Forum : Ro.Ber.To

Soggetto : SM79 AS Trumpeter 1/48 -il pirata esce dall'hangar - FINITO

 Patrizio :

26/3/2017 20:10
  Eccoci qui, anche il Vice CL  finalmente si unisce di buon grado al gruppo... era ora.
Il velivolo scelto giaceva da tempo in attesa di costruzione e ora è arrivato il momento di spolverare la scatola di questo SM79 Silurante 1/48 della Trumpeter che verrà stravolto con vari aftermarket che includono fotoincisioni eduard, cappottature e motori italian kits e altri ammennicoli vari.
Dopo lunga consultazione con l'amico Righettone e dopo aver vagliato varie ipotesi di livrea, la scelta è ricaduta su uno schema non troppo sfruttata a livello modellistico che nonostante l'apparente semplicità nasconde insidie.....
L'SM 79 sarà la MM 24370 della 283a ,interamente in grigio azzurro chiaro che al comando del Ten Guido Focacci silurò eaffondò il piroscafo Empire Guillemont il 24 Ottobre 1941, ad ovest dell' Isola de La galite in Tunisia.



  


dopo questa introduzione ecco le foto di rito
 





Adesso manca solo il tempo di mettersi al lavoro.... 

QUI LA GALLERIA DEDICATA
A presto 
Pat 

(i profili inseriti sono a nero scopo di discussione modellistica)

 Oberst_Streib :

26/3/2017 20:27
 
Impressive to say the least, Sir.......
:-o

 euro :

26/3/2017 20:37
 che bello...
:-o :-o :-o

 MG42 :

27/3/2017 07:35
 Benvenuto nella tua Campagna :-P:-P :-P .

Mi fanno impazzire le box art del 79 in  volo cn due siluri !!!

ciao
enrico

 DREAM :

27/3/2017 08:18
 Ben arrivato in Campagna con questo modello che è passato ormai nella storia del modellismo nostrano.
Nel vedere il mucchio di ammenicoli che ti sei procurato deduco che ne uscirà in lavoro con i controfiocchi
;-) ;-), Vederti all'opera su questa scatola mi fa tornare indietro di dieci anni!!.  Bei tempi.
BUON LAVORO.  
CiaoMario

 Icepol :

27/3/2017 08:53
  Ciao! 
Bel modello, anche se parecchio carente in alcuni aspetti ma soprattutto bella la livrea scelta. Vedo che con gli aftermarket non ti sei fatto mancare nulla sono curioso di vedere che cosa ne "tirerai" fuori!
Ne ho fatto uno anche io qualche tempo fa e ricordo di averci lavorato per mesi.....forse avevo esagerato con i dettagli ....... :-D :-D :-D
Ti seguo

 lananda :

27/3/2017 09:59
 bel soggetto; non ho ancora visto nessuno alle prese con questo modello  e sono proprio curioso di vedere cosa salterà fuori.
Buon lavoro!

 Patrizio :

27/3/2017 11:09
  Caro CL , Alessandro , Euro, Dream e Lalanda, grazie del benvenuto, mi auguro di portare a termine la campagna, questa volta non sul filo di lana come le precedenti. 
Caro Paolo, il tuo SM79 di Buscaglia me lo ricordo molto bene e ti dico che appena ho tirato fuori la scatola ho pensato.... mi devo andare a cercare il modello di Ice per referenza.... non me ne vorrai se mi facilito il lavoro prendendo spunto da quanto da te realizzato ! 

A presto con l'inizio lavori 

Pat 

 wazovski :

27/3/2017 11:48
  Non mi intendo di modelli italiani ( ma neanche di quelli stranieri  :-D :-D :-D ) però questo 79 mi attizza, a prima vista... buon lavoro e vai che ti curo  ;-)

 raf :

27/3/2017 20:12
  caro patrizio,faccio solo carri ,ma cio' non vuol dire che non sappia riconoscere un bel spggetto e tu hai fatto OTTIMAQ scelta,ciao e buon lavoro-divertimento,Raffaele

 Icepol :

27/3/2017 22:52
  Ciao Patrizio, sono contento che tu voglia utilizzare il mio modello come traccia per la tua opera (che sia una referenza mi pare un pò troppo), e sono sicurissimo che farai un '79 degno di questo nome, poi visto la tua manualità sarà un piacere seguire il tuo wip!!!
 

 Nicola Del Bono :

29/3/2017 15:36
 Bellissima scelta Pat e ti seguirò con massima attenzione (e piacere :-))...per chi non lo sapesse sono sempre stato un appassionato dell' SM79 e dellal possibilità che ne fossero esistiti con livre "azzurre e/o marine" : QUI una interessantissima discussioen di un po di tempo fa...

A puro titolo informativo (e non per vendetta :lol: :-o :-) ;-)) però volevo girarvi alcune foto che potrebbero fare venire qualche dubbio sul colore della livrea ...da parte mia credo che il velivolo fosse davvero in grigio-azzurro-chiaro ma riguardandoni lo speciale di Storia MIlitare" di qualche tempo fa ho notato quanto segue:

Innazitutto una bella foto in volo della 283°



questi aerei hanno camo molto chiara identrificata appunto come grigio azzurro chiaro (curiosotà: il timone sembra più scuro ma deduco sia un effetto ottico dovuto alla croce bianca sabauda..)

sempre in "Storia mIlitare" c'è poi questa altra foto invece del 280°



qui la camo viene identificata come verde chairo...ma se notate bene in BN appare praticamente identica a quella degli aerei della prima foto...

a conferma di questo c'è ancora una foto nello spaciale addirittura a colori, eccola



sarebbe quind iinteressante saperne di più...immagino che l'esimio Righettone abbia potuto avere accesso a molte più informazioni nella sua sconfinata biblioteca...

Non è da eslcudere naturalmente che gli uni fossero in grigio azzurro chiaro e gli altri in verde chiaro..e  che in BN vengano fuori uguali...

vedo poi (nella 280) che il ventre dell'aereo è comunque più chiaro...domanda: il grigio azzurro chiaro proposto per la 283 è un colore diverso rispetto a quello utilizzato per il "ventre" degli aerei Regi o esattamente lo stesso?? in altre parole il modello in questioen verrebbe tutto in un unico colore, sopra e sotto?? scusate le domanda ma sono ancora un neofita i nquesto specifico campo...

Pesccato solo che la copertina seguente sia una ricolorazione di fantasia...in effetti un SM79 in grigio azzurro chiaro ma con sommittà/muso in grigio azzurro scuro sarebbe cromaticamente uno spettacolo !



scherzi a parte..buon lavoro e tienici aggiornati ;-)

Ciao, NIk










 Patrizio :

29/3/2017 18:57
  Ciao Nico, grazie delle interessanti foto, qui c'è poco spazio per interpretare foto in B/N e discorrere sulle differenze cromatiche. Le notizie riguardanti la livrea scelta vengono da questo libro in cui gli autori addirittura dedicano la copertina a questo splendido soggetto . 

Ecco qui 
a presto 
Pat 


 Nicola Del Bono :

29/3/2017 22:00
 Bella copertina e bel libro immagino...

Quindi stessa tonalità di grigio azzurro sia sopra che sotto...a questo punto i fantomatici "SM79 azzurri" di cui parlavano alcuni reduci (vedi post linkato) sono proprio questi del 283°...

peccato che non esista il kit (e che non sono Righettone) ma ho visto degli splendidi profili di SM84 nella stessa livrea (con in più fascia bianca semi-obliterata) che mi piacerebbe tanto rifare...

