Forum : Sharky 2016

Soggetto : P-40E 23°FG, Hasegawa 1/32 FINITO

 Paolomaglio :

3/1/2016 07:04
  ecco il soggetto che ho scelto per Sharky II la vendetta! Trattasi del magnifico stampo Hasegawa in 32 che realizzerò con la seconda colorazione proposta dalla scatola: un P-40E ex AVG e in servizio con il 23°FG nel Luglio 1942. Sotto i tre volumi che userò come bibliografia, se qualcuno avesse altro di specifico mi faccia sapere che un aiutino mi servirebbe proprio... Se infatti il P-40B dell'AVG sono molto ben documentati, poco è rimasto sui primi P-40E arrivati in Cina dopo Pearl Harbour. Le foto sono di pessima qualità e non aiutano molto. GALLERY

 Paolomaglio :

3/1/2016 07:17
 

di solito non monto aeroplani USA, li trovo scontati, però ogni anno, nella stagione invernale più buia, mi dedico ad un modello WWII in scala 1/32 per faticare meno con le antennine che rivestono i jet moderni , ho quindi scelto questo soggetto per rilassarmi dopo le faticate dei due Mirage e confido in Hasegawa per un montaggio semplice, lontano dall'approssimazione di Kinetic.

Leggendo sul web recensioni di questo kit ho letto di difficoltà di montaggio e difetti di cui mi sono voluto subito accertare.
Ho quindi montato il modelo a secco per verificare. I siti esteri criticavano in particolare la sezione caudale che mal si raccorda alla fusoliera anteriore.
Sinceramente mi pare che il problema sia minimo: da quello che vedo dal montaggio a secco sarà sufficiente una leggere carteggiatura per abbassare di mezzo millimetro la fusoliera anteriore ove va a raccordarsi con la zona caudale. Il resto calza come un guanto e le pannellature sono semplicemnte magnifiche!

 Paolomaglio :

3/1/2016 07:24
 

una piccola scocciatura risgurada la necessità di cancellare 4 piccoli pannelli si ispezione sui due lati dle muso.
Nulla che non si possa fare in pochi minuti con una spalmata di Surfacer 500



nelle foto sopra noterete due grigi leggermente diversi nel colore della plastica (l'inserto davanti al vano per i tubi di scarico è più scuro). Il modello infatti è stampato con due materiali diversi: le componente principali, più chiare, sono in plastica tenera, molto facile da lavorare, simile alla Tamiya o a quella usata da Hasegawa nel Draken. I dettagli invece sono realizzati nella plastica durissima che Hasegawa (purtroppo) usa più spesso. Non ho mai capito il perchè dell'impiego di plastiche con diverse consistenze da parte del produttore giapponese e la risposta che mi hanno dato non mi ha mai convinto. Sta di fatto che io adoro la loro plastica tenera mentre faccio veramente fatica a lavorare quella più dura. Per fortuna qui ce ne sono solo poche parti che non necessitano di carteggiatura e/o re.incisioni. :-P

 Paolomaglio :

3/1/2016 08:40
 Mi accorgo solo ora che il soggetto da me scelto è lo stesso già montato da Ziochicchi nella campagna Shark Mouth 2015 (spero non ci siano problemi o limitazioni in merito).
A proposito del kit di Ziochicchi devo dire che il mio presenta una correzione: la scatola montata da Zio aveva un parabrezza errato con due rinforzi diagonali tipici solo delle varianti successive alla E. Nel mio modello il parabrezza è stato ristampato in maniera corretta e quei due montanti sono spariti. :-D

 Paolomaglio :

3/1/2016 09:11
 

cominciamo a parlare di colori dove si discute da anni. La foto sopra (LIFE concede l'utilizzo gratuito delle immaggini del proprio archivio storico) mi pare chiara ed emblematica.
Gli interni in fabbrica ricevevano una mano di antiruggine in zinco di cromo giallo. Le parti che potevano rimanere esposte tuttavia, per regolamento USAAC dovevano essere verdi non giale. L'impiego dell'Interior Green, una miscela di nero aggiunto al giallo di Chromo, fu introdotta solo dall'agosto del 1942. I testi "sacri" tuttavia specificano che la Curtiss utilizzasse già un colore similare alll'interior green, un verde spento con un accenno di marroncino. Io cercherò di riprodurre questo colore aggiungendo un poco di marrone all'Interior Green della Mr. Colour per "spegnerlo ancora di più. Questa sarà la tinta per cockpit e vani carrello. In dubbio la zona dei compressori sotto il muso ma, restando anch'essa esposta agli elementi, è probabile che avesse lo stesso verde.

 Paolomaglio :

3/1/2016 09:12
 

ecco una prima mano di colore nel cokpit

 Phoenixs :

3/1/2016 09:36
 Ti seguirò con molto interesse... Ho la stessa scatola e mi farà molto comodo la tua solita perizia nella ricerca storica. Infatti vado subito a controllare la capotti a del mio.. :-D
Che esemplare hai intenzione di riprodurre?

