Forum : Easy

Soggetto : Sturer Emil (Moritz), 3.PzDiv, Russia 1942, 1:72 FINITO

 marcellodandrea :

16/6/2018 12:23
 ciao a tutti

un po' per volta ho cominciato un altro modellino che presento qui con un sintetico passo-passo. Dello Emil (designato cacciacarri ma con un cannone più adatto a colpire fortezze che non blindati) ne sono stati costruiti solo due esemplari, denominati Max e Moritz.  Prima di iniziare, ho dovuto fare qualche ricerca per capire quale dei due era proposto nel kit Trumpeter. In realtà, il kit li propone entrambi ma non specifica quali sono le parti opzionali che li distinguono l'uno dall'altro  (ci sono parti opzionali, ma vengono lasciate alla libera scelta del modellista - per inciso, quello mostrato sulla copertina della scatola è Max per alcuni dettagli, Moritz per altri...).  In effetti i due prototipi erano diversi per alcuni dettagli precisi e, facendo una cernita delle foto in rete, si capisce abbastanza facilmente quali fossero. Max fu distrutto in combattimento nel 1942, mentre Moritz finì a combattere a Stalingrado e fu lì catturato dai russi, che poi lo esposero dopo la battaglia. Attualmente si trova al museo di Kubinka.

Il modellino che propongo qui è (o dovrebbe essere...) Moritz.





il modellino trumpeter è bellino, ma purtroppo ha dei cingoli in vinile tutti contorti e piuttosto bruttini.




Una volta montate le ruote (tutte meno quelle più esterne, vediamo se riesco a fare i cingoli puliti, nonostante il loro aspetto), è meglio farsi un'idea del monmtaggio della casamatta, che è un po' più complicato. Per prima cosa si fa una prova a secco di tutte le parti.









Ci si rende facilmente conto che del pavimento del carro non si vedrà nulla e che comunquesarà meglio verniciarlo di nero prima di incollare tutto.







Con la casamatta in posto si vede ancora meno. Questo passaggio serve anche a rendersi conto (non si sa mai) che tutto l'abitacolo deve obbligatoriamente essere verniciato prima di chiudere la casamatta al di sopra. Anche la parte interna del cannone dovrà essere montata e verniciata prima di chiudere.




link alla galleria

 GP1964FG :

17/6/2018 17:27
  Vai Marcello...io ho il kit in 1/35, il mio è un interesse..interessato! 
Dalle foto mi sembra un bel modello; ho letto, almeno per il kit in 1/35, che Trumpeter ha fatto riferimento soprattutto all'esemplare catturato, ma anche a qualche foto dei prototipi in fabbrica..
Tu hai trovato foto del soggetto reale?

Ciao
Gianfranco 

 marcellodandrea :

18/6/2018 16:01
 In rete ci sono una ventina di foto dei due soggetti, Max e Moritz, in epoche diverse. Quelle di Max sono quasi tutte in fabbrica, e una sul campo di battaglia, distrutto. Quelle di Moritz sono più numerose, probabilmente perché servì più a lungo, fino a Stalingrado. Per orientarsi con Moritz, consiglio di contare le linee bianche dei carri distrutti sulla canna del cannone (Max non ce li ha), quanto più sono numerosi (fino a 22) tanto più siamo vicini alla fine del 1942 e si può ordinare le foto in ordine cronologico.

Un dettaglio che Moritz aveva e Max no, le due taniche sul lato sinistro, che ho aggiunto. Ho preparato le varie componenti (cannone, base del cannone, casamatta con i dettagli interni, scafo). Consiglio di lasciare il cannone basculante, altrimenti sarà difficile "azzeccare" la giusta inclinazione, visto che la parte inerna va sistemata prima di quella esterna.





Il dettaglio fondamentale che permette di distinguere i due prototipi è la presenza, in Max, di una postazione rialzata (che, aggiungo in seconda battuta, dovrebbe essere una falsa postazione) a destra della parte frontale, del tutto simile a quella del pilota a sinistra. In Moritz c'era solo la postazione del pilota. I fanali di forma rettangolare (indicati dalle frecce sui parafanghi) sono di Moritz (Max aveva due fanali circolari).




Non so dire se il dettaglio indicato dalla freccia fosse presente solo in Moritz (si vede nelle foto dopo la cattura) oppure ci fosse anche in Max (su Moritz c'è senz'altro comunque).




