Forum : Modelli di carta

Soggetto : Diatto 20s Targa Florio: Finita!

 Zailan :

29/10/2015 22:23
  La Bugatti T32 era solo un esercizio per provare alcune tecniche nuove. Visto il buon esito, ho deciso di lanciare questo nuovo progetto. Probabilmente, la maggior parte di voi non ha mai sentito parlare della Diatto (e nemmeno io fino a qualche mese fa). La Diatto fu una piccola casa costrutrice italiana a cavallo degli anni '10 e '20, famose per produrre su licenza la Bugatti 23 (Diatto 20). Produsse anche alcuni modelli originali, specie la Tipo 20, di due litri di cilindrata. La Diatto spese un sacco di soldi in gare, assoldando alcuni dei migliori piloti dell'epoca,  e vinse molte gare minori, fallendo pero' nei grandi nomi, anche se vinse nella sua categoria (due littri) sia la Targa Florio che Le Mans. Questi successi sportivi non la salvarono dal fallimento: nel 1926 smise di produrre automobili. Il suo posto nella storia deriva dal fatto che per essa lavorarono e corsero i fratelli Maserati. Quando la fabbrica chiuse i battenti, i Maserati furono pagati in "natura" con alcuni telai e pezzi meccanici della Tipo 26. La Maserati Tipo 26 era nata.

Il modello da me scelto nasce da una bellissima foto in alta risoluzione della macchina di Massola alla Targa Florio del 1922. Questa macchina esiste ancora oggi (la foto a colori) e conserva al suo interno l'autorizzazione a fare un giro di prova del circuito della Targa Florio. Tuttavia, questa macchina e' stata restaurata o modificata nel corso degli anni, ed e' ben diversa da come appariva nel '22. Non avendo altre fonti, ho pero' utilizzato questo originale per riprodurre i dettagli interni e meccanici.

Come al solito, sono partito dal modello 3d. Essendo cosi' squadrata, la macchina mi sembra che si presenti bene per essere riprodotta in carta...






 dj :

30/10/2015 18:29
 Bene, bene sarà un piacere rivederti all'opera.
Ti seguirò con vero interesse !
un saluto da Giuseppe  :-D :-D :-D

 Zailan :

30/10/2015 23:51
 Come ho detto, la macchina che devo riprodurre esiste ancora oggi ed e' sicuramente anche la piu' fotografata, ragion per cui l'ho usata come riferimento. Questa macchina ha ancora al suo interno l'autorizzazione a compiere un giro di prova della Targa Florio (foto 3). Qui sotto potete vedere le differenze tra la macchina odierna e com'era nel 1922:

1) Manca quella che sembra essere una pompa di benzina.
2) Manca il parabrezza.
3) Mancano i compassi nelle sospensioni.
4) Mancano i fari.

E' possibile che la macchina sia stata adattata per l'uso stradale o che sia stata restaurata un po' troppo liberamente. In ogni caso, avendo a disposizione molte foto di questa vettura, ho usato questa per riprodurre gli interni e lo schema delle sospensioni. Sul sito della Diatto (credo creato per il rilancio fallito della marca), ho poi trovato i blueprint del telaio Tipo 20 in versione berlina. Ho utilizzato questo blueprint, accorciato secondo le foto e le dimensioni che davano nel sito, per creare il 3d della Tipo 20 sport da competizione. Per precauzione, ho creato anche una versione piu' lunga, ma da un confronto tra le foto la versione "corta" mi e' parsa piu' corretta.





 enrico63 :

31/10/2015 12:48
 restiamo in attesa degli sviluppi!!!!
ciao
:-)

 Zailan :

1/11/2015 19:08
  Grazie, Enrico!

Comincio dal telaio, insieme al modello ho anche stampato il blueprint modificato, di modo da controllare che sia tutto proporzionato. Le ruote sono un'evoluzione di quelle della T32, solo che stavolta il telaio, anziche' essere basato su un ottagono, e' basato su un decagono. questo mi ha permesso di infittire il numero di raggi senza al contempo creare troppi strati di lenza.










 dj :

2/11/2015 13:41
 Quote:
Zailan ha scritto:  ...... Le ruote sono un'evoluzione di quelle della T32, solo che stavolta il telaio, anziche' essere basato su un ottagono, e' basato su un decagono. questo mi ha permesso di infittire il numero di raggi senza al contempo creare troppi strati di lenza.