 Paolomaglio :

3/1/2016 10:42
 Cioa Ivan, mi sto indirizzando sullo stesso soggetto di Ziochicchi, il 104 del 23rd Fighter group in quanto non ho decals aftermarket :-(

 Michele Raus :

3/1/2016 11:35
 Ciao Pierpaolo e complimenti per il soggettone che hai scelto. Nessuna limitazione per il fatto che sia già stato eseguito; si cerca sempre di fare qualcosa di diverso, ma se non è possibile non è un problema.

Benvenuto nella campagna e ... in bocca al tuo Warhawk 8-)

 Phoenixs :

3/1/2016 11:51
 Quote:
Cioa Ivan, mi sto indirizzando sullo stesso soggetto di Ziochicchi, il 104 del 23rd Fighter group in quanto non ho decals aftermarket :-(

Io, grazie allo stesso ziochicchi che mi ha generosamente regalato il foglio barracuda, farò l'"old exterminator" dell'avg. Comunque buon lavoro, farò tesoro della tua esperienza. ;-)

 Paolomaglio :

3/1/2016 12:21
 Si tratta di P-40E dello stesso lotto, fra i primi 6 a raggiungere il teatro. L'Old Exterminator è più semplice in quanto nei classici Olive Drab e Neautral Gray, il mio 104 si differenzia per aver ricevuto (quando e dove??? devo ancora scoprirlo) bande in dark earth sulle superfici superiori.

Poi c'è la questione delle insegne, questi 6 P-40E arrivarono in Cina con le insegna USAAC, grandi stelle con palla rossa al centro e scritta US ARMY sotto le ali. La scritta in un primo tempo fu mantenuta mentre le insegne americane furono sostituite da quelle cinesi, disponibili in grosse decals! :-D

Dopo Pearl Harbour con lo scioglimento dell'AVG e il passaggio delle macchine al 23rd FG si tornò a cambiare le insegne sostituendole con la stella americana, questa volta senza palla rossa. ...

 ABC :

3/1/2016 12:28
 Ciao Paolomaglio

E' la prima volta che ti seguo nella modellazione di un soggetto non moderno e vedo che sei a dire poco enciclopedico!

Sara' molto interessante seguire questa tua avventura "dentuta"!

Alessandro :-) :-) :-)

 lillino :

3/1/2016 12:41
 Molto interessante sotto l'aspetto storico che quello modellistico mi accomodo in prima fila per seguire il tuo lavoro  :-)

 Ettore :

3/1/2016 13:31
 Non amo la 32, ma sei partito alla grande !!

Ettore

 Paolomaglio :

3/1/2016 14:53
 ma che bello avere tanti lettori! Non immaginavo proprio, forse erano i jet che non piacevano ? :-? :-P

Visto le decals sul modello di Ziochicchi e mi viene voglia di cambiare soggetto, purtroppo sono stampate su un foglio opaco, sarà difficilissimo farle sparire.
Se qualcuno avesse stelle USA o chinesi in 32 mi mandi pure un messaggio....



ho incollato dapprima le semifusoliere posteriori a quelle anteriori, il compito di oggi è far sparire del tutto la linea di giunzione perchè lì non c'era proprio nulla, per non perdere rivetti e pannellature, ogni minuto li ripassso con un ago, poi riprendo a carteggiare dolcemente

 Phoenixs :

3/1/2016 14:58
 Pierpaolo, io da quando sono passato agli aerei ww2 nn uso più le decals per le insegne: sono talmente grosse che diventa difficoltoso far sparire l'effetto "stikers" anche con litri di ammorbidente. Io uso le maschere pretagliate...

 Paolomaglio :

3/1/2016 15:06
 Grazie Ivan, non è lo spessore che mi preoccupa ma l'opacità del film di contorno, comunque ci farò un pensierino...

Nel frattempo ho finito di dipingere e incollare le parti del cockpit, il sedile era in metallo naturale, non aggiungo le cinghie di ritenzione in quanto voglio metterci il pilota che è sato il motivo per cui ho deciso di comprarmi questa scatola, devvero stupendo!
I quadranti degli strumenti li ho tagliati dal foglio decals usando la fustellatrice, poi li ho posizionati uno per uno.





 Freccia154 :

3/1/2016 18:32
 Bell'abitacolo Paolo :-)

Roby :-)

 Paolomaglio :

3/1/2016 18:44
 Grazie Roby, essendo da scatola non è nulla di speciale, conto molto sul pilota! ;-)



veniamo alle foto storiche: la prima sopra dà la prova della memetica a due toni e dell mancanza del blister con la fotocamera sotto le ali che Hasegawa vorrebbe farci mettere



la seconda mi dice che le decals Hasegawa mancano della stellla per il mozzo delle ruote. :-x Però questa foto è "sospetta", rispetto alla prima manca anche lo specchietto retrovisore sopra al prabrezza, mi sorge il dubbio che si tratti di un altro velivolo con lo stesso numero 104 in fusoliera...infatti questo qui c'ha pure gli scarichi diversi "fishtail" possibile che sia lo stesso ripreso sopra in volo???

