Forum : GB Sherman 2018-19

Soggetto : Due piccioni con uno Sherman. M4A4 3D - FINITO -

 Elgabro :

10/1/2019 06:57
 Ciao a tutti. Mi sono regalato una stampante 3D e sto facendo qualche test per verificare le possibilità della stessa.
Su un sito web ho trovato un disegno 3D sufficientemente (per gli scopi che mi sono prefisso) dettagliato di uno Sherman che mi sono quindi stampato...

E' possibile iscriverlo al GB, non essendo un kit "canonico"? In caso contrario procedo comunque in parallelo con la realizzazione del modello...

A breve conto di postare qualche foto

ciao

Gabriele

 Fabrizio1966 :

10/1/2019 13:20
  non vedo perchè no, anzi, sarebbe davvero molto interessante....
Fabrizio

 Fabio :

10/1/2019 13:53
 Ti seguirò con "doppio interesse" !
Ciao
Fabio

 Elgabro :

10/1/2019 14:17
 Ottimo, allora vado ad incominciare.
Tutto nasce dalla necessità di capire fino a che punto ci si può spingere nel dettaglio con una stampante 3D entry level e se si può utilizzarla per scopi modellistici.
Per fare una prova, come detto nella presentazione, ho trovato un modello in 1/100 di uno Sherman, successivamente scalato in 1/72, più che altro per affezione alla scala...
Il materiale utilizzato è PLA, stampato (se a qualcuno può interessare) con ugello 0,4 mm a step di 0.06 mm e velocità 20mm/s.
Il file veniva già con una macroscomposizione di parti:
- Torretta
- Scafo superiore
- Scafo inferiore
- Gruppo di rotolamento destro
- Gruppo di rotolamento sinistro
Questa scomposizione permette di avere un corpo esente da necessità di grosse stuccature, le cui lisciatura si sarebbe sicuramente notata.

I gradini di stampa si notano ma lo scopo primario non era ottenere un modello da concorso.


Vista d'assieme dei pezzi stampati


Con step di stampa ridotto, i tempi di stampa stessi si allungano. Per riferimenti futuri ho scritto dietro ogni pezzo quanto ci ho messo per stamparli...


La torretta. Sufficiente dettaglio ma con scalini evidenti...


Parte superiore dello scafo


Stessa parte con vista differente per apprezzarne qualche dettaglio...


Gruppo di rotolamento sinistro. Come scritto del post sul Learjet, il vantaggio della stampa 3D è quello di dover disegnare un solo componente e poi specchiarlo se ne serve uno simmetrico...


Vista di gruppo tenuto insieme con Patafix.
Non sono gran conoscitore di carri ma penso di aver identificato questo come un M4A2 early (almeno confrontandolo con le istruzioni del medesimo modello 1/48 Tamiya i dettagli tornano).

Questo come inizio.

Ciao!

Gabriele

 Albert56 :

10/1/2019 14:22
 A giudicare dal cofano motore e dalla spaziatura dei carrelli sembrerebbe più un M4A4.
ciao

 Elgabro :

10/1/2019 15:38
 Allora è confermato: Non sono gran conoscitore di carri :-)

Grazie per la dritta! Ho cambiato di conseguenza il titolo del post...

Gabriele

 Elgabro :

11/1/2019 07:23
 Durante la fase di stampa, la deposizione avviene per strati (layers) secondo un percorso che viene deciso dal software utilizzato per "affettare" il modello 3D digitale. Ogni tanto capita che, se debbono essere stampate due zone separate ma limitrofe, la stampante non ce la faccia a ritirare per tempo il filamento e si vengono così a creare dei "ponticelli" di filo estruso che devono essere eliminate. Una volta ripulito il modello fisico da questi inestetismi si può valutare il livello di dettaglio.
Sul mio Sherman ho riscontrato che i vari maniglioni installati su torretta e scafo risultavano ampiamente sovradimensionati, probabilmente a causa del diametro dell'ugello (0,4 mm). Magari con un ugello a diametro inferiore si riesce a far di meglio. Fatto sta che ho semplicemente rimosso tutti questi dettagli e rifatti con filo di rame piegato.

Per l'installazione di questi ho provveduto a forare la plastica per permettere un incollaggio (fatto con cianoacrilica) più robusto.
NOTA: il PLA fonde indicativamente a 180 °C e tutte le operazioni meccaniche con utensili (fresatura, foratura) devono essere fatte con accortezza ed in maniera leggera, per evitare di fondere il materiale con l'utensile ed impastarlo...