Poi ci spiegherai "le insidie della livreas uniforme" che citavi...sono/siamo immagino curiosi...

Ciao, NIk

 Nicola Del Bono :

30/3/2017 15:12
 Arieccolo!! :-o :-)

Allora non per contraddirmi ma ieri sera ho rispulciato lo special di Storia militare dedicato ai nostri aerosiluranti e ho trovato altre foto interessanti, penso coumunque sia un servizio utile (a scopo discussione) postarle per tutti in questo thread, a prescindere i nfondo dalla livrea in oggetto.
Non conosco il libro di araldica citato e probabilmente gli autori sulla base di ulteriori riscontri di ogni tipo sono sulla strada giusta, ma tantè trovo comunque interessante quanto segue

TIMONE
nel thread precedente ipotizzavo che il timone del mezzo in oggetto fosse in verde scuro e non grigio azzurro chiaro;da questa "drammatica" foto (ammaraggio di un aereo del 283°) in effetti - anche al netto della differente inclinazione del timone, più in ombra della deriva - sembra proprio che timione sia di u naltro colore, verosimilmente l'originale colore verde



Inoltre a "contrario" posto foto di un SM84, con entrambe derive e timoni in grigio azzurro chiaro, che dimostra come appaiano qui identici ---notate la difficoltà avuta dagli specialisti a colorare in grigio azzurro chiaro il timone...la vernice è tutta sbavata sulla croce sabauda....penso proprio che per evitaare questo (ed offendere la bandiera :-)) molto spesso i timini venissero direttamente lasciati del colore base (un po in fondo come per il prototipo del RE2001)...



GRIGIO AZZURRO CHIARO

Direi quindi che timone dovrebbe essere in altro colore sul tuo mezzo, sempre naturalmente di non dare più credito agli autori del profilo...che comunque non sono dilettanti come me -- ma non si sa mai :-)

Circa il grigio azzurro chiaro dovrebbe essere in effetti l ostesso colore delle superifci inferiori...anche se in questa foto (sempre del 283/un altro velivolo) si vede come fossero disponibili anche latre tonalità di azzurro (penso dipendesse anche da scorte, diluizion etc)...si vede infatti la fusololiera in un colore grigio azzurro molto chiaro ma l'obliterazioen della fascia bianca in colore più scuro..



solo una curiosità in questo caso (non attiene al tuo soggetto in linea di massima)...ma in generale lìipotesi di aerei del 283 con due tonalità di grigio azzurro non è da scartare a priori..in specie in presenza di foto dove fosse possibile individuare uan differenza tra il colore della parte superiore del mezzo e quella inferiore...deduco infatti (correggetemi se sbaglio9 che la parte inferiore fosse lasciata nel colore di fabbrica, mentre ricolorata in chiaro sul campo fosse solo la parte superiore (?)..e quind iqualche differenza poteva anche accadere.

nella foto dell'affondamento del piroscafo ad esempio il velivol oappare tutto dell ostesso colore, sopra e sotto e quindi il profilo mi sembra corretto (a parte il timone...ma questa è una mia convinzione personale..)

nella foto invce del mio primo post sembra che la gondola del motore sia moilto più chiara della fusoliera, aprtendo il campo all'idea di aerei con u ncolore leggermente più scuro sulle superfici superiori..

mò tranquilli...non rompo più (forse...) e mi metto in poltrona ad aspettare questo wip che sarà da non perdere ;-)

ciao e tutti, Nik

 Righettone :

30/3/2017 17:06
 
Essendo citato

Sullo pecifico argomento si continua a dibattere, usufruendo di quanto le varie Sacre Scritture  citano e tramandano attraverso foto bn o color/colorate + o - di bassa qualità. Da quanto o potuto nel tempo rilevare
è che di certezze non ve ne sono circa il colore dei 79 in oggetto, ho dei dubbi sul Grigio Azzurro scuro per idrovolanti seppur coadiuvato da fotocolor,(eccezioni?) alcune fonti  danno per verde mimetico (non verde oliva scuro della tav. 10) quello che appare più chiaro (può essere stato applicato "forse" prima che fosse emanata la tav. 10) quanto al grigio azzurro chiaro totale è più certo fosse applicato su SM 84 e su i 79 anche se a volte potrebbe esssere confuso col verde mimetico, mentre il grigio azzurro scuro con il verde oliva simili in bn, insomma nulla di definitivo considerando inoltre che i colori venivano alterati dall'usura e dagli agenti atmosferici, nel realizzare un modello sarebbe bene affidarsi a foto di buona qualità, profili attendibili e a quanto recitavano le disposizioni ufficiali, aggiungervi un pò di interpretazione personale, mixare il tutto e forse il risultato sarà vicino al vero per quanto possibile.

@ NIcola, secondo me il colore del timone del 79 appare più scuro per via dell'angolazione, ma con la Regia tutto è possibile  ;-) il timone lasciato in verde era comune sugli idro Cant  IMAM e RS 14


Ciao  Enrico

 Nicola Del Bono :

30/3/2017 21:10
 Grazie delle info Big-Rig!...molto interessanti ....si, partendo dalle foto in BN è più quasi un esercizio di stile...e comunque sono daccordo con tutto....

non sapevo della consuetudine (provata) del timone in colore originale sugli idrovolanti citati e quindi alla fine la possibilità che accadesse lo stesso su alcuni aerei del 283° sta all'interpretazione personale delle foto ;-)

mai zizzania anyway :-D..ma solo "virtute e conoscenza" ahaha...certo sarebbe bello contonuare ste ciance di fornte ad una birra :-)

PS circa il tuo SM84..mai pensato (prima di assemblare) da farne un master per qualche sitta resinara?...e un fantastico lavoro e dovrebbe essere ..a disaposizione dell'umanità ;-)

ciao, Nicola

PPSS ma il fotocolor che citavi si riferiva alla copertina di "Ala di Italia" o ce ne sono altre con siluranti in azzurro più scuro?

 Patrizio :

22/4/2017 11:39
 Bene Bene, nonostante un periodo che mi ha lasciato molto poco tempo a disposizione, nei minimi ritagli di tempo ho iniziato il lavoro sul mio SM79.
Come per chi mi ha preceduto nella lavorazione del Gobbo Maledetto 1/48, ho iniziato dall'autocostruzione della struttura tubolare interna realizzata con rod da 1mm integrata con le fotoincisioni eduard.
Non vi dico quante prove a secco sonon state necessarie prima di arrivare alle giuste dimensioni.... però adesso la fusoliera chiude perfettamente  
   
















Per il momento è tutto
A presto
Pat

 DREAM :

23/4/2017 10:44
 Ciao, davvero un gran bel lavoro la struttura tubolare.
Ti seguo Mario

 Righettone :

23/4/2017 12:47
 Ciao "GRANDE" come recita il vecchio adagio, "in due si soffre meglio" io con l'84 tu col 79  :-D

Già mi lecco i baffi al pensiero di quando avrai portato a termine l'opera, a quanto vedo, l'inizio è tutto dire,
ti seguo pedissequamente, aspettando la amatriciana della consorte, con digestivo "Sparviero" e piacevoli dissertazioni in merito.
Dacci dentro e a presto

Enrico

 euro :

25/4/2017 21:13
 che spettacolo la struttura tubolare!!!
:-o :-o :-o :-o

 lananda :

26/4/2017 09:20
 ...e meno male che hai fatto tutto nei ritagli di tempo.....ottimo inizio!
ciao

 MG42 :

26/4/2017 10:16
 Nonostante il  pochissimo tempo a tua disposizione per il modellismo, sei sempre un Grande !!!

ciao
enrico

 MARCO062 :

5/5/2017 14:02
 Ottimo lavoro Patrizio :-D :-D !!

