Forum : Sci- Fi

Soggetto : Fantascienza cecoslovacca

 Kruaxi :

30/9/2009 01:20
  Ecco, adesso non scappate subito. Siete troppo intelligenti per avere la 'sindrome da corazzata Potemkin' per aver visto troppe volte quelle cretinate di Fantozzi... inoltre stiamo parlando di altro che film muti ed antichi, oggettivamente difficili da seguire per uno spettatore che non sia un cultore di cinema.
Potreste obiettare che io, la corazzata Potemkin, lo adoro... ma è un'altra storia, credetemi.
Una delle caratteristiche 'occulte' del media fantascientifico è da sempre la sua difficile collocazione in un contesto politico ben preciso, caratteristica che gli ha spesso permesso di sfuggire alle forbici del censore più bieco (ergo più stupido), non in grado di capire il messaggio mediato.
L'est europeo, e l'Unione Sovietica, hanno prodotto molti film di fantascienza negli anni della guerra fredda, spesso stranamente sfuggiti al controllo nonostante una carica evidentemente 'eversiva'.
Certo, la fantascienza dell'est ha spesso veicolato messaggi chiaramente di propaganda, anticapitalistici, ma sovente contenenti una forte critica nascosta al 'regime' socialista.
Negli ultimi anni sono usciti due interessanti cofanetti di dvd, e si spera avranno ulteriore seguito, dedicati alla filmografia dell'est. Contenenti tre film l'uno, sono dedicati alla produzione della Germania est e della  Cecoslovacchia. Il primo che mi salta fra le mani, per iniziare, è 'Fine agosto all'Hotel Ozon', un film del 1967 cecoslovacco, di Jan Schmidt (78').
Tale pellicola fu una vera 'svista' della censura, a partire dalla produzione...
Fu infatti finanziato dall'esercito cecoslovacco ! Che mise peraltro a disposizione un proprio enorme poligono di tiro per le riprese.
Il film, in uno stupendo b/n, tagliente e disturbante, racconta una storia a dir poco semplice quanto terrificante.
Seguiamo il girovagare di alcune giovani donne, selvagge nei modi e nel pensiero che, guidate da un'anziana, si aggirano in una Terra devastata dalla terza guerra mondiale. La guerra è finita da tempo, e loro non hanno alcun sentore della civiltà precedente. L'anziana, che poi tanto non è, è una sopravvissuta, e guida a fatica questo gruppo di ragazze per terreni brulli ed abbandonati, raramente intervallati da rovine.
Il loro fine principale è la sopravvivenza, ma la loro guida spera di incontrare altri sopravvissuti, uomini, per farle perpetuare la specie. Armate di fucili sovietici, a cavallo, girano di posto in posto nella loro infruttuosa ricerca, spesso azzuffandosi e dimostrando la loro ignavia di qualsivoglia regola sociale.

ALLERTA SPOILER ! Chi non vuole sapere il resto, magari in previsione di una visione di questo film NON prosegua nella lettura.

Un giorno incontrano un vecchio, meravigliato dalla loro apparizione, che le invita in uno scalcinato albergo abbandonato.
L'anziana, forse già una militare (interessantissima la divisa), spira quasi subito, certo convinta, e soddisfatta, di aver raggiunto un traguardo per le sue protette.
Ma le ragazze non capiscono, ed uccidono il vecchio solo per rubargli un grammofono, che lui ha avuto l'incauta idea di fargli sentire suonare. Infine tornano al loro viaggio, probabilmente senza fine ne speranza.
Il film è pochissimo parlato, assolutamente ANTIRETORICO e quanto di più distante possa esserci dall'esaltazione dell'utopia socialista. Non un accenno alla guerra ed al perché è cominciata, non una parola di speranza nel futuro.
Una volta editato i censori se ne accorsero comunque, vietandone la distribuzione, tuttavia molte copie, non si sa come, arrivarono in occidente, riscuotendo buoni successi nei vari festival europei.
Il film è oggettivamente assai bello. Gli spunti modellistici sono pressoché nulli, anche se l'idea di rappresentare un 'dopo bomba' visto da est è tutt'altro che peregrina.