Ho anche eliminato la canna della mitragliatrice presente sullo scafo, sostituendola con un pezzo di ago ipodermico, ed aggiunte delle striscette di nastro Tamiya a mò di bloccaggio degli attrezzi presenti sullo scafo...

Gabriele

 Antonio 13 :

11/1/2019 16:28
 APPPPERO '......interessante, io non ne capisco niente di stampanti 3d......dunque tu dici che diminuendo il diametro dell'ugello (dato che 0,4 in questo caso è  stato troppo grande  ) il dettaglio migliora? In questo caso pperò si allungano, penso , i tempi di produzione  è  corretto?

 Elgabro :

11/1/2019 18:21
 Corretto. Lo strato deposto durante il passaggio dell'ugello estrusore ha una larghezza che come minimo é pari al diametro dell'ugello stesso. Minore il diametro e minore é la larghezza del passaggio deposto. Ma i tempi si allungano quasi del doppio se dimezzo il diametro, a vantaggio della finezza del dettaglio...

 gidesa :

11/1/2019 18:39
 Una volta lanciata la stampa, è necessario controllare ogni tanto che non si inceppi qualcosa? Oppure va tutto in automatico senza problemi?
Sarò poi molto interessato a vedere quale tecnica userai per ridurre la scalettatura.

 Elgabro :

11/1/2019 21:55
 Normalmente , una volta lanciata la stampa, la macchina va avanti da sola fino alla fine.
Solo una volta ho avuto un problema per accavallamento del filo nella bobina...
In caso di mancanza di corrente, tutto dipende dalla stampante: la mia mantiene memoria dell' ultimo punto stampato e riprende senza perdere quanto stampato fino a quel momento...

 Elgabro :

14/1/2019 08:28
 Proseguono i lavori sul modello 3d…
La prova del nove è stata al momento della verniciatura. Infatti, stampando monocromatico bianco non si riesce a verificare a pieno la qualità di stampa.
Ad una prima passata di Olive Drab Tamiya il risultato sembra “passabile”, se visto da una certa distanza…
Da vicino si notano dei tratti ”spuri”, dovuti alle impostazioni di stampante, soprattutto negli incavi dei supporti ruote.


Non avendo possibilità di controllare il percorso dell’estrusore, l’unica possibilità è quella di impostare i parametri di retrazione del filamento tra differenti zone di estrusione. Farò delle prove in merito…
Proseguendo comunque con l’assemblaggio del carro, dopo avere fatto in po’ di lumeggiature emergono dettagli (ma anche magagne)

Gruppo di rotolamento…




Torretta. Le line di layer si notano sotto una luce azimuthale. Si notano anche i passaggi di riempimento dell’estrusore. Questa, ripeto, è una prova di fattibilità. A voler ottenere un risultato “modellisticamente accettabile”, andrebbero passate una o più mani di stucco spray per chiudere tutte queste imperfezioni, fisiologiche del tipo di attrezzatura utilizzata.
Va da se che maggiori dettagli ci sono sul modello, maggiore diviene la difficoltà per carteggiare le superfici…
Dopo lumeggiature ho dato un po’ di colore ai vari dettagli come cingoli, attrezzi presenti sullo scafo ecc…






Da questa ultima foto si notano purtroppo molto bene gli step di stampa.
Questi, in mancanza di una buona stuccatura, sono di impedimento per effettuare qualsiasi lavaggio in quanto verrebbero evidenziate tutte le superfici scalinate piuttosto che i soli recessi...


Visione d’insieme delle macroparti verniciate…

Prossimo passo sarà assemblare il tutto e provare ad applicare decals (che devo però ancora trovare).

Ciao


Gabriele

 gidesa :

14/1/2019 09:01
 Purtroppo risulta che il PLA non è carteggiabile.
Comunque, già così, il risultato mi sembra del tutto soddisfacente per certi usi, ad esempio per un modello da wargame.
A questo punto sarebbe interessante un calcolo del costo al pezzo, tra prezzo stampante, materiale, energia elettrica (17-18 ore di lavoro non sono poche), ma mi sa che ti chiedo troppo.... :-)

 Elgabro :

14/1/2019 09:51
 Da quanto ho potuto sperimentare, il PLA che utilizzo si riesce a carteggiare tranquillamente. Il brutto di questo materiale è che non ci sono sostanze che possono essere utilizzate come solventi (a differenza, per esempio, con l'ABS che può essere levigato con acetone o vapori del medesimo).
Occorre quindi stuccarlo per ottenere superfici lisce ma l'eventuale presenza di dettagli superficiali può rendere il lavoro davvero difficile).