Trumpeter ha fatto il modellino al risparmio, il sotto di alcuni dettagli è vuoto, ho messo una strisciolina di carta irrigidita in attack per chiudere i buchi.




Avendo finito il primer Tamiya da tempo, uso quello in foto, di colore grigio chiaro è perfettamente opaco se sbattuto un adeguato numero di volte prima di usarlo (circa 200 per me) e ovviamente molto economico.




In effetti il colore del prime è praticamente identico a quello della plastica, qui il modellino è primerizzato anche se non si nota, salvo il fatto che i cingoli non sono più neri ma grigi, appunto.



E ora passo alla verniciatura finale.

link alla galleria

 Michele Raus :

18/6/2018 16:49
 Caro Marcello, complici la tua ottima produttività e la mia assenza causa Volandia e altri impegni, rischiavo quasi di darti il benvenuto alla fine del tuo 3° modello per questa campagna. Vedo che si prospetta un nuovo WIP molto istruttivo e ne sono felice.

Buon divertimento Easy!

 marcellodandrea :

18/6/2018 18:38
 grazie del benvenuto Michele, spero di farne un modellino gradevole :-)

dimenticavo di segnalare, come sintesi, questo sito con molte foto di Max e Moritz. In questa pagina il numero massimo di centri per Moritz è segnalato come 31, altrove un numero minore. In effetti non ho trovato concordanza su questo. Comunque, resta valido il consiglio di contare le tacche bianche sul cannone, più sono, più le foto sono avanti nel tempo.

 Alle :

19/6/2018 21:27
  Ehi... altro modello molto interessante...

 marcellodandrea :

21/6/2018 23:52
 Ho dato all'interno una mano di grigio medio (ocean grey Tamiya). Il tavolato era in legno, per cui ho fatto anche un po' di pennello secco con un color legno chiaro. Quindi scrostature e graffi in marrone scuro o grigio chiaro. I due sedili accanto al cannone presumo fossero in un color pelle scura. E' seguito un lavaggio in bruno van dick, qualche rifilatura di acciaio con la grafite di un lapis e un po' di ruggine in marrone dorato.










Sul lato posteriore interno della casamatta ci sono alcuni dettagli da colorare a parte, coime i manici delle bombe a mano o le borracce, oppure i mitragliatori.



link alla galleria

 euro :

22/6/2018 21:47
 notevolissimo il lavoro sin qui.
complimenti e benvenuto, tardivo, anche da parte mia

 marcellodandrea :

23/6/2018 20:36
 

ciao Euro, grazie, ma in realtà il modellino si monta abbastanza semplicemente, salvo fare qualche prova per via delle molte parti coinvolte.

Ecco per esempio la casamatta ha bisogno di una limatina a poppa, altrimenti forza un po' per entrare, meglio quindi fare una prova prima, come dicevo. Ho messo due ganci di traino in filo di ottone appesi ai cingoli di riserva sul davanti.




All'interno ho tolto, dalle rastrelliere ai lati, alcuni proiettili e lasciato solo i bossoli sul fondo.



La prima mano è ocean grey Molak, Avevo solo uno smalto per un colore simile al grigio panzer un po' deteriorato e così l'ho usato (purtroppo con tutto il codazzo di filtratura della vernice e lavaggi con diluente nitro...). In questo modellino ci sono piastre abbastanza grandi per permettere di schiarire agevolmente le zone centrali, lo farò con un grigio più chiaro acrilico, vedremo.





link alla galleria

 corale :

25/6/2018 21:06
 Non conocevo, fino ad ora, l'esistenza di questo mezzo che, devo dire, mi piace molto, come pure il lavoro che stai facendo.

Ti seguo incuriosito ...intanto ho preso nota del primer 

 matteo44 :

26/6/2018 13:41
 Che spettacolo!
Il tavolato... beh... sembra legno vero!!
Ma come hai fatto a farlo così perfetto?

 marcellodandrea :

26/6/2018 20:29
 ciao Matteo, il tavolato è inciso bene nel kit della Trumpeter, tutto qui. Così è facile farlo emergere, dopo aver dato il grigio, con una leggera passata a pennello asciutto (è quella che chiamano dry-brush), in questo caso ho usato un paio di toni (più scuro, poi più chiaro) con un beige chiaro. E' più facile farlo che descriverlo. La scala è piccola e così è sufficiente,

 marcellodandrea :

