Forum : Giappone 2017

Soggetto : a6m2a zero type 11 saburo sakai

 ta152h :

6/6/2017 22:06
  Ciao Ragazzi mi iscrivo con un modello che e' un classico tra i piu' classici
LO ZERO!!
Poi scelgo l'aero di un asso di cui ho assaporato la vita e le imprese leggendo il suo libro 
di memorie
Ecco qui il modello un Hasegawa che vedro' di montare tranquillo tranquillo da scatola-

Ciao 
Un saluto 
Luca :-)

GALLERIA

 Paolomaglio :

7/6/2017 06:25
 modello molto bello e dettagliato che può tranquillamente fare a meno degli aftermarket. Attento solo alla giunzione ala fusoliera che non è delle più semplici, specie nella parte inferiore.
Due note di folklore: quanto all'esemplare della cover di Minoru Suzuki per anni ci siamo scervellati di come mai mostri uno stacco netto in fusoliera con due tinte di cui una parecchio più scura. Qualcuno pensò ad un rimpiazzo di fusoliera... In verità si è oramai certi che lo stacco fu causato dall'uso di un telone protettitvo nella parte anteriore, il telo ha preservato la tinta originale gray-green sul davanti mentre il retro si è sbiadito al sooo diventando presto più chiaro. Da notare che anche le tip alari devono aver subito lo spesso effetto in quanto nn coperte dal telo.

Seconda nota sul libro SAMURAI, erroneamente attribuito a Sakai. Questo romanzo fu scritto da Martin Caidin all'insaputa di Sakai che peraltro all'epoca aveva una piccola tipografia, Caidin trovò i verbali degli interrogatori cui fu sottoposto Sakai a fine guerra e ne fece un libro senza mai girarne i diritti al titolare. Quando era in vita Sakai parlava spesso con dolore di questo romanzo e evidenziava qualche errore e qualche ricostruzione di fantasia fatta da Caidin. Sta di fatto che grazie al romanzo di Caidin e dal film tratto da questo libro, Sakai divenne famoso in tutto il modo. Molto più tardi Sakai pubblicò un libro di memorie con Henry Sakaida. Qui le riscostruzioni dei fatti sono più precise m anon è un romanzo, piuttosto una raccolta di racconti su alcune delle missioni più spettacolari.

 Lupo :

7/6/2017 07:28
  Paolo, sei una miniera di notizie interessantissime! Ne approfitto per un'informazione sull'aereo di Sakai: la tinta ameiro-cloud, presente sulla parte anteriore dell'aereo della scatola Hasegawa, era, se non erro, data da una vernice protettiva antisalsedine che veniva applicata sugli aerei imbarcati; se non erro Sakai non opero' mai da portaerei, ma solo da basi di terraferma; a questo punto, verosimilmente i suoi aerei erano della cosiddetta tinta ASH,  in pratica un grigio molto chiaro... o no?! :-?

 Paolomaglio :

7/6/2017 08:02
 Lupo, la cosa è complessa ma provo a riassumere come l'ho capita io:

AME-HIRO: protettivo color caramello o coppale, dato sugli aerei imbarcati che erano in metallo naturale, quindi sopratutto sul Claude, ultime ricerce escludono l'applicazione sullo Zero, almeno su quelli nati in grey-green in fabbrica.

Come hai giustamente scritto Saki non operò con lo Zero da portaerei (il film qui sbaglia di brutto!). Quindi finchè non fu abbattuto aveva Zero in Grey -green su tutte le superfci, Questo colore veniva dato sull'antiruggine rosso mattone, quindi non necessitava di protettivo amehiro. La tinta però sbiadiva molto in fretta perdendo presto la tonalità verdasta che aveva da nuovo e virando verso un grigio chiarissimo che, esposto al sole, poteva anche sembrare bianco, da qui il mito dello Zero bianco.

L'aero della cover nella scatola sopra rappresenta quello del comandante del reparto, il Tenente Suzuki. Era tutto in gray-green, come quello di Sakai, con la differenza che fu a lungo preservato dal sole con un telone, da qui la differenza di toni in fusoliera ma si tratta dello stesso identico colore, sbiadito solo in coda.