 Freccia154 :

3/1/2016 19:02
 E' un peccato nascondere il sedile mi piace molto l'effetto scrostato...
Ciao buon lavoro

Roby :-D

 Paolomaglio :

4/1/2016 06:47
 

ancora due scatti dell'IP, noterete che dal restro escono dei cavi, sono dei fili di cauciù che ho incollato in fori aperto dietro ad ogni strumento, ora vanno un po' da tutte le parti ma, quando avrò chiuso la fusoliera li "pettinerò" verso il basso e credo che rimarranno parzialmente visibili attraverso il parabrezza

 Phoenixs :

4/1/2016 12:53
 Perfetto... Ho verificato la mia scatola ed ha il windscreen sbagliato.... Uffff ci sarà parecchio da lavorare per eliminare la barra trasversale.... :-x

 debe :

4/1/2016 13:37
  Ottimo inizio Paolo. Il p40 è una delle mie macchine preferite per cui ti seguo con attenzione.

Complimenti, Claudio

 Alle :

4/1/2016 15:59
  Bravo Paolo, bell'inizio. I tuoi WIP sono sempre interessanti.
Pino.

 Paolomaglio :

5/1/2016 07:04
 Un sentito ringraziamento anche a Caludio e Pino.
@ Ivan: mi spiace per la tua amara scoperta, i montanti di troppo comunque stanno in una zona piatta del parabrezza, con gli stecchi Triple grit dovresti riuscire ad eliminarli con un lavoro lungo e certosino...

Io ieri a mezzogiorno ho spprofittato di un raggio di sole per mascherare i miei trasparenti col nastro Swann, il parabrezza l'ho incollato mentre la parte dietro al canopy è incollata solo nella parte superiore per consentirne il distacco e la pittura degli interni





noterete nelle foto che la giunzione di fusoliera è sparita completamente e incisioni e rivetti sono stati ripristinati. Se guardate bene troverete anche una "gobba" in alto sulla fusoliera. Ho infatto notato che la sezione posteriore restava un pochino più bassa di quella anteriore, ho coperto quindi tutta la zona bassa col Surfacer 500 fino a formare la "gobba" che, quando aciugherà, andrò a carteggiare a filo.

 Paolomaglio :

5/1/2016 07:11
 

ancora due scatti che mostrano il montaggio dei trasparenti: quello posteriore si adatta alla perfezione mentre il parabrezza avrà bisogno di un poco di carteggiatura sui lati

 Paolomaglio :

5/1/2016 07:27
 una volta che la colla (Tamiya tappo verde) si è seccata, ho rimosso il canopy posteriore e ho verniciato gli interni che rimarranno sotto di esso.
Qui so che qualcuno ci rimarrà male, abbiamo montato tutti dei P-40, per me è stato il secondo modellino nel lontano 1978! Da quel Polistil ne ho fatti decine e decine: Heller, Matchbox, Airfix, Hasegawa in 72 e poi AMT, Mauve, Eduard, Monogram, Revell, Otaki, Trumpeter, Academy in 48, la parte sotto ai vetri l'ho sempre dipinta in Interior Green. Tuttavia le ricerche di Dana Bell e Thomas Tullis negli ultimi anni hanno dimostrato, senza ombra di dubbio, che quelle parti erano dipinte nello stesso colore della fusoliera, poi protetto con una mano di cera che lo faceva sembrare più scuroe più lucido.



essendo il mio P-40E mimetico, l'unico dei primi sei consegnati all'AVG ad avere due colori sulle superfici superiori, ho pensato che questo esemplare fosse stato confiscato da una commessa per la RAF e quindi verniciato dalla Curtiss secondo le specifiche inglesi in Dark Earth e Dark Green.



Ho quindi steso i due colori, uno su ciascun lato, seguendo l'andamento della mimetica esterna. Ho scelto i colori della Mr. Colour in quanto il Dark Earth Gunze ha una tinta troppo accesa che non mi piace e non corrisponde alle foto d'epoca, il Mr. Colour è più spento, meno rossiccio. Per ottenere l'effetto "incerato" o "waxed" come dicono loro, ho aggiunto qualche goccia di Mr. Paint Retarder, che rende i colori più luminosi e semi lucidi, senza bisogno di una mano di trasparente.
Stamani, ad asciugatura avvenuta, potrò incollare anche la parte psoteriore del canopy e proseguire col montaggio.

Il terzo colore che vedete in foto è l'Ocean Gray che corrisponde alla tinta specifica della RAF, tuttavia le fotnti dicono che la Curtiss in questo caso usava il similare Neutral Gray. Quale che sia la verità la parte inferiore grigia deve aver subito numerosi ritocchi di pittura quindi dovrò studiare bene come fare... 8-)

 robraveheart :

5/1/2016 17:53
 Vai a palla!!!!! Bel lavoro!!!!! :-o :-o :-o ;-) ;-) ;-) ;-)

 Paolomaglio :

7/1/2016 06:45
 Uh, ho fatto scrivere pure Roberto! ;-) Piacere di risentirti amico mio!