...Ma in 1/48 sarà un bel "bestione"...

 berto30 :

6/5/2017 12:34
  Ottimo lavoro non vedo l'ora di vederlo finito complimenti 

 Nicola Del Bono :

9/6/2017 14:42
 Ciao Patrizio!

Per quando passerai alla colorazione:

mi sono accorto che gli autori del pur bellissimo libro del CMT sull'araldica regia,  si sono sbagliati (riguardo al soggetto che devi realizzare) circa la posizione dello stemma del pirata (sempre che non sia stato apposto nel tempo in due posti diversi...)

penso che l'errore nasca dalla scanalatura/pannellatura che ne attarversa una parte del mantello (come testimoniato dalla foto d'epoca)....dalla stessa foto si vede infatti che lo stemma è collocato chiaramente ben dopo la mitragliatrice della gobba...il "problema" (che forse ha confuso anche gli sguardi più attenti) è che di norma nessun profilo di sm79 riporta pannellature verticali in quella zona...facendo si che lo stemma sia stata erronemente ipotizzato più avanti...ma basta guardare posizione mitragliatrice per capire che non è così

qui sotto (a scopo discussione) foto originale, presa tra l'altro dal libro in questione, dove si vede chiaramente che lo stemma nella realtà era posto dopo la mitraglaitirce e profilo dove invece è "spostato più avanti"...tra l'altro nel profilo due finestrini finiscono per essere tangenti/vicinissimi allo stemma...cosa che di nuovo non trova riscontro nella foto



saluti, Nicola



 Righettone :

9/6/2017 17:59
 Diamo a Cesare quel che è di Cesare, il buon Nick occhio di falco, ha fatto centro, individuando una "cappellata" del Maestro Caruana che non osservando bene la posizione del distintivo lo ha collocato sotto la finestra della postazione dorsale. Quella che sembra essere la definizione della pannellatura è invero curiosa essendo posta l'effige sulla superfice telata, questo mi ha portato a pensare che si potrebbe trattare di una lacerazione,che sembra essere in corrispondenza di uno dei tubolari dell'ossatura di fusoliera, ipotesi comunque molto dubbiosa e che lascia perplessi, oppure altra ipotesi è che la foto essendo di pessima qualità sia rovinata di stampa (?)
Questo conferma ancora una volta, che prima di affidarsi a un profilo, per bello che sia, è opportuno indagare se (e sottolineo se) ci si vuole avvicinare il più possibile alla realtà

Enrico

 Icepol :

10/6/2017 00:19
  Ciao Pat ottimo lavoro fino ad ora....mi fai tornare la voglia di mettere mano ad un nuovo '79!!!

Per quanto riguarda la foto originale  con la posizione dell'araldica mi sta venendo un dubbio (sicuramente sbagliato   ;-) ) ......e se non fosse un '79!! 
La linea verticale della pannellatura che non mi risulta (sicuramente non è uno strappo,troppo dritto
La linea che non si vede del portellone per il carico di caduta
La chiusura nei pressi della canna della 12.7 molto strana ...
Dall'inquadratura della foto si dovrebbe vedere un pezzetto della finestratura della gobba
Esiste una foto meno vicina di questo aereo??
insomma voi che dite mi son fatto un trip?? visto l'orario  :-D :-D :-D

 pixi :

10/6/2017 08:00
  dubbio che ho avuto anche io ieri sera quando l'ho guardata , ho cercato , ma non ho trovato nulla , le forme ricordano un79 , ma come dice Ice forma della zona mitraglitrice e mancanza finesrato sono strani .
comunque la posizione dello stemma di reparto è sbagliata , va dietro la mitraglitrice :-? :-?

 Nicola Del Bono :

10/6/2017 11:23
 
Salve a ancora grazie a tutti! vado a rispondervi nello specifico:

Icepol/Pixi: il finestrino è giusto che non si veda, l'aero è infatti di tre quarti (non perfettamente di profilo) quindi l'angolo sinistro della foto è in realtà in linea con la mitragliatrice;vedi anche elaborazione qui sotto (pallini  rossi)



inoltre non saprei proprio quale altro aereo regio possa essere, in quel teatro, con la mitra in postazione aperta, tali dimensioni/distanza dall'ala etc

Pura ipotesi: è possibile che usassero la pece (tipo pescatori con le barche) per saldare eventuali strappi/abrasioni? spiegherebbe pure il color nero (???)

Righettone: grazie mille generale...ma l'esperto rimane lei :-)..la scanlanatura non può nemmeno essere un difetto di pellicola/stampa perchè lo stemma la copre, quindi è realmente sull'aereo...

Questa consoderazione tra l'altro apre ulteriori scenari "inquietanti"(!): infatti la foto ha un alone circolare blu-azzurro che avevo dato subito per scontato essere un difetto della foto...poi però ho notato che se così fosse avrebbe dovuto velare anche il siluro bianco (che invece rimane intonso) e/o le nuvole bianche (anche esse candide)...cioè sembrerebbe essere proprio una velatura di colore relamente spruzzata/pitturata sulla aereo (!)...vedi anche elaborazione qui sotto..tra l'altro al centro c'è una zona giallo-verdina che anch'essa non interessa lo stemma...che quindi doveva realmente essere sull'aereo anch'essa..



tutto ciò mi ha riportato in mente le parole di Cimicchi, ovvero: "..... avevamo mimetizzato i nostri aeroplani tenendo conto delle particolari condizioni in cui essi erano chiamati ad operare:le nuove tinteggiature imitavano i colori del mare." "...i colori della mimetizzazione venivano combinati con l'azzurro chiaro, il bianco ed il grigio che ben dosati e disposti...... potevano confonderli , quando visti dall'alto, con le onde del mare che, in prossimità delle coste egiziane erano molto chiare."

cioè è possible (il testo di Cimicchi è vago a proposito) che in alcuni casi grigi, azzurri e colori più standard oltre ad essere letteralmente mischiati tra loro...potessero essere dati random contemporaneamente sui velivoli (una sorta di chiazzatura tenue)...tale tenue chiazzatura risulterebbe invisibile nelle foto in bianco e nero ovviamente, vedi sotto:



Che ne pensate? e non sparate sul pianista :-)

ciao, Nicola

 Cesko :

10/6/2017 12:50
  La struttura che hai fatto è molto bella, bravo. 🙄... certo che quel siluro posto sul cavallo del marinaio é decisamente osé 🤣

8-)

 Patrizio :

11/6/2017 19:41
  Caro Nick grazie del tuo intervento e delle analisi fatte da tutti voi sulla foto in questione.
Guardando bene la foto "reale" , qui lo dico e qui lo nego, sembra quasi che lo stemma sia non ben integrato nel contesto del fondo su cui dovrebbe essere applicato. Questo si evidenzia soprattutto nel punto in cui la punta del mantello si sovrappone alla macchia nera in fusoliera. Che sia un fotomontaggio? Pure fatto male?
La "macchia nera" in fusoliera sembra proprio un cedimento della tela di rivestimento, tanto che se ingrandite la foto sembra essere visibile il motante dell'intelaiatura interna, in tal caso avrebbe ragione Righettone e questo risulta essere  un fotomontaggio.
Se qualche esperto di fotografia potesse dare il suo contributo gli sarei grato. 
A presto con le foto degli interni quasi ultimati 
pat 

