Forum : Sci- Fi

Soggetto : I fumetti di sci-fi - Jeff Hawke

 Vito Zita :

28/9/2009 22:03
 
E' con passione mista a rammarico che parto con questa prima scheda sui fumetti sci-fi. Jeff Hawke è stato uno dei primi fumetti a suscitare la curiosità di un quindidicenne che si divertiva a disegnare copiando i personaggi di una infanzia colorata dai "giornalini" come Topolino, Braccio di ferro e Tiramolla.

La fantascienza come il poliziesco e l'horror arrivano con i fumetti della Eura editoriale pubblicati su Lanciostory e Skorpio, e il definitivo abbandono dell'adolescenza avviene con i comics della Corno piena di supereroi.

Dopo lo scoppio dell'entusiasmo dovuta alla Corno, senza mai abbandonare la fida matita H e la gomma staedler, la rapidograph 0,2 e i retini, si parte verso la ricerca di un livello più elevato di storie e disegni. Si comincia a fare a spola in treno per arrivare fino a Bologna dal più grande distributore/rivenditore di fumetti come Alessandro Editore, si continua a coltivare amicizie, si conosce l'ANAFI e parte immediatamente l'iscrizione. Un mondo nuovo si apre, fatto di collezioni, di nomi sconosciuti, si serie americane, di strisce di fumetti prese da quotidiani americani ed inglesi senza accorgersi che ci sono anche i corrispettivi casalinghi nello stesso formato ma non si trovano sui quotidiani. Così infatti nascono testate oggi famose e ricche di fascino come Tex, il grande Blek, Capitan Miki ed altri.

Ma a quell'epoca era troppo forte l'attrazione della fantascienza, una calamita che attirava quei pochi spiccioli di ferro che si riusciva a maneggiare magari facendo una piccola cresta sulla spesa. La fantascienza epica e di facile lettura fanciullesca come Ventimila leghe sotto i mari e Viaggio verso la una o Viaggio verso il centro della terra sono sostituiti da un'attenzione più adulta verso una scienza non ancora perfettamente comprensibile, che parte da presupposti fantastici ma che si basa sulle conoscenze scientifiche attuali senza rinunciare alle conoscenze future e futuribili: non ha nessun limite.

Con Jeff Hawke, conosciuto nei primi anni '70 comincia la difficile scalata verso un tipo di fumetto ancora poco seguito ma che rapidamente si diffonde. Ci sarà in quegli anni un fermento editoriale senza pari che porterà il fumetto ad essere un formidabile veicolo di conoscenza dei comics americani. E' a partire dal 1976 che milano Libri Edizioni avvia un progetto all'epoca faraonico, ovvero la pubblicazione dalla prima striscia, la H1, di Jeff Hawke in Italia. Libri con circa 500 strisce mentre negli USA si è arrivati alla H6200. Un colossal !!

Il disegnatore, Sidney Jordan, è un disegnatore diplomato in modellismo aereo. Il suo tratto è pulito, semplice, le storie affascinannti, il littering adeguato. Siamo ancora in una fantascienza fatta di bottoni e pulsanti, di microfoni e cuffie. La novità più importante non è la tecnologia quotidiana terrestre, né quella avveniristica aliena. sono i disegni avveniristici di aerei a reazione, di navicelle spaziali che qualche decennio dopo vedremo nella maggior parte effettivamente realizzate.