27/6/2018 20:43
 Ho schiarito il centro delle varie piastre con un grigio Tamiya, poi una mano di satinato trasparente e le decals di Moritz (2. PzDiv) come appaiono distribuite nelle varie foto del carro (vedi link precedente). Si noti le croci (senza parte nera: il kit propone anche croci tradizionali ma non furono usate) e le tacche bianche dei centri sulla canna, sono piccole (non cerchi come proposto dal kit) e mostrano la sagoma di un piccolo tank (dipinto a pennello) sul davanti, vicino al freno di bocca. Ho messo 15 tacche (nel kit erano proposte 22, il numero massimo di centri fatto da questo carro), e l'ho quindi retrodatato rispetto al dicembre 1942, quando fu catturato a Stalingrado. Ovviamente non ho idea di quando avesse raggiunto i 15 centri, ma spero (è il caso di dirlo) che fossero tali pressappoco nell'estate del 1942, quando fu coinvolto in numerosi combattimenti. Anche la basetta e l'impolveramento sono in accordo con la tarda estate russa.
Ho montato anche le ruote esterne (che hanno il perno troppo lungo, va tagliato di ca. 1 mm o usciranno fuori dal cingolo) e impolverato il tutto.











La basetta è una delle mie solite, legno media densità con varie mani di impregnate. Sopra sabbia incollata con vinavil e ciuffi di erba di varia lunghezza e colori. L'ambiente dovrebbe essere la Russia centrale nel luglio-agosto 1942, quando questo carro fu coinvolto in numerosi combattimenti con la sua divisione, prima di essere destinato a Stalingrado.



link alla galleria

 marcellodandrea :

29/6/2018 23:50
 Dopo un'altra mano di trasparente satinato sopra le decals, è seguito un lavaggio (leggero, più che altro un filtro) a olio in bruno van dick e una puntinatura con vari colori (ad olio: rosso, blu, verde, giallo, bianco), tirata con un pennello bagnato (cioè, immerso e poi asciugato su un panno) in acqua ragia. Ho terminato con graffi in grigio chiaro e scuro, qualche leggera passata di spugnetta con un color marrone scuro, un po' di ruggine (marrone arancio Vallejo) e polvere di gessetti (bianco, grigio e beige) passata a pennello. Ho rifilato alcuni spigoli con la grafite.

Ora il carro è sulla sua basetta, ma voglio vedere se si può arricchire con qualche dettaglio in più, basandosi su quello che si vede dalle foto del mezzo operativo.
















link alla galleria

 enrico63 :

30/6/2018 10:02
 Marcello, come al solito un gran bel lavoro!!

 Icepol :

1/7/2018 15:14
 Pare impossibile che tu sia riuscito a tirar fuori questa bellezza vedendo le stampate iniziale....gran bel lavoro, fai venir voglia di fare un corazzato anche a me chesono perlopiù aeroplanaro!!

 Lu_Be :

1/7/2018 16:42
  Veramente bello, complimenti!

 euro :

1/7/2018 23:50
 complimenti, lo possiamo dare per concluso?

 marcellodandrea :

2/7/2018 18:28
 No, non ancora :-)

Intanto, come dicevo, volevo aggiungere qualche masserizia in più. Nelle foto del mezzo non ho trovato un allestimento come quello che ho messo, ma ci sono comunque foto con il telo che usavano per coprire il vano del cannone che penzola giù dietro lo scafo. Io l'ho messo arrotolato nella posizione che presumo avesse di solito, se utilizzato (ammetto che ho preso l'idea da un modellino in 1:35 trovato in rete, ma mi sembra plausibile). Il telo è di milliput, le cinghie in carta, le fibbie in filo metallico.










Ho notato poi, sempre nelle foto, che Moritz portava anche varie casse sul cofano anteriore e, in particolare, due (o tre) ruote di scorta, una delle quali con il mozzo (vedi il solito link che ho messo quasi all'inizio del topic, con le varie foto di questi due prototipi). Ci sono anche altre foto, come questa,  e soprattutto QUESTA dove, appunto, tra le ruote di scorta sul cofano anteriore e il bordo dello scafo c'è qualcosa, ma che cosa???... (lo chiedo perché in quella posizione potrebbe contribuire ad evitare che le ruote precipitino in avanti alla prima frenata, se non sono fissate).


Ho visto queste ruote montate anche suun altro modellino in 1:35, ma il loro alloggiamento è misterioso. L'autore le ha semplicemente appoggiate sul cofano, ma non è possibile, sarebbero scivolate giù con il carro in movimento (lo stesso per le casse). Il problema è che non si vede nulla di come potevano essere fissate al carro, in effetti una sembra proprio appoggiata e via (quella con il grosso foro centrale). Inoltre, davanti alle ruote, c'erano altre cose, del tutto non distinguibili però.