Assolutamente agghiacciante la sigla iniziale, dove immagini di costruzioni diroccate, e di campi abbandonati, è commentata soltanto dallo scandire di un conto alla rovescia... prima in inglese, poi in russo, poi in cinese... poi in tante altre lingue, che si sovrappongono l'una all'altra.
Un notevole esempio di cinema.
La copia in dvd ha i sottotitoli in inglese impressi e non removibili, originali dell'unica buona copia disponibile, oltre ai sottotitoli italiani (la lingua è ovviamente il ceco).
Vivamente consigliato.



Salute e Latinum per tutti !

 Ettore :

30/9/2009 05:03
 Azz che inizio........ed io che ero al settimo cielo per avere una edizione in dvd del "Pianeta proibito" con degli extra di interviste agli attori dell'epoca ed ai registi che lo giudicarono!!!
Immagino che trovare questo film difficile no!
Ma secondo te , che libro vorresti riportato in pellicola??? Io Macroscopio di Piers ANTHONY e la trilogia del pianeta dei ghiacci di A.D Foster.
Quando ero più giovane ne leggevo libri di Sci Fi, ora non ho più tempo, magari tra qualche anno in pensione riprendo.........pero' fortunatamente mio figlio si sta interessando un pochino.........almeno legge......a 15 anni è riuscito a leggersi i sei libri di Dune che non sono semplici.

Ettore

 Mario Bentivoglio :

30/9/2009 09:12
 Grande Ste
veramente bello e interessante....
leggendo il tuo post..mi è venuto in mente...un altro ''film' del periodo...che vagamente lo rieccheggia....'La Jetee' di Chris Marker del 1962....(prendi l'analogia con le dovute ....'molle'....)...dato che, come sai,  è un film completamente fotografico... e narra appunto di un futuro post nucleare di un viaggiatore del tempo...film che ispirò poi Terry Gilliam per il suo 'L'esercito delle 12 scimmie' del 1995...comn Brad Pitt e Bruce Willis..straordinario film visionario a mio avviso...

Bravo Ste....continua con queste tue 'incursioni' nel cinema di FS....

Uno dei miei preferiti... è 'Farheneit 451' di Truffaut....pare che Clarabont ne stia facendo un remake..ma non è ancora certa la data.. la sceneggiatura è già pronta...
ciaoooo
mario


:-)

 sazabe :

30/9/2009 11:27
 Molto intessante Krauxi, sinceramente non immaginavo che tra le produzioni dell'est pre muro di berlino ci fossero film di fantascienza, non so perchè, probabilmente nell'inconscio c'è sempre un po' di pregiudizio, quindi il tuo post mi apre un mondo. Davvero grazie!

Devo dire però che il filone della fantascienza catastrofico pessimistico non mi ha mai entusiasmato, frutto sicuramente di un periodo della nostra storia dominato, giustamente, dalla paura per una possibile guerra nucleare che avrebbe distrutto tutto e tutti, togliendo ogni futuro per l'umanità... Con questi film e romanzi, (un altro libro del genere che ho letto da poco, ma di provenienza americana, è Livello 7 di Mordecai Roshwald, un Urania Collezione di un paio di anni fa), gli autori forse volevano cercare di spiegare alle persone che con una guerra nucleare non c'era nessuna speranza, annullare quel senso di invulnerabilità che ogni essere umano ha anche di fronte alla peggiore delle prospettive, far capire che "quel bottone" non si sarebbe mai dovuto azionare...

Ma con tutta franchezza per me sono davvero pesanti :-D!

Ciao!
Beppe

P.S.: non mi toccare Fantozzi (i primi 2-3 film, gli altri fanne quello che vuoi :-D...)