Stamani vi mostro il complesso lavoro fatto nel giorno della Befana!
Dunque, tre anni fà, motivi di spazio, mi hanno portato a decidere che i modelli WWII in scala 1/32 li avrei costruito solo con carrello retratto su stand Tamiya neri che ho comprato a parte. So che la scelta è discutibile e probabilmente mi porterà via parecchi voti in campagna :-P , però la casa è quella che è e ogni tanto bisogna fare dei compromessi...
Ora il problema sta nel fatto che il P-40E non è predisposto da Hasegawa per ritrarre un bel niente!



questo infatti è il carrello posteriore, solidale ai due portelli che sono pure parecchio sovradimensionati per il relativo vano :-(

 Paolomaglio :

7/1/2016 06:50
 

ho quindi segato i due portellini, li ho ridotti e incollati in sede, poi è cominciata una lunga sessione di carteggiatura per rastremarli alla fusoliera posteriore



le due luci sotto la fusoliera inferiore non erano presenti su questa versione, ho quindi incollato i relativi vetrini ma poi ho carteggiato tutto il bordino rialzato e re-inciso le pannellature di quella zona



altra luce non presente sul P-40E-1 è quella sul lato sinistro della fusoliera anteriore (sul lato destro per ora non ho trovato fot nè disegni, sto ancora cercando). Anche qui ho incollato il vetrino ma poi h carteggiato il bordo rialzato e lisciato tutto per far sparire ogni segno.

 Paolomaglio :

7/1/2016 06:54
 

il collimatore esterno appare inaccettabile d ascatola, non avendo fotoincisioni proverò a forarlo nel centro e a riprodurre il mirino interno col plastcard ultrasottile come da disegno di Watanabe in foto...



per i cerchi delle ruote ho pensato che i bordini potessero essere gialli in quanto, nella foto in B/n postata sopra, appaiono molto chiari, ho quindi spruzzato il cerchione in giallo, per realizzare la stella interna invece ho pensato di ritagliare con compasso OLFA un'insegna di A-6 in scala 1/72



dopo qualche tentativo fallito mi pare di aver raggiunto un risultato accettabile... che ne dite?

 Paolomaglio :

7/1/2016 07:30
 

nel frattempo continuo la ricerca storica sul soggetto: nella foto sopra il 104 è l'ultimo della fila, si vede comunque che la decals fornita da Walt Disney con la tigre volante aveva anche in questo caso un fondo verde scuro che manca nel kit, dovrò farmi una mascherina per riprodurlo!! :-x

 Paolomaglio :

7/1/2016 07:33
 

in questa foto invece si nota il 104 quando portava ancora le insegne cinesi sulle ali (mentre la stella USA era già obliterata in fusoliera) se riuscissi a trovare 4 insegne cinesi in 32 mi piacerebbe realizzare il 104 con questi colori piuttosto che farlo americano.... Qualcuno ne ha d'avanzo???

 Paolomaglio :

7/1/2016 07:51
 

un'ultima nota per stamani riguarda la colorazione, qui sopra vedete come uscivano i P-40E "Export" dalla Curtiss, la mimetica aveva senza ombra di dubbio bordi netti ottenuti tramite una maschera in cauciù, l'andamento delle bande verdi era codificato ed identico per tutte l emacchine, mi appresto quindi a fotocopiare la painting guide ingrandita per ottenere le mie maschere, poi dovrò dare vita al modello con l'invecchiamento perchè i bordi netti della mimetica non aiutano.

 Paolomaglio :

10/1/2016 06:43
 

il montaggio è andato avanti con la giunzione ali-fusoliera, un'operazione semplicissima, è bastato un filo di colla liquida, niente fessure, niente stucco, nessuna carteggiatura, così si fà: brava Hasegawa!!!

Ho quindi aggiunto dei micro rivetti nella zona di calpestaggio per salire a bordo, mi serviranno per realizzare le apposite scrostature, a tal fine ho dato una mano di duralluminio sul modello. Ho anche tagliato gli slats posizionati uno su e uno giù perchè il velivolo sarà rappresentato in derapata a sinistra col pilota che guarda giù da quel lato. La maggior parte del tempo l'ho invece impiegata a chiudere i portelli carrello perchè anche quelli principali erano sovradimensionati.



col senno di poi penso che avrei dovuto dare una mano di primer perchè sul modello in duralluminio si nota troppo il passaggio fra parti trasparenti dietro al tettuccio e fusoliera in plastica grigia, spero che l'effetto sparirà con la mimetica, altrimenti: peggio per me! :-P

 Paolomaglio :

10/1/2016 15:29
 

una bela mattinata di sole pieno mi ha consentito di procedere spedito con la mimetica, ora invecchiamento a go go! 8-)

 Michele Raus :

10/1/2016 16:39
 Vedo che sei molto produttivo :-o.
E' un effetto della foto o hai già fatto i fumi di scarico?

 Skyraider :

10/1/2016 17:38
 Ciao Paolo, hai ritagliato delle mascherine in carta per la mimetica?