Una fonte vuole che Jeff Hawke sia nato dall'incontro casuale a Londra di Jordan con due ex piloti della R.A.F.: Eric Souster e Jim Gilbert. La stessa fonte in altre occasioni dimentica i due piloti e attribuisce la nascita di Hawke ad un progetto comune fra Jordan e il suo amico di infanzia William Patterson che curerà poi i testi del fumetto.
"Sempre secondo questa versione della famosa fonte, nel 1954 Jordan sarebbe piovuto a Londra con un progetto embrionale di Jeff Hawke già pronto. E' possibile che a questo progetto abbia messo mano anche l'inseparabile Patterson. A che punto intervengono gli altri due? Difficile quindi ristabilire la verità. Probabilmente l'idea originaria va attribuita al solo Jordan, con una possibile imbeccata da parte di Patterson. Poi, al momento del famoso viaggio a Londra, ci dev'essere stata una rottura — cruenta o meno — tra loro e l'incontro con gli altri due. Verso il '56, però, Jordan si è certamente riavvicinato a Patterson e ha scaricato o quanto meno messo in subordine i piloti. Insomma, l'unica cosa certa è che da un certo momento in poi la striscia venne ideata da Jordan e Patterson, disegnata dal primo, sceneggiata e dialogata dal secondo. E' ragionevole pensare quindi che parte notevole del merito al colpo d'ala vada riconosciuta a Patterson, presumibilmente più smaliziato e acculturato in materia e fuori." (dalla nota introduttiva del volume Jeff Hawke H1 – H501 dovuta alla penna di Ranieri Carano).
Rimane alla fine un fumetto appassionante che solo verso la fine della sua vita vede affievolire tensione emotiva e tratto del disegno. Rimane uno dei punti di riferimento assoluti nella storia del comics di sci-fi che molto difficilmente viene eguagliato e molto raramente superato. Fa parte di quei nomi che hanno avviato la diffusione della sci-fi in Italia insieme a Brick Bradford, Flash Gordon, Buck Rogers ai quali Jeff Hawke fa da degno contraltare

 


 Kruaxi :

28/9/2009 22:29
  Jeff è un graduato britannico, vive in un'Inghilterra di un futuro non lontano, per l'autore, che è già passato per noi.
Ciò nonostante , da un punto di vista morfologico e sociale, l'ambientazione rimane comunque ferma agli anni 60'. Automobili ed aerei sono esattamente quelle/i che conosciamo, sorprendentemente ben disegnate/i. I mezzi futuribili ne sono semplice evoluzione, senza alcuna concessione alla fantasia immaginifica. L'uomo si sposta tranquillamente fra Terra e Luna, usando credibili ferry a motore atomico per i lunghi spostamenti, e normali missili a propellente chimico per fare spola con l'orbita. La scienza è ben rispettata...Fin qui non sembra un prodotto molto diverso da una produzione qualsiasi di Gerry Anderson, ma ci sono sostanziali e sorprendenti differenze.
Innanzi tutto gli alieni. Hawke incontra molte razze aliene, scoprendo peraltro che nel consesso galattico la Terra viene considerata un misero sasso di nessuna importanza, e questi extraterrestri, forse per la prima volta in un fumetto, sono 'davvero alieni'. Hanno morfologie disparate, le più impensabili. Spesso suscitano ilarità nel lettore tanto sono assurdi e, spesso, di apparenza più ridicola che minacciosa. Ma non è soltanto l'aspetto: 'pensano' in modo alieno. Hanno usi incomprensibili, atteggiamenti impossibili da capire per la logica umana; non è poco. Coprono con facilità ogni ruolo nel fumetto, dal siparietto comico al dramma shakespeariano. L'autore dimostra una bravura non comune. Una caratteristica misconosciuta dell'opera di Jordan è una sottile vena antisovietica... si era in piena guerra fredda, e le rare volte che dei russi vengono rappresentati, magari cosmonauti, si tratta generalmente di persone rudi, fanatiche, d'aspetto assai sgradevole. Zeitgeist. Altra caratteristica è il recupero, in salsa britannica, di un certo sottile erotismo, di donne assolutamente padrone del loro destino, all'epoca bandite dal fumetto americano, in piena censura da autoregolamentazione.
In definitiva, Jeff Hawke è un fumetto sofisticato, non per tutti, dove lo stesso Jeff è spesso solo uno spettatore impotente di eventi ben più grandi di lui. Ma non è uno sprovveduto, sa prendere in mano le redini quando serve, pur se mette un po' troppo in gioco i suoi sentimenti.
Disse un critico, molti anni fa: se Flash Gordon si sedesse veramente alla consolle di un'astronave aliena, al massimo potrebbe restare li come un tonto, facendo il rumore di una motocicletta con la bocca. Jeff Hawke si metterebbe a studiarla e, magari anni dopo, saprebbe farla funzionare...