Domanda, se qualcuno con più familiarità di me con questi carri "passa da queste parti"... Come fissavano le ruote al cofano anteriore? E' decifrabile quello che c'è davanti alle ruote di scorta, sopra il cofano anteriore?

link alla galleria

 marcellodandrea :

2/7/2018 23:17
 Metto questo link in un post diverso per farlo notare da chi fosse interessato a costruire questo tank anche in scala maggiore. Questa è una bella discussione sull'identificazione di Max e Moritz e sulle loro caratteristiche nel corso del tempo.

 GP1964FG :

3/7/2018 16:17
  Marcello, questo modello mi piace veramente tantissimo. La base era già buona, ma tu hai saputo esaltarla al meglio con grande abilità pittorica. Gli effetti di ruggine, graffi ed usura sono fantastici, soprattutto in una scala così piccola, dove è facile eccedere.
Per gli interni...non ho parole; vorrei tanto essere capace di fare qualcosa di simile, ma io ho il modello in 1/35!!!

Bravo davvero.
Gianfranco

P.S. Un bel modello di questo mezzo è apparso sulla rivista Steel Art qualche tempo fa....ma, a parte la scala maggiore, lì si faceva ricorso a tutti gli aftermarket e alle tecniche pittoriche più sofisticate.
Il tuo modello, pur nello spirito Easy della campagna, direi che non è inferiore a quello pubblicato.

 marcellodandrea :

3/7/2018 20:26
 Grazie, sono contento che vi piaccia :-)      Per caso sul carro nell'articolo di Steel Art erano presenti le ruote di scorta sul cofano anteriore? Se sì, come erano fissate? Quella resta un problemino che vorrei risolvere...

 GP1964FG :

3/7/2018 21:09
  Trovo il numero e controllo.
Sui Panzer II ad esempio usavano tre staffe ad L imbullonate a 120° intorno alla ruota; se fosse così si spiegherebbe perchè non si vedono nelle foto (magari sono in una posizione poco visibile rispetto al punto di ripresa, e poi sono più basse della ruota...). Sui panzer III e IV usavano un disco all'interno della ruota fissato con bulloni passanti avvitati a delle staffe saldate; anche in questo caso il sistema è poco visibile, specie se la ruota non è in primo piano e quindi si possono notare i bulloni che la attraversano.
Comunque ti faccio sapere.

Ciao
Gianfranco

 marcellodandrea :

3/7/2018 23:00
 Grazie. Lo so che certi sistemi erano poco visibili, ma piazzare delle ruote là sopra senza nulla che richiami un sistema di fissaggio mi lascia poco soddisfatto. Certo al limite non ci metto nulla, ma mi piacerebbe di più sistemare qualche masserizia accessoria. Ho fatto tre ruote di scorta e una con il mozzo più lungo come si vede nelle foto, ricavandole da quelle di un vecchio Tigre P che hanno (dopo un po' di trattamento con carta abrasiva) lo stesso spessore e diametro.

Poi succede che nelle foto del carro catturato dai russi e in mostra non ci sia nulla che richiami un ancoraggio. Beh, che dire, nelle foto dei mesi precedenti qualcosa c'era, quindi vorrei cercare di capire, se possibile. Se no, pazienza... :-)

 GP1964FG :

4/7/2018 08:45
  Ho controllato su Steel Art n. 137 del Maggio 2015. Purtroppo il modellista non si è posto il problema; le ruote di scorta non le ha messe.. ha solo appoggiato senza apparente fissaggio un paio di casse di legno e un pezzo di catena.
Mi dispiace ma a meno di qualche colpo di fortuna non credo che il mistero si possa svelare facilmente. 🤔

Ciao
Gianfranco 

P.S. Invece sono stato fortunato, e credo di aver risolto il piccolo mistero.

Guarda attentamente la foto del carro appena catturato nel febbraio 1942, riportata su questo sito

http://tankarchives.blogspot.com/2018/03/sturer-emil-collectors-item-from.html

Se scarichi la foto e la ingrandisci un po' , noterai abbastanza chiaramente le famose staffe a 120°, saldate proprio nella posizione dove sono visibili le ruote in altre foto....
In più, all'interno di queste staffe a 120°, nella posizione più avanzata, si nota una piastra rotonda (non è una ruota, non penso proprio...). Penso che fosse saldata alle staffe, e servisse come base per la ruota.
In pratica, questo "accrocco" andava sotto la ruota, tenendola ferma per impedirle di scivolare, e la ruota era bloccata avvitandola sulla piastra rotonda.
Per forza che non si vede niente dall'esterno....