 Paolomaglio :

10/1/2016 18:04
 Ciao amici: i fumi di scarico sono stati accennati, poi dovrò fare la parte biancastra del glicole bagnato... le mascherine sono state tagliate in carta come faccio sempre, Hasegawa fornisce il rapporto di riduzione sulle painting guide. ;-)

 fabrix67 :

10/1/2016 18:23
 Rapidità e precisione invidiabili.
Complimenti
fabrizio

 Paolomaglio :

11/1/2016 06:58
 Non c'è nulla da invidiare caro Fabrizio, credimi, ieri sono stato sul pezzo quasi 13 ore... non ne potevo più!



prima della mimetica avevo applicato un poco di Micro Mask nelle zone di maggior calpestio ed ho iniziato a rimuoverlo, ora sembra troppo splendente ma l'effetto dovrà attenuarsi coi lavaggi e l'opaco finale

 Paolomaglio :

11/1/2016 08:13
 

ora arriva il momento delle decisioni fatidiche: Hasegawa consiglia di dipingere solo i due cerchi di fusoliera che ben si vedono in foto dell'originale. Questi ritocchi di pittura verde furono aggiunti dall'AVG in Burma per obliterare la stella USAAF, l'AVG infatti non portava insegne in fusoliera ma le coccarde cinesi nelle classiche 4 posizioni alari.
Ora, sempre dalle foto storiche che ho postato in precedenza, sappiamo che furono applicate queste decals con la stella cinese nazionalista. Nella foto si vede bene che la stella è di grandi dimensioni, molto più grande di quella USAAF. Ho quindi deciso di dipingere i cerchi verdi in tutte e sei le posizioni: quelli in fusoliera per cancellare le coccarde USAAF, quelle alari per cancellare le insegne cinesi. Poi, sopra metterò di nuovo le insegne USAAF (questa volta senza pallino rosso) ma solo nella posizione tipica americana ovvero sopra l'ala sinistra e sotto la destra. Dall'altra parte lascierò un cerchietto verde sopra e azzurrino sotto. Come colori infatti userò delle tinti che potevano essere dispobili in teatro, non certo i colori Du Pont usati in fabbrica dalla Curtiss....

 fabrix67 :

11/1/2016 08:24
 
Quote:
Paolomaglio ha scritto: Non c'è nulla da invidiare caro Fabrizio, credimi, ieri sono stato sul pezzo quasi 13 ore... non ne potevo più! ..... 


Allora permettimi di invidiare il tempo che hai a disposizione per modellare


:-D :-P

 blacksix :

11/1/2016 09:37
 Ciao Paolo, complimenti per il P 40 e anche per l'accuratezza della ricerca storica a cui vorrei aggiungere un piccolo contributo,  relativamente alla decal della Tigre a cui hai fatto cenno in un post precedente.
L'emblema delle tigri volanti era a tutti gli effetti una decal anche nella realtà,  il colore più scuro intorno ad essa era il risultato di una verniciatura sigillante di lucido che serviva a non farla staccare a causa del flusso d'aria, quindi potresti rendere l'effetto semplicemente in questo modo! 

 Paolomaglio :

11/1/2016 11:43
 Ciao Andrea, grazie, è proprio quello che vorrei fare, ma questo sigillante di che colore era??



a me sembra il solito verde, diciamo quello che usarono per cancellare le insegne, o altro verde scuro, oppure nero?
Si vede la netta differenza fra questo colore scuro, spennellato alla buona sotto la decals e il verde mimetico con bande nette applicate in fabbrica, capire il colore usato è più difficile però.
Penso che taglierò delle mascherine intorno alle due tigri ricavandone più o meno la forma e spruzzerò del verde in fusoliera.

 Michele Raus :

11/1/2016 11:50
 Dalla foto sembra che sia lo stesso verde utilizzato per i frames del canopy.

 Paolomaglio :

11/1/2016 11:53
 concordo con te Michele, solo che ti fideresti? Non è certo una Kodakchrome, sembra una foto di quelle verniciate dopo... comunque un verde ;-)

 blacksix :

11/1/2016 15:04
  Ho controllato alcuni testi che confermano quanto detto sulla decal e sulla vernice.. la procedura era la seguente:
Applicazione della decal seguita da spennellata di vernice per sigillarla
Deduco che la vernice fosse trasparente altrimenti avrebbe coperto la tigre, sigillando decal e una parte di mimetica, la stessa non subiva la scoloritura da parte degli agenti atmosferici e dall'impiego del velivolo, risultando molto più scura.
Anche se in alcune foto sembra realmente un altro colore... ma non so quanto attendibili sono le foto!

 Paolomaglio :

13/1/2016 15:23
 

vi mostro come sono venuti i cerchietti



sulle superfici inferiori ho usato un azzurino tipico degli aerie cinesi dell'epoca che comuqnue risulta abbastnaza simile ad un neutral gray sbiadito



il verde scuro invece stacca decisamente di più ma si vede bene anche nelle foto d'epoca che è molto più scuro del verde della mimetica

 Paolomaglio :

13/1/2016 15:26
 

Dana Bell mi ha confermato che le coccarde alari in questo periodo erano di 25,8 mm in dimatro (in scala 32) quindi quelle Hasegawa piccole sarebbero corrette, tuttavia non mi fido di queste decals opache ne ho quindi torvate altre della Accurate per il Mitchell in 48, sono col blu un poco più scuro ma le dimensioni son sempre quelle e penso che le applicherò.