Quindi l'AME-Hiro dato solo sulla parte anteriore è un'errata interpretazione.

 Paolomaglio :

7/6/2017 08:16
 Consiglio pratico: per il grey-green dei primi Zero partite dal colore Tamiya XF_76 che è di facile reperibilità, poi aggiungete un 5% di bianco per la scala 32, un 10% per la 48 e un 15% per la 72.
Volendo fare un aereo sbiadito o a due toni come quello di Suzuki aggiungete altro bianco (un 5%) nelle zone espsote al sole.





Qui alcuni esempi di teli usati per proteggere il cockpit dello Zero anche se non sono dello stesso tipo di quelli usati in Cina sull'aereo di Suzuki danno l'idea di come funzionavano

 Lupo :

7/6/2017 11:18
 Grazie Paolo, ho preso nota di tutto. In effetti le livree e i colori giapponesi sono un problema per chi non è ben ferrato sugli aerei nipponici... In passato ho costruito proprio la stessa scatola  di TA152 (bel kit! non all'altezza degli zero Tamiya, ma comunque molto valido) e ho rappresentato un aereo di Sakai utilizzando decals aftermarket. Personalmente non uso i colori Tamiya, e, per ricreare il grigio chiaro, avevo utilizzato una miscela di Humbrol 127 + 147... tutto sommato il risultato mi sembrava accettabile... non ti chiedo altre cose perchè non sarebbe giusto abusare di questo topic.

 Franz11 :

7/6/2017 14:23
 Paolo, come al solito, ti ha fatto un eccellente riassunto. Se hai tempo, voglia e soldi, ti puoi far mandare da Nick Millman il suo articoletto sui colori dello Zero e/o il nuovo opuscolo che ha fatto uscire presso Guideline e li trovi piu' dettagli (www.aviationof japan.com). Lui sono anni che si dedica al soggetto.
Ma il risultato finale resta quello: due toni di grigio chiaro ottenuti a partire da qualcosa entro lo XF-76 Tamiya e lo H-61 Gunze addizionati dei rispettivi bianchi. Ci sono anche la nuova serie MIG e quella AK (quest'ultima raccomandata dalllo stesso autore) ma entrambe viniliche e a me si spellano appena uno le tocca.
Occhio che secondo i vari testi la finitura era sempre lucida a seguito della natura chimica della vernice. E ricordati che le parti telate non invecchiavano e mantenevano il loro tono leggermente diverso ma d'origine.
Ultima nota, come ti ha ricordato Paolo, sotto al grigio c'é un antiruggine rossastro (tipo minio) quindi nelle parti piu' usurate si vede o si intuisce il rosso, non il metallo.

Ciao

Carlo

 ta152h :

7/6/2017 14:51
 Ciao Paolo come sempre precisissimo,
siccome pero' volevo farlo anche a costo "zero"
volevo usare
o l'XF 12 oppure il 14,non saranno proprio correttissimi ma possono andare?

Grazie ancora ciao Luca :-)

 Paolomaglio :

7/6/2017 15:03
 Ciao Luca, guarda, sul costo zero nessuno ti può capire meglio di me in questo periodo. :-(

Purtroppo l'XF12 non è più considerato un colore della marian per le superfici superiori e comunque l'IJN gray comparve dopo il 1942.

L'XF-14 tutto sommato si avvicina molto al colore finale però sappiomo essere un colore dell'esercito... Insomma, può, al limite, anche andare se vicino non ci metti un Perry nella stessa tinta.

;-)

 Franz11 :

7/6/2017 19:00
 Ciao Luca,
non ti saprei citare le fonti, ma sui miei appunti ho anche queste due ricette a base di Tamiya come soluzioni per A6M2:
XF49 Khaki 50% + XF53 Neutral Grey 30% + XF3 Yellow 10% +
XF2 White 10%.

