella mimetica.. 
Adesso almeno non ho più dubbi, ti ringrazio per le preziosissime informazioni. 


 stephaneT :

2/4/2020 14:34
 Buongiorno a tutti,
Visto il tempo a disposizione ho ripreso il P 108 ma ho alcuni dubbi. La plastica dei trasparenti del kit sono estremamente sottili e ho rotto in modo irreparabile la gobba che è in mezzo sotto la cabina di pilotaggio. Il kit ne prevede un'altra versione senza finestrini, quindi userò quella. La domanda è: se faccio la versione senza finestrini posso comunque fare la mimetica o devo per forza farlo colore grigio verde come dalle foto che ho scaricato? Dalla ricerca che ho fatto Bruno Mussolini ne ha pilotato più versioni anche se la più famosa è quella dell'incidente.

Grazie a tutti e buona giornata
:-D

 stephaneT :

2/5/2020 16:58
  Buone fine settimana a tutti. Ecco qualche aggiornamento del modello più stuccato del mondo. Metto solo un paio di foto. Spero d'avere azzeccato con i colori miscelati in casa. 

 



 

 

 Lamb :

2/5/2020 19:30
 Ciao Stephane,
a vederlo ora non sembra sia stuccato anzi a me pare un' assemblaggio preciso e una copertura pulita,
complimenti per il modellone...

 Righettone :

2/5/2020 23:36
 Perfetto, non c'è che dire, Complimenti! 

Ciao  Enrico

 adlertag :

3/5/2020 12:26
 Se l' hai stuccato l' hai fatto molto bene, perchè non si vede assolutamente nulla. Conosco il kit per averne usato le ali per un P 108 T è non è assolutamente una bestia facilmente addomesticabile. Occhio all' esemplare che realizzerai, dato che diversi avevano le superfici inferiori in nero
Buon lavoro
Riccardo

 stephaneT :

3/5/2020 14:12
  Vi ringrazio molto . Come tutti,cerco di fare il meglio con quello che ho a disposizione. L'anno scorso lo avevo abbandonato dalla disperazione. Le prime tre mano di stucco sono state molto pesanti, a tale punto da utilizzare lo stucco da bagno preso in all'obi.
   




Qui, dopo avere dato la prima mano di primer ho cercato di ristuccare dove serviva...







Qui è quando si è spezzato nel tentativo di fare entrare la torrette...che in seguito ho sistemato con due gocce di vinilica. 



 

 caragd :

4/5/2020 09:59
 considerando il gran lavoro di stuccatura hai fatto un gran lavoro, bravo

 stephaneT :

25/5/2020 12:54
  Ciao a tutti, qualche settimana fà ho terminato il P108. (almeno credo) vorrei farci una basetta prima di dichiararlo finito. Intanto metto qualche foto e se vedete cose da sistemare non esitate a dirlo.   





 Michele Raus :

25/5/2020 15:43
 Bel lavoro Stephane, complimenti!

 syerra :

26/5/2020 18:33
 Stephane se posso... hai fatto un bel lavoro, tranne che per i codici, infatti nella versione privata della torretta difensiva prodiera (come è appunto la tua) non venivano portati i codici 274 della corrispettiva squadriglia, ma bensì quelli di carrozzella e di sezione (ad esempio 2-2 rispettivamente nero e rosso) oppure senza codici di reparto sia con la banda ottica bianca in fusoliera in chiaro che oscurata! Quindi se riuscissi a togliere i codici 274 sarebbe un bel esemplare reale...inoltre lo stemma di stato nella croce caudale era posizionato al centro della croce stessa e non in alto come da te apposto... ;-)

 gizpo :

26/5/2020 18:38
 Ho anch'io questo bestione, prima o poi lo farò...quello che mi ha sempre frenato é la scala...

Bel lavoro Stephane...

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