 Paolomaglio :

15/1/2016 06:33
 ieri mi son ritagliato 12 minuti (il tempo di cottura delle mezzemaniche :-D ) per testare le decals.

Dapprima ho provato quelle della Accurate Miniature, purtroppo ho dovuto rimuoverle subito, su un fianco infatti presentano un sottile bordino bianco. Nascono per avere un cerchietto giallo intorno che risolverebbe il problema alla grande ma, nel mio caso, il cerchietto non c'era quindi le ho buttate



ho quindi provato una delle coccarde Hasegawa e sono rimasto felicimente sorpreso nonostante la stampa su film opaco. Avrete notato che, in questo caso, non ho lucidato il modello prima dell'applicazione delle decals. L'ho fatto apposto perchè, per mia esperienza, applicare decals stampate su film opaco sopra un modello lucido non fà che aumentare il rischio di silvering. Mi sono quindi limitato a lisciare l'area con una gocciolina di Compound Tamiya Superfine strofinando con un panno morbido di cotone, in questo modo si ottine una superfice perfettamnte liscia e semi-lucida, un utile compromesso per la posa delle decals.



l'effetto è proprio quello che cercavo: un sottile bordo verde scuro intorno al blu della stella USAAF ad indicare l'area in cui è stata obliterata l'insegna cinese che era più larga. Ho inoltre immaginato che per spataccare (come dicicamo in Romagna :-D ) tre volte su quella coccarda i meccanici abbiano grattato un po' la vernice circostante, da qui l'idea di aggiungere un po' di paint chipping a mostrare il metallo sottostante. ;-)

 Paolomaglio :

17/1/2016 06:56
 

ho ritagliato la tigre volante dalla fotocopia che avevo già usato per fare la mimetica e l'ho riposizionata per mascerare l'aerea dove andrà applicata la decals su entrambi i lati



a sinistra, sul dark earth, ho dato una mano leggera di verde scuro semilucido, tanto per creare quell'effetto scuro che abbiamo visto nelle foto d'epoca mostrate sopre



l'effetto mi pare interessante



sull'altro lato si nota meno perchè la tigre rimane quasi completamente sulla mimetica verde, la coda tuttavia finisce sul dark earth con un bell'effetto di cura per i dettagli da parte mia



le altre decals mi stanno dando molti problemi, hanno poca colla, e il silvering è dovunque, la sharkmouth abbisognerà di qualche ritocco a pennello, le forme sono troppo complesse perchè si riesca a seguirle con i pezzi di decals che son pure sovradimensionati.

Ho deciso quindi che non metterò gli stencils di fabbrica più minuti, in un aereo così usurato saranno stati sicuramente consumati e il Cina non penso proprio che si saranno curati di ri-applicarli....

 Paolomaglio :

18/1/2016 11:50
 

il più è fatto, manca qualche scarico da incollare, canopy, antenne radio e lucette, oltre la carrello!

 Paolomaglio :

18/1/2016 11:56
 riposto foto ridotta prima dell'upload per vedere se il sitema la sgrana di meno



l'altro lato

 lananda :

18/1/2016 12:29
 gran bel lavoro, non c'è che dire....
ciao

 robraveheart :

19/1/2016 12:36
 Bello!!!! Well done!!!! 8-) 8-) 8-)

 pawn :

19/1/2016 12:41
 Se penso ad un aereo con la Shark mouth, penso esclusivamente al P-40.
Molto bello, veloce e preciso come nel tuo standard. Mi piace anche il fatto che lo rappresenti involo

 Mario Bentivoglio :

19/1/2016 15:04
 SPLENDIDO !!!!!!!
Complimenti !!!!
:-)

 Michele Raus :

19/1/2016 15:19
 Tutto molto bello, complimenti!

 skorpio62 :

19/1/2016 22:05
 Complimenti! Molto molto bello!!!
Stefano

 Alle :

19/1/2016 22:33
  Ero scettico quando hai detto che lo avresti fatto in volo; vedendo il risultato mi devo ricredere. Molto convincente.
Ciao.

 combatmedic11 :

19/1/2016 22:40
 Pagherei per riuscire a fare 1/10 di quello che sai fare Paolo, gran bel lavoro, ma preferisco le tue realizzazioni moderne. Mi sembra troppo accademico mentre (secondo me) nei jet ci metti più anima, ci "senti" di più. 
Un saluto 
Daniele 

 stefanoc :

19/1/2016 22:50
 ...mi unisco al coro..BELLISSIMO ed stupendo effetto in volo col pilota...

