Forum : CRS

Soggetto : Anticipo di...

 CRS :

29/8/2005 22:50
 10 giorni alla fatidica data dell'8 settembre (1943).
Giornata nella quale dovremo sorbirci da tutte le emittenti le solite litanie sulla liquifazione delle forze italiane all'annuncio dell'armistizio.
Pochi, o forse nessuno sa che nella Marina, contrariamente ad altri corpi, non ci fu nessuna diserzione. L'ammiraglio Carlo Bergamini, dopo una prima reazione di autoaffondamento della squadra navale nel golfo di La Spezia decise di salpare verso Malta, secondo gli impegni assunti alla firma dell'armistizio.
La squadra lasciò La Spezia alle 3 del mattino del 9 settembre, ed era composta dalle tre corazzate Roma, Vittorio Veneto e Italia (ex Littorio), da sei incrociatori e da nove cacciatorpediniere.
I tedeschi che si erano lasciati sfuggire il tutto sotto il naso fecero decollare una squadra di Dornier 217 dalle basi della Provenza, ed alle 15,10 attaccarono la squadra perdendo un velivolo e non provocando danni.
Circa un'ora dopo riprovarono usando una bomba perforante radiocomandata, a spoletta ritardata, ed alle 15,47 due di queste bombe centrarono la Roma.
Per la corazzata da 47mila ton non ci fu scampo: in pochi minuti 1.352 uomini dell'equipaggio, su 1948, perdettero la vita.
Oggi devo solo dire che quei 1.352 marinai italiani non hanno mai trovato un posto per un ricordo nella debordante retorica resistenziale che si è sviluppata nel dopoguerra, e che ancora oggi ci (o almeno mi) "martirizza" annualmente.
Credo (ma questo è un mio pensiero) che questi marinai meritano di essere definiti i primi Caduti della Resistenza italiana.
Venerdì 9 settembre accenderò un semplice lumino sul mio davanzale (dalle istituzioni non mi aspetto neanche questo).
Voi fate come vi pare, viviamo in un Paese nato dalla lotta al nazi-fascismo o no?
Chiedo scusa a tutti per il disturbo
Franco Gabbani

 sabot65 :

30/8/2005 07:02
 Franco, se tutti i "disturbatori" facessero interventi come il tuo probabilmente lo spirito patriottico e il senso civico degli italiani oggi sarebbe diverso.
Personalmente mi associo alle tue cosiderazioni contento di aver appreso qualcosa di totalmente nuovo per me.
Onore ai caduti.

 Barbarigo :

30/8/2005 07:27
 CAro Franco, per quanto mi riguarda, nessun disturbo.
Anzi, credo che le tue considerazioni siano sacrosante. Effettivamente, a mio avviso, questi marinai andrebbero annoverati tra i primi caduti della Resistenza contro i tedeschi.

Paolino

 Francesco Tedeschi :

30/8/2005 08:26
 Quando avevo i calzoni corti (per la verità li ho ancora adesso... :-D ) ma certamente tanti anni di meno, lessi una testimonianza di un sopravvissuto al naufragio della corazzata Roma.
L'8 settembre è una delle pagine piú controverse della nostra storia perchÈ si volle, in perfetta malafede, gestire gli eventi nel modo peggiore, riuscendo nell'impresa di assumere la stessa veste negativa sia di fronte ai tedeschi, sia di fronte agli alleati, quella dei traditori.
Il prezzo pagato è stato alto; tanti hanno firmato questa cambiale con il loro sangue, versato sia contro i vecchi alleati, sia contro i nuovi, ma una memoria "pudicamente" ipocrita continua ad ignorare questo tributo ed è per questo che io, con il mio pensiero, mi associo alle parole di Franco e ricordo, con sacrale rispetto, questi caduti ingiustamente e frettolosamente dimenticati.

 Vito Zita :

30/8/2005 13:21
 Quote:
Credo (ma questo è un mio pensiero) che questi marinai meritano di essere definiti i primi Caduti della Resistenza italiana.


Pensiero rispettabilissimo il tuo, ma vallo a spiegare a tutti quelli che si affannano a rendere primi i caduti di Cefalonia... mi risulta però difficile riuscire a pensare come chi si è arreso e tenta di consegnarsi al nemico - su ordine ricevuto dall'alto - (ex lo sarebbe diventato solo piú tardi con la nostra partecipazione alle operazioni militari al suo fianco), nonostante gli scossoni dell'amm. Bergamini, possa essere considerato caduto della Resistenza rispetto a chi ha combattuto nell'occasione specifica.

Io in ogni caso non intendo partecipare alla gara per questo tipo di attribuzione, caduti sono e caduti rimangono, dimenticati o meno per opportunismo politico o di casta.

A loro va il pensiero per il sacrificio e per il ricordo di errori commessi da chi li comandava da 3 anni e non fece nulla per evitare il massacro nel Mediterraneo se non evitare di uscire dai porti ed evitare lo scontro diretto. Militari della Regia Marina come marinai della flotta mercantile (quelli si dimenticati davvero....)

con tanti saluti e senza nessuna polemica

 CRS :

30/8/2005 23:41
 Caro Vito,
se proprio vogliamo spulciare fino in fondo dobbiamo anche ricordarci che "l'occasione specifica" variava dai periodi nei quali la RSI emetteva amnistie e richiami alle armi.
E poi non vedo la differenza, scusami ma a volte sono molto limitato, fra i marinai della Roma e chi fra quelli raccattati nei campi di prigionia hanno accettato di vestire un uniforme inglese, magari insanguinata (vedi "La Pelle" di C. Malaparte) forse per avere un rancio migliore.
Con tutto il rispetto per i caduti di entrambe le parti; per quelli che lo hanno fatto perchè ci credevano, per quelli perchè vi erano obbligati ed anche per quelli che pensavano di averne un tornaconto, in fondo siamo italiani: "Dei buoni a nulla capaci di tutto", così scriveva Leo Longanesi.
Ciao Vito,
e naturalmente, lungi da me la polemica; solo un diverso modo di distinguere fra quelli che obbediscono agli ordini e quelli che fanno i "volontari".
FG

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