Ciao
Gianfranco

 marcellodandrea :

4/7/2018 10:35
 Dunque, intanto grazie per le osservazioni. Poi, vediamo:


questo è un dettaglio della foto che dici tu

(dettaglio di foto, Emil "Moritz", febbraio 1943, da questo sito)





Vedo tre oggetti circolari (1, 2, 3). 1 è inclinato e non so cosa sia. 2 sembrano due ruote una sull'altra, potrebbe essere una delle ruote a terra doppie mediane. 3 è la piastra circolare che dici tu presumo. Il problema è che non "vedo" le staffe a 120°.


In quest'altro dettaglio (dettaglio di foto dallo stesso sito, Moritz nell'estate 1942)





vedo un oggetto 1 che sembra il medesimo inclinato della foto precedente (e sembrerebbe una ruota), un oggetto 2 che sembra appunto la ruota doppia mediana. Non vedo l'oggetto 3, dovrebbe trovarsi tra i piedi dei due carristi in tuta nera, può darsi che ci sia in fondo è abbastanza piatto da passare inosservato con questa angolazione.,


Infine, ultimo dettaglio di foto dallo stesso sito (Moritz 1943 in esposizione)




i dettagli indicati dalle frecce non hanno nulla a che vedere con le ruote di cui sopra, ma sono dettagli che potrei aggiungere facilmente e che prima avevo trascurato: i cavi di alimentazione delle luci (frecce verdi) e le staffe per i cavi di traino (frecce rosse - metterei anche i cavi se sapessi come erano sistemati, ma non lo so).

In breve, continuo a "vedere" le ruote, ma non vedo le staffe... sob. Se puoi aiutarmi a "vederle" te ne sono grato :-)


 matteo44 :

5/7/2018 11:06
  Quote:
marcellodandrea ha scritto: ciao Matteo, il tavolato è inciso bene nel kit della Trumpeter, tutto qui. Così è facile farlo emergere, dopo aver dato il grigio, con una leggera passata a pennello asciutto (è quella che chiamano dry-brush), in questo caso ho usato un paio di toni (più scuro, poi più chiaro) con un beige chiaro. E' più facile farlo che descriverlo. La scala è piccola e così è sufficiente,


Grazie mille, tutto chiaro. 

Purtroppo di carri non ne so niente... Ma il tuo modello è veramente bello! 
Con la basetta poi è davvero stupendo... Complimenti, gran bel lavoro

 GP1964FG :

6/7/2018 11:34
  Ciao Marcello, scusami se ho tardato nel risponderti, ma ho avuto vari impegni di famiglia e di lavoro...e poi, sinceramente, ho voluto studiarmi un po' la situazione con più calma.
Hai ragione tu, ho battezzato troppo in fretta quei supporti che si intravedono sul cofano come le famose staffe di sostegno.
Partiamo con ordine. La foto fondamentale per capire la situazione secondo me è questa:




E' la foto del carro prima della partenza per il fronte. Il veicolo, che ricordiamolo era un mezzo sperimentale, viene allestito in modo completo, e quindi vengono aggiunti i ganci per i cavi di traino sul cofano anteriore. La didascalia della foto, sul sito già più volte citato, dice proprio questo. Questa foto serve per confrontare la posizione di altri eventuali supporti che si scorgono nelle altre fotografie.


Questa è la foto dello stesso veicolo al momento della cattura. Leggendo il testo del sito, si apprende che il carro venne abbandonato precipitosamente dall'equipaggio perchè bloccato per i consueti danni alle ruote, che si stava cercando di sostituire. Sul lato destro, infatti, si intravedono solo tre delle ruote esterne, mentre dietro si scoge qualcosa a terra (attrezzi? ruote?). Comunque, quello che io ho improvvidamente battezzato come disco di fissaggio, molto probabilmente è una ruota o perlomeno parte di una delle ruote doppie interne. Infatti, su altre foto, in quella posizone si vede proprio una delle ruote doppie interne.
Quelli che pensavo fossero due staffette di fissaggio della piastra, in realtà, dal confronto con la foto precedente, sono molto probabilmente due dei ganci di fissaggio del cavo di traino, quelli più esterni e fissati a filo del bordo del cofano.