Salute e Latinum per tutti !

 Kruaxi :

28/9/2009 23:24
  Da sottolineare che di Jeff Hawke c'é molto altro da dire... Ha avuto i suoi alti e bassi (le storie migliori sono sceneggiate  da un amico di Jordan, William Patterson), ha conosciuto scarsa fortuna nei paesi anglosassoni, ha probabilmente influenzato film e telefilm... Se volete saperne subito di più troverete molti siti, anche in italiano, che ne parlano... altrimenti ne riparleremo qui, prima o poi.  ;-)
Intanto cerco un po' di materiale sui 'mezzi' usati da Hawke: potrebbe essere una cosa interessante.

Salute e Latinum per tutti !

 AndRoby :

28/9/2009 23:36
 Molto interessante Vito!!
....diplomato in modellismo aereo....E DOV'E' QUESTA SCUOLA?!?!? Anche io la voglio frequentare!!
Ciao!

 lucio :

28/9/2009 23:49
 A Modena anni fa c'era una biblioteca nota come "la biblioteca del fumetto".
Una vera manna, fumetti bellissimi, gialli (non mi piacciono) e tonnellate di libri di fantascienza.
Presi tutti i volumi di Jeff Hawke che avevano. Ora la biblioteca è stata incorporata dalla bellissima biblioteca Delfini, ma mi pare che il 90% dei fumetti sia sparito...
Vedrò se riesco a recuperarlo.

 Vito Zita :

29/9/2009 19:45
 Ciao ferengi, ho letto con attenzione quanto riporti e concordo su tutto. La tua analisi puntuale sovrasta la visione che io ho scritto con gli occhi e i sentimenti dell'allora quindicenne che si autocostruiva i razzi per lanciarli da una piattaforma a decollo verticale tramite l'uso di due forcelle ad elastico rompendo diverrsi vetri :-( :-D

Mi interessa l'aspetto della vena antisovietica, non lo avevo colto come non avevo colto la volontà del disegnatore di rappresentare i cattivi russi come rudi di carattere e brutti di fattezze

Se serve una mano a rintracciare i disegni dei velivoli utilizzati da Jeff ho ancora i primi due volumi della serie...

Saluti

 Kruaxi :

29/9/2009 19:53
  Caro Vito, se avessi ancora i miei volumi di Jeff, partirebbero subito interessanti scansioni... purtroppo deve essermi rimasto giusto un pocket, nascosto chissà dove nei meandri anarchici di casa mia, una casa che non conosce mano femminile da almeno un paio d'anni (a parte la storiella dell'anno scorso, ma lei era molto peggio di me da questo punto di vista...  )
Come ti potrebbe confermare il Gobbi, per fortuna non mi entra l'USL in casa, oppure me la chiuderebbero per inagibilità ! 
Comunque sto guardando nelle cataste, sia mai che lo ritrovo...

Salute e Latinum per tutti !

 Vito Zita :

29/9/2009 20:02
 Ok vedo di provvedere io. Tempo al tempo e chiudo la faccenda.

Verranno riportate le scan citando fonte e numero di striscia. Mi limiterò solo a quelli più interessanti per evitare corto circuito con il copyright

PS e pensare che sulla tua dichiarazione di intenti t'ho spronato ad attaccare i cavalli al calesse e tirare... per ora tocca a me... ma un t'illude caro, hai avuto la frusta pe' il tu qlo (dotta citazione da proverbio senese :-D )

A presto ;-)

 Kruaxi :

29/9/2009 20:12
  Vedi, inizio subito a dare fregature ! 

Salute e Latinum per tutti !

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