 Clausewitz :

30/9/2009 11:32
 Però Livello 7 l'ho trovato un gran bel romanzo :-)

 Mario Bentivoglio :

30/9/2009 12:05
 Sempre restando nella tematica dell'olocausto nucleare....segnalo un bel libro del grande Philip K. Dick... 'Cronache del dopobomba' (1963)
Edito anche da Mondadori (Urania prima e serie hardcover poi)
Buona lettura
ciaoo
mario

 sazabe :

30/9/2009 12:07
 Quote:
Clausewitz ha scritto: Però Livello 7 l'ho trovato un gran bel romanzo :-)


Anche io! Ma deprimente :-D!!!
Li leggo/vedo comunque questi romanzi/fim ma sono angosciati...

 Mario Bentivoglio :

30/9/2009 12:12
 Quote:
sazabe ha scritto: Clausewitz ha scritto: Però Livello 7 l'ho trovato un gran bel romanzo :-)

Anche io! Ma deprimente :-D!!!
Li leggo/vedo comunque questi romanzi/fim ma sono angosciati...

hahaha....sotto certi aspetti...hai ragione....
e che dire del film-tv della fine anni '80..famosissim...'The day after' ?
Dopo averlo visto...rimasi angosciato e impaurito per una possibile guerra atomica.
Ricordo un fatto...ero ad una lezione in università...quando diedero la notizia del colpo di stato militare in Polonia da parte del gen. Jaruzelsky....in piena guerra-fredda....
In quell'occasione....temevo per una escalation della tensione tra est ed ovest che poteva essere prodromica di una guerra nucleare (che fortunamente non avvenne)

 Kruaxi :

30/9/2009 14:15
  Ehm... la guerra nucleare...  'L'ultima spiaggia', 'A prova di errore', 'Il giorno dopo la fine del Mondo', 'The day after', 'Testament',... citando solo alcuni fra i più noti, ma potrei andare avanti venti minuti... Credo di aver visto, e di aver letto, tutto quanto disponibile a riguardo... e non parliamo del mio film culto, 'Il dottor Stranamore'... Negli anni 70', forse perchè ero un bambino tutt'altro che spensierato, sentivo fortemente sulla testa l'incombenza (si, la vedevo come inevitabile) della Terza guerra mondiale. Mi riprometto di parlarne molte, molte volte. Oltretutto gli spunti modellistici sono infiniti; sono tuttora sinistramente affascinato dalle 'doomsday machines', inutile negarlo.

Cambiando discorso...
Un libro che vorrei vedere al cinema ? 'Guerra eterna', di Joe Haldemann: pare peraltro ci stiano lavorando sopra ed incrocio le dita. Hanno materiale per un capolavoro, spero non ne ricavino l'ennesima sciocchezza.

Salute e Latinum per tutti !

 Brizio :

30/9/2009 14:31
 E io che pensavo si parlasse delle bellezze cheche o slovacche!!! :-D

 Clausewitz :

30/9/2009 14:32
 "A prova di errore" titolo originale "Failsafe" con dei mitici Henry Fonda e Walter Matthau e un bianco e nero così tagliente da essere a tratti psichedelico. Film del 1964 che avrò visto 2000 volte.

Per la cronaca anch'io non ero molto spensierato da piccolo....  :-?

 Kruaxi :

30/9/2009 14:38
  Brizio, chiedi ai 'vecchi' del tuo club quante volte, a scuola, gli hanno insegnato il 'Duck and cover'... 

Clausewitz, anche il remake del 2000 di Clooney, girato in diretta come i vecchi sceneggiati tv, è un bellissimo film !


Salute e Latinum per tutti !

 Clausewitz :

30/9/2009 14:48
 Il remake non l'ho visto, lo recupererò.

Intanto mi è sovvenuto che appena lo vidi, sull'onda del film, mi agguantai il B-58 Hustler della Monogram in 1/100. Avevo 11 o 12 anni...:-)

 lucio :

30/9/2009 16:17
  Quote:
 anche il remake del 2000 di Clooney, girato in diretta come i vecchi sceneggiati tv, è un bellissimo film !
.


A prova di errore lo vidi una volta mille anni fa, stupendo! qualcuno me l'ha dato ultimamente, almeno credevo,già pregustandone la visione,gli ho dato una rapida scorsa e orrore, vedo Clooney era il remark.
Mi sono rifiutato di guardarlo...
Quindi sbaglio?