 Icepol :

11/6/2017 19:53
  Ciao Pat!
Io non ho voluto scrivertelo perchè avevo gia detto altre corbellerie e non volevo essere preso per matto :-D però ho notato anche io la cosa:
Punta della bandiera che non si uniforma con lo sfondo, ma soprattutto il color nero che non ci azzecca niente con il resto.....mha

 Nicola Del Bono :

11/6/2017 20:47
 
Quote:
Patrizio ha scritto:  Caro Nick grazie del tuo intervento e delle analisi fatte da tutti voi sulla foto in questione.
Guardando bene la foto "reale" , qui lo dico e qui lo nego, sembra quasi che lo stemma sia non ben integrato nel contesto del fondo su cui dovrebbe essere applicato. Questo si evidenzia soprattutto nel punto in cui la punta del mantello si sovrappone alla macchia nera in fusoliera. Che sia un fotomontaggio? Pure fatto male?
La "macchia nera" in fusoliera sembra proprio un cedimento della tela di rivestimento, tanto che se ingrandite la foto sembra essere visibile il motante dell'intelaiatura interna, in tal caso avrebbe ragione Righettone e questo risulta essere  un fotomontaggio.
Se qualche esperto di fotografia potesse dare il suo contributo gli sarei grato. 
A presto con le foto degli interni quasi ultimati 
pat 


Ciao Pat,

e grazie a te ;-)...non penso sia un fotomontaggio perchè in quest'altra foto in BN lo stemma è nello stesso identico punto, con le stesse macchie nere (e persino stessa desaturazione chiara sulla destra)...



mi sembrerebbe davvero strano (e anche tecnicamente impervio) ipotizzare un doppio falso fotografico...

anche questa foto dimostra la grande usura dei mezzi e i toni difformi di colorazione (gli autori del libro ipotizzano che piuttosto di una velatura policroma si tratti della vernice sottostante - verde scuro - che riaffiori per l'usura...)

ciao, Nicola


 pixi :

12/6/2017 11:07
  allora , il sopetto è giustificato , mi spiego nella seconda foto si vede lo stemma e macchie nella stessa posizione , il trucco volendo è semplice si inserisce l'immagine e poi si taglia con criterio per farla sembrare originale , la desaturazione dx potrebbe essere data dalla pulizia di imperfezione del taglio dello stemma ammorbidendo i contorni .
Ma le foto sono totalmente originali le ho salvate entrambe e ho , con i programmi fotografici adeguati, analizzato le distanze dalla linea laterale dx e l'angolo di visione sono perfettamente uguali , questo significa che se c'è stata manipolazione siamo difronte ad un mago del mestiere .
il sospetto è nato dal vertice della bandiera pirata dx che sembra sovrapposto , effetto che si è generato dall'uso di maschere di contrasto in fase di elaborazione per la stampa , le foto dell'epoca avevano emulsioni molto morbide perciò per esaltare il dettaglio è necessario alzare i contrasti .
Per quanto riguarda le foto a colori che ho visto per questo modello sono sicuramente ricolorate perciò non le userei come riferimento :-? ;-)

 Nicola Del Bono :

12/6/2017 13:55
 
Quote:
pixi ha scritto: 
Per quanto riguarda le foto a colori che ho visto per questo modello sono sicuramente ricolorate perciò non le userei come riferimento :-? ;-)


Grazie per gli ulteriori contributi Pixi!..serviva proprio l'intervento di un fotografo..

a scanso di equivoci: stai dicendo quindi che lo scatto a colori in primo piano con lo stemma ...sia solo una ricolorazione??

in tal caso quindi le zone sfumate in blu e giallino sarebbero solo dei difetti di ricolorazione (cioè sono realmente sull'aereo come confermato anche da quella in BN ma non abbiamo elementi per dire di che colore fossero...)...(?)

chiedo per sicurezza e anche perchè a leggere il libro sembra che gli autori intendano si tratti di una foto a colori vera/non ricolorata..che proverebbe (a prescindere dallo stemma, che è storia a se) che il colore di fondo base era appunto grigio chiaro ...

Grazie ancora/ciao, Nicola

 MG42 :

12/6/2017 23:01
 Struttura semplicemente fantastica !!!

ciao
enrico

 ivancola :

13/6/2017 10:23
 che lavorone!
:-o

 Patrizio :

13/6/2017 19:02
  Allora grazie a tutti per i contributi riguardo il "Pirata superdotato"
Ho studiato le foto, soprattutto quella a colori, l'ho ingrandita e sono ormai persuaso del fatto che si tratti effettivamente di una manipolazione. Le macchie scure sia a destra che sinistra non son altro che la tela di rivestimento che ha ceduto, ne è prova il fatto che sono facilmente individuabili i longheroni longidudinali esposti. A prima vista possono sembrare macchie in posizioni casuali ma così non è, sono perfettamente in asse con i longheroni, ho evidenziato la foto con delle frecce per facilitarne l'analisi.
Stessa cosa per la macchia sotto la punta del mantello, il disengno non si amalgama con lo sfondo semplicemente perchè non c'è alcuno sfondo ma il vuoto, anche qui dallo squarcio della tela si intravede il montante verticale lungo il quale si è propagata la rottura della tela. In questo aveva ragione Righettone.
Altra storia per la posizione palesemente sbagliata nel profilo Nick in questo ha fatto centro e il piratino era evidentemente posizionato oltre la gobba.

ecco la foto ditemi che ne pensate

  

A presto 
Pat 




 Nicola Del Bono :

13/6/2017 21:28
 arieccomi...PS quando gli archeologi digitali tra 3000 anni studieranno questa discussione andranno fuori di matto :-D

Nello specifico a quanto capivo Pixi aveva escluso manomissioni della foto a colori (fotomontaggi o altro) e quindi questo farebbe cadere la cosa...ma non si sa mai...

Da parte mia - posto che è accettato da tutti che quella in bianco e nero è vera d integra - non vedo come quella a colori possa essere artefatta...mi spiego meglio: qui sotto quella in BN dove ho evidenziato tre macchie (1,2,3) e due"strisciate scure" (4 e 5)



le stesse sono identicamente riportate anche in quella a colori



la A a mio modo di vedere è una macchia (sporco, pittura o ipotizzavo "pece/colla" per saldare sfaldature..)...che le macchie siano in coincidenza con i longheroni può essere dovuto proprio alla maggiore criticità di quei punti (sfregamento, torsioni etc)..

Ora dato che il velivolo in BN era integro e volante (i piloti tornano da una missione sorridenti) direi che se era "vero" quello, con tanto di stemma...sia vero anche quello a colori...

altrimenti si dovrebbe ipotizzare che la velatura si sia ulteirormente strappata nei giorni seguenti alla foto in BN (in specie nella parte superiore invisibile nella foto in BN)...che lo stemma quindi di conseguenza si sia staccato (se decal) o sia stato cancellato (se pitturato)..e che poi (per quale ragione poi?) si sia fatto un trucco fotografico aggiungendo la decal nello stesso identico posto dove era quella reale qualche giorno prima...

Francamente a sto punto allora faccio un SM79 a chiazze blu e azzurre...perchè vuol dire che tutto è possibile :-)...scherzi a parte mi sembra davvero ipotesi impraticabile...diciamo che quello che mi sembra più strano (perchè tecnicamnete e visivamente l'ipotesi di Patrizio sta in piedi benissimo) è appunto il perchè si sarebbe dovuto fare un qualcosa del genere (e la difficoltà a farlo,,,

larghe ombre scure (vicino al portello d'entrata ad esempio e/o bordo d'ala) si vedono anche in altri velivoli della 283..a mio modo di vedere le "macchie nere", oblunghe o rotonde, possono molto meglio essere spiegate come macchie di nafta, sporco, pittura sottostante riafforante, collami o pece...

ma con la Regia...non si sa mai :-)..