Questo non vuol dire che però sia sempre necessaria una attività di rifinitura: Ho visto lavori sul gruppo FB dedicato alla mia stampante fenomenali: figurini perfetti, senza necessità di affinamento: tutto dipende dalla calibrazione della stampante e dalla precisione di "slicing" più che dal modello utilizzato.

NOTA: per la stampa 3D viene utilizzato un formato particolare (*.stl) che viene generato da un modello 3D convertendo le superfici curve in prismi al fine di ottenere la conversione, nelle varie sezioni del solido in Z, di curve in linee spezzate. Più fino è il grado di approssimazione di spezzate alla curva, maggiore è il dettaglio finale ottenuto in stampa

Per quanto riguarda il costo, per singolo pezzo i costi sono davvero minimi.
La stampante costa indicativamente 160€, il materiale che uitilizzo (PLA+) circa 22 € al kg.
Per lo Sherman, in totale ho utilizzato 17 grammi di materiale che porta ad un costo totale di poco più di 37 centesimi.
La macchina ha lavorato per 17h48' ma il consumo della stessa è ridotto (funziona a circa 600w, con il picco massimo in fase di riscaldamento del piatto e dell'estrusore).
Non occorre assistere la macchina durante la fase di stampa in quanto, come già specificato, lavora in assoluta indipendenza: la si può far quindi lavorare di notte quando l'energia costa meno...

 gidesa :

14/1/2019 11:11
 Ah, ok, avevo letto che il PLA non si può carteggiare. Dipenderà dal particolare tipo usato.
Mi interessava comparare i costi con quelli di un analogo kit 1/72. Se diciamo che quelli di qualità "wargame" costano sui 7-8 euro, con una ventina di modelli già ti sei ripagato la stampante.
Se si aumenta la finezza di dettaglio dell'STL probabilmente però si allungano i tempi, è corretto?
Grazie comunque di questo Wip interessantissimo. A questo punto sarai tra i primi a completare lo Sherman! :-)

 Elgabro :

14/1/2019 12:12
 Un piccolo aggiornamento: colorazione base finita, con qualche dettaglio.








Ora via alla ricerca di decals....

Ciao

Gabriele

 Elgabro :

9/5/2019 07:37
 Dopo parecchie settimane, causa mancanza di tempo, sono finalmente riuscito a mettere mano allo Sherman 3D.
Approfitto per ringraziare pubblicamente Stefano (stefanoc) per le decals che mi ha gentilmente inviato.
Ho utilizzato le indicazioni di un foglio Tamiya per la scelta ed il posizionamento, non avendo ovviamente un foglio istruzioni da seguire.
Il modello non ha velleità di essere perfetto ma aveva solo scopo di testare una stampante 3D basica e... di farmi pasticciare un po' con colori ed aerografo...











Ho cercato di camuffare un po' lo scalamento dei dettagli dovuto alla stampa (questo è quello che riesco a stampare con un ugello da 0,4mm) con un minimo di invecchiamento e di sporcature (fatte con polveri della MIG) e, considerando il tutto, mi ritengo soddisfatto di questo esperimento.
Non è un modello da concorso (non sono nemmeno sicuro che le insegne siano corrette) ma mi son divertito a farlo e questo per me è più che sufficiente!
Prossimo step è quello di stampare con ugello da 0,2, per migliorare il dettaglio. Ho già trovato una Centauro pronta da buttare in stampa allo scopo... :-)

Ciao

Gabriele

 gizpo :

9/5/2019 07:45
 Gabriele sei stato bravissimo !!!

Hai provato e sei riuscito a portare a termine un progetto ed il risultato considerando le limitazioni delle stampanti direi che può essere più che accettabile....

Mi piacerebbe in futuro poter riuscire a fare qualcosa del genere ma al momento sono in una fase che non mi consente di avere troppo spazio e soldini ce ne sono pochi, aspetterò tempi migliori, intanto mi godo i risultati di chi come te ha dimostrato che la fattibilità è solo questione di volontà....Bravo !!!

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