Qui si vede come la ruota al centro sia inclinata, per cui non è possibile che sia fissata come dico io con staffe e viti.
Infine, leggendo con attenzione il testo dell'articolo sul sito Tanks Archives, si legge che, a causa del frequnte consumo delle ruote dovuto all'eccessivo peso, soprattutto nella parte posteriore, l'equipaggio di Moritz (che era il mezzo più efficiente, mentre Max era spesso fermo per guasti al motore) si portava dietro almeno un piao di ruote, ma a volte di più, TENUTE SUL COFANO AL POSTO DELLA FALSA POSTAZIONE DEL PILOTA. Sappiamo che i prototipi avevano questo strano accessorio; da alcune foto si capisce che questo era appoggiato su delle staffe saldate disposte ad elle e fissato con ganci, nella parte posteriore. Ora, tolto questa specie di cassone, rimanevano disponibili staffe e ganci di fissaggio, e quindi presumibilmente venivano utilizzati per appoggiare le ruote di scorta, fissandole con....penso corde, anche se non ben visibili. Altrimenti, ho ipotizzato anche che, poichè il mezzo si muoveva in modo estremamente lento (20 km/h massimi!), e sparava da fermo e da lunga distanza, è possibile che queste ruote non fossero fissate affatto. Leggendo sul sito, si apprende che Moritz portava varie casse sui parafanghi ma anche saldate alla casamatta sotto l'antenna, ma alcune "appaiono solo appoggiate ai parafanghi".




Infine una foto molto interessante, secondo me. Guarda il Panzerjager in primo piano: ha una ruota fissata sul cofano. Ho cerchiato delle righe sottili e chiare che sembrano proprio delle corde utilizzate per bloccare questa ruota. Ora, sappiamo che il Panzerjager I era nello stesso battaglione dello Sturer Emil, per cui i soldati presumibilmente operavano allo stesso modo, all'interno della stessa unità, fissando dei carichi con corde....


Infine, ho trovato un bel modello realizzato dove il modellista si è ispirato (penso) a questa foto










Ebbene, pur avendo iperdettagliato il modello con ogni accessorio e particolare in resina o fotoincisione, le ruote....non le ha fissate!! La maggior parte dei modellisti non le mette proprio!!

http://www.drakkar-models.com/scale-tutorials/sturer-emil-panzer-afv-kit-vk3001.html

Ok, non voglio fare un'altra pessima figura, azzardando risposte troppo frettolose. Però penso che, stabilito che non c'erano staffe o piastre aggiunte sul cofano, non rimangano molte alternative: le ruote o erano appoggiate, fidandosi della bassa velocità e del terreno piatto, oppure al più ci mettevano una corda, attaccata ai ganci già disponibili (a propostito, ho visto una sola foto dove si intravede qualcosa di simile al cavo di traino, che doveva essere avvolto come quello sul cofano motore del Panzer III, per capirci).

My two cents...
Ciao
Gianfranco

 marcellodandrea :

6/7/2018 15:41
 

Ottima disamina, istruttiva anche per chi ci segue presumo. Rifaccio un controllo (ora sono un po' di corsa) ma mi sembra abbastanza convincente. Il modello del carro con mimetica invernale era appunto quello che citavo io con le ruote di scorta non fissate. Grazie infinite dell'aiuto :-)

 yago :

6/7/2018 20:05
 Eccellente modello , come nel tuo standard ....WIP molto interessante anche per gli approfondimenti su particolari " minori" come il fissaggio delle ruote che lo arricchiscono d interesse ...
Complimenti!

Ciao
Gianfranco :-)

 marcellodandrea :

8/7/2018 11:28
  
Giusto per essere preciso col cartellino, la designazione ufficiale dovrebbe essere questa:

12.8 cm Selbstfahrlafette auf VK 3001 (H)„ Sturer Emil“


e il reparto nell'estate del 1942 questo:

521.PzJagAbt, 2.PzDiv, XVII.ArmeeKorps


Qualcuno me lo può confermare? Ciao grazie :-)

 Wanderer :

8/7/2018 13:41
  Due osservazioni:
1) la dicitura del telaio dovrebbe essere auf VK 30.01 (H)
2) i due esemplari furono assegnati sembra alla 3 Kompanie del 521.PzJgAbt. Poi da novembre 1942 al XI. Armeekorps intrappolato con il resto della 6.Armee a Stalingrado. Mi risulta, ma devo verificare meglio che fosse associato alla 3. Panzer-Division non alla 2. 
Comunque sono sempre interessato a confrontare le informazioni, le tue relative alla 2. Panzer-Division e al XVII. Armeekorps da dove provengono?