X2 White: 70% + X8 Yellow 20 % + X1 Black 6% + punta di X7 rosso :-)

Non ti saprei dire i risultati. Nel dominio dei tentativi, l'Humbrol 168 é anche abbastanza vicino.
Se poi ti semplifichi la vita e vai di XF-14 la differenza dal vero resta minima secondo i sacri testi.

Ma mi permetto di insistere sul lucido ;-) che é una delle caratteristiche su cui i diversi piloti giapponesi concordano.

Ciao

Carlo

 lillino :

7/6/2017 19:04
 Ciao Luca benvenuto nella campagna Giappone con un'altro Zero  :-)  bella scelta ottimo soggetto 
ricordati quando hai tempo di mettere il LINK alla galleria.
Saluti e buon divertimento
Paolo.

 maurozn :

7/6/2017 21:19
  Astenendomi dalla discussione modellistica aggiungo un piccolo cameo sul libro "samurai " che
 anche io ho letto: nella mia copia il kawanishi shiden è stato riportato come SCIAIDEN!!!! 
 Robe da invocare le piaghe d'Egitto per il traduttore...
 Saluto 

 ta152h :

12/6/2017 17:01
 Grazie vedro' di fare un buon lavoro.
Unica cosa ho aperto l'album in galleria,ho sbagliato qualcosa?

Ciao Luca :eye:

 lillino :

12/6/2017 18:51
 Ciao Luca devi creare un'album all'interno della tua galleria e chiamarlo Campagna Giappone 2017 dove andrai a mettere tutte le foto del tuo lavoro sullo Zero.
Una volta fatto se vuoi ci penso io a mettere il LINK alla galleria nel post di presentazione.

Saluti Paolo.

 ta152h :

15/6/2017 15:08
 ho fatto L'album nella mia galleria e' tutto gia' pronto.
Ho fatto prima l'album e poi ho aperto il Wip nella campagna.

Ciao Luca :-)

 lillino :

15/6/2017 23:02
 
Quote:
ta152h ha scritto: ho fatto L'album nella mia galleria e' tutto gia' pronto. Ho fatto prima l'album e poi ho aperto il Wip nella campagna. Ciao Luca :-)


Perfetto Luca ti ho messo io il LINK nel primo post vai alla grande con il tuo ZERO 

 ModellismoBrocchini :

19/6/2017 12:17
 Bel soggetto, molto interessante!! :-)

 Oberst_Streib :

25/6/2017 15:31
 
Dato che e' un po' che cerco di digerire i colori degli aerei del Giappone imperiale nel secondo conflitto, dico anche la mia.
Anche perche' uno di modelli che mi guardano sempre in cantina e' proprio lo Zero di Sakai, che per me e' una specie di feticcio, dato che per far addormentare uno dei figli venti anni fa tutte le sere gli dovevo raccontare una storia inventata con protagonista Saburo Sakai e il suo Zero, che regolarmente finivano senza benzina o senza olio nel motore.....  :-D

Dunque, dicevo, dico la mia anche per venire incontro ai dubbi di Luca-ta152h.
Sono fondamentalmente d'accordo con quello che ti hanno detto Paolomaglio e Franz, che sono ottimi riferimenti in merito.
Sui colori dello Zero alcuni ricercatori dovrebbero aver fatto un po' di luce negli ultimi anni, esaminando reperti d'epoca di alcuni Zero. Tra questi il citato Millman, poi Lansdale, Kurosu, ecc.

E' ormai opinione diffusa che il colore "corretto" dei primi Zero (e anche Rufe) e' definibile come Hai-ryokushoku, cioe' grigio-verdastro cenere. Ame-iro (cioe' color caramello) pare essere un fraintendimento tramandato da tempo ma ormai riconosciuto come non applicabile allo Zero.

E qui veniamo al punto.
Di seguito riporto i colori secondo lo standard FS595, benche' sarebbe piu' corretto riportarli secondo lo standard Munsell, ma dato che io ho potuto verificarli sulla mia copia del FS595 ho preferito usare quelli.