Buona regia a tutti ;-) Nicola

 syerra :

14/6/2017 20:12
 gran bel soggetto...intrigante e inusitato!

 PiElle :

16/6/2017 18:49
 In merito all’S.79 “283-3” (del ten. Guido Focacci) recante lo stemma del “pirata a cavallo di un siluro”, vanno fatti i complimenti a chi ha dimostrato buon occhio nel rilevare la posizione errata dell’insegna. Un detto recita: “Quattro occhi vedono meglio di due”, ma a volte non sono sufficienti nel notare ciò che poi, una volta rilevato, appare lampante!
Il “fotocolor” (perché di quello si tratta) che documenta lo stemma della 283ª su almeno un velivolo, era apparso alcuni decenni fa su un numero di JP4, quando la rivista era pubblicata in formato più ridotto rispetto all’attuale. Faceva parte di un paio di pagine dedicate a velivoli R.A., quasi tutte in b.n. e detto fotocolor risultava stampato al rovescio. L’originale era una diapositiva, che come si può notare nella zona centrale, reca un ingiallimento dovuto al surriscaldamento delle lampade dei proiettori dell’epoca. Per anni è rimasto soltanto una curiosità, fino a quando si è notato lo stesso stemma ed identiche macchie sul velivolo del ten. Guido Focacci. (Vedi anche pag. 88 Storia Militare Dossier n. 14). Purtroppo nel corso degli anni l’originale del fotocolor non risulta più nell’archivio della redazione di JP4, anche se siamo certi che qualcuno ne è gelosamente in possesso. Quindi le varie supposizioni sul falso fotografico sono del tutto infondate ed è ovvio che se il contrasto viene applicato in modo abnorme, al punto da far apparire la sottostante colorazione verde oliva addirittura nera, non c’è da stupirsi se porta ad allontanarsi dalla realtà.
Le scrostature che si verificavano dopo un po’ di attività operativa, specie in concomitanza con i teli di protezione sbattuti dal vento, portavano ad un rapido deterioramento dello strato di vernice superiore. Si veda ad esempio anche il velivolo “283-7”.
Quanto ai colori non standard apparsi sugli aerosiluranti R.A., si legga il capitolo “Note sulle colorazioni Aerosiluranti” a pag. 130 del libro sull’Araldica, vol. 2°. Ovviamente non vi sono certezze e riferimenti coloristici precisi, ma per lo meno sono esposte le richieste di modifiche da parte dei Reparti operativi ed i dinieghi al limite dell’assurdo da parte delle alte sfere ai vertici di comando. Quanto sopra per precisare la situazione effettiva; poi ognuno è libero di credere quello che preferisce.
PiElle

 pixi :

16/6/2017 23:46
  per correttezza , ai tempi non esisteva ancora la vera e propria diapositiva , si erano fatti nei primi anni 20 degli esperimenti con macchine fotografiche dette sterostopiche che usavano lastre , poi con avvento del formato leica nacque il filmstrip che fu anche l'avvento non solo della diapositiva , ma anche della pellicola cinematografica in 16mm

 PiElle :

17/6/2017 12:30
 Marco, non capisco il senso della tua "precisazione". Guarda che sono venuto in possesso, od ho avuto fra le mani diapositive a colori nel classico formato 35 mm realizzate nel 1940. Qui non stiamo parlando di anni 20 o 30.
Per citarti un paio di esempi: se vedi la copertina del notiziario GMT 1/11, ove appare un FIAT BR.20 "MAL-31" con mimetica a bande, oppure pag. 39 dello stesso, ove vi è il Ro.41 "CAP-16", sempre con mimetica a bande, gli originali sono tutti normali diapositive.
PiElle

 Nicola Del Bono :

17/6/2017 14:03
 
Quote:
PiElle ha scritto: In merito all’S.79 “283-3” (del ten. Guido Focacci) recante lo stemma del “pirata a cavallo di un siluro”, vanno fatti i complimenti a chi ha dimostrato buon occhio nel rilevare la posizione errata dell’insegna. Un detto recita: “Quattro occhi vedono meglio di due”, ma a volte non sono sufficienti nel notare ciò che poi, una volta rilevato, appare lampante! Il “fotocolor” (perché di quello si tratta) che documenta lo stemma della 283ª su almeno un velivolo, era apparso alcuni decenni fa su un numero di JP4, quando la rivista era pubblicata in formato più ridotto rispetto all’attuale. Faceva parte di un paio di pagine dedicate a velivoli R.A., quasi tutte in b.n. e detto fotocolor risultava stampato al rovescio. L’originale era una diapositiva, che come si può notare nella zona centrale, reca un ingiallimento dovuto al surriscaldamento delle lampade dei proiettori dell’epoca. Per anni è rimasto soltanto una curiosità, fino a quando si è notato lo stesso stemma ed identiche macchie sul velivolo del ten. Guido Focacci. (Vedi anche pag. 88 Storia Militare Dossier n. 14). Purtroppo nel corso degli anni l’originale del fotocolor non risulta più nell’archivio della redazione di JP4, anche se siamo certi che qualcuno ne è gelosamente in possesso. Quindi le varie supposizioni sul falso fotografico sono del tutto infondate ed è ovvio che se il contrasto viene applicato in modo abnorme, al punto da far apparire la sottostante colorazione verde oliva addirittura nera, non c’è da stupirsi se porta ad allontanarsi dalla realtà. Le scrostature che si verificavano dopo un po’ di attività operativa, specie in concomitanza con i teli di protezione sbattuti dal vento, portavano ad un rapido deterioramento dello strato di vernice superiore. Si veda ad esempio anche il velivolo “283-7”. Quanto ai colori non standard apparsi sugli aerosiluranti R.A., si legga il capitolo “Note sulle colorazioni Aerosiluranti” a pag. 130 del libro sull’Araldica, vol. 2°. Ovviamente non vi sono certezze e riferimenti coloristici precisi, ma per lo meno sono esposte le richieste di modifiche da parte dei Reparti operativi ed i dinieghi al limite dell’assurdo da parte delle alte sfere ai vertici di comando. Quanto sopra per precisare la situazione effettiva; poi ognuno è libero di credere quello che preferisce. PiElle


Grazie mille per le interessantissime informazioni e commenti...sono curioso di sapere se hai una idea/ipotesi sull'alone circolare azzurro presente sulla foto (che però non copre ma passa "sotto" il siluro dello stemma) e che quindi dovrebbe/potrebbe essere un qualcosa che era effettivamente sull'aereo e non u ndifetto di pellicola...