 Paolomaglio :

20/1/2016 08:10
 Grazie a tutti per i commenti, accetto anche la critica della mancanza d'anima, evidentemente di solito riesco a cacciar furi l'anima dalle foto e per questo soggetto sono troppo sgranate :-D scherzi a parte spero di riuscire a rendere qualcosina in più con il montaggio degli ultimi dettagli e la patina finale già il prossimo weekend ;-) stay tuned!

 combatmedic11 :

20/1/2016 11:35
  Quote:
Paolomaglio ha scritto: Grazie a tutti per i commenti, accetto anche la critica della mancanza d'anima, evidentemente di solito riesco a cacciar furi l'anima dalle foto e per questo soggetto sono troppo sgranate :-D scherzi a parte spero di riuscire a rendere qualcosina in più con il montaggio degli ultimi dettagli e la patina finale già il prossimo weekend ;-) stay tuned!


Con questa risposta ti confermi un Modellista vero, grande Paolo! 
;-)

 Paolomaglio :

20/1/2016 17:07
 

scartabellando nell'hard disk mi sono ritrovato questa foto di un P-40E ERTL in 48 che montai forse nel 1998-99, mi basterebbe fare meglio di allora :-)

 robraveheart :

20/1/2016 19:12
 :-o :-o :-o :-o ;-) ;-) ;-) ;-)

 Skyraider :

20/1/2016 21:25
 Quote:
mi basterebbe far emeglio di allora



Mi stai dicendo che in quasi trent'anni, modellisticamente parlando, non sei migliorato neanche un po?????? :-P :-P

 debe :

21/1/2016 07:57
  Complimenti Paolo ottimo risultato!!! Mi sembra che il lavoro sia perfettamente equilibrato come finitura ed invecchiamento. Personalmente non amo i modelli (specialmente ad elica) su piedistallo in quanto li vedo in forte contrasto rispetto alla cura ed alla fedeltà di riproduzione (cose queste ultime due che nei tuoi lavori sono sempre al top e curate nei minimi particolari!!!). Ovviamente è solo una considerazione personale e non ha nulla a che vedere con la bontà del tuo lavoro.

Per cui complimenti di cuore, Claudio

 Paolomaglio :

25/1/2016 06:37
 

ieri la sessione di modellismo era cominicata molto bene, ho sitrovato dal pavimento una lucetta blu che avevo perso la Domenica precedente ed ho potuto completare la dotazione di luci del P-40. Poi ho aperto 3 piccoli fori, due alle tip alari ed uno nell'apposito supporto sul bordo d'entrata della deriva. Ho quindi fatto passare un filo elastico E-Zeta line attraverso i 3 fori e poi l'ho fissato con la ciano, durerà diversi anni senza rischi di rottura.
Il colore sembra chiaro in foto perchè riflette un po' troppo la luce ma in realtà è grigio scuro.



usando i colori Vallejo ho quindi facilemnte ritoccato i denti e la bocca di squalo sul contorno muso togliendo linee storte e spazi vuoti (carie?) fra i dentini :-D

 Paolomaglio :

25/1/2016 06:47
 

ho incollato il pilota al sedile con una goccia di Vinavil sotto al paracadute, poi l'ho collegato al sedile per mezzo di strisciolette di nastro Kabuki da 1,5mm. Siccome il nastro è troppo sottile per sembrare una cinghia di ritenzione ho applicato due strisce, una sopra l'altra, poi le ho dipinte di bianco avorio con pennellino e i soliti Vallejo

nel frattempo ho ance finito di incollare gli scarichi de motore che sono forse la parte più difficle di questo modello.

 Paolomaglio :

25/1/2016 06:55
 

col polveri Tamiya ho simulato sporcature e colpi di sole sulle superfici più esposte e accentuato i fumi degli scarichi

Poi ho avuto i miei problemi! :-x
Dovendo finalmente inserire pneumatici e carrello mi sono accorto che non solo non è servito a nulla decorare con la stella il mozzo della ruota, che tanto a carello chiuso viene mostrato solo l'altro lato....

Il vero problema sta nel fatto che coi portelli chiusi non c'è più spazio per inserire il carello!!! :-x

 Paolomaglio :

25/1/2016 07:00
 

ho quindi dovuto scollare tutte le componenti del carrello con una lametta d abarba: pistone, mozzo della ruota, cerchione e compassi X2,
Poi ho dappirma incollato la ruota, re-inserito in cerchione, il mozzo il pistone il filo del freno e infine il compasso, la gamba del carello vero e proprop ho dovuto buttarla, tanto non si vede.



a quel punto era troppo buio per foto di dettaglio quindi vi lascio con queste sperando di averci messo un po' di "anima", nei prossimi giorni concluderò la campagna con le foto ufficiali. :-P

 combatmedic11 :

25/1/2016 08:35
 È bello ma preferisco i tuoi lavori sui jet, senza offesa Paolo. Ribadisco che pagherei per saper fare quello che fai tu...
Nel frattempo posso offrirti una  :pint: virtuale
Un saluto
Daniele 

 blacksix :

25/1/2016 09:25
  A me piace molto.. tutti noi abbiamo delle preferenze, dei cavalli di battaglia o periodi storici che ci prendono di più, il solo fatto di abbandonarli momentaneamente per realizzare qualcosa che esce dal nostro contesto denota una grande voglia di mettersi in gioco... e continuare a giocare ci fa acquisire maturità e non ci fa invecchiare! Sei andato oltre le regole non scritte, hai realizzato un aereo in volo con un ottimo risultato!   ;-)

 Michele Raus :

25/1/2016 13:14
 La foto notturna da sotto è la mia preferita. Mi piace molto il risultato realistico che hai ottenuto, con un modello che espone al rischio di risultare "giocattoloso".
Ho solo un dubbio per il livello di invecchiamento che hai applicato al velivolo, rispetto alla grande pulizia della bocca di squalo e dei cavi, ma forse dipende dai colori vivaci e dall'illuminazione.