 izzuB :

8/7/2018 19:56
 Per quanto riguarda la denominazione ufficiale ti posto quanto riportato nel panzer tracts 7-3




ciao

 marcellodandrea :

8/7/2018 22:05
 Quote:
Wanderer ha scritto:  Due osservazioni:
1) la dicitura del telaio dovrebbe essere auf VK 30.01 (H)
2) i due esemplari furono assegnati sembra alla 3 Kompanie del 521.PzJgAbt. Poi da novembre 1942 al XI. Armeekorps intrappolato con il resto della 6.Armee a Stalingrado. Mi risulta, ma devo verificare meglio che fosse associato alla 3. Panzer-Division non alla 2. 
Comunque sono sempre interessato a confrontare le informazioni, le tue relative alla 2. Panzer-Division e al XVII. Armeekorps da dove provengono?




Relativamente all'estate 1942:

l'assegnazione del 521. abt al XVII corpo è su questo sito e anche su questo.

In quanto all'assegnazione del 521. abt alla 3. PzDiv, hai ragione vedi questo libro.  Probabilmente ho confuso io tra 2 e 3 pzdiv.

Non ricordo se ho trovato qualcosa anche sulle mie fotocopie, guardo poi posto qui.

Per ora grazie !  :-)











 marcellodandrea :

9/7/2018 12:32
 Quote:
izzuB ha scritto: Per quanto riguarda la denominazione ufficiale ti posto quanto riportato nel panzer tracts 7-3
ciao




Cioè, il nome corretto nell'estate 1942 sarebbe questo?

Pz. Sfl. fuer 12.8 cm K.40 (SdKfz...)


ovvero:

Panzer Selbstfahrlafette fuer 12.8 cm K.40


Ecco, giusto ci pensavo: quale è il numero di SdKfz ?

ciao grazie anche a te :-)

 marcellodandrea :

11/7/2018 23:27
 Il cartellino dovrebbe essere questo, che ne dite?

12.8 cm Selbstfahrlafette auf VK 30.01 (H)

„Sturer Emil“

521.PzJagAbt, 3.PzDiv, XVII.ArmeeKorps,

VI.Armee, Heeresgruppe B, estate 1942



(ho messo come data l'estate 1942, cioè il periodo luglio-agosto, perché sulla canna del cannone ho messo solo 15 tacche bianche, invece delle 22 fornite dal kit, e quindi devo portarlo ad una data precedente all'inverno 1942).

Nel frattempo ho messo i piccoli dettagli relativi all'alloggio dei cavi di traino a prua (senza cavi perché non so quale percorso avevano) ma credo che non metterò le ruote di scorta perché continua a non essere chiaro il loro alloggiamento (non tanto di quella doppia al centro che probabilmente era fissata al coofano, ma delle altre sistemate intorno, un paio delle quali chiaramente appoggiate perché inclinate (forse legate, ma a che?). Potrei metterle sul cofano e via, ma insomma mi lascia un po' perplesso. Pazienza :-)

Così se definisco il cartellino concludo il modello :-)

 GP1964FG :

12/7/2018 09:34
  Marcello, secondo me il cartellino non è molto corretto.
1- "auf VK 30.01 (H)" significa "su VK 30.01" . Questo era un prototipo di carro medio proposto dalla Henschel, simile a un panzer III con un treno di rotolamento a ruote sfalsate. I progettisti dello Sturer Emil si sono ispirati a tale schema per il treno di rotolamento, ma questo è stato (come minimo...) notevolmente allungato. Tutto il resto è un progetto nuovo, per cui dire "su [scafo] VK 30.01 (H)" secondo me non è corretto.
La denominazione più completa dovrebbe essere " Panzer Selbstfahrlafette fuer 12.8 cm K. 40 L/61 Pz. Sfl. V", che significa più o meno "affusto semovente corazzato per il cannone modello 40 da 12,8 cm e 61 calibri, 5° modello"
2- l'abbreviazione di Jaeger (cacciatore) è Jg o solo J, quindi Pz. Jg. Abt. e non Pz. Jag. Abt. (battaglione cacciacarri)
3- il numero dopo Sdkfz veniva assegnato ufficialmente ai veicoli in produzione, ma questi erano prototipi...