Grazie ancora e se poi vai sulla sezione presentazioni del sito facci ancghe sapere qualcosa su di te

saluti, Nicola





 pixi :

17/6/2017 17:40
  allora il senso della mia esposizione sulla pellicola diaposotiva di quei tempi , è molto semplice , come fotografo posso dirvi che oggi il digitale non ci rende la verità figuratevi nel 40 , quando si parla di grigio azzurro vorrei ricordare a tutti che una delle dominanti più forti in fotografia è l'azzurro de cielo , perciò considerando la qualità del supporto dell'attrezzatura e delle dominanti potrebbe essere solo grigio , la verità non la sapremo mai

 PiElle :

17/6/2017 19:48
 Nicola, se vai a vedere la foto del “283-7” a pag. 130 del vol. 2° Araldica R.A., vedi lo stessa situazione in fusoliera, ovvero una zona più scura che praticamente corrisponde con quella del fotocolor. In effetti nel fotocolor le tinte sono falsate anche per l’invecchiamento dei componenti l’emulsione che, col tempo, tende solitamente a perdere il giallo, virando verso il rossastro-violetto. Nel caso specifico, volendo si sarebbe potuto intervenire a livello digitale limitando gli effetti, ma probabilmente non si è ritenuto creare un artifizio che avrebbe appagato l’occhio, ma non certo migliorato il valore documentale dell’immagine.
Quanto all’affermazione di Marco, non voglio andare “fuori tema”, ma sicuramente concordo con lui nella difficoltà di rendere le tinte “reali” se si considera che uno stesso file, con la stessa stampante, ma tramite tre programmi foto diversi, dà risultati diversi... Questo tuttavia non vuol dire che sia con la fotografia digitale attuale, sia con quella del passato, non si possano avere foto con colori “reali”, sebbene questo termine possa risultare relativo e non certo assoluto.
Tornado alla foto in questione, ritengo sia sufficiente appurare che il fondo era grigio, senza pretendere di arrivare alla rispondenza o meno a colori modellistici disponibili in commercio.
PiElle

 MG42 :

18/6/2017 08:13
 
Quote:
PiElle ha scritto: Nicola, se vai a vedere la foto del “283-7” a pag. 130 del vol. 2° Araldica R.A., vedi lo stessa situazione in fusoliera, ovvero una zona più scura che praticamente corrisponde con quella del fotocolor. In effetti nel fotocolor le tinte sono falsate anche per l’invecchiamento dei componenti l’emulsione che, col tempo, tende solitamente a perdere il giallo, virando verso il rossastro-violetto. Nel caso specifico, volendo si sarebbe potuto intervenire a livello digitale limitando gli effetti, ma probabilmente non si è ritenuto creare un artifizio che avrebbe appagato l’occhio, ma non certo migliorato il valore documentale dell’immagine. Quanto all’affermazione di Marco, non voglio andare “fuori tema”, ma sicuramente concordo con lui nella difficoltà di rendere le tinte “reali” se si considera che uno stesso file, con la stessa stampante, ma tramite tre programmi foto diversi, dà risultati diversi... Questo tuttavia non vuol dire che sia con la fotografia digitale attuale, sia con quella del passato, non si possano avere foto con colori “reali”, sebbene questo termine possa risultare relativo e non certo assoluto. Tornado alla foto in questione, ritengo sia sufficiente appurare che il fondo era grigio, senza pretendere di arrivare alla rispondenza o meno a colori modellistici disponibili in commercio. PiElle


Ciao Pierluigi
Se ti va di parlarci un po' di te e dei tuoi interessi puoi farlo QUI

ciao
enrico

 Patrizio :

21/6/2017 14:16
  Buongiorno e bentrovati... che dire? certo non mi aspettavo ch il  mio ''piratino''  avrebbe apportato tanta partecipazione a questo topic, vi  ringrazio,  Nicola, Pixi e PiElle, i vostri interventi chiarificatori sono molto utili e personalmente credo abbiate portato l'amichevole confronto ad un livello successivo, dove le ipotesi iniziali vengono superate da concreti concetti provenienti da consapevolezza professionale.

Ma adesso ritorniamo su un campo a me più congeniale, parliamo di costruzione.. infatti ho terminato la struttura interna completa di interni, armamento e dettagli. Le uniche parti originali del kit o almeno ciò  che ne resta sono i sedili cui ho modificato l'intelaiatura riprodotta con filo di rame da 0.30. Per il resto, autocostruzione a parte, ho utilizzato le fotoincisioni eduard e armamento italiankits     
ma lasciamo la parola alle foto... 
       















a questo punto credo che mi dedicherò ai motori con il supporto tecnico del Comandante Righettone 
A presto 

Pat 





 Righettone :

21/6/2017 15:38
 Carissimo Pat, avendo esaminato dal vero la tua opera, posso affermarne la fotogenia, e confermare ciò che ti avevo espresso in occasione dell'ultima colazione del ns Clan, che in coro ha cantato le lodi al tuo indirizzo  esordendo con un    proseguendo con un e concludendo con

Ciao    Enrico

PS spero che il mio modesto "supporto tecnico" ti sia utile e sufficiente     :-D

 Nicola Del Bono :

21/6/2017 16:44
 Anche io...visto dal vivo e confermo, lavoro eccelso...

devi escogitare qualcosa per far vedere il più possibile uan volat chiuso...ma visto che se ne era parlato: ma uno strappo della tela? una ambientazione mentre sostiuiscono, riparano parte della struttura?

ciao, Nik

 PiElle :

21/6/2017 17:56
 Pat,
lavoro spettacolare! Ma piange il cuore e non è possibile chiudere tutto dentro una fusoliera!
Hai qualche idea in proposito?
PiElle

 enrico63 :

21/6/2017 20:44
 Estica....iiiii Pat:-o :-o :-o
Un lavoro da paura!!!! Bravissimo;-)

 Oberst_Streib :

21/6/2017 21:37
 
Mmmmmhhhh noto pero' che i due volantini non sono perfettamente allineati, e non va bene, e poi in un punto la struttura non e' proprio simmetrica al mm, e quindi...... :nerd: :nerd: :nerd: :-P :-P :-P

A Patri', sei vergognoso! Anzi peggio! alimorte', che gioiello, pare vero.... :-(
Fa a gara col S.79 abbandonato nel deserto di Salvatore....
Scommetto che manco alla SIAI riuscivano ad allineare i tubi del telaio in quel modo, mannaggia!

Hanno ragione gli altri: ma perche' chiudere tutto dentro la fusoliera? :-?



 syerra :

29/6/2017 09:58
 Quote:
PiElle ha scritto:
In merito all’S.79 “283-3” (del ten. Guido Focacci) recante lo stemma del “pirata a cavallo di un siluro”, vanno fatti i complimenti a chi ha dimostrato buon occhio nel rilevare la posizione errata dell’insegna. Un detto recita: “Quattro occhi vedono meglio di due”, ma a volte non sono sufficienti nel notare ciò che poi, una volta rilevato, appare lampante!
Il “fotocolor” (perché di quello si tratta) che documenta lo stemma della 283ª su almeno un velivolo, era apparso alcuni decenni fa su un numero di JP4, quando la rivista era pubblicata in formato più ridotto rispetto all’attuale. Faceva parte di un paio di pagine dedicate a velivoli R.A., quasi tutte in b.n. e detto fotocolor risultava stampato al rovescio. L’originale era una diapositiva, che come si può notare nella zona centrale, reca un ingiallimento dovuto al surriscaldamento delle lampade dei proiettori dell’epoca. Per anni è rimasto soltanto una curiosità, fino a quando si è notato lo stesso stemma ed identiche macchie sul velivolo del ten. Guido Focacci. (Vedi anche pag. 88 Storia Militare Dossier n. 14). Purtroppo nel corso degli anni l’originale del fotocolor non risulta più nell’archivio della redazione di JP4, anche se siamo certi che qualcuno ne è gelosamente in possesso. Quindi le varie supposizioni sul falso fotografico sono del tutto infondate ed è ovvio che se il contrasto viene applicato in modo abnorme, al punto da far apparire la sottostante colorazione verde oliva addirittura nera, non c’è da stupirsi se porta ad allontanarsi dalla realtà.
Le scrostature che si verificavano dopo un po’ di attività operativa, specie in concomitanza con i teli di protezione sbattuti dal vento, portavano ad un rapido deterioramento dello strato di vernice superiore. Si veda ad esempio anche il velivolo “283-7”.
Quanto ai colori non standard apparsi sugli aerosiluranti R.A., si legga il capitolo “Note sulle colorazioni Aerosiluranti” a pag. 130 del libro sull’Araldica, vol. 2°. Ovviamente non vi sono certezze e riferimenti coloristici precisi, ma per lo meno sono esposte le richieste di modifiche da parte dei Reparti operativi ed i dinieghi al limite dell’assurdo da parte delle alte sfere ai vertici di comando. Quanto sopra per precisare la situazione effettiva; poi ognuno è libero di credere quello che preferisce.
PiElle


PiElle... ricordo quel numero di JP4, di tanto tempo fa, ero abbonato. Concordo al 100%

Pat...lavoro eccezionale davvero, complimentoni!!!