Ehi non te la cavi così ! :-D
Spiega, spiega che sono curioso .... please  ;-)

Giuseppe

 Zailan :

2/11/2015 19:56
  Allora, innanzi tutto devo dire che la tecnica va molto, molto perfezionata...
In realta' non sono molto soddisftatto dei risultati, sopratutto per quanto riguarda il centraggio della ruota. Come puoi vedere dalle foto, ho creato un telaietto (questo e' il vecchio ottagono). Attorno ad un perno di carta avvolto sul chiodo centrale, vi ho avvolto della lenza da pesca da 0,20. Quindi ho incollato i due anelli di cartoncino l'un con l'altro con del cianocrilato, fissando la lenza (su sei ruote che ho creato, pero', una si e' disfatta quando l'ho inserita nel Dremmel). Una volta incollati i due pezzi e passato del cianocrilato sulle giunzioni, si taglia, si rovescia, e si fa l'altro lato, avendo cura di dis-assare i raggi in modo da creare l'illusione che siano piu' fitti. In totale, quindi, servono tre anelli di cartoncino per ogni ruota. Sotto puoi vedere degli esemplari finiti che, come vedi, sono decisamente mediocri... anche per la scala 1/43









 Zailan :

6/11/2015 19:43
 Completate le ruote, ho cominciato a costruire il corpo vettura. Il modello e' colorato, piu' che altro per riferimento, visto che andro' a dipingerlo. La mia inkjet ha smesso di funzionare l'anno scorso,  da allora ho preso una laserjet. Sulla qualita' di stampa non c'e' paragone, ma come potete notare la'inchiostro tende a screppolarsi e a saltare dove ci sono delle piegature. Ho letto in internet che spruzzandoci del fissante il fenomeno si attenua... ma per ora mi sembra che le vecchie inkjet erano superiori per il papermodel. Ho complettato anche gli ammortizzatori e la protezione del volano/cambio/coppa dell'olio.









 dj :

8/11/2015 10:46
 Quote:
Zailan ha scritto:  Allora, innanzi tutto devo dire che la tecnica va molto, molto perfezionata...
In realta' non sono molto soddisftatto dei risultati, sopratutto per quanto riguarda il centraggio della ruota. Come puoi vedere dalle foto, ho creato un telaietto (questo e' il vecchio ottagono). Attorno ad un perno di carta avvolto sul chiodo centrale, vi ho avvolto della lenza da pesca da 0,20. Quindi ho incollato i due anelli di cartoncino l'un con l'altro con del cianocrilato, fissando la lenza (su sei ruote che ho creato, pero', una si e' disfatta quando l'ho inserita nel Dremmel). Una volta incollati i due pezzi e passato del cianocrilato sulle giunzioni, si taglia, si rovescia, e si fa l'altro lato, avendo cura di dis-assare i raggi in modo da creare l'illusione che siano piu' fitti. In totale, quindi, servono tre anelli di cartoncino per ogni ruota. Sotto puoi vedere degli esemplari finiti che, come vedi, sono decisamente mediocri... anche per la scala 1/43

Grazie Zailan per la tip ....
il sistema mi sembra ottimo come pure i risultati ! Forse si può un pò diminuire il diametro del filo da pesca e provare con un 0,16 o 0,14 soprattutto quando usi un decagono.
E' un sistema che mi piace ... avanti così da Giuseppe :-D

 Zailan :

10/11/2015 23:47
 La costruzione delle griglie sul cofano mi ha messo in difficolta', cosi' alla fine ho barato... 
Come potete vedere, i pezzi sono stati ottenuti battendo un cacciavite su del lamierino di una lattina di birra. A fianco ai pezzi, potete vedere anche gli originali in carta, che non mi hanno soddisfatto per nulla.
Per il radiatore, invece, ho utilizzato un cerotto. Con l'ingrandimento non rende bene l'idea, ma in scala reale (1/43) vi posso assicurare che va benissimo.











 enrico63 :

11/11/2015 17:01
 Ciao Emanuele,
Per le griglie non hai provato a fare le orecchiete riportate? Cioè facendo i fori sul pezzo e incollando le prese d'aria?
A parte che in 1/43 anche se non c'è il foro non credo si veda più ditanto. E poi dalla foto che hai postato mi sembra che siano di più di quelle che hai fatto? O sbaglio?

Per i raggi concordo con DJ ....prova ad usare un filo più sottile così magari si riesce anche ad aumentare il numero dei raggi.

Ciao
:-)

 Zailan :

11/11/2015 19:24
 Urgh! Che occhio!