 Brizio :

30/9/2009 17:34
 @Kuraxi, si si me ne hanno raccontato... :-) Ora invece insegnano come proteggersi da sparatorie...

Cmq, sai dove si possa trovare questo film? Che mi interesserebbe. :-)

 Kruaxi :

30/9/2009 21:32
 Invero, Lucio, Clooney è un attore di talento, un po' troppo spesso asservito a pellicole 'frivole' per via del suo 'bel faccino'... od almeno così dicono le donne.
'Fail safe' del 2000 fu un operazione fortemente voluta da lui, che ne fu anche produttore, e per certi aspetti supera l'originale.
Intanto la realizzazione fu sperimentale e superlativa: ripreso in b/n questo film per la tv, di 86', fu ripreso e trasmesso in diretta ! Come si usava fare in epoca pre Ampex. Pertanto l'ottimo, per non dire superlativo, cast di attori recitò come in teatro. Trasmesso dalla CBS, se non erro, vanta l'ntroduzione del recentemente scomparso Walter Cronkite, vera icona del giornalismo tv americano.
Gli attori sono fantastici, e non fanno assolutamente rimpiangere gli originali. Richard Dreyfuss interpreta il Presidente USA, Clooney il Col. Jack Grady, pilota del B58, Sam Shepard, grandissimo caratterista, il senatore in visita alla base, Brian Dennehy (impagabile) il generale a capo della base... e via andare, in una gara di bravura emozionante.
Consigliato assolutamente, possibilmente in inglese.

Salute e Latinum per tutti !

 lucio :

30/9/2009 21:41
  A questo punto lo guarderò, Clooney mi piace molto, three Kings per esempio non mi sembrava un film frivolo è che sono refrattario ai remarke dei film già belli in partenza. Di solito non migliorano il prodotto.
Un esempio del contrario (tanto per saltare di palo in frasca) "la cosa" avete mai visto l'originale?

 Kruaxi :

30/9/2009 23:16
 'La cosa da un altro mondo'.
'The thing from another world'.

1951, di Christian Nyby (ufficialmente).
Beh, qui parliamo di 'storia del cinema', semplicemente !!!
Un film che può apparire ingenuo e poco spettacolare agli spettatori d'oggi, ma che viene non a torno considerato una pietra miliare del cinema, non solo fantastico.
Una pellicola dall'ambientazione 'estraniante' (i ghiacci di una lontana base artica americana), molto parlato, decisamente carico di suspence (ricordo, era il 1951 !) e con un paio di primati particolarissimi. Tanto per iniziare è praticamente il primo film che parla di UFO, di 'dischi volanti', a neppure 4 anni dalla loro 'apparizione ufficiale' (l'avvistamento di kenneth Arnold del 1947; il caso Roswell è sempre di quell'anno, per quanto divenuto di moda solo molto tempo dopo). E' ugualmente il primo film a denunciare la 'minaccia aliena' ('Scrutate il cielo !' L'ultima frase pronunciata dal giornalista al mondo) e... la 'minaccia aliena' è una chiara metafora del nemico comunista. L'alieno, evoluto ed intelligente, è però freddo e calcolatore, disumano, e rifiuta con violenza il tentativo di contatto pacifico degli 'intellettuali' della base... Dove fallisce la diplomazia, è tempo per la forza, per i militari.
Le suggestive scene iniziali sui ghiacci (i soldati che si dispongono per delimitare l'ombra dell'oggetto sotto il ghiaccio, fino a formare un cerchio perfetto...) vennero poi riutilizzate nel remake del 1982 di John Carpenter.
Tornando al film originale: la versione italiana è sensibilmente più corta, mancano molte scene di dialoghi. Integrale si è visto solo su Rai 3 a tarda notte, con le parti mancanti reintegrate con i sottotitoli.
Il vero regista del film fu, in effetti, Howard Hawks, anche produttore. Hawks è stato uno dei grandi registi del cinema statunitense (Susanna, Il sergente York, Un dollaro d'onore, Il fiume rosso... Tanto per citare qualcuna delle sue molte realizzazioni); già famoso all'epoca, forse preferì non legare il suo nome ad una pellicola di fantascienza, senza dubbio considerata genere minore in quegli anni.
La storia è tratta da un racconto breve di John W.Campbell del 1939, 'Who goes there ?' (Chi va là ?). Campbell fu il grande direttore della rivista 'Astounding science fiction', una pubblicazione che fu palestra di cervelli per un'intera generazione di autori di letteratura fantascientifica, da Asimov ad Heinlein.