[ Modificato da Michele Raus il 29/6/2017 10:28 ]

 Patrizio :

24/7/2017 20:31
 Carissimi, eccoci a noi... Vi ringrazio per il vostro supporto e per i vostri complimenti. Caro Pierluigi e caro Nico, capisco il vostro disappunto, Nico lo sa... io i modelli li inizio dagli interni e ci dedico la stessa attenzione del resto poi si chiude... è crudele ma necessario, non sono mai stato un seguace della 'scuola inglese' quindi non ci saranno strappi di tela o altro, di certo ci saranno finestrini aperti, tegoli della gobba retratti e portello di acesso aperto... per il resto mi basta sapere che gli interni sono come voglio io.
Comunque non è più tempo di esitare... la fusoliera è chiusa...

Vi posto qualche piccolo avanzamento dei lavori. 
Ho completato il motore che resterà esposto, con la cofanatura parzialmente rimossa . i motori sono quelli in resina di italian kits che fornisce anche il blocco compressore e carburatori. Sono stati modificati ampiamente e integrati con qualche fotoincisione della eduard. La cosa peggiore è stata la costruzione del castello motore... ma ormai è fatta....







Ho lavorato anche sulle ali. Ricavato il pozzetto del carrello, ho lavorato sulle superfici mobili. Ho previsto che il modello finito abbia le aule di ipersostentazione estratte e di conseguenza anche gli alettoni abbassati. A tal fine, ho dovuto provvedere alla creazione dei sostegni per gli ipersostentatori e ho rifatto gli attacchi di tutti gli alettoni cosi da essere poi invisibili una volta inseriti in posizione.









Bene... ci vediamo presto con l'assemblaggio
Pat  




 Icepol :

24/7/2017 20:53
  Una sola parola: magnifico!!! 👍👍👍

 MG42 :

25/7/2017 01:32
 Caro socio,una sola parola.....Allucinetor !!!

ciao
enrico

 lananda :

25/7/2017 13:08
 stunning....come direbbe il vostro amico pelatone di Hyperscale:-D

 adlertag :

25/7/2017 13:54
 Tanto per non ripetere, dico solo che mi unisco al peana degli altri commenti: uno splendido modello!
Riccardo

 Righettone :

25/7/2017 14:34
 Patrizione!!!!! Stai a fà un Gobbo che.........che più Gobbo nun se pò!!!   :-D

L'ho visto LIVE, e sò rimasto basito.....senza esaggerà   8-)
A Narni farà la sua porca figura.   :sentence:

Ciao

 Patrizio :

5/12/2017 14:26
 Eccoci qui, c'è voluto un pò più del previsto, ma alla fine il piratino ha preso il largo. 
questi i risultati del lungo lavoro, approfitto per ringraziare il CL MG e il consulente alla campagna Righettone per il loro supporto e a Kikko che ha prodotto le decals, senza il suo lavoro non avrei potuto riprodurre questa matricola.

Sto pensando di mettere insieme un dioramino, se qualcuno ha suggerimenti per un'ambientazione attendo suggerimenti.



























A presto
Pat


 Nicola Del Bono :

5/12/2017 15:16
 Bellissimo...spero di poter passare presto da te per vederlo dal vivo...

mi sa che ti serve una...basettona..altror che basetta...puoi farla pure molto semplice: il pezzo forte è l'aereo ovviamente ;-)

ciao, Nicola

 baghy :

5/12/2017 15:31
 E' una vera meraviglia! Compimenti, forse uno dei più belli Sparvieri che abbi mai visto.
Ciao
Luca 

 euro :

5/12/2017 15:37
 mamma mia che spettacolo!!!!!!!!!!!
:-o :-o :-o :-o :-o

 Righettone :

5/12/2017 17:39
    Azzarola!! Lo avevo apprezzato live quando era al 50% della lavorazione, ma finito è spettacolare !!  Bravo Patrizione nostro gajardo e tosto!

Argomento x la prossima pizzata          Ciao     Enrico

 euro :

5/12/2017 17:57
 Ti invidio, lo potrai vedere dal vivo
:-) :-)

 MG42 :

5/12/2017 18:30
  Gia' sapevo che tu facevi un modello da scuolae,questo e' un modello da scuola !!!
Grande socio fratellone !!!

ciao
enrico




 PiElle :

5/12/2017 19:35
 Ottimo soggetto e risultato spettacolare!
Mi auguro sia corrisposto ad altrettanto divertimento!
PiElle

 lowland :

5/12/2017 19:57
 Urka che bello, veramente uno spettacolo.
I miei complimenti.

Ciao Elia

 corale :

5/12/2017 20:00
 Mi unisco ai complimenti per l'ottimo risultato :-o
Permettimi però due piccole osservazioni che mi sento in dovere di fare con l'intento di contribuire ad accrescere la già alta qualità del modello.

la posizione degli alettoni è sempre contrapposta, in questo caso l'alettone dx è rivolto verso l'alto x virare a dx (come indica anche la posizione del timone verticale).

nella riproduzione delle alette handley-page aperte più delle volte si evidenzia un gradino che in realtà non esiste o perlomeno è molto molto ridotto.

ma aldilà di queste piccoli accorgimento è un signor modello




 yago :

5/12/2017 20:18
 Spettacolare ! :-o :-o
...da urlo , anzi da strapparsi i capelli :-P :-P :-P
Scherzo, veramente bello bello bello, complimenti

Ciao
Gianfranco :-)

 Antonio 13 :

5/12/2017 20:24
 Acciderba  :nerd:  che bellezza, bravissimo!.....uhmmm no ....mi sa' che bravissimo e troppo poco perchè è davvero mooooolto bello

 kicco64 :

5/12/2017 20:27
 
:nerd: :nerd: :nerd: :nerd: :nerd:

 enrico63 :

5/12/2017 21:11
 Patrizio......una favola:-o :-o :-o :-o :-o
Complimenti!!

 Righettone :

6/12/2017 08:10
  Quote:
corale ha scritto: Mi unisco ai complimenti per l'ottimo risultato :-o
Permettimi però due piccole osservazioni che mi sento in dovere di fare con l'intento di contribuire ad accrescere la già alta qualità del modello.

la posizione degli alettoni è sempre contrapposta, in questo caso l'alettone dx è rivolto verso l'alto x virare a dx (come indica anche la posizione del timone verticale).

nella riproduzione delle alette handley-page aperte più delle volte si evidenzia un gradino che in realtà non esiste o perlomeno è molto molto ridotto.

ma aldilà di queste piccoli accorgimento è un signor modello






Giusta osservazione, abbacinati dalla bellezza del soggetto non si è notata tale anomalia sicuramente  sfuggita nel concentrarsi di Patrizio sulle ultime fasi dell’impegnativo lavoro ma per fortuna agevolmente correggibile dall’autore dell’opera.