 Paolomaglio :

25/1/2016 15:08
 Grazie a tutti per commenti e critiche molto ben motivate.
Anche io ho un dubbio sull'invecchiamento rispetto ai finistrini ad esempio, quelli non saprei come invecchiarli...
Michele mi speighi come si potrebbero invecchiare i cavi? Rendendoli semplicemnte più scuri? ;-)

 Michele Raus :

25/1/2016 15:17
 
Quote:
Paolomaglio ha scritto: Grazie a tutti per commenti e critiche molto ben motivate. Anche io ho un dubbio sull'invecchiamento rispetto ai finistrini ad esempio, quelli non saprei come invecchiarli... Michele mi speighi come si potrebbero invecchiare i cavi? Rendendoli semplicemnte più scuri? ;-)

Per quanto riguarda i trasparenti, molti sono abituati a "finirli" con la future (e io sono tra questi), ma a volte mi chiedo se fossero veramente così cristallini e se sia quindi corretto farli così lucidi. Nella scala 1:72 forse ci sta, perché così almento si intravede qualcosa all'interno, ma nelle scale maggiori forse si potrebbe valutare di opacizzarli leggermente, ma sono congetture.
Per invecchiare i cavi intendevo proprio scururli un po', ma dipende dall'aereo o dalla sua foto di riferimento.

 Paolomaglio :

25/1/2016 15:21
 bhe, in questo caso i miei trasparenti sono "da scatola" brava Hasegawa! Ne ho osservati molti e non sono mai così belli, però sopratutto nei musei dove li trovi ingialliti e molto graffiati, difficile dire come fossero all'epoca, sicurmaente (spero) non ingialliti. Le foto d'epoca del 104 le ho pubblicate tutte, avete visto che roba sgranata è... però scurire i cavi si fà ancora a tempo ;-)

 fabrix67 :

25/1/2016 15:41
 Anche a mio parere i trasparenti dei velivoli della IIGM non erano poi così cristallini come talvolta vengono rappresentati, ma non vedo come potremmo averne certezza, in assenza di foto d'epoca sufficientemente nitide.
D'accordo anche con Michele in merito all'invecchiamento generale, peraltro molto ben equilibrato, che forse stona con la bocca di squalo eccessivamente pulita; anche le scrostature alla radice alare le avrei rese meno nette, magari sporcando un pò il colore alluminio per farlo apparire meno brillante.

Le foto in notturna rendono davvero alla grande.
Insomma, un altro gran modello nella tua collezione.

fabrizio

 pony10 :

25/1/2016 17:35
 Notevole !
Ottimo lavoro complimenti.

 daniele RN :

25/1/2016 18:56
 Bellissima realizzazione Paolo.
Devo dire che sono molto di parte in quanto il P-40 e' uno dei due aerei WWII preferiti , poi addirittura boccuto...!!! :-D :-D :-D :-D :-D

 Paolomaglio :

26/1/2016 06:09
 grazie a tutti per i commenti, per il paint chipping sulle zone di maggior calpestio mi sono liberamente ispirato a questa foto



noterete come il metallo naturale spicca sull'olive drab

 Paolomaglio :

26/1/2016 06:16
 mi sono andato a riguardare i miei testi, postati ad inizio articolo per vedere come usurare la bocca. In realtà essa era praticamente sempre perfetta, era l'emblema del reparto, vernciata sul campo d aun artista che poteva ritoccarla alla bisogna, si trovava in un zona abbastanza protetta da sole e pioggia e non riceveva sassi in fase di decollo in quanto protetta dal disco dell'elica che allontanava tutti i detriti dal suo fulcro. Vedrò di aggiungerci un po' di sporco ma nulla di più.

 Michele Raus :

26/1/2016 10:05
 Allora va benissimo così come è ;-)

 Pierpaolo :

26/1/2016 23:13
 Bel modello e belle foto , complimenti :-)

 Paolomaglio :

21/10/2016 09:57
 

per la votazione avrei scelto questa foto d'effetto, con fondo nero :-D



ne inserisco comunque anche una più classica e statica ;-)

 Michele Raus :

21/10/2016 10:09
 Molto bella anche secondo me la foto su fondo nero. Complimenti.

 Paolomaglio :

22/10/2016 06:25
 Grazie Michele, sperimao porti bene! ;-)

 CR.42 :

22/10/2016 17:37
 Bellissimo!! Gran bel soggetto, anche se l'elica ferma stona un poco, rimane una splendida realizzazione.
Mi piace anche come lo hai colorato.

Ermanno Bonafin

 pony10 :

23/10/2016 15:49
 Stupenda realizzazione.
Complimenti

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