Forum : Gli Uomini della Regia

Soggetto : Ennio Tarantola e il suo Macchi Mc 202 Folgore

 tapiro :

29/1/2019 18:07
 Ennio Tarantola nasce a Como il 19 gennaio 1915. Il soprannome di "Banana", con cui era noto in tutta la Regia Aeronautica, era dovuto alla sua attività di venditore di banane.
Frequenta la Scuola Militare di Volo di Milano-Malpensa, dove consegue il brevetto militare.
Partecipa alla Guerra Civile Spagnola come pilota di caccia Fiat CR.32 con cui abbatte il suo primo aereo.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale presta servizio sotto il comando del capitano Giuseppe Cenni, operando ai comandi di un cacciabombardiere Junkers Ju 87.
Il 5 dicembre 1941, in Nord Africa, abbatte un Curtiss P-40 volando su un G.50.
Alla fine di dicembre del 1941, rientra in Italia. Durante il 1942, Tarantola pilota di solito il Macchi MC.202 (151-2), contraddistinto dalla vistosa scritta "Dài, Banana!" sul cofano motore, nei combattimenti sopra Malta.
Nel dicembre 1942 la Squadriglia si trasferisce a Ciampino per essere riequipaggiata con i nuovi Macchi C.205 Veltro con il quale riesce ad abbattere due P-38.
A seguito dei fatti dell'8 settembre 1943, Tarantola fa ritorno a casa.
Nel 1944 decide di arruolarsi nell'Aeronautica Nazionale Repubblicana (ANR) come pilota di G.55 fino alla fine della guerra.
Gli sono attribuite 10 vittorie aeree più una in Spagna.
Dopo il conflitto entra a far parte della Aeronautica Militare Italiana, volando dapprima come istruttore di volo, e poi entrando a far parte della Pattuglia Acrobatica Nazionale come solista. Fino al suo congedo, avvenuto nel novembre 1960, ha modo di volare su Fiat G.46, Fiat G.59 e de Havilland DH.100 Vampire. Rimane a Cesenatico fino alla morte, avvenuta il 30 luglio 2001 all'età di 86 anni


 Michele Raus :

29/1/2019 18:12
 Naturalmente il famoso 202 di Tarantola non poteva mancare in questo Speciale.
Sono anche molto contento di rivederti operativo nel Forum, dove mancavi da un po' di tempo.
Buon divertimento e vado ad aggiornare la tabella.

 Fabio :

29/1/2019 23:32
 Ottimo, in che scala lo farai?
Ciao
Fabio

 tapiro :

30/1/2019 09:26
 Ho il kit Eduard in 1/48.
Praticamente è lo stampo Hasegawa farcito di fotoincisioni, resine, mascherine e decal Cartograf.
Ciao
Guido

 tapiro :

27/5/2019 18:34
 Ecco scatola e stampate:





E qualche aftermarket:

 tapiro :

27/5/2019 18:36
 Iniziato con l'abitacolo:



Ora cerco di capire quale sia il verde che più si avvicina alla realtà... consigli? :-D

 Michele Raus :

27/5/2019 18:41
 Ottimo inizio!
Seguirò con attenzione sia qui che dal vivo :-D

 Paolomaglio :

28/5/2019 06:28
 Il verde anticorrosione non è un problema, si può usare il RAF interior Green (Gunze, Tamiya) sbiadendolo con un poco di LIGHT Gull Gray oppure MRP già pronto e di sicuro eisste di molte altre ditte.
Io non sono in nessun modo un esperto ma quando montai il mio ultimo fui redarguito: pare che alla Macchi non usassero l'interior green ma che gli nterni (sia pozzetti che cockpit) fossero dello stesso colore delle superfici inferiori, grigio azzurro mimetico....

 3838giuseppe :

28/5/2019 19:30
 Quote:


Ora cerco di capire quale sia il verde che più si avvicina alla realtà... consigli? :-D




Dipende, se hai soldi da spendere, oppure vuoi usare quello che hai in casa... 


P.S. sarei interessato ad avere "in prestito" il tuo materiale Italian kits... 




Saluti
Giuseppe

 anto93 :

29/5/2019 01:54
  Seguo con devota ammirazione...

Ciaooooo

 tapiro :

23/12/2019 20:01
 Gli interni secondo le direttive dell'epoca dovevano essere dipinti in Grigio azzurro chiaro. Però sembra che spesso, per fare prima li lasciassero in verde anticorrosione: io ho optato per questa soluzione.







Vano carrelli completato e fusoliera chiusa







Alla prossima.
Ciao
Guido

 3838giuseppe :

23/12/2019 23:12
 Quote:


Gli interni secondo le direttive dell'epoca dovevano essere dipinti in Grigio azzurro chiaro. Però sembra che spesso, per fare prima li lasciassero in verde anticorrosione: io ho optato per questa soluzione.



Diciamo ch'è opinione condivisa il fatto che le produzioni iniziali (specie Aermacchi...) fossero in V.A.C. mentre quelle che possimao considerare "Mid" e "Late" Production sono in G.A.C.

Relativamente al vano carrelli, questo era sempre coperto da un'apposita paratia..., conseguentemente tutta la miriade di tubi e cablaggi (a meno di eventuali interventi di manutenzione...) di certo non era visibile sugli esemplari operativi.

Per quanto concerne il resto del kit/modello Eduard/Hasegawa preferisco non dilungarmi...



Saluti
Giuseppe


 Righettone :

23/12/2019 23:14
 Seguo con interesse, dal cockpit ai pozzetti carrello, l'inizio promette bene. Complimenti

Ciao  Enrico




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