Si', le prese sono 22, le mie 13. Ho provato come dicevi tu, ma l'insieme mi e' sembrato troppo fragile e non dava un buon effetto visivo. Ho provato anche a incollare l'uno a fianco all'atro dei fili di rame tagliati alla stessa misura, al fine di rendere l'effetto. Da notare che, stampando con 22 linee, in scala 1.43 apparivano quasi come una sfumattura di grigio (niente doppi sensi). Alla fine, la soluzione che vedi e' quella che mi e' sembrata piu' realistica (a dire la verita', questo particolare mi ha stoppato i lavori per quasi due settimane, poiche' non riuscivo a trovare un'idea per simularli). In effetti, in una scala piu' consona (1/24 o 1/18), la tua soluzione mi pare piu' efficace e realistica.
Per quanto riguarda i raggi, il filo in se' va bene, purtroppo non il colore che ho usato. Per coprire ho dato piu' mani e alla fine e' gocciolato, dando un effetto troppo massiccio. No, il problema e' che nella fase d'incollaggio non ho centrato bene alcune ruote, per cui il pneumatico risulta piu' spesso da una parte e piu' sottile dall'altra. Su papermodeler ci sono vari modi per fare le ruote a raggi, ma in scala 1/43 erano troppo complicati da realizzare, almeno per me!

 Zailan :

19/11/2015 22:43
 Il corpo vettura e' ora assemblato al telaio. Ho poi completato i sedili e il pavimento della vettura. Per rappresentare l'imbottitura in cuoio dei primi, ho battuto sul cartoncino con un cacciavite. Per la trasmissione ho usato invece degli spaghetti. Lo so, sa molto di casalingo, ma benche' siano fragili ho trovato che siano il sistema piu' semplice per creare tubi e pali dritti nel modo piu' veloce possibile... devo solo scendere in cucina e' trovare quelli dello spessore piu' adatto. La carta arrottolata attorno e' certamente una caduta di stile: be', il pezzo che avevo disegnato era sbagliato e non avevo voglia di ristampare tutto da capo. Una volta dipinto finira' sotto la macchina e non si vedra' nemmeno, per cui non me ne preoccupo piu' tanto.










 enrico63 :

19/11/2015 23:40
 
Quote:
Zailan ha scritto: ....... La carta arrottolata attorno e' certamente una caduta di stile: be', il pezzo che avevo disegnato era sbagliato e..............


Ma noooo...daiiiii....ridisegnalo!!!!!!!!!!!  Anche a mano su un pezzetto di carta!!!!

 Zailan :

3/12/2015 19:57
  Si', lo so, fa schifo, ma tanto la sotto non lo vede nessuno...
E poi volevo vedere come usciva finito!... Uno schifo uguale!
Ecco il corpo vettura completo e dipinto. Purtroppo, tra stucco spray, una mano di rosso scuro e un'altra della tonalita' giusta, alcuni particolari sono stati soffocati, in particolare il tappo sopra il numero. Per quanto riguarda poi il numero 17, ho copiato per quanto possibile la foto utilizzando delle vecchie decals Tauromodel che mi erano avanzate. Usando GIMP mi ero avvicinato di piu', ma non ho osato ritentare la mascherina dopo il misero fallimento della Bugatti. Il numero originale era dipinto a mano, e diverso lato per lato, non avendo foto del lato destro, ho ripetuto quello sinistro. Al corpo vettura ho poi montato le sospensioni e lo scudo della coppa dell'olio e del volano





 dj :

6/12/2015 11:07
 A me sembra buona anche se concordo con l'eccessivo spessore della verniciatura che dà al modello un aspetto un po tondo e meno spigoloso (vedi cofano motore e griglie).
Comunque ripeto a me piace e bisogna vedere il modello nel suo complesso quando tutto è montato e finito.
Ciao Giuseppe :-D :-D

 Zailan :

8/12/2015 14:22
 Il cruscoto e' stato copiato dalla Diatto restaurata, usando la tecnica del sandwich di aeronautica memoria. Quando stavo trapanando gli strumenti, mi sono accorto che del materiale rimaneva attorno agli orologi, per cui ho trapanato al rovescio e poi dipinto in oro il materiale in surplus, creando le cornici. I fori sono stati poi riempiti di Vernidas. Il volante e' costruito con carta (bracci) e fildiferro di graffette. Idem per il sistema sterzante dell'asse anteriore.









 Zailan :

14/12/2015 17:21
  La griglia di protezione del radiatore mi ha tenuto occupato per un po', visto che non avevo idea di come riprodurlo. Alla fine ho usato del tulle di bomponiera dipinto di nero,che e' stato incollato su una sagoma in fil di ferro. Ho poi dipinto i numeri a mano, usando una foto di quelli originali come riferimento. Ho anche ricostruito le ruote anteriori, usando una lenza piu' sottile, da 0,12 anziche' da 0,20.