Il remake del 1982, dell'ottimo Carpenter, un vero e proprio fatoctum del cinema fantastico, da sempre specializzato in pellicole a basso costo ed alta resa, abbandona completamente le tematiche del primo film, spostandosi sull'horror puro, sostenuto dai notevoli effetti speciali, ancora totalmente analogici, del mitico Rob Bottin (si, si chiama così...).Il film è forse più fedele al racconto di Campbell di quanto lo sia la pellicola di Hawks. Le scene in esterno del primo film vengono riciclate (ed omaggiate) per rappresentare le riprese fatte da una base norvegese, che aveva trovato per prima il disco e che viene distrutta completamente dal primo attacco dell'alieno poliforme.
Anche questa è una pellicola diventata un vero cult negli anni.

Modellisticamente parlando gli spunti sono pochi: il DC3 con gli sci del primo film (il disco è praticamente invisibile), l'alieno 'vegetale' appena intravisto nelle ultime scene... Gli amanti del 'grand guignol' potrebbero divertirsi a rappresentare qualcuna delle scene più orrorifiche offerte dalle molte spaventose creature presenti nel film di Carpenter...

Salute e Latinum per tutti !

 Fabio :

1/10/2009 00:22
 Oltre cortina ci sono sempre state diverse case modellistiche sino a proliferare dopo la cadura del muro di Berlino. Sapete se mai nessuna di queste si sia occupata di realizzare qualche soggetto ispirato ai film dell'ex  blocco di influenza dell'URSS?
Ciao
Fabio 

 Kruaxi :

1/10/2009 00:44
 A me non risulta... però io non sono il Vangelo. Sarebbe una gran bella cosa se qualcuno sapesse rispondere.
Però, Fabio, mi hai dato l'idea per un ulteriore 'articolo'... stavolta prettamente modellistico !

Salute e Latinum per tutti !

 Kruaxi :

1/10/2009 09:20
  Malefico Lucio... ne abbiamo parlato e, stamani, uscendo dalla notte al lavoro, non ho resistito e me lo sto riguardando... parlo del remake di Fail safe di Clooney. Peraltro mi ero dimenticato di dire che un altro dei protagonisti è l'ottimo Harvey Keytel. Rivedo questo film per... beh, diciamo 'l'ennesima' volta... Mai come 'Il dottor Stranamore'... non vi dico quante volte l'ho visto, chiamereste la neurodeliri... anzi, ve lo dico... calcolate una media di due volte minimo all'anno, e tutto dal 1984...
Me lo sto comunque proprio godendo, ovviamente in inglese (con sottotitoli, beninteso). Senza voler fare il solito italiano che si autodenigra, ma quanti dei nostri attori saprebbero recitare 'in diretta' ed 'in televisione', in maniera realistica e non troppo 'enfatica', stile certo teatro, per quasi due ore ?

Lucio, ti chiedo un favore. non dico una recensione, no... ma quando l'avrai visto ci dici come ti è sembrato ? Grazie.

Salute e Latinum per tutti !

 lucio :

1/10/2009 12:30
 Lo guarderò volentieri, mi intriga la faccenda della presa diretta che ignoravo totalmente e sarà interessante capire come possano esserci riusciti.
Tanto per mettere in chiaro il mio totale grado di stordimento, come ti dicevo gli ho dato una rapida scorsa, il b/n balzava all'occhio subito che fosse di plastica, (ma ignoravo totalmente l'esistenza del remarke) e quando ti vedo Noah Wyle (il dottor carter di E.R) ho pensato :-?  'mazza lo facevo più giovane ma quanti anni ha??? poi ho visto Clooney e ho capito... :-P

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