Se metti le ruote sul cofano, anche non fissate, giuro che non dico nulla 

Ciao
Gianfranco

 marcellodandrea :

12/7/2018 10:23
 Quote:
GP1964FG ha scritto:  

Se metti le ruote sul cofano, anche non fissate, giuro che non dico nulla 

Ciao
Gianfranco



ah ah !  ok la prendo per una promessa   :-) :-) :-)


poi, aggiungo che ho di nuovo fatto confusione... sob (sarà l'età...). Avrete notato che poco sopra ho risposto a izzuB a proposito del nome del carro, dove appunto mi segnalava che il nome corretto, nel 1942, era Pz.Sfl.fuer 12.8 cm K.40. Solo che mi sono dimenticato di correggere il cartellino, modificando solo i reparti. Il cartellino avrebbe dovuto essere questo (che segue le correzioni di di izzuB e GP1964FG):

Panzer Selbstfahrlafette fuer 12.8 cm K. 40 L/61 Pz. Sfl. V „Sturer Emil“

521.PzJagAbt, 3.PzDiv, XVII.ArmeeKorps,

VI.Armee, Heeresgruppe B, estate 1942









 marcellodandrea :

12/7/2018 23:25
 Bene, penso sia venuto il momento di finire questo modellino. Nonostante le generose offerte ricevute... :-)   ho comunque rinunciato a mettere le ruote di scorta. Ricordo che il modellino rappresenta il prototipo denominato "Moritz", associato (con l'altro prototipo "Max")  alla VI Armata, catturato dai russi a Stalingrado nel 1943 ed esposto poi al museo di Kubinka. Ecco le foto finali:

Sul davanti della basetta, a sinistra, ho aggiunto un lungo rame di un cespuglio a terra.





Quattro minuscoli dettagli a prua, come da foto del carro catturato, dei fermi per i cavi di traino (quello che si riusciva a capire almeno).




Qui il ramo del cespuglio si vede meglio. Il cannone (libero di muoversi) è inclinato al massimo in avanti.










il carro sul campo di battaglia...




Beh, questo è tutto per ora. Grazie a tutti di aver seguito il lavoro e di avermi aiutato con i vostri suggerimenti e correzioni. Ciao alla prossima :-)

link alla galleria

 GP1964FG :

13/7/2018 09:30
  Beh, visto che le ruote di scorta sul cofano non le hai messe, allora parlo.. 😃
I miei complimenti per un piccolo capolavoro. Spero, quando potrò cimentarmi col mio kit in 1/35, di riuscire ad avvicinarmi un po' alla qualità delle finiture del tuo modello.
Se posso ho avuto un'idea per una piccola scenetta che secondo me potresti fare: è noto che Moritz consumava molto le ruote posteriori, tant'è che venne abbandonato dall'equipaggio mentre stavano provvedendo alla sostituzione di alcune ruote.
Perchè non metti le ruote di lato e dietro al carro, con qualche attrezzo vicino (di martinetti ne portava due o tre, quindi non devi smontarli)...
Animeresti il modello e utilizzeresti le ruote che hai in più .. 

Ciao
Gianfranco 

 Michele Raus :

13/7/2018 12:03
 Mi risulta dire "bello" a un carro come questo (ma si sa che io sono aeroplanaro :-D), ma il modello è senza dubbio bello, anzi ottimo. Ottenere questo grado di realismo in 1/72 non è mai facile e tu sei stato molto bravo.

Complimenti per aver concluso con successo anche questo tuo 3° modello per la campagna Easy!

 marcellodandrea :

13/7/2018 13:10
 
Quote:
GP1964FG ha scritto:  Perchè non metti le ruote di lato e dietro al carro, con qualche attrezzo vicino (di martinetti ne portava due o tre, quindi non devi smontarli)...
Ciao
Gianfranco 


perché per sostituire alcune ruote, quelle operative dovrebbero essere danneggiate, e qui sono tutte a posto :-)  (le ruote che ho in più non sono dell'Emil, ma sono riciclate, previa lisciatura e qualche altro aggiustamento nel diametro, da alcune ruote di Ferdinand; in ogni caso, anche mostrandole, sarebbe stato meglio coprirle parzialmente con un rotolo di corda o qualche cencio o altra masserizia, giusto per non evidenziare troppo la "rilavoratura"... ma le avrei messe se fossi stato più sicuro).


grazie a Michele e a tutti  :-)

 Alle :

15/7/2018 22:07
  Complimenti Marcello, un altro ottimo modello. 

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