 Zailan :

16/12/2015 18:19
  Ecco il modello finito!

Che ne pensate? Alla fine ho rifatto le ruote con della lenza da 0,12 anziche' da 0,20. Anche i cerchi sono di carta e non piu' dei cerchioni di metallo. Il piccolo parabrezza, da me montato alzato, e' visibile ribaltato nella prima foto che ho postato dell'originale. Rende l'idea, o ho perso qualcosa lungo il tragitto?















 enrico63 :

16/12/2015 22:47
 Penso che sia veramente molto carina!!
L'unico appunto che mi sento di fare riguarda lo spessore della vernice:-D :-Dcome per altro avevi già detto tu nei post passati.
Ah...io avrei dato una lisciatina alle gomme.

Come ti è sembrato affrontare la costruzione più da modellista "tradizionale" che da paper modellista?? (intendo uso di altri materiali, colorazione ecc.).

Complimenti ancora per il risultato.

:-)

Ah... i raggi più fini sono decisamente meglio;-)

 marcellodandrea :

16/12/2015 23:02
 Ah però... bella !  complimenti :-)

 Zailan :

17/12/2015 18:53
 Grazie Enrico e Marcello.

Be', Enrico, in realta' non e' il mio primo modello con questa tecnica, visto che il Delfino era costruito nello stesso modo, usando carta bianca per la costruzione e verniciando il tutto. Per quanto riguarda la vernice, come avevo gia' detto, ho dovuto dare prima un primer, poi una mano di vernice rosso scura e infine quella rosso vino. Quest'ultima era di pessima qualita'  e poco coprente, motivo per cui ho dovuto dare la rosso scura sotto (me ne sono accorto costruendo il primo set di gomme). Per le ruote, idem, sempre colpa della vernice. Le ruote sono state levigate col Dremmel prima con grana grossa e poi con carta 1200. Con la vernice spray rossa erano perfettamente lisce, ma col grigio acrilico che uso, molto denso, hanno preso quell'aspetto. Vista la loro delicatezza, non mi sono azzardato a toccarle, visto che questo modellino mi e' costato la costruzione di 12 ruote! (due si sono "sraggiate" col dremmel). Certo, avrei potuto utilizzare uno degli smalti humbrol che ancora conservo, ma non avevo voglia di ritrafficare coi diluenti. 

Al momento sto trafficando con 3d Max, visto che un bellissimo virus, preso mentre navigavo nei siti russi, mi ha distrutto un bel po' di file (la Diatto e la Spica!). Al momento ho quindi una bella lista di lavori da fare: la Diatto 20s al Gran premio di San Sebastian, la Diatto di De Sterlich/Maserati, il Mas 15, il Mas Stefano Turr, il Mas Elco 40t e la Spica che sto ricostruendo.



 dj :

17/12/2015 19:59
 Ciao Emanuele
la Diatto mi piace molto, un bel modello.
Leggo che ci saranno altre versioni della  Diatto quindi sicuramente rimedierai al problema avuto con la verniciatura.  Belle le ruote sicuramente meglio di quelle con il raggi più spessi.
.... leggo di una "certa" Spica ... raccontaci un pò? ;-)

Ciao Giuseppe :-D

 Zailan :

17/12/2015 23:00
  Il mio primo papermodel autocostruito e' stata la Pegaso. Il modello 3d naufrago' con il mio vecchio computer, ma conservo ancora le tavole e i piani. Usando le sezioni modificate del Pegaso e le viste dell'ammiraglio Gay avevo ottenuto, il mese scorso, il modello 3d della classe Spica, usando il sistema inverso che fu usato dai nostri archittetti navali per le Pegaso. Purtroppo, navigare nei siti russi e' alquanto pericoloso: ho beccato un virus che ha cominciato a decriptare tutti file, sia nel disco C: che nel D: contemporaneamente. L'ho bloccato quando era arrivato alla lettera D, purtroppo, la cartella con la Spica era nominata "classe Spica". Tutto perduto. Ironia della sorte, prorio il giorno avevo trovato in uno di quei siti russi i piani di cantiere della Spica in bassa risoluzione. Ho ricominciato da capo: lo scafo e' quasi ultimato, rimangono da sistemare prua e poppa (le parti piu' difficili). Penso che in una o due settimane il modello 3d sara' finito (compreso di scheletro di costruzione). Beninteso, una cosa e' ottenere il modello 3d e aprirlo in Pepakura, un'altra e' sistemare le texture e creare i dettagli: alla fine il modello 3d e' solo 1/3 del lavoro di progettazione del modello! Vi posto alcuni dei rendering....








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