I colori che vengono ritenuti corretti per gli Zero nuovi di fabbrica sono:
- produzione Mitsubishi: tra 14201 e 16350
- produzione Nakajima: tra 16160 e 10277
Eccoli qua, confrontati direttamente (ottenuti da colorserver. net)


Ora, come si vede ci sono delle variazioni tonali, ma indubbiamente possono essere facilmente assimilati a colori oliva chiari (con toni piu' o meno grigi o marroni).
In particolare i colori Nakajima (a destra) possono davvero essere assimilati a un grigio verde "caramellato"....

E poi, i colori rilevati sulla vernice usurata e schiarita dal sole e dal sale:


Ora, senza offesa per nessuno, ma mi pare che si possa giocare parecchio sulle vernici da utilizzare per dipingere uno Zero.
E guardando il 36495, non ci si stupisce che lo Zero di Sakai fosse considerato bianco. Sotto il sole a picco, sicuramente sembrava bianco.

Per cui, come mia opinione ormai da tempo, e' vero che dobbiamo cercare di essere piu' possibile realistici, ma dato che la realta' e' cosi' multiforme trovo pericoloso fossilizzarsi su formule chimiche restrittive.
Per non considerare l'effetto scala.....

Last but not least, ecco i colori rilevati su campioni da cappotta motore e antiriflesso di Zero:


Di nuovo, si rileva una variazione di tonalita' tra il blu e il verde scurissimi, passando per il grigio.
Anche perche' ricordiamoci che il nero-nero (cioe' il nero assoluto) come anche il bianco assoluto sono colori improbabili nel mondo reale (100% di assorbimento della luce, e 0% rispettivamente) dato che dipendono anche dalle frequenze dello spettro luminoso che colpiscono l'oggetto.

Vabbe', basta pippe, Luca, forse quanto ti ho riferito ti potrebbe essere di aiuto nella scelta del colore.
Ciao

:-)

 Oberst_Streib :

19/7/2017 12:13
  Quote:
Paolomaglio ha scritto:
Seconda nota sul libro SAMURAI, erroneamente attribuito a Sakai. Questo romanzo fu scritto da Martin Caidin all'insaputa di Sakai che peraltro all'epoca aveva una piccola tipografia, Caidin trovò i verbali degli interrogatori cui fu sottoposto Sakai a fine guerra e ne fece un libro senza mai girarne i diritti al titolare. Quando era in vita Sakai parlava spesso con dolore di questo romanzo e evidenziava qualche errore e qualche ricostruzione di fantasia fatta da Caidin. Sta di fatto che grazie al romanzo di Caidin e dal film tratto da questo libro, Sakai divenne famoso in tutto il modo.
 


Ho recuperato una vecchia copia del libro in questione e nonostante tutto si legge molto volentieri ed e' oggettivamente trascinante.
Forse e' romanzato, probabilmente Sakai da solo non avrebbe saputo scrivere in modo adeguato la sua biografia, ma nondimeno la sua storia e la sua vita sono intriganti e descrittive di una realta sociale e storica importante.
In ogni caso, in pochi giorni l'ho gia' quasi finito.

Ora sono obbligato a tirare fuori il kit dello Zero di Sakai, che e' li' nell'armadio da anni.
Un Hasegawa A6M2 in 1/72 con decals per il V-107 di Sakai, che mi pare un kit discreto anche se oramai superato dal Tamiya e dal nuovo Airfix.
:-D

 Oberst_Streib :

30/7/2017 22:48
 
Ripesco l'argomento e chiedo: quale dei velivoli che sono attribuiti a Sakai rappresenterai?
Chiedo perche' sono un po' confuso sull'argomento.
Se capisco bene, tra l'altro, i giapponesi non avevano aerei "assegnati", ma indubbiamente i piloti piu' esperti e importanti avevano aerei "abituali"....

Qualcuno ha un elenco di aerei usati da Sakai?
Io piu' o meno so che ha usato dei A6M2 (V-103, V-107, V-128, tutti dello Hainan Kokutai) e almeno un A6M5c (dello Yokosuka AG)

© 2004-2018 www.modellismopiu.it
https://www.modellismopiu.it

URL di questa discussione
https://www.modellismopiu.it/modules/newbb_plus/viewtopic.php?topic_id=136955&forum=180