Enrico

 Icepol :

6/12/2017 09:28
  Davvero un’Opera con la maiuscola!! È un piacere per gli occhi vedere come sei riuscito a valorizzare questo modello...bravo!
Sono anche d’accordo con Corale nel segnalarti che sulle alette aperte non c’è il gradino .....ciò comunque non inficia lo splendido lavoro eseguito 🎉🎉🎉🎊🎊

 Patrizio :

6/12/2017 18:32
 
Quote:
Righettone ha scritto:   corale ha scritto: Mi unisco ai complimenti per l'ottimo risultato :-o
Permettimi però due piccole osservazioni che mi sento in dovere di fare con l'intento di contribuire ad accrescere la già alta qualità del modello.

la posizione degli alettoni è sempre contrapposta, in questo caso l'alettone dx è rivolto verso l'alto x virare a dx (come indica anche la posizione del timone verticale).

nella riproduzione delle alette handley-page aperte più delle volte si evidenzia un gradino che in realtà non esiste o perlomeno è molto molto ridotto.

ma aldilà di queste piccoli accorgimento è un signor modello

Giusta osservazione, abbacinati dalla bellezza del soggetto non si è notata tale anomalia sicuramente  sfuggita nel concentrarsi di Patrizio sulle ultime fasi dell’impegnativo lavoro ma per fortuna agevolmente correggibile dall’autore dell’opera.

Enrico


Grazie a Tutti per i complimenti e gli apprezzamenti, e grazie anche a Corale e Righettone per le osservazioni fatte, spero non me ne vogliate, ma mi sento in dovere, per puro spirito di condivisione e confronto, di fare alcune precisazioni in merito.

Per quanto attiene lo "scalino" presente sull'ala in corrispondenza delle alule H.P. nulla da dire, e' vero che non fossero presenti, e' stata una mia svista in fase di montaggio, purtroppo intervenire adesso per modificarlo sarebbe una follia.  

Per quanto riguarda gli alettoni, l'osservazione e' corretta ed il movimento durante la navigazione e' trasmesso da dispositivo differenziale che garantisce il sollevamento di un alettone in corrispondenza dell'abbassamento dell'altro.
Ma e' anche vero che gli stessi sono parte del dispositivo di ipersostentazione dell' SM79, unitamente alle alule HP e dalle alette di curvatura e durante le fasi di atterraggio potevano essere abbassati  contemporaneamente per variare il profilo alare aumentandone la portanza. 
Quindi, di fatto, la posizione riprodotta sul modello non posso considerarla sbagliata.
A tal proposito, per dovere di cronaca,  vi allego alcune pagine delle Istruzioni e norme per il montaggio, la regolazione, l'impiego e manutenzione del 79 in relazione al dispositivo di ipersostentamento. 

Le immagini che seguono vengono inserite al solo scopo di discussione modellistica e non si intende violare alcun copyright       











A presto
Pat
;-)

 corale :

6/12/2017 21:36
 Più esauriente di così non potevi essere, effettivamente vista la qualità e il dettaglio mi sembrava strana una svista del genere.
Ma questa particolarità della doppia funzionalità degli alettoni è tipica degli Sparvieri o altri aerei ne facevano uso?
Rinnovo i complimenti per l'ottimo lavoro

 Corvo :

6/12/2017 23:08
 Complimenti per il capolavoro. Ho seguito tutto il post con interesse ed ammirazione. Ho preso abbondanti appunti ovviamente!!!


 Righettone :

7/12/2017 00:07
 Esauriente ed esaustiva la motivazione della posizione degli alettoni, a me sconosciuta. Da apprezzare caro amico il tuo esserne a conoscenza il che dimostra ancora una volta che il modellismo non è solo saper montare e dipingere dei pezzi di plastica pur se con maestria, ma un qualcosa di più.

Mi cospargerò  il capo di cenere al tuo cospetto alla prossima pizzata  :-D :-( :-D

Ciao   Enrico 

 Paolo11 :

7/12/2017 09:09
 Grande Patrizio !!!!! veramente mooooolto bello ! mi piace molto l'invecchiamento . I piani di coda sono fantastici

I miei più sinceri complimenti !

ciao

Paolo

 tax :

7/12/2017 13:42
 MASTERPIECE!!!!!!!!!!

Complimenti molto bello!

Gianmario

 Patrizio :

7/12/2017 18:55
 
Quote:
corale ha scritto: Più esauriente di così non potevi essere, effettivamente vista la qualità e il dettaglio mi sembrava strana una svista del genere.
Ma questa particolarità della doppia funzionalità degli alettoni è tipica degli Sparvieri o altri aerei ne facevano uso?
Rinnovo i complimenti per l'ottimo lavoro


Ciao Corale,
da quello che ho potuto verificare,  veniva utilizzata anche sull' SM82, mentre sull'SM81, essendo questo dotato di alette di intradosso, non era prevista la doppia funzione.
sicuramente, andando a spulciare i manuali di aerei analoghi quindi con una discreta massa, e la necessita' di avere una bassa velicita' di atterraggio (sotto i 180 Km/h) per facilitarne l'arresto su piste brevi, non credo sia difficile trovare una tecnica analoga per aumentare la portanza in fase di atterraggio.

A presto
Pat

 DREAM :

7/12/2017 20:56
 Stupendo, caro Patrizio. Purtroppo non ho seguito con costanza il tuo lavoro come del resto tutti gli altri, ma il risultato è favoloso, Chapeau anche da parte di  Antonella.
P.S. non vuole essere una critica ma solo una mia impressione purtroppo tardiva: quando ho fatto il mio ho certeggiato  parecchio il timone ed i piani di coda per ridurre le nervature che a mio parere Trumpeter ha fatto in modo esageratamente in rilievo.
Per tutto il resto solo applausi.  Bravissimo.
ciao Mario

 CR.42 :

8/12/2017 09:14
 Gran bel modello, complimenti.
Interessante la storia degli alettoni. Sinceramente anch'io pensavo fosse una svista.

Ermanno

 macchianera :

9/12/2017 17:55
 Patrizio complimenti per il modello!
una curiosità....dove hai preso le decals con il pirata? :-?

 robraveheart :

10/12/2017 10:27
 Spettacolo!!!!!!! 8-) 8-) 8-)

 Patrizio :

10/12/2017 12:31
 Grazie ancora per i Vostri complimenti,

@ Dream, hai ragione, m me ne sono reso conto guardando da vicino il timone dell'SM79 di Vigna dopo aver verniciato.... il prossimo lo aggiusterò a dovere, col senno di poi avrei anche limato quasi a zero i correnti della fusoliera, l'ho fatto ma con mano troppo leggera. 
Saluta Antonella.

@macchianera, le decals sono state fatte appositamente per questo modello dal nostro amico Kicco64


A presto
Pat


 syerra :

11/12/2017 18:23
 mi unisco con piacere nell'esprimere i complimenti per un soggetto davvero "intrigante e inusuale" e ben reso dal punto di vista costruttivo e pittorico! Ben fatto, anche dal punto di vista "tecnico aerodinamico" ;-)

 marcellodandrea :

11/12/2017 19:19
 Mi sembra molto bello, sinceri complimenti :-)


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